Insensato è riduttivo. È proprio un paragone stupido perchè è palese che guardare i 100m sia una cosa completamente diversa da una gara di ciclismo. Pogacar è come guardare una finale Slam che sai già finirà 6-0 6-0 6-0. Non credo sarebbe uguale alla recente Alcaraz-Sinner no? Comunque amen chi apprezza guardi, chi si scazza evitiPantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:28Paragone insensato se uno non ne capisce il senso.Babylon ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:13Paragone insensato, difficile annoiarsi in 10"-20" di gara, senza contare che nel ciclismo esistono molti altri aspetti che giocoforza nelle brevi distanze dell'atletica non sussistono.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 21:53 Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
Non ho paragonato i principi dei due sport ma il fattore pathos che pur venendo meno non necessariamente determina lo spettacolo.
Il fattore noia non era rivolto ad una singola gara specifica ma al solito copione che si riciclava durante tutto il suo regno.
Quando correva Bolt nella stragrande maggioranza dei casi sapevi già come sarebbe finita, eppure lui con le sue imprese annunciate ha portato tanta gente ad appassionarsi alle sue gare.
Che poi proprio perché Pogacar è un corridore che non si limita a vincere col minimo sforzo, il tutto rende ancora più avvincente il suo strapotere.
Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Ma che dici?Walter_White ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:25Infatti il paragone non sta ovviamente in piedi. Era una gara all'anno o ogni due ed è la massima espressione della performance atletica su pista.TheArchitect99 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:19Lì comunque c'era sempre l'interesse per il cronometro essendo atletica, anche se Bolt era sempre stra favorito (oltre al fatto che è una gara di 9-10 secondi quindi brevissima) eri interessato a vedere se batteva il record mondiale/olimpico.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 21:53 Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
Il ciclismo vive invece di performance E competizione. Tour 2022 e 2023 sono stati memorabili proprio per quello. L'anno scorso c'era la doppietta quindi era comunque un avvenimento storico.
Quando però diventa la normalità, anche basta.
Cambiano ovviamente le dinamiche dei due sport ma la competizione e il testa a testa è anche il sale dell'atletica.
La gente si è appassionata al regno di Bolt come si poteva appassionare anche alla rivalità Lewis vs Ben Johnson.
L'importante è che la competizione sia ai massimi livelli, e se per generare un maggiore pathos c'è bisogno di un livellamento l'importante è che sia verso l'alto e non verso il basso.
Ho citato l'esempio Bolt ma potrei fare anche l'esempio Federer 2004-2007 è il discorso non cambia.
Anzi il tennis proprio quando è stato messo sotto scacco da 3 interpreti che a turno si sono divisi il bottino lasciando le briciole alla concorrenza, ha raggiunto l'apice della propria popolarità.
Mentre prima della definitiva esplosione di Federer quando regnò la totale anarchia toccò probabilmente il punto più basso.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Aridaje.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:38Insensato è riduttivo. È proprio un paragone stupido perchè è palese che guardare i 100m sia una cosa completamente diversa da una gara di ciclismo. Pogacar è come guardare una finale Slam che sai già finirà 6-0 6-0 6-0. Non credo sarebbe uguale alla recente Alcaraz-Sinner no? Comunque amen chi apprezza guardi, chi si scazza evitiPantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:28Paragone insensato se uno non ne capisce il senso.
Non ho paragonato i principi dei due sport ma il fattore pathos che pur venendo meno non necessariamente determina lo spettacolo.
Il fattore noia non era rivolto ad una singola gara specifica ma al solito copione che si riciclava durante tutto il suo regno.
Quando correva Bolt nella stragrande maggioranza dei casi sapevi già come sarebbe finita, eppure lui con le sue imprese annunciate ha portato tanta gente ad appassionarsi alle sue gare.
Che poi proprio perché Pogacar è un corridore che non si limita a vincere col minimo sforzo, il tutto rende ancora più avvincente il suo strapotere.
Il tuo è un paragone assurdo, perché se quel match con tutto quel pathos anziché giocarlo Alcaraz e Sinner lo avessero giocato sempre con quel pathos uno Zverev e un Ruud stai pur sicuro che non avrebbe mai generato tutto quell'entusiasmo.
Federer ha dominato il tennis mondiale tra il 2004 e il 2007 come nessun'altro nella storia, eppure grazie allo spettacolo che il suo tennis generava contribuì a rilanciare il tennis dal torpore dei primi anni 2000.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
E' un giudizio che mi sento di condividere, anche se è un po' eccessivo. Sicuramente anche la tappa di Siena è stata notevole, e ci ha offerto il ritrovamento di un grande campione come Van Aert, e un altro paio sono state degne di nota, comprese quelle con incidenti più o meno gravi. Per contro è innegabile che molte tappe siano state davvero noiose, a partire dal "tappone", e che in generale un GT dove mancano tutti i migliori non sarà mai preferibile a un Delfinato dove questi ci sono tutti. Che molti forumisti non siano d'accordo non penso cambi la valutazione della totalità dei tifosi e degli esperti.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 21:26 L'ho già detto, per me l'ultimo Giro è stato sostanzialmente salvato dalla tappa del Sestriere, sotto questo punto di vista nulla da dire, è stata una delle tappe più belle di questi ultimi anni.
Il problema sono state tutte le tappe precedenti nel complesso che avevano generato una corsa a dir poco insulsa.
La cosa veramente scontata era la noia che ha preceduto la corsa fino a quella tappa.
Altrimenti, per tornare al solito paragone tennistico, ci sarebbe più pubblico a un incontro Hrbaty-Spadea (incerto) che a un Federer-Bjorkman (scontato). ma sappiamo che non è così. Tutti vogliono vedere all'opera il grande campione, sia esso Federer, Bolt o Pogacar, e a pochi interessano i comprimari, per quanto possano lottare e rendere combattute le competizioni.
Se così non fosse oggi non ricorderemmo ancora lo strapotere di Coppi nel Tour del 1952, con le imprese all'Alpe d'Huez, sul Puy de Dome e al Sestriere, ma solo cose come la vittoria di Janssen su Van Springel nel 1968, per 38 secondi e con vittoria arrivata nell'ultima tappa.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Perfetto.Fantasio ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:51E' un giudizio che mi sento di condividere, anche se è un po' eccessivo. Sicuramente anche la tappa di Siena è stata notevole, e ci ha offerto il ritrovamento di un grande campione come Van Aert, e un altro paio sono state degne di nota, comprese quelle con incidenti più o meno gravi. Per contro è innegabile che molte tappe siano state davvero noiose, a partire dal "tappone", e che in generale un GT dove mancano tutti i migliori non sarà mai preferibile a un Delfinato dove questi ci sono tutti. Che molti forumisti non siano d'accordo non penso cambi la valutazione della totalità dei tifosi e degli esperti.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 21:26 L'ho già detto, per me l'ultimo Giro è stato sostanzialmente salvato dalla tappa del Sestriere, sotto questo punto di vista nulla da dire, è stata una delle tappe più belle di questi ultimi anni.
Il problema sono state tutte le tappe precedenti nel complesso che avevano generato una corsa a dir poco insulsa.
La cosa veramente scontata era la noia che ha preceduto la corsa fino a quella tappa.
Altrimenti, per tornare al solito paragone tennistico, ci sarebbe più pubblico a un incontro Hrbaty-Spadea (incerto) che a un Federer-Bjorkman (scontato). ma sappiamo che non è così. Tutti vogliono vedere all'opera il grande campione, sia esso Federer, Bolt o Pogacar, e a pochi interessano i comprimari, per quanto possano lottare e rendere combattute le competizioni.
Se così non fosse oggi non ricorderemmo ancora lo strapotere di Coppi nel Tour del 1952, con le imprese all'Alpe d'Huez, sul Puy de Dome e al Sestriere, ma solo cose come la vittoria di Janssen su Van Springel nel 1968, per 38 secondi e con vittoria arrivata nell'ultima tappa.
Come già detto, è chiaro che chiunque preferirebbe vedere un maggiore livellamento ma sempre verso l'alto.
Non a caso io stesso nonostante adori anche la versione Pogacar dittatore, se devo scegliere tra lo spettacolo del Tour 2024 o quello 2023 scelgo tutta la vita il 2023, ma proprio perché vi fu un grande equilibrio (perlomeno fino alla cronometro) ma tra due fuoriclasse.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
io del 1968 ricordo l'incredibile impresa di Bitossi : classifica a punto con peggior piazzamento in una tappa quattordicesimo.Fantasio ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:51
Se così non fosse oggi non ricorderemmo ancora lo strapotere di Coppi nel Tour del 1952, con le imprese all'Alpe d'Huez, sul Puy de Dome e al Sestriere, ma solo cose come la vittoria di Janssen su Van Springel nel 1968, per 38 secondi e con vittoria arrivata nell'ultima tappa.
Con una squadra disposizione avrebbe potuto vincere il Tour...
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Come preferisci, coi muri non discuto da moPantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:49Aridaje.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:38Insensato è riduttivo. È proprio un paragone stupido perchè è palese che guardare i 100m sia una cosa completamente diversa da una gara di ciclismo. Pogacar è come guardare una finale Slam che sai già finirà 6-0 6-0 6-0. Non credo sarebbe uguale alla recente Alcaraz-Sinner no? Comunque amen chi apprezza guardi, chi si scazza evitiPantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:28
Paragone insensato se uno non ne capisce il senso.
Non ho paragonato i principi dei due sport ma il fattore pathos che pur venendo meno non necessariamente determina lo spettacolo.
Il fattore noia non era rivolto ad una singola gara specifica ma al solito copione che si riciclava durante tutto il suo regno.
