Parliamo di Tennis

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nino58
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Re: Parliamo di Tennis

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drake ha scritto: lunedì 9 giugno 2025, 0:28 Comunque perdere così fa male
Non sono un fan di Sinner (né di nessun atleta di qualunque sport, ormai sono anziano per queste cose), ma brucia comunque
Perdere dal 2-0, dal 5-3 40-0, dal 2-0 nel t.b., dopo aver rimontato nel quinto... un serie immensa di occasioni perse

Per il resto mi pare si stia andando parecchio larghi con i commenti negativi
Questa partita semmai ha dimostrato che allo spagnolo può non bastare essere al 100% per battere Sinner sulla terra, altroché
E ricorderei anche che Sinner veniva da 4 mesi senza partite di livello, figuriamoci di questo livello, nonostante la forma logicamente inferiore l'ha anche portato al super tie break. Per me ne esce rinforzato, non so quanti avrebbero scommesso su una partita di questo spessore
Rinforzato spero ma non credo.
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Beppugrillo
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Re: Parliamo di Tennis

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Un po' dappertutto prevale questa narrazione per cui se non ha vinto stavolta non vincerà mai più, che mi sembra veramente forzata, italianamente pessimista, come quando il giocatore mediocre ha l'occasione della vita perché il rivale fortissimo gli regala 2 set. Ai match-point c'è arrivato da solo e può tornarci. Per me ha fatto un passo avanti nella rivalità con Alcaraz, si è avvicinato su un terreno su cui era considerato più lontano. Fosse finita 3-2 senza match point il giudizio sarebbe stato senza dubbio più positivo, paradossalmente dal momento che vuol dire che sarebbe andato meno vicino a vincere.
Comunque grande spettacolo, atleticamente non ricordo qualcosa di tanto vicino a questo, probabilmente qualche sfida tra Nadal e Djokovic
dietzen
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Re: Parliamo di Tennis

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 9 giugno 2025, 13:40 Comunque grande spettacolo, atleticamente non ricordo qualcosa di tanto vicino a questo, probabilmente qualche sfida tra Nadal e Djokovic
Vero, anche a me ha dato le stesse vibrazioni di certe battaglie fra quei due.
dietzen
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Re: Parliamo di Tennis

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herbie ha scritto: domenica 8 giugno 2025, 22:36 Mi resta un po' strano il minor rendimento di Alcaraz nei tornei sul cemento recenti, dove per altro ha vinto il suo primo Slam. Ci sarà una ragione più fisica che tecnica, probabilmente.
Penso sia più una questione mentale, di testa. Per ora Alcaraz non è così solido e continuo come Sinner e i big della generazione precedente. Ovviamente in proporzione rispetto al fenomeno che è, ma ha dei periodi in cui è a un livello più basso.
Pantani the best
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Re: Parliamo di Tennis

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Vivere questi match da appassionato è una goduria, viverli da tifoso è qualcosa di atroce.
Troppi gli argomenti da sviscerare.

In primis Sinner conferma per l'ennesima volta di avere una resilienza immensa, ma al tempo stesso, perlomeno contro giocatori del suo stesso rango ma soprattutto contro Alcaraz, manca ancora dell'istinto del killer, ovvero la capacità di saper cavalcare l'inerzia favorevole per uccidere definitivamente la partita.
Non mi riferisco tanto ai 3 match point dove oggettivamente non ha fatto neanche scelte così sbagliate, ma all'inizio del terzo set, frangente dove dopo aver vinto anche il secondo set ha subito brekkato lo spagnolo, con Alcaraz in quel momento in pieno stato nevrotico.
Ebbene nel game successivo sul suo servizio dove è andato subito avanti 30-0, avrebbe dovuto strappargli il cuore dal petto, magari mettendo prime sempre più incisive, ed invece si è fatto contro-brekkare rianimandolo.
Tornando ai 3 match point, col senno di poi sarebbe stato meglio mollare fin da subito quel game in risposta per concentrare tutte le energie nervose sul proprio game al servizio, dinamica che in quelle situazioni accade molto spesso nel tennis, dove il giocatore che ha l'opportunità di servire per vincere il match lascia andare il game in risposta.
Ma si sa che col senno di poi siamo tutti bravi a parlare.
Resta il fatto che a causa di quei 3 match point non concretizzati, tutto ciò oltre a rivitalizzare nuovamente lo spagnolo, ha fatto si che Sinner andasse a servire per il torneo con quel carico di negatività generato da quelle occasioni mancate, come se già non bastasse la pressione di dover servire per vincere il torneo.

In generale a mio modo di vedere per qualità del tennis espresso dai due, per l'intensità che ci hanno messo dall'inizio alla fine, e soprattutto per i continui ribaltamenti/colpi di scena, questo non solo è stato il match più epico per una finale del Roland Garros, ma lo è stato in assoluto.
Ogni singolo set è stato tirato, e ogni singolo set ha visto dei capovolgimenti.
Nel primo set Alcaraz ha preso il break di vantaggio e poi Sinner lo ha recuperato per poi vincerlo al decimo gioco
Nel secondo è stato Sinner a prendere un break di vantaggio, Alcaraz lo ha contro brekkato proprio quando Sinner è andato a servire per il set, ma poi il tennista altoatesino ha avuto la giusta reazione per vincerlo al tiebreak.
Quindi terzo set dove Sinner ha subito rotto il servizio di Alcaraz per poi farsi recuperare e successivamente andare lui sotto di un break, salvo poi recuperarlo proprio quando stavolta Alcaraz è andato a servire per chiudere il set, ma poi ha perso a zero il game successivo al servizio che ha dato il set allo spagnolo.
Non mi dilungo su quarto e quinto set perché ormai è già storia, dico semplicemente che era già successo che in una finale slam il giocatore perdente vanificasse dei match point, però penso che sia la prima volta che la vittima della situazione sia comunque riuscito a reagire dopo quei match point come ha fatto Sinner nel quinto set quando era ormai spalle al muro dopo aver subito il break iniziale.
Nel dodicesimo game del quinto dove non avrebbe potuto rispondere meglio di come fatto, l'inerzia sembrava tutta dalla sua dopo aver contro brekkato Alcaraz proprio quando a sua volta lo spagnolo ha servito per il match, ma purtroppo anche quella reazione non ha fatto altro che accentuare ulteriormente questa delusione causa ennesima illusione.

Dopo una simile cocente delusione dal sapore beffardo è molto difficile sforzarsi di cercare di guardare il bicchiere mezzo pieno, ma il nostro fuoriclasse dovrà riuscire a farlo visto che Wimbledon incombe.
In questa fase clou della stagione tennistica non esistono margini per piangersi addosso.
Dalla sua prospettiva cercare di guardare il bicchiere mezzo pieno significa uscire da questa stagione sulla terra con la consapevolezza di essere sul rosso sullo stesso piano di Alcaraz, e se ieri avesse concretizzato uno di quei 3 match point tutti staremmo parlando di un Roland Garros dominato da lui in lungo e in largo.
Ma soprattutto chiude questa stagione sulla terra con la consapevolezza di avere un margine abissale rispetto a tutti gli altri che non si chiamino Alcaraz.
E tutto ciò fino a qualche settimana fa, dove molti ancora storcevano il naso sulla sua capacità di adattamento sulla superficie a lui meno congeniale, non era affatto scontato.
Invece Sinner esce da questo Roland Garros con la consapevolezza che non esiste più superficie dove non possa traslare il livello che abitualmente mantiene sul cemento.
La vera differenza tra la terra e le superfici dure la fa Alcaraz, ovvero un rivale che gli propone un tipo di opposizione che in questo momento storico sul cemento non ha, considerando che lo stesso Alcaraz, lui si, perde parecchia competitività tra terra e cemento.

Chiudo dicendo che non vorrei che dopo questa sconfitta Alcaraz cominci davvero ad entragli in testa.
In questo momento nel matchup Alcaraz sembra stare a Sinner come Nadal stava a Federer durante la prima parte abbondante della loro rivalità, però ci aggiunge il destino beffardo che un Djokovic era solito infliggere a Federer.
Djokovic per ben 3 volte (US Open 2010 e 2011, Wimbledon 2019) ha battuto Federer all'interno di uno slam dopo aver annullato dei match point, Alcaraz nonostante la sua rivalità con Sinner sia ancora agli albori lo ha già fatto due volte.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Parliamo di Tennis

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Snake ha scritto: domenica 8 giugno 2025, 22:19 Ma io credo che alcaraz nel matchup sia semplicemente più forte di sinner, ha più armi nel suo bagaglio, è superiore atleticamente, la superficie incide relativamente, l'ha battuto 3 volte sul cemento negli ultimi 4 confronti. Probabilmente solo indoor sinner ha un vantaggio, peccato che gli slam non si giochino indoor...

P.S. un cristone di 1.90 non può servire 50% di prime per 5 ore
Per la precisione sul cemento in assoluto Alcaraz ha vinto 5 delle 7 sfide tra i due, ma 2 delle ultime 4 (Pechino 24 e Indian Wells 24 contro Pechino 23 e Miami 23 vinti da Sinner).

Il cemento di Indian Wells dove Alcaraz ha messo a referto due di quelle tre vittorie da te citate, è un cemento lento, il più lento del circuito.
Poi sarà anche come dici tu che nel matchup Alcaraz ha la meglio indipendentemente dalla superficie, resta il fatto che Alcaraz su quella superficie per arrivare ad affrontare Sinner deve prima battere altri avversari, cosa che non gli riesce in automatico considerando che solo nell'ultimo anno sul duro ha perso anche da cani e porci.
Questa è la differenza tra i due al momento, Sinner sulle superfici teoricamente a lui meno congeniali arriva sempre fino in fondo per sfidarlo (unica eccezione Wimbledon lo scorso anno ma entrarono in gioco altri fattori extra), Alcaraz no.

