Ciclismo femminile 2024

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Abruzzese
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PetitBreton ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 19:27 La prestazione di Lotte Kopecky sul Blockhaus è stata superiore a quella del Tourmalet 2023 dove arrivò sesta a tre minuti da Demi Vollering, ho visto una Lotte meno cannibale sugli strappi secchi che sono un po il suo pane dove Elisa ha prevalso in un paio d'occasioni (le cosiddette volate ignoranti)... è migliorata sulle salite lunghe grazie all'agilità e alla frequenza di pedalata. Se c'è stato uno step da parte di Lotte c'è stato anche da parte di Elisa, a memoria non ricordo una Longo Boghini così forte in salita, spesso le salite lunghe le erano indigeste, mi ricordo Pratonevoso, spesso ha toppato in casa a San Domenico di Varzo, in generale non ha mai sfoderato prestazioni particolarmente esaltanti sulle lunghe ascese.
Certo, tanto è vero che questa che stiamo vedendo è l'Elisa più forte di sempre. Ok che forse Demi non era ancora entrata in forma ma ci ricordiamo come aveva lasciato sul posto la Vollering ad esempio alla Freccia del Brabante?

Sulle volate poi lei stessa ha cominciato a lavorarci e a migliorare sensibilmente. Prima era veramente ferma, avrebbe perso dieci volte su dieci quando arrivava a sprintare con altre. Probabilmente anche il grosso rischio corso lo scorso anno,con l'infezione post Tour che rischiava di degenerare in setticemia, le ha dato ulteriore cattiveria, facendole capire che era arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto. In ogni modo aveva un'occasione forse irripetibile (spero ovviamente di no) per vincere il Giro e non l'ha fallita. Adesso non avrà niente da perdere e sono sicuro che tra Olimpiadi e Mondiali ne vedremo delle belle.
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Abruzzese ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 21:57
PetitBreton ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 19:27 La prestazione di Lotte Kopecky sul Blockhaus è stata superiore a quella del Tourmalet 2023 dove arrivò sesta a tre minuti da Demi Vollering, ho visto una Lotte meno cannibale sugli strappi secchi che sono un po il suo pane dove Elisa ha prevalso in un paio d'occasioni (le cosiddette volate ignoranti)... è migliorata sulle salite lunghe grazie all'agilità e alla frequenza di pedalata. Se c'è stato uno step da parte di Lotte c'è stato anche da parte di Elisa, a memoria non ricordo una Longo Boghini così forte in salita, spesso le salite lunghe le erano indigeste, mi ricordo Pratonevoso, spesso ha toppato in casa a San Domenico di Varzo, in generale non ha mai sfoderato prestazioni particolarmente esaltanti sulle lunghe ascese.
Certo, tanto è vero che questa che stiamo vedendo è l'Elisa più forte di sempre. Ok che forse Demi non era ancora entrata in forma ma ci ricordiamo come aveva lasciato sul posto la Vollering ad esempio alla Freccia del Brabante?

Sulle volate poi lei stessa ha cominciato a lavorarci e a migliorare sensibilmente. Prima era veramente ferma, avrebbe perso dieci volte su dieci quando arrivava a sprintare con altre. Probabilmente anche il grosso rischio corso lo scorso anno,con l'infezione post Tour che rischiava di degenerare in setticemia, le ha dato ulteriore cattiveria, facendole capire che era arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto. In ogni modo aveva un'occasione forse irripetibile (spero ovviamente di no) per vincere il Giro e non l'ha fallita. Adesso non avrà niente da perdere e sono sicuro che tra Olimpiadi e Mondiali ne vedremo delle belle.
E io farei un pensierino anche al Tour, se riuscirà a sfruttare l'onda lunga della forma che ha avuto qui al Giro. Con la condizione della vita che sta avendo deve provare anche al Tour, provare quanto è distante da una Vollering in salita, male che vada crolla e esce di classifica, dedicandosi esclusivamente alle tappe. Non so se ho già scritto questo commento, forse si nell'altro thread.
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PetitBreton ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 12:14
Abruzzese ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 21:57
PetitBreton ha scritto: martedì 16 luglio 2024, 19:27 La prestazione di Lotte Kopecky sul Blockhaus è stata superiore a quella del Tourmalet 2023 dove arrivò sesta a tre minuti da Demi Vollering, ho visto una Lotte meno cannibale sugli strappi secchi che sono un po il suo pane dove Elisa ha prevalso in un paio d'occasioni (le cosiddette volate ignoranti)... è migliorata sulle salite lunghe grazie all'agilità e alla frequenza di pedalata. Se c'è stato uno step da parte di Lotte c'è stato anche da parte di Elisa, a memoria non ricordo una Longo Boghini così forte in salita, spesso le salite lunghe le erano indigeste, mi ricordo Pratonevoso, spesso ha toppato in casa a San Domenico di Varzo, in generale non ha mai sfoderato prestazioni particolarmente esaltanti sulle lunghe ascese.
Certo, tanto è vero che questa che stiamo vedendo è l'Elisa più forte di sempre. Ok che forse Demi non era ancora entrata in forma ma ci ricordiamo come aveva lasciato sul posto la Vollering ad esempio alla Freccia del Brabante?

Sulle volate poi lei stessa ha cominciato a lavorarci e a migliorare sensibilmente. Prima era veramente ferma, avrebbe perso dieci volte su dieci quando arrivava a sprintare con altre. Probabilmente anche il grosso rischio corso lo scorso anno,con l'infezione post Tour che rischiava di degenerare in setticemia, le ha dato ulteriore cattiveria, facendole capire che era arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto. In ogni modo aveva un'occasione forse irripetibile (spero ovviamente di no) per vincere il Giro e non l'ha fallita. Adesso non avrà niente da perdere e sono sicuro che tra Olimpiadi e Mondiali ne vedremo delle belle.
E io farei un pensierino anche al Tour, se riuscirà a sfruttare l'onda lunga della forma che ha avuto qui al Giro. Con la condizione della vita che sta avendo deve provare anche al Tour, provare quanto è distante da una Vollering in salita, male che vada crolla e esce di classifica, dedicandosi esclusivamente alle tappe. Non so se ho già scritto questo commento, forse si nell'altro thread.
Da quel che sapevo, mi pare che gli accordi prevedessero che in Francia sarebbe stata la Realini a fare classifica, con Elisa a supporto. Senza dimenticare che in Lidl porteranno anche la Van Anrooij, che chiaramente dovrebbe anche lei fungere da pedina di supporto. Io sapevo questo, poi vedremo quello che succederà, non dimenticando che prima ci saranno le Olimpiadi e che un'ulteriore grande soddisfazione potrebbe far sentire Elisa più che appagata. Fondamentalmente lei deve mettere nel mirino il mondiale da qui a fine stagione, sarà quello il grande obiettivo da perseguire. La Vollering, tralasciando l'Olimpiade in cui l'Olanda potrà contare anche su altre pedine fortissime (su tutte Vos e Wiebes), prepara specificamente il Tour e sarà molto dura giocarsela con lei. Poi, chiaramente, parlerà la strada ma è possibile che rispetto al Giro i ruoli possano invertirsi con Gaia (sarebbe anche un bel modo per sdebitarsi per il lavoro fatto al Giro).
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In proposito, segnalo questa bella intervista fatta su bici.pro a Paolo Slongo, che da diversi anni è ormai il preparatore di Elisa (oltre ad essere stato quello di Nibali) che spiega molto bene il lavoro che è stato fatto e l'andamento del Giro:

https://bici.pro/training/preparazione/ ... osa-elisa/


Chiaramente anche lui esclude categoricamente che vada al Tour a fare classifica e mette nel mirino il mondiale.
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Abruzzese ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 13:10 In proposito, segnalo questa bella intervista fatta su bici.pro a Paolo Slongo, che da diversi anni è ormai il preparatore di Elisa (oltre ad essere stato quello di Nibali) che spiega molto bene il lavoro che è stato fatto e l'andamento del Giro:

https://bici.pro/training/preparazione/ ... osa-elisa/


Chiaramente anche lui esclude categoricamente che vada al Tour a fare classifica e mette nel mirino il mondiale.
Si ho letto ma conoscendo da non addetto ai lavori Elisa (che mi sembra un tipo competitivo per usare un eufemismo) tu ci credi che vada a caccia di tappe? Secondo me deve provarci, questo è un anno di grazia per Elisa, ha l'argento vivo addosso, Slongo permettendo.

Questo non esclude che Realini possa fare la sua corsa, parallelamente. Alle Olimpiadi si corre per Balsamo e io non farei tanto affidamento su una corsa pazza che può finire con una Kieserhofer in fuga solitaria. Poi secondo me c'è spazio anche per preparare il Mondiale a fine settembre. L''unico problema sarà mantenere la forma per così tanto tempo perché anche il Tour è in una posizione non troppo favorevole, fosse stato a ridosso di quello maschile si poteva sicuramente fare.