Quando correva Bolt nella stragrande maggioranza dei casi sapevi già come sarebbe finita, eppure lui con le sue imprese annunciate ha portato tanta gente ad appassionarsi alle sue gare.
Che poi proprio perché Pogacar è un corridore che non si limita a vincere col minimo sforzo, il tutto rende ancora più avvincente il suo strapotere.
Il tuo è un paragone assurdo, perché se quel match con tutto quel pathos anziché giocarlo Alcaraz e Sinner lo avessero giocato sempre con quel pathos uno Zverev e un Ruud stai pur sicuro che non avrebbe mai generato tutto quell'entusiasmo.
Federer ha dominato il tennis mondiale tra il 2004 e il 2007 come nessun'altro nella storia, eppure grazie allo spettacolo che il suo tennis generava contribuì a rilanciare il tennis dal torpore dei primi anni 2000.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Aggiungo pure che sempre nel tennis è opinione unanime che il duopolio Sinner-Alcaraz stia salvando il proprio sport vedovo dei big three.
In questo momento storico nei tornei più importanti se non succedono cose strane sai già che il vincitore uscirà da quei due nomi, come dimostrano gli ultimi 6 slam che si sono suddivisi ma anche 15 degli ultimi 16 tornei vinti da uno dei due in cui erano presenti entrambi.
Se non ci fossero Sinner e Alcaraz ci sarebbe un grande equilibrio con tanti papabili potenziali vincitori, ma gli ascolti e l'interesse crollerebbe/ro.
Alla fine non a caso tutti gli sport vengono seguiti al loro massimo livello, perché nella stragrande maggioranza dei casi si vuole vedere i migliori competere.
In questo momento storico nei tornei più importanti se non succedono cose strane sai già che il vincitore uscirà da quei due nomi, come dimostrano gli ultimi 6 slam che si sono suddivisi ma anche 15 degli ultimi 16 tornei vinti da uno dei due in cui erano presenti entrambi.
Se non ci fossero Sinner e Alcaraz ci sarebbe un grande equilibrio con tanti papabili potenziali vincitori, ma gli ascolti e l'interesse crollerebbe/ro.
Alla fine non a caso tutti gli sport vengono seguiti al loro massimo livello, perché nella stragrande maggioranza dei casi si vuole vedere i migliori competere.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Non cogli il punto, che sta nella parola 'competere'
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Il muro di chi pensa che un match pieno di incertezza come la finale tra Thiem e Zverev agli US Open 2020 possa suscitare più entusiasmo rispetto al vedere un Federer che impartisce una sonora lezione a uno Hewitt come nella finale degli US Open 2004.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 23:10Come preferisci, coi muri non discuto da moPantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:49Aridaje.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:38
Insensato è riduttivo. È proprio un paragone stupido perchè è palese che guardare i 100m sia una cosa completamente diversa da una gara di ciclismo. Pogacar è come guardare una finale Slam che sai già finirà 6-0 6-0 6-0. Non credo sarebbe uguale alla recente Alcaraz-Sinner no? Comunque amen chi apprezza guardi, chi si scazza eviti
Il tuo è un paragone assurdo, perché se quel match con tutto quel pathos anziché giocarlo Alcaraz e Sinner lo avessero giocato sempre con quel pathos uno Zverev e un Ruud stai pur sicuro che non avrebbe mai generato tutto quell'entusiasmo.
Federer ha dominato il tennis mondiale tra il 2004 e il 2007 come nessun'altro nella storia, eppure grazie allo spettacolo che il suo tennis generava contribuì a rilanciare il tennis dal torpore dei primi anni 2000.
Perché sostanzialmente col tuo ragionamento questo volevi intendere.
Vai a dire una cosa del genere a qualche appassionato di tennis e vedi che reazioni susciti.
Ma si sa, l'importante è crederci.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Facevi prima a dire: In ogni gara con arrivo in salita oppure con dislivello superiore ai 2500 metri, oppure quando vuole vincerefrcre ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 19:17Hai ragione non ho specificato.ElChava ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 18:59Se il discorso lo si fa in generale deve valere per ogni occasione, altrimenti dovevi precisare che ti riferivi soltanto alle monumento.
L'Amstel corsetta tanto idiota non è e sinceramente tanto Tadej quanto Remco non so quanto siano stati felici quel giorno di farsi beffare in quel modo dal danese.
Poi tu stesso altre volte hai ribadito che consideri l'importanza degli albi d'oro e se vogliamo commentare freddamente, senza stare a ricordare come i vari protagonisti si mossero negli ultimi quindici chilometri, dobbiamo dire che quel giorno Tadej ha perso e l'ha fatto in una maniera in cui è stato veramente messo nel sacco da un avversario che quel giorno si è dimostrato più furbo di lui, esattamente come lo fu Narvaez nella tappa inaugurale del Giro 2024.
P.S.: ti faccio notare che l'Amstel ha impedito, per il momento, a Tadej di eguagliare Rebellin e Gilbert come unici capaci di completare vittoriosamente il trittico delle Ardenne nello stesso anno. Lo sloveno a queste cose ci guarda eccome.
Ritengo Pogacar imbattibile in:
Liegi, fiandre, Lombardia, grandi giri, mondiali duri.
Per me queste corse se è al via si lotta per il secondo.
E non è possibile metterlo nel sacco perché è troppo più forte e può rimediare a qualsiasi situazione tattica
Qualche corsa non troppo dura, che magari arriva in mezzo tra roubaix e liegi, tipo l'amstel, può sfuggirgli.
Così come qualche tappa nei GT.
Insomma roba importante per tutti gli altri, le briciole per lui.

Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Io personalmente sono d'accordo, perché io adoro i cannibali in generale.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 21:53 Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
Però capisco la posizione di chi non è d'accordo ed obiettivamente il giro per quanto disegnato male (secondo me), ha regalato incertezza fino alla fine, tanto che il "favorito" è cambiato tante volte e alla fine ha vinto uno che il favorito non è mai stato:
Prima del giro erano Roglic e Ayuso
Dopo la crono Roglic
Dopo l'arrivo in salita Ayuso
Dopo siena Del Toro
Dopo San Valentino Carapaz
Dopo bormio Del Toro
Alla fine ha vinto S.Yates
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Per altro io ho magnifici ricordi del combattutissimo Tour 1989, con Fignon e Lemond che si sono contesi la maglia gialla sino all'ultima tappa, ma lì, appunto, si parla di coloro che in quel momento erano i due migliori sulle piazza. Ricordo altrettanto bene il finale del combattutissimo Giro 1981, con i primi tre in meno di un minuto, e ricordo bene che negli ultimi giorni andò a sovrapporsi al Delfinato, stravinto da Hinault con 12 minuti su Agostinho e vittoria nelle ultime 4 tappe (!). E ricordo di come invidiavo chi poteva vedere l'incredibile spettacolo di un Hinault che annichiliva i suoi avversari, mentre io dovevo vedere i vari Battaglin, Saronni, Prim che facevano del loro meglio per superarsi di qualche secondo.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:55Non a caso io stesso nonostante adori anche la versione Pogacar dittatore, se devo scegliere tra lo spettacolo del Tour 2024 o quello 2023 scelgo tutta la vita il 2023, ma proprio perché vi fu un grande equilibrio (perlomeno fino alla cronometro) ma tra due fuoriclasse.
Temo che quello di preferire il Giro 1981 o 2025 al corrispondente Delfinato eccetera eccetera sia un problema tutto italiano. Chissà se all'estero hanno di questi problemi.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Mi sa che sei tu che non stai cogliendo il punto, visto che io non ho detto che è meglio per i miei gusti una competizione a senso unico causa dittatura di un fuoriclasse, piuttosto che una competizione più equilibrata tra almeno due fuoriclasse.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 23:13 Non cogli il punto, che sta nella parola 'competere'
Io sto dicendo che tra una competizione a senso unico generata da un fuoriclasse e una competizione più equilibrata ma tra comprimari, tra i due scenari preferisco di gran lunga la prima ipotesi, e a giudicare da quella che è la storia dello sport non sono il solo.
Anche nella stessa Nba abbiamo visto la differenza di popolarità e interesse che ha suscitato una dinastia come quella dei Bulls di Jordan dominatori della lega negli anni 90, rispetto ad altri momenti storici (tipo l'attuale o quella degli anni 70) quando ai vertici si alternavano continuamente franchigie e protagonisti differenti.
Sarà che sono i fuoriclasse a suscitare il maggiore interesse indipendentemente dal tipo di competizione?
Chiedo eh.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Sempre dei big si parla alla fine.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 23:41Mi sa che sei tu che non stai cogliendo il punto, visto che io non ho detto che è meglio per i miei gusti una competizione a senso unico causa dittatura di un fuoriclasse, piuttosto che una competizione più equilibrata tra almeno due fuoriclasse.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 23:13 Non cogli il punto, che sta nella parola 'competere'
Io sto dicendo che tra una competizione a senso unico generata da un fuoriclasse e una competizione più equilibrata ma tra comprimari, tra i due scenari preferisco di gran lunga la prima ipotesi, e a giudicare da quella che è la storia dello sport non sono il solo.
Anche nella stessa Nba abbiamo visto la differenza di popolarità e interesse che ha suscitato una dinastia come quella dei Bulls di Jordan dominatori della lega negli anni 90, rispetto ad altri momenti storici (tipo l'attuale o quella degli anni 70) quando ai vertici si alternavano continuamente franchigie e protagonisti differenti.
Sarà che sono i fuoriclasse a suscitare il maggiore interesse indipendentemente dal tipo di competizione?
Chiedo eh.
Alla fine se prendiamo tutte le corse a tappe di una settimana e vediamo quante pagine sono state scritte sul forum, ci diamo la risposta.
