Parliamo di Atletica - Reloaded

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Beppugrillo
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Parliamo di Atletica - Reloaded

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Beh ricarico il topic dell'atletica perché il precedente non funziona più e perché la seconda vittoria in Coppa Europa merita un po' di celebrazione. Competizione sempre bellissima, era appassionante quando annaspavamo, figuriamoci ora. Livello medio della nazionale italiana altissimo con tante grandi prestazioni nelle gare meno pronosticate, punti importanti non completamente scontati da giovani come Sioli, Iapichino, Saraceni, poi decisivi secondo me i vari Biasutti, Pernici, Desalu, che in gare in cui potevano navigare su posizioni anche molto inferiori in caso di controprestazioni (neanche necessariamente clamorose) sono riusciti a salire sul podio.
Mi infastidisce un po' il fatalismo del commento, come se i punti in palio e la classifica non venissero da un regolamento scritto e aritmetico, ogni volta che usciva la classifica era una sorpresa. All'inizio dell'ultima giornata era praticamente ovvio che avremmo vinto, non dico che devi essere così netto, però almeno tenerla sotto controllo, proiettarla un po'... Anche la lotta per la retrocessione pescata solo alla fine del penultimo evento. Penso come sarebbero belli certi sport (compreso il ciclismo) con un commento veramente competente e professionale, ma forse non è cosa
kokkelkoren
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Re: Parliamo di Atletica - Reloaded

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Beppugrillo ha scritto: martedì 1 luglio 2025, 6:48 Beh ricarico il topic dell'atletica perché il precedente non funziona più e perché la seconda vittoria in Coppa Europa merita un po' di celebrazione. Competizione sempre bellissima, era appassionante quando annaspavamo, figuriamoci ora. Livello medio della nazionale italiana altissimo con tante grandi prestazioni nelle gare meno pronosticate, punti importanti non completamente scontati da giovani come Sioli, Iapichino, Saraceni, poi decisivi secondo me i vari Biasutti, Pernici, Desalu, che in gare in cui potevano navigare su posizioni anche molto inferiori in caso di controprestazioni (neanche necessariamente clamorose) sono riusciti a salire sul podio.
Mi infastidisce un po' il fatalismo del commento, come se i punti in palio e la classifica non venissero da un regolamento scritto e aritmetico, ogni volta che usciva la classifica era una sorpresa. All'inizio dell'ultima giornata era praticamente ovvio che avremmo vinto, non dico che devi essere così netto, però almeno tenerla sotto controllo, proiettarla un po'... Anche la lotta per la retrocessione pescata solo alla fine del penultimo evento. Penso come sarebbero belli certi sport (compreso il ciclismo) con un commento veramente competente e professionale, ma forse non è cosa
In un epoca in cui lo sport sembra diventare solo soldi e spettacolo, è bello vedere ancora competizioni come questa dove si lotta ancora per lo spirito nazionale.
Italia lodevole visto che rispetta competizione mandando i suoi atleti migliori, come fanno anche Polonia e forse Spagna e Germania.
Francia e soprattutto Gran Bretagna invece da tempo snobbano l'evento, mandando le seconde linee.
Ma mi spiace solo per loro, evidentemente la federazione non ha questo potere attrattivo sui propri atleti.
Vittoria italiana quindi meritatissima.

Sul commento Rai ci sta un po' di suspance e di retorica. Certo sembra che Patta sia diventato un novello Enrico Toti solo per aver completato la gara percorrendo ben 10 metri da infortunato o Crippa un Cincinnato richiamato per il bene della patria.
Considerando che sono pagati dalla federazione penso che abbiano solo svolto il loro lavoro.
Ma il giornalismo italiano ha bisogno di questo (e forse anche i telespettatori)
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Beppugrillo
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Re: Parliamo di Atletica - Reloaded

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kokkelkoren ha scritto: martedì 1 luglio 2025, 10:56 In un epoca in cui lo sport sembra diventare solo soldi e spettacolo, è bello vedere ancora competizioni come questa dove si lotta ancora per lo spirito nazionale.
Italia lodevole visto che rispetta competizione mandando i suoi atleti migliori, come fanno anche Polonia e forse Spagna e Germania.
Francia e soprattutto Gran Bretagna invece da tempo snobbano l'evento, mandando le seconde linee.
Ma mi spiace solo per loro, evidentemente la federazione non ha questo potere attrattivo sui propri atleti.
Vittoria italiana quindi meritatissima.

