albopaxo ha scritto: ↑mercoledì 27 marzo 2024, 17:32
almeno stavolta si è evitata la solita pagliacciata all'italiana.... cioè il compromesso sulle giornate della squalifica.
Nel caso di acerbi i due possibili scenari erano assoluzione o 10 gg di squalifica, qualsiasi altro scenario sarebbe stato una porcata di livelli mondiali.
La vera sconfitta in questa situazione è la FIGC,
perchè nella sentenza dice che l'insulto razzista c'è stato ma non c'era nessun testimone, ora qualsiasi sua iniziativa contro il razzismo avrà come risposta una pernacchia e a molti non toglie il dubbio che con una squalifica acerbi avrebbe saltato gli europei mentre ora può tranquillamente giocarli, se fosse stato un titolare di un'altra nazionale per me le 10gg erano sicure
Momento: questo è quello che riferiscono i media, come al solito giocando (consapevolmente?) su interpretazioni parallele e superficiali del significato delle parole del giudice, che sono:
"Rilevato che la sequenza dei fatti in campo, ricostruita in base ai documenti ufficiali, con l’ausilio del Direttore di gara e comunque visibile in video, muovendo necessariamente dallo scontro di gioco e dall’atto del proferimento di alcune parole da parte dell’Acerbi nei confronti di Juan Jesus è
sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo “offendente”,
il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore della Soc. Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso” (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale";
ma soprattutto quello che invece ritengo decisivo, nell'ottica della proporzionalità con altri episodi simili è:
"Rilevato, altresì, che la condotta discriminatoria, per la sua intrinseca gravità e intollerabilità, perdipiù quando riferita alla razza, al colore della pelle o alla religione della persona, deve essere sanzionata con la massima severità a norma del Codice di giustizia sportiva e delle norme internazionali sportive,
ma occorre nondimeno, e a fortiori, che l’irrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza "
e subito dopo:
"Rilevato che nella fattispecie la sequenza degli avvenimenti e il contesto dei comportamenti è teoricamente compatibile anche con una diversa ricostruzione dei fatti,
essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale"
il "contenuto gravamente discriminatorio", poi, dipende anche dal TONO e dal CONTESTO in cui una parola di significato italiano neutro, come "negro" viene pronunciata. Il razzismo sta in una convinzione di fondo: un razzista non chiede scusa se gli è scappata una parola dopo due minuti, chiudendo lì la questione.
Poi io sono assolutamente convinto che quanto viene riportato Acerbi l'abbia detto veramente, e altrettanto convinto che la cosa abbia una gravità e un contenuto razzistico risibile rispetto a quanto sbandierato in questi giorni.
PS: credo che, per quanto sentito in questi giorni, che ha dato al caso una rilevanza pressochè globale,la carriera del giocatore in nazionale finisca ugualmente qui, e probabilmente anche quella nel club a fine stagione. Tanto per dire del danno che questo sistema di "macchina del fango" può inferire, a prescindere.