Scusate, ma che è 'sta cosa ??? Resto piuttosto perplesso...Se se ne parla già in un altro thread, mi scuso.



ma infatti, era una bella idea, davi il premio a chi tirava il collo al gruppetto nelle tappe di montagna per stare nel tempo massimo. Hai paura delle volate? Non fai le volate. Ti fa schifo rischiare in discesa, non partecipare al premio Pirelli. Va be'... che poi gia' I traguardi intergiro o I traguardi volanti son raramente una lotta vera, e spesso fanno parte della torta da dividersi per incentivare la fuga. Vuoi che i corridori non riescano ad addomesticare anche il premio della migliore discesa?Tranchée d'Arenberg ha scritto:Io in questo momento non ho una opionione così netta come quelle di Nicola o di Niи. Una volta ogni tanto faccio il democristiano![]()
Se avessi il minimo presentimento che sta cosa possa creare problemi alla sicurezza dei corridori, avrei una posizione sfavorevole. Ma non credo che questa classifica potrà creare un real problema sicurezza. Onestamente non penso che i corridori si butteranno a tutta più del dovuto o più del solito per vincere una classifica minore con un montepremi tutto sommato ridicolo. Se qualcuno cadrà, sarà perchè le cadute ahinoi sono parte di questo sport, un effetto collaterale impossibile da eliminare. Insomma, credo proprio che i corridori come se il ranking non esistesse: staranno tranquilli quando ci sarà da farlo, e attaccheranno anche in discesa se sarà il caso (per chi è in grado).
Per il resto sono anche io perplesso sul senso e sull'utilità di questa nuova graduatoria. Condivido gli stessi dubbi di Nicola. Come si farà nella pratica a prendere i tempi di tutti i 197 corridori lungo le 10 discese? Consideriamo pure che ci possono essere cambi di bici da gregario a capitano che potrebbero confondere le acque.
Soprattutto, la classifica che ne verrà fuori, avrà un reale senso tecnico, riuscirà a premiare davvero il più forte? Non credo. Il rischio concreto è che alla fine emerga qualche corridore che vedremo raramente davanti, magari un velocista alla Bennett che, staccato in maniera pesante in salita, farà la discesa a mille per evitare di finire fuori tempo massimo, il tutto mentre il gruppo di testa starà scendendo in totale tranquillità. In assoluto non sarebbe una cosa strana vedere vincere un velocista, anche perchè di solito sono eccellenti discesisti. Il punto è che si rischierebbe seriamente di mettere a confronto le discese di uno che deve salvarsi dalla ghigliottina con quella di un gruppo in cui la maggior parte dei corridori sta pensando a prendere il sacchetto del rifornimento dall'ammiraglia. Insomma, non una vera competizione...
Ma infatti, pazzesco. A chi sara' venuta in mente questa idea di rischiare la salute per vincere... Un po' come quello che ha avuto la brillante pensata di lasciar disputare la vittoria di tappa a un gruppo di 180 persone lanciate a 60 all'ora con la gente che si sporge dalle transenne... o come quello che un giorno a deciso di mettere passi di montagna (Con discese!!!!) dove uno puo' avere la malsana idea di attaccare in discesa per vincere la tappa (per cosa poi!)... Gente pazza proprio.guidobaldo de medici ha scritto:Vegni qui davvero indecente, vergognoso, incoraggi i corridori a prendere il massimo del rischio e poi ti stupisci anche se qualcuno con un po' di sale in zucca non ci sta. indecente, disumano. vergogna. dopo le ultime vicende per di più. vergogna, vergogna.
Amen.Fabruz ha scritto:Come al solito l'ipocrisia regna sovrana e ogni scusa è buona per fare la paternale.
Da che mondo è mondo e da che ciclismo è ciclismo per vincere bisogna andare più veloci degli altri, arrivare prima degli altri
Anche in discesa
A prescindere dal premio, ci sono delle circostanze e ci saranno sempre, in cui qualcuno per vincere una tappa, guadagnare secondi in classifica, evitare il tempo massimo, si prenderà dei rischi e si butterà giù per recuperare
Cosa facciamo, vietiamo anche questo?
