Purtroppo ad oggi siamo alle gioie saltuarie. Se non riusciamo più a vincere le tappe nemmeno al Qinghai le cose non sono così rosee.Anquetil29 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:36 Ritorno alla vittoria al tour de france con Milan. Molto contento per lui.
Per il resto periodo non felice di risultati per il nostro ciclismo. I prossimi eventi che attendo per vedere qualche segnale per il futuro saranno tour de l avenir e la vuelta con Tiberi.
Il futuro del ciclismo italiano
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Notizie di Pellizzari?
Farà la Vuelta?
Ovviamente grande Milan, spero raddoppi domani.
Farà la Vuelta?
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Milan è nettamente l'Italiano migliore. Nella sua specializzazione, le volate, è un top mondiale e non può che migliorare. Ganna è stato il miglior cronomen al mondo, ma ora ha davanti nettamente Remco e a Ganna pesa non aver mai vinto una crono al Tour. Questi due sono gli unici top mondiali italiani attualmente, uno per le volate e uno per le crono.ElChava ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:46Purtroppo ad oggi siamo alle gioie saltuarie. Se non riusciamo più a vincere le tappe nemmeno al Qinghai le cose non sono così rosee.Anquetil29 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:36 Ritorno alla vittoria al tour de france con Milan. Molto contento per lui.
Per il resto periodo non felice di risultati per il nostro ciclismo. I prossimi eventi che attendo per vedere qualche segnale per il futuro saranno tour de l avenir e la vuelta con Tiberi.
Poi abbiamo bravi ciclisti come Tiberi o Ciccone che però sono lontani dall'essere i top nelle loro specialità. Un Tiberi non batterà mai Pogi o Vinge e neanche lotterà mai alla pari con loro (o solo quando questi saranno in forte declino). Pellizzari è promettente ma dobbiamo vedere dove arriverà.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Senza considerare che il possibile arrivo di Evenepoel in Red Bull potrebbe influire sul suo calendario, nel senso che se dovesse davvero concretizzarsi il trasferimento e Remco decidesse di tornare a correre il Giro, è chiaro che Giulio dovrebbe mettersi a sua disposizione.ciclistapazzo ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:50 Pellizzari è promettente ma dobbiamo vedere dove arriverà.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Attualmente si, ci salvano Milan e Ganna.
Ma io credo che per il futuro abbiamo qualche possibilità di risalita (peggiorare è difficile). Pelizzari sembra avere un futuro nei GT. Tra i giovani abbiamo atleti che si stanno mettendo in mostra, Finn, Gualdi, Borgo, Turconi, solo per fare qualche nome.
Poi rimane il fatto che nel ciclismo di oggi se ci sono pogacar vingegars per i GT più van der poel e forse evenepoel per le classiche e crono basta vincono loro.
Ma io credo che per il futuro abbiamo qualche possibilità di risalita (peggiorare è difficile). Pelizzari sembra avere un futuro nei GT. Tra i giovani abbiamo atleti che si stanno mettendo in mostra, Finn, Gualdi, Borgo, Turconi, solo per fare qualche nome.
Poi rimane il fatto che nel ciclismo di oggi se ci sono pogacar vingegars per i GT più van der poel e forse evenepoel per le classiche e crono basta vincono loro.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Era in programma ma poi ha fatto il Giro. Al primo anno World Tour non gli faranno fare 2 GT (salvo sorprese).
2017: Dwars, La Panne, Itzulia, Vuelta - Comb., Japan Cup
2018: 3° GC, TotA
2019: 4° GC, Limburg, California
2020: 3° GC, Delfinato, Tour Squadre, Vuelta Tempo, 1° Obb. Zero Punti
2021: 2° GC, Slovenia, Camp. Ita, Sett. Ita, Norvegia, Plouay
2022: 3° GC, Kuurne, T14 Tour, Volta Port, Mond. TTT
2023: 5° GC, Mond. Crono, Renewi
2024: 1° GC, Provence, Koln, C. Ita, Langkawi
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
In teoria nei piani originali la Vuelta sarebbe potuta essere l'unico grande giro disputato da Giulio in questa stagione, i cambiamenti di programma della primavera però credo che abbiano modificato le cose. Non so ancora dove rientrerà ma ritengo più probabile un finale di stagione in funzione della partecipazione al mondiale o all'europeo (potrebbe anche fare entrambi ma non saprei). Di sicuro me lo aspetterei nelle ultime classiche italiane e al Lombardia.
