Il futuro del ciclismo italiano

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
nurseryman
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Atlantic
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Fiammingo ha scritto: sabato 2 agosto 2025, 22:31
Atlantic ha scritto: sabato 2 agosto 2025, 17:26 Per almeno 40 camere?
Zone per i massaggiatori , le biciclette..i cuochi

Biglietto aereo compreso il bagaglio per le bici?

Su booking x 10 giorni?
Do un'idea a Dagnoni, secondo me qualche italiano se gli dai la maglia azzurra se la paga lui la trasferta...secondo me 3 per arrivare a 8 si trovano... per scarsi che siano, 2 borracce le potranno protare nei primi 100k no? :D
Ne dubito
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 10:36 un esempio 64 euro
https://www.google.it/maps/place/UMUGAN ... FQAw%3D%3D
Ma non vanno in vacanza..quello è un alloggio
Credo tu faccia confusione , loro vanno per correre il mondiale
Dove mangiano? Non c è nemmeno la cucina
Dove mettono le attrezzature? I viveri? Non c è nemmeno il frigo
E le altre 39 camere? Tutte in alloggi sparsi nella città?
Ma non ti sembra logisticamente complicato?
Fiammingo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Atlantic ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 11:39
Fiammingo ha scritto: sabato 2 agosto 2025, 22:31
Atlantic ha scritto: sabato 2 agosto 2025, 17:26 Per almeno 40 camere?
Zone per i massaggiatori , le biciclette..i cuochi

Biglietto aereo compreso il bagaglio per le bici?

Su booking x 10 giorni?
Do un'idea a Dagnoni, secondo me qualche italiano se gli dai la maglia azzurra se la paga lui la trasferta...secondo me 3 per arrivare a 8 si trovano... per scarsi che siano, 2 borracce le potranno protare nei primi 100k no? :D
Ne dubito
dubiti che un prof possa pagarsi la trasferta o portare le borracce nei primi 100km?!? :D
Poi non ho capito se alla fine il problema sono i costi, o proprio che non si trovano le strutture logisticamente adeguate
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 10:31
Beppugrillo ha scritto: sabato 2 agosto 2025, 17:32 In giro su qualche sito si legge l'indicazione di 500 euro a notte per il soggiorno (numeri dati dalle federazioni)
se vogliono glieli prenoto io gli alberghi
me ne danno 100 a me per ogni camera che trovo con meno di 100 euro a notte
Consentimi, se la conclusione di un ragionamento è che sono tutti stupidi tranne te forse c'è qualcosa fuori posto. Immagino che non sia così semplice. Una trasferta per un Mondiale di ciclismo avrà delle esigenze diverse da un weekend in bed and breakfast.
Il problema è stato sollevato più di un anno fa e da quasi tutte le Federazioni, mi aspetto non sia un ricattino per due spicci. E l'idea della speculazione degli albergatori non mi sorprenderebbe per nulla, anche considerando quello che si diceva sopra: probabilmente non è una zona in cui puoi sistemarti a 40 km dalla città, mi aspetto che la selezione di hotel sia molto limitata.
Poi sono anche convinto che per le selezioni giovanili la vicinanza con l'Europeo in Francia, che in proporzione mantiene una grande importanza in queste categorie, abbia influito. Sui prof no, però il ragionamento su una corsa col risultato chiuso in partenza certe Federazioni l'avranno fatto. Porto 8 corridori in Africa a guardare Pogacar dominare? Però credo siano cose secondarie.
Mi sembra grave non aver risolto il problema semplicemente perché il concetto del Mondiale africano ha uno scopo prima di tutto simbolico. Dovevano proteggerlo e incentivarlo. Incappare in un intoppo così invece è grottesco
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Trullo
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Di solito pero' quando si assegna la sede di una competizione internazionale si fa prima una valutazione che comprende anche la ricettivita' alberghiera (e spesso si costruiscono strutture appositamente per ottenere l'assegnazione)
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Trullo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 12:00 Di solito pero' quando si assegna la sede di una competizione internazionale si fa prima una valutazione che comprende anche la ricettivita' alberghiera (e spesso si costruiscono strutture appositamente per ottenere l'assegnazione)
e invece qua vano a còre nel congo belga e se accorgono che non ce stanno le strutture logistiche.... mah....
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Vanno a correre nel Free congo, se vogliamo essere precisi
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Trullo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 12:22 Vanno a correre nel Free congo, se vogliamo essere precisi
va be ce semo capiti
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Fiammingo ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 21:42 dubiti che un prof possa pagarsi la trasferta o portare le borracce nei primi 100km?!? :D
Poi non ho capito se alla fine il problema sono i costi, o proprio che non si trovano le strutture logisticamente adeguate
È la legge della domanda e offerta
Poche strutture..tante domande
Costi elevatissimi
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Trullo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 12:00 Di solito pero' quando si assegna la sede di una competizione internazionale si fa prima una valutazione che comprende anche la ricettivita' alberghiera (e spesso si costruiscono strutture appositamente per ottenere l'assegnazione)
Prima vengono i soldi che l organizzazione pagherà all uci (che vive di quello)
Poi il resto è secondario
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Atlantic ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 13:30
Fiammingo ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 21:42 dubiti che un prof possa pagarsi la trasferta o portare le borracce nei primi 100km?!? :D
Poi non ho capito se alla fine il problema sono i costi, o proprio che non si trovano le strutture logisticamente adeguate
È la legge della domanda e offerta
Poche strutture..tante domande
Costi elevatissimi
Ma poi quando metti sotto stress in quel modo la ricettività (per inciso, questi hanno pure forse altre priorità rispetto ad accogliere sto carrozzone) i costi aumentano indipendentemente dalla volontà di speculare.
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Trullo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 12:22 Vanno a correre nel Free congo, se vogliamo essere precisi
Eh ma poi gli altri vanno a piangere per la mancanza di moderazione quando razzisti conclamati fanno da sempre ciò che vogliono qui dentro. Purtroppo però a loro la legge del contrappasso non tocca mai.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Se il mondiale si corresse per squadre e non per nazionali, non mancherebbe nessuno.
Magari avrebbero portato dei letti a castello da casa....
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:01
Trullo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 12:22 Vanno a correre nel Free congo, se vogliamo essere precisi
Eh ma poi gli altri vanno a piangere per la mancanza di moderazione quando razzisti conclamati fanno da sempre ciò che vogliono qui dentro. Purtroppo però a loro la legge del contrappasso non tocca mai.
Credo tu non abbia capito..
Non c è nulla di razzista
Visti che cicloweb al posto di israel pro cycling scrive free palestine..
Per il ruanda che sta ammazzando migliaia di persone in Congo..Trullo scrive Free Congo

