Va be dai ho capito.
Solo una cosa: io non ho mai visto correre hinault e fignon, per dire. E non ne parlo, non sento l'obbligo di spiegare come siano andate corse che non ho mai visto
Va be dai ho capito.
Ma se palesemente smette di spingere?Walter_White ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 12:34Possono dire quello che vogliono a caldo.luketaro ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 12:12si che hanno rallentato. Lo hanno dichiarato entrambi e si è pure visto ad occhio nudo.Walter_White ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 9:48
NON hanno rallentato. Carapaz, dopo aver recuperato dietro Gee, è partito deciso, arrivando a 4". In quel momento non ha rallentato ma continuato di ritmo, come fatto già in precedenza. Ma non ha chiuso il gap da solo e si è fermato quando Yates aveva già riguadagnato.
Su Del Toro sono d'accordo completamente.
Anche nel finale, dopo aver recuperato, gli han guadagnato pochissimo prima dello scollinamento. Simon era il più forte, ovviamente non da vincere con quello scarto, ma avrebbe scollinato da solo il Finestre in ogni caso. Non credo che Del Toro avrebbe vinto in ogni caso perché WVA lo avrebbe tritato nel duello a distanza sul falsopiano, ma c'è modo e modo di perdere
https://www.raiplay.it/video/2025/05/Ci ... 45707.html
Vai al minuto 49:00. Carapaz gli arriva a 4" dopo un fuorisoglia e continua a spingere, ma il gap si allarga e torna a 6/8" anche prima che si fermi perché gli girano le palle che Del Toro sia passivo. Dopo gli scatti il ritmo di Carapaz non è lo stesso di Yates, che ha evitato fuorigiri estremi, nonostante i 4 scatti (5, se si conta quello per rientrare sui 2) salendo progressivamente più forte. Ha fatto 6,2 w/kg su una salita di 1 ora di cui 25/27' corsi sullo sterrato...di che parliamo? In termini di valori assoluti è una performance impressionante. Che gli altri due lo avrebbero tenuto correndo in modo diverso? Forse. Ma in quel momento lì non ne avevano.
Nibali nel 2019 era ancora un corridore validissimo, Roglic ancora non era al suo massimo livello ma ci andava vicino.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:06Ma è una triangolazione di prestazioni inutile quella fra nibali 2019 e osa 2001. Inutile quantomenofrcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:04Non che si possano fare molti altri tipi di confronti visto che non esiste la macchina del tempo e non si possono fare correre insieme.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 13:55
Temo che tu abbia studiato poco, o meglio, hai guardato gli albi d'oro
Si può fare un analisi di risultati ottenuti, distacchi, avversari battuti.
Da questo emerge in modo inequivocabile che gli avversari battuti da carapaz sono nettamente superiori.
O vogliamo dire pure che Roglic e Nibali sono peggio di olano, osa, popovich e Garzelli?
Si può dire e non significa che carapaz sia meglio di simoni. Poi possiamo fare altri esempi di tizio che batte Caio che poi ha battuto sempronio il quale faceva da balia a pogacar.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:11Nibali nel 2019 era ancora un corridore validissimo, Roglic ancora non era al suo massimo livello ma ci andava vicino.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:06Ma è una triangolazione di prestazioni inutile quella fra nibali 2019 e osa 2001. Inutile quantomenofrcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:04
Non che si possano fare molti altri tipi di confronti visto che non esiste la macchina del tempo e non si possono fare correre insieme.
Si può fare un analisi di risultati ottenuti, distacchi, avversari battuti.
Da questo emerge in modo inequivocabile che gli avversari battuti da carapaz sono nettamente superiori.
O vogliamo dire pure che Roglic e Nibali sono peggio di olano, osa, popovich e Garzelli?
Ha battuto 2 avversari validi in un momento in cui non erano nel prime, ma neanche bolliti.
Simoni 2 di questa caratura non li ha battuti.
Si può dire o è reato?
Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:11Va be dai ho capito.
Solo una cosa: io non ho mai visto correre hinault e fignon, per dire. E non ne parlo, non sento l'obbligo di spiegare come siano andate corse che non ho mai visto
Fidati che non sento grande emotività per simoni l'ho sempre trovato un po' antipatico (lo preferisco da ex) , e in generale aveva i suoi tifosi accaniti ma anche molti detrattori.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:11Va be dai ho capito.
Solo una cosa: io non ho mai visto correre hinault e fignon, per dire. E non ne parlo, non sento l'obbligo di spiegare come siano andate corse che non ho mai visto
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
No, però bisogna studiarla appunto.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 13:52Io ho iniziato a seguire ai tempi di contador
Qualcosa ho recuperato.
Ma le statistiche quello dicono.
Carapaz ha battuto roglic e nibali
Simoni mai battuto uno che ha fatto podio al tour
Da basso ha preso 10 minuti
Da Pantani lo stesso
I giri li correvano praticamente solo gli italiani.
Gli italiani competitivi andavano al tour e vincevano o si piazzavano (basso e Pantani)
Simoni e gli avversari da lui battuti non hanno mai fatto un podio al tour in una 50 ina di partecipazioni.
Carapaz un podio al tour lo ha fatto (dietro a 2 fenomeni)
Carapaz ha vinto un olimpiade
Sono dati non opinioni
Per studiare la storia non è che bisogna viverla
Navigando le tag ciclistiche nei social c'è una battaglia tra tifoserie latine meravigliose. Forse ha incisoGaul ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:16 Molto dispiaciuto per come Del Toro ha perso questo giro.
Aveva battezzato Carapaz come avversario più pericoloso,e da come si era svolto il Giro fino a ieri l'altro aveva ragione.
Ma si è intestardito troppo,quando sono stati raggiunti da Yates doveva accendersi l'allarme rosso,ma così non è stato.Ha continuato a temere di più l'equadoregno in modo incomprensibile (mi sono chiesto anche se c'è una rivalità a livello di stati centro-sud americani).