Tiberi invece sicuramente farà la Vuelta con ambizioni di classifica, lui vorrebbe provare a lottare per il podio ma se dovessero partecipare sia Tadej che Jonas si farebbe molto dura.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Però la cosa che fa specie è che anche negli anni passati di corridori nei 10 di Giro Under e Avenir ne mettevamo quasi ogni anno, poi tra i pro al massimo qualcuno si è ritagliato un bello spazio da gregario come Covi o Aleotti, alcuni come invece Colleoni per esempio dei fantasmi.Anquetil29 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 18:03 Attualmente si, ci salvano Milan e Ganna.
Ma io credo che per il futuro abbiamo qualche possibilità di risalita (peggiorare è difficile). Pelizzari sembra avere un futuro nei GT. Tra i giovani abbiamo atleti che si stanno mettendo in mostra, Finn, Gualdi, Borgo, Turconi, solo per fare qualche nome.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
ho letto che gaffuri sarà stagista per Polti
è vero ??
per me si sarebbe meritato un contratto però stagista è già qualcosa
è vero ??
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Si dice così, vedremo un po' ma di sicuro un ingaggio lo trova anche lui dopo l'Italiano.nurseryman ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:07 ho letto che gaffuri sarà stagista per Polti
è vero ??
per me si sarebbe meritato un contratto però stagista è già qualcosa
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Accazzo..!ElChava ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:56Senza considerare che il possibile arrivo di Evenepoel in Red Bull potrebbe influire sul suo calendario, nel senso che se dovesse davvero concretizzarsi il trasferimento e Remco decidesse di tornare a correre il Giro, è chiaro che Giulio dovrebbe mettersi a sua disposizione.ciclistapazzo ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:50 Pellizzari è promettente ma dobbiamo vedere dove arriverà.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Il problema non sono i ciclisti italiani: anche se in misura molto minore rispetto ad anche solo 15 anni fa, siamo ancora in grado di sfornare ragazzi di ottimo talento.TheArchitect99 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 19:45Però la cosa che fa specie è che anche negli anni passati di corridori nei 10 di Giro Under e Avenir ne mettevamo quasi ogni anno, poi tra i pro al massimo qualcuno si è ritagliato un bello spazio da gregario come Covi o Aleotti, alcuni come invece Colleoni per esempio dei fantasmi.Anquetil29 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 18:03 Attualmente si, ci salvano Milan e Ganna.
Ma io credo che per il futuro abbiamo qualche possibilità di risalita (peggiorare è difficile). Pelizzari sembra avere un futuro nei GT. Tra i giovani abbiamo atleti che si stanno mettendo in mostra, Finn, Gualdi, Borgo, Turconi, solo per fare qualche nome.
Poi rimane il fatto che nel ciclismo di oggi se ci sono pogacar vingegars per i GT più van der poel e forse evenepoel per le classiche e crono basta vincono loro.
Il problema è che mancano le squadre e quelle poche professional che abbiamo sono di basso livello rispetto alle altre e non riescono a far crescere il movimento.
I pochissimi ragazzi buoni che riescono a fare emergere vengono subito cannibalizzati dalle squadre WT e messi a fare i gregari.
Il ciclismo italiano non rilascerà mai finché non ci sarà qualcuno che farà una squadra seriamente, mettendoci tanti soldi.
L'esempio è la uno x... o pensate che Norvegia e Danimarca abbiano un vivaio migliore di quello italiano?
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Norvegesi e (soprattutto) danesi che sono in giro da prima che uscisse fuori la uno-x. Sono proprio l'esempio per cui la mancanza di wt italiana non è il problema.lucks83 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:15Il problema non sono i ciclisti italiani: anche se in misura molto minore rispetto ad anche solo 15 anni fa, siamo ancora in grado di sfornare ragazzi di ottimo talento.TheArchitect99 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 19:45Però la cosa che fa specie è che anche negli anni passati di corridori nei 10 di Giro Under e Avenir ne mettevamo quasi ogni anno, poi tra i pro al massimo qualcuno si è ritagliato un bello spazio da gregario come Covi o Aleotti, alcuni come invece Colleoni per esempio dei fantasmi.Anquetil29 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 18:03 Attualmente si, ci salvano Milan e Ganna.
Ma io credo che per il futuro abbiamo qualche possibilità di risalita (peggiorare è difficile). Pelizzari sembra avere un futuro nei GT. Tra i giovani abbiamo atleti che si stanno mettendo in mostra, Finn, Gualdi, Borgo, Turconi, solo per fare qualche nome.
Poi rimane il fatto che nel ciclismo di oggi se ci sono pogacar vingegars per i GT più van der poel e forse evenepoel per le classiche e crono basta vincono loro.
Il problema è che mancano le squadre e quelle poche professional che abbiamo sono di basso livello rispetto alle altre e non riescono a far crescere il movimento.