Purtroppo i media non ne parlano , ci son milioni di sfollati..
Il ruanda sta diventando molto ricco grazie alle risorse minerarie..
Che però non ha.. son tutte del Congo
Antares
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 12:48
Antares ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 17:01
Trullo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 12:22 Vanno a correre nel Free congo, se vogliamo essere precisi
Eh ma poi gli altri vanno a piangere per la mancanza di moderazione quando razzisti conclamati fanno da sempre ciò che vogliono qui dentro. Purtroppo però a loro la legge del contrappasso non tocca mai.
Credo tu non abbia capito..
Non c è nulla di razzista
Visti che cicloweb al posto di israel pro cycling scrive free palestine..
Per il ruanda che sta ammazzando migliaia di persone in Congo..Trullo scrive Free Congo

Purtroppo i media non ne parlano , ci son milioni di sfollati..
Il ruanda sta diventando molto ricco grazie alle risorse minerarie..
Che però non ha.. son tutte del Congo
Purtroppo invece ho capito benissimo e non mi riferivo al post di Trullo. Su questo forum ci sono razzisti conclamati a cui da anni viene permesso di tutto ma a cui stai tranquillo che il permaban non verrà mai dato. I forumisti deleteri e pericolosi sono altri. Praticamente la stessa logica che porta determinati stati a bombardarne o attaccarne altri dietro il pretesto delle armi di distruzioni di massa e altre storie simili.

Prima d'intervenire assicurati di aver capito bene a cosa e chi mi riferisco e assicurati pure di aver letto bene determinati post in altre occasioni.
Atlantic
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Ma hai quotato tu il post di Trullo...
Io tutti sti fantasmi che scrivi non li vedo
Ci son le opinioni diverse
Son contento che anche tu al posto del ruanda scriverai free congo
Antares
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:01 Ma hai quotato tu il post di Trullo...
Io tutti sti fantasmi che scrivi non li vedo
Ci son le opinioni diverse
Son contento che anche tu al posto del ruanda scriverai free congo
Ma se avessi letto con attenzione la risposta avresti notato che il riferimento non era a lui. Nei confronti di chi si sa ben comportare ed è rispettoso non ho motivi per pormi in maniera ostile.

Sul resto non mi sorprende, vedete solo quello che volete vedere e dividete in buoni e cattivi a vostro piacimento. Ormai è un classico, s'è ben capito. Poi però appena uno alza la voce perché si è fracassato le palle di sopportare da anni certe robe qua dentro, si va a piangere dall'Admin, lo si bombarda di segnalazioni per far bannare il sommo cattivone, si millantano minacce mai ricevute, si fanno le battutine sui tanti account unicamente per far sgamare il personaggio sgradito, non avendo capito che così ottengono solo l'effetto contrario, visto che io continuerò a parlare di ciclismo quando e quanto mi pare qui sopra (mentre loro, quando non hanno più argomenti, devono per forza buttarla su altro perché non sono più capaci di discutere. Oppure ne sono da sempre totalmente incapaci).
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:18
Atlantic ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 20:01 Ma hai quotato tu il post di Trullo...
Io tutti sti fantasmi che scrivi non li vedo
Ci son le opinioni diverse
Son contento che anche tu al posto del ruanda scriverai free congo
Ma se avessi letto con attenzione la risposta avresti notato che il riferimento non era a lui. Nei confronti di chi si sa ben comportare ed è rispettoso non ho motivi per pormi in maniera ostile.