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Che poi è facile criticare il Giro 2025, o magari quello 2023, ma chi ha una memoria lunga ancora ha gli incubi al ricordo dei famosi "Giri pianeggianti" ideati da Torriani per far vincere Moser (e poi Visentini). Fatico a ricordare una sola tappa memorabile in ciascuno di questi Giri, mentre ne ricordo molte, sia all'epoca di Merckx che in quella di Hinault.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Ma mi sembrano paragoni assurdi sinceramente, Alcaraz-Sinner è stata (e sarà) memorabile appunto perchè si sfidano i due migliori tennisti al mondo dando vita a sfide punto a punto, chiaramente molto più interessante che un Zverev-Ruud anche perchè la qualità di Sinner e Alcaraz la vedi solo con loro due non con due ottimi giocatori ma non fuoriclasse, se invece avessimo sfide Federer-Gonzalez o Federer-Baghdatis la musica sarebbe molto diversa (poi chiaro che Federer era uno spettacolo per il modo di giocare ed è un discorso a parte, di certo il dominio di Djokovic è stato un periodo molto meno interessante). Dire che il Giro di quest'anno sia stato insulso e che sia stato snobbato mi sembra veramente un'esagerazione, gli unici assenti di peso sono i primi due e Remco causa infortunio, Roglic-Ayuso sulla carta era un duello di primissimo piano poi le cose sono andate diversamente, ma è uscito Del Toro che è un super talento insieme a Carapaz e Yates che sono corridori che avrebbero fatto tranquillamente podio in questo Delfinato con la gamba del Giro (confronti difficili chiaro ma l'impressione è quella). Se al Tour dovessimo vedere una sfida equilibrata fra JV e Pogacar lo spettacolo sarebbe maggiore che al Giro senza dubbio, se sarà un assolo totale come siamo abituati da un anno a questa parte allora lo spettacolo e l'interesse caleranno drasticamente.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Ma io in parte sono d'accordo con chi preferisce un maggiore equilibrio che genera un maggiore pathos, sto semplicemente dicendo che il pathos lo preferirei tra fuoriclasse.brunello ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 23:31Io personalmente sono d'accordo, perché io adoro i cannibali in generale.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 21:53 Bolt nella velocità ha ucciso la competizione per circa 10 anni, eppure anche qua sfido chiunque a dirmi di essersi annoiato in quel suo regno addirittura rimpiangendo edizioni tipo il mondiale di Parigi 2003 dove su 100 e 200 regnò un grande equilibrio ma livellato verso il basso (si vinse l'oro rispettivamente con 10"07 e 20"30).
Quando a farla da padrone ci sono simili fuoriclasse epocali si va oltre la questione pathos.
Sapevi che come Bolt ne nasce uno ogni 50 anni, e ti godevi semplicemente lo spettacolo che sapeva generare.
La stessa cosa paro paro vale per Pogacar.
Però capisco la posizione di chi non è d'accordo ed obiettivamente il giro per quanto disegnato male (secondo me), ha regalato incertezza fino alla fine, tanto che il "favorito" è cambiato tante volte e alla fine ha vinto uno che il favorito non è mai stato:
Prima del giro erano Roglic e Ayuso
Dopo la crono Roglic
Dopo l'arrivo in salita Ayuso
Dopo siena Del Toro
Dopo San Valentino Carapaz
Dopo bormio Del Toro
Alla fine ha vinto S.Yates
Se al Giro 2024 ci togli un Pogacar penso che sarebbe venuta fuori una corsa incerta ed equilibrata ma clamorosamente livellata verso il basso.
Io l'altro giorno ho citato che in quanto appassionato uno dei maggiori hype che ho avuto prima di una corsa fu alla vigilia del Tour 2015 quando alla partenza si prospettava una lotta a 4 tra Froome, Nibali, Contador e Quintata.
Ma il maggiore hype che ho avuto va al Tour 2000, qui penso che a livello di status la starting list fosse ineguagliabile.
Vi erano gli ultimi 3 vincitori del Tour, Ullrich, Pantani e Armstrong, poi Zulle, Jimenez, Escartin, Jalabert, Olano, Virenque, Dufaux, Heras, Savoldelli, Bartoli, VDB, eccetera.
Una roba allucinante la lista di partenza di quel Tour.
Ricordo ancora la cronometro iniziale di Futuroscope dove non ti capacitavi di vedere quei grandi nomi tutti presenti.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
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Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Casualmente sono paragoni assurdi quando vanno contro una certa tesi.TheArchitect99 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 23:56 Ma mi sembrano paragoni assurdi sinceramente, Alcaraz-Sinner è stata (e sarà) memorabile appunto perchè si sfidano i due migliori tennisti al mondo dando vita a sfide punto a punto, chiaramente molto più interessante che un Zverev-Ruud anche perchè la qualità di Sinner e Alcaraz la vedi solo con loro due non con due ottimi giocatori ma non fuoriclasse, se invece avessimo sfide Federer-Gonzalez o Federer-Baghdatis la musica sarebbe molto diversa (poi chiaro che Federer era uno spettacolo per il modo di giocare ed è un discorso a parte, di certo il dominio di Djokovic è stato un periodo molto meno interessante). Dire che il Giro di quest'anno sia stato insulso e che sia stato snobbato mi sembra veramente un'esagerazione, gli unici assenti di peso sono i primi due e Remco causa infortunio, Roglic-Ayuso sulla carta era un duello di primissimo piano poi le cose sono andate diversamente, ma è uscito Del Toro che è un super talento insieme a Carapaz e Yates che sono corridori che avrebbero fatto tranquillamente podio in questo Delfinato con la gamba del Giro (confronti difficili chiaro ma l'impressione è quella). Se al Tour dovessimo vedere una sfida equilibrata fra JV e Pogacar lo spettacolo sarebbe maggiore che al Giro senza dubbio, se sarà un assolo totale come siamo abituati da un anno a questa parte allora lo spettacolo e l'interesse caleranno drasticamente.
Si durante la dittatura Djokovic non c'era lo stesso interesse rispetto al periodo marchiato Federer proprio per la differenza di stili, ma certamente anche in quel periodo di dittatura Djokovic l'interesse era enne volte superiore rispetto a periodi in cui vi era più equilibrio ma mancavano veri fuoriclasse.
La finale Sinner-Alcaraz parametrato ai rispettivi sport è più accostabile al duello Vingegaard-Pogacar del Tour 2023, mentre il Giro 2025 più alla finale Thiem-Zverev degli Us Open 2020.
Così come Pogacar per lo spettacolo che genera è più accostabile alla dittatura Federer 2004-2007 piuttosto che a quella successiva di Djokovic sempre parametrato ai rispettivi sport.
Ripeto, lo sloveno è uno che domina ma lo fa regalando spettacolo, non è uno come Indurain che si limitava a controllare la corsa subito dopo averla uccisa.
E comunque non ci giurerei che in caso di nuovo dominio di Pogacar al prossimo Tour l'interesse calerebbe drasticamente.
Dipende sempre da chi è il soggetto.
Quando Pantani dominò il Giro 99 prima della squalifica di Madonna di Campiglio non mi sembra che l'interesse rivolto a quel Giro calò, anzi.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Ma per me anche in Italia è una minima parte (probabilmente concentrata in questo forum) che può preferire l'ultimo Giro a questo Delfinato.Fantasio ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 23:33Per altro io ho magnifici ricordi del combattutissimo Tour 1989, con Fignon e Lemond che si sono contesi la maglia gialla sino all'ultima tappa, ma lì, appunto, si parla di coloro che in quel momento erano i due migliori sulle piazza. Ricordo altrettanto bene il finale del combattutissimo Giro 1981, con i primi tre in meno di un minuto, e ricordo bene che negli ultimi giorni andò a sovrapporsi al Delfinato, stravinto da Hinault con 12 minuti su Agostinho e vittoria nelle ultime 4 tappe (!). E ricordo di come invidiavo chi poteva vedere l'incredibile spettacolo di un Hinault che annichiliva i suoi avversari, mentre io dovevo vedere i vari Battaglin, Saronni, Prim che facevano del loro meglio per superarsi di qualche secondo.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:55Non a caso io stesso nonostante adori anche la versione Pogacar dittatore, se devo scegliere tra lo spettacolo del Tour 2024 o quello 2023 scelgo tutta la vita il 2023, ma proprio perché vi fu un grande equilibrio (perlomeno fino alla cronometro) ma tra due fuoriclasse.
Temo che quello di preferire il Giro 1981 o 2025 al corrispondente Delfinato eccetera eccetera sia un problema tutto italiano. Chissà se all'estero hanno di questi problemi.
Ma basta vedere anche sui social, che fanno da termometro, il numero di commenti e visualizzazioni che hanno suscitato le tappe clou del Giro con quelle di questo Delfinato.
Se Giro e Delfinato fossero stati in contemporanea approssimativamente 8 appassionati su 10 avrebbero seguito il Delfinato, ovviamente a parità grossomodo di coefficiente di difficoltà di una tappa.
Il Giro ha bisogno di questi fuoriclasse.
Se il prossimo anno dovesse parteciparvi Vingegaard anche a costo di rendere la corsa priva di pathos, ma ben venga, almeno vediamo un po' di spettacolo.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Ti sei già risposto, il tennis è uno sport molto più estetico di quanto possa mai essere il ciclismo, e Federer ne è stata la massima espressione. È uno dei motivi per cui lo svizzero è da tanti considerato più grande di Djokovic nonostante il serbo sia stato più forte.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:49Aridaje.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:38Insensato è riduttivo. È proprio un paragone stupido perchè è palese che guardare i 100m sia una cosa completamente diversa da una gara di ciclismo. Pogacar è come guardare una finale Slam che sai già finirà 6-0 6-0 6-0. Non credo sarebbe uguale alla recente Alcaraz-Sinner no? Comunque amen chi apprezza guardi, chi si scazza evitiPantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:28
Paragone insensato se uno non ne capisce il senso.