I pochissimi ragazzi buoni che riescono a fare emergere vengono subito cannibalizzati dalle squadre WT e messi a fare i gregari.
Il ciclismo italiano non rilascerà mai finché non ci sarà qualcuno che farà una squadra seriamente, mettendoci tanti soldi.
L'esempio è la uno x... o pensate che Norvegia e Danimarca abbiano un vivaio migliore di quello italiano?
Re: Il futuro del ciclismo italiano
in un fantascenario tricolore per il 2026 che ricalchi i primi anni di esperienza di Nibali per Basso, con il belga capitano in Bora a quel punto Pellizzari fungerebbe da ultimo uomo in salita sulle strade del Giro e invece prima punta alla Vuelta (Roglic ormai ha fatto il suo tempo)ElChava ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:56Senza considerare che il possibile arrivo di Evenepoel in Red Bull potrebbe influire sul suo calendario, nel senso che se dovesse davvero concretizzarsi il trasferimento e Remco decidesse di tornare a correre il Giro, è chiaro che Giulio dovrebbe mettersi a sua disposizione.ciclistapazzo ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:50 Pellizzari è promettente ma dobbiamo vedere dove arriverà.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Cacchio, ma secondo me Pellizzari attualmente è già superiore a Remco in salita!
Se non si ha il coraggio di provare a fargli fare la sua corsa, quando diventerà capitano?? a 32 anni ??
Poi dopo anni di mulismo va a finire che sbaglia la prima mezza tappa e allora diranno che non ne
aveva la stoffa, e alé, gregario a vita...
Se non si ha il coraggio di provare a fargli fare la sua corsa, quando diventerà capitano?? a 32 anni ??
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Guarda sicuramente avere una squadra come la Uno-X tutta italiana aiuterebbe, però la realtà è che molti italiani una volta fatto il salto nel WT si sono persi, i numeri che avevano fatto vedere da under-23 neanche l'ombra e, mentre alcuni si sono rivelati ottimi gregari ma non di più, altri appunto sono scesi di livello. La narrativa che sia tutta colpa della mancanza della squadra WT ormai regge fino a un certo punto, se hai i numeri le occasioni le hai, poi non è che tutte le squadre siano Visma e UAE con decine di capitani.lucks83 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:15Il problema non sono i ciclisti italiani: anche se in misura molto minore rispetto ad anche solo 15 anni fa, siamo ancora in grado di sfornare ragazzi di ottimo talento.TheArchitect99 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 19:45Però la cosa che fa specie è che anche negli anni passati di corridori nei 10 di Giro Under e Avenir ne mettevamo quasi ogni anno, poi tra i pro al massimo qualcuno si è ritagliato un bello spazio da gregario come Covi o Aleotti, alcuni come invece Colleoni per esempio dei fantasmi.Anquetil29 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 18:03 Attualmente si, ci salvano Milan e Ganna.
Ma io credo che per il futuro abbiamo qualche possibilità di risalita (peggiorare è difficile). Pelizzari sembra avere un futuro nei GT. Tra i giovani abbiamo atleti che si stanno mettendo in mostra, Finn, Gualdi, Borgo, Turconi, solo per fare qualche nome.
Poi rimane il fatto che nel ciclismo di oggi se ci sono pogacar vingegars per i GT più van der poel e forse evenepoel per le classiche e crono basta vincono loro.
Il problema è che mancano le squadre e quelle poche professional che abbiamo sono di basso livello rispetto alle altre e non riescono a far crescere il movimento.
I pochissimi ragazzi buoni che riescono a fare emergere vengono subito cannibalizzati dalle squadre WT e messi a fare i gregari.
Il ciclismo italiano non rilascerà mai finché non ci sarà qualcuno che farà una squadra seriamente, mettendoci tanti soldi.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Remco ha fatto terzo a un tour e vinto una Vuelta, per ora Pellizzari deve dimostrare tutto. Nella terza settimana del Giro, probabilmente stanco per il lavoro per Roglic, è andato in calo.Road Runner ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:58 Cacchio, ma secondo me Pellizzari attualmente è già superiore a Remco in salita!
Se non si ha il coraggio di provare a fargli fare la sua corsa, quando diventerà capitano?? a 32 anni ??
Poi dopo anni di mulismo va a finire che sbaglia la prima mezza tappa e allora diranno che non ne
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Chiaro, anche gli italiani sono ancora in giro.luketaro ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:32Norvegesi e (soprattutto) danesi che sono in giro da prima che uscisse fuori la uno-x. Sono proprio l'esempio per cui la mancanza di wt italiana non è il problema.lucks83 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:15Il problema non sono i ciclisti italiani: anche se in misura molto minore rispetto ad anche solo 15 anni fa, siamo ancora in grado di sfornare ragazzi di ottimo talento.TheArchitect99 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 19:45
Però la cosa che fa specie è che anche negli anni passati di corridori nei 10 di Giro Under e Avenir ne mettevamo quasi ogni anno, poi tra i pro al massimo qualcuno si è ritagliato un bello spazio da gregario come Covi o Aleotti, alcuni come invece Colleoni per esempio dei fantasmi.
