Ciclismo francese

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
ElChava
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Re: Ciclismo francese

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Spiace per gli estimatori ma Vauquelin, pur essendo un ottimo corridore, ne deve ancora mangiare di pastasciutta prima di arrivare al livello di Ciccone. Bravo, bravissimo ma più forti di lui ce ne sono ancora diversi.
Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

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ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 17:04 Spiace per gli estimatori ma Vauquelin, pur essendo un ottimo corridore, ne deve ancora mangiare di pastasciutta prima di arrivare al livello di Ciccone. Bravo, bravissimo ma più forti di lui ce ne sono ancora diversi.
Sembra di sentire parlare Abruzzese! Sei lui?
ElChava
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Fiammingo ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 17:06
ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 17:04 Spiace per gli estimatori ma Vauquelin, pur essendo un ottimo corridore, ne deve ancora mangiare di pastasciutta prima di arrivare al livello di Ciccone. Bravo, bravissimo ma più forti di lui ce ne sono ancora diversi.
Sembra di sentire parlare Abruzzese! Sei lui?
Come mai queste ossessioni con questo Abruzzese? Onestamente continuo a non capire. Si dovrebbe parlare di corse e corridori su questi spazi, no? Per tutto il resto esistono i contatti privati, sempre che uno voglia averne.
Joannes Muller
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Re: Ciclismo francese

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ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 17:04 Spiace per gli estimatori ma Vauquelin, pur essendo un ottimo corridore, ne deve ancora mangiare di pastasciutta prima di arrivare al livello di Ciccone. Bravo, bravissimo ma più forti di lui ce ne sono ancora diversi.
Kevin a 24 anni ha già vinto 3 gare a tappe, una tappa al Tour ed è arrivato 2 volte secondo alla Freccia e secondo al giro della Svizzera. E' uomo da piazzamento nei primi 5 in un grande giro. Ciccone mi pare non sia masi stato capace di arrivare nei 10 i un GT.
Poi ognuno è libero di pensare come vuole.
Si tratta comunque di ciclismo, il problema è quando chi vota non distingue un asino da un'aquila..
luketaro
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Re: Ciclismo francese

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Joannes Muller ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 17:38
ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 17:04 Spiace per gli estimatori ma Vauquelin, pur essendo un ottimo corridore, ne deve ancora mangiare di pastasciutta prima di arrivare al livello di Ciccone. Bravo, bravissimo ma più forti di lui ce ne sono ancora diversi.
Kevin a 24 anni ha già vinto 3 gare a tappe, una tappa al Tour ed è arrivato 2 volte secondo alla Freccia e secondo al giro della Svizzera. E' uomo da piazzamento nei primi 5 in un grande giro. Ciccone mi pare non sia masi stato capace di arrivare nei 10 i un GT.
Poi ognuno è libero di pensare come vuole.
Si tratta comunque di ciclismo, il problema è quando chi vota non distingue un asino da un'aquila..
Quando Vaquelin farà effettivamente una top10 ad un gt o podio in una monumento ne riparleremo.
ElChava
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Re: Ciclismo francese

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Joannes Muller ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 17:38
ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 17:04 Spiace per gli estimatori ma Vauquelin, pur essendo un ottimo corridore, ne deve ancora mangiare di pastasciutta prima di arrivare al livello di Ciccone. Bravo, bravissimo ma più forti di lui ce ne sono ancora diversi.
Kevin a 24 anni ha già vinto 3 gare a tappe, una tappa al Tour ed è arrivato 2 volte secondo alla Freccia e secondo al giro della Svizzera. E' uomo da piazzamento nei primi 5 in un grande giro. Ciccone mi pare non sia masi stato capace di arrivare nei 10 i un GT.
Poi ognuno è libero di pensare come vuole.
Si tratta comunque di ciclismo, il problema è quando chi vota non distingue un asino da un'aquila..
Nessuno smentisce il fatto che Vauquelin sia un ottimo corridore, la sua vittoria a Bologna dello scorso Tour de France fu entusiasmante. Come pure è altrettanto vero che le tre brevi gare a tappe francesi conquistate non avevano salite vere, degne di un Delfinato o anche di uno Svizzera.

Giulio Ciccone non ha ancora terminato un grande giro nei primi 10 ma chi segue costantemente il ciclismo sa bene che almeno in un paio di casi (non ultimo al recente Giro d'Italia) questo gli è stato impedito da cadute che l'hanno estromesso dalla corsa quando la sua top dieci poteva essere pressoché certa. Inoltre nell'ultimo Tour de France ha perso il piazzamento soltanto nella cronometro finale. Al momento Kevin ha un ritiro alla Vuelta e un novantunesimo posto al Tour de France.

Bene le due piazze d'onore alla Freccia Vallone (più che quest'anno dove è stato sconfitto da un avversario inarrivabile per chiunque forse deve rammaricarsi di quella dello scorso anno, anche se va detto che Stephen Williams quel giorno non rubò niente e fu strepitoso) ma in termini di peso specifico una piazza d'onore alla Liegi-Bastogne-Liegi e un terzo posto al Lombardia (tenendo conto anche degli avversari che l'hanno preceduto) ottenute da Ciccone pesano enormemente di più nel giudizio.

In conclusione possiamo dire che Vauquelin ha dalla sua l'età (è un 2001 mentre Ciccone è un 1994) e può avere ancora margini di miglioramento sulle tre settimane. Se però dobbiamo basarci sull'attualità Giulio Ciccone è ancora nettamente più forte di lui, sia nelle grandi corse a tappe che nelle classiche.
Salvatore77
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Re: Ciclismo francese

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Se facciamo i paragoni con i risultati fra due corridori che hanno 7 anni di differenza, credo che il più vecchio ne uscirà quasi sempre vincitore.
Ciccone ha senz'altro delle qualità ma ritengo un corridore più completo il francese. In prospettiva dovrebbe sortire risultati migliori il francese.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
ElChava
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Re: Ciclismo francese

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Salvatore77 ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:44 Se facciamo i paragoni con i risultati fra due corridori che hanno 7 anni di differenza, credo che il più vecchio ne uscirà quasi sempre vincitore.
Ciccone ha senz'altro delle qualità ma ritengo un corridore più completo il francese. In prospettiva dovrebbe sortire risultati migliori il francese.
In prospettiva può diventare migliore, adesso però non lo è e mi pare che lo si sia dipinto già adesso migliore dell'abruzzese, nonostante i fatti e i risultati smentiscano questo. Poi il giudizio può essere soggettivo, bisogna soltanto chiarire se si vuol giudicare in base alle proprie simpatie o se invece ci si vuole basare su dati concreti.
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Re: Ciclismo francese

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ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:56
Salvatore77 ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:44 Se facciamo i paragoni con i risultati fra due corridori che hanno 7 anni di differenza, credo che il più vecchio ne uscirà quasi sempre vincitore.
Ciccone ha senz'altro delle qualità ma ritengo un corridore più completo il francese. In prospettiva dovrebbe sortire risultati migliori il francese.
In prospettiva può diventare migliore, adesso però non lo è e mi pare che lo si sia dipinto già adesso migliore dell'abruzzese, nonostante i fatti e i risultati smentiscano questo. Poi il giudizio può essere soggettivo, bisogna soltanto chiarire se si vuol giudicare in base alle proprie simpatie o se invece ci si vuole basare su dati concreti.
Se paragoniamo i risultati a parità di età anagrafica, non c'è storia.
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ElChava
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Re: Ciclismo francese

