Babylon ha scritto: ↑mercoledì 24 luglio 2024, 11:17
A LGB anche io ho capito che avessimo di fronte un fenomeno epocale, ma solo per quanto riguardava i GT e le classiche esigenti per profilo altimetrico, quali Lombardia e Liegi: già una rottura importantissima rispetto al passato, ma in un qualche modo appena anticipata, pur in maniera differente, dal Roglic vittorioso alla Liegi 2020. Insomma, pur con caratura differente (una LGB Roglic non l'aveva nè ha mai fatta) mi parevano due corridori fuori dagli schemi tradizionali (dagli anni '90 in poi) e che potevano mietere successi nelle Ardenne e nelle classiche italiane di fine stagione, oltre ad affermarsi nei GT (e con loro potesse inserirsi Bernal).
La mia personale epifania riguardo il fatto che Pogacar potesse vincere un'enorme quantità e varietà di corse è composta di tre momenti:
- Strade Bianche 2021
- Strade Bianche 2022
- Dwaars door Vlaanderen 2022
SB 2021: a mio avviso l'edizione regina di questa gara, con una quantità di talento immenso e un bellissimo svolgimento.
Vinse VdP con una delle sue giornate migliori e più esaltanti. Pogacar cedette, insieme a quasi tutti i battistrada, sulle Tolfe, al primo, violentissimo, scatto dell'olandese. Arrivo: VdP, Ala iridato, Bernal (!), WVA, Pidcock, Gogl (poi sparito a questi livelli), Pogacar.
Già il fatto di essere andato così forte in una classica molto esigente e su terreni sterrati mi fece pensare che forse c'erano potenzialità differenti rispetto al resto del gruppo. Stessa cosa, va detto, pensai di Bernal.
SB 2022: qui mi impressionai parecchio. Attaccare in un punto del percorso solitamente non decisivo, ad una distanza simile dal traguardo ed in una corsa dove l'anno prima era andato molto bene ma aveva subìto gli ultimi 30 km: tutti indizi che mi portarono a pensare che tali margini di miglioramento, uniti ad un'ambizione feroce, potessero renderlo corridore universale, e che si potessero schiudere orizzonti inesplorati.
Dwaars 2022: che dire, le pietre rimanevano un'incognita anche dopo la SB vinta, ma qui andò fortissimo, e solo un banale e piuttosto ingenuo errore di posizionamento prima di un muro lo estromise dal gruppetto giusto.
Dopo questa gara sapevo avrebbe disputato un ottimo Fiandre (ma non così grande), e che aveva le potenzialità per poter essere della partita, in futuro. Ad ogni modo non mi aspettavo certo che si dimostrasse il più forte già dal 2022 e che vincesse a quella maniera nel 2023, ma penso che la capacità di sorprendere sempre sia prerogativa di fenomeni del genere.
Vediamo se sarà lo stesso con la Roubaix, a pensarci adesso mi vengono le medesime sensazioni che provai dopo la Dwaars, ovvero fortissimo ma comunque un gradino dietro VDP e WVA: al Fiandre non fu certo così, ma le due corse sono differenti.