M essendo un ragazzo di 21 anni,la responsabilità maggiore della gestione della corsa la dò totalmente ai suoi direttori sportivi,non tanto per non aver mandato in fuga un suo compagno di squadra con Van Aert (il quale ,tra l'altro, ha ammesso che non è stata una mossa studiata ma assolutamente casuale ),ma nel momento in cui Yates è potenziale maglia rosa dovevano chiedergli di incominciare a collaborare con Carapaz.
Non so se l'hanno fatto,non ho trovato interviste Uae a fine corsa,nel caso l'abbiano fatto può anche significare che Del Toro era al limite e ha deciso di difendere la 2° posizione.
Ma un forte dubbio mi resta.
La cosa che cercano e rispettano di più gli storici, però, sono i racconti dei testimoni diretti.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:11Va be dai ho capito.
Solo una cosa: io non ho mai visto correre hinault e fignon, per dire. E non ne parlo, non sento l'obbligo di spiegare come siano andate corse che non ho mai visto
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Per parlare di storia ti devi documentare decentemente però, e soprattutto devi provare per quanto possibile a considerare le cose nel loro insieme, mica selezionare un dato e riferirti solo a quello ignorando tutto il resto.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:11Va be dai ho capito.
Solo una cosa: io non ho mai visto correre hinault e fignon, per dire. E non ne parlo, non sento l'obbligo di spiegare come siano andate corse che non ho mai visto
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Beh non esattamente eh, Bloch ci ha fatto una letteratura sulle testimonianze dirette e la loro parziale fallacia.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:30La cosa che cercano e rispettano di più gli storici, però, sono i racconti dei testimoni diretti.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:11
Va be dai ho capito.
Solo una cosa: io non ho mai visto correre hinault e fignon, per dire. E non ne parlo, non sento l'obbligo di spiegare come siano andate corse che non ho mai visto
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Quelli sono pronostici e ne sbaglio molti, non ho mica la palla di vetro.Tommeke92 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:28No, però bisogna studiarla appunto.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 13:52Io ho iniziato a seguire ai tempi di contador
Qualcosa ho recuperato.
Ma le statistiche quello dicono.
Carapaz ha battuto roglic e nibali
Simoni mai battuto uno che ha fatto podio al tour
Da basso ha preso 10 minuti
Da Pantani lo stesso
I giri li correvano praticamente solo gli italiani.
Gli italiani competitivi andavano al tour e vincevano o si piazzavano (basso e Pantani)
Simoni e gli avversari da lui battuti non hanno mai fatto un podio al tour in una 50 ina di partecipazioni.
Carapaz un podio al tour lo ha fatto (dietro a 2 fenomeni)
Carapaz ha vinto un olimpiade
Sono dati non opinioni
Per studiare la storia non è che bisogna viverla
Iniziare il discorso con "ma le statistiche quello dicono" significa non fare molti progressi.
Soprattutto ti consiglierei un po' meno certezze e un po' più dubbi, sia per le statistiche, che per i watt, che per le considerazioni attuali. Sennò si rischia di scambiare il Sassotetto per il punto per un attacco decisivo, e poi un attimo dopo pensare che gli sterrati siano troppo lontani dal traguardo di Siena perché possa succedere qualcosa. O sostenere con fermezza che Carapaz abbia vinto una tappa perché lo hanno lasciato andare, e poi invece affermare che fosse il più forte in corsa e addirittura ritenerlo "una via di mezzo tra Contador e Simoni" (Sic!).
Oppure si rischia di dare Del Toro per finito alla prima prova importante del suo Giro e della carriera pensando che fosse già fuori dal podio almeno, e poi cambiare repentinamente giudizio. Che ci sta, però allora sarebbe preferibile darli un po' meno assertori questi giudizi.
Figurati su corse e corridori di cui sai solo qualche statistica che hai scambiato per vangelo.
Diciamo che la storia di singole gare ciclistiche è influenzata da fattori di contesto che non è facile conoscere senza aver vissuto direttamente. Poi il palmares riflette quasi sempre il valore degli atleti. Ma ad esempio il valore delle corse o la propensione a parteciparvi non è sempre uguale, quindi anche qui conoscere e considerare il contesto è basilare. Il ciclismo italiano di 20 anni fa era molto giro oriented ma non era certo scarso.Babylon ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:36Beh non esattamente eh, Bloch ci ha fatto una letteratura sulle testimonianze dirette e la loro parziale fallacia.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:30La cosa che cercano e rispettano di più gli storici, però, sono i racconti dei testimoni diretti.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19
Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Allora di ciclismo magari non ne capisco nulla.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:30La cosa che cercano e rispettano di più gli storici, però, sono i racconti dei testimoni diretti.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:11
Va be dai ho capito.
Solo una cosa: io non ho mai visto correre hinault e fignon, per dire. E non ne parlo, non sento l'obbligo di spiegare come siano andate corse che non ho mai visto
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Ci avrei scommesso che qualcuno lo tirava fuori.Babylon ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:36Beh non esattamente eh, Bloch ci ha fatto una letteratura sulle testimonianze dirette e la loro parziale fallacia.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:30La cosa che cercano e rispettano di più gli storici, però, sono i racconti dei testimoni diretti.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19
Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Ma ho preso i dati di un arco di tempo di 7 anni non ho preso una sola corsaBabylon ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:34Per parlare di storia ti devi documentare decentemente però, e soprattutto devi provare per quanto possibile a considerare le cose nel loro insieme, mica selezionare un dato e riferirti solo a quello ignorando tutto il resto.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:11
Va be dai ho capito.
