Il futuro del ciclismo italiano

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
qrier
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anquetil29 ha scritto: domenica 12 maggio 2024, 20:46 Dopo la prima settimana molto bene Tiberi. Fortunato anche lui bene, idea mia, fosse andato in una world tour due anni fa ora sarebbe un corridore diverso.
Per le volete Milan è davvero forte però dovrà migliorare nella freddezza durante gli sprint per diventare il migliore .
Ora mi aspetto nelle prossime settimane Zana in crescita che cercherà qualche bella vittoria di tappa.
Penso che Fortunato possa valere un Nieve


herbie
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Fiammingo ha scritto: lunedì 13 maggio 2024, 0:21
sceriffo ha scritto: domenica 12 maggio 2024, 23:16 Infatti, segnatamente all' episodio, gli sono stati a ruota per un bel po', nonostante fossero totalmente finiti da 170 km di figa a 2. Ma io non ho scritto però se hai 2 monete segui Alaphilippe, ma cerca di trovare situazioni simili.
Penso che anche Pogacar si sarebbe finito in una situazione cosi esigente :D :D :D
le monete dipende quali sono, certe monete antiche sono pesanti da portarsi in tasca. Meglio seguirlo senza monete, io direi.
QUesta discussione chissà perchè mi ricorda un celebre film ambientato quasi nel 1500... :boh:


Tommeke92
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Fiammingo ha scritto: lunedì 13 maggio 2024, 0:21
sceriffo ha scritto: domenica 12 maggio 2024, 23:16 Infatti, segnatamente all' episodio, gli sono stati a ruota per un bel po', nonostante fossero totalmente finiti da 170 km di figa a 2. Ma io non ho scritto però se hai 2 monete segui Alaphilippe, ma cerca di trovare situazioni simili.
Penso che anche Pogacar si sarebbe finito in una situazione cosi esigente :D :D :D
:ole:


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IlDucadiQuadalto
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Pellizzotti ieri ha spiegato il problema di Tiberi a Oropa.

Ha forato in una strettoia sulla prima rampa della salita.
Tempo perso per il cambio bici, prende l'altra bici e si accorge che la gomma anteriore è giù di pressione, ma decidono di proseguire per evitare un altro cambio.

E' arrivato in cima con la gomma praticamente sgonfia e il liquido del tubeless che gocciolava.

Direi un mezzo miracolo aver preso solo due minuti e rotti, e questo conferma l'ottima gamba di Tiberi in salita.


Tommeke92
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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IlDucadiQuadalto ha scritto: lunedì 13 maggio 2024, 11:47 Pellizzotti ieri ha spiegato il problema di Tiberi a Oropa.

Ha forato in una strettoia sulla prima rampa della salita.
Tempo perso per il cambio bici, prende l'altra bici e si accorge che la gomma anteriore è giù di pressione, ma decidono di proseguire per evitare un altro cambio.

E' arrivato in cima con la gomma praticamente sgonfia e il liquido del tubeless che gocciolava.

Direi un mezzo miracolo aver preso solo due minuti e rotti, e questo conferma l'ottima gamba di Tiberi in salita.
Che sfiga però!


herbie
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tommeke92 ha scritto: lunedì 13 maggio 2024, 12:32
IlDucadiQuadalto ha scritto: lunedì 13 maggio 2024, 11:47 Pellizzotti ieri ha spiegato il problema di Tiberi a Oropa.

Ha forato in una strettoia sulla prima rampa della salita.
Tempo perso per il cambio bici, prende l'altra bici e si accorge che la gomma anteriore è giù di pressione, ma decidono di proseguire per evitare un altro cambio.

E' arrivato in cima con la gomma praticamente sgonfia e il liquido del tubeless che gocciolava.

Direi un mezzo miracolo aver preso solo due minuti e rotti, e questo conferma l'ottima gamba di Tiberi in salita.
Che sfiga però!
insomma, tutti possiamo sbagliare, ci mancherebbe. Però se hai la bici di riserva pronta per il corridore di classifica e il tubeless è montato male, non è esattamente sfiga...magari la prossima volta la bici del corridore che sta nei primi dieci bisognerebbe controllarla meglio.
Ammesso che sia vero.


Tommeke92
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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herbie ha scritto: lunedì 13 maggio 2024, 13:20
Tommeke92 ha scritto: lunedì 13 maggio 2024, 12:32
IlDucadiQuadalto ha scritto: lunedì 13 maggio 2024, 11:47 Pellizzotti ieri ha spiegato il problema di Tiberi a Oropa.

Ha forato in una strettoia sulla prima rampa della salita.
Tempo perso per il cambio bici, prende l'altra bici e si accorge che la gomma anteriore è giù di pressione, ma decidono di proseguire per evitare un altro cambio.

E' arrivato in cima con la gomma praticamente sgonfia e il liquido del tubeless che gocciolava.

Direi un mezzo miracolo aver preso solo due minuti e rotti, e questo conferma l'ottima gamba di Tiberi in salita.
Che sfiga però!
insomma, tutti possiamo sbagliare, ci mancherebbe. Però se hai la bici di riserva pronta per il corridore di classifica e il tubeless è montato male, non è esattamente sfiga...magari la prossima volta la bici del corridore che sta nei primi dieci bisognerebbe controllarla meglio.
Ammesso che sia vero.
Ah sì questo è giusto, che sfiga per lui intendo.