Comunque per quanto il matchup al momento vede una tendenza abbastanza eloquente con Alcaraz capace di vincere gli ultimi 5 confronti diretti, va anche detto che l'unico match poco equilibrato nel complesso è stata la finale di Roma (dove comunque nel primo set Sinner ebbe due set point), nelle altre 4 l'equilibrio regnò sovrano e sono state decise dai dettagli.
Tutto questo per dire che questa tendenza ha margini per essere invertita.
Casomai è abbastanza singolare come in questo matchup nella stragrande maggioranza dei casi premi il giocatore che sul momento è messo peggio in classifica, ed è stato così fin da subito.
Delle 12 sfide tra loro due nel circuito maggiore ben 9 sono state vinte dal giocatore che in quel preciso momento stava dietro l'altro a livello di ranking.

Concordo che Alcaraz abbia più soluzioni, migliori mezzi atletici ed una maggiore tenuta (ieri è stato surreale come riuscisse a muoversi dopo oltre 5 ore di battaglia), ma anche Sinner per quanto monocorde ha un vantaggio evidente che Alcaraz non potrà mai pareggiare per limiti strutturali, ovvero una maggiore incisività col servizio.
Fattore servizio che su terra viene strozzato dalla superficie, oltre che essere una superficie dove il servizio conta saperlo lavorare in termini di traiettorie, ma sul veloce fa tutta la differenza del mondo.
Sinner a livello stilistico viene spesso associato come un Djokovic più aggressivo, ma dati alla mano il suo impatto statistico nel circuito attuale è più accostabile a quello del Federer prime.
Infatti tra l'attuale Sinner il Federer prime il rapporto della percentuale di giochi vinti sul servizio e in risposta è pressappoco identico.
Sinner ha chiuso il 2024 vincendo oltre il 91% di game sul servizio, un dato folle considerando che non è un servebot.
E in questo 2025 nonostante finora abbia potuto giocare solo un torneo sul veloce, quella percentuale si è ulteriormente alzata.
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Slegar
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Re: Parliamo di Tennis

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Il secondo match point sprecato grida un po' vendetta.

Spero di non avergliela tirata, ma dopo il break nel primo gioco del terzo set ho pensato "speriamo non si ripeti la finale dell'84 tra Lendl e McEnroe".
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Parliamo di Tennis

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Slegar ha scritto: lunedì 9 giugno 2025, 18:18 Il secondo match point sprecato grida un po' vendetta.

Spero di non avergliela tirata, ma dopo il break nel primo gioco del terzo set ho pensato "speriamo non si ripeti la finale dell'84 tra Lendl e McEnroe".
Per me nessuno dei 3 match point grida veramente vendetta, non stiamo parlando di errori o scelte grossolane.
Era una seconda lenta di Alcaraz che Sinner ha voluto aggredirla col rovescio in lungolinea, il problema a mio avviso è che quella seconda pur lenta era abbastanza carica da generare un tipo di rimbalzo che ha tolto a Sinner quella frazione decisiva per impattare al meglio la risposta, ergo, è sembrato che l'abbia impattata leggermente fuori tempo.
Se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo, di quei 3 match point il rimpianto maggiore è il terzo, aveva risposto sui piedi di Alcaraz che di puro istinto di controbalzo è riuscito a tenere vivo il punto, però quel suo dritto di controbalzo gli è uscito corto e forse quella palla così corta Sinner avrebbe potuto aggredirla meglio con una traiettoria ancora più angolata e soprattutto stretta.

No, il vero punto che grida vendetta, o meglio, che non ci si riesce a capacitare sul come non sia riuscito a vincerlo ma non per suoi demeriti, è stato quello sul 6-5 30 pari del quinto set, risposta di dritto d'anticipo in diagonale super aggressiva di Sinner, e Alcaraz con un "colpo di reni" irreale non solo è riuscito a tenerla viva, ma con quel suo dritto in chop atterrato vicino all'incrocio delle righe è riuscito a ribaltare tutta l'inerzia del punto spalacandosi il campo per poi chiudere con un rovescio in diagonale.
Non era match point, ma nel 99,99999% dei casi Sinner dopo quella risposta con chiunque altro avrebbe ottenuto il punto che gli avrebbe consentito di andare nuovamente a match point.
Ma direi che è stato tutto quel dodicesimo game del quinto set a cui non si riesce a trovare delle spiegazioni plausibili sul come Alcaraz sia riuscito ad uscire indenne vedendo la dinamica di molti di quei punti.
Era letteralmente on fire.
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Re: Parliamo di Tennis

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Prima o poi doveva cadere anche l'infinita striscia di vittorie consecutive contro giocatori fuori dalla top 20 cominciata agli Us Open 2023, e anche la striscia di tornei con almeno i quarti di finale raggiunti, pure questa iniziata nel 2023 a Vienna, con incorporata quella delle 8 finali consecutive.

In ottica Wimbledon questo passo falso di Sinner non penso che debba preoccupare, e non penso neanche che possa essere addebitata agli strascichi psicologici dell'esito della finale di Parigi.
Semplicemente l'erba di Halle è quanto di più vicino possa esserci all'erba tradizionale di una volta, in cui sei completamente alla mercé dei servizi.
E oggi Bublik dal secondo set in poi è stato devastante al servizio, spesso uscendo dai guai anche con seconde tirate come fossero delle prime.
Il suo gioco ha destabilizzato i soliti riferimenti di Sinner, che comunque ci ha messo anche del suo.
Quando hai così poco margine dettato dalla superficie, basta poco per perdere il match, a maggior ragione contro un profilo genio e sregolatezza come Bublik.
Del resto lo scorso anno prima di vincere il torneo Sinner rischiò parecchio sia con Grieskpoor che soprattutto con Struff, solo che col tedesco nel terzo set riuscì a uscirne indenne al tiebreak decisivo dopo aver annullato in precedenza delle pericolose palle break che erano sostanzialmente dei match point mascherati.
Ma non ti può andare sempre bene.

Casomai l'unico effetto collaterale che può causare questa sconfitta è nell'ottica del primo posto di fine anno.
Alcaraz nella race, anche dovuto ai 3 mesi di squalifica, ha accumulato un vantaggio tale (quasi 2mila punti) che anche questi potenziali 500 punti mancati potranno pesare parecchio nell'economia del numero 1 di fine anno.

Ora testa a Wimbledon, torneo che a giudicare dai tanti risvolti che si porta appresso in questo momento l'altoatesino, assume una importanza enne volte maggiore a quella che già ha di suo l'essere il torneo più prestigioso del circuito.
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Wimbledon o il primo posto nel ranking a fine anno?
La prima, senza il minimo dubbio.
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nino58 ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 6:58 Wimbledon o il primo posto nel ranking a fine anno?
La prima, senza il minimo dubbio.
Ma perché bisogna scegliere quando potrebbe benissimo essere in grado di raggiungere entrambi gli obiettivi?

Anzi se dovesse vincere Wimbledon aumentano anche le possibilità di chiudere l'anno al numero 1, le due cose a questo punto diventano quasi consequenziali.

In più questa stagione per lui terminarla al primo posto assumerebbe ulteriore valore considerando che ha dovuto scontare una squalifica di 3 mesi che gli ha impedito di prendere parte a ben 4 masters 1000.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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Re: Parliamo di Tennis

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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 11:08
nino58 ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 6:58 Wimbledon o il primo posto nel ranking a fine anno?
La prima, senza il minimo dubbio.
Ma perché bisogna scegliere quando potrebbe benissimo essere in grado di raggiungere entrambi gli obiettivi?

Anzi se dovesse vincere Wimbledon aumentano anche le possibilità di chiudere l'anno al numero 1, le due cose a questo punto diventano quasi consequenziali.

In più questa stagione per lui terminarla al primo posto assumerebbe ulteriore valore considerando che ha dovuto scontare una squalifica di 3 mesi che gli ha impedito di prendere parte a ben 4 masters 1000.
Ovvio che entrambi sarebbero il top.
Ma cosa ti farebbe godere di più se fossero in alternativa?
A me Wimbledon
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Fino a marzo 2027 godrò per ogni sconfitta di Sinner
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Re: Parliamo di Tennis

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nino58 ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 11:35
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 11:08
nino58 ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 6:58 Wimbledon o il primo posto nel ranking a fine anno?
La prima, senza il minimo dubbio.
Ma perché bisogna scegliere quando potrebbe benissimo essere in grado di raggiungere entrambi gli obiettivi?

Anzi se dovesse vincere Wimbledon aumentano anche le possibilità di chiudere l'anno al numero 1, le due cose a questo punto diventano quasi consequenziali.

In più questa stagione per lui terminarla al primo posto assumerebbe ulteriore valore considerando che ha dovuto scontare una squalifica di 3 mesi che gli ha impedito di prendere parte a ben 4 masters 1000.
Ovvio che entrambi sarebbero il top.
Ma cosa ti farebbe godere di più se fossero in alternativa?
A me Wimbledon
Wimbledon ovviamente.
Però il numero 1 di fine anno, vista la sua costanza senza eguali nel circuito attuale, qualora non riuscisse a raggiungerlo a causa di una componente che nulla a che fare con la questione meritocratica mi seccherebbe e non poco.
Voglio dire, senza la squalifica è ovvio che Sinner sarebbe stato il grande favorito per bissare quel traguardo già raggiunto lo scorso anno.
Un po' la situazione che si venne a verificare nel 2022 quando Alcaraz chiuse al numero 1 sfruttando l'impossibilità di Djokovic di partecipare a diversi tornei importanti a causa della propria volontà di non vaccinarsi, e anche il fatto che quell'anno Wimbledon poi vinto dallo stesso serbo non assegnò punti amplificò tale percezione su chi fosse il vero numero 1.
In questo 2025 Alcaraz nella stagione su terra è riuscito ad accumulare un gran bottino frutto dei due masters 1000 vinti a Montecarlo e Roma, più ovviamente il Roland Garros (oltre alla finale a Barcellona), ma prima di entrare nel suo contesto preferito aveva collezionato sul cemento su 5 tornei disputati meno punti di quelli che Sinner aveva ottenuto col solo trionfo agli Australian Open.