Non ho paragonato i principi dei due sport ma il fattore pathos che pur venendo meno non necessariamente determina lo spettacolo.
Il fattore noia non era rivolto ad una singola gara specifica ma al solito copione che si riciclava durante tutto il suo regno.
Quando correva Bolt nella stragrande maggioranza dei casi sapevi già come sarebbe finita, eppure lui con le sue imprese annunciate ha portato tanta gente ad appassionarsi alle sue gare.
Che poi proprio perché Pogacar è un corridore che non si limita a vincere col minimo sforzo, il tutto rende ancora più avvincente il suo strapotere.
Il tuo è un paragone assurdo, perché se quel match con tutto quel pathos anziché giocarlo Alcaraz e Sinner lo avessero giocato sempre con quel pathos uno Zverev e un Ruud stai pur sicuro che non avrebbe mai generato tutto quell'entusiasmo.
Federer ha dominato il tennis mondiale tra il 2004 e il 2007 come nessun'altro nella storia, eppure grazie allo spettacolo che il suo tennis generava contribuì a rilanciare il tennis dal torpore dei primi anni 2000.
Inoltre tendenzialmente i dominatori piacciono, le imprese piacciono, assistere o far parte di cose memorabili è fatto ambito.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
E nel ciclismo l'estetica è la condotta di gara, ecco perché Pogacar può continuare a dominare senza fare calare l'interesse, anzi, vista la sua condotta iper-aggressiva non fa altro che aumentarlo.Babylon ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:45Ti sei già risposto, il tennis è uno sport molto più estetico di quanto possa mai essere il ciclismo, e Federer ne è stata la massima espressione. È uno dei motivi per cui lo svizzero è da tanti considerato più grande di Djokovic nonostante il serbo sia stato più forte.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:49Aridaje.chinaski89 ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:38
Insensato è riduttivo. È proprio un paragone stupido perchè è palese che guardare i 100m sia una cosa completamente diversa da una gara di ciclismo. Pogacar è come guardare una finale Slam che sai già finirà 6-0 6-0 6-0. Non credo sarebbe uguale alla recente Alcaraz-Sinner no? Comunque amen chi apprezza guardi, chi si scazza eviti
Il tuo è un paragone assurdo, perché se quel match con tutto quel pathos anziché giocarlo Alcaraz e Sinner lo avessero giocato sempre con quel pathos uno Zverev e un Ruud stai pur sicuro che non avrebbe mai generato tutto quell'entusiasmo.
Federer ha dominato il tennis mondiale tra il 2004 e il 2007 come nessun'altro nella storia, eppure grazie allo spettacolo che il suo tennis generava contribuì a rilanciare il tennis dal torpore dei primi anni 2000.
Inoltre tendenzialmente i dominatori piacciono, le imprese piacciono, assistere o far parte di cose memorabili è fatto ambito.
Comunque gli esempi si sprecano in ogni tipo di sport, anche il motociclismo probabilmente ha raggiunto l'apice della propria popolarità quando Rossi dominava.
La gente non si asseufava mai alle sue continue vittorie, e non solo in Italia.
È il soggetto che fa la differenza.
Una dittatura può generare più interesse rispetto ad una competizione equilibrata, dipende sempre dal e dai soggetto/i.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Mi pare che qui si confonda l'attrazione mediatica data dalla partecipazione di certa gente rispetto al contenuto sportivo.
Ci sono situazioni in cui la cosa si combina, e allora la cosa diventa quasi mistica (io per vedere la finale del RG, tennis che guardo a spizzichi e bocconi, mi sono perso metà della finale della mia squadra del cuore per l'A1 di basket per dire), poi negli altri casi si va sulla bilancia a pesare la situazione.
Chiaro che se c'è la Dwars door Hageland, corsa divertentissima, contro il Delfinato, prevale la prima componente.
Se c'è il Finestre con la classifica del Giro per aria, anche no.
Dire che ci sia stato più spettacolo in questi ultimi giorni al Delfinato piuttosto che in quella situazione mi pare un po' una "fanboyata" (lecita eh, mi rendo conto che il Fiandre del 2024 per tanti avrà fatto schifo, il tifo distorce le opinioni) secondo me, così come la solita contro-generalizzazione commiserativa del Giro che tira solo in Italia: prendo un parametro stupidissimo, le pagine dedicate alla tappa del Finestre sul forum di Cyclingnews, quasi 60 che fanno la somma di quelle degli ultimi 3 giorni francesi.
Ci sono situazioni in cui la cosa si combina, e allora la cosa diventa quasi mistica (io per vedere la finale del RG, tennis che guardo a spizzichi e bocconi, mi sono perso metà della finale della mia squadra del cuore per l'A1 di basket per dire), poi negli altri casi si va sulla bilancia a pesare la situazione.
Chiaro che se c'è la Dwars door Hageland, corsa divertentissima, contro il Delfinato, prevale la prima componente.
Se c'è il Finestre con la classifica del Giro per aria, anche no.
Dire che ci sia stato più spettacolo in questi ultimi giorni al Delfinato piuttosto che in quella situazione mi pare un po' una "fanboyata" (lecita eh, mi rendo conto che il Fiandre del 2024 per tanti avrà fatto schifo, il tifo distorce le opinioni) secondo me, così come la solita contro-generalizzazione commiserativa del Giro che tira solo in Italia: prendo un parametro stupidissimo, le pagine dedicate alla tappa del Finestre sul forum di Cyclingnews, quasi 60 che fanno la somma di quelle degli ultimi 3 giorni francesi.
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Grazie, quotoudra ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:59 Mi pare che qui si confonda l'attrazione mediatica data dalla partecipazione di certa gente rispetto al contenuto sportivo.
Ci sono situazioni in cui la cosa si combina, e allora la cosa diventa quasi mistica (io per vedere la finale del RG, tennis che guardo a spizzichi e bocconi, mi sono perso metà della finale della mia squadra del cuore per l'A1 di basket per dire), poi negli altri casi si va sulla bilancia a pesare la situazione.
Chiaro che se c'è la Dwars door Hageland, corsa divertentissima, contro il Delfinato, prevale la prima componente.
Se c'è il Finestre con la classifica del Giro per aria, anche no.
Dire che ci sia stato più spettacolo in questi ultimi giorni al Delfinato piuttosto che in quella situazione mi pare un po' una "fanboyata" (lecita eh, mi rendo conto che il Fiandre del 2024 per tanti avrà fatto schifo, il tifo distorce le opinioni) secondo me, così come la solita contro-generalizzazione commiserativa del Giro che tira solo in Italia: prendo un parametro stupidissimo, le pagine dedicate alla tappa del Finestre sul forum di Cyclingnews, quasi 60 che fanno la somma di quelle degli ultimi 3 giorni francesi.
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
In sostanza sibrunello ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 23:26Facevi prima a dire: In ogni gara con arrivo in salita oppure con dislivello superiore ai 2500 metri, oppure quando vuole vincerefrcre ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 19:17Hai ragione non ho specificato.ElChava ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 18:59
Se il discorso lo si fa in generale deve valere per ogni occasione, altrimenti dovevi precisare che ti riferivi soltanto alle monumento.
L'Amstel corsetta tanto idiota non è e sinceramente tanto Tadej quanto Remco non so quanto siano stati felici quel giorno di farsi beffare in quel modo dal danese.
Poi tu stesso altre volte hai ribadito che consideri l'importanza degli albi d'oro e se vogliamo commentare freddamente, senza stare a ricordare come i vari protagonisti si mossero negli ultimi quindici chilometri, dobbiamo dire che quel giorno Tadej ha perso e l'ha fatto in una maniera in cui è stato veramente messo nel sacco da un avversario che quel giorno si è dimostrato più furbo di lui, esattamente come lo fu Narvaez nella tappa inaugurale del Giro 2024.
P.S.: ti faccio notare che l'Amstel ha impedito, per il momento, a Tadej di eguagliare Rebellin e Gilbert come unici capaci di completare vittoriosamente il trittico delle Ardenne nello stesso anno. Lo sloveno a queste cose ci guarda eccome.
Ritengo Pogacar imbattibile in:
Liegi, fiandre, Lombardia, grandi giri, mondiali duri.
Per me queste corse se è al via si lotta per il secondo.
E non è possibile metterlo nel sacco perché è troppo più forte e può rimediare a qualsiasi situazione tattica
Qualche corsa non troppo dura, che magari arriva in mezzo tra roubaix e liegi, tipo l'amstel, può sfuggirgli.
Così come qualche tappa nei GT.
Insomma roba importante per tutti gli altri, le briciole per lui.![]()
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Giustissimo. Non si può negare che Indurain vincesse in modo abbastanza noioso, a differenza di Pogacar.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:17Ripeto, lo sloveno è uno che domina ma lo fa regalando spettacolo, non è uno come Indurain che si limitava a controllare la corsa subito dopo averla uccisa.
E poi ci sarebbe sempre il fattore "record": l'anno prossimo arriverà a quota 5, uguagliando il record di vittorie? Quello dopo a quota 6, battendolo? Quallo dopo ancora a quota 7, uguagliando quello "ufficioso"? Qualunque gara disputi ci sarà sempre un record da battere, e questo suscita interesse anche a prescindere dal fattore estetico.E comunque non ci giurerei che in caso di nuovo dominio di Pogacar al prossimo Tour l'interesse calerebbe drasticamente.
Dipende sempre da chi è il soggetto.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
udra ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:59 Mi pare che qui si confonda l'attrazione mediatica data dalla partecipazione di certa gente rispetto al contenuto sportivo.