Theakston
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Comunque io oggi ho apprezzato Piganzoli che è andato all'attacco, anche se poi ha pagato abbastanza nel finale. Il tutto dopo aver tenuto duro in classifica per due settimane al primo Giro disputato.
Speravo in classifica se la potesse giocare con Hirt ma il ceco oggi ha fatto una bella prestazione.
Nel forum alcuni non apprezzano quelli che tengono duro attaccati al quindicesimo posto ma dimenticano che può essere il modo per strappare un buon contratto


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anche a me pingazoli oggi è piaciuto spero possa arrivare nei primi 15. Peccato Tiberi abbia pagato un pò, ma alla fine arrivasse quinto con la maglia bianca sarebbe un buon risultato al suo primo GT da capitano.
Mi aspetto fortunato in qualche fuga nei prossimi giorni.


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Principe
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anquetil29 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:22 Anche a me pingazoli oggi è piaciuto spero possa arrivare nei primi 15. Peccato Tiberi abbia pagato un pò, ma alla fine arrivasse quinto con la maglia bianca sarebbe un buon risultato al suo primo GT da capitano.
Mi aspetto fortunato in qualche fuga nei prossimi giorni.
Pingazoli deve tirare fuori le palle se le ha.

Tiberi è sopravvalutato. Ci serve un italiano a cui attaccarci per il futuro e tutti a tifare per lui, ma oggi è stato chiaro che non può essere lui l'italiano a cui aggrapparsi per il futuro dei grandi giri. Un italiano che vince c'è già e si chiama Pogacar! :champion:


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sceriffo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Alla prima vera tappa di montagna, crollano clamorosamente le speranze azzurre, speranze che io non ho mai nutrito.
Pogacar a parte, Tiberi e Fortunato hanno contro avversari mediocri, come si può pensare ad un podio in un GT se la concorrenza sale un filino?
Ma poi, come si fa a guidare Piganzoli a ste modo, la crisi del ciclismo italiano è anche sulle ammiraglie.
Ci salva la pista con i corridori della pista che dominano le volate e le cronometro.
Il resto, notte, più o meno


Mario Rossi
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Theakston ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 19:43 Comunque io oggi ho apprezzato Piganzoli che è andato all'attacco, anche se poi ha pagato abbastanza nel finale. Il tutto dopo aver tenuto duro in classifica per due settimane al primo Giro disputato.
Speravo in classifica se la potesse giocare con Hirt ma il ceco oggi ha fatto una bella prestazione.
Nel forum alcuni non apprezzano quelli che tengono duro attaccati al quindicesimo posto ma dimenticano che può essere il modo per strappare un buon contratto
Per me il Giro di Piga è da 10. Se dovesse arrivare in top 12 al primo GT corso, peraltro in una professional, sarebbe tantissima roba. Vuol dire che il materiale a disposizione c'è e se passasse in una WT top potrebbe, con un percorso senza grandi crono, lottare per le posizioni nobili e crescere ulteriormente.
Su Tiberi mi duole dirlo ma oggi mi ha deluso. Faccio una provocazione. Considerando chè è al quarto anno WT, se dovesse arrivare settimo a Roma (per me Arensman e Bardet lo passano) come valutereste il suo Giro? Io negativamente non per il risulato (la top 10 in un GT è sempre una grande cosa) ma perchè per porsi al livello di corridori come Ayuso, Rodriguez, Cian avrebbe dovuto dimostrare di essere superiore a vecchi sulla via del tramonto o corridori che erano arrivati in top10 solo per fughebidone. Spero che cresca, ma da come l'ho visto questa settimana, mi sembra in calando. D'altronde sono oltre un mese che va forte.


Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

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Pafer1
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Mario Rossi ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:37 Faccio una provocazione. Considerando chè è al quarto anno WT, se dovesse arrivare settimo a Roma (per me Arensman e Bardet lo passano) come valutereste il suo Giro? Io negativamente non per il risulato (la top 10 in un GT è sempre una grande cosa) ma perchè per porsi al livello di corridori come Ayuso, Rodriguez, Cian avrebbe dovuto dimostrare di essere superiore a vecchi sulla via del tramonto o corridori che erano arrivati in top10 solo per fughebidone. Spero che cresca, ma da come l'ho visto questa settimana, mi sembra in calando. D'altronde sono oltre un mese che va forte.
Il voto a Tiberi e' in funzione delle aspettative che si avevano su di lui alla vigilia. Se arrivasse settimo a Roma, il mio voto sarebbe un 6, perche' mai nella vita avrei pensato al podio. Le aspettative troppo grandi create dagli addetti ai lavori su Tiberi (Nibalino), sono incongruenti di fronte al fatto che, per essere un quotato corridore da GT, occorre prima di tutto aver vinto qualcosa, e un solo successo da professionista e' troppo poco.
Per contro, e qui lo difendo a spada tratta: ha 23 anni, il tempo per migliorare c'e', cosi' come i margini di miglioramento.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tiberi per me invece bene al momento,non è ancora completamente formato e il prossimo anno ci dirà se la maturazione continua.......alla fine Nibali a 23 anni cosa avva vinto?