Potrebbe fare come Kuss l'anno scorso.
Ultima modifica di PetitBreton il mercoledì 17 luglio 2024, 18:22, modificato 2 volte in totale.
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PetitBreton ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 18:10
Abruzzese ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 13:10 In proposito, segnalo questa bella intervista fatta su bici.pro a Paolo Slongo, che da diversi anni è ormai il preparatore di Elisa (oltre ad essere stato quello di Nibali) che spiega molto bene il lavoro che è stato fatto e l'andamento del Giro:

https://bici.pro/training/preparazione/ ... osa-elisa/


Chiaramente anche lui esclude categoricamente che vada al Tour a fare classifica e mette nel mirino il mondiale.
Si ho letto ma conoscendo da non addetto ai lavori Elisa tu ci credi che vada a caccia di tappe? Secondo me deve provarci, questo è un anno di grazia per Elisa, ha l'argento vivo addosso, Slongo permettendo.
Io credo che con Gaia abbiano fatto un tacito accordo, anche perché dio solo sa quanto le sia costato dover stare agli ordini di squadra in un Giro che finiva proprio sulle sue strade e in cui non sappiamo come sarebbero andate le cose se avesse potuto fare la sua corsa (anche se poi abbiamo visto che Lotte in salita era riuscita a tenere abbastanza facilmente Elisa. E rovesciando le parti non sappiamo neppure come sarebbe finita se la Fisher-Black avesse potuto fare la sua corsa, quantunque sul Blockhaus non si sia mostrata brillante come a Toano). Eppure la Realini è stata in maniera esemplare ai patti e ha dato il suo contributo alla causa. Per me il vero obiettivo di Elisa quest'anno è sempre stato il Giro, giacché sapevamo tutti che la Vollering non avrebbe partecipato e non avevamo alcuna certezza sul fatto che la Kopecky sarebbe stata in lizza perfino sul Blockhaus.

Al Tour sicuramente la prima parte sarà decisamente più favorevole ad Elisa (anche se la cronometro di appena 6 chilometri farà perdere poco terreno alla Realini), però sulle Alpi non sappiamo come ci arriverà. Chiaramente, se dovessero esserci impedimenti e non dovesse essere troppo lontana in classifica, credo che proverà a tenere duro almeno per competere per il podio o una top 5 ma almeno in partenza io credo che la capitana sarà Gaia.
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PetitBreton ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 18:10 Questo non esclude che Realini possa fare la sua corsa, parallelamente. Alle Olimpiadi si corre per Balsamo e io non farei tanto affidamento su una corsa pazza che può finire con una Kieserhofer in fuga solitaria. Poi secondo me c'è spazio anche per preparare il Mondiale a fine settembre. L''unico problema sarà mantenere la forma per così tanto tempo perché anche il Tour è in una posizione non troppo favorevole, fosse stato a ridosso di quello maschile si poteva sicuramente fare.
La Balsamo viene data comunque in ottime condizioni ma con un numero esiguo di partecipanti non si può pensare di poter arrivare in volata. Inoltre una come la Wiebes su una salita come quella che affronteranno è molto più esplosiva di lei e potrebbe addirittura levarla di ruota. Io credo che la Longo debba restare la nostra miglior opzione anche per Parigi, giacché se dovesse svilupparsi un'azione importante, io credo che possa essere dalla partita. Piuttosto, posto che alla Cecchini spetterà il superlavoro (che sarà prezioso anche per il fatto di conoscere molto bene le olandesi della SD Worx), c'è da augurarsi che la Persico sia in grado di dare qualche segno tangibile della sua presenza, giacché viene da un Giro da dimenticare in cui non è stata mai neanche lontanamente vicina all'essere competitiva per poter giocarsi una tappa, anche quando le fuggitive hanno avuto via libera. Lei sarebbe la pedina ideale da sganciare in un'azione di mezzepunte che potrebbero avere buon gioco ma attualmente di garanzie non ne dà molte. Inoltre non dimentichiamo il fattore Lotte, che a suo dire avrebbe orientato la preparazione più sui Giochi che non quanto abbia fatto per lo stesso Giro. Anche per lei però tutto conviene fuorché arrivare in volata con una Wiebes o una Balsamo (che, non dimentichiamolo, poi sarà impegnata anche su pista col quartetto).
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Abruzzese ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 18:20
PetitBreton ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 18:10
Abruzzese ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 13:10 In proposito, segnalo questa bella intervista fatta su bici.pro a Paolo Slongo, che da diversi anni è ormai il preparatore di Elisa (oltre ad essere stato quello di Nibali) che spiega molto bene il lavoro che è stato fatto e l'andamento del Giro:

https://bici.pro/training/preparazione/ ... osa-elisa/


Chiaramente anche lui esclude categoricamente che vada al Tour a fare classifica e mette nel mirino il mondiale.
Si ho letto ma conoscendo da non addetto ai lavori Elisa tu ci credi che vada a caccia di tappe? Secondo me deve provarci, questo è un anno di grazia per Elisa, ha l'argento vivo addosso, Slongo permettendo.
Io credo che con Gaia abbiano fatto un tacito accordo, anche perché dio solo sa quanto le sia costato dover stare agli ordini di squadra in un Giro che finiva proprio sulle sue strade e in cui non sappiamo come sarebbero andate le cose se avesse potuto fare la sua corsa (anche se poi abbiamo visto che Lotte in salita era riuscita a tenere abbastanza facilmente Elisa. E rovesciando le parti non sappiamo neppure come sarebbe finita se la Fisher-Black avesse potuto fare la sua corsa, quantunque sul Blockhaus non si sia mostrata brillante come a Toano). Eppure la Realini è stata in maniera esemplare ai patti e ha dato il suo contributo alla causa. Per me il vero obiettivo di Elisa quest'anno è sempre stato il Giro, giacché sapevamo tutti che la Vollering non avrebbe partecipato e non avevamo alcuna certezza sul fatto che la Kopecky sarebbe stata in lizza perfino sul Blockhaus.

Al Tour sicuramente la prima parte sarà decisamente più favorevole ad Elisa (anche se la cronometro di appena 6 chilometri farà perdere poco terreno alla Realini), però sulle Alpi non sappiamo come ci arriverà. Chiaramente, se dovessero esserci impedimenti e non dovesse essere troppo lontana in classifica, credo che proverà a tenere duro almeno per competere per il podio o una top 5 ma almeno in partenza io credo che la capitana sarà Gaia.
La Realini quest'anno è migliorata a crono quindi non perderà tanto, purtroppo la Lidl-Trek al Giro per la salita aveva solo lei ed è stata sacrificata, ci fosse stata una Spratt magari Realini poteva pensare di più alla sua corsa, vedremo, anche perché sarebbe ora per Gaia di dimostrare quello che vale, definitvamente. Potrebbe consacrarsi al Tour. Staremo a vedere, tutti gli scenari sono possibili.
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Abruzzese ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 18:27
PetitBreton ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 18:10 Questo non esclude che Realini possa fare la sua corsa, parallelamente. Alle Olimpiadi si corre per Balsamo e io non farei tanto affidamento su una corsa pazza che può finire con una Kieserhofer in fuga solitaria. Poi secondo me c'è spazio anche per preparare il Mondiale a fine settembre. L''unico problema sarà mantenere la forma per così tanto tempo perché anche il Tour è in una posizione non troppo favorevole, fosse stato a ridosso di quello maschile si poteva sicuramente fare.
La Balsamo viene data comunque in ottime condizioni ma con un numero esiguo di partecipanti non si può pensare di poter arrivare in volata. Inoltre una come la Wiebes su una salita come quella che affronteranno è molto più esplosiva di lei e potrebbe addirittura levarla di ruota. Io credo che la Longo debba restare la nostra miglior opzione anche per Parigi, giacché se dovesse svilupparsi un'azione importante, io credo che possa essere dalla partita. Piuttosto, posto che alla Cecchini spetterà il superlavoro (che sarà prezioso anche per il fatto di conoscere molto bene le olandesi della SD Worx), c'è da augurarsi che la Persico sia in grado di dare qualche segno tangibile della sua presenza, giacché viene da un Giro da dimenticare in cui non è stata mai neanche lontanamente vicina all'essere competitiva per poter giocarsi una tappa, anche quando le fuggitive hanno avuto via libera. Lei sarebbe la pedina ideale da sganciare in un'azione di mezzepunte che potrebbero avere buon gioco ma attualmente di garanzie non ne dà molte. Inoltre non dimentichiamo il fattore Lotte, che a suo dire avrebbe orientato la preparazione più sui Giochi che non quanto abbia fatto per lo stesso Giro. Anche per lei però tutto conviene fuorché arrivare in volata con una Wiebes o una Balsamo (che, non dimentichiamolo, poi sarà impegnata anche su pista col quartetto).
La Balsamo ci ha abituato alle sorprese, le Olimpiadi saranno una gara lunga, snarvante, sarà un'una contro una, sinceramente la Persico non la vedo con le primissime, non mi sembra possa reggere il ritmo quando la corsa si accende, almeno quella vista fino ad ora, non so io avrei chiamato la Gasparrini, che come dici poteva essere sganciata in una fuga di outsiders. L'anno scorso a furia di andare appresso a Kopecky al Mondiale si è finita, dovrà non spendersi troppo a livello tattico (Persico). Non siamo la nazionale favorita quindi non spetta a noi l'onere della corsa e il tenerla chiusa. La Kopecky avrà una Ghekiere che sembra in grande forma.
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Comunque ne abbiamo parlato poco perché chiaramente la sfida tra Elisa e Lotte ha catalizzato la maggior parte delle attenzioni ma il podio di Neve Bradbury al Giro è stato tanta roba. Come sappiamo corre solo da pochi anni a certi livelli, ha ancora solo 22 anni ed è riuscita a salire sul podio sfruttando la tappa più dura della corsa. Nei prossimi anni sarà un osso bello tosto (e in Canyon hanno anche la Niedermaier che ha reso un po' meno ma comunque si è ben comportata, considerando che lo scorso anno fu costretta a ritirarsi proprio l'indomani che riuscì a vincere, a causa di quella brutta caduta in cui si spaccò i denti) con cui confrontarsi. Tra l'altro finora ha corso sempre il Giro, sarà interessante vederla anche al Tour (dove rivedremo all'opera Kasia).
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Abruzzese ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 20:43 Comunque ne abbiamo parlato poco perché chiaramente la sfida tra Elisa e Lotte ha catalizzato la maggior parte delle attenzioni ma il podio di Neve Bradbury al Giro è stato tanta roba. Come sappiamo corre solo da pochi anni a certi livelli, ha ancora solo 22 anni ed è riuscita a salire sul podio sfruttando la tappa più dura della corsa. Nei prossimi anni sarà un osso bello tosto (e in Canyon hanno anche la Niedermaier che ha reso un po' meno ma comunque si è ben comportata, considerando che lo scorso anno fu costretta a ritirarsi proprio l'indomani che riuscì a vincere, a causa di quella brutta caduta in cui si spaccò i denti) con cui confrontarsi. Tra l'altro finora ha corso sempre il Giro, sarà interessante vederla anche al Tour (dove rivedremo all'opera Kasia).
La Bradbury veramente tanta roba, fortissima scalatrice, agile come un camoscio, in cima al Blockhaus sembrava non fosse neanche a tutta, la Niedermaier me l'aspettavo più pimpante ma è un po' come la Labous, manca di cambio di ritmo, tiene il suo passo regolare e cerca di limitare i danni, se fa il salto di qualità potrà sicuramente fare bene anche al Tour ma è chiusa da Niewiadoma e Bauernfeind. Me la ricordo la caduta dell'anno scorso dopo una manovra non irreprensibile della Zigart, poteva fare seconda, sembrava avviata verso il podio in un giro non eccessivamente duro. Peccato per il ritiro prematuro di Anna Shackley, mi sarebbe piaciuto vederla all'opera quest'anno, magari poteva essere la pedina mancante pro Kopecky.