Sulla validità tecnica della formula utilizzata si può discutere, ma la paternale sul rischio sicurezza risparmiatecela. I corridori sanno quello che fanno e sono liberi e maturi, e quel premio non avrebbe spostato nulla.
Ma ogni occasione è buona per fare la morale a qualcosa
si, sembra veramente che siamo finiti in un vicolo cieco. Occorre solo lo spunto, e poi via con il catechismo di stato.Fabruz ha scritto: Ma ogni occasione è buona per fare la morale a qualcosa
ma stai scherzando spero. il ciclismo è quello, ovvio che il ciclismo è quello. ma tu hai sempre una scelta, puoi incoraggiare le situazioni di rischio per i corridori o le puoi limitare. comunque se non ci arrivi amen, vai avanti da solo e discuti pure da solo.Eshnar ha scritto:Ma infatti, pazzesco. A chi sara' venuta in mente questa idea di rischiare la salute per vincere... Un po' come quello che ha avuto la brillante pensata di lasciar disputare la vittoria di tappa a un gruppo di 180 persone lanciate a 60 all'ora con la gente che si sporge dalle transenne... o come quello che un giorno a deciso di mettere passi di montagna (Con discese!!!!) dove uno puo' avere la malsana idea di attaccare in discesa per vincere la tappa (per cosa poi!)... Gente pazza proprio.guidobaldo de medici ha scritto:Vegni qui davvero indecente, vergognoso, incoraggi i corridori a prendere il massimo del rischio e poi ti stupisci anche se qualcuno con un po' di sale in zucca non ci sta. indecente, disumano. vergogna. dopo le ultime vicende per di più. vergogna, vergogna.
le cose che ho menzionato io non sono forse un incoraggiamento al rischio?guidobaldo de medici ha scritto:ma stai scherzando spero. il ciclismo è quello, ovvio che il ciclismo è quello. ma tu hai sempre una scelta, puoi incoraggiare le situazioni di rischio per i corridori o le puoi limitare. comunque se non ci arrivi amen, vai avanti da solo e discuti pure da solo.Eshnar ha scritto:Ma infatti, pazzesco. A chi sara' venuta in mente questa idea di rischiare la salute per vincere... Un po' come quello che ha avuto la brillante pensata di lasciar disputare la vittoria di tappa a un gruppo di 180 persone lanciate a 60 all'ora con la gente che si sporge dalle transenne... o come quello che un giorno a deciso di mettere passi di montagna (Con discese!!!!) dove uno puo' avere la malsana idea di attaccare in discesa per vincere la tappa (per cosa poi!)... Gente pazza proprio.guidobaldo de medici ha scritto:Vegni qui davvero indecente, vergognoso, incoraggi i corridori a prendere il massimo del rischio e poi ti stupisci anche se qualcuno con un po' di sale in zucca non ci sta. indecente, disumano. vergogna. dopo le ultime vicende per di più. vergogna, vergogna.
Maìno della Spinetta ha scritto:si, sembra veramente che siamo finiti in un vicolo cieco. Occorre solo lo spunto, e poi via con il catechismo di stato.Fabruz ha scritto: Ma ogni occasione è buona per fare la morale a qualcosa
Concordo in, discorso che non fa una piega. L'alternativa è eliminare le discese, in primis le tappe con arrivo in discesa. Cioè, se si pensa che questa classifica, senza storia e che mette sul piatto 4 spicci, possa essere un incentivo a rischiare più del dovuto in discesa a tal punto da rappresentare un pericolo ulteriore alla vita dei corridori, allora le tappe con arrivo in discesa, dove in palio c'è qualcosa di ben più sostanzioso, dovrebbero essere abolite per legge. E di questo passo poi dovremmo togliere tutte le discese e poi le volate, infine andare a correre col triciclo.Seb ha scritto:Io onestamente le tante polemiche su questa classifica (adesso cancellata) mi hanno lasciato una sorta di senso di tristezza, significano che i corridori reputano che tra loro c'è più d'uno che alla propria salute (o ancora peggio alla propria vita) da un valore inferiore a 5000 euro; perché il premio quello è (anzi, 5000 da dividere con compagni e staff), non sarebbe stata una classifica in grado di cambiare la carriera di un corridore in positivo. Voglio sperare che chiunque vada in bici sappia valutare quali rischi potersi prendere in un determinato momento, che si tratta di una discesa un po' audace o di passare con un semaforo rosso.