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jerrydrake
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Pafer1 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:48
Mario Rossi ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:37 Faccio una provocazione. Considerando chè è al quarto anno WT, se dovesse arrivare settimo a Roma (per me Arensman e Bardet lo passano) come valutereste il suo Giro? Io negativamente non per il risulato (la top 10 in un GT è sempre una grande cosa) ma perchè per porsi al livello di corridori come Ayuso, Rodriguez, Cian avrebbe dovuto dimostrare di essere superiore a vecchi sulla via del tramonto o corridori che erano arrivati in top10 solo per fughebidone. Spero che cresca, ma da come l'ho visto questa settimana, mi sembra in calando. D'altronde sono oltre un mese che va forte.
Il voto a Tiberi e' in funzione delle aspettative che si avevano su di lui alla vigilia. Se arrivasse settimo a Roma, il mio voto sarebbe un 6, perche' mai nella vita avrei pensato al podio. Le aspettative troppo grandi create dagli addetti ai lavori su Tiberi (Nibalino), sono incongruenti di fronte al fatto che, per essere un quotato corridore da GT, occorre prima di tutto aver vinto qualcosa, e un solo successo da professionista e' troppo poco.
Per contro, e qui lo difendo a spada tratta: ha 23 anni, il tempo per migliorare c'e', cosi' come i margini di miglioramento.
Il voto conta poco.. Giustamente ognuno avrà in mente il proprio giudizio che dipende dalle aspettative. Un 6° o 7° posto (ma anche un 5° in realtà) ottenuto con questi avversari e correndo in questo modo più che pesare negativamente sul mio voto, peserà negativamente sulle mie aspettative future. Ovviamente tali aspettative non erano "abbiamo il nuovo Nibali" (ma nemmeno il nuovo Aru). Può crescere? Sicuramente. Può farci sognare? Dubito fortemente.

Io, dopo 2 settimane, valuto positivamente il Giro di Piganzoli, mentre considero pessima la corsa (e l'atteggiamento) di Pellizzari.

Il futuro del ciclismo italiano (nei GG) rimane buio.


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jerrydrake
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:56 Tiberi per me invece bene al momento,non è ancora completamente formato e il prossimo anno ci dirà se la maturazione continua.......alla fine Nibali a 23 anni cosa avva vinto?
Vinto poco di più, ma già all'esordio al Tour de Suisse aveva dato spettacolo con attacchi a ripetizione. L'atteggiamento era ben diverso.
Però Tiberi nuovo Nibali è una baggianata dei giornalisti, non è colpa sua. Semplicemente non mi pare possa ambire a risollevare le magre sorti del ciclismo italiano.


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Beppugrillo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tiberi sta comunque facendo un grosso salto rispetto a tutte le sue prestazioni precedenti. Prima di quest'anno non aveva mai fatto classifica in una corsa World Tour seria, qui si gioca la top five, corre in modo comunque piuttosto maturo e aggressivo. Ci sono in giro i fenomeni che vincono i grandi giri a 22 anni e ok, ma lui intanto è in anticipo rispetto a Nibali ad esempio, che non vuol dire che diventerà più forte di Vincenzo ma semplicemente che ha ancora davanti 10-15 anni di carriera in cui può fare di tutto. I giudizi definitivi a metà del primo grande giro che corre, a 22 anni, con qualche ambizione sono ridicoli.
Piganzoli e Pellizzari a loro volta stanno facendo vedere cose interessanti, sono estremamente giovani e corrono in una Professional, con grandissimi margini di miglioramento. Corrono in modo diametralmente opposto, uno iperattivo, l'altro più controllato, entrambi appoggiati bene dalle rispettive squadre.
Questa tendenza a proiettare sul futuro risultati e valori relativi di oggi è tanto diffusa quanto assurda. I valori dei corridori cambiano ogni giorno, vediamo esplodere corridori mai sentiti prima, perdersi enormi promesse, coetanei crescere parallelamente o sfalsati di anni e niente, siamo qua a dire che se Tiberi oggi si stacca da Arensman, che è gregario di Thomas, che ha perso il Giro da Roglic, che non riesce a battere Pogacar, che perde da Vingegaard da due anni, vuol dire che non può diventare un campione


Mario Rossi
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:56 Tiberi per me invece bene al momento,non è ancora completamente formato e il prossimo anno ci dirà se la maturazione continua.......alla fine Nibali a 23 anni cosa avva vinto?
Perdonami ma a me questa storia che gli italiani maturano più tardi e i paragoni con il ciclismo di 15 anni fa convincono poco. Mi sembra piuttosto evidente che siamo entrati in un' epoca dove a 20 anni i corridori sono già maturi e dove il margine di crescita è minimo perchè non appena entri nelle devo ti fanno seguire i protocolli dei corridori maturi. Tiberi nell'ambiente è da 4 anni e sempre in squadre che sono nella top 7 delle WT più forti. Magari mi sbaglio ma pensare a margini come quelli di Nibali mi sembra irrealistico. Per me diventerà un ottimo corridore, che nei Giri potrà anche arrivare a podio e, magari, in edizioni senza il fenomeno di turno lottare per la vittoria, ma nei Tour per me fa la fine di Cunego. A 22 anni Rodriguez ha battuto, seppur in circostanze fortunose, i 2 fenomeni. Tiberi è distante anni luce.


Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jan80 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:56 Tiberi per me invece bene al momento,non è ancora completamente formato e il prossimo anno ci dirà se la maturazione continua.......alla fine Nibali a 23 anni cosa avva vinto?
Beh oddio, a 23 anni Nibali aveva già vinto Plouay, Larciano e Trentino più altre cosine... Poi concordo assolutamente con il tuo ragionamento ma Nibali mi sembra l'esempio sbagliato da fare per sostenerlo


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tiberi è invece un'ottima notizia per il ciclismo italiano, ma se pensate che potrà essere un nuovo Nibali, Basso o Cunego siete sulla strada piazzata. Ha invece tutto per diventare un nuovo Caruso, puntare ad un podio al Giro ed essere magari costantemente tra i migliori 5-6 di un Giro d'Italia (il tour non so). Visto la miseria da dove arriviamo, non vi sembra abbastanza? Vi ricordo che il corridore più affidabile nelle corse a tappe fino all anno scorso aveva 36 anni, il secondo 40. Non penso che diventerà un campione come Ivan o Vincenzo nei GT, ma ha tutto per diventare il miglior corridore italiano da corse a tappe per i prossimi 10 anni.


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Beppugrillo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Pensa quanta fatica si può evitare Tiberi nei prossimi anni per cercare di vincere un grande giro quando gli basterebbe farsi un giro sul forum di Cicloweb per scoprire che non ci riuscirà mai


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Pafer1
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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jerrydrake ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:02
Io, dopo 2 settimane, valuto positivamente il Giro di Piganzoli, mentre considero pessima la corsa (e l'atteggiamento) di Pellizzari.
Piganzoli e' il caso opposto che conferma la mia ipotesi: bistrattato alla vigilia, indicato come seconda punta della Polti, pian piano sta riscuotendo consensi quasi unanimi. Perche' non c'erano aspettative su di lui.
jan80 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:56
.....alla fine Nibali a 23 anni cosa aveva vinto?
Palmares a parte, il Nibali del 2007 non era invocato come uomo da GT perche', non serve dirlo, ce lo ricordiamo tutti, i corridori quanto meno per il Giro li avevamo. Tiberi, invece, si e' ritrovato appiccicata addosso quest'etichetta per colpa della tipica fretta italiana di avere tutto e subito.
Ma ripeto, per me il tempo per migliorare lo ha ancora, malgrado per molti 23 anni sono gia' troppi.


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Beppugrillo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Beppugrillo »

Riassumo la cronologia degli ultimi 4 anni della corsa più importante del mondo (quindi tendenzialmente la più prevedibile): prima di La Planche des Belles Filles Roglic non era considerato battibile. Certo, Pogacar è giovane, crescerà e magari nei prossimi anni potrà giocarsela con l'altro sloveno. Ribalta il Tour nella crono. Diventa il nuovo profeta. L'anno dopo domina. Come lo batti uno così? Impossibile, nuovo Merckx, batterà il record di Armstrong. Arriva Vingegaard e da due anni Pogacar non tocca palla al Tour. Naturalmente neanche Vingegaard si può battere, è inutile anche partecipare, tanto si sa già come finisce. Uno davanti sbaglia una curva, lui cade, rischia di finir lì la carriera.
A fronte di questo, e di tante altre ovvietà, la prestazione di Tiberi sul Foscagno permette di fare precise considerazioni sui prossimi 10 anni della sua carriera?


Theakston
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Theakston »

Su Tiberi anch'io non sarei troppo negativo. È vero che potrebbe perdere ancora un paio di posizioni, ma forse erano proprio certe aspettative ad essere eccessive.
Male invece oggi Fortunato. Pellizzari ha mollato subito la classifica per cercare la fuga buona, oggi fa lavorare la squadra e si poi si stacca presto...


Cervinia4478
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Cervinia4478 »

Concordo, oggi alla fine non è andato alla deriva, abbandona probabilmente i sogni di puntare al podio ma è ancora 5to.

Inoltre nella terza settimana dovrebbe mostrare una buona tenuta ergo secondo me non è scontato che Arensman lo scalzi, anche perché l’olandese potrebbe essere costretto a lavorare per G.

Oggi bei segnali di Piganzoli e Pellizzari, ci hanno provato sul Mortirolo e va premiata questa cosa.


Anquetil29
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Anquetil29 »

Per quanto mi riguarda Tiberi è in linea con le aspettative che avevo. Ha 23 anni sta facendo esperienza e lottando per la maglia bianca. Nei prossimi anni potrà puntare a qualcosa di più se saprà migliorarsi. Non sono tutti pogacar ed evenepoel.
Mi sta piacendo anche Zana altro corridore che non sarà un fenomeno ma che si sta costruendo una discreta carriera, corridori come lui servono tanto al movimento italiano.
Nel buoi totale del nostro movimento, abbiamo due corridori con meno di 25 anni nei 10, non sarà molto ma è un inizio.


