Fiammingo ha scritto: ↑mercoledì 19 giugno 2024, 18:31è la base che conta: se soldi ne giravano pochi, la selezione si faceva prima: chi la passava vuol dire che aveva "sconfitto" tutti gli altri...al limite possiamo dire che qualche talento tardivo veniva tagliato fuori
Ma non è così che funzionava. Se volevi diventare qualcuno dovevi dimostrare di valere abbastanza, e questo significava impegnarsi a fondo e fare sacrifici, sacrifici che, senza un vero talento, sarebbero stati vani. Oggi esistono alternative di ogni tipo, dopo che i sacrifici si scoprono vani (ed esistono anche sistemi per farne pochi, di sacrifici), allora no: se perdevi anni che avresti dovuto dedicare allo studio o alla ricerca di un buon lavoro, non c'erano alternative, e gli anni persi restavano tali. Molti giovani, anche promettenti, non rischiavano, e di certo i loro genitori, a differenza di quanto succede oggi, non li incoraggiavano a proseguire, anzi, tiravano un sospiro di sollievo se e quando il pargolo "metteva la testa a posto".
Mi rendo conto che nel ciclismo questo problema può/poteva essere poco visibile, dato che non c'è un'unità di misura delle prestazioni, ma se andiamo a vedere le vecchie graduatorie giovanili di quegli anni, in uno sport "misurabile" come l'atletica, scopriremo che quei talenti sono quasi tutti scomparsi e coloro che hanno continuato la carriera sono una minoranza. Oppure, basta scorrere l'elenco dei vincitori del trofeo Topolino di sci: qualche nome diventato famoso si trova, ma la maggior parte di quei ragazzi ha mollato, sempre per gli stessi motivi.
Persino il calcio, che pure pagava bene, ha avuto lo stesso problema, figuriamoci gli sport minori. Negli anni '80 ne parlai con un mio compagno di classe, lo "sportivo" del gruppo, che mi confessò con rimpianto che impegnandosi molto avrebbe potuto giocare, "non dico in serie A, ma in serie B ci arrivavo, però avrei dovuto trascurare la scuola, come facevo?". E dalla scuola ne ricordo altri, a pallacanestro, a pallavolo, alcuni erano dei fuoriclasse... tutti hanno mollato.
Nel bene o nel male, oggi non è più così e se per caso sembra tu abbia chance di primeggiare in qualche sport, tutti ti spingono a continuare e gli sponsor arrivano prima ancora che tu ti sia affermato.