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Salvatore77 ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 19:04
ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:56
Salvatore77 ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:44 Se facciamo i paragoni con i risultati fra due corridori che hanno 7 anni di differenza, credo che il più vecchio ne uscirà quasi sempre vincitore.
Ciccone ha senz'altro delle qualità ma ritengo un corridore più completo il francese. In prospettiva dovrebbe sortire risultati migliori il francese.
In prospettiva può diventare migliore, adesso però non lo è e mi pare che lo si sia dipinto già adesso migliore dell'abruzzese, nonostante i fatti e i risultati smentiscano questo. Poi il giudizio può essere soggettivo, bisogna soltanto chiarire se si vuol giudicare in base alle proprie simpatie o se invece ci si vuole basare su dati concreti.
Se paragoniamo i risultati a parità di età anagrafica, non c'è storia.
Appunto. Qui si è già detto per certo che Vauquelin concluderà almeno un grande giro nei primi cinque quando nemmeno a livello giovanile è riuscito a fare mai top ten in gare a tappe di almeno una settimana e di una certa durezza (intendo l'Avenir o magari il Giro della Valle d'Aosta, che peraltro Kevin non ha mai disputato. Ciccone è riuscito ad arrivare nei primi dieci in entrambe le corse, per cui potenzialmente qualcosa ci si sarebbe potuti aspettare da lui anche nel professionismo ed è stato solamente per casi sfortunati che questo non è avvenuto). Questo non significa che in futuro non ci riuscirà, se ne sono visti di corridori che non avevano alcuna evidenza per le gare a tappe andare a podio o addirittura vincerle e Vauquelin avrebbe basi addirittura migliori rispetto a quelli. Allo stesso modo però non possiamo avere nessuna certezza che Vauquelin concluderà almeno un grande giro nei primi cinque, almeno finché non avrà dimostrato di poter reggere tre settimane di corsa. A cronometro se la cava bene e questo va senz'altro a suo favore ma in salita finora non ha ancora dimostrato di avere tenuta su quelle lunghe e ripetute.

Per assurdo poi potremmo addirittura avere una situazione per cui Vauquelin a fine carriera vanterà piazzamenti migliori di Ciccone nei grandi giri mentre potrebbe non riuscire a centrare mai nessun podio o vincere in una delle cosiddette monumento. Gli scenari possono essere molteplici, ragion per cui serve un certo equilibrio ed una certa obiettività nei giudizi. Io posso tranquillamente dirlo che Vauquelin vale una top 5 in un grande giro ma il mio sarebbe un parlare da tifoso o da simpatizzante, non da appassionato che giudica secondo quel che gli avvenimenti realmente dicono. Oltre al fatto che il confronto tra Ciccone e Vauquelin mi pare che sia partito da un singolo utente, non mi pare che altri si siano sognati di metterli a paragone (anche perché non ve ne sarebbe motivo specifico, dato che di scontri diretti tra i due non mi pare che nemmeno si siano visti).
luketaro
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Re: Ciclismo francese

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Salvatore77 ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 19:04
ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:56
Salvatore77 ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:44 Se facciamo i paragoni con i risultati fra due corridori che hanno 7 anni di differenza, credo che il più vecchio ne uscirà quasi sempre vincitore.
Ciccone ha senz'altro delle qualità ma ritengo un corridore più completo il francese. In prospettiva dovrebbe sortire risultati migliori il francese.
In prospettiva può diventare migliore, adesso però non lo è e mi pare che lo si sia dipinto già adesso migliore dell'abruzzese, nonostante i fatti e i risultati smentiscano questo. Poi il giudizio può essere soggettivo, bisogna soltanto chiarire se si vuol giudicare in base alle proprie simpatie o se invece ci si vuole basare su dati concreti.
Se paragoniamo i risultati a parità di età anagrafica, non c'è storia.
A parità di età, Ciccone:

- vinceva la tappa del mortirolo
-stravinceva la classifica degli scalatori
-indossava la maglia gialla al tour

Non proprio male...
Sono risultati abbastanza diversi e per questo difficilmente direttamente paragonabili.
ElChava
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Re: Ciclismo francese

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luketaro ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 19:24
Salvatore77 ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 19:04
ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:56

In prospettiva può diventare migliore, adesso però non lo è e mi pare che lo si sia dipinto già adesso migliore dell'abruzzese, nonostante i fatti e i risultati smentiscano questo. Poi il giudizio può essere soggettivo, bisogna soltanto chiarire se si vuol giudicare in base alle proprie simpatie o se invece ci si vuole basare su dati concreti.
Se paragoniamo i risultati a parità di età anagrafica, non c'è storia.
A parità di età, Ciccone:

- vinceva la tappa del mortirolo
-stravinceva la classifica degli scalatori
-indossava la maglia gialla al tour

Non proprio male...
Sono risultati abbastanza diversi e per questo difficilmente direttamente paragonabili.
A voler essere ulteriormente puntigliosi aveva già vinto anche un'altra tappa al Giro (nel 2016, a ventuno anni e mezzo).

Poi potremmo anche stare a discutere su un altro aspetto e cioè: quanti si ricordano che Vauquelin ha vinto l'Etoile des Besseges o il Tour des Alpes Maritimes e quanti invece che Ciccone ha vinto la maglia degli scalatori al Giro d'Italia e soprattutto la maglia a pois al Tour de France? Per questo che pure le brevi gare a tappe vinte da Vauquelin per il tipo di discorso che si sta impostando non dicono sostanzialmente nulla.
Joannes Muller
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Re: Ciclismo francese

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ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 19:32
A voler essere ulteriormente puntigliosi aveva già vinto anche un'altra tappa al Giro (nel 2016, a ventuno anni e mezzo).

Poi potremmo anche stare a discutere su un altro aspetto e cioè: quanti si ricordano che Vauquelin ha vinto l'Etoile des Besseges o il Tour des Alpes Maritimes e quanti invece che Ciccone ha vinto la maglia degli scalatori al Giro d'Italia e soprattutto la maglia a pois al Tour de France? Per questo che pure le brevi gare a tappe vinte da Vauquelin per il tipo di discorso che si sta impostando non dicono sostanzialmente nulla.
un conto è vincere una tappa perchè in classifica sei lontano e ti lasciano andare altro vincere brevi gare a tappe.
La classifica scalatori se la vinci da fuori classifica ha solo valore per le statistiche. Anche Piccoli ciclisti possono vincerla.
Ciccone ha vinto anche belle gare ma nei GT non e' mai arrivato nei 10..
Vincere brevi gare a tappe è ben piu' difficile che vincere una tappa da fuori classifica..
Vauquelin potrebbe arrivare nei 5 al Tour..
ElChava
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Re: Ciclismo francese

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Joannes Muller ha scritto: domenica 6 luglio 2025, 18:29
ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 19:32
A voler essere ulteriormente puntigliosi aveva già vinto anche un'altra tappa al Giro (nel 2016, a ventuno anni e mezzo).

Poi potremmo anche stare a discutere su un altro aspetto e cioè: quanti si ricordano che Vauquelin ha vinto l'Etoile des Besseges o il Tour des Alpes Maritimes e quanti invece che Ciccone ha vinto la maglia degli scalatori al Giro d'Italia e soprattutto la maglia a pois al Tour de France? Per questo che pure le brevi gare a tappe vinte da Vauquelin per il tipo di discorso che si sta impostando non dicono sostanzialmente nulla.
un conto è vincere una tappa perchè in classifica sei lontano e ti lasciano andare altro vincere brevi gare a tappe.
La classifica scalatori se la vinci da fuori classifica ha solo valore per le statistiche. Anche Piccoli ciclisti possono vincerla.
Ciccone ha vinto anche belle gare ma nei GT non e' mai arrivato nei 10..
Vincere brevi gare a tappe è ben piu' difficile che vincere una tappa da fuori classifica..
Vauquelin potrebbe arrivare nei 5 al Tour..
Si può discutere all' infinito ma rispetto a quanto affermato in precedenza non è cambiato niente. Il fatto che Ciccone non sia mai arrivato nei dieci in un grande giro è frutto esclusivamente del caso, se si è intelligenti e le corse le si sa guardare. Con Vauquelin siamo ancora al "potrebbe" che non ancora si è tramutato in "può". Oggi ha animato la corsa nel finale ma poi, negli ultimi 500 metri, i soliti noti gli hanno fatto capire che di pastasciutta deve ancora mangiarne.
Salvatore77
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Re: Ciclismo francese

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Joannes Muller ha scritto: domenica 6 luglio 2025, 18:29
ElChava ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 19:32
A voler essere ulteriormente puntigliosi aveva già vinto anche un'altra tappa al Giro (nel 2016, a ventuno anni e mezzo).