Attualmente tra i 2 vi sono circa 2000 punti di differenza che potrebbero ulteriormente aumentare qualora lo spagnolo dovesse arrivare fino in fondo al Queen's.
Quindi la situazione tra i 2 in ottica primo posto di fine anno è arrivata a un punto tale in cui proprio Wimbledon potrebbe fare da spartiacque.
Dovesse vincerlo Sinner ridurrebbe l'attuale gap avendo a disposizione l'ultimo terzo di stagione a lui favorevole per ribaltare completamente la situazione.
Mentre qualora dovesse vincerlo nuovamente Alcaraz, il murciano arriverebbe a raggiungere un tale vantaggio che a quel punto per Sinner, nonostante quella parte di stagione più favorevole a lui di cui sopra, i margini per un ribaltamento si farebbero a dir poco risicati per non dire esigui.
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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 12:13 Wimbledon ovviamente.
Però il numero 1 di fine anno, vista la sua costanza senza eguali nel circuito attuale, qualora non riuscisse a raggiungerlo a causa di una componente che nulla a che fare con la questione meritocratica mi seccherebbe e non poco.
Vincere avendo steroidi in circolo e subire squalifiche irrisorie rispetto ad altri colleghi in casi analoghi è meritocratico?
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Galois ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 12:49
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 12:13 Wimbledon ovviamente.
Però il numero 1 di fine anno, vista la sua costanza senza eguali nel circuito attuale, qualora non riuscisse a raggiungerlo a causa di una componente che nulla a che fare con la questione meritocratica mi seccherebbe e non poco.
Vincere avendo steroidi in circolo e subire squalifiche irrisorie rispetto ad altri colleghi in casi analoghi è meritocratico?
Ecco il solito complottista.
Dimmi, il caso del tennista Bortolotti completamente assolto, quindi che non ha dovuto scontare nemmeno 3 mesi di squalifica, pur risultando positivo allo stesso steroide, fa parte di quei casi analoghi a cui alludi sul presunto favoritismo riservato al tennista altoatesino?
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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 13:08
Galois ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 12:49
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 12:13 Wimbledon ovviamente.
Però il numero 1 di fine anno, vista la sua costanza senza eguali nel circuito attuale, qualora non riuscisse a raggiungerlo a causa di una componente che nulla a che fare con la questione meritocratica mi seccherebbe e non poco.
Vincere avendo steroidi in circolo e subire squalifiche irrisorie rispetto ad altri colleghi in casi analoghi è meritocratico?
Ecco il solito complottista.
Dimmi, il caso del tennista Bortolotti completamente assolto, quindi che non ha dovuto scontare nemmeno 3 mesi di squalifica, pur risultando positivo allo stesso steroide, fa parte di quei casi analoghi a cui alludi sul presunto favoritismo riservato al tennista altoatesino?
Ma gli rispondi pure ?
Non è un complottista, è uno che si diverte con noi se gli rispondiamo educatamente.
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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 12:13
nino58 ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 11:35
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 11:08

Ma perché bisogna scegliere quando potrebbe benissimo essere in grado di raggiungere entrambi gli obiettivi?

Anzi se dovesse vincere Wimbledon aumentano anche le possibilità di chiudere l'anno al numero 1, le due cose a questo punto diventano quasi consequenziali.

In più questa stagione per lui terminarla al primo posto assumerebbe ulteriore valore considerando che ha dovuto scontare una squalifica di 3 mesi che gli ha impedito di prendere parte a ben 4 masters 1000.
Ovvio che entrambi sarebbero il top.
Ma cosa ti farebbe godere di più se fossero in alternativa?
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Però il numero 1 di fine anno, vista la sua costanza senza eguali nel circuito attuale, qualora non riuscisse a raggiungerlo a causa di una componente che nulla a che fare con la questione meritocratica mi seccherebbe e non poco.
Voglio dire, senza la squalifica è ovvio che Sinner sarebbe stato il grande favorito per bissare quel traguardo già raggiunto lo scorso anno.
Un po' la situazione che si venne a verificare nel 2022 quando Alcaraz chiuse al numero 1 sfruttando l'impossibilità di Djokovic di partecipare a diversi tornei importanti a causa della propria volontà di non vaccinarsi, e anche il fatto che quell'anno Wimbledon poi vinto dallo stesso serbo non assegnò punti amplificò tale percezione su chi fosse il vero numero 1.
In questo 2025 Alcaraz nella stagione su terra è riuscito ad accumulare un gran bottino frutto dei due masters 1000 vinti a Montecarlo e Roma, più ovviamente il Roland Garros (oltre alla finale a Barcellona), ma prima di entrare nel suo contesto preferito aveva collezionato sul cemento su 5 tornei disputati meno punti di quelli che Sinner aveva ottenuto col solo trionfo agli Australian Open.

Attualmente tra i 2 vi sono circa 2000 punti di differenza che potrebbero ulteriormente aumentare qualora lo spagnolo dovesse arrivare fino in fondo al Queen's.
Quindi la situazione tra i 2 in ottica primo posto di fine anno è arrivata a un punto tale in cui proprio Wimbledon potrebbe fare da spartiacque.
Dovesse vincerlo Sinner ridurrebbe l'attuale gap avendo a disposizione l'ultimo terzo di stagione a lui favorevole per ribaltare completamente la situazione.
Mentre qualora dovesse vincerlo nuovamente Alcaraz, il murciano arriverebbe a raggiungere un tale vantaggio che a quel punto per Sinner, nonostante quella parte di stagione più favorevole a lui di cui sopra, i margini per un ribaltamento si farebbero a dir poco risicati per non dire esigui.
boh, fino a cinque anni fa era un miraggio avere un giocatore nei primi cinque al mondo, e da trent'anni la situazione era questa...ora sinceramente questi calcoli numero uno/numero due/numero tre mi lasciano un po' indifferente...il giocatore è sempre lì per fortuna, se non ci sono cataclismi di tipo fisico/atletico per un bel po' se la giocherà sempre con tutti i migliori in qualunque torneo, quello che conta sono le vittorie.
Una cosa in più veramente sarebbe il Grande Slam, che farebbe leggenda, altri successi se li giocherà ancora per un po', dove più e dove meno.
Diciamo che se la cosa non è riuscita a Federer che aveva una classe superiore a quasi chiunque e una varietà di gioco su qualunque superficie (per me non sfruttata appieno a causa di scelte strategiche di gioco non sempre ottimali) sarebbe un po' irriverente lo facesse Sinner, tuttavia la sua superiorità rispetto ai giocatori attuali in due tornei su quattro lo mette in una certa posizione di favore.
Gli en plein nello stesso anno entrano nella storia di diritto e consacrano qualcosa di veramente speciale.
C'è da dire anche che la storia del tennis è piena di numeri uno che sono stati lì una stagione per poi scendere troppo rapidamente. Non mi pare il caso di uno come Sinner, tuttavia non starei lì a preoccuparmi dei punti, quanto della condizione fisica e tecnica.
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herbie ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 15:13
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 12:13
nino58 ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 11:35

Ovvio che entrambi sarebbero il top.
Ma cosa ti farebbe godere di più se fossero in alternativa?
A me Wimbledon
Wimbledon ovviamente.
Però il numero 1 di fine anno, vista la sua costanza senza eguali nel circuito attuale, qualora non riuscisse a raggiungerlo a causa di una componente che nulla a che fare con la questione meritocratica mi seccherebbe e non poco.
Voglio dire, senza la squalifica è ovvio che Sinner sarebbe stato il grande favorito per bissare quel traguardo già raggiunto lo scorso anno.
Un po' la situazione che si venne a verificare nel 2022 quando Alcaraz chiuse al numero 1 sfruttando l'impossibilità di Djokovic di partecipare a diversi tornei importanti a causa della propria volontà di non vaccinarsi, e anche il fatto che quell'anno Wimbledon poi vinto dallo stesso serbo non assegnò punti amplificò tale percezione su chi fosse il vero numero 1.
In questo 2025 Alcaraz nella stagione su terra è riuscito ad accumulare un gran bottino frutto dei due masters 1000 vinti a Montecarlo e Roma, più ovviamente il Roland Garros (oltre alla finale a Barcellona), ma prima di entrare nel suo contesto preferito aveva collezionato sul cemento su 5 tornei disputati meno punti di quelli che Sinner aveva ottenuto col solo trionfo agli Australian Open.