Per risponderti un po' off all'altro topic: Remco diventerà "tourcentrico" anche lui dopo la folgorazione di quest'anno.
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Ieri sera intanto, con un breve prologo di 2,7 km, ha preso il via il Baloise Ladies Tour in Belgio. La vittoria è andata a Lorena Wiebes, riuscita a precedere di 5" Fien Van Eynde, Charlotte Kool e Pfeiffer Georgi. Decimo posto per Rachele Barbieri, staccata di 7" (sono cinque le italiane al via: oltre a lei vi sono Ilaria Sanguineti, Sara Fiorin, Matilde Vitillo e Beatrice Caudera).
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Abruzzese ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 6:49 Ieri sera intanto, con un breve prologo di 2,7 km, ha preso il via il Baloise Ladies Tour in Belgio. La vittoria è andata a Lorena Wiebes, riuscita a precedere di 5" Fien Van Eynde, Charlotte Kool e Pfeiffer Georgi. Decimo posto per Rachele Barbieri, staccata di 7" (sono cinque le italiane al via: oltre a lei vi sono Ilaria Sanguineti, Sara Fiorin, Matilde Vitillo e Beatrice Caudera).
Ho visto il percorso. Il Giro del Belgio con 4 piattoni e due crono non si può vedere. Questa corsa e anche quelle inglesi con 3/4 piattoni di fila. Bella merda
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Walter_White ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 14:05
Abruzzese ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 6:49 Ieri sera intanto, con un breve prologo di 2,7 km, ha preso il via il Baloise Ladies Tour in Belgio. La vittoria è andata a Lorena Wiebes, riuscita a precedere di 5" Fien Van Eynde, Charlotte Kool e Pfeiffer Georgi. Decimo posto per Rachele Barbieri, staccata di 7" (sono cinque le italiane al via: oltre a lei vi sono Ilaria Sanguineti, Sara Fiorin, Matilde Vitillo e Beatrice Caudera).
Ho visto il percorso. Il Giro del Belgio con 4 piattoni e due crono non si può vedere. Questa corsa e anche quelle inglesi con 3/4 piattoni di fila. Bella merda
Gli scorsi anni ricordo che facevano la tappa decisiva tipo a Geerardsbergen, scalando anche il Muur. Boh, magari col fatto che capita a ridosso dell'Olimpiade avranno optato per un percorso più soft.
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Puntualmente Lorena si ripete anche oggi, aggiudicandosi lo sprint davanti a Kool e Barbieri.
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Walter_White ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 14:05
Abruzzese ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 6:49 Ieri sera intanto, con un breve prologo di 2,7 km, ha preso il via il Baloise Ladies Tour in Belgio. La vittoria è andata a Lorena Wiebes, riuscita a precedere di 5" Fien Van Eynde, Charlotte Kool e Pfeiffer Georgi. Decimo posto per Rachele Barbieri, staccata di 7" (sono cinque le italiane al via: oltre a lei vi sono Ilaria Sanguineti, Sara Fiorin, Matilde Vitillo e Beatrice Caudera).
Ho visto il percorso. Il Giro del Belgio con 4 piattoni e due crono non si può vedere. Questa corsa e anche quelle inglesi con 3/4 piattoni di fila. Bella merda
Concordo, veramente inutili le due corse a tappe inglesi e questo Lotto Tour, va bene per le Sd-Worx così ampliano il bottino delle vittorie stagionali ma non aggiungono nulla, se non ci fossero nessuno se ne sentirebbe la mancanza. Le due corse inglesi sono lì a togliere spazio al Giro d'Italia Women che magari andrebbe ricollocato nel calendario.
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PetitBreton ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 19:13
Walter_White ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 14:05
Abruzzese ha scritto: giovedì 18 luglio 2024, 6:49 Ieri sera intanto, con un breve prologo di 2,7 km, ha preso il via il Baloise Ladies Tour in Belgio. La vittoria è andata a Lorena Wiebes, riuscita a precedere di 5" Fien Van Eynde, Charlotte Kool e Pfeiffer Georgi. Decimo posto per Rachele Barbieri, staccata di 7" (sono cinque le italiane al via: oltre a lei vi sono Ilaria Sanguineti, Sara Fiorin, Matilde Vitillo e Beatrice Caudera).
Ho visto il percorso. Il Giro del Belgio con 4 piattoni e due crono non si può vedere. Questa corsa e anche quelle inglesi con 3/4 piattoni di fila. Bella merda
Concordo, veramente inutili le due corse a tappe inglesi e questo Lotto Tour, va bene per le Sd-Worx così ampliano il bottino delle vittorie stagionali ma non aggiungono nulla, se non ci fossero nessuno se ne sentirebbe la mancanza. Le due corse inglesi sono lì a togliere spazio al Giro d'Italia Women che magari andrebbe ricollocato nel calendario.
Il Giro d’Italia Women potrebbe cambiare collazione nel calendario e avere una visibilità decisamente migliore. Ci stanno lavorando
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Ile ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 11:24
Il Giro d’Italia Women potrebbe cambiare collazione nel calendario e avere una visibilità decisamente migliore. Ci stanno lavorando
Ottima notizia!
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Bob Fats
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Dopo il Giro d’Italia Women, destinazione Francia per BePink-Bongioanni

Il team sabato e domenica sarà in gara a La Périgord Ladies e a La Picto - Charentaise

