Pantani the best ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2024, 9:40
lucks83 ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2024, 8:57
Pantani the best ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2024, 0:51
Premesso che in quel mio post ho per l'appunto detto che magari per Pogacar correre il Giro prima del Tour è producente alla stessa corsa francese, ma tu al solito riporti o leggi solo quello che conviene per avvalorare dei concetti.
Detto questo, a te dice qualcosa il Contador 2015?
Il Froome 2018?
Il Simoni 2003?
Il Gotti 19999?
O tanti altri casi del ciclismo moderno post Pantani 98 dove chi ha corso il Giro per fare classifica poi al Tour è parso molto meno brillante rispetto ai propri standard abituali?
Tralasciamo poi la parte del Contador 2011 o il Basso 2006 fermati con le cattive facendo implicitamente intendere che tipo il Basso 2006 fu fermato per impedirgli di realizzare la doppietta. Qui si scade nel paranormale.
Si, però un momento.
Vogliamo dirla tutta?
Il Froome 2018 era un corridore giá non più dominante come quello del 2013-15.
Nel 2017 vinse il Tour faticando.
Il contador 2015 era lontano parente di quello del periodo 2008-2011.
Simoni, di cui io ho sempre avuto grandissima stima, era l'archetipo perfetto di corridore adatto al Giro, ma anche l'opposto per il Tour: si trovava malissimo a causa delle prime 10 tappe pianeggianti, che erano presenti in quegli anni, corse a ritmi folli, che lo cuocevano e lo facevano arrivare finito alle prime montagne.
Gotti seriamente lo stiamo mettendo nella lista dei tentatori di doppiette?
Era un ottimo scalatore, ma non un campione a tutto tondo: ha vinto il giro 1999 sappiamo tutti come, e nel 1997 ha potuto godere del ritiro di Pantani quando le montagne serie non erano ancora iniziate, e del calo di Tonkov, che cadde pure un paio di volte nei momenti topici della corsa.
Basso 2006 resta un grande rimpianto, perché lui davvero poteva farcela, considerata la concorrenza nemmeno troppo eccezionale che avrebbe trovato al Tour, escluso un Ullrich comunque già in là con gli anni e in declino.
Contador 2011 avrebbe potuto farcela, se il Giro fosse stato disegnato come quello di quest'anno.
Non è una differenza da poco: quello fu forse il Giro più duro della storia, con trasferimenti allucinanti, tanti km in più totali e tappe di montagna serie, e tanto.
Basti pensare che la tappa del mottolino 2024, in confronto a quella del Gardeccia, sembra una scampagnata.
Arrivò al Tour con tanta fatica nelle gambe in più di Pogacar...
Messa così però sembra più una questione del non avere la forza per fare la doppietta, io invece da quei casi mi concentrerei più sulla vera chiave di volta che esula dalla "forza" di cui sopra, ossia l'incapacità di mantenere lo stesso livello del Giro anche al Tour, perché tutto quello che vuoi su Gotti che non era un campionissimo, però al Tour 99 si dovette ritirare dopo essere andato in crisi nella tappa dell'Alpe d'Huez. Simoni soffriva come dici i primi 10 giorni di percorso di quei Tour, però sta di fatto che al netto di tutto ciò in salita quando il gruppo cominciava a menare per davvero si staccava sempre. Il Contador 2011 e 2015 anche qui al netto di tutto ciò che dici se escludiamo la famosa tappa 2011 con la fuga sul Galibier, in quei due Tour pur finendo in entrambi quinto nella generale fece sempre corsa anonima, cosa non da Contador. Già sul Froome 2018 potrei condividere la tua tesi "difensiva", resta il fatto che casualmente lui che veniva da 3 Tour vinti consecutivamente (4 tra quelli portati a termine) quell'anno della vittoria al Giro interruppe la striscia al Tour chiudendo terzo preceduto da un suo "gregario" e da chi aveva appena battuto al Giro.