DA UN GIORNALE DEL 2019Tranchée d'Arenberg ha scritto:Concordo in, discorso che non fa una piega. L'alternativa è eliminare le discese, in primis le tappe con arrivo in discesa. Cioè, se si pensa che questa classifica, senza storia e che mette sul piatto 4 spicci, possa essere un incentivo a rischiare più del dovuto in discesa a tal punto da rappresentare un pericolo ulteriore alla vita dei corridori, allora le tappe con arrivo in discesa, dove in palio c'è qualcosa di ben più sostanzioso, dovrebbero essere abolite per legge. E di questo passo poi dovremmo togliere tutte le discese e poi le volate, infine andare a correre col triciclo.Seb ha scritto:Io onestamente le tante polemiche su questa classifica (adesso cancellata) mi hanno lasciato una sorta di senso di tristezza, significano che i corridori reputano che tra loro c'è più d'uno che alla propria salute (o ancora peggio alla propria vita) da un valore inferiore a 5000 euro; perché il premio quello è (anzi, 5000 da dividere con compagni e staff), non sarebbe stata una classifica in grado di cambiare la carriera di un corridore in positivo. Voglio sperare che chiunque vada in bici sappia valutare quali rischi potersi prendere in un determinato momento, che si tratta di una discesa un po' audace o di passare con un semaforo rosso.
Non riesco a capirlaSubsonico ha scritto:Maìno della Spinetta ha scritto:si, sembra veramente che siamo finiti in un vicolo cieco. Occorre solo lo spunto, e poi via con il catechismo di stato.Fabruz ha scritto: Ma ogni occasione è buona per fare la morale a qualcosa
Lo èlemond ha scritto:
l'espressione "mi piglia per il giro" mi giunge nuova, sembra una contaminazione scorretta tra un'espressione scurrile ed una infantile
Non ho visto il film, grazie del linkSubsonico ha scritto:E' una esagerazione, in risposta a un'altra esagerazione, ossia tirare in ballo morale, moralismi, catechismo di stato e altri argomenti alti e scollegati per una discussione molto limitata. (Nell'originale le parole che fanno sbottare il protagonista sono "matrimonio a pezzi", "kitsch" e "cheap" ).
SPOILER: finisce a schiaffi![]()
https://www.youtube.com/watch?v=Fcrobk3AMcA
No, no, rivendico che Moretti sono io!Maìno della Spinetta ha scritto:Non ho visto il film, grazie del linkSubsonico ha scritto:E' una esagerazione, in risposta a un'altra esagerazione, ossia tirare in ballo morale, moralismi, catechismo di stato e altri argomenti alti e scollegati per una discussione molto limitata. (Nell'originale le parole che fanno sbottare il protagonista sono "matrimonio a pezzi", "kitsch" e "cheap" ).
SPOILER: finisce a schiaffi![]()
https://www.youtube.com/watch?v=Fcrobk3AMcA
Però occhio: qua sono io Moretti, e quelli che straparlano sono quelli che ad ogni cosa che succede tirano fuori seghe mentali.
La mia e' una esagerazione, in risposta a un'altra esagerazione, ossia tirare in ballo sicurezza, incolumità, professionalità, e altri argomenti alti e scollegati per una discussione molto limitata, vale a dire un premio da poche migliaia di euro in cui nessuno è obbligato a partecipare.
Ma neanche Savoldelli v'avrebbe preso parte, avrebbe pensato alla generale o a qualche tappa, cioè a cose più serie.Bomby ha scritto:Effettivamente non si sta parlando di una cronodiscesa (mi pare un anno fosse stata fatta, dal Poggio credo, ma magari ricordo male sia sulla discesa che sull'effettuazione), in cui tutti sono obbligati ad andare forte, "a tomba aperta". Era una cosa alla quale, se volevi, partecipavi, sennò no. E mi pare che un Basso, o un Pinot di qualche tempo fa non ci avrebbe mai pensato a partecipare, mentre un Savoldelli l'avrebbe fatto naturalmente.