Attualmente tra i 2 vi sono circa 2000 punti di differenza che potrebbero ulteriormente aumentare qualora lo spagnolo dovesse arrivare fino in fondo al Queen's.
Quindi la situazione tra i 2 in ottica primo posto di fine anno è arrivata a un punto tale in cui proprio Wimbledon potrebbe fare da spartiacque.
Dovesse vincerlo Sinner ridurrebbe l'attuale gap avendo a disposizione l'ultimo terzo di stagione a lui favorevole per ribaltare completamente la situazione.
Mentre qualora dovesse vincerlo nuovamente Alcaraz, il murciano arriverebbe a raggiungere un tale vantaggio che a quel punto per Sinner, nonostante quella parte di stagione più favorevole a lui di cui sopra, i margini per un ribaltamento si farebbero a dir poco risicati per non dire esigui.
boh, fino a cinque anni fa era un miraggio avere un giocatore nei primi cinque al mondo, e da trent'anni la situazione era questa...ora sinceramente questi calcoli numero uno/numero due/numero tre mi lasciano un po' indifferente...il giocatore è sempre lì per fortuna, se non ci sono cataclismi di tipo fisico/atletico per un bel po' se la giocherà sempre con tutti i migliori in qualunque torneo, quello che conta sono le vittorie.
Una cosa in più veramente sarebbe il Grande Slam, che farebbe leggenda, altri successi se li giocherà ancora per un po', dove più e dove meno.
Diciamo che se la cosa non è riuscita a Federer che aveva una classe superiore a quasi chiunque e una varietà di gioco su qualunque superficie (per me non sfruttata appieno a causa di scelte strategiche di gioco non sempre ottimali) sarebbe un po' irriverente lo facesse Sinner, tuttavia la sua superiorità rispetto ai giocatori attuali in due tornei su quattro lo mette in una certa posizione di favore.
Gli en plein nello stesso anno entrano nella storia di diritto e consacrano qualcosa di veramente speciale.
C'è da dire anche che la storia del tennis è piena di numeri uno che sono stati lì una stagione per poi scendere troppo rapidamente. Non mi pare il caso di uno come Sinner, tuttavia non starei lì a preoccuparmi dei punti, quanto della condizione fisica e tecnica.
L'errore è proprio questo, parametrare aspettative ed eventuali risultati di Sinner a quanto ottenuto dal nostro movimento antecedentemente al suo ingresso nel circuito.
Se così fosse ci potremmo pure accontentare di un singolo masters 1000 vinto.
Lui fortunatamente per la combinazione di talento, abnegazione e mentalità non c'entra nulla con chi l'ha preceduto, ma non negli ultimi 30 anni ma in tutta la storia del nostro tennis.
Poi ognuno è giusto che approcci il suo percorso come meglio crede, ci mancherebbe.

Dico semplicemente che auspicare che possa finire la stagione nuovamente al numero 1 è assolutamente legittimo, non si tratta di chiedergli la luna ma un qualcosa che ha nelle corde anche al netto della sospensione.
Lui stesso ha sempre detto che chiudere una stagione in cima al ranking è l'obiettivo più importante, proprio perché rispecchia l'avere una continuità torneo dopo torneo.
Poi è chiaro che una vittoria slam garantisce un fascino maggiore, ma come già detto le cose normalmente sono consequenziali, voglio dire, è difficile pensare di chiudere una stagione al numero 1, salvo rare eccezioni, non portando a casa diversi tornei importanti.

Per quanto riguarda la tua ultima frase, al momento non c'è proprio nulla di cui essere preoccupati sulla sua condizione fisica e tecnica.
È reduce da un Roland Garros in cui era da un singolo punto non dal vincere il torneo ma dal dominarlo, questo è quando prima della finale con Alcaraz che poteva chiuderla in 4 era reduce da un percorso netto, ovvero arrivare a quella finale senza aver concesso un singolo set, dispensando bagel e grissini a destra e manca.
Anzi, se sommiamo gli ultimi match dell'ultimo Australian Open e tutto il suo percorso parigino fino al terzo set della finale con Alcaraz, stava cavalcando una striscia di 31 set vinti consecutivamente nel contesto slam, a meno 5 dall'eguagliare il record assoluto di Federer.
Se a questo aggiungiamo anche la finale conquistata a Roma nel suo primo torneo post squalifica, altro torneo sulla terra dove negli anni precedenti non si era mai spinto fino a quel punto, direi che ci sono tutti i presupposti per ipotizzare che questa versione 2025 di Sinner è l'evoluzione di quella già dominante del 2024.
Ed il passo falso avuto ieri ad Halle non toglie nulla a questa percezione.
Ovviamente questo non vuol dire in automatico che vincerà Wimbledon e neanche che vi arrivi nelle ultime fasi in carrozza, semplicemente si tratta di mettere la sua parabola nella giusta prospettiva.
La stagione su terra è andata oltre ogni più rosea aspettiva per livello mostrato, quindi non vedo cosa dovrebbe preoccupare al momento.

Chiudo con il tuo accenno a Federer.
Beh lo svizzero se non ha mai compilato il grande slam la cosa porta un nome e cognome, Rafa Nadal.
Nadal era troppo superiore a Federer sulla terra (come del resto rispetto a chiunque altro), infatti le 4 volte che si sono affrontati in finale a Parigi, di cui 2 di queste 4 volte all'interno di stagioni in cui lo svizzero riuscì a vincere gli altri 3 slam, Federer non è mai nemmeno andato vicino dal poterlo battere.
Forse l'unico vero rammarico per Federer fu nel 2004, quando vinse sempre 3 slam su 4 all'interno di una stagione in cui sulla terra essendo antecedente al regno Nadal aveva delle teoriche opportunità per vincere Parigi, ma si fece eliminare nella prima settimana da una versione di Kuerten già declinante.
Ovviamente in quel periodo apice di Federer che va dal 2004 al 2007, l'ostacolo insormontabile proposto da Nadal su terra andava a compensare un livello globale piuttosto mediocre sulle altre superfici essendo una fase di transizione.
In generale non ci vedo nulla di irriverente se un giorno un Sinner o chi per lui dovesse riuscire dove anche Federer ha "fallito".
Federer aveva una classe inimitabile e una sconfinata varietà ma anche un buco sul lato sinistro del rovescio che alcuni avversari sapevano speculare, da questo punto di vista Sinner non ha difetti così significativi nel suo gioco basilare.
Perché ricordiamoci che le variazioni e il gioco a rete sono aggiungere un qualcosa in più al proprio arsenale, ma nel tennis moderno le partite si decidono principalmente nella combinazione servizio-risposta e dalla baseline.
Ecco uno dei motivi per il quale alla fine dei big three Djokovic è stato il giocatore che ha ottenuto tutti i maggiori record, oltre ad essere stato il giocatore post Laver 1969 ad avvicinare di più il grande slam, arrivando senza retroattività letteralmente ad una sola partita dal compiere l'impresa.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Si si, per carità, faccio degli errori di valutazione, e ci sta, nel tennis percepisco più le sensazioni che i dati.

Dico solo che sarei già contento che ci sia un giocatore italiano che si gioca i grandi tornei con possibilità di vincere ovunque ancora per qualche anno. Ho visto astri nascenti del tennis dominare una o due stagioni e poi tornare a faticare per tenere la top ten. Lui ha un solo grande avversario al suo livello con qualche colpo in più, ma che per ora batte abbastanza bene sul cemento.
Ho la sensazione però che al tennis di Sinner occorra molta condizione fisica e una ottima testa, che ha forse più di tutti i suoi avversari di oggi. Questo più che altro non mi fa stare tranquillissimo , essendo elementi a volte legati al non verificarsi di situazioni particolari e fortuite.
PS: però nel 2025 con il materiale tecnico (scarpe) a disposizione non può continuare ad esistere il problema delle vesciche ai piedi.
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herbie ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 17:37 Si si, per carità, faccio degli errori di valutazione, e ci sta, nel tennis percepisco più le sensazioni che i dati.

Dico solo che sarei già contento che ci sia un giocatore italiano che si gioca i grandi tornei con possibilità di vincere ovunque ancora per qualche anno. Ho visto astri nascenti del tennis dominare una o due stagioni e poi tornare a faticare per tenere la top ten. Lui ha un solo grande avversario al suo livello con qualche colpo in più, ma che per ora batte abbastanza bene sul cemento.
Ho la sensazione però che al tennis di Sinner occorra molta condizione fisica e una ottima testa, che ha forse più di tutti i suoi avversari di oggi. Questo più che altro non mi fa stare tranquillissimo , essendo elementi a volte legati al non verificarsi di situazioni particolari e fortuite.
PS: però nel 2025 con il materiale tecnico (scarpe) a disposizione non può continuare ad esistere il problema delle vesciche ai piedi.
Sinner è l'evoluzione di Djokovic che a sua volta fu l'evoluzione dei vari Agassi e Lendl, ovvero giocatori che fanno affidamento sulla pressione da fondocampo per soffocare gli avversari.
Ovviamente come già detto in un commento tempo addietro, Sinner è l'evoluzione stilistica di Djokovic che però le partite le vince statisticamente parlando più alla Federer che alla Djokovic nella combinazione percentuale di game vinti al servizio e in risposta.
Ed avendo uno stile alla Djokovic condito da una maggiore aggressività, questo tennis più schematico e monocorde è proprio ciò che gli permette di acquisire questa continuità.
Chi invece ha più soluzioni ha già più difficoltà nel riuscire a trovare un giusto bilanciamento che gli consenta di vincere la maggior parte delle partite a comando.
Federer da questo punto di vista era l'eccezione avendo a disposizione anche un servizio devastante che gli consentiva di ottenere tanti punti col minimo sforzo.
Per questo dico che la varietà nel tennis moderno può essere un valore aggiunto ma non è così preponderante come lo era ai tempi delle racchette di legno o delle superfici più variegate.
Oggi la stragrande maggioranza dei giocatori applica lo stesso impianto di gioco, e in un simile contesto emerge chi lo sa produrre meglio.
Lo scorso anno Sinner è risultato essere rating alla mano il giocatore con la risposta, il dritto e il rovescio più efficienti del circuito, quindi in ben 3 colpi dei 4 basilari del tennis moderno è risultato essere il più efficiente, e quindi non sorprende che poi abbia chiuso una stagione con un record di 73 vittorie al fronte di 6 sole sconfitte, di cui tutte sconfitte sempre maturate nel set decisivo.