Sul resto non mi sorprende, vedete solo quello che volete vedere e dividete in buoni e cattivi a vostro piacimento. Ormai è un classico, s'è ben capito. Poi però appena uno alza la voce perché si è fracassato le palle di sopportare da anni certe robe qua dentro, si va a piangere dall'Admin, lo si bombarda di segnalazioni per far bannare il sommo cattivone, si millantano minacce mai ricevute, si fanno le battutine sui tanti account unicamente per far sgamare il personaggio sgradito, non avendo capito che così ottengono solo l'effetto contrario, visto che io continuerò a parlare di ciclismo quando e quanto mi pare qui sopra (mentre loro, quando non hanno più argomenti, devono per forza buttarla su altro perché non sono più capaci di discutere. Oppure ne sono da sempre totalmente incapaci).
Oj Vivian, nessuno ti costringe a stare qua, peraltro con 10mila account diversi, e a frignare sempre per le stesse cose.

Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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cycling_chrnicles ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 21:05
Oj Vivian, nessuno ti costringe a stare qua, peraltro con 10mila account diversi, e a frignare sempre per le stesse cose.

Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
È ovvio che nessuno mi costringe, anche se ormai tu e altri vi siete persuasi che io viva le mie giornate esclusivamente in funzione del forum (ma allora se non sapete che cazzo faccio durante le mie giornate perché parlate? Voi non ce l' avete una vita che vi preoccupate unicamente di quella degli altri?).

Dal momento però che sono qui e vedo evidenti disparità di trattamento sia nel modo in cui vengo trattato a livello di moderazione, sia nel modo in cui altri utenti si pongono nei miei confronti, glissando volutamente sulle porcherie anche peggiori che altri vanno facendo o scrivendo su queste pagine, non posso stare zitto.

Forse molti non hanno capito che devono soltanto ringraziare che io non sia uno che alza le mani e preferisca risolvere le questioni in maniera più spiccia, perché stai sicuro che se avessi agito come ormai fanno in troppi nella società attuale per qualcuno sarebbe finita molto male. Ma tanto se anche i forum sono un riflesso del modo di comportarsi che hanno alcuni, prima o poi certi idioti da tastiera romperanno le palle a quello sbagliato nel mondo reale e li non ci sarà nessun Admin a proteggerli o sistemare la situazione. Saranno responsabili delle loro azioni e delle conseguenze che si saranno meritati.

Comunque il mio malessere non è isolato, stai tranquillo che ce ne sono altri che si sono scocciati ampiamente del modo di porsi che hanno alcuni qui dentro e se non lo dicono apertamente non significa che il problema non esista. Dal momento che io qui sopra voglio continuare a scriverci per rispetto dei veri appassionati e di chi si è sempre confrontato con me in maniera educata, allora continuo a giocare e a rompere i coglioni a chiunque creda di potermi far desistere.

Per questo puoi tranquillamente risparmiarmi ogni lezione di vita o moralità perché non ne ho bisogno e non sei nella posizione di potermene dare.

P.S. : e come avevo già detto il mio account storico, Abruzzese, non è sotto ban. Ci potrei scrivere come e quando mi pare ma siccome ho voglia di fare come sto facendo perché tanto non cambia nulla, vado avanti lo stesso. Mi banneranno? Sticazzi, perché tanto anche altri che fanno di gran lunga peggio di me continuano a fare i loro porci comodi.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Dovrei avere la voglia di darti lezioni di vita, ma non ce l'ho.

Ci abbiamo provato mille volte a coinvolgerti in altri progetti e altre realtà, ma hai preferito restare qua a coltivare il tuo malessere.

Contento te, contenti tutti.

Del resto ormai il web a tema ciclistico è quasi totalmente morto nella sua interezza.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 23:17 Ma tanto se anche i forum sono un riflesso del modo di comportarsi che hanno alcuni
Non lo sono assolutamente
Se il tuo modo di lavorare è questo qui, compragli un casco a Sgarbozza e fallo fare a lui il Giro, perché io non lo faccio più (P.S.)