Solo una cosa: io non ho mai visto correre hinault e fignon, per dire. E non ne parlo, non sento l'obbligo di spiegare come siano andate corse che non ho mai visto
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Simoni però era oggettivamente un grande corridore, mi ricordo al Giro 2008 che andò vicinissimo al podio( saltò proprio nell'ultima tappa dura) contro avversari ben più giovani e quotati, al Giro è stato una certezza per un decennio. Purtroppo o per fortuna in quegli anni il Giro era abbastanza snobbato dalle squadre straniere importanti, per cui era spesso affare fra italiani( forti su questo nessun dubbio, il paragone con Ciccone e Tiberi no), questo un po' penalizza il giudizio su Simoni ma al suo meglio era probabilmente superiore al miglior Carapaz, per quanto siano confronti impossibili per ovvie ragioni.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:37Quelli sono pronostici e ne sbaglio molti, non ho mica la palla di vetro.Tommeke92 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:28No, però bisogna studiarla appunto.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 13:52
Io ho iniziato a seguire ai tempi di contador
Qualcosa ho recuperato.
Ma le statistiche quello dicono.
Carapaz ha battuto roglic e nibali
Simoni mai battuto uno che ha fatto podio al tour
Da basso ha preso 10 minuti
Da Pantani lo stesso
I giri li correvano praticamente solo gli italiani.
Gli italiani competitivi andavano al tour e vincevano o si piazzavano (basso e Pantani)
Simoni e gli avversari da lui battuti non hanno mai fatto un podio al tour in una 50 ina di partecipazioni.
Carapaz un podio al tour lo ha fatto (dietro a 2 fenomeni)
Carapaz ha vinto un olimpiade
Sono dati non opinioni
Per studiare la storia non è che bisogna viverla
Iniziare il discorso con "ma le statistiche quello dicono" significa non fare molti progressi.
Soprattutto ti consiglierei un po' meno certezze e un po' più dubbi, sia per le statistiche, che per i watt, che per le considerazioni attuali. Sennò si rischia di scambiare il Sassotetto per il punto per un attacco decisivo, e poi un attimo dopo pensare che gli sterrati siano troppo lontani dal traguardo di Siena perché possa succedere qualcosa. O sostenere con fermezza che Carapaz abbia vinto una tappa perché lo hanno lasciato andare, e poi invece affermare che fosse il più forte in corsa e addirittura ritenerlo "una via di mezzo tra Contador e Simoni" (Sic!).
Oppure si rischia di dare Del Toro per finito alla prima prova importante del suo Giro e della carriera pensando che fosse già fuori dal podio almeno, e poi cambiare repentinamente giudizio. Che ci sta, però allora sarebbe preferibile darli un po' meno assertori questi giudizi.
Figurati su corse e corridori di cui sai solo qualche statistica che hai scambiato per vangelo.
Ho preso plapp vincitore di tappa, ho indovinato che la ef avrebbe attaccato dal metro uno del Finestre.
Che attaccassero sul San pellegrino era più una speranza.
Ho sbagliato a dare per mezzo morto del toro dopo il San Valentino.
Carapaz la tappa l'ha vinta perché lo hanno lasciato andare, è evidente, su una salita del genere si poteva organizzare un inseguimento.
Ciò non vuol dire che carapaz è scarso.
Ho sbagliato pure io a non considerare yates (non solo io, ma pure i direttori sportivi uae che ne dovrebbero capire più di noi).
Ho detto che sta nel mezzo tra contador e simoni, quanto piu vicino all'uno o all'altro non l'ho specificato.
Esatto. Vedi commento precedente. Ma una ricostruzione fatta solo sull'albo d'oro è come dire, da storico, che non contano le testimonianze di chi era a Yalta. Non contano le testimonianze di chi ha implementato il piano Marshall. Conta solo sapere che UK, URSS e USA hanno vinto la guerra. Forse c'è di più dell'albo d'oro da considerare per capire una corsafrcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:43Allora di ciclismo magari non ne capisco nulla.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:30La cosa che cercano e rispettano di più gli storici, però, sono i racconti dei testimoni diretti.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19
Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Di storia, qualcosina ho studiato di recente.
La testimonianza diretta viene sicuramente considerata, ma non di certo presa come oro colato.
Soprattutto se viene da un qualcuno legato emotivamente all'evento in questione.
Maggiore importanza viene data alle fonti certe, quali possono essere reperti archeologici o quant'altro.
Nel caso del ciclismo questi sono gli albi d'oro.
Esatto.Gaul ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:16 Molto dispiaciuto per come Del Toro ha perso questo giro.
Aveva battezzato Carapaz come avversario più pericoloso,e da come si era svolto il Giro fino a ieri l'altro aveva ragione.
Ma si è intestardito troppo,quando sono stati raggiunti da Yates doveva accendersi l'allarme rosso,ma così non è stato.Ha continuato a temere di più l'equadoregno in modo incomprensibile (mi sono chiesto anche se c'è una rivalità a livello di stati centro-sud americani).
M essendo un ragazzo di 21 anni,la responsabilità maggiore della gestione della corsa la dò totalmente ai suoi direttori sportivi,non tanto per non aver mandato in fuga un suo compagno di squadra con Van Aert (il quale ,tra l'altro, ha ammesso che non è stata una mossa studiata ma assolutamente casuale ),ma nel momento in cui Yates è potenziale maglia rosa dovevano chiedergli di incominciare a collaborare con Carapaz.
Non so se l'hanno fatto,non ho trovato interviste Uae a fine corsa,nel caso l'abbiano fatto può anche significare che Del Toro era al limite e ha deciso di difendere la 2° posizione.
Ma un forte dubbio mi resta.
grottesco....già l'errore di non mettere un uomo nella fuga è grave.Cervinia4478 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 11:21 Del Toro ha dichiarato che a 4/5 km dalla vetta gli hanno detto che Yates aveva Van Aert davanti.