Tu di primo acchito potresti pensare che Alcaraz grazie alla sua maggiore varietà faccia meno fatica di Sinner a vincere le partite, invece al netto della singola superficie fatica molto di più in generale proprio perché ha un gioco più istintivo, oltre che un servizio molto meno incisivo (soprattutto sul veloce).
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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:09 Sinner è l'evoluzione di Djokovic
Modesto
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Galois ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:14
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:09 Sinner è l'evoluzione di Djokovic
Modesto
Per evoluzione non s'intende necessariamente che sia un giocatore migliore, ma che applica gli stessi principi di gioco con ritmi decisamente più alti.
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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:26 applica gli stessi principi di gioco con ritmi decisamente più alti.
Questo non implica che sia un migliore giocatore?
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Galois ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:30
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:26 applica gli stessi principi di gioco con ritmi decisamente più alti.
Questo non implica che sia un migliore giocatore?
Non necessariamente, perché giocare a ritmi più alti implica anche darsi meno margine di errore.
Djokovic aveva (inteso quello nella sua versione prime) una tolleranza agli scambi prolungati che nel circuito attuale non appartiene ancora a nessuno, Sinner compreso.
Per questo le sue battaglie da fondocampo con Nadal non sono replicabili.
Per esempio le sfide tra Sinner e Alcaraz producono molti più vincenti ma anche molti più errori non forzati rispetto a quelle tra Djokovic e Nadal, proprio perché scambiando a ritmi più elevati è anche più difficile riuscire a mantenere una certa tolleranza.
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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:49 Non necessariamente, perché giocare a ritmi più alti implica anche darsi meno margine di errore.
Djokovic aveva (inteso quello nella sua versione prime) una tolleranza agli scambi prolungati che nel circuito attuale non appartiene ancora a nessuno, Sinner compreso.
Per questo le sue battaglie da fondocampo con Nadal non sono replicabili.
Per esempio le sfide tra Sinner e Alcaraz producono molti più vincenti ma anche molti più errori non forzati rispetto a quelle tra Djokovic e Nadal, proprio perché scambiando a ritmi più elevati è anche più difficile riuscire a mantenere una certa tolleranza.
Ok detta così sono d'accordo, parlare di evoluzione non mi sembrava semplicemente adeguato.
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Galois ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 19:01
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:49 Non necessariamente, perché giocare a ritmi più alti implica anche darsi meno margine di errore.
Djokovic aveva (inteso quello nella sua versione prime) una tolleranza agli scambi prolungati che nel circuito attuale non appartiene ancora a nessuno, Sinner compreso.
Per questo le sue battaglie da fondocampo con Nadal non sono replicabili.
Per esempio le sfide tra Sinner e Alcaraz producono molti più vincenti ma anche molti più errori non forzati rispetto a quelle tra Djokovic e Nadal, proprio perché scambiando a ritmi più elevati è anche più difficile riuscire a mantenere una certa tolleranza.
Ok detta così sono d'accordo, parlare di evoluzione non mi sembrava semplicemente adeguato.
Mettila così, l'evoluzione è anche dettata dall'evoluzione dello stesso tennis e in generale dello sport.
In tutti gli sport si gioca a ritmi sempre più elevati.

Per quanto riguarda il valore intrinseco dei due giocatori, va ricordato che Djokovic è emerso in un tennis più competitivo di quello attuale, dove oltre ai soliti Nadal e Federer, se la doveva vedere anche con i vari Murray, Del Potrò, Wawrinka, Berdych, Ferrer, Tsonga, eccetera.
Allo stesso tempo la sua stagione della definitiva consacrazione da numero 1 coincisa con la scoperta della sua intolleranza al glutine, ovvero il 2011, è arrivata
rapportata al Sinner attuale 12 mesi più tardi.
Non a caso alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo aveva uno slam in meno e nemmeno una settimana al numero 1.
Insomma troppe varianti da prendere in considerazione per un confronto equo.
Certamente sarebbe stato interessante vedere come se la sarebbe cavata il Sinner attuale in pieno prime al cospetto di quel Djokovic.
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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 19:27
Galois ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 19:01
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:49 Non necessariamente, perché giocare a ritmi più alti implica anche darsi meno margine di errore.
Djokovic aveva (inteso quello nella sua versione prime) una tolleranza agli scambi prolungati che nel circuito attuale non appartiene ancora a nessuno, Sinner compreso.
Per questo le sue battaglie da fondocampo con Nadal non sono replicabili.
Per esempio le sfide tra Sinner e Alcaraz producono molti più vincenti ma anche molti più errori non forzati rispetto a quelle tra Djokovic e Nadal, proprio perché scambiando a ritmi più elevati è anche più difficile riuscire a mantenere una certa tolleranza.
Ok detta così sono d'accordo, parlare di evoluzione non mi sembrava semplicemente adeguato.
Mettila così, l'evoluzione è anche dettata dall'evoluzione dello stesso tennis e in generale dello sport.
In tutti gli sport si gioca a ritmi sempre più elevati.

Per quanto riguarda il valore intrinseco dei due giocatori, va ricordato che Djokovic è emerso in un tennis più competitivo di quello attuale, dove oltre ai soliti Nadal e Federer, se la doveva vedere anche con i vari Murray, Del Potrò, Wawrinka, Berdych, Ferrer, Tsonga, eccetera.
Allo stesso tempo la sua stagione della definitiva consacrazione da numero 1 coincisa con la scoperta della sua intolleranza al glutine, ovvero il 2011, è arrivata
rapportata al Sinner attuale 12 mesi più tardi.
Non a caso alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo aveva uno slam in meno e nemmeno una settimana al numero 1.
Insomma troppe varianti da prendere in considerazione per un confronto equo.
Certamente sarebbe stato interessante vedere come se la sarebbe cavata il Sinner attuale in pieno prime al cospetto di quel Djokovic.
sisi ok...non voglio contestare nulla non ho la competenza statistica per farlo...tuttavia io guardo le vittorie e insomma non sarebbe male migliorare i 24 slam.
Aspetterei un po' prima di dire di averli già nel sacco ecco, un po' di scaramanzia insomma.. :D

PS: Del Potro si pronunciava con l'accento sulla o? :(
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herbie ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 21:09
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 19:27
Galois ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 19:01
Ok detta così sono d'accordo, parlare di evoluzione non mi sembrava semplicemente adeguato.
Mettila così, l'evoluzione è anche dettata dall'evoluzione dello stesso tennis e in generale dello sport.
In tutti gli sport si gioca a ritmi sempre più elevati.

Per quanto riguarda il valore intrinseco dei due giocatori, va ricordato che Djokovic è emerso in un tennis più competitivo di quello attuale, dove oltre ai soliti Nadal e Federer, se la doveva vedere anche con i vari Murray, Del Potrò, Wawrinka, Berdych, Ferrer, Tsonga, eccetera.
Allo stesso tempo la sua stagione della definitiva consacrazione da numero 1 coincisa con la scoperta della sua intolleranza al glutine, ovvero il 2011, è arrivata
rapportata al Sinner attuale 12 mesi più tardi.
Non a caso alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo aveva uno slam in meno e nemmeno una settimana al numero 1.
Insomma troppe varianti da prendere in considerazione per un confronto equo.
Certamente sarebbe stato interessante vedere come se la sarebbe cavata il Sinner attuale in pieno prime al cospetto di quel Djokovic.
sisi ok...non voglio contestare nulla non ho la competenza statistica per farlo...tuttavia io guardo le vittorie e insomma non sarebbe male migliorare i 24 slam.
Aspetterei un po' prima di dire di averli già nel sacco ecco, un po' di scaramanzia insomma.. :D

PS: Del Potro si pronunciava con l'accento sulla o? :(
Ma figuriamoci se arrivo a dire che Sinner arriverà a fare meglio di 24 slam.
È un dato di fatto che alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo avesse vinto meno slam, così come è un dato di fatto che alla stessa età dell'attuale Alcaraz il suo connazionale Nadal aveva vinto lo stesso numero di slam (5).
Così come è un dato di fatto che Djokovic prima del 2011 stava dietro a Federer e Nadal rispettivamente di 16 e 8 slam, e che nessuno avrebbe osato scommettere che avrebbe chiuso la carriera vincendo più tornei dello slam rispetto ai due rivali.

Il futuro nel lungo termine è imponderabile visto che entrano in gioco diversi fattori come gli infortuni, la capacità di continuare a motivarsi, e non ultimo il livello della concorrenza.
Noi oggi sappiamo che negli slam salvo cataclismi è molto complicato immaginarsi uno scenario che non veda vincenti uno tra Sinner e Alcaraz, vista la recente cronistoria e anche il margine che sembrano avere a seconda della superficie con il resto del mondo, ma non possiamo sapere fra qualche anno se l'attuale status quo resterà inalterato.
Magari fra qualche anno emerge un nuovo fuoriclasse sulla stregua di quello che fu Djokovic nella rivalità Fedal, mettendo i bastoni tra le ruote all'attuale duopolio rendendo più complicato per entrambi vincere gli slam e in generale i tornei più importanti.

Tornando al parallelo Sinner vs Djokovic.
Ricordiamoci che Djokovic una volta scollinati i 30 anni è riuscito a vincere la metà del totale dei suoi slam, a riprova di quanto sia complicato riuscire a vincere 24 slam.
A oggi tenderei ad escludere che possa ripetersi un caso analogo frutto anche di circostanze favorevoli, tipo imbattersi in tarda età nella lost generation.
No, se si vuole tentare di togliere quel primato a Djokovic è necessario fare meglio di quanto fece lui prima di compiere i 30 anni, e anche così facendo l'impresa resta sempre assai complicata.