Poi potremmo anche stare a discutere su un altro aspetto e cioè: quanti si ricordano che Vauquelin ha vinto l'Etoile des Besseges o il Tour des Alpes Maritimes e quanti invece che Ciccone ha vinto la maglia degli scalatori al Giro d'Italia e soprattutto la maglia a pois al Tour de France? Per questo che pure le brevi gare a tappe vinte da Vauquelin per il tipo di discorso che si sta impostando non dicono sostanzialmente nulla.
un conto è vincere una tappa perchè in classifica sei lontano e ti lasciano andare altro vincere brevi gare a tappe.
La classifica scalatori se la vinci da fuori classifica ha solo valore per le statistiche. Anche Piccoli ciclisti possono vincerla.
Ciccone ha vinto anche belle gare ma nei GT non e' mai arrivato nei 10..
Vincere brevi gare a tappe è ben piu' difficile che vincere una tappa da fuori classifica..
Vauquelin potrebbe arrivare nei 5 al Tour..
I francesi raramente non riescono a mettere uno dei loro nella top ten, l'anno scorso non ci sono riusciti, ma è un'eccezione.
Per questioni che sono facili da immaginare, il primo dei francesi attira molto interesse. Vauquelin potrebbe provarci, credo che però nei 5 sarebbe un risultato clamoroso.
Staremo a vedere.
1° Tour de France 2018
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Salvatore77
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Re: Ciclismo francese

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Dopo la prima tappa di vera salita, Vauquelin tiene bene lo scontro diretto con gli altri umani.
Sesto di tappa e quinto della generale. Difficile la lotta per la maglia bianca che per ora garantirebbe la terza piazza sul podio.
L'invisibile Jagat guadagna una posizione ed è 13esimo in classifica davanti a Martin.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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Quando penso alla crisi del ns ciclismo.. penso a quello francese..
21 tappe del tour
Quindi 63 podi
I francesi ne hanno ottenuti 2
La vittoria di paret peintre sul ventoux
E il terzo posto di Alaphilippe a carcassonne

Ovviamente è il peggior risultato della loro storia
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: sabato 2 agosto 2025, 14:50 Quando penso alla crisi del ns ciclismo.. penso a quello francese..
21 tappe del tour
Quindi 63 podi
I francesi ne hanno ottenuti 2
La vittoria di paret peintre sul ventoux
E il terzo posto di Alaphilippe a carcassonne

Ovviamente è il peggior risultato della loro storia
E ricordiamo che Paret-Peintre ha vinto soltanto per gentilissima concessione di Tadej. Sappiamo tutti come sarebbe finita quel giorno in condizioni normali.
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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Be pure gli altri. Cosa c'entra
Resta una stagione disastrosa per il ciclismo francese
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 11:45 Be pure gli altri. Cosa c'entra
Resta una stagione disastrosa per il ciclismo francese
C'entra che almeno qualcuno potrà raccontare ai nipotini di aver vinto su una delle salite più iconiche del Tour perché quel giorno doveva andare così, altrimenti non ci sarebbero state nemmeno le briciole.

Poi vabbè, per assurdo due francesi sono finiti in top ten e francamente nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo. Il problema sta nel fatto che manca quell' Alaphilippe che ti corre il Tour con la forza e la concretezza di un Ben Healy.

Poi il tutto va sempre contestualizzato. Al solito metti enfasi ma mi pare che corridori come Godon o Laurance promettano bene, Lapeira pure sia un corridore interessante e pure Magnier quando salirà ulteriormente di livello potrebbe dire la sua. Senza contare che Seixas ha fatto già cose eccezionali per l' età che ha e i contesti in cui è stato fatto correre, ci sono altri ragazzi come Sparfel e Boichis che potrebbero fare grandi cose. Insomma, io direi che tutto da buttare non è, semplicemente ci si trova a fare i conti con un periodo in cui tu scontri con avversari ingiocabili sia nelle classiche che nei giri.

Tra le donne la situazione sembrerebbe anche migliore ma pesa molto il ritorno di una fuoriclasse come Pauline. Dietro però qualcosa si muove, vedere anche gli exploits di Maeva Squiban negli ultimi giorni.
Atlantic
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Re: Ciclismo francese

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Perdonami.. ma 2 podi in 21 tappe..
È un disastro
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 18:47 Perdonami.. ma 2 podi in 21 tappe..
È un disastro
Si ma ci sono pure gli avversari: i norvegesi vanno forte, Ben Healy sta mantenendo alti i colori d'Irlanda (e altri giovani interessanti verranno), Arensman non è il primo che passa e ha vinto due tappe, O'Connor nonostante se ne sia fregato della classifica sappiamo che corridore è. Dobbiamo dire pure che gli altri sono stati semplicemente più forti e non si tratta di fare i conti solo con i soliti noti.

Inoltre hai dimenticato un particolare non da poco: Laporte, che da quando è andato in Visma si è letteralmente trasformato come corridore facendo anche numeri incredibili, quest' anno non ha mai corso.
Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 18:53
Atlantic ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 18:47 Perdonami.. ma 2 podi in 21 tappe..
È un disastro
Si ma ci sono pure gli avversari: i norvegesi vanno forte, Ben Healy sta mantenendo alti i colori d'Irlanda (e altri giovani interessanti verranno), Arensman non è il primo che passa e ha vinto due tappe, O'Connor nonostante se ne sia fregato della classifica sappiamo che corridore è. Dobbiamo dire pure che gli altri sono stati semplicemente più forti e non si tratta di fare i conti solo con i soliti noti.

Inoltre hai dimenticato un particolare non da poco: Laporte, che da quando è andato in Visma si è letteralmente trasformato come corridore facendo anche numeri incredibili, quest' anno non ha mai corso.
Certo che si sono anche gli altri, senno non avrebbero i 2 podi su 63 chance disponibili...se a questo aggiungi che il 21% dei partecipanti era francese, e se guardi i numeri del ciclismo francese negli ultimi anni, non si puo dire che non sia un disastro...
Antares
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Re: Ciclismo francese

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Fiammingo ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 21:56
Antares ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 18:53
Atlantic ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 18:47 Perdonami.. ma 2 podi in 21 tappe..
È un disastro
Si ma ci sono pure gli avversari: i norvegesi vanno forte, Ben Healy sta mantenendo alti i colori d'Irlanda (e altri giovani interessanti verranno), Arensman non è il primo che passa e ha vinto due tappe, O'Connor nonostante se ne sia fregato della classifica sappiamo che corridore è. Dobbiamo dire pure che gli altri sono stati semplicemente più forti e non si tratta di fare i conti solo con i soliti noti.

