Una società seria l’allenatore lo manda via prima di fare danni irreparabili, e più tempo ce lo tieni, più sarà difficile rimettere insieme i cocci dopo i disastri che sta facendo e continuerà a fare: ce ne renderemo conto il prossimo anno quando, se avremo un allenatore professionista e non preso dalla strada con uno staff atletico normale, la squadra inizierà a girare come deve e per quanto valgono i giocatori che ha in questo momento.udra ha scritto: ↑sabato 11 novembre 2023, 22:57Sfido chiunque tifi Milan a non esserlo, già non c'è la possibilità di vedere la squadra a ranghi completi da 3 anni, aggiungiamoci delle scempiaggini tattiche.
Posto che l'allenatore verrà comunque cacciato a fine stagione, a meno di eventi paranormali, se lo cambi oggi (a meno di evidenti spaccature nello spogliatoio) lo puoi fare solo se hai in mano un top allenatore.
E i top allenatori a novembre non li trovi o non si muovono.
Se la lista svincolati di transfermarkt non inganna, difatti ci sono una serie infinita di wannabe che si sono scottati ai piani alti di Liga e Bundes tipo Glasner,Marsch,Lopetegui,Marcelino etc, soluzioni poco credibili perché non sono dei mostri e non conoscono il campionato, super azzardi.
O vai su Tudor, che almeno ha esperienza in Italia, o ti devi affidare a una soluzione interna, ma li devono essere i dirigenti a cogliere il valore dell'allenatore e a capire se (per dire) un Abate può reggere un salto simile, come ha fatto Palladino a Monza in piccolo.
Per questo, purtroppo, credo che per mandarlo via subito ci vorrà un altro mese orribile che metta a serio rischio la Champions.
La partita vinta martedì col PSG è stata un’ulteriore rovina perché permette a Pioli di campare di rendita per un altro po’ come fa da due anni a questa parte grazie allo scudetto vinto, sui ricordi di quello che fu ma senza guardare quello che è.
Non ammettere tutto ciò è ridicolo, così come la scusa della mancanza di sostituti di livello perché quando sei andato a prendere Pioli non aveva allenato nè il Barcellona e nemmeno il Bayern Monaco, ma veniva da un esonero da un Inter che valeva a malapena la metà sinistra della classifica