Forse - e dico forse - stai un pò esagerando. . Secondo il mio parere stai calcando un pò troppo la mano, neanche Vegni avesse messo i corridori su delle bici senza freni in cima al Fauniera. Mi sembrano accuse forti e anche in buona parte immeritate.guidobaldo de medici ha scritto:il bello è che Vegni continua, proprio non ci sta capendo niente. cancella il premio e dice "siamo sicuri che avevamo ragione noi". indecoroso, totale mancanza di umiltà. se devi fare il cretino, allora fai il cretino fino in fondo. tieni il premio, fai ammazzare la gente, dài, facci vedere quanto avevi ragione. non sei degno di dirigere NULLA. hai capito? NULLA.
"if this true you should be ashamed" aveva twittato STUYVEN. esattamente le parole giuste, dette subito e con grandissimo coraggio.
vergogna. vergogna e vergogna.
Subsonico ha scritto:E' una esagerazione, in risposta a un'altra esagerazione, ossia tirare in ballo morale, moralismi, catechismo di stato e altri argomenti alti e scollegati per una discussione molto limitata. (Nell'originale le parole che fanno sbottare il protagonista sono "matrimonio a pezzi", "kitsch" e "cheap" ).
SPOILER: finisce a schiaffi![]()
https://www.youtube.com/watch?v=Fcrobk3AMcA
Nessuna contesta la discesa come aspetto portante e contestuale del ciclismo. Abbiamo sempre glorificato l'attacco in discesa, sempre.
Ma la condizione, per la quale la competizione in discesa ha senso, è una e una sola: che siano i corridori se, come e quando ci siano le condizioni per spingere. Dare invece una lista di 10 discese e dire "Toh, scannatevi a chi scende più veloce" equivale a chiedere il circo. E non ha niente a che vedere con la competizione in sé.
Come già ribadito nell'articolo, un premio per il miglior discesista sarebbe anche una bella cosa. Ma è una questione di qualità, come la combattività, non si valuta cronometro alla mano.
Con naturalmente intendevo dire che lui in discesa andava forte comunque, classifica o non classifica.Tranchée d'Arenberg ha scritto:Ma neanche Savoldelli v'avrebbe preso parte, avrebbe pensato alla generale o a qualche tappa, cioè a cose più serie.Bomby ha scritto:Effettivamente non si sta parlando di una cronodiscesa (mi pare un anno fosse stata fatta, dal Poggio credo, ma magari ricordo male sia sulla discesa che sull'effettuazione), in cui tutti sono obbligati ad andare forte, "a tomba aperta". Era una cosa alla quale, se volevi, partecipavi, sennò no. E mi pare che un Basso, o un Pinot di qualche tempo fa non ci avrebbe mai pensato a partecipare, mentre un Savoldelli l'avrebbe fatto naturalmente.
Winter ha scritto:Poteva essere una novità interessante
chi di noi durante una tappa non ha mai pensato..quel corridore va fortissimo in discesa ecc
chissà quanto ha recuperato
con i sensori nelle bici era anche molto facile da cronometrare
rilevamento in cima alla salita e poi alla fine della discesa
Peccato
Sarebbe una figata assurda! Quest'anno l'Ètape del Tour si solge in modo simile: dopo l'Izoard i primi 20 fanno la cronometro a Marsiglia partendo con i distacchi reali e andando all'inseguimento. Certo che gestire 20 corridori è un po' meglio di gestirne 200...Bitossi ha scritto: (Tutto sommato, l'unica proposta che mi tenta è quella dell'esperimento della crono in stile "Gundersen", non necessariamente all'ultima tappa. Potrebbe anche essere un modo di sparigliare le carte in un momento iniziale o centrale della competizione, quando non ci sono distacchi di ore, e quindi senza necessità del gruppo "onda" alla fine. Sarebbe necessariamente da svolgersi su terreno in salita o almeno molto mosso, senza scie, e comunque da progettare con attenzione)