Ci sono situazioni in cui la cosa si combina, e allora la cosa diventa quasi mistica (io per vedere la finale del RG, tennis che guardo a spizzichi e bocconi, mi sono perso metà della finale della mia squadra del cuore per l'A1 di basket per dire), poi negli altri casi si va sulla bilancia a pesare la situazione.
Chiaro che se c'è la Dwars door Hageland, corsa divertentissima, contro il Delfinato, prevale la prima componente.
Se c'è il Finestre con la classifica del Giro per aria, anche no.
Dire che ci sia stato più spettacolo in questi ultimi giorni al Delfinato piuttosto che in quella situazione mi pare un po' una "fanboyata" (lecita eh, mi rendo conto che il Fiandre del 2024 per tanti avrà fatto schifo, il tifo distorce le opinioni) secondo me, così come la solita contro-generalizzazione commiserativa del Giro che tira solo in Italia: prendo un parametro stupidissimo, le pagine dedicate alla tappa del Finestre sul forum di Cyclingnews, quasi 60 che fanno la somma di quelle degli ultimi 3 giorni francesi.
Innanzitutto io ho detto fin dal principio di questa discussione che la tappa del Sestriere è stata una delle più belle di questi ultimi anni.
Il paragone Giro d'Italia 2025 con il Delfinato 2025 l'ho fatto nel suo complesso.
Comunque anche basta metterla sempre con questa storia del fanboysmo solo per cercare di mettersi in una posizione di vantaggio nella discussione, della serie non si è obiettivi e per questo si dicono certe cose, a maggior ragione quando uno come il sottoscritto ha sempre ammesso di adorare il corridore Pogacar ma che non l'ha mai tifato, proprio perché per quelli che sono i miei ideali di tifo non riesco ad avere lo stesso trasporto che posso avere nei confronti di un corridore italiano.
Quando Sinner ha perso in quel modo la finale domenica scorsa il mio umore per diverse ore è rimasto cupo, quando Pantani venne estromesso dal Giro 99, anche perché all'epoca ero ancora adolescente, sono rimasto in uno stato di lutto per diversi giorni.
Se Pogacar dovesse perdere il prossimo Tour non me ne potrebbe fregare di meno, esattamente come quando Federer perse la finale di Wimbledon 2019 in un modo simile a quello di Sinner, e anche lo svizzero era un tennista che adoravo.
Se quello che oggi fa Pogacar domani lo facesse qualcun'altro avrei nei confronti di quel qualcun'altro la stessa identica ammirazione/adorazione.
Questo tanto per mettere i puntini sulle i, visto che è fastidioso questo continuare ad etichettare a random solo perché su determinati argomenti si ha un punto di vista diametralmente opposto.
Sono stato, questo si, tifoso di Nibali, ma mai mi sognerei di dire che le sue imprese hanno trasceso la nicchia di appassionati di ciclismo coinvolgendo gli spettatori occasionali.
Sarebbe una ricostruzione non inerente alla realtà.
Io comunque accetto le opinioni di tutti sulla questione, basta che poi chi sostiene certe cose eviti di lamentarsi quando i big snobbano una corsa come il Giro.
Esempio sperare che Vingegaard o lo stesso Pogacar partecipino al Giro, a meno che non scelgano di farlo assieme, sai già che con la presenza di uno dei due la competizione è morta già in partenza, quindi risulta una contraddizione.
Al contrario chi sostiene certe cose dovrebbe sperare che il Vingegaard di turno continui a snobbarlo, così almeno l'equilibrio della competizione può essere salvo, e poco importa se il livellamento di valori che ha contraddistinto molte delle ultime edizioni della corsa rosa continui a restare verso il basso, esattamente come al Giro di quest'anno.
Ultima modifica di Pantani the best il lunedì 16 giugno 2025, 1:45, modificato 1 volta in totale.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Premessa: dubito il ciclismo possa attirare tanti nuovi appassionati nonostante gli sforzi che si fanno in tal senso.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:54E nel ciclismo l'estetica è la condotta di gara, ecco perché Pogacar può continuare a dominare senza fare calare l'interesse, anzi, vista la sua condotta iper-aggressiva non fa altro che aumentarlo.Babylon ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:45Ti sei già risposto, il tennis è uno sport molto più estetico di quanto possa mai essere il ciclismo, e Federer ne è stata la massima espressione. È uno dei motivi per cui lo svizzero è da tanti considerato più grande di Djokovic nonostante il serbo sia stato più forte.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:49
Aridaje.
Il tuo è un paragone assurdo, perché se quel match con tutto quel pathos anziché giocarlo Alcaraz e Sinner lo avessero giocato sempre con quel pathos uno Zverev e un Ruud stai pur sicuro che non avrebbe mai generato tutto quell'entusiasmo.
Federer ha dominato il tennis mondiale tra il 2004 e il 2007 come nessun'altro nella storia, eppure grazie allo spettacolo che il suo tennis generava contribuì a rilanciare il tennis dal torpore dei primi anni 2000.
Inoltre tendenzialmente i dominatori piacciono, le imprese piacciono, assistere o far parte di cose memorabili è fatto ambito.
Comunque gli esempi si sprecano in ogni tipo di sport, anche il motociclismo probabilmente ha raggiunto l'apice della propria popolarità quando Rossi dominava.
La gente non si asseufava mai alle sue continue vittorie, e non solo in Italia.
È il soggetto che fa la differenza.
Una dittatura può generare più interesse rispetto ad una competizione equilibrata, dipende sempre dal e dai soggetto/i.
Relativamente a Pogacar, che è un campione perfetto e molto spendibile sul mercato, temo proprio non basti la sua condotta di gara a mantenere alto l'interesse, tanto più che questo aspetto è indissolubilmente legato al vero problema della situazione, ovvero il COME arrivino le sue vittorie.
Se inizia davvero a vincere dappertutto andando via da seduto a bocca chiusa mentre dietro muoiono sulla bici vai tranquillo che l'interesse scema (senza contare che verso il ciclismo c'è molta diffidenza di partenza, il che non aiuta di certo).
A me gli assoli non dispiacciono affatto in realtà, ma credo che la Liegi 2025, ad esempio, sia stata una delle gare più noiose e deludenti che abbia mai visto, al netto della solita prestazione monstre di Tadej (anche per la condotta di gara altrui, aspetto che comunque andrebbe sottolineato).
E purtroppo questa mia opinione era condivisa da numerosi conoscenti, chi più e chi meno profano nei confronti del ciclismo.
Nel senso: se pure Gregorio e Magrini non si esaltano più nel vedere Pogacar staccare tutti senza troppi patemi ed arrivare al traguardo fresco come una rosa, viene da pensare.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Sull'ultima Liegi con me sfondi una porta aperta.Babylon ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 1:45Premessa: dubito il ciclismo possa attirare tanti nuovi appassionati nonostante gli sforzi che si fanno in tal senso.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:54E nel ciclismo l'estetica è la condotta di gara, ecco perché Pogacar può continuare a dominare senza fare calare l'interesse, anzi, vista la sua condotta iper-aggressiva non fa altro che aumentarlo.Babylon ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:45
Ti sei già risposto, il tennis è uno sport molto più estetico di quanto possa mai essere il ciclismo, e Federer ne è stata la massima espressione. È uno dei motivi per cui lo svizzero è da tanti considerato più grande di Djokovic nonostante il serbo sia stato più forte.
Inoltre tendenzialmente i dominatori piacciono, le imprese piacciono, assistere o far parte di cose memorabili è fatto ambito.
Comunque gli esempi si sprecano in ogni tipo di sport, anche il motociclismo probabilmente ha raggiunto l'apice della propria popolarità quando Rossi dominava.
La gente non si asseufava mai alle sue continue vittorie, e non solo in Italia.
È il soggetto che fa la differenza.
Una dittatura può generare più interesse rispetto ad una competizione equilibrata, dipende sempre dal e dai soggetto/i.
Relativamente a Pogacar, che è un campione perfetto e molto spendibile sul mercato, temo proprio non basti la sua condotta di gara a mantenere alto l'interesse, tanto più che questo aspetto è indissolubilmente legato al vero problema della situazione, ovvero il COME arrivino le sue vittorie.
Se inizia davvero a vincere dappertutto andando via da seduto a bocca chiusa mentre dietro muoiono sulla bici vai tranquillo che l'interesse scema (senza contare che verso il ciclismo c'è molta diffidenza di partenza, il che non aiuta di certo).
A me gli assoli non dispiacciono affatto in realtà, ma credo che la Liegi 2025, ad esempio, sia stata una delle gare più noiose e deludenti che abbia mai visto, al netto della solita prestazione monstre di Tadej (anche per la condotta di gara altrui, aspetto che comunque andrebbe sottolineato).
E purtroppo questa mia opinione era condivisa da numerosi conoscenti, chi più e chi meno profano nei confronti del ciclismo.
Nel senso: se pure Gregorio e Magrini non si esaltano più nel vedere Pogacar staccare tutti senza troppi patemi ed arrivare al traguardo fresco come una rosa, viene da pensare.
Ma qui entra in gioco anche la monotonia del percorso, tutto ciò ha fatto si che unito allo strapotere di Pogacar si è vista una corsa praticamente identica a quella del 2024.
Esempio al Lombardia lo sloveno ha vinto addirittura le ultime 4 edizioni, però almeno modificando il percorso ne sono uscite vittorie con dinamiche differenti, questo anche al netto che pure il livello di Pogacar in quelle 4 vittorie è mutato.
Una Liegi con un percorso finale differente dagli ultimi non farebbe cambiare la sostanza ma almeno la forma.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Babylon ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 1:06Grazie, quotoudra ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:59 Mi pare che qui si confonda l'attrazione mediatica data dalla partecipazione di certa gente rispetto al contenuto sportivo.