PS
No, non ci va l'accento sulla o, semplice errore di "battitura".
Eviterei di spaccare il capello in quattro.
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No ma infatti ero ironico, per me 24 Slam sono semplicemente fantascienza. Se li dovesse mai fare un giocatore italiano dopo i lunghissimi anni passati al buio sarebbe una cosa stratosferica.
Io ragionerei con estrema prudenza...non è mica detto nemmeno che nessuno dei giocatori top five fino a poco tempo fa (Medvedev soprattutto, ma anche Rublev) non rispolveri tutto il potenziale messo in evidenza prima e ora un po' sottotono per motivi anche caratteriali.
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herbie ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 23:23 non è mica detto nemmeno che nessuno dei giocatori top five fino a poco tempo fa (Medvedev soprattutto, ma anche Rublev) non rispolveri tutto il potenziale messo in evidenza prima e ora un po' sottotono per motivi anche caratteriali.
Si ma nella sostanza pensi che cambierebbe qualcosa?
Pensi che i giocatori nati nella seconda metà degli anni 90 anche qualora tornassero ad esprimersi in blocco ai loro migliori livelli possano custodire una minaccia per Sinner e Alcaraz?

Zverev fino agli ultimi Australian Open stava esprimendo uno dei migliori tennis della sua carriera, reduce da un 2024 chiuso al secondo posto, eppure nella finale di Melbourne la differenza con Sinner è apparsa netta.

Che poi passi anche per un Medvedev che tra il 2019 e il 2024 sul cemento si è rivelato un vero top player, ma per l'amor del cielo lascia stare un Rublev, ossia uno che anche nel suo periodo migliore non è mai stato in grado di andare oltre i quarti di finale in uno slam.
Vogliamo parlare di un Ruud che reduce dal suo trionfo più grande della carriera a Madrid nel torneo successivo a Roma sempre sulla sua superficie preferita non è riuscito a vincere più di un game contro un Sinner di ritorno dalla squalifica?
Stesso Ruud che lo scorso anno alle Finals di Torino sempre contro Sinner non fece tanto meglio vincendo soli 3 game.
Oppure Fritz che nelle ultime 3 sfide con Sinner, comprese due finali pesanti a New York e Torino, non è riuscito a strappargli neanche un singolo set?

La realtà è che i giocatori nati nella seconda metà degli anni 90 hanno avuto le loro occasioni nella fase transitoria coincisa con gli ultimi anni ai vertici del duo Nadal-Djokovic, dove fatta eccezione per gli Us Open 2021, con gentile omaggio dello stesso Djokovic che ancora in corsa per compilare il grande slam volle strafare partecipando alle olimpiadi non solo nel singolare ma anche nei due doppi arrivando poi cotto a New York, hanno sempre fallito soggiogati da quei mostri sacri, spesso partendo battuti prima ancora di scendere in campo.

Adesso con l'escalation del duopolio per quella generazione non vedo più margini.
Poi su singolo slam può sempre scapparci il torneo della vita, ma se parliamo di ostacolare nel medio-lungo termine il duopolio di cui sopra io guarderei piuttosto a qualche altro esponente della generazione dei nati negli anni 2000, tipo Draper, Rune, Shelton, Fils, o il nostro Musetti, e ancora più in là tra gli emergenti Fonseca e Mensik, tutti giocatori chi più chi meno con un potenziale ancora da esplorare appieno.
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Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 21:48 È un dato di fatto che alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo avesse vinto meno slam
Confrontare Djokovic contro prime Federer e Nadal e una celiachia non diagnosticata e Sinner contro un 37-38 enne, Alcaraz e Zverev mi sembra una stronzata degna di sfondare il cesso.
Per il resto libero di scrivere papiri e a farti filmini su Sinner
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Pantani the best ha scritto: sabato 21 giugno 2025, 1:02
herbie ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 23:23 non è mica detto nemmeno che nessuno dei giocatori top five fino a poco tempo fa (Medvedev soprattutto, ma anche Rublev) non rispolveri tutto il potenziale messo in evidenza prima e ora un po' sottotono per motivi anche caratteriali.
Si ma nella sostanza pensi che cambierebbe qualcosa?
Pensi che i giocatori nati nella seconda metà degli anni 90 anche qualora tornassero ad esprimersi in blocco ai loro migliori livelli possano custodire una minaccia per Sinner e Alcaraz?

Zverev fino agli ultimi Australian Open stava esprimendo uno dei migliori tennis della sua carriera, reduce da un 2024 chiuso al secondo posto, eppure nella finale di Melbourne la differenza con Sinner è apparsa netta.

Che poi passi anche per un Medvedev che tra il 2019 e il 2024 sul cemento si è rivelato un vero top player, ma per l'amor del cielo lascia stare un Rublev, ossia uno che anche nel suo periodo migliore non è mai stato in grado di andare oltre i quarti di finale in uno slam.
Vogliamo parlare di un Ruud che reduce dal suo trionfo più grande della carriera a Madrid nel torneo successivo a Roma sempre sulla sua superficie preferita non è riuscito a vincere più di un game contro un Sinner di ritorno dalla squalifica?
Stesso Ruud che lo scorso anno alle Finals di Torino sempre contro Sinner non fece tanto meglio vincendo soli 3 game.
Oppure Fritz che nelle ultime 3 sfide con Sinner, comprese due finali pesanti a New York e Torino, non è riuscito a strappargli neanche un singolo set?

La realtà è che i giocatori nati nella seconda metà degli anni 90 hanno avuto le loro occasioni nella fase transitoria coincisa con gli ultimi anni ai vertici del duo Nadal-Djokovic, dove fatta eccezione per gli Us Open 2021, con gentile omaggio dello stesso Djokovic che ancora in corsa per compilare il grande slam volle strafare partecipando alle olimpiadi non solo nel singolare ma anche nei due doppi arrivando poi cotto a New York, hanno sempre fallito soggiogati da quei mostri sacri, spesso partendo battuti prima ancora di scendere in campo.

Adesso con l'escalation del duopolio per quella generazione non vedo più margini.
Poi su singolo slam può sempre scapparci il torneo della vita, ma se parliamo di ostacolare nel medio-lungo termine il duopolio di cui sopra io guarderei piuttosto a qualche altro esponente della generazione dei nati negli anni 2000, tipo Draper, Rune, Shelton, Fils, o il nostro Musetti, e ancora più in là tra gli emergenti Fonseca e Mensik, tutti giocatori chi più chi meno con un potenziale ancora da esplorare appieno.
quelli che vedo con potenziale non ancora espresso oppure perso motivi caratteriali sono Medvedev, Rublev, Rune, Tsitsipas e forse Draper. Ruud e Fritz non li vedo avere i mezzi per impensierire il primi due. Zverev invece assolutamente sì, lui però non ha potenziale inespresso. QUelli che nomini come "emergenti" non li conosco abbastanza. I due russi si trovano comunque in una situazione ambientale mai facile, ormai da anni, e guarda caso è proprio da allora che hanno interrotto la loro parabola ascendente. Djokovic gioca ancora e su una superficie dove gli scambi durano un po' meno potrebbe ancora dire qualcosa, anche se mi sembra improbabile. Sono comunque d'accordo che Sinner pare avere una solidità di gioco e una forza mentale che dovrebbe metterlo al riparo da cali improvvisi o stagioni storte. C'è sempre però l'incognita della tenuta del fisico, lui è anche piuttosto "leggero".
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Galois ha scritto: sabato 21 giugno 2025, 9:32
Pantani the best ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 21:48 È un dato di fatto che alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo avesse vinto meno slam
Confrontare Djokovic contro prime Federer e Nadal e una celiachia non diagnosticata e Sinner contro un 37-38 enne, Alcaraz e Zverev mi sembra una stronzata degna di sfondare il cesso.
Per il resto libero di scrivere papiri e a farti filmini su Sinner
Ma se ho sottolineato fin dal principio che Djokovic pre 2011 ebbe una concorrenza superiore a quella avuta da Sinner.
Poi vabbè, a proposito di stronzate, mettere Alcaraz nella stessa categoria di uno Zverev cosa la ritieni?
Alcaraz è destinato a diventare uno dei più grandi tennisti della storia che può stare all'attuale Sinner come Nadal stava a Djokovic.
All'altoatesino lo spagnolo ha già sostanzialmente tolto tre slam, ovvero Us Open 2022 e Roland Garros 2024 e 2025.

È indiscutibile che l'escalation di Djokovic sia coincisa con uno dei più alti livelli di competizione nella storia del tennis al maschile, come è altrettanto indiscutibile che lo stesso Djokovic abbia imperversato nel post prime contro le generazioni dei nati negli anni 90 permettendogli di compensare quella concorrenza brutale affrontata nella prima parte di carriera.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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herbie ha scritto: sabato 21 giugno 2025, 9:50
Pantani the best ha scritto: sabato 21 giugno 2025, 1:02
herbie ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 23:23 non è mica detto nemmeno che nessuno dei giocatori top five fino a poco tempo fa (Medvedev soprattutto, ma anche Rublev) non rispolveri tutto il potenziale messo in evidenza prima e ora un po' sottotono per motivi anche caratteriali.
Si ma nella sostanza pensi che cambierebbe qualcosa?
Pensi che i giocatori nati nella seconda metà degli anni 90 anche qualora tornassero ad esprimersi in blocco ai loro migliori livelli possano custodire una minaccia per Sinner e Alcaraz?

Zverev fino agli ultimi Australian Open stava esprimendo uno dei migliori tennis della sua carriera, reduce da un 2024 chiuso al secondo posto, eppure nella finale di Melbourne la differenza con Sinner è apparsa netta.

Che poi passi anche per un Medvedev che tra il 2019 e il 2024 sul cemento si è rivelato un vero top player, ma per l'amor del cielo lascia stare un Rublev, ossia uno che anche nel suo periodo migliore non è mai stato in grado di andare oltre i quarti di finale in uno slam.
Vogliamo parlare di un Ruud che reduce dal suo trionfo più grande della carriera a Madrid nel torneo successivo a Roma sempre sulla sua superficie preferita non è riuscito a vincere più di un game contro un Sinner di ritorno dalla squalifica?
Stesso Ruud che lo scorso anno alle Finals di Torino sempre contro Sinner non fece tanto meglio vincendo soli 3 game.
Oppure Fritz che nelle ultime 3 sfide con Sinner, comprese due finali pesanti a New York e Torino, non è riuscito a strappargli neanche un singolo set?