'Idea del Forum' per me non vuol dire assolutamente niente. (H.F.)
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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eliacodogno ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 8:01
Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 23:17 Ma tanto se anche i forum sono un riflesso del modo di comportarsi che hanno alcuni
Non lo sono assolutamente
Eh insomma. Partiamo dal presupposto che la maggior parte delle persone che interviene lo faccia in maniera educata e rispettosa, tanto che con questi non sono sostanzialmente mai sorti problemi (può capitare che su certi aspetti la si veda diversamente ma se ci si spiega e confronta nel modo giusto non accade nulla). Detto questo, mi pare evidente che alcuni riversino su queste pagine frustrazioni o stati d'animo che possono riflettere un modo di essere che si mostra anche nella realtà: se uno fa post razzisti qui dentro una volta contro i sudamericani, una volta contro i calabresi, un'altra contro gli arabi o non so chi, secondo te devo credere che non le pensi veramente certe cose ma venga soltanto qui sopra a giocare un gioco di pessimo gusto? Se alcuni ti si attaccano ai post unicamente con lo scopo di provocare o rispondere in maniera maleducata non devo pensare che siano persone fortemente disturbate che non sarebbero idonee neppure per avere un tipo di confronto virtuale?

Alla fine uno può pensare ciò che vuole di un altro utente, però allora due sono le cose: o tutti questi fanno i gradassi anche nel mondo reale ed hanno avuto la fortuna clamorosa di non aver ancora incontrato nessuno capace di metterli a posto con metodi ben più "persuasivi" di una semplice chiacchierata, oppure è gente comunque problematica che riversa determinate frustrazioni solo dietro ad uno schermo, giacché nella realtà non si azzarderebbero mai a porsi in un determinato modo nei confronti di un'altra persona se ci si trovassero faccia a faccia e, soprattutto, uno contro uno. Se vogliamo però queste sono anche le logiche dei branchi di maranza o bulletti di periferia, sempre pronti a fare i prepotenti e ad atteggiarsi come capetti quando girano a gruppi di dieci, molto meno baldanzosi quando girano da soli e sanno che se sgarrano possono trovare qualcuno che li faccia nuovi nuovi, magari pure il boomer cinquantenne che però un po' di strada ai tempi che furono se l'è fatta. Certo, se un po' di questo pattume provvisto di gambe e braccia una volta ogni tanto trovasse un bel gruppetto di celerini in grado di trasformarli seduta stante in rullanti umani, non sarebbe poi così male per il quieto vivere di tutti. Purtroppo però i virtuosi del manganello in questo paese li riservano scientemente sempre a coloro che meno sono in grado di difendersi.

Con questo chiudo l'argomento perché purtroppo ho già contribuito anch'io ad alimentare un off topic di cui nessuno sentiva il bisogno. Quando però si continuano a leggere post dei soliti buzzurri razzisti onestamente tacere diventa sempre difficile. Almeno, fino a quando non tornerà un minimo di moderazione seria, lo sfizio di dire ciò che si pensa di questi elementi ce lo si toglie.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Antares ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 1:14
eliacodogno ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 8:01
Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 23:17 Ma tanto se anche i forum sono un riflesso del modo di comportarsi che hanno alcuni
Non lo sono assolutamente
Se alcuni ti si attaccano ai post unicamente con lo scopo di provocare o rispondere in maniera maleducata non devo pensare che siano persone fortemente disturbate che non sarebbero idonee neppure per avere un tipo di confronto virtuale?

ah questo l'ho pensato svariate volte...ma che problemi ha questo qui? (non con te, salvo quando ti addentri in discorsi di revisionismo calcistico...) :D

Sul resto del post però non concordo molto. Non è questione di "dare una lezione" trovandosi faccia a faccia, cosa da medioevo culturale, è semplicemente questione di capire se la persona abbia dei reali problemi e vada allora aiutata, oppure sia semplicemente un prepotente e quindi vada evitato.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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cycling_chrnicles ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 23:26 Dovrei avere la voglia di darti lezioni di vita, ma non ce l'ho.

Ci abbiamo provato mille volte a coinvolgerti in altri progetti e altre realtà, ma hai preferito restare qua a coltivare il tuo malessere.

Contento te, contenti tutti.

Del resto ormai il web a tema ciclistico è quasi totalmente morto nella sua interezza.
Tra l'altro il nostro aveva dichiarato "urbi et orbi" nella sezione delle comunicazioni di servizio che avrebbe abbandonato il forum ma evidentemente.... Qqualcuno si era addirittura prodigato a decantare la sua dipartita con una versione memorabile di "A Zacinto" :D :D :D
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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herbie ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 7:39
Antares ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 1:14
eliacodogno ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 8:01

Non lo sono assolutamente
Se alcuni ti si attaccano ai post unicamente con lo scopo di provocare o rispondere in maniera maleducata non devo pensare che siano persone fortemente disturbate che non sarebbero idonee neppure per avere un tipo di confronto virtuale?

ah questo l'ho pensato svariate volte...ma che problemi ha questo qui? (non con te, salvo quando ti addentri in discorsi di revisionismo calcistico...) :D

