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PS: terribile AdL, invece, che ha appena commentato la top 10 dicendo che sono "tutti fiamminghi"
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che comunque è già un passo avanti rispetto alla pronuncia precedente, benché di strada ce ne sia da fare ancora un po'.Ghost biker ha scritto: ↑domenica 19 novembre 2023, 15:55 All' improvviso niewenhuis ha cambiato nome ed è diventato niusnais
Vado un pò controcorrente sul pensiero che mi pare vada per la maggiore, ma ho come l'impressione che il ciclocross stia perdendo un occasione veramente irripetibile per tornare a diffondersi fuori dalla zona franco-belga.pietro ha scritto: ↑martedì 21 novembre 2023, 20:41 Dalle dichiarazioni che si leggono in giro temo che Dublino sia già al capolinea (sempre che l'opinione di squadre e corridori conti ancora qualcosa). Tante le difficoltà logistiche.
E dovesse sfumare il progetto olimpico penso che anche Vermiglio saluterà il circus (ma fortunatamente il piano sembra essere ancora in piedi)
se l'UCI vuole far viaggiare i corridori in tutto il mondo deve pensare di sostenerli economicamente e spremerli meno.Andrew ha scritto: ↑mercoledì 22 novembre 2023, 11:19 Vado un pò controcorrente sul pensiero che mi pare vada per la maggiore, ma ho come l'impressione che il ciclocross stia perdendo un occasione veramente irripetibile per tornare a diffondersi fuori dalla zona franco-belga.
Sarà perchè ora come ora i corridori più forti, le maggiori squadre, la stragrande maggior parte dei tifosi sono concentrati tra Belgio e Olanda, ho l'impressione che da parte loro non ci sia tutta questa grande volontà di uscire dal loro guscio.
Capisco che la Coppa del Mondo sia diventata troppo ingombrante, ma se si vuole crescere di popolarità bisogna capire che i big non possono correre solo in due nazioni nel mondo, bisogna mettersi in testa che le corse si devono fare in tutto il mondo.
E' vero che poi ci sono problemi per le trasferte da affrontare, ma se i corridori più forti non escono mai da Belgio e Olanda, come si può pensare di creare popolarità nel mondo?
Quindi che ci si sieda a tavolino, ma il calendario deve essere ristrutturato profondamente, ci si deve venire incontro tra le parti, ma se si fanno gare di Coppa del Mondo in Italia ed Irlanda i più forti devono esserci, altrimenti tra qualche anno non meravigliamoci se questo sport rimarrà eternamente di nicchia.
Era quello che aveva detto il presidente uci a directvelo (ma qualche sito belga olandese ..non aveva tradotto molto bene..)Andrew ha scritto: ↑mercoledì 22 novembre 2023, 11:19 Vado un pò controcorrente sul pensiero che mi pare vada per la maggiore, ma ho come l'impressione che il ciclocross stia perdendo un occasione veramente irripetibile per tornare a diffondersi fuori dalla zona franco-belga.
Sarà perchè ora come ora i corridori più forti, le maggiori squadre, la stragrande maggior parte dei tifosi sono concentrati tra Belgio e Olanda, ho l'impressione che da parte loro non ci sia tutta questa grande volontà di uscire dal loro guscio.
Capisco che la Coppa del Mondo sia diventata troppo ingombrante, ma se si vuole crescere di popolarità bisogna capire che i big non possono correre solo in due nazioni nel mondo, bisogna mettersi in testa che le corse si devono fare in tutto il mondo.
E' vero che poi ci sono problemi per le trasferte da affrontare, ma se i corridori più forti non escono mai da Belgio e Olanda, come si può pensare di creare popolarità nel mondo?
Quindi che ci si sieda a tavolino, ma il calendario deve essere ristrutturato profondamente, ci si deve venire incontro tra le parti, ma se si fanno gare di Coppa del Mondo in Italia ed Irlanda i più forti devono esserci, altrimenti tra qualche anno non meravigliamoci se questo sport rimarrà eternamente di nicchia.