Inoltre hai dimenticato un particolare non da poco: Laporte, che da quando è andato in Visma si è letteralmente trasformato come corridore facendo anche numeri incredibili, quest' anno non ha mai corso.
Certo che si sono anche gli altri, senno non avrebbero i 2 podi su 63 chance disponibili...se a questo aggiungi che il 21% dei partecipanti era francese, e se guardi i numeri del ciclismo francese negli ultimi anni, non si puo dire che non sia un disastro...
Ho capito ma come dicevo:

1) corridori francesi che hanno tirato la carretta per anni (Alaphilippe) sono entrati nella fase discendente della carriera;

2) corridori francesi che hanno ottime potenzialità hanno bisogno ancora di un po' di tempo per fare il definitivo salto di qualità e corridori che potrebbero essere potenziali campioni e che in altri periodi sarebbero al primo anno da Under 23 sono già proiettati in palcoscenici professionistici di tutto rispetto. Senza contare che spesso al Tour vedevi correre il campione nazionale francese e lo vedevi pure protagonista, invece Godon non è stato selezionato (e uno come lui almeno un podio parziale di giornata poteva giocarselo benissimo);

3) un corridore come Laporte che in questi anni era diventato la miglior garanzia francese per le corse di un giorno non ha neppure cominciato a correre quest' anno per seri problemi di salute.

Volendo porre la questione sul nostro movimento: se togliamo Jonathan Milan che cosa resterebbe del nostro Tour, considerando che quello di Ganna, uno degli uomini di punta che abbiamo, non è neppure cominciato? Un bel podio di Affini nella crono che era il massimo a cui potesse ambire e alcuni bei piazzamenti che forse solo nel caso di Ballerini a Parigi, con un po' di fortuna, potevano tradursi in qualcosa in più.

Quello che voglio dire è che non è necessario cedere sempre al disfattismo ma occorre dare i dovuti meriti anche agli altri che sono evidentemente più forti. Possibile che solo i francesi siano diventati una banda d'impediti che non sanno arrivare al dunque o dobbiamo sempre raccontarci pure le solite minchiate sul fatto che non vincono perché non sono capaci di doparsi come e più degli altri? Eddai...
noel
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Re: Ciclismo francese

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Spesso si critica (anche giustamente) il ciclismo italiano, ma diciamo pure che anche quello francese e semi-agonizzante. Noi almeno un velocista e un cronoman fatti e finiti li abbiamo. In più abbiamo due potenziali corridori da GT come Pellizzari e Tiberi che loro si sognano. In Francia dopo il tramonto di Alaphilippe, Demare e Bardet i transalpini si dimenano tra una promessa mancata (Gaudu), l'ennesimo nuovo "messia" (Vauquelin),qualche peso piuma da GT (Martinez, PP) in attesa dell'esplosione di Seixas (eh vabbe noi abbiamo Finn...). La situazione è ancor più tragica se si considera che hanno almeno 4 squadre potenzialmente da WT. Squadre con sponsor importanti come Cofidis e Total Energie sono presenti da anni senza cavare un ragno dal buco. L'impressione è in Francia si lavori male...ma male, male, male (cit.)
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
Fiammingo
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 0:59
Fiammingo ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 21:56
Antares ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 18:53

Si ma ci sono pure gli avversari: i norvegesi vanno forte, Ben Healy sta mantenendo alti i colori d'Irlanda (e altri giovani interessanti verranno), Arensman non è il primo che passa e ha vinto due tappe, O'Connor nonostante se ne sia fregato della classifica sappiamo che corridore è. Dobbiamo dire pure che gli altri sono stati semplicemente più forti e non si tratta di fare i conti solo con i soliti noti.

Inoltre hai dimenticato un particolare non da poco: Laporte, che da quando è andato in Visma si è letteralmente trasformato come corridore facendo anche numeri incredibili, quest' anno non ha mai corso.
Certo che si sono anche gli altri, senno non avrebbero i 2 podi su 63 chance disponibili...se a questo aggiungi che il 21% dei partecipanti era francese, e se guardi i numeri del ciclismo francese negli ultimi anni, non si puo dire che non sia un disastro...
Ho capito ma come dicevo:

1) corridori francesi che hanno tirato la carretta per anni (Alaphilippe) sono entrati nella fase discendente della carriera;

2) corridori francesi che hanno ottime potenzialità hanno bisogno ancora di un po' di tempo per fare il definitivo salto di qualità e corridori che potrebbero essere potenziali campioni e che in altri periodi sarebbero al primo anno da Under 23 sono già proiettati in palcoscenici professionistici di tutto rispetto. Senza contare che spesso al Tour vedevi correre il campione nazionale francese e lo vedevi pure protagonista, invece Godon non è stato selezionato (e uno come lui almeno un podio parziale di giornata poteva giocarselo benissimo);

3) un corridore come Laporte che in questi anni era diventato la miglior garanzia francese per le corse di un giorno non ha neppure cominciato a correre quest' anno per seri problemi di salute.

Volendo porre la questione sul nostro movimento: se togliamo Jonathan Milan che cosa resterebbe del nostro Tour, considerando che quello di Ganna, uno degli uomini di punta che abbiamo, non è neppure cominciato? Un bel podio di Affini nella crono che era il massimo a cui potesse ambire e alcuni bei piazzamenti che forse solo nel caso di Ballerini a Parigi, con un po' di fortuna, potevano tradursi in qualcosa in più.

Quello che voglio dire è che non è necessario cedere sempre al disfattismo ma occorre dare i dovuti meriti anche agli altri che sono evidentemente più forti. Possibile che solo i francesi siano diventati una banda d'impediti che non sanno arrivare al dunque o dobbiamo sempre raccontarci pure le solite minchiate sul fatto che non vincono perché non sono capaci di doparsi come e più degli altri? Eddai...
Beh, anche per l'italia è un disastro..i singoli lo mascherano un po, ma la tendenza non sarà che a peggiorare, vedendo cosa sta succendendo nelel categorie giovanili. La Francia, per quello che produce come movimento giovanile, non dovrebbe avere questi "buchi" tra alaphilppe e dei nuovi campioni, e non è questione di singoli Laporte fermi ai box: dovrebbe produrre costantemente, non dico dei fenomeni, ma una serie di corridori in grado di piazzarsi perlomeno nelle tappe di un Tour. L'italia invece diventera come una slovenia o un messico qualsiasi, legata alle individualità. Certo potra nascere anche da noi ogni tanto un fenomeno, o un buon campione, ma non frutto di un vivavio che sforna a ripetizione. Io credo che a vedere i vivai, numero di tesserati, calendari ecc, la Francia dovrebbe essere il paese trainante.
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Fiammingo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 10:24
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 0:59
Fiammingo ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 21:56
Certo che si sono anche gli altri, senno non avrebbero i 2 podi su 63 chance disponibili...se a questo aggiungi che il 21% dei partecipanti era francese, e se guardi i numeri del ciclismo francese negli ultimi anni, non si puo dire che non sia un disastro...
Ho capito ma come dicevo:

1) corridori francesi che hanno tirato la carretta per anni (Alaphilippe) sono entrati nella fase discendente della carriera;

2) corridori francesi che hanno ottime potenzialità hanno bisogno ancora di un po' di tempo per fare il definitivo salto di qualità e corridori che potrebbero essere potenziali campioni e che in altri periodi sarebbero al primo anno da Under 23 sono già proiettati in palcoscenici professionistici di tutto rispetto. Senza contare che spesso al Tour vedevi correre il campione nazionale francese e lo vedevi pure protagonista, invece Godon non è stato selezionato (e uno come lui almeno un podio parziale di giornata poteva giocarselo benissimo);

3) un corridore come Laporte che in questi anni era diventato la miglior garanzia francese per le corse di un giorno non ha neppure cominciato a correre quest' anno per seri problemi di salute.