La realtà è che i giocatori nati nella seconda metà degli anni 90 hanno avuto le loro occasioni nella fase transitoria coincisa con gli ultimi anni ai vertici del duo Nadal-Djokovic, dove fatta eccezione per gli Us Open 2021, con gentile omaggio dello stesso Djokovic che ancora in corsa per compilare il grande slam volle strafare partecipando alle olimpiadi non solo nel singolare ma anche nei due doppi arrivando poi cotto a New York, hanno sempre fallito soggiogati da quei mostri sacri, spesso partendo battuti prima ancora di scendere in campo.

Adesso con l'escalation del duopolio per quella generazione non vedo più margini.
Poi su singolo slam può sempre scapparci il torneo della vita, ma se parliamo di ostacolare nel medio-lungo termine il duopolio di cui sopra io guarderei piuttosto a qualche altro esponente della generazione dei nati negli anni 2000, tipo Draper, Rune, Shelton, Fils, o il nostro Musetti, e ancora più in là tra gli emergenti Fonseca e Mensik, tutti giocatori chi più chi meno con un potenziale ancora da esplorare appieno.
quelli che vedo con potenziale non ancora espresso oppure perso motivi caratteriali sono Medvedev, Rublev, Rune, Tsitsipas e forse Draper. Ruud e Fritz non li vedo avere i mezzi per impensierire il primi due. Zverev invece assolutamente sì, lui però non ha potenziale inespresso. QUelli che nomini come "emergenti" non li conosco abbastanza. I due russi si trovano comunque in una situazione ambientale mai facile, ormai da anni, e guarda caso è proprio da allora che hanno interrotto la loro parabola ascendente. Djokovic gioca ancora e su una superficie dove gli scambi durano un po' meno potrebbe ancora dire qualcosa, anche se mi sembra improbabile. Sono comunque d'accordo che Sinner pare avere una solidità di gioco e una forza mentale che dovrebbe metterlo al riparo da cali improvvisi o stagioni storte. C'è sempre però l'incognita della tenuta del fisico, lui è anche piuttosto "leggero".
Mah su Zverev punti di vista opposti.
Alla fine lo ha ammesso lui stesso dopo la finale degli ultimi Australian Open il motivo, ovvero che Sinner ha un dritto migliore del suo, un rovescio migliore del suo, una risposta migliore della sua, e ha anche un movimento migliore del suo, unica eccezione dove non gli è superiore è il servizio (aggiungo la prima di servizio).
Con questi requisiti capisci che è difficile immaginare che possa impensierirlo.

Su Djokovic condivido, infatti proprio per i motivi da te espressi lo vedo come una minaccia per Sinner e Alcaraz a Wimbledon, anche se è difficile immaginare che in questa fase della carriera possa batterli entrambi in successione.

Mentre continuo a non condividere la questione Rublev.
Il russo non ha proprio le caratteristiche per impensierire il duo.
Non vedo sia lui che un Fritz in grado di arrivare a tanto, ma se con sforzo di fantasia deve dire chi tra i due possa avere più possibilità, allora vado con lo statunitense.
Fritz ha degli ottimi fondamentali basilari, il problema è il movimento che non è a livelli elite.
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Concordo su Rublev che questo è, uno di quei classici giocatori da numero 5/6 ma non di più.
Zverev sicuramente meglio, da top 3 fisso, ma non ti dà mai l'idea di poter vincere uno slam, anche se magari una volta in cui tutto gli dice bene potrebbe pure riuscirci.
Medvedev prime sul cemento era invece al livello di sinner alcaraz attuali e il djokovic di fino a un paio di stagioni fa, ma mi pare abbia mollato di testa, il suo gioco richiede una concentrazione enorme e mi sembra non abbia più voglia o possibilità per mettere in campo tutta quell'energia nervosa.
Un altro che ha mollato di testa è Tsitsipras, senza nemmeno essere arrivato al top come Medvedev (che almeno ha vinto uno slam ed è stato #1), per me potenzialmente è più forte di Zverev e poteva essere anche lui a giocarsi i titoli maggiori.
Fra i più giovani penso soprattutto Rune avrebbe i mezzi per diventare il terzo incomodo, ma certo deve mettere a posto molte cose e al momento non sembra una reale possibilità (ma anche Sinner fino a due anni fa era considerato un incompiuto, quindi non si può mai dire).
Ci sono altri giovanissimi interessanti (Fonseca, Fils, Machac, forse pure Shelton), vediamo come evolvono.
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dietzen ha scritto: sabato 21 giugno 2025, 14:04 Concordo su Rublev che questo è, uno di quei classici giocatori da numero 5/6 ma non di più.
Zverev sicuramente meglio, da top 3 fisso, ma non ti dà mai l'idea di poter vincere uno slam, anche se magari una volta in cui tutto gli dice bene potrebbe pure riuscirci.
Medvedev prime sul cemento era invece al livello di sinner alcaraz attuali e il djokovic di fino a un paio di stagioni fa, ma mi pare abbia mollato di testa, il suo gioco richiede una concentrazione enorme e mi sembra non abbia più voglia o possibilità per mettere in campo tutta quell'energia nervosa.
Un altro che ha mollato di testa è Tsitsipras, senza nemmeno essere arrivato al top come Medvedev (che almeno ha vinto uno slam ed è stato #1), per me potenzialmente è più forte di Zverev e poteva essere anche lui a giocarsi i titoli maggiori.
Fra i più giovani penso soprattutto Rune avrebbe i mezzi per diventare il terzo incomodo, ma certo deve mettere a posto molte cose e al momento non sembra una reale possibilità (ma anche Sinner fino a due anni fa era considerato un incompiuto, quindi non si può mai dire).
Ci sono altri giovanissimi interessanti (Fonseca, Fils, Machac, forse pure Shelton), vediamo come evolvono.
Al di là dell'aspetto mentale, la differenza tra il Medvedev di qualche anno fa e la versione attuale consiste principalmente nell'incisività del servizio.
Una volta aveva uno dei migliori servizi del circuito, fondamentale che sembra aver perso in questa fase della carriera, e onestamente non so quanto abbia inciso in tutto ciò l'operazione alla spalla che fece nel 2022.
Comunque pur considerando quel Medvedev un vero top player sul cemento, non arriverei a spingermi a dire che fosse sul livello del Sinner di quest'ultimo anno e mezzo, e neanche del Djokovic di quel periodo coinciso col prime del russo.
Mentre sempre sulla superficie quel Medvedev lo si può considerare superiore all'Alcaraz visto fino a questo momento che proprio sul cemento ha manifestato diversi limiti.

Su Tsitsipas, assieme a Zverev e lo stesso Medvedev è stato chiaramente il giocatore di quella generazione a raggiungere i picchi più alti, poi non so se lo si possa considerare potenzialmente superiore a uno Zverev.
Il greco ha un buco clamoroso nel rovescio, e anche in risposta ha sempre avuto grossi limiti.
Zverev nel complesso penso sia un giocatore con un bagaglio tecnico più solido.

Mentre nell'ipotetico ruolo gerarchico del terzo incomodo, a oggi dovessi scommettere vedo più un Draper rispetto a un Rune capace di recitare quella parte.
Il britannico probabilmente non ha il ceiling di un Rune ma lo vedo con un floor decisamente più alto.
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Comunque la parabola di Rune andrebbe approfondita.
Lui venne alla ribalta nell'inverno 2022 quando a soli 19 anni fu capace di vincere il 1000 di Bercy battendo in sequenza se non ricordo male addirittura 5 top 10.
Da quel momento fino al Wimbledon della stagione successiva fu in grado di mantenere certe aspettative, arrivando per esempio sempre in quel 2023 a disputare altre due finali 1000 a Montecarlo e Madrid, più i quarti raggiunti sia al Roland Garros che a Wimbledon, tutti risultati che lo portarono ad entrare nella top 5 addirittura due anni prima nella tabella di marcia rispetto a un Sinner che la top 5 la raggiunse per la prima volta solo dopo aver compiuto i 22 anni.
La differenza tra i due è che Sinner pur essendo a sua volta precoce senza però avere risultati così folgoranti, è sempre riuscito a progredire stagione dopo stagione.
Non facciamoci ingannare dal ranking, anche nel 2022 pur chiudendo l'annata al 15esimo posto rispetto al decimo con cui chiuse il 2021, continuò a progredire e lo dimostra il suo rendimento slam dove raggiunse i quarti di finale in 3 tornei su 4, e l'unico slam dove non si spinse fino ai quarti fu al Roland Garros complice il ritiro in corso d'opera causa problema al ginocchio nel match degli ottavi con Rublev dopo aver dominato il primo set.
In quel 2022 a Wimbledon fu l'unico a portare Djokovic al quinto set (dopo essere andato avanti 2-0), e al successivo US Open ebbe match point sul suo servizio nel memorabile quarto di finale con Alcaraz che qualora lo avesse convertito gli avrebbe spalancato le porte per un primo clamoroso successo slam.
Il motivo per il quale nel 2022 peggiorò la posizione in classifica rispetto al 2021 fu dovuto sia al fattore Wimbledon che in quella stagione specifica non assegnò punti, e Sinner avendo solo il primo turno da difendere dell'edizione precedente ne avrebbe guadagnati parecchi col quarto di finale raggiunto contro Djokovic, ma soprattutto il cambio improvviso a stagione in corso di staff che sicuramente inizialmente lo destabilizzò causandogli anche diverse problematiche fisiche dovute alle nuove metodologie imposte dal nuovo staff Vagnozzi.
Ma se guardiamo la sua parabola nel complesso Sinner passò dalla 78esima posizione di fine 2019, al 37esimo di fine 2020, stagione più di ogni altra condizionata dalla pandemia, al decimo posto di fine 2021, detto del 15esimo di fine 2022, quindi il quarto posto di fine 2023, per arrivare ovviamente al numero 1 dello scorso anno.
Rune invece dopo quella iniziale e folgorante escalation ha cominciato una lunga parabola di regressione, e ancora adesso pur essendo rientrato nella top 10 non riesce ancora a trovare un minimo di stabilità nel suo tennis da farlo essere un giocatore più costante.
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Nel frattempo Bublik, dopo Sinner, batte anche Medvedev e si prende Halle. :clap: :clap: :clap:
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Invece Alcaraz trionfa al Queen's bissando il successo del 2023 e portando a 4 il computo totale di tornei vinti in carriera su erba, che per avere solo 22 anni è oggettivamente un curriculum mostruoso.