Si è chiuso domenica, a L'Aquila, il Giro d'Italia Women 2024, secondo "Grande Giro" della stagione e prova WWT in cui BePink-Bongioanni è riuscita a mettersi in evidenza e a raccogliere degli ottimi riscontri.
La coraggiosa ed esaltante fuga di Ana Vitória Magalhães nella seconda giornata e nella Sirmione (BS) - Volta Mantovana (MN), culminata con la vestizione della Maglia Azzurra dei Gran Premi della Montagna, ha fatto da preludio ad altri tentativi di attacco e agli ottimi piazzamenti raccolti soprattutto da Monica Trinca Colonel, "debuttante assoluta" nella sfida Rosa femminile e tredicesima - tra le altre cose - nel "tappone monstre" con la doppia ascesa al Passo Lanciano e l'arrivo in quota al Blockhaus, cima "Alfonsina Strada" di questa edizione.
La diciannovenne Elisa Valtulini, inoltre, sul traguardo di congedo abruzzese ha ipotecato il premio speciale Carta Giovani Nazionale, riservato alla miglior giovane italiana, dopo averlo già conquistato in tre frazioni.
"Non possiamo che essere entusiasti di come sia andato il nostro Giro d'Italia Women. I tracciati erano molto impegnativi e il caldo ha reso ogni tappa maggiormente selettiva, senza contare l’altissimo livello di partecipazione. Le nostre punte, Trinca Colonel e Valtulini, pur non avendo grande confidenza - per esperienza o per età - con una sfida di questo calibro, sono riuscite a emergere, nonostante tutto, con personalità. Siamo, sicuramente, orgogliosi di avercela fatta a dimostrare ancora una volta di poter stare al passo delle migliori squadre al mondo e di essere competitivi anche con le più forti cicliste in assoluto,” ha detto il Team Manager Walter Zini. "Al di là di quanto fatto da Tota, Monica ed Elisa, tutte le ragazze hanno dato il massimo, con cuore e coraggio, e siamo onorati di essere stata l'unica formazione a concludere la gara con il roster al completo. Certo, a volte è anche una questione di 'fortuna', ma senza l'impegno e le capacità delle atlete questo non sarebbe stato certamente possibile. Ognuna di loro si è presentata al meglio della condizione, dando il cento per cento su ogni percorso. Adesso siamo pronti a vivere il finale dell'annata agonistica, che sarà ricco di impegni prestigiosissimi, con un entusiasmo ancora maggiore."
Con questi importanti risultati nel carnet BePink-Bongioanni tornerà in gara nel fine settimana, in una trasferta internazionale in Francia.
La squadra lombarda sabato e domenica sarà al via de La Périgord Ladies (1.2 UCI) e de La Picto - Charentaise (1.1 UCI) con una selezione composta da Carmela Cipriani, Selene Colombi, Vittoria Grassi (reduce dal bronzo europeo U23 su pista nell'Inseguimento a Squadre), Martina Testa, Beatrice Pozzobon e Prisca Savi.
— — —
Line up La Périgord Ladies (FRA, 20 luglio, 1.2) e La Picto - Charentaise (FRA, 21 luglio, 1.1):
Carmela Cipriani, Italia, 11/11/1996
Selene Colombi, Italia, 30/06/1990
Vittoria Grassi, Italia, 14/07/2005
Beatrice Pozzobon, Italia, 23/05/2001
Prisca Savi, Italia, 21/03/2002
Martina Testa, Italia, 17/07/2005
URBANO CAIRO DEVI VENDERE !!
Vattene !!! Vattene !!!
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Ile ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 11:24 Il Giro d’Italia Women potrebbe cambiare collazione nel calendario e avere una visibilità decisamente migliore. Ci stanno lavorando
A me sinceramente la concomitanza col Tour uomini non dispiace per nulla, è un punto di accesso al ciclismo femminile non da poco. Personalmente le prime gare femminili le ho viste perché c'era l'intermezzo in Rai durante il Tour, negli anni di Nicole Cooke ed Edita Pucinskaite. Oggi la corsa ha una sua autonomia, come le altre grandi corse del calendario WT, però un traino per me continua a essere necessario (anche per le classiche, perfetto sarebbe sabato-domenica, come è stato per qualche corsa, forse la Roubaix a memoria). Ok che se è è durante il Tour si rischia che uno guardi il Tour e non il Giro, ma se non è durante il Tour mi sembra concreto il rischio che uno non guardi comunque il Giro perché non sa che c'è. Anche la posizione relativa nel calendario femminile mi piace, mi sembra sia sempre la stessa da quando ho ricordi, perché cambiarla?
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Alanford
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Che a questo Giro del Belgio si arrivi sempre in volata non mi sorprende, vista la conformazione delle tappe; ma che Wiebes non finisca nemmeno sul podio, un po' si. :)
Gran bella vittoria per Charlotte Kool, davanti a Pikulik.
Ottima terza, la giovane Sara Fiorin
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Abruzzese
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Alanford ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 17:24 Che a questo Giro del Belgio si arrivi sempre in volata non mi sorprende, vista la conformazione delle tappe; ma che Wiebes non finisca nemmeno sul podio, un po' si. :)
Gran bella vittoria per Charlotte Kool, davanti a Pikulik.
Ottima terza, la giovane Sara Fiorin
Non so come sia andata la volata ma sicuramente per finire così indietro Lorena o deve aver avuto qualche problema oppure ha scelto di rialzarsi, nel caso si sia resa conto di non poter battere Charlotte oggi. Non so.

Oltre a Sara troviamo in top ten anche Ilaria Sanguineti (quarta) e Rachele Barbieri (sesta, in appoggio alla Kool).
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Alanford ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 17:24 Che a questo Giro del Belgio si arrivi sempre in volata non mi sorprende, vista la conformazione delle tappe; ma che Wiebes non finisca nemmeno sul podio, un po' si. :)
Gran bella vittoria per Charlotte Kool, davanti a Pikulik.
Ottima terza, la giovane Sara Fiorin
Sara Fiorin sta crescendo a vista d'occhio, dopo le prime vittorie in corse internazionali, la convocazione in pista per le Olimpiadi, credo che il risultato sia naturale conseguenza, finalmente Charlotte Kool si sblocca, si presume dopo un lead-out work da parte di Rachele Barbieri. Eh si fa notizia che la corazzata Sd-Worx non salga nemmeno sul podio.
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PetitBreton ha scritto: venerdì 19 luglio 2024, 18:27 Sara Fiorin sta crescendo a vista d'occhio, dopo le prime vittorie in corse internazionali, la convocazione in pista per le Olimpiadi
Sicuramente fare un po' di gare al Nord serve. Anche se, ad essere sincero, agli ultimi Europei su pista non ha reso al meglio delle sue possibilità (probabilmente il suo blocco di lavoro tiene conto anche del fatto che a Parigi sarà impegnata nelle prove veloci).
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Giornata sotto il segno di Lorena Wiebes quella di ieri al Baloise Ladies Tour: nella semitappa del mattino la forte velocista olandese si è aggiudicata lo sprint a ranghi compatti al termine di una frazione resa molto complicata da una brutta caduta avvenuta dopo una decina di chilometri, che ha costretto l'organizzazione a neutralizzare la gara per quasi un'ora e a ridurre poi il chilometraggio da 94 a 66 chilometri. Nella volata conclusiva la Wiebes ha prevalso su Charlotte Kool e Daria Pikulik, con Sara Fiorin in quarta posizione.

Nel pomeriggio semitappa a cronometro di 11 chilometri, dove la Wiebes si è imposta con 15" su Marion Norbert Riberolle e 17" su Thalita De Jong ed ora comanda nettamente in classifica generale con 44" su Pfeiffer Georgi e 45" sulla stessa De Jong.

In Francia invece si è disputata la Perigord Ladies, risoltasi in uno sprint a cinque in cui ha prevalso l'australiana della Cofidis Josie Talbot davanti alla belga Margot Vanpachtenbeke e l'olandese Nina Buijsman. Quinto posto per Elena Pirrone, preceduta dalla giapponese Eri Yonamine.
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Abruzzese ha scritto: domenica 21 luglio 2024, 5:55Giornata sotto il segno di Lorena Wiebes quella di ieri al Baloise Ladies Tour
Anche la giornata di oggi :)
Le ha tolte tutte di ruota, questo a conferma che la prova di due giorni fa, è stata un'eccezione.
Fra le italiane, 4a Sanguineti e 6a Fiorin.
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Alanford ha scritto: domenica 21 luglio 2024, 17:01
Abruzzese ha scritto: domenica 21 luglio 2024, 5:55Giornata sotto il segno di Lorena Wiebes quella di ieri al Baloise Ladies Tour
Anche la giornata di oggi :)
Le ha tolte tutte di ruota, questo a conferma che la prova di due giorni fa, è stata un'eccezione.
Fra le italiane, 4a Sanguineti e 6a Fiorin.
Del resto, a parte la seconda tappa, sarebbe stato strano trovare qualcuna in grado di contrastarla. Sull'odierno podio di giornata Lotta Lepisto (ormai divenuta Henttala) e Charlotte Kool.

In ogni modo questa è ulteriore conferma del fatto che a Parigi l'opzione volata dovrà essere l'ultima da poter tenere in considerazione. Sappiamo che Elisa Balsamo ha grandi motivazioni e sta cercando di arrivare al meglio all'appuntamento ma onestamente, fossi in Sangalli, non correrei il rischio di arrivare in volata con Lorena, quantunque la corsa sia molto difficile da controllare.