LE prime venti...Patate ha scritto:Sarebbe una figata assurda! Quest'anno l'Ètape del Tour si solge in modo simile: dopo l'Izoard i primi 20 fanno la cronometro a Marsiglia partendo con i distacchi reali e andando all'inseguimento. Certo che gestire 20 corridori è un po' meglio di gestirne 200...Bitossi ha scritto: (Tutto sommato, l'unica proposta che mi tenta è quella dell'esperimento della crono in stile "Gundersen", non necessariamente all'ultima tappa. Potrebbe anche essere un modo di sparigliare le carte in un momento iniziale o centrale della competizione, quando non ci sono distacchi di ore, e quindi senza necessità del gruppo "onda" alla fine. Sarebbe necessariamente da svolgersi su terreno in salita o almeno molto mosso, senza scie, e comunque da progettare con attenzione)
Ecco, questa mi pare una proprosta interessante per davvero. In teoria il 'posto' ideale per la tappa "Gundersen" sarebbe l'ultimo giorno, perchè il vincitore della corsa sarebbe quello che taglia per primo il traguardo senza dover fare conti di nessun genere, qualcosa di molto immediato anche per il pubblico.Bitossi ha scritto:
(Tutto sommato, l'unica proposta che mi tenta è quella dell'esperimento della crono in stile "Gundersen", non necessariamente all'ultima tappa. Potrebbe anche essere un modo di sparigliare le carte in un momento iniziale o centrale della competizione, quando non ci sono distacchi di ore, e quindi senza necessità del gruppo "onda" alla fine. Sarebbe necessariamente da svolgersi su terreno in salita o almeno molto mosso, senza scie, e comunque da progettare con attenzione)
Il cronometraggio ci sarà lo stesso, eh.Winter ha scritto:Poteva essere una novità interessante
chi di noi durante una tappa non ha mai pensato..quel corridore va fortissimo in discesa ecc
chissà quanto ha recuperato
con i sensori nelle bici era anche molto facile da cronometrare
rilevamento in cima alla salita e poi alla fine della discesa
Peccato
La proposta in teoria è una figata pazzescaTranchée d'Arenberg ha scritto:Ecco, questa mi pare una proprosta interessante per davvero. In teoria il 'posto' ideale per la tappa "Gundersen" sarebbe l'ultimo giorno, perchè il vincitore della corsa sarebbe quello che taglia per primo il traguardo senza dover fare conti di nessun genere, qualcosa di molto immediato anche per il pubblico.Bitossi ha scritto:
(Tutto sommato, l'unica proposta che mi tenta è quella dell'esperimento della crono in stile "Gundersen", non necessariamente all'ultima tappa. Potrebbe anche essere un modo di sparigliare le carte in un momento iniziale o centrale della competizione, quando non ci sono distacchi di ore, e quindi senza necessità del gruppo "onda" alla fine. Sarebbe necessariamente da svolgersi su terreno in salita o almeno molto mosso, senza scie, e comunque da progettare con attenzione)
Nella pratica questa sarebbe una soluzione adottabile solo per le corse a tappe di durata fino ad una settimana, dove normalmente i distacchi sono contenuti ed una prova del genere potrebbe seriamente rivoluzionare la classifica generale.
Per i GT invece, come dice giustamente Bitossi, una crono Gundersen troverebbe la collocazione ideale al termine della prima settimana o a metà corsa, insomma in un punto della corsa in cui i distacchi non sono ancora enormi.
In generale credo che potrebbe essere un'ottima idea da prendere in considerazione. Ecco, la sperimentazione di una soluzione del genere sarebbe ideale per una corsa come l'ENECO Tour (che già l'anno scorso sperimentò il 'km d'oro') che non è il Tour de France, ma facendo parte del WT resta comunque corsa con una certa visibilità. Idem un Polonia.
si, ma rischieresti seriamente di amplificare irrimediabilmente quei distacchi, tenendo conto che mancherebbero ancora 2 settimane alla fine della corsa.Tranchée d'Arenberg ha scritto: Per i GT invece, come dice giustamente Bitossi, una crono Gundersen troverebbe la collocazione ideale al termine della prima settimana o a metà corsa, insomma in un punto della corsa in cui i distacchi non sono ancora enormi.
https://en.wikipedia.org/wiki/Gunder_Gundersenchinaski89 ha scritto:Che è sto Gundersen?
