Krisper ha scritto: ↑venerdì 8 marzo 2024, 10:54
lemond ha scritto: ↑venerdì 8 marzo 2024, 8:47
Krisper ha scritto: ↑martedì 5 marzo 2024, 20:35
Il VAR è molto utile, ma non cancella gli errori, ma limita il margine decisionale, non annullandolo come è chiaro, quindi lasciando spazio all’errore,
come ieri sera.
Devo ritornare sull'argomento, perché anche il mio amico Michele Borrelli (InterfanTV) la pensa come te e quindi ti chiedo alla luce del regolamento.
Alle regola 12 si legge "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata: ..Effettuare un tackle o un contrasto...
Se un’infrazione comporta un contatto è punita con un calcio di punizione diretto o di rigore.
“Negligenza” significa che il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è necessario alcun provvedimento disciplinare. (nota mia, oltre alla punizione)
Orbene, da ciò si evince che tutte le volte che uno entra in scivolata, secondo me, diventa "ipso facto" imprudente, perché non è più in condizione di fare alcunché e quindi chi compie questa scelta si mette sempre a rischio e se il contatto avviene, dovrà per regolamento, essere punito. O no?
Ti ringrazio Lemond per la fiducia, rispondo dicendo la mia, dal basso del mio pulpito, di tifoso e appassionato che ha dedicato molto tempo a questa malattia che si chiama calcio. Senza nessuna pretesa di insegnare nulla.
Tralasciando chi fomenta la discussione sugli arbitri per nascondere frustrazioni sportive, é stato, é e sarà sempre così, il rigore di Inter-Genoa per me non è rigore, perché il movimento è naturale (nel senso di spirito del gioco), non imprudente.
Visto dal vivo, da una prospettiva anche migliore di quella dell’arbitro, era proprio sotto di me, il contatto é stato violento, non leggero come vuole una certa stampa, guarda caso Tuttosport, far credere.
Io dal vivo ho avuto l’impressione che il contatto fosse contemporaneo sul pallone.
Allora entra in gioco l’interpretazione dell’arbitro e il momento storico del gioco.
Negli anni 80, anche con il VAR, un intervento del genere é considerato normale. Oggi invece per tutelare i giocatori e per “spettacolarizzare” il gioco più possibile si punisce di più l’imprudenza.
Il regolamento è sempre quello, più o meno, ma il giudizio di dove inizia l’imprudenza è cambiato e cambia da arbitro a arbitro e da partita a partita.
Se vogliamo, una partita di calcio è uno spartito che può essere suonato in maniera diversa.
Non può esistere una interpretazione obiettiva del gioco, un po’ perché conviene così, un po’ per la stessa natura del gioco stesso.
A me affascina che una partita abbia un registro interpretativo diverso da un altra, ancor di più quando la differenza è di scuole calcistiche!
Il vecchio calcio inglese era stupendo, oggi purtroppo è cambiato anche lì.
La scivolata con contatto é calcio puro per me, non per tutti però.
Poi c’è la prostituzione intellettuale, e qui esce l’anima ultras che c’è in me: che bello vederli soffrire così, contraddirsi a volte nella stessa frase, osservare i loro cervelli andare in pappa!
Il tifoso ci sta che non sia obiettivo per troppo amore per i propri colori, a me fanno pena i cosiddetti opinionisti che si fingono obiettivi.
Ieri non è stato dato rigore in Friburgo-WestHam, che in Italia sarebbe stato dato, ieri no, perché è stato giudicato involontario perché prima colpito con il piede.
Su questo ci vorrebbe più obiettività, sul contatto di contrasto, a mio parere, giusto invece rimanga l’interpretazione culturale dell’arbitro.
Altrimenti milioni di tifosi di che parlano?
Mica sanno tutti discutere di tattica o tecnica!
P.S.
Su Pioli di ieri sera, devo dare ragione a Primo, imbarazzante, se alcuni giocatori chiave sono sottotono, diventano evidenti i problemi tattici e la lentezza di idee e gioco.
I giocatori del Milan, sono spesso bravi a nascondere i problemi con le loro giocate.