Oggi si è corso nuovamente anche in Francia, dov'era in programma la La Picto-Charentaise. La gara si è risolta con una doppietta Movistar realizzata da Sheila Gutierrez ed Emma Norsgaard, facenti parte di un drappello di cinque atlete giunte con dieci secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. Alle loro spalle le olandesi Eline Jansen e Mylene De Zoete e la polacca Marta Jaskulska.
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Fuente ha scritto: giovedì 25 luglio 2024, 9:44 Comunque, interessante, scopro ci siano 6 olandesi tra le top18, e 11 olandesi nelle top35.
Invece di belghe, ce n'è curiosamente una proprio al #1 e poi nessuna fino alla posizione #75.
Spagna e Germania poca roba.
https://www.procyclingstats.com/ranking ... ld-ranking
Non è mistero che l'Olanda abbia spadroneggiato in questi anni un po' su tutti i terreni. Molto aveva già contribuito Marianne Vos ma appresso a lei sono venute fuori tante altre atlete dalle doti ben fuori dal comune e si è creato un ricambio generazionale, con atlete che magari approdano al ciclismo anche da altri sport (pattinaggio su ghiaccio o anche calcio, per dire).

Sul Belgio confido che possano crescere nelle prossime stagioni e non solo grazie al "fattore Kopecky". Già ora ci sono alcune giovani interessanti che magari potranno ottenere i loro bei risultati (oltre al fatto che anche Justine Ghekiere non corre da moltissimi anni e al Giro si è rivelata la miglior scalatrice).

In altri movimenti come quello spagnolo e quello tedesco magari si sconta il non avere un'atleta in grado di cogliere ripetute vittorie a certi livelli, come possono essere le grandi corse a tappe (mi viene da pensare a Joane Somarriba in passato, visto che Mavi Garcia, al di là del fatto di essere un po' discontinua, purtroppo è arrivata al ciclismo ben oltre la trentina, dopo essere stata atleta di livello mondiale nel duathlon). Come pure la Germania anni fa aveva una velocista come la Teutenberg che era tra le prime tre al mondo e atlete come Claudia Hausler capaci anche di vincere il Giro. Chiaro che se ora come ora devi accontentarti un po' delle vittorie di tappa della Lippert come nell'ultimo Giro Donne, il bilancio può essere ben più misero rispetto al passato.
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Abruzzese ha scritto: giovedì 25 luglio 2024, 17:11
Fuente ha scritto: giovedì 25 luglio 2024, 9:44 Comunque, interessante, scopro ci siano 6 olandesi tra le top18, e 11 olandesi nelle top35.
Invece di belghe, ce n'è curiosamente una proprio al #1 e poi nessuna fino alla posizione #75.
Spagna e Germania poca roba.
https://www.procyclingstats.com/ranking ... ld-ranking
Non è mistero che l'Olanda abbia spadroneggiato in questi anni un po' su tutti i terreni. Molto aveva già contribuito Marianne Vos ma appresso a lei sono venute fuori tante altre atlete dalle doti ben fuori dal comune e si è creato un ricambio generazionale, con atlete che magari approdano al ciclismo anche da altri sport (pattinaggio su ghiaccio o anche calcio, per dire).

Sul Belgio confido che possano crescere nelle prossime stagioni e non solo grazie al "fattore Kopecky". Già ora ci sono alcune giovani interessanti che magari potranno ottenere i loro bei risultati (oltre al fatto che anche Justine Ghekiere non corre da moltissimi anni e al Giro si è rivelata la miglior scalatrice).

In altri movimenti come quello spagnolo e quello tedesco magari si sconta il non avere un'atleta in grado di cogliere ripetute vittorie a certi livelli, come possono essere le grandi corse a tappe (mi viene da pensare a Joane Somarriba in passato, visto che Mavi Garcia, al di là del fatto di essere un po' discontinua, purtroppo è arrivata al ciclismo ben oltre la trentina, dopo essere stata atleta di livello mondiale nel duathlon). Come pure la Germania anni fa aveva una velocista come la Teutenberg che era tra le prime tre al mondo e atlete come Claudia Hausler capaci anche di vincere il Giro. Chiaro che se ora come ora devi accontentarti un po' delle vittorie di tappa della Lippert come nell'ultimo Giro Donne, il bilancio può essere ben più misero rispetto al passato.
O dei piazzamenti nei GT di Niedermaier e Bauernfeind. Per quanto riguarda la Spagna è ancora ancorata alle veterane Mavi Garcia, Ane Santesteban o Sheyla Gutierrez e non si assiste a un ricambio generazionale consistente. L'Olanda è sempre stata la nazione n 1 al mondo come atlete consolidate e outsiders in gruppo, vanno tutte discretamente forte, mi viene in mente una Koster o una Bredewold che non sono di primissima fascia ma sanno vincere, senza considerare le giovani in rampa di lancio e le ciclocrossiste prestate alla strada. L'Italia si è sempre salvata con le individualità e il lavoro del gruppo e credo che dopo Balsamo stia vivendo un fase di transizione. Il Belgio sono d'accordo ha già ottimi prospetti e ottime squadre che raccolgono piazzamenti e vittorie anche se magari non in corse di primissimo piano. Godranno nei prossimi anni dell'onda lunga di Kopecky.
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Faccio una domanda da totale ignorante quindi perdonatemi. Vedevo che la Danimarca ha convocato Koerner in sostituzione dell'infortunata Anderson. Mi chiedevo ma perchè non convocare Dideriksen? Fermo restando che Doha me lo ricordo abbastanza scandaloso come mondiale ma comunque resta una campionessa del mondo. Poi vedo che sono anni che non performa. Qualcuno sa se le è successo qualcosa? Pura curiosità ma a parità di Carneadi una ex campionessa del mondo, seppur di 8 anni fa, pensavo venisse convocata al netto del fatto che le danesi non devono fare la corsa.
Sparo una sentenza su Remco per me lui è un Benoot che ci crede di più. Cioè non sarà lui il futuro dei belgi nei GT ma mi da sempre più la sensazione di essere quelli che per me sono i "classici mezzi corridori belga". Sono forti, però la salita non è roba per loro.

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Re: Ciclismo femminile 2024

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Mario Rossi ha scritto: venerdì 26 luglio 2024, 17:05 Faccio una domanda da totale ignorante quindi perdonatemi. Vedevo che la Danimarca ha convocato Koerner in sostituzione dell'infortunata Anderson. Mi chiedevo ma perchè non convocare Dideriksen? Fermo restando che Doha me lo ricordo abbastanza scandaloso come mondiale ma comunque resta una campionessa del mondo. Poi vedo che sono anni che non performa. Qualcuno sa se le è successo qualcosa? Pura curiosità ma a parità di Carneadi una ex campionessa del mondo, seppur di 8 anni fa, pensavo venisse convocata al netto del fatto che le danesi non devono fare la corsa.
Credo che Amalie gareggerà su pista, lei di solito è una specialista dell'Omnium e della Madison (in quest'ultima disciplina a Tokyo vinse l'argento), per cui credo che abbia impostato la preparazione su quella. Per il resto concorrono diversi fattori: lei è una ragazza che a livello giovanile ha vinto tantissimo (già da junior vinse il mondiale in linea in entrambe le stagioni, oltre a vincere titoli iridati anche su pista). Si ritrovò a vincere il mondiale già in giovanissima età e questo magari può avere influito in termini di pressioni, oltre al fatto di essersi "tirata" troppo (cosa successa anche a diversi suoi connazionali uomini, fortissimi da ragazzini e poi spariti nella massima categoria. Uno dei casi più eclatanti fu quello di Rasmus Guldhammer mentre al femminile potrei citare Mie Bekker Lacota che praticamente tra le Elite si può dire che quasi neanche ci corse). Penso che i motivi principali siano questi, giacché non mi sovvengono infortuni gravissimi patiti da lei nelle passate stagioni. Ora nella Uno-X, formazione di riferimento per le atlete dell'area nordica, si può dire che faccia un po' da chioccia alle ragazze più giovani (come, ad esempio, la finlandese Ahtosalo).

Per quanto riguarda la Koerner, campionessa nazionale nelle ultime due stagioni, la sua è una storia molto particolare che avevo sintetizzato proprio nei giorni dei campionati nazionali:
Abruzzese ha scritto: domenica 23 giugno 2024, 18:54 - In Danimarca il titolo è andato alla 23enne Rebecca Koerner, ragazza che ha una storia tutta particolare: corre in bici infatti solamente da 5 anni poiché prima era una promettente atleta nei tuffi dal trampolino. Un serio infortunio alla schiena però la costrinse ad interrompere l'attività. Nel mentre si era fidanzata con un ciclista e decise così di cominciare a correre anche lei. Avendo vinto anche lo scorso anno, si tratta della sua seconda vittoria in carriera, anche se nelle ultime tre annate è già riuscita a partecipare ai mondiali. La piazza d'onore è stata ottenuta da Amalie Dideriksen, sua compagna di squadra alla Uno-X, staccata di 1'16" mentre Emma Norsgaard è giunta terza a 1'18";
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Per oggi direi Dygert-Brown-Van Dijk con ELB ai piedi del podio
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Walter_White ha scritto: sabato 27 luglio 2024, 12:32 Per oggi direi Dygert-Brown-Van Dijk con ELB ai piedi del podio
La Dygert come cronoman e' di un'altro livello, anche rispetto alla Longo. E ricordianoci che la sua coscia sinistra e' ancora piu stretta della destra.
Per il secondo posto invece non sono cosi' sicuro Brown-Van Diyk, ci potrebbero essere sorperese. L'australiana forse avrebbe preferito un circuito un po' piu duro, l'olandese non so come si sia ripresa dalla caviglia.
Italia : forse era meglio la Guazzini invece che la ELB. Satebbe stato anche piu corretto visto che e' lei la campionessa italiana
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Re: Ciclismo femminile 2024