Volendo porre la questione sul nostro movimento: se togliamo Jonathan Milan che cosa resterebbe del nostro Tour, considerando che quello di Ganna, uno degli uomini di punta che abbiamo, non è neppure cominciato? Un bel podio di Affini nella crono che era il massimo a cui potesse ambire e alcuni bei piazzamenti che forse solo nel caso di Ballerini a Parigi, con un po' di fortuna, potevano tradursi in qualcosa in più.

Quello che voglio dire è che non è necessario cedere sempre al disfattismo ma occorre dare i dovuti meriti anche agli altri che sono evidentemente più forti. Possibile che solo i francesi siano diventati una banda d'impediti che non sanno arrivare al dunque o dobbiamo sempre raccontarci pure le solite minchiate sul fatto che non vincono perché non sono capaci di doparsi come e più degli altri? Eddai...
Beh, anche per l'italia è un disastro..i singoli lo mascherano un po, ma la tendenza non sarà che a peggiorare, vedendo cosa sta succendendo nelel categorie giovanili. La Francia, per quello che produce come movimento giovanile, non dovrebbe avere questi "buchi" tra alaphilppe e dei nuovi campioni, e non è questione di singoli Laporte fermi ai box: dovrebbe produrre costantemente, non dico dei fenomeni, ma una serie di corridori in grado di piazzarsi perlomeno nelle tappe di un Tour. L'italia invece diventera come una slovenia o un messico qualsiasi, legata alle individualità. Certo potra nascere anche da noi ogni tanto un fenomeno, o un buon campione, ma non frutto di un vivavio che sforna a ripetizione. Io credo che a vedere i vivai, numero di tesserati, calendari ecc, la Francia dovrebbe essere il paese trainante.
Ma scusa con chi le ottieni le vittorie (o i buoni piazzamenti) se non con le individualità ? Una Roubaix o un Giro mica la vincono la Francia o l'Italia. La tanto decantata "scuola francese" della multidisciplinarità a conti fatti chi ha sfornato in questi anni Alaphilippe, Bardet, Pinot, Laporte poi ? A parte il primo gli altri solo buoni corridori. Noi abbiamo avuto Trentin, Viviani, Bettiol, Aru, Colbrelli...
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
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noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 8:59 Spesso si critica (anche giustamente) il ciclismo italiano, ma diciamo pure che anche quello francese e semi-agonizzante. Noi almeno un velocista e un cronoman fatti e finiti li abbiamo. In più abbiamo due potenziali corridori da GT come Pellizzari e Tiberi che loro si sognano. In Francia dopo il tramonto di Alaphilippe, Demare e Bardet i transalpini si dimenano tra una promessa mancata (Gaudu), l'ennesimo nuovo "messia" (Vauquelin),qualche peso piuma da GT (Martinez, PP) in attesa dell'esplosione di Seixas (eh vabbe noi abbiamo Finn...). La situazione è ancor più tragica se si considera che hanno almeno 4 squadre potenzialmente da WT. Squadre con sponsor importanti come Cofidis e Total Energie sono presenti da anni senza cavare un ragno dal buco. L'impressione è in Francia si lavori male...ma male, male, male (cit.)
Esattamente
Se guardi gli sponsor delle squadre.. credo saremo oltre i 130 ml d investimenti (se sommi le ns 3 saremo a 13 ml)
Però i risultati non c sono..
Questo per chi chiede la wt italiana..
Le piste coperte (credo ne abbiano 6) , la mtb , la bmx ecc
Hanno per ora ancora le squadre e i corridori a livello giovanile
Un buon seguito di appassionati
Epoure se guardiamo ai risultati è il peggiore tour della loro storia..
Si lavora malissimo
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Re: Ciclismo francese

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Fiammingo ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 21:56
Antares ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 18:53
Atlantic ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 18:47 Perdonami.. ma 2 podi in 21 tappe..
È un disastro
Si ma ci sono pure gli avversari: i norvegesi vanno forte, Ben Healy sta mantenendo alti i colori d'Irlanda (e altri giovani interessanti verranno), Arensman non è il primo che passa e ha vinto due tappe, O'Connor nonostante se ne sia fregato della classifica sappiamo che corridore è. Dobbiamo dire pure che gli altri sono stati semplicemente più forti e non si tratta di fare i conti solo con i soliti noti.

Inoltre hai dimenticato un particolare non da poco: Laporte, che da quando è andato in Visma si è letteralmente trasformato come corridore facendo anche numeri incredibili, quest' anno non ha mai corso.
Certo che si sono anche gli altri, senno non avrebbero i 2 podi su 63 chance disponibili...se a questo aggiungi che il 21% dei partecipanti era francese, e se guardi i numeri del ciclismo francese negli ultimi anni, non si puo dire che non sia un disastro...
Esatto con il 21 per cento.. statisticamente.. ti aspetti almeno 13 podi..
2 è il 3 per cento..ma non è un disastro
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Re: Ciclismo francese

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Atlantic ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 13:21 Si lavora malissimo
Ma quindi se tutti gli altri (esclusi noi che abbiamo problemi anche più seri col ciclismo giovanile probabilmente) sanno lavorare e solo loro sono i pirla a non essere capaci di tradurre in risultati le metodiche utilizzate di chi è la colpa? C'è una particolare concentrazione di deficit psicomotori in Francia? Ci sono disturbi dell' attenzione? I tecnici sono mal formati prima di essere assunti e quindi sono tutti incapaci?

Se qualcuno conosce bene tutto il sistema vorrei ascoltare una spiegazione convincente e plausibile su questo, che possibilmente non si traduca nel solito e sostanziale "noi queste cose non le facciamo".
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Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 16:58
Atlantic ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 13:21 Si lavora malissimo
Ma quindi se tutti gli altri (esclusi noi che abbiamo problemi anche più seri col ciclismo giovanile probabilmente) sanno lavorare e solo loro sono i pirla a non essere capaci di tradurre in risultati le metodiche utilizzate di chi è la colpa? C'è una particolare concentrazione di deficit psicomotori in Francia? Ci sono disturbi dell' attenzione? I tecnici sono mal formati prima di essere assunti e quindi sono tutti incapaci?

Se qualcuno conosce bene tutto il sistema vorrei ascoltare una spiegazione convincente e plausibile su questo, che possibilmente non si traduca nel solito e sostanziale "noi queste cose non le facciamo".
Ma che stai a dì ? Queste sono tue considerazioni. Chi ha parlato degli altri ? Per i francesi risultati sono sotto gli occhi di tutti e sono inconfutabili. Qui siamo su un forum di appassionati, mica facciamo delle analisi da addetti ai lavori, se avessi delle soluzioni mi proporrei alla federazione francese o manderei un CV alla Total Energie dicendo "Così porterei Jegat alla vittoria del Tour"
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Re: Ciclismo francese

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noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:04
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 16:58
Atlantic ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 13:21 Si lavora malissimo
Ma quindi se tutti gli altri (esclusi noi che abbiamo problemi anche più seri col ciclismo giovanile probabilmente) sanno lavorare e solo loro sono i pirla a non essere capaci di tradurre in risultati le metodiche utilizzate di chi è la colpa? C'è una particolare concentrazione di deficit psicomotori in Francia? Ci sono disturbi dell' attenzione? I tecnici sono mal formati prima di essere assunti e quindi sono tutti incapaci?

Se qualcuno conosce bene tutto il sistema vorrei ascoltare una spiegazione convincente e plausibile su questo, che possibilmente non si traduca nel solito e sostanziale "noi queste cose non le facciamo".
Ma che stai a dì ? Queste sono tue considerazioni. Chi ha parlato degli altri ? Per i francesi risultati sono sotto gli occhi di tutti e sono inconfutabili. Qui siamo su un forum di appassionati, mica facciamo delle analisi da addetti ai lavori, se avessi delle soluzioni mi proporrei alla federazione francese o manderei un CV alla Total Energie dicendo "Così porterei Jegat alla vittoria del Tour"
Se non ti va bene quello che scrivo passa oltre. Anche perché io gradisco risposte serie da persone competenti e soprattutto sane di mente. Tu non hai mai dimostrato né l'una né l'altra cosa al sottoscritto.