Il problema è che mancano le squadre e quelle poche professional che abbiamo sono di basso livello rispetto alle altre e non riescono a far crescere il movimento.
I pochissimi ragazzi buoni che riescono a fare emergere vengono subito cannibalizzati dalle squadre WT e messi a fare i gregari.
Il ciclismo italiano non rilascerà mai finché non ci sarà qualcuno che farà una squadra seriamente, mettendoci tanti soldi.
L'esempio è la uno x... o pensate che Norvegia e Danimarca abbiano un vivaio migliore di quello italiano?
Quelli di maggior valore sono dispersi tra le varie squadre WT.
Il problema per me rimane quello delle squadre: la uno x ha concentrato molti di quei danesi e norvegesi nella propria squadra e li ha inseriti in un progetto ambizioso e chiarissimo.
E sono andati a "fare acquisti " anche nelle WT.
In Italia quale professional fa questa cosa?
Nessuna.
Al più appena vedono un giovane buono lo prendono e dopo un anno è già venduto, col risultato che va aa fare il gregario .
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
La XDS Astana ha in organico 13 italiani, lo stesso numero che aveva la Lampre l'ultimo anno.
I nostri corridori di punta, Ganna, Milan, Tiberi, Pellizzari, avrebbero giovamento da una squadra italiana?
I nostri corridori di punta, Ganna, Milan, Tiberi, Pellizzari, avrebbero giovamento da una squadra italiana?
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Il Pellizzari del Giro era superiore al Remco del Romandia e grossomodo sul livello di quello del Delfinato.Road Runner ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:58 Cacchio, ma secondo me Pellizzari attualmente è già superiore a Remco in salita!
Se non si ha il coraggio di provare a fargli fare la sua corsa, quando diventerà capitano?? a 32 anni ??
Poi dopo anni di mulismo va a finire che sbaglia la prima mezza tappa e allora diranno che non ne
aveva la stoffa, e alé, gregario a vita...
Chiaramente inferiore al Remco del tour 2024.
Il problema in bora al momento è che ha la strada un po' chiusa da Roglic per ora e forse lo sarà un po' da Lipowitz, però va detto che è al primo anno in squadra e se eventualmente dimostrerà di andare forte, avrà le sue occasioni, come in parte l'ha avuta al giro.
- Otto Kruger
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Piganzoli è rimasto alla Polti ed è scomparso. Anche fossero le squadre il problema, dobbiamo intenderci che non si parla dell'eventuale esistenza delle squadre, quanto della loro consistenza e progettualità. Detto da assoluto profano, la mia impressione è che ci sia un grande problema nella costruzione del corridore prima dell'approdo al professionismo.lucks83 ha scritto: ↑domenica 13 luglio 2025, 9:18Chiaro, anche gli italiani sono ancora in giro.luketaro ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:32Norvegesi e (soprattutto) danesi che sono in giro da prima che uscisse fuori la uno-x. Sono proprio l'esempio per cui la mancanza di wt italiana non è il problema.lucks83 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:15
Il problema non sono i ciclisti italiani: anche se in misura molto minore rispetto ad anche solo 15 anni fa, siamo ancora in grado di sfornare ragazzi di ottimo talento.
Il problema è che mancano le squadre e quelle poche professional che abbiamo sono di basso livello rispetto alle altre e non riescono a far crescere il movimento.
I pochissimi ragazzi buoni che riescono a fare emergere vengono subito cannibalizzati dalle squadre WT e messi a fare i gregari.
Il ciclismo italiano non rilascerà mai finché non ci sarà qualcuno che farà una squadra seriamente, mettendoci tanti soldi.
L'esempio è la uno x... o pensate che Norvegia e Danimarca abbiano un vivaio migliore di quello italiano?
Quelli di maggior valore sono dispersi tra le varie squadre WT.
Il problema per me rimane quello delle squadre: la uno x ha concentrato molti di quei danesi e norvegesi nella propria squadra e li ha inseriti in un progetto ambizioso e chiarissimo.
E sono andati a "fare acquisti " anche nelle WT.