Ci sono situazioni in cui la cosa si combina, e allora la cosa diventa quasi mistica (io per vedere la finale del RG, tennis che guardo a spizzichi e bocconi, mi sono perso metà della finale della mia squadra del cuore per l'A1 di basket per dire), poi negli altri casi si va sulla bilancia a pesare la situazione.
Chiaro che se c'è la Dwars door Hageland, corsa divertentissima, contro il Delfinato, prevale la prima componente.
Se c'è il Finestre con la classifica del Giro per aria, anche no.
Dire che ci sia stato più spettacolo in questi ultimi giorni al Delfinato piuttosto che in quella situazione mi pare un po' una "fanboyata" (lecita eh, mi rendo conto che il Fiandre del 2024 per tanti avrà fatto schifo, il tifo distorce le opinioni) secondo me, così come la solita contro-generalizzazione commiserativa del Giro che tira solo in Italia: prendo un parametro stupidissimo, le pagine dedicate alla tappa del Finestre sul forum di Cyclingnews, quasi 60 che fanno la somma di quelle degli ultimi 3 giorni francesi.


O figliuolo il meglio d'altri tempi/non era che la nostra giovinezza
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
a
Ultima modifica di herbie il lunedì 16 giugno 2025, 7:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
io continuo a ritenere che un grande corridore innalzi il livello e il valore dei piazzamenti degli altri. E poi, quando hai uno fortissimo davanti non è nemmeno scontato che non lo possa battere nessuno....può capitargli qualcosa o un altro può semplicemente, una volta messo nel mirino, capito quanto va, trovare la giornata in cui lo attacca nei suoi punti deboli. Insomma diventa un punto di riferimento, al rialzo, per tutti. Bella vittoria quella di Yates quest'anno, ma la vittoria del Giro di quest'anno come livello non vale quella di molti altri Giri.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 1:43
Esempio sperare che Vingegaard o lo stesso Pogacar partecipino al Giro, a meno che non scelgano di farlo assieme, sai già che con la presenza di uno dei due la competizione è morta già in partenza, quindi risulta una contraddizione.
Al contrario chi sostiene certe cose dovrebbe sperare che il Vingegaard di turno continui a snobbarlo, così almeno l'equilibrio della competizione può essere salvo, e poco importa se il livellamento di valori che ha contraddistinto molte delle ultime edizioni della corsa rosa continui a restare verso il basso, esattamente come al Giro di quest'anno.
Vingegaard per me sarebbe ora che ne facesse, almeno uno o due, di Giri...
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
ma anche due anni prima venne staccato da roglic e da superman sempre sulla lozebarrylyndon ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:10Sul Col de Loze ando' in crisi Tadej...ma non credo sia dipeso dalla lunghezza della salita..si stacco' da 10 corridori.,nurseryman ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 21:51E' siStipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 17:27 Oggi si vedeva che Vingegaard aveva la gamba impastata per gli sforzi della settimana e in primis per ieri. Ha capito che non doveva stirare il motore un' altra volta. Adesso in queste settimane che precedono il Tour non saprei si cosa deve lavorare. Probabilmente sui ritmi veloci in salita.
la potenza dovrebbe essere già buona vista la crono per me manca un pò di fondo e ritmo in salita
il cambio di ritmo non serve
tanto pogi in uno due km in salita non lo regge nessuno
anche sul puy de dome vinge si era staccato ma qualche giornodopo sulla loze le suonò di santa ragione
po sul granon, sul ventoux
le salite lunghe sono un pò l'unico punto debole (si fa per dire eh) di Pogi
e li deve lavorare il danese
è una salita un pò indigesta
oh.. poi da allora lui è cresciuto e gli altri sono calati quindi ora i punti deboli ce li hanno gli altri
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
un po' le salite non lunghe, ma lunghissime (la Loze è interminabile e la rende ancora più interminabile il fatto che alla fine c'è ancora mezz'ora su pendenze durissime), che iniziano basse e quindi calde le soffre. E' un discreto punto debole, forse l'unico, da sfruttare.nurseryman ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 7:27ma anche due anni prima venne staccato da roglic e da superman sempre sulla lozebarrylyndon ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:10Sul Col de Loze ando' in crisi Tadej...ma non credo sia dipeso dalla lunghezza della salita..si stacco' da 10 corridori.,nurseryman ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 21:51
E' si
la potenza dovrebbe essere già buona vista la crono per me manca un pò di fondo e ritmo in salita
il cambio di ritmo non serve
tanto pogi in uno due km in salita non lo regge nessuno
anche sul puy de dome vinge si era staccato ma qualche giornodopo sulla loze le suonò di santa ragione
po sul granon, sul ventoux
le salite lunghe sono un pò l'unico punto debole (si fa per dire eh) di Pogi
e li deve lavorare il danese
è una salita un pò indigesta
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Non ha alcun punto deboleherbie ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 7:44un po' le salite non lunghe, ma lunghissime (la Loze è interminabile e la rende ancora più interminabile il fatto che alla fine c'è ancora mezz'ora su pendenze durissime), che iniziano basse e quindi calde le soffre. E' un discreto punto debole, forse l'unico, da sfruttare.nurseryman ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 7:27ma anche due anni prima venne staccato da roglic e da superman sempre sulla lozebarrylyndon ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:10
Sul Col de Loze ando' in crisi Tadej...ma non credo sia dipeso dalla lunghezza della salita..si stacco' da 10 corridori.,
è una salita un pò indigesta
oh.. poi da allora lui è cresciuto e gli altri sono calati quindi ora i punti deboli ce li hanno gli altri
FCC 2019/20: rit.
FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
per me l'attuale pogacar non soffre nulla, ha solo bisogno di recuperare tra una corsa e l'altra (all'amstel alla fine ha perso per questo e perché non ha adottato una tattica un po' più accorta).herbie ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 7:44un po' le salite non lunghe, ma lunghissime (la Loze è interminabile e la rende ancora più interminabile il fatto che alla fine c'è ancora mezz'ora su pendenze durissime), che iniziano basse e quindi calde le soffre. E' un discreto punto debole, forse l'unico, da sfruttare.nurseryman ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 7:27ma anche due anni prima venne staccato da roglic e da superman sempre sulla lozebarrylyndon ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:10
Sul Col de Loze ando' in crisi Tadej...ma non credo sia dipeso dalla lunghezza della salita..si stacco' da 10 corridori.,
è una salita un pò indigesta
oh.. poi da allora lui è cresciuto e gli altri sono calati quindi ora i punti deboli ce li hanno gli altri
Vedremo tra qualche settimana, l'incipit è assurdo.
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Prego? Ma qui stiamo scherzando.Fantasio ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 1:33Giustissimo. Non si può negare che Indurain vincesse in modo abbastanza noioso, a differenza di Pogacar.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:17Ripeto, lo sloveno è uno che domina ma lo fa regalando spettacolo, non è uno come Indurain che si limitava a controllare la corsa subito dopo averla uccisa.E poi ci sarebbe sempre il fattore "record": l'anno prossimo arriverà a quota 5, uguagliando il record di vittorie? Quello dopo a quota 6, battendolo? Quallo dopo ancora a quota 7, uguagliando quello "ufficioso"? Qualunque gara disputi ci sarà sempre un record da battere, e questo suscita interesse anche a prescindere dal fattore estetico.E comunque non ci giurerei che in caso di nuovo dominio di Pogacar al prossimo Tour l'interesse calerebbe drasticamente.
Dipende sempre da chi è il soggetto.
“Non c'è miglior cieco di quello che non vuole vedere è un proverbio antico che affonda le sue radici profondamente nel passato e attinge alla semplice facilità con cui alcuni elementi sceglievano semplicemente di non vedere ciò che intorno a loro accadeva per tornaconto personale.”
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Credo che la questione stia tutta qui.Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:54E nel ciclismo l'estetica è la condotta di gara, ecco perché Pogacar può continuare a dominare senza fare calare l'interesse, anzi, vista la sua condotta iper-aggressiva non fa altro che aumentarlo.Babylon ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 0:45Ti sei già risposto, il tennis è uno sport molto più estetico di quanto possa mai essere il ciclismo, e Federer ne è stata la massima espressione. È uno dei motivi per cui lo svizzero è da tanti considerato più grande di Djokovic nonostante il serbo sia stato più forte.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 15 giugno 2025, 22:49
Aridaje.
Il tuo è un paragone assurdo, perché se quel match con tutto quel pathos anziché giocarlo Alcaraz e Sinner lo avessero giocato sempre con quel pathos uno Zverev e un Ruud stai pur sicuro che non avrebbe mai generato tutto quell'entusiasmo.
Federer ha dominato il tennis mondiale tra il 2004 e il 2007 come nessun'altro nella storia, eppure grazie allo spettacolo che il suo tennis generava contribuì a rilanciare il tennis dal torpore dei primi anni 2000.
Inoltre tendenzialmente i dominatori piacciono, le imprese piacciono, assistere o far parte di cose memorabili è fatto ambito.
Comunque gli esempi si sprecano in ogni tipo di sport, anche il motociclismo probabilmente ha raggiunto l'apice della propria popolarità quando Rossi dominava.
La gente non si asseufava mai alle sue continue vittorie, e non solo in Italia.
È il soggetto che fa la differenza.
Una dittatura può generare più interesse rispetto ad una competizione equilibrata, dipende sempre dal e dai soggetto/i.
Dipende dal soggetto e l'esempio del motociclismo è perfetto in tale senso.
Se il soggetto dominatore è un personaggio "positivo", che piace alla gente, allora si è molto più disposti ad accettarne la dittatura sportiva, anzi la si aspetta con ansia ogni volta che il soggetto scende in gara.