Si parte scaglionati coi distacchi effettivi in classifica...chinaski89 ha scritto:Non conosco lo sci quindi non capisco che si intende per tappa Gundersen
Certo, il rischio di amplificare i distacchi ci sarebbe e soprattutto ci sarebbe il rischio di vedere formarsi gruppetti che potrebbero condizionare la corsa. L'inserimento di barrage stile cronosquadre tour potrebbe essere una soluzione. Di certo la gundersen sarebbe un formato complicato, ma con qualche accorgimento potrebbe anche funzionare.quasar ha scritto:si, ma rischieresti seriamente di amplificare irrimediabilmente quei distacchi, tenendo conto che mancherebbero ancora 2 settimane alla fine della corsa.Tranchée d'Arenberg ha scritto: Per i GT invece, come dice giustamente Bitossi, una crono Gundersen troverebbe la collocazione ideale al termine della prima settimana o a metà corsa, insomma in un punto della corsa in cui i distacchi non sono ancora enormi.
Anche con percorsi in salita, le formazioni di gruppetti hanno troppo peso nel ciclismo. Gli unici accorgimenti che mi vengono in mente, potrebbero essere quelli di neutralizzare i distacchi all'arrivo e introdurre quindi la prova con un intento puramente spettacolare per assegnare esclusivamente la vittoria di tappa (che quindi costerebbe ad esempio di 2 semitappe); oppure di inserire un barrage nei distacchi, stile cronosquadre al tour del 2005, in modo da porre un tetto massimo ai tempi al traguardo.
Però non c'è dubbio che potenzialmente sarebbe una gran trovata e l'idea di testarla in corse come l'eneco è assolutamente valida.
amo inventato la ciggielle funzione pubblicaMaìno della Spinetta ha scritto:DA UN GIORNALE DEL 2019Tranchée d'Arenberg ha scritto:Concordo in, discorso che non fa una piega. L'alternativa è eliminare le discese, in primis le tappe con arrivo in discesa. Cioè, se si pensa che questa classifica, senza storia e che mette sul piatto 4 spicci, possa essere un incentivo a rischiare più del dovuto in discesa a tal punto da rappresentare un pericolo ulteriore alla vita dei corridori, allora le tappe con arrivo in discesa, dove in palio c'è qualcosa di ben più sostanzioso, dovrebbero essere abolite per legge. E di questo passo poi dovremmo togliere tutte le discese e poi le volate, infine andare a correre col triciclo.Seb ha scritto:Io onestamente le tante polemiche su questa classifica (adesso cancellata) mi hanno lasciato una sorta di senso di tristezza, significano che i corridori reputano che tra loro c'è più d'uno che alla propria salute (o ancora peggio alla propria vita) da un valore inferiore a 5000 euro; perché il premio quello è (anzi, 5000 da dividere con compagni e staff), non sarebbe stata una classifica in grado di cambiare la carriera di un corridore in positivo. Voglio sperare che chiunque vada in bici sappia valutare quali rischi potersi prendere in un determinato momento, che si tratta di una discesa un po' audace o di passare con un semaforo rosso.
Non so se avete visto, ma se in fondo all'Aurelia invece di prendere a destra verso il Poggio, si tirasse dritto, ci sarebbe un finale molto meno rischioso. Sarebbe molto più razionale e rispettoso per gli atleti. Sai come incentivi lo schianto mettendo un piatto appetitoso come la sanremo alla fine di una discesa? Se lo hanno fatto l'anno scorso per 5000euro, vuol dire che c'è un problema sicurezza con le discese, e vanno mantenute solo se strettamente necessarie nel percorso, e lontano dall'arrivo e dai tratti appetitosi. #iononrischiolasaluteiogiocoaivideogames
ma li comunicheranno?Subsonico ha scritto:Il cronometraggio ci sarà lo stesso, eh.Winter ha scritto:Poteva essere una novità interessante
chi di noi durante una tappa non ha mai pensato..quel corridore va fortissimo in discesa ecc
chissà quanto ha recuperato
con i sensori nelle bici era anche molto facile da cronometrare
rilevamento in cima alla salita e poi alla fine della discesa
Peccato