E non pensare di fare sto giochino soltanto con l'intento di provocare e farmi bannare. Tanto poi torno, presto o tardi, quindi ti conviene girare al largo dai miei post se non vuoi essere trattato come meriti, forumisticamente parlando.Anche perché si è capito che questi atteggiamenti te li puoi permettere solo su un forum e sui social, dietro uno schermo che ti protegge.
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Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:13
noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:04
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 16:58

Ma quindi se tutti gli altri (esclusi noi che abbiamo problemi anche più seri col ciclismo giovanile probabilmente) sanno lavorare e solo loro sono i pirla a non essere capaci di tradurre in risultati le metodiche utilizzate di chi è la colpa? C'è una particolare concentrazione di deficit psicomotori in Francia? Ci sono disturbi dell' attenzione? I tecnici sono mal formati prima di essere assunti e quindi sono tutti incapaci?

Se qualcuno conosce bene tutto il sistema vorrei ascoltare una spiegazione convincente e plausibile su questo, che possibilmente non si traduca nel solito e sostanziale "noi queste cose non le facciamo".
Ma che stai a dì ? Queste sono tue considerazioni. Chi ha parlato degli altri ? Per i francesi risultati sono sotto gli occhi di tutti e sono inconfutabili. Qui siamo su un forum di appassionati, mica facciamo delle analisi da addetti ai lavori, se avessi delle soluzioni mi proporrei alla federazione francese o manderei un CV alla Total Energie dicendo "Così porterei Jegat alla vittoria del Tour"
Se non ti va bene quello che scrivo passa oltre. Anche perché io gradisco risposte serie da persone competenti e soprattutto sane di mente. Tu non hai mai dimostrato né l'una né l'altra cosa al sottoscritto.

E non pensare di fare sto giochino soltanto con l'intento di provocare e farmi bannare. Tanto poi torno, presto o tardi, quindi ti conviene girare al largo dai miei post se non vuoi essere trattato come meriti. Anche perché si è capito che questi atteggiamenti te li puoi permettere solo su un forum e sui social, dietro uno schermo che ti protegge.
Ero partito con dei buoni propositi ma anche oggi ti devo mandare affanculo...
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noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:15
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:13
noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:04

Ma che stai a dì ? Queste sono tue considerazioni. Chi ha parlato degli altri ? Per i francesi risultati sono sotto gli occhi di tutti e sono inconfutabili. Qui siamo su un forum di appassionati, mica facciamo delle analisi da addetti ai lavori, se avessi delle soluzioni mi proporrei alla federazione francese o manderei un CV alla Total Energie dicendo "Così porterei Jegat alla vittoria del Tour"
Se non ti va bene quello che scrivo passa oltre. Anche perché io gradisco risposte serie da persone competenti e soprattutto sane di mente. Tu non hai mai dimostrato né l'una né l'altra cosa al sottoscritto.

E non pensare di fare sto giochino soltanto con l'intento di provocare e farmi bannare. Tanto poi torno, presto o tardi, quindi ti conviene girare al largo dai miei post se non vuoi essere trattato come meriti. Anche perché si è capito che questi atteggiamenti te li puoi permettere solo su un forum e sui social, dietro uno schermo che ti protegge.
Ero partito con dei buoni propositi ma anche oggi ti devo mandare affanculo...
Ahahahahahahahahahahahah buoni propositi con un post che inizia con "ma che stai a dì" :lol: :lol: :lol:

Lascia perdere, non ti rendi neppure conto.
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:17
noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:15
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:13

Se non ti va bene quello che scrivo passa oltre. Anche perché io gradisco risposte serie da persone competenti e soprattutto sane di mente. Tu non hai mai dimostrato né l'una né l'altra cosa al sottoscritto.

E non pensare di fare sto giochino soltanto con l'intento di provocare e farmi bannare. Tanto poi torno, presto o tardi, quindi ti conviene girare al largo dai miei post se non vuoi essere trattato come meriti. Anche perché si è capito che questi atteggiamenti te li puoi permettere solo su un forum e sui social, dietro uno schermo che ti protegge.
Ero partito con dei buoni propositi ma anche oggi ti devo mandare affanculo...
Ahahahahahahahahahahahah buoni propositi con un post che inizia con "ma che stai a dì" :lol: :lol: :lol:

Lascia perdere, non ti rendi neppure conto.
Davanti al delirio che hai scritto dopo mi pare il minimo, comunque apposto così. E poi...fattela una risata ogni tanto, non prenderti così tanto sul serio. E comunque rinnovo il mio invito - ciclismo + triangolino che ci esalta
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Re: Ciclismo francese

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noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:23
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:17
noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:15

Ero partito con dei buoni propositi ma anche oggi ti devo mandare affanculo...
Ahahahahahahahahahahahah buoni propositi con un post che inizia con "ma che stai a dì" :lol: :lol: :lol:

Lascia perdere, non ti rendi neppure conto.
Davanti al delirio che hai scritto dopo mi pare il minimo, comunque apposto così. E poi...fattela una risata ogni tanto, non prenderti così tanto sul serio. E comunque rinnovo il mio invito - ciclismo + triangolino che ci esalta
Tranquillo, che io nella vita vera ho con chi divertirmi e farmi le mie belle risate, a me sembra che sia tu quello fortemente problematico, visto il tenore delle risposte che dai e che stai sempre a pensare a quel che faccio io.

In ogni modo io mi sono rivolto ad Atlantic, dal momento che, anche se possiamo essere in disaccordo, qualcosa di ciclismo capisce e sul movimento francese un minimo di cognizione ce l'ha. Visto che è sorta una questione seria, io pretenderei risposte serie e non gente che viene a fare il giullare di corte senza che nessuno l'abbia richiesto.
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Re: Ciclismo francese

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Magari gli manca il campionissimo, però non mi sembra che lavorino male nel complesso.

Nel mezzo hanno anche un giovane velocista interessante del 2004.

La questione sulla squadra con identità nazionale personalmente la trovo un po' sopravvalutata, alla fine tra i migliori al mondo abbiamo uno sloveno ed un danese, che non mi sembra sfornino super squadre
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Re: Ciclismo francese

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brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:04 Magari gli manca il campionissimo, però non mi sembra che lavorino male nel complesso.

Nel mezzo hanno anche un giovane velocista interessante del 2004.

La questione sulla squadra con identità nazionale personalmente la trovo un po' sopravvalutata, alla fine tra i migliori al mondo abbiamo uno sloveno ed un danese, che non mi sembra sfornino super squadre
Infatti io per quello vorrei capire. Possibile che non raccolgano risultati esclusivamente per propri demeriti? È lì che voglio capire dove possa essere il nocciolo del problema, senza per forza voler andare a cercare altre motivazioni.
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Re: Ciclismo francese

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brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:04 Magari gli manca il campionissimo, però non mi sembra che lavorino male nel complesso.

Nel mezzo hanno anche un giovane velocista interessante del 2004.

La questione sulla squadra con identità nazionale personalmente la trovo un po' sopravvalutata, alla fine tra i migliori al mondo abbiamo uno sloveno ed un danese, che non mi sembra sfornino super squadre
Col massimo rispetto....ma che commento è dai....
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Re: Ciclismo francese

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noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:12
brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:04 Magari gli manca il campionissimo, però non mi sembra che lavorino male nel complesso.