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LIBERTÀ PER JERRY DRAKE
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Gli italiani vanno a fare i gregari perchè sono più scarsi degli stranieri.lucks83 ha scritto: ↑domenica 13 luglio 2025, 9:18Chiaro, anche gli italiani sono ancora in giro.luketaro ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:32Norvegesi e (soprattutto) danesi che sono in giro da prima che uscisse fuori la uno-x. Sono proprio l'esempio per cui la mancanza di wt italiana non è il problema.lucks83 ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:15
Il problema non sono i ciclisti italiani: anche se in misura molto minore rispetto ad anche solo 15 anni fa, siamo ancora in grado di sfornare ragazzi di ottimo talento.
Il problema è che mancano le squadre e quelle poche professional che abbiamo sono di basso livello rispetto alle altre e non riescono a far crescere il movimento.
I pochissimi ragazzi buoni che riescono a fare emergere vengono subito cannibalizzati dalle squadre WT e messi a fare i gregari.
Il ciclismo italiano non rilascerà mai finché non ci sarà qualcuno che farà una squadra seriamente, mettendoci tanti soldi.
L'esempio è la uno x... o pensate che Norvegia e Danimarca abbiano un vivaio migliore di quello italiano?
Quelli di maggior valore sono dispersi tra le varie squadre WT.
Il problema per me rimane quello delle squadre: la uno x ha concentrato molti di quei danesi e norvegesi nella propria squadra e li ha inseriti in un progetto ambizioso e chiarissimo.
E sono andati a "fare acquisti " anche nelle WT.
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Pedersen, Vingegaard, Asgreen, Fuglsang, Skjelmose, Valgren non hanno avuto bisogno della squadra nazionale.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Siamo sempre nell' ambito di un panorama ipotetico, che ci si può divertire ad immaginare nel momento in cui si sono fatte più concrete le voci di un passaggio di Remco nella stessa formazione di Pellizzari. È chiaro che quello scenario si configurerebbe solo se Remco, effettivamente approdato lì, decidesse di tornare a correre il Giro (inoltre occorrerebbe vedere se uno tra Tadej e Jonas decidesse di correrlo, il top sarebbe averli entrambi più Remco ma credo sia utopia). In caso contrario è possibile che a Pellizzari potrebbe essere data la possibilità di testarsi.Road Runner ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:58 Cacchio, ma secondo me Pellizzari attualmente è già superiore a Remco in salita!
Se non si ha il coraggio di provare a fargli fare la sua corsa, quando diventerà capitano?? a 32 anni ??
Poi dopo anni di mulismo va a finire che sbaglia la prima mezza tappa e allora diranno che non ne
aveva la stoffa, e alé, gregario a vita...
P.S.: non dimentichiamoci neppure che, tempo un paio d'anni, in Red Bull si ritroveranno tra i professionisti pure Lorenzo Finn, altro potenziale talento per le gare a tappe.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
È proprio quello che intendevo dire quando ho parlato di progetto ambizioso e chiarissimo.Otto Kruger ha scritto: ↑domenica 13 luglio 2025, 10:05Piganzoli è rimasto alla Polti ed è scomparso. Anche fossero le squadre il problema, dobbiamo intenderci che non si parla dell'eventuale esistenza delle squadre, quanto della loro consistenza e progettualità. Detto da assoluto profano, la mia impressione è che ci sia un grande problema nella costruzione del corridore prima dell'approdo al professionismo.lucks83 ha scritto: ↑domenica 13 luglio 2025, 9:18Chiaro, anche gli italiani sono ancora in giro.
Quelli di maggior valore sono dispersi tra le varie squadre WT.
Il problema per me rimane quello delle squadre: la uno x ha concentrato molti di quei danesi e norvegesi nella propria squadra e li ha inseriti in un progetto ambizioso e chiarissimo.
E sono andati a "fare acquisti " anche nelle WT.
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Al più appena vedono un giovane buono lo prendono e dopo un anno è già venduto, col risultato che va aa fare il gregario .
Anche la uno x è una professional, ma ha un budget molto più consistente delle nostre e soprattutto sanno far rendere al meglio i propri corridori.
La Bardiani, per esempio, al campionato italiano è stata imbarazzante.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Anche evenepoel dovesse andare in redbull se Pelizzari continua su questa linea avrà le sue occasioni.
In una grande squadra la concorrenza è sempre alta e se stecchi qualcuno verrà al tuo posto (anche lui ha fatto così al giro con Roglic quest'anno) però se sei forte questo deve essere uno stimolo non un problema.
