Abruzzese ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 13:55
herbie ha scritto: ↑giovedì 19 settembre 2024, 7:01
Abruzzese ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2024, 23:02
Ma no, portiamo direttamente Mareczko a Zurigo...
come spiegavo sopra, non abbiamo chance con una corsa dura, ovviamente.
Tanto vale, strategicamente, tenersi un corridore che, se dovesse uscire una corsa meno tirata del previsto (i motivi possono essere tanti), andar via tre o quattro corridori forti, e dietro si fermasse la corsa, ti può fare quel piazzamento allo sprint nei dieci che equivarrebbe ad una vittoria.
Il percorso bisogna ancora vederlo, io non lo conosco , ma generalmente le valutazioni fatte girando ad andatura turistica e non in gruppo non sono affidabili. Ci sono venti chilometri comunque dall'ultimo strappo serio all'arrivo.
Sprecare corridori per entrare nelle fughe del mattino per me vuol dire non piazzarne uno nei venti. Pensatela come volete, ma una nazionale come quelle italiana non può correre giusto per far vedere la maglia, ma per ottenere il piazzamento migliore ottenibile con i corridori a disposizione, che significa uno nei dieci, cosa che potrebbe accadere, ma se non si sta davanti un metro, e si prova ad entrare nelle fughe che andassero a meno di cinquanta chilometri dal traguardo, stile Pedersen.
Il problema è che, ragionando così, anche un bambino di cinque anni potrebbe fare il commissario tecnico della nazionale. Sto mondiale potrebbe risultare troppo duro per Matthews, che tra gli uomini più che discretamente veloci è quello che regge meglio, figuriamoci per uno che allo stato attuale sta ancora nella tipologia "passista-velocista puro".
Secondo il tuo ragionamento sarebbe stato giusto anche portare Cipollini a Duitama ma le nazionali non si fanno esclusivamente con le figurine, serve un minimo di cognizione di causa.
immagino che tu abbia già pedalato sul percorso. Se vuoi sforzarti di seguire il filo logico bene, ma se non vuoi seguirlo è inutile che tu risponda.
Che c'entra DUitama?
Non ci sono salite lunghe, non è un percorso per scalatori puri, ci sono venti chilometri per andare al traguardo ogni giro dopo la salita più impegnativa.
Significa che ad ogni giro ci sono ci potrebbero essere circa venticinque minuti di recupero o comunque di strada dove nella pancia del gruppo respiri un poco. Ovviamente poi dipende da quante curve, quanti rilanci, se la discesa è scorrevole o no.
Più è corto il Giro ,però meno recupero c'è tra gli sforzi in salita, e non è il caso di quest'anno.
Nelle dinamiche di una corsa , andati via due o tre corridori favoriti, dietro potrebbero esserci dinamiche di ricompattamento, non si può mai dire.
Poi non ho mica detto che Milan vince il Mondiale. Avrà lo 0,2% di possibilità, ma più o meno tanto quanto gli altri, che avranno il 2% di entrare nei cinque.
Allora tanto vale avere una carta in più, sperando in una corsa più facile del previsto.
Per portarlo lasci a casa uno che vince il Mondiale? No!
Togli ad un capitano che può vincere il Mondiale un gregario decisivo? Assolutamente no.
Negli anni di Duitama avevamo due o tre corridori ogni anno che partivano favoriti, tanto per far capire quanto nulla c'entri il tuo paragone, con la situazione attuale.
Nè dobbiamo fare la corsa, nè abbiamo esigenza di renderla dura, nè abbiano consistenti chance di piazzamento.
Perso per perso io provo una carta differente.