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jerrydrake
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da jerrydrake »

Theakston ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:54 Pellizzari ha mollato subito la classifica per cercare la fuga buona, oggi fa lavorare la squadra e si poi si stacca presto...
Esattamente. Voto insufficiente. Poi dopo un'insufficienza chiunque può riscattarsi e prendere voti eccellenti ma, finora, male in questo Giro.


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sceriffo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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La Lidl Trek ha fatto il miglior mercato stagione 2024. Se Tiberi fosse stato così buono, l' avrebbe mollato? E non c'entra nulla il gatto, che per altro il ragazzo aveva giustissimamente già pagato e saldato.


Tommeke92
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Beppugrillo ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:14 Tiberi sta comunque facendo un grosso salto rispetto a tutte le sue prestazioni precedenti. Prima di quest'anno non aveva mai fatto classifica in una corsa World Tour seria, qui si gioca la top five, corre in modo comunque piuttosto maturo e aggressivo. Ci sono in giro i fenomeni che vincono i grandi giri a 22 anni e ok, ma lui intanto è in anticipo rispetto a Nibali ad esempio, che non vuol dire che diventerà più forte di Vincenzo ma semplicemente che ha ancora davanti 10-15 anni di carriera in cui può fare di tutto. I giudizi definitivi a metà del primo grande giro che corre, a 22 anni, con qualche ambizione sono ridicoli.
Piganzoli e Pellizzari a loro volta stanno facendo vedere cose interessanti, sono estremamente giovani e corrono in una Professional, con grandissimi margini di miglioramento. Corrono in modo diametralmente opposto, uno iperattivo, l'altro più controllato, entrambi appoggiati bene dalle rispettive squadre.
Questa tendenza a proiettare sul futuro risultati e valori relativi di oggi è tanto diffusa quanto assurda. I valori dei corridori cambiano ogni giorno, vediamo esplodere corridori mai sentiti prima, perdersi enormi promesse, coetanei crescere parallelamente o sfalsati di anni e niente, siamo qua a dire che se Tiberi oggi si stacca da Arensman, che è gregario di Thomas, che ha perso il Giro da Roglic, che non riesce a battere Pogacar, che perde da Vingegaard da due anni, vuol dire che non può diventare un campione
:clap:


rododendro
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tommeke92 ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 0:01
Beppugrillo ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:14 Tiberi sta comunque facendo un grosso salto rispetto a tutte le sue prestazioni precedenti. Prima di quest'anno non aveva mai fatto classifica in una corsa World Tour seria, qui si gioca la top five, corre in modo comunque piuttosto maturo e aggressivo. Ci sono in giro i fenomeni che vincono i grandi giri a 22 anni e ok, ma lui intanto è in anticipo rispetto a Nibali ad esempio, che non vuol dire che diventerà più forte di Vincenzo ma semplicemente che ha ancora davanti 10-15 anni di carriera in cui può fare di tutto. I giudizi definitivi a metà del primo grande giro che corre, a 22 anni, con qualche ambizione sono ridicoli.
Piganzoli e Pellizzari a loro volta stanno facendo vedere cose interessanti, sono estremamente giovani e corrono in una Professional, con grandissimi margini di miglioramento. Corrono in modo diametralmente opposto, uno iperattivo, l'altro più controllato, entrambi appoggiati bene dalle rispettive squadre.
Questa tendenza a proiettare sul futuro risultati e valori relativi di oggi è tanto diffusa quanto assurda. I valori dei corridori cambiano ogni giorno, vediamo esplodere corridori mai sentiti prima, perdersi enormi promesse, coetanei crescere parallelamente o sfalsati di anni e niente, siamo qua a dire che se Tiberi oggi si stacca da Arensman, che è gregario di Thomas, che ha perso il Giro da Roglic, che non riesce a battere Pogacar, che perde da Vingegaard da due anni, vuol dire che non può diventare un campione
:clap:
Concordo, non capisco questo disfattismo, in un Giro con una starlist non stellare abbiamo comunque 7 corridori nei primi 20, un Tiberi che promette benissimo e che maturerà ma intanto a crono c'è eccome, due neopro' che si fanno già vedere e non poco, Pellizzari meglio al Tota e Piganzoli che già da inizio giro mi era piaciuto molto, e sono al primo GT, Zana al momento assai bene, Fortunato che continua a lottare per la Top Ten, Aleotti e Covili più che dignitosamente nei 20, Pozzovivo e Caruso encomiabili per l'esempio che danno ai più giovani ed anche Conci che merita più di un complimento per il suo Giro fino ad oggi.
Avevo già accennato che mi pareva di vedere dei bagliori in fondo al tunnel e ribadisco, certo ci sono già parecchi giovani in rampa di lancio oltre i nostri confini, Ayuso Del Toro Martinez Uijtdebroeks e via discorrendo, ma eviterei il catastrofismo alla luce di quanto visto finora, sarà molto dura tornare protagonisti nei GT ma sul perlomeno competitivi potremo forse in un futuro prossimo lavorarci, anche fosse solo in ambito corsa rosa.