In una grande squadra la concorrenza è sempre alta e se stecchi qualcuno verrà al tuo posto (anche lui ha fatto così al giro con Roglic quest'anno) però se sei forte questo deve essere uno stimolo non un problema.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Non capisco perchè Ciccone, che nelle ultime due monumento ha raccolto due podi, venga così bistrattato
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Per lo stesso motivo per cui veniva bistrattato Nibali.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Penso Ciccone sia il nostro migliore uomo su certi tipi di terreni e io sono personalmente un suo tifoso dai tempi del suo primo lancio di occhiali

Al di là del tifo penso allo stesso tempo non abbia raggiunto i picchi degli altri due citati. Quest'anno io credo avesse nelle gambe un top 5/7 al giro ma la sfortuna l ha troppe volte colpito.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Secondo me perche' Ciccone da' l'idea di essere molto forte, ma di non poter competere con i migliori della sua categoria (classifica GT e classiche dure). Ovvero, contro Pogacar, Vingegaard e Remco parte uno o due gradini dietro. Anche nei due podi ottenuti nelle classiche, non e' mai stato seriamente in lizza per la vittoria.
Ganna (forse non piu') e Milan (forse non ancora), invece, sono al top mondiale nelle loro discipline.
Poi per me primeggiare nelle crono o in volata vale piu' o meno come essere un piazzato nei GT, per cui ritengo anch'io che le prestazioni di Ciccone siano sottovalutate. Ma e' un'opinione personale
Ganna (forse non piu') e Milan (forse non ancora), invece, sono al top mondiale nelle loro discipline.
Poi per me primeggiare nelle crono o in volata vale piu' o meno come essere un piazzato nei GT, per cui ritengo anch'io che le prestazioni di Ciccone siano sottovalutate. Ma e' un'opinione personale
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Sarebbe? Visto che tra i due non vedo particolari affinita' tecniche
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Essere meridionale,immagino.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Allora non condivido per nulla
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Ciccone è sottovalutato perchè non ha mai portato a termine un grande giro andando forte dall'inizio alla fine.Brakko ha scritto: ↑lunedì 14 luglio 2025, 11:15 Secondo me perche' Ciccone da' l'idea di essere molto forte, ma di non poter competere con i migliori della sua categoria (classifica GT e classiche dure). Ovvero, contro Pogacar, Vingegaard e Remco parte uno o due gradini dietro. Anche nei due podi ottenuti nelle classiche, non e' mai stato seriamente in lizza per la vittoria.
Ganna (forse non piu') e Milan (forse non ancora), invece, sono al top mondiale nelle loro discipline.
Poi per me primeggiare nelle crono o in volata vale piu' o meno come essere un piazzato nei GT, per cui ritengo anch'io che le prestazioni di Ciccone siano sottovalutate. Ma e' un'opinione personale
Quando ha fatto classifica gli è sempre successo qualcosa.
Quando è in giornata ha fatto vedere di poter tenere i migliori in salita (eccetto i fenomeni), ma non ha continuità.
E' comunque un ottimo corridore, ma ancora mi sa come qualcosa di incompiuto, spero che entro fine carriera ottenga il risultato che possa cambiare volto a queste considerazioni, magari vincendo una grande classica oppure facendo un podio ad un Giro.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Come diceva qualcuno più su, Ciccone ha dei podi in classiche ma non ha mai corso per vincerle, ovviamente con Pogacar è davvero complicato. Ganna invece si, oltre che a cronometro è uno dei 2/3 più forti. Lo stesso dicasi per Milan per le volate.
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Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Milan e Ganna qualcosa vincono, Ganna anche qualcosa di molto importante. Ciccone è un buon corridore ma vince pochino. Possiamo simpatizzare per lui per le sue prestazioni di ottimo livello e le sue sfortune...ma con tutto l'impegno che posso metterci se la sua carriara finisse oggi lo metto più vicino ad un Bettiol (che almeno una monumento l'ha centrata) che a un Ganna. Il nome di Nibali non capisco come sia uscito fuori in una discussione del genere...
Credo nell'apparenza....
30 anni, semi-obeso, spelacchiato, con barba e occhiali...commenta un altro sport por favor
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Non credo assolutamente che essere abruzzese o lombardo abbia importanza sul giudizio di un corridore .
Credo che Nibali non venisse sminuito ,anzi. Il problema è che in Italia il ciclismo non è più seguito.
Nibali al Tour 2014 aveva spazio sui giornali e nella TV .
Bontempi lo aveva ? Certamente no. Ed erano altri tempi . Fra l'altro assomigliava tanto a Milan , forse neanche Bartoli e Bettini lo avevano .
Se Sinner ( che a definire italiano faccio tanta tanta fatica ) vincesse tornei importanti ma non slam avrebbe tutto quello spazio ?