Sul resto del post però non concordo molto. Non è questione di "dare una lezione" trovandosi faccia a faccia, cosa da medioevo culturale, è semplicemente questione di capire se la persona abbia dei reali problemi e vada allora aiutata, oppure sia semplicemente un prepotente e quindi vada evitato.
Io personalmente noto la presenza di molti "simp", gente che prende a pretesto qualsiasi cavolata per rampognare e fare la morale a questo o quel dirigente o ciclista o telecronista ecc. Ovviamente non è rivolto a te
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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herbie ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 7:39
Antares ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 1:14
eliacodogno ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 8:01

Non lo sono assolutamente
Se alcuni ti si attaccano ai post unicamente con lo scopo di provocare o rispondere in maniera maleducata non devo pensare che siano persone fortemente disturbate che non sarebbero idonee neppure per avere un tipo di confronto virtuale?

ah questo l'ho pensato svariate volte...ma che problemi ha questo qui? (non con te, salvo quando ti addentri in discorsi di revisionismo calcistico...) :D

Sul resto del post però non concordo molto. Non è questione di "dare una lezione" trovandosi faccia a faccia, cosa da medioevo culturale, è semplicemente questione di capire se la persona abbia dei reali problemi e vada allora aiutata, oppure sia semplicemente un prepotente e quindi vada evitato.
Ma a parte questo forum, sui social cosa si legge?
Gente che per conformismo o apparente necessità di distinguersi ad ogni costo scrive con toni sgradevoli, provocatori, aggressivi, non se ne vede? (esempio classico dell'estate in posti di montagna, sotto la notizia di quello recuperato perché si è perso in mezzo a una pietraia con il cagnolino da appartamento, i commenti di quelli che scrivono che dovevano lasciarlo lì, oppure farlo pagare, cosa va in montagna a fare se non sa dove va...)
Questo ha dei riflessi sulla vita reale? C'è qualche disperso recuperato che poi viene cercato, insultato, picchiato? A mia conoscenza no.
Esiste un diritto universale ad offendersi se uno scrive una roba che non mi piace? Secondo me no.

Esiste la possibilità di evitare chi rompe le scatole (come nella vita reale) ed esistono delle policy stabilite da chi gestisce determinati spazi e in base a quello si può sanzionare quell'utente. Se poi dietro quell'utente c'è una persona, più persone, maschio, femmina, disagiato/a, frustrato/a, violento/a, mi sembra difficile stabilirlo, e anche poco utile. Per questo penso che realtà e social c'entrino non tanto.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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eliacodogno ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 10:31
herbie ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 7:39
Antares ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 1:14

Se alcuni ti si attaccano ai post unicamente con lo scopo di provocare o rispondere in maniera maleducata non devo pensare che siano persone fortemente disturbate che non sarebbero idonee neppure per avere un tipo di confronto virtuale?

ah questo l'ho pensato svariate volte...ma che problemi ha questo qui? (non con te, salvo quando ti addentri in discorsi di revisionismo calcistico...) :D

Sul resto del post però non concordo molto. Non è questione di "dare una lezione" trovandosi faccia a faccia, cosa da medioevo culturale, è semplicemente questione di capire se la persona abbia dei reali problemi e vada allora aiutata, oppure sia semplicemente un prepotente e quindi vada evitato.
Ma a parte questo forum, sui social cosa si legge?
Gente che per conformismo o apparente necessità di distinguersi ad ogni costo scrive con toni sgradevoli, provocatori, aggressivi, non se ne vede? (esempio classico dell'estate in posti di montagna, sotto la notizia di quello recuperato perché si è perso in mezzo a una pietraia con il cagnolino da appartamento, i commenti di quelli che scrivono che dovevano lasciarlo lì, oppure farlo pagare, cosa va in montagna a fare se non sa dove va...)
Questo ha dei riflessi sulla vita reale?
Ovviamente no...altrimenti in questi anni avremmo avuto intere classi politiche impalate sulle pubbliche piazze :D
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
cycling_chrnicles
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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Antares ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 1:14
eliacodogno ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 8:01
Antares ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 23:17 Ma tanto se anche i forum sono un riflesso del modo di comportarsi che hanno alcuni
Non lo sono assolutamente
Eh insomma. Partiamo dal presupposto che la maggior parte delle persone che interviene lo faccia in maniera educata e rispettosa, tanto che con questi non sono sostanzialmente mai sorti problemi (può capitare che su certi aspetti la si veda diversamente ma se ci si spiega e confronta nel modo giusto non accade nulla). Detto questo, mi pare evidente che alcuni riversino su queste pagine frustrazioni o stati d'animo che possono riflettere un modo di essere che si mostra anche nella realtà: se uno fa post razzisti qui dentro una volta contro i sudamericani, una volta contro i calabresi, un'altra contro gli arabi o non so chi, secondo te devo credere che non le pensi veramente certe cose ma venga soltanto qui sopra a giocare un gioco di pessimo gusto? Se alcuni ti si attaccano ai post unicamente con lo scopo di provocare o rispondere in maniera maleducata non devo pensare che siano persone fortemente disturbate che non sarebbero idonee neppure per avere un tipo di confronto virtuale?