Pogacar piace alla gente.
Bolt piaceva alla gente.
Federer piaceva alla gente.
Rossi piaceva alla gente.
Durante le dittature di Doohan e di Marquez il motociclismo ha subíto un forte calo di interesse da parte del pubblico, o no?
È tutta una questione di come viene percepito il personaggio che domina, secondo me.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Il fatto che in un periodo storico la gente si avvicina a uno sport, questo non significa automaticamente che stia diventando uno sport migliore (o più bello).
Tra l'altro dobbiamo capire se nell'era Pogacar il ciclismo è più seguito rispetto a prima. Nell'era Indurain, altri dominatore di GT, il ciclismo era molto seguito. Eppure vinceva i Tour sempre lo stesso.
Nell'epoca Armstrong forse grazie al "sogno americano" il ciclismo ha avuto un ulteriore impulso.
Mi chiedo: alle persone piace il dominatore? Oppure alle persone piace quando vince il ciclista della propria nazione? Perché questo fa un'enorme differenza quando il dominatore è della Slovenia (popolazione di 2 milioni) o Messico (130 milioni) o USA.
Naturalmente parlo di visibilità mondiale.
La differenza può farla anche il personaggio, ma se devo dire quello che ho percepito io, che posso avere una visione parziale della questione, il Giro 2025 ha destato molto più interesse del Giro 2024. Forse perché c'è la novità del ragazzino emergente, la classifica in equilibrio fino alla fine, il paradossale epilogo, ma la gente ha parlato del Giro parecchio di più rispetto allo scorso anno che stavamo li, col pallottoliere, a contare i minuti sul secondo.
Noi fissati, seguiremo sempre il ciclismo perché riusciamo a ricavare il meglio da qualunque situazione, ma gli appassionati "pro tempore" invece sono rapiti da altri aspetti molto più legati al personaggio di casa che ai dominatori stranieri, in attesa comunque di abbandonare il ciclismo appena l'aria diventa irrespirabile.
Tra l'altro dobbiamo capire se nell'era Pogacar il ciclismo è più seguito rispetto a prima. Nell'era Indurain, altri dominatore di GT, il ciclismo era molto seguito. Eppure vinceva i Tour sempre lo stesso.
Nell'epoca Armstrong forse grazie al "sogno americano" il ciclismo ha avuto un ulteriore impulso.
Mi chiedo: alle persone piace il dominatore? Oppure alle persone piace quando vince il ciclista della propria nazione? Perché questo fa un'enorme differenza quando il dominatore è della Slovenia (popolazione di 2 milioni) o Messico (130 milioni) o USA.
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La differenza può farla anche il personaggio, ma se devo dire quello che ho percepito io, che posso avere una visione parziale della questione, il Giro 2025 ha destato molto più interesse del Giro 2024. Forse perché c'è la novità del ragazzino emergente, la classifica in equilibrio fino alla fine, il paradossale epilogo, ma la gente ha parlato del Giro parecchio di più rispetto allo scorso anno che stavamo li, col pallottoliere, a contare i minuti sul secondo.
Noi fissati, seguiremo sempre il ciclismo perché riusciamo a ricavare il meglio da qualunque situazione, ma gli appassionati "pro tempore" invece sono rapiti da altri aspetti molto più legati al personaggio di casa che ai dominatori stranieri, in attesa comunque di abbandonare il ciclismo appena l'aria diventa irrespirabile.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Bolt il grande pubblico lo vedeva correre tre volte all'anno, difficile stancarsi così.
Federer le buscava regolarmente da Nadal al Roland Garros e non solo
Rossi è italiano era ovvio che fosse popolare in Italia, non credo che all'estero sia molto più popolare di un Marc Marquez che invece non è esattamente amato dalle nostre parti.
In più il problema sta nel modo in cui vince Pogacar, se riuscisse regolarmente a staccare Vingegaard dopo chilometri di eroica resistenza del danese sarebbe comunque un bello spettacolo, se invece riesce a staccarlo alla prima accelerazione molto meno.
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
a dire il vero secondo me l'ha lasciato anche un po' andare alla prima accelerazione. Ricordo ad esempio Nibali che aveva il diktat del preparatore di non fare fuorigiri al Delfinato...secondo me Vingegaard ha attuato non esattamente un limitatore di potenza, ma ha comunque evitato fusioni del motore premature. Fosse stato al Tour per me avrebbe tenuto molto di più. E' un corridore molto più preciso ed accorto di Pogacar, nella gestione.kreuziger80 ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:14
In più il problema sta nel modo in cui vince Pogacar, se riuscisse regolarmente a staccare Vingegaard dopo chilometri di eroica resistenza del danese sarebbe comunque un bello spettacolo, se invece riesce a staccarlo alla prima accelerazione molto meno.
Ultima modifica di herbie il lunedì 16 giugno 2025, 12:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Le sconfitte di Bolt tra 2008 e 2016 si contavano letteralmente sulle dita di una mano, e non parlo solo di gare nei grandi eventi tipo olimpiadi o mondiali, ma anche nei vari meeting o ai trials.kreuziger80 ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:14Bolt il grande pubblico lo vedeva correre tre volte all'anno, difficile stancarsi così.
Federer le buscava regolarmente da Nadal al Roland Garros e non solo
Rossi è italiano era ovvio che fosse popolare in Italia, non credo che all'estero sia molto più popolare di un Marc Marquez che invece non è esattamente amato dalle nostre parti.
In più il problema sta nel modo in cui vince Pogacar, se riuscisse regolarmente a staccare Vingegaard dopo chilometri di eroica resistenza del danese sarebbe comunque un bello spettacolo, se invece riesce a staccarlo alla prima accelerazione molto meno.
Federer nel quadriennio 2004-2007 vinse 11 slam sui 16 a disposizione, chiudendo stagioni tipo 2004, 2005 e 2006 con record rispettivamente di 74-6, 81-4 e 91-5 arrivando a vincere addirittura 13 tornei in una singola stagione (2006).
Il fatto che su terra perdesse regolarmente da Nadal non significa che quel Federer prime non lo si potesse ritenere un dominatore.
Per quanto riguarda Rossi, la sua popolarità non ha conosciuto confini.
Chiaro che l'epicentro della sua popolarità fosse in Italia, resta il fatto che era amato dappertutto, anche in Spagna nella tana del lupo.
Basti vedere a come venne accolto a Valencia nel 2015 ultimo gp del campionato in piena polemica con Marquez per il presunto sabotaggio.
A livello di popolarità globale tra lui e Marquez non c'è proprio gara.
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Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Gli ascolti sono rimasti gli stessi fra le due edizioni (fonte: https://simonesalvador.it/ascolti-tv/22 ... tomondiale): per me questo significa che, in assenza di grandi campioni italiani, il Giro ha i suoi appassionati che lo guardano sempre e comunque, a prescindere da chi partecipa e da chi è assente.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:00La differenza può farla anche il personaggio, ma se devo dire quello che ho percepito io, che posso avere una visione parziale della questione, il Giro 2025 ha destato molto più interesse del Giro 2024.
"lo spettro di un Giro d'Italia nelle gambe" 

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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
La percezione che si ha è che il ciclismo attuale non avvicini minimamente la popolarità che vi era negli anni 90, ma questo non ha nulla a che fare col discorso Pogacar.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:00 Il fatto che in un periodo storico la gente si avvicina a uno sport, questo non significa automaticamente che stia diventando uno sport migliore (o più bello).
Tra l'altro dobbiamo capire se nell'era Pogacar il ciclismo è più seguito rispetto a prima. Nell'era Indurain, altri dominatore di GT, il ciclismo era molto seguito. Eppure vinceva i Tour sempre lo stesso.
Nell'epoca Armstrong forse grazie al "sogno americano" il ciclismo ha avuto un ulteriore impulso.
Mi chiedo: alle persone piace il dominatore? Oppure alle persone piace quando vince il ciclista della propria nazione? Perché questo fa un'enorme differenza quando il dominatore è della Slovenia (popolazione di 2 milioni) o Messico (130 milioni) o USA.
Naturalmente parlo di visibilità mondiale.
La differenza può farla anche il personaggio, ma se devo dire quello che ho percepito io, che posso avere una visione parziale della questione, il Giro 2025 ha destato molto più interesse del Giro 2024. Forse perché c'è la novità del ragazzino emergente, la classifica in equilibrio fino alla fine, il paradossale epilogo, ma la gente ha parlato del Giro parecchio di più rispetto allo scorso anno che stavamo li, col pallottoliere, a contare i minuti sul secondo.
Noi fissati, seguiremo sempre il ciclismo perché riusciamo a ricavare il meglio da qualunque situazione, ma gli appassionati "pro tempore" invece sono rapiti da altri aspetti molto più legati al personaggio di casa che ai dominatori stranieri, in attesa comunque di abbandonare il ciclismo appena l'aria diventa irrespirabile.
L'elefante nella stanza corrisponde chiaramente a tutti gli scandali che si sono succeduti dal caso Festina in poi, portando molta gente a disinnamorarsi del ciclismo o comunque ad essere influenzata dai pregiudizi.
Poi entra anche una questione di fruibilità, vista la tendenza attuale il ciclismo con le sue dinamiche è considerato molto poco entertainment.
La questione non è tanto se il ciclismo attuale sia meno popolare rispetto a decenni addietro, ma quanto lo sarebbe ancora meno se non ci fosse il Pogacar di turno a tenere vivo l'interesse con le sue imprese.
