Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 1:38
Babylon ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 1:28
bicycleran ha scritto: ↑lunedì 15 luglio 2024, 0:40
Vinge aveva già alzato l'asticella a inizio anno, quando alla Tirreno e all'altra corsa che ha fatto staccava tutti su qualsiasi pendenza con facilità irrisoria. Mai fatto in inizio stagione simile.
Dopo l'incidente si è ridimensionato sui livelli del Tour dello scorso anno. Più piano non va.
Quoto, anche secondo me era migliorato ulteriormente. Un Vingegaard che si avvicina senza intoppi lo avrei dato decisamente favorito, a posteriori penso che senza infortunio sarebbe stata una sfida equilibrata.
Su questo però avrei da ridire, o meglio, ci può stare che questo Vingegaard senza l'incidente potesse essere anche una versione superiore a quella del 2023, però non prenderei per oro colato gli "indizi" generati dal suo livello alla Tirreno per dire che faceva presupporre una versione migliore in ottica ovviamente Tour 2024 in confronto a quella 2023. Esempio Pogacar alla Tirreno 2022 a sua volta sembrava più forte di quello 2021, invece al Tour poi si vide quella che a mio avviso è stata la sua peggiore versione degli ultimi 4 Tour compreso questo, quindi diciamo post Tour 2020.
Pogacar al Tour 2022 era ben più forte che al Tour 2021, e non di poco.
Secondo me il 2022 ha segnato lo spartiacque per i due fenomeni nei confronti di una concorrenza che già prima non era certo a livello, ma che da quel momento in poi si è rilevata essere semplicemente inadeguata.
I Tour 2020 e 2021 furono simili per Pogacar: una sola grande, impressionante prestazione (Planche da una parte e LGB dall'altra) dove sbaragliare la concorrenza, e per il resto prestazioni buone ma non certo eccezionali, tanto che nel 2021 Carapaz rimaneva sempre con i soliti due, su ogni arrivo in montagna.
Dal 2022 entrambi staccano sistematicamente tutto il resto del mondo alla prima accelerazione, su Spandelles - Hautacam e Granon fecero prestazioni ben superiori rispetto all'anno precedente, ma pure a Mende o nella tappa in cui McNulty li portò all'arrivo. Pure all'Alpe il giorno dopo la cotta del Granon, fecero numeri sarebbero stati in linea con le migliori prestazioni in salita del 2021.
Nel 2023 erano entrambi ancora più forti, e si vedeva già da inizio stagione: al Tour non hanno registrato picchi come Hautacam 2022 se non in alcune tappe o segmenti (Puy de Dome, Marie Blanque), ma più per strategia o lunghezza delle salite. Forse Vingegaard sul Loze, ma non saprei.
Ad ogni modo per me la cartina al tornasole di quel Tour rimane il Joux Plane: l'avessero fatto come hanno fatto Plateau de Beille i valori sarebbero stati simili, e avrebbero abbassato il record di Pantani di un tot.
Esemplificativo fu pure il fatto che a Combloux una crono sui livelli de la PDBF fruttò a Pogacar un distacco di 1'40", in 22 km.
Arrivando ad oggi: da inizio anno entrambi sono andati ancora più forte del solito, un trend che ha sempre portato all'elevarsi delle prestazioni al Tour, finora.
Inoltre, se Vingegaard fa numeri simili (anche lui ieri intorno ai 6,6-6,7 W/Kg per uno sforzo di 40', mostruoso) dopo un infortunio del genere, è lecito pensare che sarebbe andato ancora più forte in condizioni normali. Ovvero più forte che al Tour 2023, mentre ora si aggira circa su quel livello lì.