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La Chloe Dygert non ha reso come previsto (anche complice la caduta) ma credo che la differenza l'abbia fatta proprio Grace Brown volando ai 49lm/h all'ora di media staccando di 1:31 Anna Henderson, non una delle favorite ma una che sa prepararsi bene quando ha in mente un appuntamento. Anche senza la caduta la statunitense credo sarebbe arrivata a un minuto di distacco più o meno. Le passiste scalatrici hanno pagato dazio come Kopecky, ELB e Vollering, ha sorpreso invece una scalatrice più pura come Labous, fermatasi ai piedi del podio. Chissà se con l'asciutto se la dominanza della Brown sarebbe stata ancora più marcata, quest'anno ha vinto anche la Liegi-Bastogne-Liegi in volata dopo essere stata in fuga per molti km e potrebbe chiudere la carriera facendo il bis con il titolo mondiale. Brava Grace, prova superlativa. :clap:
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Nel topic olimpico ieri mi domandavo quali possano essere i grandi obiettivi di Pauline Ferrand Prevot per il suo ritorno al ciclismo su strada nella prossima stagione. Ebbene pare che in cima ai suoi pensieri ci sia il Tour de France, staremo a vedere :) .

Sempre a proposito di Tour ma parlando dell'edizione di quest'anno, nella Fenixs farà il suo debutto in una grande corsa a tappe Puck Pieterse. Sappiamo delle sue belle prestazioni in gare singole, non conosciamo ancora i suoi limiti in quelle a tappe. Molta curiosità :) .
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Abruzzese ha scritto: lunedì 29 luglio 2024, 13:11 Nel topic olimpico ieri mi domandavo quali possano essere i grandi obiettivi di Pauline Ferrand Prevot per il suo ritorno al ciclismo su strada nella prossima stagione. Ebbene pare che in cima ai suoi pensieri ci sia il Tour de France, staremo a vedere :) .

Sempre a proposito di Tour ma parlando dell'edizione di quest'anno, nella Fenixs farà il suo debutto in una grande corsa a tappe Puck Pieterse. Sappiamo delle sue belle prestazioni in gare singole, non conosciamo ancora i suoi limiti in quelle a tappe. Molta curiosità :) .
Tutti da scoprire i limiti di Puck in una corsa a tappe, ma non dovremo attendere troppo. :)
Pauline invece la conosciamo. Avrebbe potuto vincere anche un Giro d'Italia, se non ci fossero state gerarchie di squadra.
Naturalmente c'è l'incognita di tutti questi anni lontana dalla strada e ho pensato anche all'età, ne avrà 33 il prossimo anno, però dai...questo ritorno è intrigante.
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Alanford ha scritto: lunedì 29 luglio 2024, 13:36
Abruzzese ha scritto: lunedì 29 luglio 2024, 13:11 Nel topic olimpico ieri mi domandavo quali possano essere i grandi obiettivi di Pauline Ferrand Prevot per il suo ritorno al ciclismo su strada nella prossima stagione. Ebbene pare che in cima ai suoi pensieri ci sia il Tour de France, staremo a vedere :) .

Sempre a proposito di Tour ma parlando dell'edizione di quest'anno, nella Fenixs farà il suo debutto in una grande corsa a tappe Puck Pieterse. Sappiamo delle sue belle prestazioni in gare singole, non conosciamo ancora i suoi limiti in quelle a tappe. Molta curiosità :) .
Tutti da scoprire i limiti di Puck in una corsa a tappe, ma non dovremo attendere troppo. :)
Pauline invece la conosciamo. Avrebbe potuto vincere anche un Giro d'Italia, se non ci fossero state gerarchie di squadra.
Naturalmente c'è l'incognita di tutti questi anni lontana dalla strada e ho pensato anche all'età, ne avrà 33 il prossimo anno, però dai...questo ritorno è intrigante.
Sapendo la sua determinazione e il gran talento che ha sempre avuto, io credo che ci arriverà ottimamente. Se basterà per lottare per la vittoria lo vedremo eventualmente ma credo che Pauline andrà forte fin da subito.
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Re: Ciclismo femminile 2024

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Successo di Anouska Koster in Bretagna oggi, dove si è aggiudicata il Kreiz Breizh. Belle prestazioni anche per le nostre :) :

https://www.cicloweb.it/news/1979285867 ... izh-elites


Nello scorso week end invece doppio appuntamento Open in Veneto: sabato 27 luglio ad Arcade si è imposta Virginia Bortoli della Top Girls, che in una fuga a due ha battuto Giulia Giuliani della K2. Terzo posto per Asia Zontone della Isolmant a 1'52" (Chantal Pegolo, sesta a 3'40", prima juniores). Il giorno successivo a Tarzo invece la vittoria è andata ad Irene Cagnazzo della BePink davanti a Elisa De Vallier della Top Girls e a Michela De Grandis della Mendelspeck (la campionessa italiana Giada Silo, sesta, è stata invece la prima juniores).
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Abruzzese ha scritto: martedì 30 luglio 2024, 17:47 Successo di Anouska Koster in Bretagna oggi, dove si è aggiudicata il Kreiz Breizh. Belle prestazioni anche per le nostre :) :

https://www.cicloweb.it/news/1979285867 ... izh-elites


Nello scorso week end invece doppio appuntamento Open in Veneto: sabato 27 luglio ad Arcade si è imposta Virginia Bortoli della Top Girls, che in una fuga a due ha battuto Giulia Giuliani della K2. Terzo posto per Asia Zontone della Isolmant a 1'52" (Chantal Pegolo, sesta a 3'40", prima juniores). Il giorno successivo a Tarzo invece la vittoria è andata ad Irene Cagnazzo della BePink davanti a Elisa De Vallier della Top Girls e a Michela De Grandis della Mendelspeck (la campionessa italiana Giada Silo, sesta, è stata invece la prima juniores).
Mah, mai visto una gara del genere ad alti livelli, ma cos'era un circuito la gara francese? Nel finale c'erano delle doppiate che per fortuna non hanno infastidito l'allungo della Koster e secondo me hanno invece infastidito la rimonta del gruppo, non so ho visto delle immagini e sono rimasto basito, sembrava un Criterium. Una vittoria alla Koster diciamo, visto che spesso prova l'allungo negli ultimi 2-3km.
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PetitBreton ha scritto: martedì 30 luglio 2024, 18:36
Abruzzese ha scritto: martedì 30 luglio 2024, 17:47 Successo di Anouska Koster in Bretagna oggi, dove si è aggiudicata il Kreiz Breizh. Belle prestazioni anche per le nostre :) :

https://www.cicloweb.it/news/1979285867 ... izh-elites


Nello scorso week end invece doppio appuntamento Open in Veneto: sabato 27 luglio ad Arcade si è imposta Virginia Bortoli della Top Girls, che in una fuga a due ha battuto Giulia Giuliani della K2. Terzo posto per Asia Zontone della Isolmant a 1'52" (Chantal Pegolo, sesta a 3'40", prima juniores). Il giorno successivo a Tarzo invece la vittoria è andata ad Irene Cagnazzo della BePink davanti a Elisa De Vallier della Top Girls e a Michela De Grandis della Mendelspeck (la campionessa italiana Giada Silo, sesta, è stata invece la prima juniores).
Mah, mai visto una gara del genere ad alti livelli, ma cos'era un circuito la gara francese? Nel finale c'erano delle doppiate che per fortuna non hanno infastidito l'allungo della Koster e secondo me hanno invece infastidito la rimonta del gruppo, non so ho visto delle immagini e sono rimasto basito, sembrava un Criterium. Una vittoria alla Koster diciamo, visto che spesso prova l'allungo negli ultimi 2-3km.
Da quel che mi è parso di capire c'era un circuito di circa 5 km da ripetere otto volte in cui ce n'erano da fare due in salita. Ovvio che con un simile espediente ci si potesse aspettare doppiaggi da parte delle ultime. In ogni modo non è la prima volta che accade, non ricordo in quale gara era successo ma mi pare di averlo visto una volta. Vabbé che ricordo qualche anno fa ricordo Remco doppiare il gruppo al Giro di Danimarca degli uomini :D .
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Abruzzese ha scritto: lunedì 29 luglio 2024, 13:11 Nel topic olimpico ieri mi domandavo quali possano essere i grandi obiettivi di Pauline Ferrand Prevot per il suo ritorno al ciclismo su strada nella prossima stagione. Ebbene pare che in cima ai suoi pensieri ci sia il Tour de France, staremo a vedere :) .