Alla fine uno può pensare ciò che vuole di un altro utente, però allora due sono le cose: o tutti questi fanno i gradassi anche nel mondo reale ed hanno avuto la fortuna clamorosa di non aver ancora incontrato nessuno capace di metterli a posto con metodi ben più "persuasivi" di una semplice chiacchierata, oppure è gente comunque problematica che riversa determinate frustrazioni solo dietro ad uno schermo, giacché nella realtà non si azzarderebbero mai a porsi in un determinato modo nei confronti di un'altra persona se ci si trovassero faccia a faccia e, soprattutto, uno contro uno. Se vogliamo però queste sono anche le logiche dei branchi di maranza o bulletti di periferia, sempre pronti a fare i prepotenti e ad atteggiarsi come capetti quando girano a gruppi di dieci, molto meno baldanzosi quando girano da soli e sanno che se sgarrano possono trovare qualcuno che li faccia nuovi nuovi, magari pure il boomer cinquantenne che però un po' di strada ai tempi che furono se l'è fatta. Certo, se un po' di questo pattume provvisto di gambe e braccia una volta ogni tanto trovasse un bel gruppetto di celerini in grado di trasformarli seduta stante in rullanti umani, non sarebbe poi così male per il quieto vivere di tutti. Purtroppo però i virtuosi del manganello in questo paese li riservano scientemente sempre a coloro che meno sono in grado di difendersi.

Con questo chiudo l'argomento perché purtroppo ho già contribuito anch'io ad alimentare un off topic di cui nessuno sentiva il bisogno. Quando però si continuano a leggere post dei soliti buzzurri razzisti onestamente tacere diventa sempre difficile. Almeno, fino a quando non tornerà un minimo di moderazione seria, lo sfizio di dire ciò che si pensa di questi elementi ce lo si toglie.
Madonna Vivian.

Ma poi nel 2025 stiamo ancora qua a preoccuparci dei post di Namecsek, uno che sono 15 anni che fa sempre la stessa cosa, senza manco riuscirci troppo bene.
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nemecsek.
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nemecsek. »

cycling_chrnicles ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 11:52
Madonna Vivian.

Ma poi nel 2025 stiamo ancora qua a preoccuparci dei post di Namecsek, uno che sono 15 anni che fa sempre la stessa cosa, senza manco riuscirci troppo bene.
oh :D

cazzocentro io co le vostre beghe
mai offeso nessuno io :angelo:
sono qui per imparare
al limite intervengo quando il livello di fregnacce di origine manichea supera il livello di guardia
state sereni

:)
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qrier
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da qrier »

Si è andati troppo fuori tema.
Per favore, si parli qui solo del futuro del ciclismo italiano.
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Cervinia4478
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Cervinia4478 »

Intanto oggi due vittorie da parte di due promesse, che ormai sono già realtà, francesi.
Negli anni spesso poi non hanno mantenuto le aspettative, ma intanto possono sperarci mentre noi, purtroppo, stentiamo.
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Ultimo km
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Ultimo km »

Cervinia4478 ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 17:01 Intanto oggi due vittorie da parte di due promesse, che ormai sono già realtà, francesi.
Negli anni spesso poi non hanno mantenuto le aspettative, ma intanto possono sperarci mentre noi, purtroppo, stentiamo.
Pellizzari c'è,Milan pure.
Lo scalatore e lo sprinter del futuro ci sono.
Servirebbe 1 squadra italiana di livello World Tour.
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Otto Kruger
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Otto Kruger »

Ultimo km ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 17:51
Cervinia4478 ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 17:01 Intanto oggi due vittorie da parte di due promesse, che ormai sono già realtà, francesi.
Negli anni spesso poi non hanno mantenuto le aspettative, ma intanto possono sperarci mentre noi, purtroppo, stentiamo.
Pellizzari c'è,Milan pure.
Lo scalatore e lo sprinter del futuro ci sono.
Servirebbe 1 squadra italiana di livello World Tour.
Oggi però Bisiaux in salita ha staccato Pellizzari (poi rientrato in vista dello scollinamento).
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Ultimo km
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Ultimo km »

Otto Kruger ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 21:03
Ultimo km ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 17:51
Cervinia4478 ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 17:01 Intanto oggi due vittorie da parte di due promesse, che ormai sono già realtà, francesi.
Negli anni spesso poi non hanno mantenuto le aspettative, ma intanto possono sperarci mentre noi, purtroppo, stentiamo.
Pellizzari c'è,Milan pure.
Lo scalatore e lo sprinter del futuro ci sono.
Servirebbe 1 squadra italiana di livello World Tour.
Oggi però Bisiaux in salita ha staccato Pellizzari (poi rientrato in vista dello scollinamento).
Va bene così.
Farà classifica alla Vuelta o va per le tappe come Ciccone?
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nurseryman »