Quindi lui non lo sapeva, ma in UAE lo sapevano?
non so se riesco a farti comprendere la differenza tra il Mortirolo facile su asfalto e IL COLLE DELLE FINESTRE, ma se non l'hai vista dalle immagini, difficilmente te la potrei spiegare.Lopi90 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 10:26Carapaz che scatta a 3km dalla fine da un gruppo di 10 corridori non va da nessuna parte, vedi Mortirolo (e lì aveva pure Steinhauser davanti). C'erano più di 20 km di falsopiano, anche con 30" lo riprendevano, doveva rischiare per vincere. Qua si parla come se Carapaz fosse compagno di squadra di Del Toro e dovesse proteggerlo invece di cercare di farlo saltare.herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 10:12sì, ma questo è il modo in cui ha impostato la salita Carapaz, non Del Toro. A partire da quella inutile bruciata iniziale.Lopi90 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 10:05 Secondo me molti sottovalutano quanto sia più facile fare la salita del proprio passo senza tener conto degli altri piuttosto che andare avanti a scatti. Yates ha fatto tutto il finestre come una cronoscalata, Carapaz e Del Toro continuavano a scattare, fermarsi, ripartire, etc..., basta prendere come riferimento Gee, che si staccava su ogni scatto, poi rientrava e qualche volta li staccava pure a sua volta quando si controllavano. Carapaz e Del Toro non solo stavano andando complessivamente più piano in media, ma stavano anche spendendo molto di più nelle varie accelerazioni secche, che ti logorano molto più di un ritmo sostenuto ma regolare.
Confrontate con Pellizzari qualche giorno prima, che aveva fatto la stessa cosa di Yates (partire senza essere seguito dagli altri e poi andare di passo) e alla fine dopo la sfiammata di Carapaz è tornato a guadagnare su tutti proprio perché non aveva dovuto rispondere alle accelerazioni ed era più fresco.
E come prevedibile su una salita del genere se non sei Pantani le prendi.
Se invece di pensare a far saltare Del Toro avesse pensato a giocare la carta che ha, ovvero lo scatto ai tre chilometri dalla cima, forse qualche chance in più l'avrebbe avuta. Chiaramente in quel caso anche Del Toro avrebbe giocato la sua.
Però sarebbe stato da vedere, col Sestriere dopo, come andava a finire.
Peraltro vista la situazione Van Aert, era Yates, non Carapaz l'uomo a cui Del Toro non doveva mai lasciare mezzo metro. Su Carapaz poteva gestire, scollinare a 40" e recuperare nel falsopiano, con Yates se scollini dietro anche di 15" è game over.
Ovviamente, va considerato tutto.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:47Esatto. Vedi commento precedente. Ma una ricostruzione fatta solo sull'albo d'oro è come dire, da storico, che non contano le testimonianze di chi era a Yalta. Non contano le testimonianze di chi ha implementato il piano Marshall. Conta solo sapere che UK, URSS e USA hanno vinto la guerra. Forse c'è di più dell'albo d'oro da considerare per capire una corsafrcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:43Allora di ciclismo magari non ne capisco nulla.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:30
La cosa che cercano e rispettano di più gli storici, però, sono i racconti dei testimoni diretti.
Di storia, qualcosina ho studiato di recente.
La testimonianza diretta viene sicuramente considerata, ma non di certo presa come oro colato.
Soprattutto se viene da un qualcuno legato emotivamente all'evento in questione.
Maggiore importanza viene data alle fonti certe, quali possono essere reperti archeologici o quant'altro.
Nel caso del ciclismo questi sono gli albi d'oro.
boh la quantità e qualità degli avversari con cui se la vedeva Simoni, vincendo e perdendo, ma rimanendo SEMPRE in classifica, non ha confronti con quella con cui si confronta Carapaz, quelle rare volte che riesce a stare in classifica.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:59Ovviamente, va considerato tutto.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:47Esatto. Vedi commento precedente. Ma una ricostruzione fatta solo sull'albo d'oro è come dire, da storico, che non contano le testimonianze di chi era a Yalta. Non contano le testimonianze di chi ha implementato il piano Marshall. Conta solo sapere che UK, URSS e USA hanno vinto la guerra. Forse c'è di più dell'albo d'oro da considerare per capire una corsafrcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:43
Allora di ciclismo magari non ne capisco nulla.
Di storia, qualcosina ho studiato di recente.
La testimonianza diretta viene sicuramente considerata, ma non di certo presa come oro colato.
Soprattutto se viene da un qualcuno legato emotivamente all'evento in questione.
Maggiore importanza viene data alle fonti certe, quali possono essere reperti archeologici o quant'altro.
Nel caso del ciclismo questi sono gli albi d'oro.
Non va preso per oro colato l'albo d'oro.
Ma neanche le testimonianze che dicono che simoni distruggerebbe carapaz perché loro hanno visto e simoni è un fuoriclasse e carapaz una pippa.
Magari andrebbe ascoltata anche la testimonianza di un francese, uno spagnolo, un ecuadoregno.
E vedere dove li collocano loro simoni e i giri di quel periodo.
Ma ovvio che era una mossa contro Del Toro, la polemica mi sfugge, chi aveva la maglia rosa? Yates? Gee? Pellizzari? Ayuso?herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:57non so se riesco a farti comprendere la differenza tra il Mortirolo facile su asfalto e IL COLLE DELLE FINESTRE, ma se non l'hai vista dalle immagini, difficilmente te la potrei spiegare.Lopi90 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 10:26Carapaz che scatta a 3km dalla fine da un gruppo di 10 corridori non va da nessuna parte, vedi Mortirolo (e lì aveva pure Steinhauser davanti). C'erano più di 20 km di falsopiano, anche con 30" lo riprendevano, doveva rischiare per vincere. Qua si parla come se Carapaz fosse compagno di squadra di Del Toro e dovesse proteggerlo invece di cercare di farlo saltare.herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 10:12
sì, ma questo è il modo in cui ha impostato la salita Carapaz, non Del Toro. A partire da quella inutile bruciata iniziale.