Ciccone come carriera è inferiore a Beccia ,imho..Solo I grandi.corridori , quelli che sono sempre competitivi creano audience ,non gli specialisti, e in Italia non ce ne sono
Nibali comunque ha avuto il suo spazio , l'unico limite è che non era continuo, soprattutto dopo il Tour 2014: ( anche per incidenti) , e che il ciclismo con paddock chiusi e la fine dell'epoca dei circuiti ha allontanato la gente
Credo che Nibali non venisse sminuito ,anzi. Il problema è che in Italia il ciclismo non è più seguito.
Nibali al Tour 2014 aveva spazio sui giornali e nella TV .
Bontempi lo aveva ? Certamente no. Ed erano altri tempi . Fra l'altro assomigliava tanto a Milan , forse neanche Bartoli e Bettini lo avevano .
Se Sinner ( che a definire italiano faccio tanta tanta fatica ) vincesse tornei importanti ma non slam avrebbe tutto quello spazio ?
Ciccone come carriera è inferiore a Beccia ,imho..Solo I grandi.corridori , quelli che sono sempre competitivi creano audience ,non gli specialisti, e in Italia non ce ne sono
Nibali comunque ha avuto il suo spazio , l'unico limite è che non era continuo, soprattutto dopo il Tour 2014: ( anche per incidenti) , e che il ciclismo con paddock chiusi e la fine dell'epoca dei circuiti ha allontanato la gente
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Nibali un grandissimo corridore, con un carisma davanti allo schermo pari a quello di Tajani purtroppogiorgio ricci ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 21:23 Non credo assolutamente che essere abruzzese o lombardo abbia importanza sul giudizio di un corridore .
Credo che Nibali non venisse sminuito ,anzi. Il problema è che in Italia il ciclismo non è più seguito.
Nibali al Tour 2014 aveva spazio sui giornali e nella TV .
Bontempi lo aveva ? Certamente no. Ed erano altri tempi . Fra l'altro assomigliava tanto a Milan , forse neanche Bartoli e Bettini lo avevano .
Se Sinner ( che a definire italiano faccio tanta tanta fatica ) vincesse tornei importanti ma non slam avrebbe tutto quello spazio ?
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Nibali comunque ha avuto il suo spazio , l'unico limite è che non era continuo, soprattutto dopo il Tour 2014: ( anche per incidenti) , e che il ciclismo con paddock chiusi e la fine dell'epoca dei circuiti ha allontanato la gente
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
È vero. Non è carismatico ,ma neanche quelli di adesso lo sono . Anzi ,potrebbero mandare chatGPT a fare le interviste che non cambierebbe niente .
Una volta era più facile ,e se facevano dei versi come Zandegú diventavano gli idoli della gente pur senza essere dei fenomeni.
Il ciclismo era lo sport del popolo e la gente si esaltava anche per il carattere dei corridori.
Pensa a Taccone ,lo stesso Zandegú ,Motta , Adorni con il suo buon italiano ,alle polemiche fra Moser e Saronni , e per l'ultimo a Pantani.
Adesso devi vincere e anche se vinci non diventi personaggio. I personaggi li creano a tavolino .Ma in Italia il motivo del declino a livello mediatico è che il ciclismo interessa molto meno di prima
Una volta era più facile ,e se facevano dei versi come Zandegú diventavano gli idoli della gente pur senza essere dei fenomeni.
Il ciclismo era lo sport del popolo e la gente si esaltava anche per il carattere dei corridori.
Pensa a Taccone ,lo stesso Zandegú ,Motta , Adorni con il suo buon italiano ,alle polemiche fra Moser e Saronni , e per l'ultimo a Pantani.
Adesso devi vincere e anche se vinci non diventi personaggio. I personaggi li creano a tavolino .Ma in Italia il motivo del declino a livello mediatico è che il ciclismo interessa molto meno di prima
Re: Il futuro del ciclismo italiano
Qui fu sminuito parecchio, e da parecchi.giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 21:23 Non credo assolutamente che essere abruzzese o lombardo abbia importanza sul giudizio di un corridore .
Credo che Nibali non venisse sminuito ,anzi. Il problema è che in Italia il ciclismo non è più seguito.
Motivi inconfessabili, ma che quelli erano.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Cazzo se non fu sminuito. Ci furono mille modi, mille occasioni in cui qui e fuori da qui Nibali fu sminuito, nonostante c'era qualcuno che metteva in guardia: "occhio che dopo Nibali ci sarà il vuoto". E vuoto è stato. 6 anni senza un Italiano vincitore di una tappa al Tour, per non parlare del fatto che è stato l'ultimo italiano a vincere la Sanremo, Il Lombardia, Il Tour de France, il Giro d'Italia, la Tirreno-Adriatico.nino58 ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 23:31Qui fu sminuito parecchio, e da parecchi.giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 21:23 Non credo assolutamente che essere abruzzese o lombardo abbia importanza sul giudizio di un corridore .