Beppugrillo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 7:07
nurseryman ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 10:31
Beppugrillo ha scritto: sabato 2 agosto 2025, 17:32 In giro su qualche sito si legge l'indicazione di 500 euro a notte per il soggiorno (numeri dati dalle federazioni)
se vogliono glieli prenoto io gli alberghi
me ne danno 100 a me per ogni camera che trovo con meno di 100 euro a notte
Consentimi, se la conclusione di un ragionamento è che sono tutti stupidi tranne te forse c'è qualcosa fuori posto. Immagino che non sia così semplice. Una trasferta per un Mondiale di ciclismo avrà delle esigenze diverse da un weekend in bed and breakfast.
Il problema è stato sollevato più di un anno fa e da quasi tutte le Federazioni, mi aspetto non sia un ricattino per due spicci. E l'idea della speculazione degli albergatori non mi sorprenderebbe per nulla, anche considerando quello che si diceva sopra: probabilmente non è una zona in cui puoi sistemarti a 40 km dalla città, mi aspetto che la selezione di hotel sia molto limitata.
Poi sono anche convinto che per le selezioni giovanili la vicinanza con l'Europeo in Francia, che in proporzione mantiene una grande importanza in queste categorie, abbia influito. Sui prof no, però il ragionamento su una corsa col risultato chiuso in partenza certe Federazioni l'avranno fatto. Porto 8 corridori in Africa a guardare Pogacar dominare? Però credo siano cose secondarie.
Mi sembra grave non aver risolto il problema semplicemente perché il concetto del Mondiale africano ha uno scopo prima di tutto simbolico. Dovevano proteggerlo e incentivarlo. Incappare in un intoppo così invece è grottesco
guarda che io non mi sento più intelligente di altri - figuriamoci
i miei post un pò polemici stanno ad evidenziare che i problemi non sono economici ma probabilmente politici
è in tutto e per tutto una zona di guerra e ci sta che si voglia minimizzare i rischi rimanendo allocati in una zona dagli accessi controllati e per questo si porti una comitiva ridotta

dicendo che gli alberghi sono cari però si fa solo della disinformazio
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Cervinia4478
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Cervinia4478 »

Ultimo km ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 17:51
Cervinia4478 ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 17:01 Intanto oggi due vittorie da parte di due promesse, che ormai sono già realtà, francesi.
Negli anni spesso poi non hanno mantenuto le aspettative, ma intanto possono sperarci mentre noi, purtroppo, stentiamo.
Pellizzari c'è,Milan pure.
Lo scalatore e lo sprinter del futuro ci sono.
Servirebbe 1 squadra italiana di livello World Tour.

Per la squadra siamo d’accordo, manca quella.

Però dai, loro hanno un altro bacino rispetto a noi.. oltre ai due che hanno vinto oggi, ci sono Vauquelin, Gregoire, Lenny Martinez..Seixas che potrebbe essere quello con più potenziale di tutti, Penhoet..
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

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nurseryman ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 21:50
Beppugrillo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 7:07
nurseryman ha scritto: domenica 3 agosto 2025, 10:31

se vogliono glieli prenoto io gli alberghi
me ne danno 100 a me per ogni camera che trovo con meno di 100 euro a notte
Consentimi, se la conclusione di un ragionamento è che sono tutti stupidi tranne te forse c'è qualcosa fuori posto. Immagino che non sia così semplice. Una trasferta per un Mondiale di ciclismo avrà delle esigenze diverse da un weekend in bed and breakfast.
Il problema è stato sollevato più di un anno fa e da quasi tutte le Federazioni, mi aspetto non sia un ricattino per due spicci. E l'idea della speculazione degli albergatori non mi sorprenderebbe per nulla, anche considerando quello che si diceva sopra: probabilmente non è una zona in cui puoi sistemarti a 40 km dalla città, mi aspetto che la selezione di hotel sia molto limitata.
Poi sono anche convinto che per le selezioni giovanili la vicinanza con l'Europeo in Francia, che in proporzione mantiene una grande importanza in queste categorie, abbia influito. Sui prof no, però il ragionamento su una corsa col risultato chiuso in partenza certe Federazioni l'avranno fatto. Porto 8 corridori in Africa a guardare Pogacar dominare? Però credo siano cose secondarie.
Mi sembra grave non aver risolto il problema semplicemente perché il concetto del Mondiale africano ha uno scopo prima di tutto simbolico. Dovevano proteggerlo e incentivarlo. Incappare in un intoppo così invece è grottesco
guarda che io non mi sento più intelligente di altri - figuriamoci
i miei post un pò polemici stanno ad evidenziare che i problemi non sono economici ma probabilmente politici
è in tutto e per tutto una zona di guerra e ci sta che si voglia minimizzare i rischi rimanendo allocati in una zona dagli accessi controllati e per questo si porti una comitiva ridotta