E come prevedibile su una salita del genere se non sei Pantani le prendi.
Se invece di pensare a far saltare Del Toro avesse pensato a giocare la carta che ha, ovvero lo scatto ai tre chilometri dalla cima, forse qualche chance in più l'avrebbe avuta. Chiaramente in quel caso anche Del Toro avrebbe giocato la sua.
Però sarebbe stato da vedere, col Sestriere dopo, come andava a finire.
Peraltro vista la situazione Van Aert, era Yates, non Carapaz l'uomo a cui Del Toro non doveva mai lasciare mezzo metro. Su Carapaz poteva gestire, scollinare a 40" e recuperare nel falsopiano, con Yates se scollini dietro anche di 15" è game over.
A tre chilometri dalla cima del Colle delle Finestre non ho mai visto rimanere un solo gregario da salita, coi capitani davanti, a meno che fossero in crisi, raggiunti. Ma gli stessi capitani uno alla volta....Quel fuorigiri era una mossa chiaramente solo contro Del Toro, se avesse abboccato: non lo vinci certo il Giro con un fuorigiri improvvido del genere a un'ora dalla cima, se sei Carapaz....
Ci sta dire che Del Toro avrebbe dovuto marcare Yates più di Carapaz, visto che davanti c'era Van Aert (dIciamo anche che se tu squadra non mi metti nessuno in un fuga di 40 in una tappa dove un gregario nel finale vale ORO, io poi i miracoli non li posso fare).
Però purtroppo comandano le gambe, e lui, avendo commesso il grosso errore di seguire Carapaz nel fuorigiri inutile e dannoso del primo chilometro, , come Carapaz, non ne aveva a sufficienza.
Sulla qualità degli avversari dissento.herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:03boh la quantità e qualità degli avversari con cui se la vedeva Simoni, vincendo e perdendo, ma rimanendo SEMPRE in classifica, non ha confronti con quella con cui si confronta Carapaz, quelle rare volte che riesce a stare in classifica.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:59Ovviamente, va considerato tutto.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:47
Esatto. Vedi commento precedente. Ma una ricostruzione fatta solo sull'albo d'oro è come dire, da storico, che non contano le testimonianze di chi era a Yalta. Non contano le testimonianze di chi ha implementato il piano Marshall. Conta solo sapere che UK, URSS e USA hanno vinto la guerra. Forse c'è di più dell'albo d'oro da considerare per capire una corsa
Non va preso per oro colato l'albo d'oro.
Ma neanche le testimonianze che dicono che simoni distruggerebbe carapaz perché loro hanno visto e simoni è un fuoriclasse e carapaz una pippa.
Magari andrebbe ascoltata anche la testimonianza di un francese, uno spagnolo, un ecuadoregno.
E vedere dove li collocano loro simoni e i giri di quel periodo.
io ricordo s.yates a fare l'andatura e carapaz in coda al gruppoluketaro ha scritto: ↑sabato 31 maggio 2025, 10:37Sul mortirolo Carapaz scollinò assieme a Nibali e Landa, e rifilò 1 minuto a Roglic. Nella parte centrale Nibali era riuscito a staccare i movistar, ma si rifecero sotto verso la cima. Non brillante sul santa Barbara non so dove l'hai visto.pereiro2982 ha scritto: ↑sabato 31 maggio 2025, 10:27 carapaz ha sofferto il mortirolo l'anno della vittoria del giro
ha perso il giro sulla marmolada e non era brillante sul SANTa barbara quindi credo che non ami certe salite tra cui il finestre
credo che solo del toro possa buttare sto giro gestendosi male ma credo che Majka lo aiutera portandolo a vincere sto giro
A posto.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:43Allora di ciclismo magari non ne capisco nulla.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:30La cosa che cercano e rispettano di più gli storici, però, sono i racconti dei testimoni diretti.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:19
Allora nessuno dovrebbe parlare di storia.
Poi parliamo di 20 anni fa, i dati, gli albi d'oro e i filmati sono a disposizione di tutti.
Ognuno li può interpretare come meglio crede e giungere alle proprie conclusioni.
Anzi chi ha vissuto un epoca può essere influenzato emotivamente, chi non l'ha vissuta può fare un analisi più distaccata.
Quando chiedo a mio nonno mi dice che ai suoi tempi si stava meglio.
Poi se vado a vedere stava in una baracca senza elettricità e acqua corrente.
Direi che posso dire ragionevolmente che si stia meglio ora anche se non ho vissuto quel periodo.
Ecco parlare di ciclismo passato con chi ha vissuto quell'epoca, specialmente se l'ha vissuta da giovane, è la stessa cosa
Di storia, qualcosina ho studiato di recente.
La testimonianza diretta viene sicuramente considerata, ma non di certo presa come oro colato.
Soprattutto se viene da un qualcuno legato emotivamente all'evento in questione.
Maggiore importanza viene data alle fonti certe, quali possono essere reperti archeologici o quant'altro.
Nel caso del ciclismo questi sono gli albi d'oro.
Però poi è partito sul tratto duro del San Valentino.pereiro2982 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:19io ricordo s.yates a fare l'andatura e carapaz in coda al gruppoluketaro ha scritto: ↑sabato 31 maggio 2025, 10:37Sul mortirolo Carapaz scollinò assieme a Nibali e Landa, e rifilò 1 minuto a Roglic. Nella parte centrale Nibali era riuscito a staccare i movistar, ma si rifecero sotto verso la cima. Non brillante sul santa Barbara non so dove l'hai visto.pereiro2982 ha scritto: ↑sabato 31 maggio 2025, 10:27 carapaz ha sofferto il mortirolo l'anno della vittoria del giro
ha perso il giro sulla marmolada e non era brillante sul SANTa barbara quindi credo che non ami certe salite tra cui il finestre
credo che solo del toro possa buttare sto giro gestendosi male ma credo che Majka lo aiutera portandolo a vincere sto giro
Facciamo un discorso al contrario : pogi e vingo sono lance e Jan (non voglio fare confronti ma intendere i due che normalmente si scontrano in Francia). Se Beloki Botero Gonzales de Galdeano Sevilla Mancebo Heras vengono in Italia, come accade nel ciclismo di oggi, prendono certamente a schiaffi a mani giunte Simoni Garzelli Savoldelli Casalgrande ecc?frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:12 Sulla qualità degli avversari dissento.