qrier
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Mario Rossi ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:14
jan80 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 20:56 Tiberi per me invece bene al momento,non è ancora completamente formato e il prossimo anno ci dirà se la maturazione continua.......alla fine Nibali a 23 anni cosa avva vinto?
Perdonami ma a me questa storia che gli italiani maturano più tardi e i paragoni con il ciclismo di 15 anni fa convincono poco. Mi sembra piuttosto evidente che siamo entrati in un' epoca dove a 20 anni i corridori sono già maturi e dove il margine di crescita è minimo perchè non appena entri nelle devo ti fanno seguire i protocolli dei corridori maturi. Tiberi nell'ambiente è da 4 anni e sempre in squadre che sono nella top 7 delle WT più forti. Magari mi sbaglio ma pensare a margini come quelli di Nibali mi sembra irrealistico. Per me diventerà un ottimo corridore, che nei Giri potrà anche arrivare a podio e, magari, in edizioni senza il fenomeno di turno lottare per la vittoria, ma nei Tour per me fa la fine di Cunego. A 22 anni Rodriguez ha battuto, seppur in circostanze fortunose, i 2 fenomeni. Tiberi è distante anni luce.
Hai detto poco.
Se diventasse così sarebbe già ottimo.


herbie
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Stylus ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:21 Tiberi è invece un'ottima notizia per il ciclismo italiano, ma se pensate che potrà essere un nuovo Nibali, Basso o Cunego siete sulla strada piazzata. Ha invece tutto per diventare un nuovo Caruso, puntare ad un podio al Giro ed essere magari costantemente tra i migliori 5-6 di un Giro d'Italia (il tour non so). Visto la miseria da dove arriviamo, non vi sembra abbastanza? Vi ricordo che il corridore più affidabile nelle corse a tappe fino all anno scorso aveva 36 anni, il secondo 40. Non penso che diventerà un campione come Ivan o Vincenzo nei GT, ma ha tutto per diventare il miglior corridore italiano da corse a tappe per i prossimi 10 anni.
un nuovo Caruso anche no, non perchè sia scarso il siciliano, ma perchè ha fatto il gregario di lusso per il 90% degli anni buoni della carriera.

Se parli con qualunque corridore ti dice che solo pochissimi corridori prima dei 25 anni non hanno almeno una giornata nera in un GT.
La giornata di ieri per il dislivello che aveva e dopo la crono a tutta per un corridore giovane, me lo aspettavo che sarebbe stata molto difficile per lui.
Il problema è capire se invece è tutta la terza settimana che è un problema. Se non lo fosse, quinto, sesto o settimo resterebbe una gran corsa per lui che , sinceramente, in salita non avevo mai visto su livelli del genere.
Thomas sarà scarso, ma l'anno scorso senza miracoli avrebbe vinto il Giro contro un Roglic in calo ma nemmeno così da buttare.


herbie
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Anquetil29 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 22:17 Per quanto mi riguarda Tiberi è in linea con le aspettative che avevo. Ha 23 anni sta facendo esperienza e lottando per la maglia bianca. Nei prossimi anni potrà puntare a qualcosa di più se saprà migliorarsi. Non sono tutti pogacar ed evenepoel.
Mi sta piacendo anche Zana altro corridore che non sarà un fenomeno ma che si sta costruendo una discreta carriera, corridori come lui servono tanto al movimento italiano.
Nel buoi totale del nostro movimento, abbiamo due corridori con meno di 25 anni nei 10, non sarà molto ma è un inizio.
Condivisibile.
Il problema piuttosto è non vederli sparire fino al prossimo Giro, o a quello dell'anno dopo ancora. Zana mi è molto simpatico, ma purtroppo l'anno scorso dopo giugno si è visto troppo poco e pure nel finale di stagione sarebbe dovuto stare un po' più avanti.


Erinnerung
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Tiberi merita fiducia.
È andato molto bene in entrambe le crono e ha corso fino a ieri un ottimo Giro.
La battuta d’arresto nel tappone di 220 Km ci può stare.. penso sia la prima tappa simile che corre in carriera.
Alla fine non ha mollato e si è salvato.
Non dimentichiamoci che a inizio Giro era stato pure malino per un raffreddore che ha preso da Caruso.
Vediamo come va nell’ultima settimana


Tommeke92
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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herbie ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 6:42
Stylus ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 21:21 Tiberi è invece un'ottima notizia per il ciclismo italiano, ma se pensate che potrà essere un nuovo Nibali, Basso o Cunego siete sulla strada piazzata. Ha invece tutto per diventare un nuovo Caruso, puntare ad un podio al Giro ed essere magari costantemente tra i migliori 5-6 di un Giro d'Italia (il tour non so). Visto la miseria da dove arriviamo, non vi sembra abbastanza? Vi ricordo che il corridore più affidabile nelle corse a tappe fino all anno scorso aveva 36 anni, il secondo 40. Non penso che diventerà un campione come Ivan o Vincenzo nei GT, ma ha tutto per diventare il miglior corridore italiano da corse a tappe per i prossimi 10 anni.
un nuovo Caruso anche no, non perchè sia scarso il siciliano, ma perchè ha fatto il gregario di lusso per il 90% degli anni buoni della carriera.