Giusto un parere finale, se la domenica ci sono gare di Coppa non in Belgio ed Olanda, il sabato non ci devono essere tappe di Superprestige, X20 o Exact, ma altre gare internazionali della stessa nazione della tappa di Coppa, tipo come quest'anno il Ponte due giorni prima di Vermiglio, in questo modo fai una trasferta e corri due gare
Ma Winter il problema non è tanto dei crossisti (anche se pure per loro non è semplicissimo trovare un volo ad un orario decente dopo tutte le cerimonie di Kortrijk, soprattutto alla luce del fatto che le convocazioni vengono effettuate sei giorni prima), ma del team. Trasferire tutto il carrozzone dal Belgio all'Irlanda nel giro di tre giorni dovendo oltretutto passare per il Regno Unito rende la trasferta davvero impegnativa da organizzare per le squadre
Per lo spettacolo verrebbe da augurarsi di no ma dovendo lei competere al massimo livello anche nella MTB purtroppo ci sta che debba fare le sue scelte in maniera ben ponderata. Di certo se il mondiale di Tabor dovesse disputarsi in condizioni atmosferiche proibitive come avvenne anni fa, avrebbe sicuramente più chances di battere Fem rispetto a quante ne avrebbe con una giornata serena.Walter_White ha scritto: ↑sabato 25 novembre 2023, 23:00 Credo che a Puck quest'anno freghi solo di Tabor. Ha già la testa a Parigi
Non sembra così difficilepietro ha scritto: ↑sabato 25 novembre 2023, 9:44Ma Winter il problema non è tanto dei crossisti (anche se pure per loro non è semplicissimo trovare un volo ad un orario decente dopo tutte le cerimonie di Kortrijk, soprattutto alla luce del fatto che le convocazioni vengono effettuate sei giorni prima), ma del team. Trasferire tutto il carrozzone dal Belgio all'Irlanda nel giro di tre giorni dovendo oltretutto passare per il Regno Unito rende la trasferta davvero impegnativa da organizzare per le squadre
Grandissimo
Male, molto male (e non parlo di un mero aspetto estetico ma perché quando ci sono tutte lo spettacolo è anche migliore di quello maschile. Anche se di questi tempi con Fem, Puck e Shirin che corrono a corrente alternata o sono proprio ferme, viene a mancare quel pathos che c'era lo scorso anno).
Eh grazie, gli junior che han fatto Dublino mica hanno corso a Kortrijk
Non c erano francesi ne italiani in Belgio tra gli elite
Perché probabilmente non reputano sensato andare in Irlanda a raccogliere pochi punti quando hanno gare C2 in casa
Quest'anno secondo me Brand darà filo da torcere a Van Empel, Pieterse e Van Anrooij. E anche Alvarado rispetto alla scorsa stagione è più competitivaWalter_White ha scritto: ↑lunedì 27 novembre 2023, 10:11 Le gare femminili stan diventando veramente un problema se le migliori 3 si scontrano fra loro solo in poche gare a dicembre comunque. Rispetto all'anno scorso poi confronto impietoso...
A Fem dubito. Puck e Shirin può essere, perché entrambe punteranno seriamente solo Tabor (anche se sulla sabbia Shirin vincerà qualche gara d'inerzia)pietro ha scritto: ↑lunedì 27 novembre 2023, 10:53Quest'anno secondo me Brand darà filo da torcere a Van Empel, Pieterse e Van Anrooij. E anche Alvarado rispetto alla scorsa stagione è più competitivaWalter_White ha scritto: ↑lunedì 27 novembre 2023, 10:11 Le gare femminili stan diventando veramente un problema se le migliori 3 si scontrano fra loro solo in poche gare a dicembre comunque. Rispetto all'anno scorso poi confronto impietoso...