Sempre a proposito di Tour ma parlando dell'edizione di quest'anno, nella Fenixs farà il suo debutto in una grande corsa a tappe Puck Pieterse. Sappiamo delle sue belle prestazioni in gare singole, non conosciamo ancora i suoi limiti in quelle a tappe. Molta curiosità :) .
Puck Pieterse potrà fare bene in qualche tappa ma tenere duro sull'Alpe d'Huez o a le Grand Bornand la vedo più complicata, potrà fare una buona classifica fra le 15 che non è male come inizio per un talento assoluto del fuoristrada come lei. Riguardo a PFP ricordo benissimo la sua vittoria all'Aprica e quell'edizione del 2014 credo, dove si terminava in cima alla Madonna del Ghisallo, salita che conosco bene, ma non dal versante delle junior bensì da quello di Bellagio che si fa comunemente al Giro di Lombardia uomini: ebbene mi ricordo che andava fortissimo quell'anno, poteva già vincerlo un GT ma per ordini di scuderia fu costretta a limitarsi a scortare Marianne Vos con una Anna van der Breggen anche lei in versione gregario (tra l'altro con manovre ai limiti su Mara Abbott che non riuscì a sferrare l'attacco). Ecco mai si è vista una Pauline in salita forte come in quell'edizione. Non so se nel ciclismo femminile di oggi basterebbe quella condizione per vincere un Tour Femmes, io credo di no però vedremo.
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PetitBreton ha scritto: mercoledì 31 luglio 2024, 8:16
Abruzzese ha scritto: lunedì 29 luglio 2024, 13:11 Nel topic olimpico ieri mi domandavo quali possano essere i grandi obiettivi di Pauline Ferrand Prevot per il suo ritorno al ciclismo su strada nella prossima stagione. Ebbene pare che in cima ai suoi pensieri ci sia il Tour de France, staremo a vedere :) .

Sempre a proposito di Tour ma parlando dell'edizione di quest'anno, nella Fenixs farà il suo debutto in una grande corsa a tappe Puck Pieterse. Sappiamo delle sue belle prestazioni in gare singole, non conosciamo ancora i suoi limiti in quelle a tappe. Molta curiosità :) .
Puck Pieterse potrà fare bene in qualche tappa ma tenere duro sull'Alpe d'Huez o a le Grand Bornand la vedo più complicata, potrà fare una buona classifica fra le 15 che non è male come inizio per un talento assoluto del fuoristrada come lei. Riguardo a PFP ricordo benissimo la sua vittoria all'Aprica e quell'edizione del 2014 credo, dove si terminava in cima alla Madonna del Ghisallo, salita che conosco bene, ma non dal versante delle junior bensì da quello di Bellagio che si fa comunemente al Giro di Lombardia uomini: ebbene mi ricordo che andava fortissimo quell'anno, poteva già vincerlo un GT ma per ordini di scuderia fu costretta a limitarsi a scortare Marianne Vos con una Anna van der Breggen anche lei in versione gregario (tra l'altro con manovre ai limiti su Mara Abbott che non riuscì a sferrare l'attacco). Ecco mai si è vista una Pauline in salita forte come in quell'edizione. Non so se nel ciclismo femminile di oggi basterebbe quella condizione per vincere un Tour Femmes, io credo di no però vedremo.
Esatto, andò proprio in quel modo.

Comunque sia chiaramente occorrerà vedere che tipo di percorso appronteranno per l'edizione 2025, tuttavia molto dipenderà dalla fame che Pauline avrà. Il talento l'ha sempre avuto, se dopo aver vinto tutto la testa le dirà di fare il possibile per ottenere anche quell'obiettivo c'è da giurare che arriverà all'appuntamento al massimo. Secondo me già in primavera la vedremo costantemente davanti (per me potrebbe già arrivare a giocarsi una corsa come la Freccia Vallone, per dire), poi sarà da capire se riuscirà a contrastare la miglior Vollering.
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Ad ulteriore integrazione di quanto avevo scritto su, pare che nei pensieri di Pauline possa esserci anche la Parigi-Roubaix.

Tra l'altro, in un pezzo che le hanno dedicato su bici.pro, ho letto questo passaggio per certi versi inquietante su ciò che rappresentasse per lei l'oro olimpico da vincere in casa:

«Quando ho vinto l’ultimo mondiale, lo scorso anno a Glasgow– raccontava la transalpina dopo l’oro olimpico – ho avuto una successiva notte insonne, piena di pensieri. Per dissiparli ho preso la bici e in piena notte mi sono fatta due ore e mezza di pedalata per schiarirmi le idee. Sentivo forte la pressione per quest’oro, era quello che tutti volevano, ma anch’io lo volevo per ragioni diverse. Dovevo chiudere una pagina della mia vita, a questa ho sacrificato tutto, ho sacrificato soprattutto me stessa, il mio carattere, la mia creatività, diventando un’altra persona».

Ecco, dopo aver raggiunto tutto il possibile e l'immaginabile nella Mountain Bike mi vorrei augurare che il suo ritorno su strada possa viverlo in maniera meno opprimente ma fossi nelle altre, con una che punta l'obiettivo così, non dormirei sonni troppo tranquilli. Di certo però io spero che non metta ulteriormente a repentaglio la sua salute mentale per portare a casa anche una maglia gialla. Anzi, io la butto lì: secondo me Pauline con la strada tirerà almeno fino al 2027, anno in cui ci sarà il mondiale in Francia in Alta Savoia, dove il percorso potrebbe essere molto duro. Vero è che avrà quasi 36 anni in quel momento ma se pensiamo che la Vos ancora adesso le sue giornate di gloria le ha e che la Van Vleuten è stata capace di stravincere ben oltre i 40 anni, non sarebbe affatto strano trovarla stracompetitiva per quella data.
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Abruzzese ha scritto: mercoledì 31 luglio 2024, 17:34 Ad ulteriore integrazione di quanto avevo scritto su, pare che nei pensieri di Pauline possa esserci anche la Parigi-Roubaix.

Tra l'altro, in un pezzo che le hanno dedicato su bici.pro, ho letto questo passaggio per certi versi inquietante su ciò che rappresentasse per lei l'oro olimpico da vincere in casa:

«Quando ho vinto l’ultimo mondiale, lo scorso anno a Glasgow– raccontava la transalpina dopo l’oro olimpico – ho avuto una successiva notte insonne, piena di pensieri. Per dissiparli ho preso la bici e in piena notte mi sono fatta due ore e mezza di pedalata per schiarirmi le idee. Sentivo forte la pressione per quest’oro, era quello che tutti volevano, ma anch’io lo volevo per ragioni diverse. Dovevo chiudere una pagina della mia vita, a questa ho sacrificato tutto, ho sacrificato soprattutto me stessa, il mio carattere, la mia creatività, diventando un’altra persona».

Ecco, dopo aver raggiunto tutto il possibile e l'immaginabile nella Mountain Bike mi vorrei augurare che il suo ritorno su strada possa viverlo in maniera meno opprimente ma fossi nelle altre, con una che punta l'obiettivo così, non dormirei sonni troppo tranquilli. Di certo però io spero che non metta ulteriormente a repentaglio la sua salute mentale per portare a casa anche una maglia gialla. Anzi, io la butto lì: secondo me Pauline con la strada tirerà almeno fino al 2027, anno in cui ci sarà il mondiale in Francia in Alta Savoia, dove il percorso potrebbe essere molto duro. Vero è che avrà quasi 36 anni in quel momento ma se pensiamo che la Vos ancora adesso le sue giornate di gloria le ha e che la Van Vleuten è stata capace di stravincere ben oltre i 40 anni, non sarebbe affatto strano trovarla stracompetitiva per quella data.
Per riuscire in certe imprese devi avere una sorta di visione a tunnel e questa, come successo ad alcune atlete, può ripercuotersi a livello mentale quando gli stimoli e gli obiettivi o sono troppo dispendiosi, oppure verranno meno, magari lasciando strascichi nel medio termine. Non sono uno psicologo ma credo che nel caso di Pauline, per aver avuto quella forma invidiabile che abbiamo ammirato qualche giorno fa, credo le notti insonni siano state veramente poche. Il Tour Femmes sarà uno step ancora in più, mentalmente e fisicamente, vedremo se non avrà bruciato le batterie.
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PetitBreton ha scritto: giovedì 1 agosto 2024, 12:35 Il Tour Femmes sarà uno step ancora in più, mentalmente e fisicamente, vedremo se non avrà bruciato le batterie.
A quello ci arriverà comunque per gradi, visto che, se è vero che punterà a fare bene alla Roubaix, la vedremo protagonista già in primavera.
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Intanto ieri ha annunciato il suo ritiro a fine anno Coryn Rivera (divenuta Labecki dopo il matrimonio). Ragazza di gran talento, ha vinto oltre settanta titoli nazionali americani tra tutte le specialità dalle categorie giovanili alle Elite. Il suo anno d'oro fu il 2017 qua di riuscì a portare a casa Trofeo Binda e Fiandre nel giro di poche settimane.
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Abruzzese ha scritto: giovedì 1 agosto 2024, 13:29 Intanto ieri ha annunciato il suo ritiro a fine anno Coryn Rivera (divenuta Labecki dopo il matrimonio). Ragazza di gran talento, ha vinto oltre settanta titoli nazionali americani tra tutte le specialità dalle categorie giovanili alle Elite. Il suo anno d'oro fu il 2017 qua di riuscì a portare a casa Trofeo Binda e Fiandre nel giro di poche settimane.
Me la ricordo a Offida nel 2010 tra le juniores battagliare con Rossella Ratto e PFP arrivando terza, poi c'era un'altra francese, Alexia Muffat se non erro. Coryn Rivera come tutte le americane molto scostante ma dal grande talento, le statunitensi ballano per poche stagioni di solito, una cosa che ogni tanto mi induce a riflettere ma alla quale non ho la risposta. So che la Rivera si è dedicata ai campionati nazionali criterium ma non so altro, il suo passaggio alla Jumbo-Visma era stato un buco nell'acqua. Periodo migliore in Unitedhealthcare e Team Sunweb.
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PetitBreton ha scritto: giovedì 1 agosto 2024, 15:32
Abruzzese ha scritto: giovedì 1 agosto 2024, 13:29 Intanto ieri ha annunciato il suo ritiro a fine anno Coryn Rivera (divenuta Labecki dopo il matrimonio). Ragazza di gran talento, ha vinto oltre settanta titoli nazionali americani tra tutte le specialità dalle categorie giovanili alle Elite. Il suo anno d'oro fu il 2017 qua di riuscì a portare a casa Trofeo Binda e Fiandre nel giro di poche settimane.
Me la ricordo a Offida nel 2010 tra le juniores battagliare con Rossella Ratto e PFP arrivando terza, poi c'era un'altra francese, Alexia Muffat se non erro. Coryn Rivera come tutte le americane molto scostante ma dal grande talento, le statunitensi ballano per poche stagioni di solito, una cosa che ogni tanto mi induce a riflettere ma alla quale non ho la risposta. So che la Rivera si è dedicata ai campionati nazionali criterium ma non so altro, il suo passaggio alla Jumbo-Visma era stato un buco nell'acqua. Periodo migliore in Unitedhealthcare e Team Sunweb.
Esatto, ricordi bene. ;)

