Abbiamo visto che sull'Alpe d'Huez Coppi è arrivato a 5,27 Watt/Kg, che oggi sarebbero circa 6,66 Watt/Kg o 5,80 senza aiuti farmacologici.
Tuttavia quell'arrivo non è ben rappresentativo della forza di Coppi, un po' perché era in assoluto il primo arrivo in salita di un GT, e ci sta che Coppi non sapesse bene come dosare le forze, un po' perché l'Airone aveva pianificato l'attacco "importante" per la tappa successiva (sia pure dopo il giorno di riposo) con arrivo in salita al Sestriere, e più di tanto non voleva spremersi.
Di conseguenza Coppi esitò a lungo prima di rispondere all'attacco di Jean Robic e, una volta raggiuntolo, proseguì di conserva per almeno 5 minuti (secondo le cronache dell'epoca) per infine staccarlo e vincere in solitaria, ma senza spingere a fondo e senza infliggere distacchi abissali (i tipici 4-5 minuti che Coppi prendeva in cima alle salite importanti).
Su Robic Coppi guadagnò "solo" 9 secondi/km.
Ben più importante è considerata dagli storici del ciclismo la vittoria al Puy de Dome, quando rimontando da dietro una volta convintosi che Bartali non potesse vincere la tappa, Coppi inflisse negli ultimi due chilometri 37 secondi/km a Robic, circa 20 secondi/km a un Bartali che ebbe uno scatto d'orgoglio e circa 45-50 secondi/km a Geminiani e Nolten, entrambi affaticati. Purtroppo non ci sono i tempi complessivi di quella scalata, per nessuno, e del resto non si trova nient'altro, in generale, che possa stabilire l'entità di una performance di Coppi. Ci sono solo i distacchi.
Ma nel caso specifico del Puy de Dome si può azzardare un calcolo
molto speculativo, un calcolo mai azzardato finora e che va preso con le proverbiali molle e soppesato con attenzione. Innanzitutto, vediamo cosa ha combinato Robic sull'Alpe d'Huez, dove arrivò secondo:

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Anche in questo caso ho modificato il coefficiente di attrito per tenere conto della strada buona, ma "unpaved".
A differenza di Coppi, Robic avrà certamente dato il massimo, sia perché fu lui ad attaccare, sia perché senza dubbio avrà fatto il possibile per non farsi staccare, sia perché ci avrà tenuto, essendo francese, a fare la miglior figura possibile sul primo arrivo in salita del Tour.
Confrontiamo la prestazione di Robic con quelle di Pantani e Virenque del 1997:

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e vediamo che Robic, del resto considerato uno tra i più grandi scalatori di tutti i tempi, si colloca chiaramente al di sopra di Virenque, scalatore ottimo ma non eccezionale, ma altrettanto chiaramente dietro al Pirata, probabilmente il più grande in assoluto. Tutto questo sembra credibile, quindi andiamo avanti… al Puy de Dome.