Meno male che Bentveld e Molengraaf sono ancora acerbe (soprattutto Lauren) e che Worst e Betsema per vari motivi non stanno rendendo come hanno reso in passato. Riflettendoci un attimo pensiamo a come sono messi nei Paesi Bassi (ed è pure finita l'era Vos, in considerazione anche dei problemi fisici).Walter_White ha scritto: ↑martedì 28 novembre 2023, 9:21A Fem dubito. Puck e Shirin può essere, perché entrambe punteranno seriamente solo Tabor (anche se sulla sabbia Shirin vincerà qualche gara d'inerzia)pietro ha scritto: ↑lunedì 27 novembre 2023, 10:53Quest'anno secondo me Brand darà filo da torcere a Van Empel, Pieterse e Van Anrooij. E anche Alvarado rispetto alla scorsa stagione è più competitivaWalter_White ha scritto: ↑lunedì 27 novembre 2023, 10:11 Le gare femminili stan diventando veramente un problema se le migliori 3 si scontrano fra loro solo in poche gare a dicembre comunque. Rispetto all'anno scorso poi confronto impietoso...
La questione dei tracciati è stata spesso dibattuta. Da un lato va detto che è un bene che il Giro d'Italia di ciclocross esista ancora (oltre a questo è stato creato anche il Giro delle Regioni ma al momento fatica ancora a decollare: dopo la prova di Gallipoli di questo week end ve ne sarà solo un'altra a Roma ad inizio gennaio), dall'altro però io credo che, vuoi per il calendario internazionale sempre più fitto (in special modo per quel che concerne la Coppa del Mondo), vuoi per una sinergia che probabilmente è mancata anche tra i singoli circuiti regionali, credo che in linea generale il livello del ciclocross nostrano sia sceso parecchio.noel ha scritto: ↑venerdì 1 dicembre 2023, 11:07 Ho visto una sintesi della gara di San Colombano (GE) del giro d'italia:
Percorso ricavato in un area di 1kmq, rettillineo più lungo 12m, 300 curve a gomito in 2,5 km di lunghezza, tutto prato con massima asperità un fosso da cui entrare ed uscire a zig-zag. La location era abbastanza sperduta ma credo che a vederli ci fossero solo i parenti dei corridori.
Nell'ottica di una possibile crescita dei giovani credo valore tecnico della gara pari a 0 ed in generale con questi spettacoli non si rende un buon servizio all'intero movimento.
Il punto però è: dove si trova il confine tra le "incapacità di tracciamento" di percorsi adeguati e il trovarsi costretti ad arrangiarsi con quel che si ha di certo? Quante e quali località vogliono il ciclocross e sono disposte ad offrire percorsi di un'adeguata fattura? Quanta abitudine c'è da parte nostra a confrontarsi con percorsi di una certa selettività? Ed inoltre: quanti percorsi vengono realizzati pensando in primis agli Amatori e alle categorie giovanili (intendendo principalmente gli Esordienti), in cui magari ci sono atleti che non hanno le qualità per competere su percorsi iperselettivi.noel ha scritto: ↑sabato 2 dicembre 2023, 11:32 Non è che in Italia abbiamo mai avuto un movimento ciclocrossistico globale tipo belgio. Ci sono stati Di Tano, Pontoni e Bramati che erano fenomeni e poi c'erano atleti di buon livello nazionale tipo Saronni, Vagneur, Grego o Bilato.
Al di là di circuiti e trofei vari prima c'erano delle classiche tipo Silvelle, Solbiate, Parabiago o il Guerciotti di Parco Lambro prima e Sirone poi. Gare con percorsi selettivi in cui emergevano sempre uomini di valore.
Ora si ha l'impressione che il ciclocross sia stato proprio svilito nella sua natura. Con questi percorsi com'è possibile che emerga un nuovo Pontoni o almeno un Franzoi o un Fontana ? Se si vedono le gare internazionali si ha la sensazione che sia proprio un altro sport. I nostri atleti non vanno né al superpredtige né alla CDM, tanto vale metterli alla prova in campo nazionale su dei percorsi selettivi. Onore agli organizzatori del Giro d'Italia ma le gare di ciclocross onestamente sono un'altra cosa