già solo la montagna disegnata in grafica fa capire come è enormemente più complesso considerare un "crinale alpino" in questa maniera.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑giovedì 16 maggio 2024, 17:49herbie ha scritto: ↑giovedì 16 maggio 2024, 17:08che è quello che ho scritto io...
si, ma è il concetto, topograficamente parlando, e soprattutto il relazione ai fenomeni meteo, di "crinale alpino", che mi si deve spiegare per una catena con quella estensione sia nord-sud che est-ovest, e quella diffusione delle cime più alte.jumbo ha scritto: ↑giovedì 16 maggio 2024, 17:04 Corvara è in una conca esposta a nord, ma a parte che prima dello sviluppo turistico erano quattro baite o poco più, in ogni caso è una valle ampia che pur essendo aperta verso nord, prende tanto sole.
Per dire, Gressoney La Trinite è in una valle aperta verso sud, ma talmente stretta che prende pochissimo sole ugualmente.
Il crinale spartiacque c'entra eccome. Una massa d'aria fredda anche nei bassi strati che viene da nord ha effetti ben diversi sul versante sopravento e su quello sottovento (il nostro). Per avere masse d'aria fredda continentale sul versante sudalpino occorre che arrivino da est, altrimenti per arrivare da noi devono sollevarsi per attraversare le Alpi (e dovendo attraversare lo spartiacque non ci sono "punti bassi", per quanto le valli siano "intrecciate") provocando lo stau a nord e il foehn a sud. Quando c'è foehn aumenta il gradiente termico verticale ed una massa d'aria che a quota pianura a nord delle Alpi è a 0°C a sud a parità di temperatura in quota ci regala giornate secche con 10°C anche in pieno inverno.
Infatti questo effetto è più marcato nel nord ovest dove la separazione creata dallo spartiacque alpino è più marcata (dal Colle della Scala al Lucomagno non ci sono colli inferiori ai 2000 m; così come dal GSB al Sempione non ci sono colli inferiori ai 2500 m). Se vai verso est, iniziano ad esserci colli ben inferiori a 2000 m più diffusi ed il risultato è una maggiore permeabilità (Resia, Brennero, Dobbiaco ecc. ecc.).
Va bene per la spiegazione del foehn, ma non per "stilizzare" efficacemente il complesso montuoso alpino.