Carapaz ha affrontato Nibali e Roglic, ha perso il tour da Pogacar e vingegaard.
Continuità punto a favore di Simoni oggettivamente.
Poi oltre che palmares e avversari battuti sarebbero da analizzare i percorsi.
sul Nibali 2019, che già nel 2017 non era più sui suoi livelli, e sul Roglic 2019, al top da febbraio, sono già stati spesi fiumi di parole....ciononostante senza regalare tre minuti sarebbe finiti comunque davanti, al netto del fatto che Carapaz poteva avere un 5% in più in salita nel secondo fine settimana. Quaranta secondi in cima ad una salita dura di tredici come il S. Carlo, guarda caso muovendosi ai -3.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:12Sulla qualità degli avversari dissento.herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:03boh la quantità e qualità degli avversari con cui se la vedeva Simoni, vincendo e perdendo, ma rimanendo SEMPRE in classifica, non ha confronti con quella con cui si confronta Carapaz, quelle rare volte che riesce a stare in classifica.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:59
Ovviamente, va considerato tutto.
Non va preso per oro colato l'albo d'oro.
Ma neanche le testimonianze che dicono che simoni distruggerebbe carapaz perché loro hanno visto e simoni è un fuoriclasse e carapaz una pippa.
Magari andrebbe ascoltata anche la testimonianza di un francese, uno spagnolo, un ecuadoregno.
E vedere dove li collocano loro simoni e i giri di quel periodo.
Carapaz ha affrontato Nibali e Roglic, ha perso il tour da Pogacar e vingegaard.
Continuità punto a favore di Simoni oggettivamente.
Poi oltre che palmares e avversari battuti sarebbero da analizzare i percorsi.
Gonzales de Galdeano, Botero e Sevilla al Giro in quegli anni ci sono venuti. Mancebo-diesel non lo vedo così superiore, Heras forse sì, ma pure lui alla Vuelta andava in un modo, altrove in un altro. Beloki difficile dire, l'anno in cui era davanti al Tour andava sicuramente più forte del miglior Simoni che si sia visto al Giro, idem Rasmussen.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:29Facciamo un discorso al contrario : pogi e vingo sono lance e Jan (non voglio fare confronti ma intendere i due che normalmente si scontrano in Francia). Se Beloki Botero Gonzales de Galdeano Sevilla Mancebo Heras vengono in Italia, come accade nel ciclismo di oggi, prendono certamente a schiaffi a mani giunte Simoni Garzelli Savoldelli Casalgrande ecc?frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:12 Sulla qualità degli avversari dissento.
Carapaz ha affrontato Nibali e Roglic, ha perso il tour da Pogacar e vingegaard.
Continuità punto a favore di Simoni oggettivamente.
Poi oltre che palmares e avversari battuti sarebbero da analizzare i percorsi.
Ovvio che la risposta certa non ce l'ha nessuno.
C'era pure Pantani al 40% in quel Giro, che se ne andò indignato dopo Sanremo.cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:32 Il problema è che qua stiamo analizzando male pure gli albi d'oro.
Perché, ripeto, Olano e Osa, i bistrattatissimi Olano e Osa, nel 2001 hanno gli stessi palmares di Yates e Del Toro. Ma siccome pigliano 8' diventano improvvisamente dei brocchi privi di alcun valore.
Ovviamente bisogna dire che i veri avversari di Simoni, in quel Giro, dovevano essere Casagrande, che al Trentino aveva fatto una super prestazione sul Daone, Frigo, che stava volando e quell'anno aveva già vinto Pa-Ni e Romandia, e Belli, che allo Svizzera poi farà 3° dietro ad Armstrong e Simoni.
Per un motivo o per un altro, tutti questi uscirono di scena, proprio come Roglic e Ayuso a questo Giro, e Simoni si limitò ad annichilire le seconde linee. Cosa che non ha fatto a questo Giro Carapaz.
Ma questa è tutta roba che non trovi sugli albi d'oro.
herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:30sul Nibali 2019, che già nel 2017 non era più sui suoi livelli, e sul Roglic 2019, al top da febbraio, sono già stati spesi fiumi di parole....ciononostante senza regalare tre minuti sarebbe finiti comunque davanti, al netto del fatto che Carapaz poteva avere un 5% in più in salita nel secondo fine settimana. Quaranta secondi in cima ad una salita dura di tredici come il S. Carlo, guarda caso muovendosi ai -3.frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:12Sulla qualità degli avversari dissento.
Carapaz ha affrontato Nibali e Roglic, ha perso il tour da Pogacar e vingegaard.
Continuità punto a favore di Simoni oggettivamente.
Poi oltre che palmares e avversari battuti sarebbero da analizzare i percorsi.
C'era anche belli che sarebbe stato della partita per il podiocycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:32 Il problema è che qua stiamo analizzando male pure gli albi d'oro.
Perché, ripeto, Olano e Osa, i bistrattatissimi Olano e Osa, nel 2001 hanno gli stessi palmares di Yates e Del Toro. Ma siccome pigliano 8' diventano improvvisamente dei brocchi privi di alcun valore.
Ovviamente bisogna dire che i veri avversari di Simoni, in quel Giro, dovevano essere Casagrande, che al Trentino aveva fatto una super prestazione sul Daone, Frigo, che stava volando e quell'anno aveva già vinto Pa-Ni e Romandia, e Belli, che allo Svizzera poi farà 3° dietro ad Armstrong e Simoni.