Se parli con qualunque corridore ti dice che solo pochissimi corridori prima dei 25 anni non hanno almeno una giornata nera in un GT.
La giornata di ieri per il dislivello che aveva e dopo la crono a tutta per un corridore giovane, me lo aspettavo che sarebbe stata molto difficile per lui.
Il problema è capire se invece è tutta la terza settimana che è un problema. Se non lo fosse, quinto, sesto o settimo resterebbe una gran corsa per lui che , sinceramente, in salita non avevo mai visto su livelli del genere.
Thomas sarà scarso, ma l'anno scorso senza miracoli avrebbe vinto il Giro contro un Roglic in calo ma nemmeno così da buttare.
Giusto. Ieri dai due sul podio ha perso un minuto, non dieci, come giornata nera è andata di lusso. Ora è importante capire se da domani avrà recuperato o farà tutta la settimana in calo.


luketaro
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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sceriffo ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 22:52 La Lidl Trek ha fatto il miglior mercato stagione 2024. Se Tiberi fosse stato così buono, l' avrebbe mollato? E non c'entra nulla il gatto, che per altro il ragazzo aveva giustissimamente già pagato e saldato.
Tiberi è stato licenziato in trinco dalla trek, e non per scarsi risultati.


luketaro
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Su Pellizzari, avevo capito che fosse stato male durante la seconda settimana (il virus che girava in gruppo).


luketaro
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Già avere Tiberi, Zana, Fortunato e Piganzoli in grado di lottare per una top10 (ma forse anche una top5) al giro d'Italia è un passo avanti considerando la loro età e cosa prospettava il panorama italiano negli scorsi anni. Ovviamente non è ancora sufficiente per il nostro movimento, ma meglio rispetto agli ultimi anni.

Invece Frigo quest'anno completamente anonimo.


giorgio ricci
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Opinione personale: Tiberi non vale Pozzovivo 30enne, forse questo da speranza di vederlo ancora crescere nei prossimi anni . Ma questi ragazzi ,a differenza del Pozzo che ha fatto tanta gavetta senza pressione , sono sottoposti a stress enorme
A Tiberi si chiede di essere il futuro del ciclismo italiano,con il pericolo di vederlo fra pochi anni appendere la bici al chiodo.
Zana mi sembra un corridore simile al Pozzo . Cresce alla distanza ,può tirare fuori qualche bella prestazione e non gli viene chiesto di portare la nostra sgangherata bandiera nei GT.
Il ciclismo italiano ha un ottimo Milan ,un Ganna ,secondo me un po' meno performante di 2 anni fa , quando Tarling non c'era e poco altro. Speriamo in un uomo da classiche ,ma non vedo nessuno.,neanche un Ulissi capace di fare incetta di semiclassiche,ad esempio.
Bagioli è tanto incostante , Covi scomparso, Piccolo mi sembra un Lietti . Ci mancano pure i vari Cenghialta ,Leali ,Podenzana ,Loro, Cassani ad esempio.


Allabersagliera
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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giorgio ricci ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 12:55 Ma questi ragazzi ,a differenza del Pozzo che ha fatto tanta gavetta senza pressione , sono sottoposti a stress enorme
A Tiberi si chiede di essere il futuro del ciclismo italiano,con il pericolo di vederlo fra pochi anni appendere la bici al chiodo.
Il Pozzo non correva questo rischio principalmente perché, con la sua statura, al chiodo non ci sarebbe mai arrivato. E difatti è ancora lì che pedala :trofeo:
Ultima modifica di Allabersagliera il lunedì 20 maggio 2024, 13:40, modificato 1 volta in totale.


herbie
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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sceriffo ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 22:52 La Lidl Trek ha fatto il miglior mercato stagione 2024. Se Tiberi fosse stato così buono, l' avrebbe mollato? E non c'entra nulla il gatto, che per altro il ragazzo aveva giustissimamente già pagato e saldato.
Non pensavo che si potesse addirittura saldare un gatto. :( :( :( Lodevole comunque il tentativo di aggiustarlo....


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Brakko
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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luketaro ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 10:00
sceriffo ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 22:52 La Lidl Trek ha fatto il miglior mercato stagione 2024. Se Tiberi fosse stato così buono, l' avrebbe mollato? E non c'entra nulla il gatto, che per altro il ragazzo aveva giustissimamente già pagato e saldato.
Tiberi è stato licenziato in trinco dalla trek, e non per scarsi risultati.
Vedremo se, cosa non probabile ma nemmeno da escludere, l'anno prossimo dovremo assistere ad una nuova performance nella categoria Arrampicata sui vetri, dopo quella da campione esibita pochi giorni fa parlando di Milan :trofeo:


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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luketaro ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 10:08 Invece Frigo quest'anno completamente anonimo.

Già! Si sperava confermasse almeno l'indole garibaldina da cacciatore di tappe. Ha avuto problemi fisici o infortuni?