Comunque sia in questi ultimi 15 anni abbiamo avuto storie diversissime tra loro di atlete statunitensi: da Mara Abbott, scalatrice fortissima ma che ha lungamente combattuto contro l'anoressia ad Evelyn Stevens, broker in carriera se ben ricordo che molla tutto per darsi al ciclismo con ottimi risultati. Da Coryn Rivera grandissimo talento che, come dicevo, ha probabilmente raccolto anche meno di quel che poteva (certo, ritrovarsi in piena era Vos - e non solo contro di lei - non sarebbe stato facile per nessuna) a Chloe Dygert, promessa mancata del basket che però rivela un talento straordinario nel ciclismo già a livello giovanile e spesso e volentieri macchina da guerra nel preparare meticolosamente il singolo appuntamento, che ha rischiato seriamente la carriera dopo il bruttissimo incidente di Imola. Da Kristen Faulkner che pure ha abbandonato la possibilità di un buon lavoro per esprimersi a ottimi livelli nel ciclismo a Veronica Ewers, venuta fuori anche lei improvvisamente dopo esordi nel calcio e ottimi risultati nelle prime stagioni da Elite, il cui prosieguo di carriera nel ciclismo viene ora messo in pericolo da scompensi psicologici legati da infortuni e alimentazione, se ben ricordo. Il tutto passando da ragazze ancora molto giovani come Megan Jastrab, già seconda in una Gand-Wevelgem ma che poi ha dovuto fronteggiare una frattura al bacino che l'ha tenuta a lungo lontano dalle gare, e Kaia Schmid, che forse ricorderete assieme a Zoe Backstedt nel mondiale juniores di Leuven, che ancora deve pienamente ingranare tra le Elite. E poi storie come quella di Ruth Winder (divenuta Edwards), tornata a gareggiare tra le Elite e capace di sfiorare il successo di tappa al Giro...Insomma una molteplicità di vicende che spesso rivelano anche percorsi non convenzionali, al di là dello sviluppo che il ciclismo può aver avuto negli States.
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Abruzzese ha scritto: giovedì 1 agosto 2024, 17:37
PetitBreton ha scritto: giovedì 1 agosto 2024, 15:32
Abruzzese ha scritto: giovedì 1 agosto 2024, 13:29 Intanto ieri ha annunciato il suo ritiro a fine anno Coryn Rivera (divenuta Labecki dopo il matrimonio). Ragazza di gran talento, ha vinto oltre settanta titoli nazionali americani tra tutte le specialità dalle categorie giovanili alle Elite. Il suo anno d'oro fu il 2017 qua di riuscì a portare a casa Trofeo Binda e Fiandre nel giro di poche settimane.
Me la ricordo a Offida nel 2010 tra le juniores battagliare con Rossella Ratto e PFP arrivando terza, poi c'era un'altra francese, Alexia Muffat se non erro. Coryn Rivera come tutte le americane molto scostante ma dal grande talento, le statunitensi ballano per poche stagioni di solito, una cosa che ogni tanto mi induce a riflettere ma alla quale non ho la risposta. So che la Rivera si è dedicata ai campionati nazionali criterium ma non so altro, il suo passaggio alla Jumbo-Visma era stato un buco nell'acqua. Periodo migliore in Unitedhealthcare e Team Sunweb.
Esatto, ricordi bene. ;)

Comunque sia in questi ultimi 15 anni abbiamo avuto storie diversissime tra loro di atlete statunitensi: da Mara Abbott, scalatrice fortissima ma che ha lungamente combattuto contro l'anoressia ad Evelyn Stevens, broker in carriera se ben ricordo che molla tutto per darsi al ciclismo con ottimi risultati. Da Coryn Rivera grandissimo talento che, come dicevo, ha probabilmente raccolto anche meno di quel che poteva (certo, ritrovarsi in piena era Vos - e non solo contro di lei - non sarebbe stato facile per nessuna) a Chloe Dygert, promessa mancata del basket che però rivela un talento straordinario nel ciclismo già a livello giovanile e spesso e volentieri macchina da guerra nel preparare meticolosamente il singolo appuntamento, che ha rischiato seriamente la carriera dopo il bruttissimo incidente di Imola. Da Kristen Faulkner che pure ha abbandonato la possibilità di un buon lavoro per esprimersi a ottimi livelli nel ciclismo a Veronica Ewers, venuta fuori anche lei improvvisamente dopo esordi nel calcio e ottimi risultati nelle prime stagioni da Elite, il cui prosieguo di carriera nel ciclismo viene ora messo in pericolo da scompensi psicologici legati da infortuni e alimentazione, se ben ricordo. Il tutto passando da ragazze ancora molto giovani come Megan Jastrab, già seconda in una Gand-Wevelgem ma che poi ha dovuto fronteggiare una frattura al bacino che l'ha tenuta a lungo lontano dalle gare, e Kaia Schmid, che forse ricorderete assieme a Zoe Backstedt nel mondiale juniores di Leuven, che ancora deve pienamente ingranare tra le Elite. E poi storie come quella di Ruth Winder (divenuta Edwards), tornata a gareggiare tra le Elite e capace di sfiorare il successo di tappa al Giro...Insomma una molteplicità di vicende che spesso rivelano anche percorsi non convenzionali, al di là dello sviluppo che il ciclismo può aver avuto negli States.
Grazie Abruzzese per tutte queste chicche. Non volevo certamente mettere in cattiva luce le atlete a stelle e strisce, mi ricordo anche la vincitrice di un Giro nel 2016 Megan Guarnier, se non erro ebbe anche lei un percorso non ortodosso, se si può dire, come le altre sue connazionali, era laureata in neurologia e praticava il triathlon a buoni livelli, poi come quasi tutte un infortunio la avvicinò alle due ruote.
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Re: Ciclismo femminile 2024

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PetitBreton ha scritto: giovedì 1 agosto 2024, 20:47 Grazie Abruzzese per tutte queste chicche. Non volevo certamente mettere in cattiva luce le atlete a stelle e strisce, mi ricordo anche la vincitrice di un Giro nel 2016 Megan Guarnier, se non erro ebbe anche lei un percorso non ortodosso, se si può dire, come le altre sue connazionali, era laureata in neurologia e praticava il triathlon a buoni livelli, poi come quasi tutte un infortunio la avvicinò alle due ruote.
Si giusto, c'era anche lei. Diciamo che in generale quello che la discussione ci ha permesso di mettere in evidenza è appunto l'emergere, in diversi casi, da percorsi sportivi molto particolari, in cui comunque abbiamo ragazze che si dedicano con molto profitto anche allo studio o che addirittura svolgono lavori di una certa rilevanza. Praticamente il ciclismo non è mai l'unica ragione di vita, semmai diventa una professione o un qualcosa di più serio soltanto dopo. Prima c'è quasi sempre dell'altro, non si finisce a crescere esclusivamente a pane e bicicletta insomma.
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