Credo che Nibali non venisse sminuito ,anzi. Il problema è che in Italia il ciclismo non è più seguito.
Motivi inconfessabili, ma che quelli erano.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Nibali non era continuo?giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 21:23 Non credo assolutamente che essere abruzzese o lombardo abbia importanza sul giudizio di un corridore .
Credo che Nibali non venisse sminuito ,anzi. Il problema è che in Italia il ciclismo non è più seguito.
Nibali al Tour 2014 aveva spazio sui giornali e nella TV .
Bontempi lo aveva ? Certamente no. Ed erano altri tempi . Fra l'altro assomigliava tanto a Milan , forse neanche Bartoli e Bettini lo avevano .
Se Sinner ( che a definire italiano faccio tanta tanta fatica ) vincesse tornei importanti ma non slam avrebbe tutto quello spazio ?
Ciccone come carriera è inferiore a Beccia ,imho..Solo I grandi.corridori , quelli che sono sempre competitivi creano audience ,non gli specialisti, e in Italia non ce ne sono
Nibali comunque ha avuto il suo spazio , l'unico limite è che non era continuo, soprattutto dopo il Tour 2014: ( anche per incidenti) , e che il ciclismo con paddock chiusi e la fine dell'epoca dei circuiti ha allontanato la gente
Forse intendi che non vinceva da gennaio a ottobre, però nelle grandi corse a tappe se non vinceva andava spesso sul podio. Oltretutto non avendo lo spunto veloce doveva staccare tutti per vincere.
Re: Il futuro del ciclismo italiano
E non era certo un iperspecialista di corse a tappe e grandi classiche come allora andava di moda, il suo palmares parla chiaro. Andava forte un po' su tutti i terreni (tranne in volata, forse), ma non era il meglio in assoluto su tutti i singoli terreni, e nonostante questo ha vinto tanto (perché sapeva correre). Era un tipo di corridore che non si vedeva dagli anni '80 e che si è iniziato a vedere di nuovo con Remco e Pogacar, ma nella sua epoca era un unicum.qrier ha scritto: ↑mercoledì 16 luglio 2025, 0:24Nibali non era continuo?giorgio ricci ha scritto: ↑martedì 15 luglio 2025, 21:23 Non credo assolutamente che essere abruzzese o lombardo abbia importanza sul giudizio di un corridore .
Credo che Nibali non venisse sminuito ,anzi. Il problema è che in Italia il ciclismo non è più seguito.
Nibali al Tour 2014 aveva spazio sui giornali e nella TV .
Bontempi lo aveva ? Certamente no. Ed erano altri tempi . Fra l'altro assomigliava tanto a Milan , forse neanche Bartoli e Bettini lo avevano .
Se Sinner ( che a definire italiano faccio tanta tanta fatica ) vincesse tornei importanti ma non slam avrebbe tutto quello spazio ?
Ciccone come carriera è inferiore a Beccia ,imho..Solo I grandi.corridori , quelli che sono sempre competitivi creano audience ,non gli specialisti, e in Italia non ce ne sono
Nibali comunque ha avuto il suo spazio , l'unico limite è che non era continuo, soprattutto dopo il Tour 2014: ( anche per incidenti) , e che il ciclismo con paddock chiusi e la fine dell'epoca dei circuiti ha allontanato la gente
Forse intendi che non vinceva da gennaio a ottobre, però nelle grandi corse a tappe se non vinceva andava spesso sul podio. Oltretutto non avendo lo spunto veloce doveva staccare tutti per vincere.
Il problema dal punto di vista mediatico è che davanti a un microfono o a una telecamera è e rimane un tocco di legno. Non ha proprio i tempi, non ha i modi, non è il suo. Anche dopo anni che co-conduce un podcast.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano
Certamente. A me dispiaceva perché la gente non so rendeva conto che dietro di lui c'era il vuoto .
Ma veramente,secondo voi ,con tutte le contraddizioni che vive questo paese, c'è ancora un numero di persone che guardano se sei valdostano o siciliano?
Nibali lo rimpiangeremo per tanto tempo , e diventerà più famoso fra poco tempo ,più di quando correva .
Non era mediatico ,ma un mio amico l'ha conosciuto per lavoro e mi ha detto che è molto rilassato, non fa certo la star.
Ma veramente,secondo voi ,con tutte le contraddizioni che vive questo paese, c'è ancora un numero di persone che guardano se sei valdostano o siciliano?
Nibali lo rimpiangeremo per tanto tempo , e diventerà più famoso fra poco tempo ,più di quando correva .
Non era mediatico ,ma un mio amico l'ha conosciuto per lavoro e mi ha detto che è molto rilassato, non fa certo la star.