Per un motivo o per un altro, tutti questi uscirono di scena, proprio come Roglic e Ayuso a questo Giro, e Simoni si limitò ad annichilire le seconde linee. Cosa che non ha fatto a questo Giro Carapaz.
Ma questa è tutta roba che non trovi sugli albi d'oro.
il problema è che io faccio una mossa che mi mette nelle condizioni di vincere, sfruttando le MIE caratteristiche. Carapaz ha il quarto d'ora, venti minuti sulla cima, dove certi corridori possono faticare a rispondergli. Quella è la sua caratteristica migliore, da sempre. Non ha l'ora a 6,5 o più w/kg, come certi fuoriclasse di oggi, in fondo a una tappa, in fondo a un Giro, non l'ha mai avuta. Magari in allenamento, ma è un altro discorso.Lopi90 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:11Ma ovvio che era una mossa contro Del Toro, la polemica mi sfugge, chi aveva la maglia rosa? Yates? Gee? Pellizzari? Ayuso?herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:57non so se riesco a farti comprendere la differenza tra il Mortirolo facile su asfalto e IL COLLE DELLE FINESTRE, ma se non l'hai vista dalle immagini, difficilmente te la potrei spiegare.Lopi90 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 10:26
Carapaz che scatta a 3km dalla fine da un gruppo di 10 corridori non va da nessuna parte, vedi Mortirolo (e lì aveva pure Steinhauser davanti). C'erano più di 20 km di falsopiano, anche con 30" lo riprendevano, doveva rischiare per vincere. Qua si parla come se Carapaz fosse compagno di squadra di Del Toro e dovesse proteggerlo invece di cercare di farlo saltare.
Peraltro vista la situazione Van Aert, era Yates, non Carapaz l'uomo a cui Del Toro non doveva mai lasciare mezzo metro. Su Carapaz poteva gestire, scollinare a 40" e recuperare nel falsopiano, con Yates se scollini dietro anche di 15" è game over.
A tre chilometri dalla cima del Colle delle Finestre non ho mai visto rimanere un solo gregario da salita, coi capitani davanti, a meno che fossero in crisi, raggiunti. Ma gli stessi capitani uno alla volta....Quel fuorigiri era una mossa chiaramente solo contro Del Toro, se avesse abboccato: non lo vinci certo il Giro con un fuorigiri improvvido del genere a un'ora dalla cima, se sei Carapaz....
Ci sta dire che Del Toro avrebbe dovuto marcare Yates più di Carapaz, visto che davanti c'era Van Aert (dIciamo anche che se tu squadra non mi metti nessuno in un fuga di 40 in una tappa dove un gregario nel finale vale ORO, io poi i miracoli non li posso fare).
Però purtroppo comandano le gambe, e lui, avendo commesso il grosso errore di seguire Carapaz nel fuorigiri inutile e dannoso del primo chilometro, , come Carapaz, non ne aveva a sufficienza.
Poi appunto i gregari non restano coi capitani. Ma se i capitani aspettano gli ultimi km chi stacca Majka e McNulty? Steinhauser e Lemmen?
Col senno di poi, Carapaz il giro non lo poteva vincere, Del Toro aveva una gamba simile, una squadra più forte ed era focalizzato solo contro di lui, ma questa era la sola possibilità che potesse pensare di avere.
In realtà già ieri lo dissero.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:48 Intanto su ES si sono resi conto che ieri la UAE ha sbagliato. Meglio tardi che mai![]()
Questione interessante, secondo me no, si andrebbe ad annate/episodi/percorso.eliacodogno ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:29Facciamo un discorso al contrario : pogi e vingo sono lance e Jan (non voglio fare confronti ma intendere i due che normalmente si scontrano in Francia). Se Beloki Botero Gonzales de Galdeano Sevilla Mancebo Heras vengono in Italia, come accade nel ciclismo di oggi, prendono certamente a schiaffi a mani giunte Simoni Garzelli Savoldelli Casalgrande ecc?frcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:12 Sulla qualità degli avversari dissento.
Carapaz ha affrontato Nibali e Roglic, ha perso il tour da Pogacar e vingegaard.
Continuità punto a favore di Simoni oggettivamente.
Poi oltre che palmares e avversari battuti sarebbero da analizzare i percorsi.
Ovvio che la risposta certa non ce l'ha nessuno.
Ci stava l' idea di voler eliminare subito i gregari di Del Toro ma secondo me poi Carapaz è stato poco lucido e si è incaponito a volerlo staccare di forza: se al terzo scatto non te lo levi di torno mettiti lì e fai la salita del tuo passo.herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:45il problema è che io faccio una mossa che mi mette nelle condizioni di vincere, sfruttando le MIE caratteristiche. Carapaz ha il quarto d'ora, venti minuti sulla cima, dove certi corridori possono faticare a rispondergli. Quella è la sua caratteristica migliore, da sempre. Non ha l'ora a 6,5 o più w/kg, come certi fuoriclasse di oggi, in fondo a una tappa, in fondo a un Giro, non l'ha mai avuta. Magari in allenamento, ma è un altro discorso.Lopi90 ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:11Ma ovvio che era una mossa contro Del Toro, la polemica mi sfugge, chi aveva la maglia rosa? Yates? Gee? Pellizzari? Ayuso?herbie ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 14:57
non so se riesco a farti comprendere la differenza tra il Mortirolo facile su asfalto e IL COLLE DELLE FINESTRE, ma se non l'hai vista dalle immagini, difficilmente te la potrei spiegare.
A tre chilometri dalla cima del Colle delle Finestre non ho mai visto rimanere un solo gregario da salita, coi capitani davanti, a meno che fossero in crisi, raggiunti. Ma gli stessi capitani uno alla volta....Quel fuorigiri era una mossa chiaramente solo contro Del Toro, se avesse abboccato: non lo vinci certo il Giro con un fuorigiri improvvido del genere a un'ora dalla cima, se sei Carapaz....