Sul commento Rai ci sta un po' di suspance e di retorica. Certo sembra che Patta sia diventato un novello Enrico Toti solo per aver completato la gara percorrendo ben 10 metri da infortunato o Crippa un Cincinnato richiamato per il bene della patria.
Considerando che sono pagati dalla federazione penso che abbiano solo svolto il loro lavoro.
Ma il giornalismo italiano ha bisogno di questo (e forse anche i telespettatori)
Mi chiedo se tra 100 anni ci saranno ancora le nazionali, secondo me no. Il nazionalismo nello sport mi sembra assolutamente innocuo ma comunque un residuo del passato, a cui personalmente partecipo, pur con qualche presa di coscienza ogni tanto del fatto che sia una questione totalmente emotiva e abbastanza illogica: ad esempio non riesco a tifare per Lara Colturi come per le altre italiane dello slalom ed è assurdo (oltre che frustrante, visto che è l'unica che va). Insomma non so se nello sport il nazionalismo è assolutamente positivo, se magari in futuro troveremo dei modi diversi di catalizzare il tifo, tutto sommato spero di sì (senza perdere il coinvolgimento che ti dà oggi tifare per la nazionale intendo, è una delle cose più belle dello sport, è il legarlo alla nazione che mi fa un po' strano).
Sulla telecronaca Rai, non parlavo di un atteggiamento consapevole perché penso lo facciano inconsapevolmente
Gigilasegaperenne
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Re: Parliamo di Atletica - Reloaded

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Ah ecco, avevo problemi con il vecchio topic, ma non sapevo se fosse una cosa diffusa o solo mia.

Lo cercavo proprio per parlare della Coppa Europa (per brevità vado avanti a chiamarla così) e di un successo a cui secondo me la stampa non ha dato il giusto risalto, con grande sorpresa di nessuno.

L'Italia è stata prima per punti totali, prima per punti tra gli uomini, prima per punti tra le donne, prima per punti nelle gare in pista e prima per punti raccolti sulle pedane. Se qualcuno avesse pronosticato una roba del genere cinque anni fa, gli avrei dato del pazzo.

Come ha detto Beppugrillo, i veri eroi sono stati alcuni atleti che in teoria avrebbero dovuto perdere tanti punti dalla Polonia e che invece hanno limitato alla grande i danni, o addirittura rosicchiato qualcosa. A quelli che ha citato lui aggiungo Idea Pieroni nell'alto e Paola Padovan nel giavellotto. Nessuna delle due si è inventata exploit clamorosi (Pieroni ha fatto 1 centimetro meno dello stagionale e 2 centimetri meno del personale, Padovan ha fatto il personale solo perché un 59 metri di questa primavera è arrivato in una gara non considerata da World Athletics), ma la cosa più importante in queste occasioni è mantenersi sui propri standard migliori. Altre gare pericolosissime in cui ce la siamo cavata più che decorosamente sono state l'asta e il giavellotto maschili, per esempio. Pochissime le controprestazioni vere.

Va detto che non necessariamente un risultato del genere si tradurrà in podi ai Mondiali, dove contano i picchi d'eccellenza più che la solidità complessiva, ma è comunque un nuovo attestato della bontà di un movimento che non molto tempo fa sembrava clinicamente morto.

Forse la prestazione migliore dal punto di vista tecnico è stata quella della 4x400 mista, che ha fatto un tempo vicino a quello con cui il Belgio arrivò 4° a Parigi, senza schierare quella che al momento è la quattrocentista più forte.
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