Alla fine più o meno stiamo tutti dicendo la stessa cosa, la doppietta nel ciclismo moderno non è impossibile ma per renderla possibile bisogna essere un fuoriclasse epocale come Pogacar in modo da poterti permettere di vincere il Giro dominando a piacimento ma al tempo stesso gestendo l'energie. Già se sei "solo" un fuoriclasse generazionale è molto più complicato attuare una simile strategia.
Comunque ripeto che la cosa che rende sensazionale questa eventuale doppietta dello sloveno è proprio questo suo continuo crescendo rossiniano. In giro ho sentito dire che questo Pogacar del Tour vale enne volte tanto la versione del Giro che probabilmente non gli sarebbe bastata neanche per battere questo Remco, ecco qui penso che siamo al delirio. Al Giro non valeva la versione vista fin qui in questo Tour (specie nelle ultime due tappe) ma quella versione vista sulle strade italiane gli bastava sempre per "spazzare" via qualsiasi opposizione che non fosse quella del solito Vingegaard, quindi attuale Remco compreso, altro che rischiare di perdere dal belga.
Ma infatti stiamo dicendo la stessa cosa:
Se ripercorriamo un attimo la storia della doppietta Giro-Tour ci accorgiamo di una cosa.
Che a parte un caso, è stata ottenuta esclusivamente da fenomeni epocali, non da campioni.
Il primo a tentarla fu Bartali, che ci era praticamente riuscito nel 37 ma cadde in un torrente francese e dovette ritirarsi.
Dopodiché venne privato della possibilità di ritentare nel 38, in cui il regime gli impedisce di fare il Giro per arrivare in Francia e vincere, esportando l'orgoglio nazionale all'estero.
Nel 46, discorso inverso: i rapporti Italia Francia sono ancora pessimi e la nazionale italiana non partecipa.
Poi arriva un certo Coppi: 49 e 52.
Poi Anquetil negli anni 60.
Arriva il cannibale nei 70.
Tra i 70 e gli 80 è il turno di Hinault.
Poi c'è l'eccezione che conferma la regola, Roche, che vince il Giro in un modo un pó "strano" ,diciamo, e in Francia sfrutta il vuoto di potere lasciato dal ritiro del tasso e da un Lemond a casa a togliersi i pallini di piombo dal petto.
Dopodiché arriva Miguel nei 90.
Infine Pantani, che solo una miriade di sfighe e infortuni, dei percorsi all'epoca davvero troppo penalizzanti per uno scalatore e Madonna di campiglio, hanno impedito di veder trionfare in altri GT.
Ora, vogliamo paragonare questi corridori, che sono obiettivamente al top nell'olimpo del ciclismo, con coloro che ci hanno tentato dagli anni 2000 in poi?
Con tutto il bene che posso volere (o meno) ai vari Basso, Contador, Froome, Dumoulin e compagnia, non siamo minimamente sullo stesso piano di quei 6 fenomeni epocali.
Per quello che mi stupisco quando qualcuno dice che oggigiorno è impossibile fare la doppietta: se si verifica la presenza in gruppo di un fenomeno epocale (e mi sembra che attualmente ce ne siano in giro 2, viste le prestazioni in salita e a cronomentro), la cosa è sicuramente possibile.
Non facile, ma possibile.
Ovviamente gestendo un GT e arrivando al top all'altro.
Indurain 92 e 93 gestí i suoi giri, per poi fare l'extraterretre in Francia: stessa cosa che provó a fare nel 1994, ma gli disse male perché sulle strade italiche trovò una squadra radioattiva e un altro fenomeno epocale.
Poi ci sono anche le occasioni mancate: per quanto io detesti sportivamente e umanamente l'americano, va detto che nel triennio 2000-2002, se Armstrong avesse messo piede in Italia, con lo strapotere fisico, farmaceutico e politico di cui godeva ai tempi, staremmo parlando di un altro "doppiatore".
Ok, poi sarebbe stato cancellato dall'albo comunque, ma la sostanza è quella, ci siamo capiti.