Ieri in semifinale 15 ace in soli due set, oggi nella finale 18 ace in tre set.
Se comincia a servire con questa efficacia si complica parecchio la faccenda per i suoi avversari.

Va detto che nel suo percorso non ha affrontato avversari così probanti (e al secondo turno con Munar ha rischiato addirittura di uscire) ma al solito se i potenziali avversari più quotati si fanno eliminare prima, tipo Shelton, Rune o Draper, non è colpa sua.
In più assimilare in poco tempo un trionfo come il Roland Garros non è mai da dare per scontato.

Dalla incredibile eliminazione con Goffin a Miami che era stata preceduta da un lungo periodo di crisi post olimpiadi, sembra esserne passata di acqua sotto i ponti, visto che da quel momento ritornando anche nel suo habitat (le superfici naturali) il murciano ha collezionato 5 finali consecutive con 4 tornei vinti, e attualmente cavalca una striscia di 17 vittorie.

Semplicemente dopo la finale di Parigi tutti si sono concentrati sul contraccolpo psicologico che un verdetto del genere si sarebbe potuto insinuare nella testa di Sinner, ma per me quella finale può avere inciso maggiormente nella psiche di Alcaraz.
Avesse perso quella finale sulla superficie a lui più favorevole assistendo al terzo successo slam consecutivo del rivale, la cosa in ottica Wimbledon avrebbe potuto generare in lui una pressione assurda.
Invece avendola vinta non solo si presenta a Wimbledon più sereno ma anche più ringalluzzito.

Vediamo, a Wimbledon mi aspetto un torneo con un maggiore livellamento di valori e non darei per scontata una nuova finale tra i 2, anche se ovviamente resta la più probabile.
Djokovic a seconda della parte di tabellone in cui finisce può essere la vera variabile impazzita del torneo.
Questo Bublik tutti lo vorranno evitare nella prima settimana, stessa cosa Berrettini qualora dovesse avere recuperato una buona integrità.
Medvedev che oggi ha perso la finale ad Halle e ormai non vince più un torneo da oltre 2 anni, in questa sua fase declinante quantomeno sembra essere riuscito a riciclarsi in una versione erbivora di tutto rispetto, quindi a sua volta non sarà da sottovalutare sui prati di Londra.
Poi c'è Draper che avrà dalla sua il fattore pubblico, anche se potrebbe pure rivelarsi un boomerang.
E poi ci sono tutti quei grandi battitori che su singola partita su questa superficie possono fare danni, tipo Shelton, Fritz, Perricard, Mensik, Opelka, lo stesso Zverev per quanto l'erba di Wimbledon al tedesco sia da sempre piuttosto indigesta.
In sostanza ci sono tutti gli ingredienti affinché l'imminente Wimbledon possa rivelarsi il migliore torneo di questo 2025.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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Zverev forse è di quei 10 cm troppo alto per l'erba e Medvedev uguale. Il contrario del cemento, insomma.

Per il resto è chiaro che nello sport vincere aiuta sempre a vincere.
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herbie ha scritto: lunedì 23 giugno 2025, 1:31 Zverev forse è di quei 10 cm troppo alto per l'erba e Medvedev uguale. Il contrario del cemento, insomma.

Per il resto è chiaro che nello sport vincere aiuta sempre a vincere.
L'erba è la superficie dove la palla rimbalza meno, quindi ci può stare questa tua considerazione, anche se 10 cm di troppo mi sembra eccessivo, fai magari 5.
Dopodiché nella storia recente ci sono stati anche giocatori con altezza analoga come Berdych, Del Potro, Cilic o Raonic, i primi che mi vengono in mente, che a Wimbledon qualcosa di buono sono riusciti a farla, per non parlare del nostro Berrettini.
Come qualcosa di positivo l'ha fatta pure Medvedev raggiungendo la semifinale nelle ultime due edizioni, e per questo motivo lo separerei da uno Zverev che finora nello slam londinese non è mai andato oltre gli ottavi di finale.

Il maggiore problema di Zverev su erba non è tanto l'altezza ma la passività del suo gioco.
Col suo stile da pallettaro se sulle altre superfici qualcosa contro una certa tipologia di avversari può pagare dividendi, su erba assolutamente no.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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Pantani the best ha scritto: lunedì 23 giugno 2025, 11:40
herbie ha scritto: lunedì 23 giugno 2025, 1:31 Zverev forse è di quei 10 cm troppo alto per l'erba e Medvedev uguale. Il contrario del cemento, insomma.

Per il resto è chiaro che nello sport vincere aiuta sempre a vincere.
L'erba è la superficie dove la palla rimbalza meno, quindi ci può stare questa tua considerazione, anche se 10 cm di troppo mi sembra eccessivo, fai magari 5.
Dopodiché nella storia recente ci sono stati anche giocatori con altezza analoga come Berdych, Del Potro, Cilic o Raonic, i primi che mi vengono in mente, che a Wimbledon qualcosa di buono sono riusciti a farla, per non parlare del nostro Berrettini.
Come qualcosa di positivo l'ha fatta pure Medvedev raggiungendo la semifinale nelle ultime due edizioni, e per questo motivo lo separerei da uno Zverev che finora nello slam londinese non è mai andato oltre gli ottavi di finale.

Il maggiore problema di Zverev su erba non è tanto l'altezza ma la passività del suo gioco.
Col suo stile da pallettaro se sulle altre superfici qualcosa contro una certa tipologia di avversari può pagare dividendi, su erba assolutamente no.
si chiaramente non è che si voglia dire che se uno supera il metro e novanta su erba fa fatica a passare due turni eh...se poi uno è tra i primi cinque giocatori al mondo e ha un servizio monstre che sull'erba paga tantissimo, tipo Raonic o Berrettini, o appunto Zverev è comunque favorito dalla superficie.
Solo che dieci cm di altezza in più sull'erba, i due metri di Zverev, per dire, ti possono togliere quell'esser totalmente a tuo agio su questa superficie, quel sentire, incontrare la palla perfettamente, oppure quel dover lavorare con le gambe un pizzico in più su ogni palla che alla lunga ti toglie energia che l'altro non spreca, ecc. ecc. basta veramente un nonnulla (per la mia limitata esperienza, s'intende) nel rimbalzo per toglierti quella sensazione di agio completo che ti fa esprimere al meglio i tuoi colpi, ecco... e sull'erba questa cosa funziona al contrario che su tutte le altre superfici per i giocatori molto alti.
Poi ci son sempre gli anni dove per il secco si gioca sull' "erba battuta", e cambiano ancora un po' le cose per il gioco a fondocampo...
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Sinner licenzia altri due preparatori/fisioterapisti.
Sembra la buonanima di Zamparini
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Re: Parliamo di Tennis

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Vista dall'esterno per me non ha il minimo senso.
Panichi è il top tra i preparatori atletici, ma a prescindere dal suo status io dico che era difficile riuscire ad alzare il livello rispetto al 2024, ed invece ci stavano riuscendo, questo è quando vinci gli Australian Open sostanzialmente con la pipa in bocca, e poi soprattutto, come già detto tempo addietro, al Roland Garros su quella che doveva essere la superficie meno adatta vai ad un punto non dal vincere il torneo ma dal dominarlo in lungo e in largo.

Ripeto, vista dall'esterno non ha il minimo senso, ma dall'esterno non si può essere a conoscenza delle più svariate dinamiche che possono aver generato alcune divergenze.

Giornata di oggi che anche lato sorteggio del tabellone di Wimbledon bene ma non benissimo (eufemismo), alla fine Djokovic esattamente come all'ultimo Roland Garros se lo becca di nuovo Sinner e non Alcaraz che contro il serbo ci ha perso 4 delle ultime 5 sfide e l'unica vittoria (finale Wimbledon 2024) in questa streak è avvenuta contro un Djokovic ancora convalescente dopo l'operazione al menisco.
Non è andata bene nemmeno a Musetti, mentre chi può essere soddisfatto è Berrettini, o meglio, un Berrettini in buone condizioni, tabellone alla mano, potrebbe pure sperare di arrivare in semifinale in quello che è per vocazione il suo torneo sulla sua superficie prediletta.
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Re: Parliamo di Tennis

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Pantani the best ha scritto: venerdì 27 giugno 2025, 17:48 Ripeto, vista dall'esterno non ha il minimo senso, ma dall'esterno non si può essere a conoscenza delle più svariate dinamiche che possono aver generato alcune divergenze.
Ecco, hai fatto tutto tu
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Re: Parliamo di Tennis

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The last dance

Un fantastico Fognini abbandona il tennis su erba con una splendida prestazione con la quale obbliga Alcaraz al 5°
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Re: Parliamo di Tennis

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Fognini commovente, probabilmente nessuno in tutto il torneo metterà così in difficoltà Alcaraz.

So di dire una banalità frusta, ma vederlo giocare così a 38 anni ti fa bestemmiare pensando a cosa avrebbe potuto fare a 25 o 30.
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Otto Kruger
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Re: Parliamo di Tennis

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Non altrettanto indimenticabile il match di Berrettini. Veramente inguardabile
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