Nel mezzo hanno anche un giovane velocista interessante del 2004.

La questione sulla squadra con identità nazionale personalmente la trovo un po' sopravvalutata, alla fine tra i migliori al mondo abbiamo uno sloveno ed un danese, che non mi sembra sfornino super squadre
Col massimo rispetto....ma che commento è dai....
Un banale commento, che quantomeno non manca di rispetto agli altri, cosa che negli ultimi 10 post almeno non ho visto
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Re: Ciclismo francese

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Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:09
brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:04 Magari gli manca il campionissimo, però non mi sembra che lavorino male nel complesso.

Nel mezzo hanno anche un giovane velocista interessante del 2004.

La questione sulla squadra con identità nazionale personalmente la trovo un po' sopravvalutata, alla fine tra i migliori al mondo abbiamo uno sloveno ed un danese, che non mi sembra sfornino super squadre
Infatti io per quello vorrei capire. Possibile che non raccolgano risultati esclusivamente per propri demeriti? È lì che voglio capire dove possa essere il nocciolo del problema, senza per forza voler andare a cercare altre motivazioni.
Difficile per me trovare motivazioni a livello "senior", anche perché i corridori corrono per le squadre ed ogni squadra ha le sue dinamiche interne.
Tra l'altro delle 4 WT francesi, 3 sono negli ultimi 5 posti del ranking (tra le world tour).

Per me una delle motivazioni ad esempio è che non ci sono praticamente di francesi nelle squadre grosse (a parte qualche eccezione), per cui in gruppo stanno bene, ma poi gli manca l'ultimo step.
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Re: Ciclismo francese

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brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:20
noel ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:12
brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:04 Magari gli manca il campionissimo, però non mi sembra che lavorino male nel complesso.

Nel mezzo hanno anche un giovane velocista interessante del 2004.

La questione sulla squadra con identità nazionale personalmente la trovo un po' sopravvalutata, alla fine tra i migliori al mondo abbiamo uno sloveno ed un danese, che non mi sembra sfornino super squadre
Col massimo rispetto....ma che commento è dai....
Un banale commento, che quantomeno non manca di rispetto agli altri, cosa che negli ultimi 10 post almeno non ho visto
Va bene così dai :cincin:
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Re: Ciclismo francese

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brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:25
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:09
brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:04 Magari gli manca il campionissimo, però non mi sembra che lavorino male nel complesso.

Nel mezzo hanno anche un giovane velocista interessante del 2004.

La questione sulla squadra con identità nazionale personalmente la trovo un po' sopravvalutata, alla fine tra i migliori al mondo abbiamo uno sloveno ed un danese, che non mi sembra sfornino super squadre
Infatti io per quello vorrei capire. Possibile che non raccolgano risultati esclusivamente per propri demeriti? È lì che voglio capire dove possa essere il nocciolo del problema, senza per forza voler andare a cercare altre motivazioni.
Difficile per me trovare motivazioni a livello "senior", anche perché i corridori corrono per le squadre ed ogni squadra ha le sue dinamiche interne.
Tra l'altro delle 4 WT francesi, 3 sono negli ultimi 5 posti del ranking (tra le world tour).

Per me una delle motivazioni ad esempio è che non ci sono praticamente di francesi nelle squadre grosse (a parte qualche eccezione), per cui in gruppo stanno bene, ma poi gli manca l'ultimo step.
Se vogliamo limitarci al Tour de France, io la spiegazione alla poca concretezza la darei così:

- Tralasciando Alaphilippe che ci mette tanta buona volontà ma purtroppo non è quello che vinceva i mondiali o faceva fuoco e fiamme sulle Ardenne, per me hanno scontato molto la mancanza di gente che viva davvero di "caccia alle tappe". Ovvero: con Valentin Paret-Peintre, che abbiamo visto protagonista in più di una frazione, è andata non bene ma benissimo, si è vinto la tappa del Ventoux che vale una carriera ma per caratteristiche fisiche è uno di quei corridori che può cercare la vittoria o il piazzamento solo in determinate tappe e deve avere anche la fortuna che un Pogacar sia in versione buon samaritano come nella seconda parte del Tour di quest'anno. Però ai francesi stanno mancando i corridori "alla Voeckler" o "alla Fedrigo", quelli che 9 volte su 10 che vanno in fuga poi la tappa te la vincono. Atleti come Godon o Lapeira, guarda caso gli ultimi due campioni nazionali, non c'erano e vuoi o non vuoi questa cosa in termini di risultati la paghi. Ci sarebbe uno come Valentin Madouas che pure in passato non ha avuto paura di provare in determinate tappe ma alla fine ha portato a casa uno sciapitissimo ventunesimo posto nella generale col solo decimo posto a Carcassone come miglior risultato parziale. Mettiamoci pure che un corridore come Vauquelin, che nelle prime tappe si trovava una concorrenza spietata su arrivi a lui congeniali, ha poi archiviato i risultati parziali per tenere duro in classifica, altrimenti in una tappa come quella vinta da Healy uno come lui poteva starci benissimo. Come pure Gregoire era partito benissimo ma poi ha finito col pagare un po' di dazio ed è pure stato sfortunato nel cadere nella tappa vinta da Groves, quantunque l'australiano fosse superlativo quel giorno. Ci sarebbe pure Benjamin Thomas, che avevamo visto attivissimo nella prima parte ma pure lui un colpo come quello che aveva realizzato al Giro d'Italia è stato ben lungi dal trovarlo.

- Capitolo velocisti: Demare è ormai nella piena fase discendente e in Francia non ha mai vinto volate con l'autorevolezza mostrata ad esempio al Giro d'Italia. Non a caso nelle sue vittorie ci sono state congiunzioni astrali perfette, giacché pure con compagni in grado di pilotarlo bene, nel finale spesso faceva dei pastrocchi e combinava poco. Coquard è un velocista che rende molto meglio negli strappi, dai velocisti puri perde e anche piuttosto nettamente. Tra l'altro in questo Tour, soprattutto all'inizio, l'abbiamo visto sprintare con ardore solo ai traguardi volanti, risultando pure la causa dell'incidente che ha estromesso dal Tour Philipsen. Come pensare di competere con gente come Merlier, Milan e compagnia se quando va bene ci si piazza sesti o settimi?

- Sotto il profilo classifica generale sono arrivate due top ten assolutamente insperate e impronosticabili con Vauquelin e Jegat ma mai nessun corridore ha potuto dare la minima idea di potersi inserire nella top 5 finale. L'unico che avrebbe potuto ambire ad un piazzamento del genere sarebbe stato il David Gaudu di due o tre anni fa ma sappiamo che sta attraversando una delicata fase d'involuzione, in cui dovrà farsi le opportune domande su quali giri affrontate e come affrontarli.
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Re: Ciclismo francese

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brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:25
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:09
brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:04 Magari gli manca il campionissimo, però non mi sembra che lavorino male nel complesso.

Nel mezzo hanno anche un giovane velocista interessante del 2004.

La questione sulla squadra con identità nazionale personalmente la trovo un po' sopravvalutata, alla fine tra i migliori al mondo abbiamo uno sloveno ed un danese, che non mi sembra sfornino super squadre
Infatti io per quello vorrei capire. Possibile che non raccolgano risultati esclusivamente per propri demeriti? È lì che voglio capire dove possa essere il nocciolo del problema, senza per forza voler andare a cercare altre motivazioni.
Difficile per me trovare motivazioni a livello "senior", anche perché i corridori corrono per le squadre ed ogni squadra ha le sue dinamiche interne.
Tra l'altro delle 4 WT francesi, 3 sono negli ultimi 5 posti del ranking (tra le world tour).