Ci sta dire che Del Toro avrebbe dovuto marcare Yates più di Carapaz, visto che davanti c'era Van Aert (dIciamo anche che se tu squadra non mi metti nessuno in un fuga di 40 in una tappa dove un gregario nel finale vale ORO, io poi i miracoli non li posso fare).
Però purtroppo comandano le gambe, e lui, avendo commesso il grosso errore di seguire Carapaz nel fuorigiri inutile e dannoso del primo chilometro, , come Carapaz, non ne aveva a sufficienza.
Poi appunto i gregari non restano coi capitani. Ma se i capitani aspettano gli ultimi km chi stacca Majka e McNulty? Steinhauser e Lemmen?
Col senno di poi, Carapaz il giro non lo poteva vincere, Del Toro aveva una gamba simile, una squadra più forte ed era focalizzato solo contro di lui, ma questa era la sola possibilità che potesse pensare di avere.
Quindi la mossa di attaccare al primo chilometro a 600 watt o giù di lì, sulla salita dura di un'ora e passa senza soluzione di continuità nelle pendenze, non è una mossa fatta per sè. Non corrisponde alle sue caratteristiche. E' invece chiaramente una mossa per far saltare l'avversario e basta.
Perchè poi di avversari ne aveva altri, uno dei quali con intelligenza e gestione da "scienziato" come giustamente lo definisce Magrini, l'ha colto in castagna.
I capitani si sarebbero staccati perchè tra Carapaz, Yates Gee Caruso o altri ci sarebbe stata selezione naturale sullo sterrato del Finestre. Sono NOVE chilometri, non due....è sempre stato così, non c'era alcun bisogno di eliminare Majka o Mc Nulty al primo chilometro.
Dice di aver detto solo una volta ad inizio salita di controllare Simon. Una volta sola..IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 16:09
Baldato decisamente meno sorridente e soddisfatto di quanto fosse Del Toro ieri al traguardo
Prendo questo a caso ma vale per tutti i precedenti sul temacycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 16:10 Hamilton ha fatto 4° al Tour nel 2003 e ha perso il Giro da Savoldelli nel 2002. Se non mandavano a casa Simoni, Garzelli e Casagrande....faceva 4°/5° anche al Giro. Ho dubbi nel confronto con Casagrande che non era più quello del 2000-2001.
Rumsas fa 3° al Tour nel 2002, staccando Beloki sul Ventoux e battendolo pesantemente nella crono finale, e al Giro 2003 fa sesto a quasi 10' da Simoni.
Heras ha fatto 5° al Giro dietro Gotti, Savoldelli e Simoni.
Questi erano gli stranieri dietro Armstrong. Non è che Beloki o Vinokourov o Klöden avrebbero fatto diversamente al Giro. Per di più coi percorsi del Giro che erano ben diversi da quelli del Tour.
Gli italiani erano tanti ed erano forti. Ma mica solo Simoni, Savoldelli e Garzelli. Pure gente dimenticata dalla storia come Noè, Mazzoleni, Pellizotti e Bruseghin. Gente a cui oggi dedicherebbero intere puntata de il Processo alla Tappa.
Ma pure ora abbiamo una buona generazione tutto sommato.cycling_chrnicles ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 16:10 Hamilton ha fatto 4° al Tour nel 2003 e ha perso il Giro da Savoldelli nel 2002. Se non mandavano a casa Simoni, Garzelli e Casagrande....faceva 4°/5° anche al Giro. Ho dubbi nel confronto con Casagrande che non era più quello del 2000-2001.
Rumsas fa 3° al Tour nel 2002, staccando Beloki sul Ventoux e battendolo pesantemente nella crono finale, e al Giro 2003 fa sesto a quasi 10' da Simoni.
Heras ha fatto 5° al Giro dietro Gotti, Savoldelli e Simoni.
Questi erano gli stranieri dietro Armstrong. Non è che Beloki o Vinokourov o Klöden avrebbero fatto diversamente al Giro. Per di più coi percorsi del Giro che erano ben diversi da quelli del Tour.
Gli italiani erano tanti ed erano forti. Ma mica solo Simoni, Savoldelli e Garzelli. Pure gente dimenticata dalla storia come Noè, Mazzoleni, Pellizotti e Bruseghin. Gente a cui oggi dedicherebbero intere puntata de il Processo alla Tappa.
Capisco che a volte a ripetere troppe volte le cose si rischia di passare per antipatici, però in questo caso... Magari una volta in più avrei provato a dirglieloReddo ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 16:20Dice di aver detto solo una volta ad inizio salita di controllare Simon. Una volta sola..IlDucadiQuadalto ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 16:09
Baldato decisamente meno sorridente e soddisfatto di quanto fosse Del Toro ieri al traguardo![]()
Ok ma un'eventuale internazionalizzazione anticipata non andrebbe mica solo a svantaggio di Gibo e a vantaggio degli altri. Ossia in un ciclismo del genere Simoni avrebbe meno risultati in Italia e più all'estero. Sarebbe comunque, nei suoi momenti più floridi, uno dei migliori 3/5 corridori da GT del suo tempo. Nel ciclismo italiano attuale non c'è nulla del generefrcre ha scritto: ↑domenica 1 giugno 2025, 15:51
Questione interessante, secondo me no, si andrebbe ad annate/episodi/percorso.
Magari un anno vincerebbe beloki, un anno simoni.
Con 5/6 di questi al via fissi al giro gli italiani avrebbero probabilmente dovuto dividere il piatto.
Magari una vittoria diventava un 2 posto, un 3 diventava un quinto e così via.
Ma al giro ora vengono pure Pogacar, Bernal quando era ancora lui, Roglic.
Cioè gente che ha vinto o ha lottato per vincere il tour non solo le seconde linee.