Hai voglia a generare interesse tra gli spettatori occasionali con corridori come Yates o Carapaz.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Vi dirò, ma ai netto degli anni, sicuramente piu vicini e condizionati dagli scandali doping, il ciclismo aveva più popolarità quando quasi contemporaneamente, nazioni di complessivamente 200 milioni di abitanti circa, potevano vantare l illusione di poter avere un papabile vincitore del Tour (Contador o Valverde per la Spagna, Pinot e Bardet per la Francia, Froome e Wiggins per il Regno Unito, Nibali per l'Italia) che ora dove uno solo, sloveno, che si pappa tutto. I social fanno sembrare tutti personaggi oggi.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Questo è già un dato. L'anno scorso avremmo previsto che con Pogacar è tutto bello e gli ascolti salgono, senza lo sloveno, tutto scende e a quanto pare non è vero.Fantasio ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:43Gli ascolti sono rimasti gli stessi fra le due edizioni (fonte: https://simonesalvador.it/ascolti-tv/22 ... tomondiale): per me questo significa che, in assenza di grandi campioni italiani, il Giro ha i suoi appassionati che lo guardano sempre e comunque, a prescindere da chi partecipa e da chi è assente.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:00La differenza può farla anche il personaggio, ma se devo dire quello che ho percepito io, che posso avere una visione parziale della questione, il Giro 2025 ha destato molto più interesse del Giro 2024.
Ma il mio discorso riguardava non tanto gli ascolti delle trasmissioni in Italia, ma il sistema ciclismo più in senso lato.
La gente di tutti i continenti segue il ciclismo di più perché c'è Pogacar, che non solo è bello e simpatico ma vince tutte le corse con superiorità manifesta?
Gli sponsor stanno investendo più soldi nelle squadre?
Le nazioni storiche riescono ad arrestare il declino e la cancellazione delle corse?
Aumentano i tesserati delle categorie inferiori?
Le pubblicità riescono a sostenere il costo che la TV di stato deve sostenere per comprare i diritti di alcune corse importanti che ad oggi non riusciamo a vedere in chiaro?
Capisco che un solo corridore non può direttamente da solo portare benefici per tutto il sistema, ma sembra che il ciclismo non stia facendo passi avanti.
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Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Quindi tu ritieni che con Pogacar c'è più interesse?Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:48La percezione che si ha è che il ciclismo attuale non avvicini minimamente la popolarità che vi era negli anni 90, ma questo non ha nulla a che fare col discorso Pogacar.Salvatore77 ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:00 Il fatto che in un periodo storico la gente si avvicina a uno sport, questo non significa automaticamente che stia diventando uno sport migliore (o più bello).
Tra l'altro dobbiamo capire se nell'era Pogacar il ciclismo è più seguito rispetto a prima. Nell'era Indurain, altri dominatore di GT, il ciclismo era molto seguito. Eppure vinceva i Tour sempre lo stesso.
Nell'epoca Armstrong forse grazie al "sogno americano" il ciclismo ha avuto un ulteriore impulso.
Mi chiedo: alle persone piace il dominatore? Oppure alle persone piace quando vince il ciclista della propria nazione? Perché questo fa un'enorme differenza quando il dominatore è della Slovenia (popolazione di 2 milioni) o Messico (130 milioni) o USA.
Naturalmente parlo di visibilità mondiale.
La differenza può farla anche il personaggio, ma se devo dire quello che ho percepito io, che posso avere una visione parziale della questione, il Giro 2025 ha destato molto più interesse del Giro 2024. Forse perché c'è la novità del ragazzino emergente, la classifica in equilibrio fino alla fine, il paradossale epilogo, ma la gente ha parlato del Giro parecchio di più rispetto allo scorso anno che stavamo li, col pallottoliere, a contare i minuti sul secondo.
Noi fissati, seguiremo sempre il ciclismo perché riusciamo a ricavare il meglio da qualunque situazione, ma gli appassionati "pro tempore" invece sono rapiti da altri aspetti molto più legati al personaggio di casa che ai dominatori stranieri, in attesa comunque di abbandonare il ciclismo appena l'aria diventa irrespirabile.
L'elefante nella stanza corrisponde chiaramente a tutti gli scandali che si sono succeduti dal caso Festina in poi, portando molta gente a disinnamorarsi del ciclismo o comunque ad essere influenzata dai pregiudizi.
Poi entra anche una questione di fruibilità, vista la tendenza attuale il ciclismo con le sue dinamiche è considerato molto poco entertainment.
La questione non è tanto se il ciclismo attuale sia meno popolare rispetto a decenni addietro, ma quanto lo sarebbe ancora meno se non ci fosse il Pogacar di turno a tenere vivo l'interesse con le sue imprese.
Hai voglia a generare interesse tra gli spettatori occasionali con corridori come Yates o Carapaz.
Ma ci sono dei dati in tal senso? Oppure è una tua (nostra) percezione?
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Non solo, i grandi favoriti per i GT sono:Stylus ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 13:07 Vi dirò, ma ai netto degli anni, sicuramente piu vicini e condizionati dagli scandali doping, il ciclismo aveva più popolarità quando quasi contemporaneamente, nazioni di complessivamente 200 milioni di abitanti circa, potevano vantare l illusione di poter avere un papabile vincitore del Tour (Contador o Valverde per la Spagna, Pinot e Bardet per la Francia, Froome e Wiggins per il Regno Unito, Nibali per l'Italia) che ora dove uno solo, sloveno, che si pappa tutto. I social fanno sembrare tutti personaggi oggi.
- due sloveni (pop. 2 milioni)
- un danese (pop. 6 milioni)
- un belga (pop 12 milioni)
vogliamo aggiungerci un portoghese (pop. 11 milioni) e magari un ecuadoriano (pop. 18 milioni)?
Le nazioni storiche e popolose non stanno più producendo campioni da GT negli ultimi anni, non bastano gli Yates (che comunque hanno quasi 33 anni). Anche per le classiche siamo sempre lì, con l'aggiunta di un olandese (pop. 18 milioni).
Vediamo se i giovani spagnoli, francesi e magari pure italiani che stanno venendo su ora riusciranno a colmare il vuoto. Del Toro potrebbe essere un grande fattore a livello globale, ma il bacino classico del ciclismo resta comunque l'Europa centro occidentale, servono anche campioni da quest'area
O fuzil de Lampião, tem cinco laços de fita
O lugar que ele habita, não falta moça bonita
O lugar que ele habita, não falta moça bonita
Re: Critérium du Dauphiné 2025 (8-15 giugno)
Dice bene però Kreuziger80, Bolt lo vedevi correre 2/3 volte in un anno al massimo ed in occasione di super-eventi quali Olimpiadi e Mondiali, a parte i super appassionati che si guardavano pure le gare minori (percentuale infinitesimale rispetto al pubblico delle grandi occasioni).Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:35Le sconfitte di Bolt tra 2008 e 2016 si contavano letteralmente sulle dita di una mano, e non parlo solo di gare nei grandi eventi tipo olimpiadi o mondiali, ma anche nei vari meeting o ai trials.kreuziger80 ha scritto: ↑lunedì 16 giugno 2025, 12:14Bolt il grande pubblico lo vedeva correre tre volte all'anno, difficile stancarsi così.
Federer le buscava regolarmente da Nadal al Roland Garros e non solo
Rossi è italiano era ovvio che fosse popolare in Italia, non credo che all'estero sia molto più popolare di un Marc Marquez che invece non è esattamente amato dalle nostre parti.
In più il problema sta nel modo in cui vince Pogacar, se riuscisse regolarmente a staccare Vingegaard dopo chilometri di eroica resistenza del danese sarebbe comunque un bello spettacolo, se invece riesce a staccarlo alla prima accelerazione molto meno.
Federer nel quadriennio 2004-2007 vinse 11 slam sui 16 a disposizione, chiudendo stagioni tipo 2004, 2005 e 2006 con record rispettivamente di 74-6, 81-4 e 91-5 arrivando a vincere addirittura 13 tornei in una singola stagione (2006).
Il fatto che su terra perdesse regolarmente da Nadal non significa che quel Federer prime non lo si potesse ritenere un dominatore.
Per quanto riguarda Rossi, la sua popolarità non ha conosciuto confini.
Chiaro che l'epicentro della sua popolarità fosse in Italia, resta il fatto che era amato dappertutto, anche in Spagna nella tana del lupo.
Basti vedere a come venne accolto a Valencia nel 2015 ultimo gp del campionato in piena polemica con Marquez per il presunto sabotaggio.
A livello di popolarità globale tra lui e Marquez non c'è proprio gara.
Inoltre era uno spettacolo di massimo 20", ovvero un grado di intrattenimento perfetto per il pubblico odierno, e c'è sempre stata una fascinazione differente in merito al "rompere il cronometro" nelle gare di velocità di atletica rispetto ai record di scalata del ciclismo.
Federer aveva dalla sua vincere giocando un tennis celestiale, il gesto estetico insito in tale sport non ha corrispettivo adeguato nel ciclismo.
Poteva pure vincere 6-0 6-0 6-0 tutte le partite, ma una smorzata, una palla corta o un lungolinea di pregevole fattura sono comunque un piacere per gli occhi a prescindere dal risultato. Pogacar che fa defaticamento nell'ultimo km mentre dietro sono impiccati è quasi grottesco. Poi per carità, opinione personale.
Ma appunto, il problema principale è il COME, non il cosa: se Pogacar vincesse Sanremo - Fiandre - Roubaix - Liegi - Giro - Tour etc etc faticando per togliersi di ruota alcuni avversari, o imbastendo una lotta serrata almeno un paio di volte, sarebbe un conto.
Ma qui stacca la migliore competizione da seduto, senza forzare, e che lo faccia ai -100 o ai -3 ad una certa lascia anche il tempo che trova.
Il Tour 2025 rischia di essere "asettico" come il Giro 2024, se non peggio visti gli avversari e i dati prodotti.