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sceriffo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Brakko ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 13:38
luketaro ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 10:00
sceriffo ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 22:52 La Lidl Trek ha fatto il miglior mercato stagione 2024. Se Tiberi fosse stato così buono, l' avrebbe mollato? E non c'entra nulla il gatto, che per altro il ragazzo aveva giustissimamente già pagato e saldato.
Tiberi è stato licenziato in trinco dalla trek, e non per scarsi risultati.
Vedremo se, cosa non probabile ma nemmeno da escludere, l'anno prossimo dovremo assistere ad una nuova performance nella categoria Arrampicata sui vetri, dopo quella da campione esibita pochi giorni fa parlando di Milan :trofeo:
Arrampicata cosa, se l' ho scritto quasi un anno fa 😁Comunque se ti è difficile da comprendere, allora alzo le mani.
PS: al Giro 23, se non commetteva errori da categoria esordienti Milan avrebbe potuto vincere 4 tappe, non una. Faceva le volate con il 15 e a 200 MT partiva dalla ventesima posizione. Per questo ho scritto che in quel momento non poteva essere considerato un velocista


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Screeeeeeeek


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Slegar
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Per come si era messa sul Foscagno, direi che Tiberi si è salvato benissimo: non è andato in panico e non è naufragato.

Poi il ciclista è quello che vediamo, potrà migliorare, ma resterà sempre un dieselone con scarso cambio di ritmo che in una a volata a tre si piazzerà sempre quarto.


Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, unico medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
qrier
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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herbie ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 6:44
Anquetil29 ha scritto: domenica 19 maggio 2024, 22:17 Per quanto mi riguarda Tiberi è in linea con le aspettative che avevo. Ha 23 anni sta facendo esperienza e lottando per la maglia bianca. Nei prossimi anni potrà puntare a qualcosa di più se saprà migliorarsi. Non sono tutti pogacar ed evenepoel.
Mi sta piacendo anche Zana altro corridore che non sarà un fenomeno ma che si sta costruendo una discreta carriera, corridori come lui servono tanto al movimento italiano.
Nel buoi totale del nostro movimento, abbiamo due corridori con meno di 25 anni nei 10, non sarà molto ma è un inizio.
Condivisibile.
Il problema piuttosto è non vederli sparire fino al prossimo Giro, o a quello dell'anno dopo ancora. Zana mi è molto simpatico, ma purtroppo l'anno scorso dopo giugno si è visto troppo poco e pure nel finale di stagione sarebbe dovuto stare un po' più avanti.
Zana si era infortunato


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Secondo me qui si fa un errore di base: si considera "gli altri", come una sorta di "resto del mondo" al quale l'Italia deve tenere testa. Per il ciclismo è meglio che né l'Italia né nessuno altro sia come l'Austria di qualche anno fa nello sci alpino oppure la Norvegia nello sci nordico.
Il confronto deve essere fatto con la singola nazione, non con tutte le nazioni messe insieme. Anche squadroni come Danimarca e Regno Unito hanno dei buchi; i grandi Paesi Bassi, per le classifiche dei GT, oltre ad Arensman, chi hanno?
Ok la Spagna ha tirato fuori Ayuso, Rodriguez, ma per le volate chi hanno? Per le classiche del pavè chi hanno?


Ecuadoriani - Nizzolo - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Piccolo - Dainese
qrier
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Su Tiberi, è la prima volta che fa classifica in un grande giro, piano con i giudizi.
Comunque firmerei perché mantenesse l'attuale posizione, ma anche se fosse superato da Arensman e Bardet non sarebbe un Giro da buttare via, spero che ieri sia stata solo una giornata no e non un calo.

Dopo svariati anni in cui in top10 abbiamo avuto praticamente solo over30, vedere lui e Zana lì fa piacere.

In prospettiva futura non lo vedo come un baby fenomeno, ma se in futuro potesse lottare per il podio al Giro sarebbe già buonissimo.
Poi per la giovane età sicuramente può migliorare, soprattutto sull'esperienza.


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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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StipemdioXTutti ha scritto: lunedì 20 maggio 2024, 18:03 Secondo me qui si fa un errore di base: si considera "gli altri", come una sorta di "resto del mondo" al quale l'Italia deve tenere testa. Per il ciclismo è meglio che né l'Italia né nessuno altro sia come l'Austria di qualche anno fa nello sci alpino oppure la Norvegia nello sci nordico.
Il confronto deve essere fatto con la singola nazione, non con tutte le nazioni messe insieme. Anche squadroni come Danimarca e Regno Unito hanno dei buchi; i grandi Paesi Bassi, per le classifiche dei GT, oltre ad Arensman, chi hanno?
Ok la Spagna ha tirato fuori Ayuso, Rodriguez, ma per le volate chi hanno? Per le classiche del pavè chi hanno?
L'Italia è abituata a essere dominante nella storia del ciclismo, non è una nazione qualunque. Insieme a Francia, Belgio e Spagna.
Dopo vengono Olanda, Danimarca, Svizzera, Regno Unito ecc. E ultimamente la Slovenia.
Ma l'Italia per storia e tradizione ciclistica è sopra. Non a caso i 3 GT sono il Giro, il Tour e la Vuelta.


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