Per me una delle motivazioni ad esempio è che non ci sono praticamente di francesi nelle squadre grosse (a parte qualche eccezione), per cui in gruppo stanno bene, ma poi gli manca l'ultimo step.
Effetivamente, nonostante i buoni budget, è dall'inizio degli anni 2000 che le squadre francesi non ingaggiano atleti stranieri di primissimo livello; senza scomodare gli inizi Merckx alla Peugeot, campioni come LeMond, Roche, Bauer una bella fetta importante della carriera l'hanno corsa in squadre francesi. Dopo la crisi delle squadre d'oltralpe nella prima metà degli anni '90 in Cofidis, ad esempio, nei primi anni di vita militarono campioni del calibro di Armstrong, Fondriest, Casagrande e Vandenbroucke, mentre in Fdj misero sotto contratto Rebellin, Cooke ed un giovane Gilbert. Dalla chiusura della Gan in poi le squadre francesi si sono, di fatto, chiuse su stesse (complice forse il processo Cofidis) in un processo di autoreferenzialità e per un ciclista francese una squadra della propria nazione ha rappresentato una "comfort zone" difficile da lasciare: Bardet si è ritagliato un finale di carriera che, a mio avviso, non avrebbe ottenuto se fosse rimasto nell'Ag2R-La Mondiale.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
brunello
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Re: Ciclismo francese

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Slegar ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:11
brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:25
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 18:09

Infatti io per quello vorrei capire. Possibile che non raccolgano risultati esclusivamente per propri demeriti? È lì che voglio capire dove possa essere il nocciolo del problema, senza per forza voler andare a cercare altre motivazioni.
Difficile per me trovare motivazioni a livello "senior", anche perché i corridori corrono per le squadre ed ogni squadra ha le sue dinamiche interne.
Tra l'altro delle 4 WT francesi, 3 sono negli ultimi 5 posti del ranking (tra le world tour).

Per me una delle motivazioni ad esempio è che non ci sono praticamente di francesi nelle squadre grosse (a parte qualche eccezione), per cui in gruppo stanno bene, ma poi gli manca l'ultimo step.
Effetivamente, nonostante i buoni budget, è dall'inizio degli anni 2000 che le squadre francesi non ingaggiano atleti stranieri di primissimo livello; senza scomodare gli inizi Merckx alla Peugeot, campioni come LeMond, Roche, Bauer una bella fetta importante della carriera l'hanno corsa in squadre francesi. Dopo la crisi delle squadre d'oltralpe nella prima metà degli anni '90 in Cofidis, ad esempio, nei primi anni di vita militarono campioni del calibro di Armstrong, Fondriest, Casagrande e Vandenbroucke, mentre in Fdj misero sotto contratto Rebellin, Cooke ed un giovane Gilbert. Dalla chiusura della Gan in poi le squadre francesi si sono, di fatto, chiuse su stesse (complice forse il processo Cofidis) in un processo di autoreferenzialità e per un ciclista francese una squadra della propria nazione ha rappresentato una "comfort zone" difficile da lasciare: Bardet si è ritagliato un finale di carriera che, a mio avviso, non avrebbe ottenuto se fosse rimasto nell'Ag2R-La Mondiale.
Probabile che sia la via più “semplice”, però alla fine è anche la più penalizzante in un ciclismo che ormai vede 4 squadre su tutte accaparrarsi i risultati più importanti (possiamo metterci anche Bora/Ineos e Soudal con alcune individualità, ma li ci fermiamo).
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Re: Ciclismo francese

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madouas per me è uno dei corridori più enigmatici, difficile descrivere che corridore è...
ha fatto top 10 al tour, podio a fiandre e olimpiadi, top 5 alla liegi...
2015:TreValliV.
2016:Giro(top5),Tour t11-14,ParigiT.
2017:Kuurne,TroBro
2018:Guangxi
2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiBartali,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarseillaise,Vuelta t3-10,Japanc
2023 :FrecciaV,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14,Occitanie, Tour t2,Prueba
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Re: Ciclismo francese

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Luca90 ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:48 madouas per me è uno dei corridori più enigmatici, difficile descrivere che corridore è...
ha fatto top 10 al tour, podio a fiandre e olimpiadi, top 5 alla liegi...
L'anno scorso l'argento olimpico gli mise a posto una stagione in cui non c'erano stati sostanziali acuti (ma almeno una discreta campagna delle Ardenne). Quest'anno se togliamo il podio alla Tro-Bro-Leon c'è pochissimo da salvare. Considerando che Vauquelin si è fatto male e che quindi potrebbe saltare sia il mondiale che l'europeo, lui diventerebbe per forza di cose uno dei riferimenti della nazionale transalpina. Se però va così puoi vedertelo protagonista solo in una fuga da lontanissimo. Magari dopo il Tour preparerà specificamente il finale di stagione e punterà ad essere al massimo per quelle date, vedremo un po'.
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Re: Ciclismo francese

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Penso che il ciclismo francese possa puntare su Seixas , ma è molto giovane e bisogna stare attenti a come farlo crescere .
Per il resto Magnier ha margini , per ora si è un po' fermato Gregoire , ma potrebbe anche diventare come Alaphilippe .
Ho sentito che Gaudu abbia problemi di testa , non so se ho letto bene , spero però che si riprenda.
Vediamo poi altri giovani ,diciamo che stanno vivendo un momento di transizione,ma qualche talento ce l''hanno .
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Slegar
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Re: Ciclismo francese

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brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:38 Probabile che sia la via più “semplice”, però alla fine è anche la più penalizzante in un ciclismo che ormai vede 4 squadre su tutte accaparrarsi i risultati più importanti (possiamo metterci anche Bora/Ineos e Soudal con alcune individualità, ma li ci fermiamo).
Questo può valere adesso, dieci-quindici anni fa sicuramente meno; penso ai trasferimenti di Contador (2011), Cavendish (2013), Nibali (2013) e Sagan (2015) e forse Madiot (FDJ), Boyer e Sanquer (Cofidis) potevano battere cassa ai consigli di amministrazione dei loro munifici sponsor per cercare di ingaggere quei campioni. Se penso alla Saxo di Riis che per ingaggiare Contador, di fatto, tenne insieme la squadra con il nastro adesivo (prima dell'arrivo di Oleg Tinkov) con un budget che probabilmente era inferiore a quello delle due squadre francesi.
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Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
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Re: Ciclismo francese

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Slegar ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 10:03
brunello ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:38 Probabile che sia la via più “semplice”, però alla fine è anche la più penalizzante in un ciclismo che ormai vede 4 squadre su tutte accaparrarsi i risultati più importanti (possiamo metterci anche Bora/Ineos e Soudal con alcune individualità, ma li ci fermiamo).
Questo può valere adesso, dieci-quindici anni fa sicuramente meno; penso ai trasferimenti di Contador (2011), Cavendish (2013), Nibali (2013) e Sagan (2015) e forse Madiot (FDJ), Boyer e Sanquer (Cofidis) potevano battere cassa ai consigli di amministrazione dei loro munifici sponsor per cercare di ingaggere quei campioni. Se penso alla Saxo di Riis che per ingaggiare Contador, di fatto, tenne insieme la squadra con il nastro adesivo (prima dell'arrivo di Oleg Tinkov) con un budget che probabilmente era inferiore a quello delle due squadre francesi.
Sisi, il mio era riferito all'attuale movimento francese. Che però mi sembra figlio anche del momento del ciclismo sempre più centralizzato e catalizzato da pochi.

Per dire, Ciccone secondo me sta vivendo una seconda giovinezza anche perché si trova in un top team. Pellizzari io credo che crescerà più di Tiberi nella squadra in cui è.
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