dicendo che gli alberghi sono cari però si fa solo della disinformazio
io giuro che non ho veramente capito.
Da dove saltano fuori quelle cifre tipo 500 euro a notte solo per la camera per ogni atleta?
boh quando vanno a Dubai (lì siamo su altri livelli) dove alloggiano?
Cioè, dite che la verità è che essendoci guerra è pericoloso andarci e la storia del costo è falsa? Ma perchè non dirlo chiaramente allora, non ci vedrei nulla di sconveniente...
Io la trovo una questione misteriosa.
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Maìno della Spinetta
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Non so nulla della questione specifica, però so come ci si comporta quando si va in zone di guerra. Si è tutelati da un servizio di sicurezza privato. Ora quei prezzi sono giustificabili solo se hanno scaricato sulle federazioni e non sull'organizzazione il costo sicurezza. Che mi fa strano, mi fa strano che non se ne faccia carico direttamente il governo, data l'importanza dell'evento in questione
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
nurseryman
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nurseryman »

herbie ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 2:13
nurseryman ha scritto: giovedì 7 agosto 2025, 21:50
Beppugrillo ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 7:07

Consentimi, se la conclusione di un ragionamento è che sono tutti stupidi tranne te forse c'è qualcosa fuori posto. Immagino che non sia così semplice. Una trasferta per un Mondiale di ciclismo avrà delle esigenze diverse da un weekend in bed and breakfast.
Il problema è stato sollevato più di un anno fa e da quasi tutte le Federazioni, mi aspetto non sia un ricattino per due spicci. E l'idea della speculazione degli albergatori non mi sorprenderebbe per nulla, anche considerando quello che si diceva sopra: probabilmente non è una zona in cui puoi sistemarti a 40 km dalla città, mi aspetto che la selezione di hotel sia molto limitata.
Poi sono anche convinto che per le selezioni giovanili la vicinanza con l'Europeo in Francia, che in proporzione mantiene una grande importanza in queste categorie, abbia influito. Sui prof no, però il ragionamento su una corsa col risultato chiuso in partenza certe Federazioni l'avranno fatto. Porto 8 corridori in Africa a guardare Pogacar dominare? Però credo siano cose secondarie.
Mi sembra grave non aver risolto il problema semplicemente perché il concetto del Mondiale africano ha uno scopo prima di tutto simbolico. Dovevano proteggerlo e incentivarlo. Incappare in un intoppo così invece è grottesco
guarda che io non mi sento più intelligente di altri - figuriamoci
i miei post un pò polemici stanno ad evidenziare che i problemi non sono economici ma probabilmente politici
è in tutto e per tutto una zona di guerra e ci sta che si voglia minimizzare i rischi rimanendo allocati in una zona dagli accessi controllati e per questo si porti una comitiva ridotta

dicendo che gli alberghi sono cari però si fa solo della disinformazio
io giuro che non ho veramente capito.
Da dove saltano fuori quelle cifre tipo 500 euro a notte solo per la camera per ogni atleta?
boh quando vanno a Dubai (lì siamo su altri livelli) dove alloggiano?
Cioè, dite che la verità è che essendoci guerra è pericoloso andarci e la storia del costo è falsa? Ma perchè non dirlo chiaramente allora, non ci vedrei nulla di sconveniente...
Io la trovo una questione misteriosa.
infatti questa storia della trasferta costosa è ridicola
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Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Correre in 5 invece che in 8 non credo possa rappresentare la soluzione al pericolo guerra.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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nino58
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da nino58 »

Salvatore77 ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 17:27 Correre in 5 invece che in 8 non credo possa rappresentare la soluzione al pericolo guerra.
No, infatti.
O giudichi il pericolo vero ed importante e non ci vai proprio, altrimenti ci vai per vincere e ci vai con il contingente massimo conquistato.
Eccheccazzo.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
herbie
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da herbie »

nino58 ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 17:39
Salvatore77 ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 17:27 Correre in 5 invece che in 8 non credo possa rappresentare la soluzione al pericolo guerra.
No, infatti.
O giudichi il pericolo vero ed importante e non ci vai proprio, altrimenti ci vai per vincere e ci vai con il contingente massimo conquistato.
Eccheccazzo.
non mi strappo i capelli, visto che le possibilità sono minime, tuttavia a logica è così come dite.
Atlantic
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Atlantic »

Salvatore77 ha scritto: venerdì 8 agosto 2025, 17:27 Correre in 5 invece che in 8 non credo possa rappresentare la soluzione al pericolo guerra.
Esattamente
Ma poi non c è nessuna guerra
È in un altro paese (causato dal ruanda)
Il ruanda per ora fa solo i soldi ai danni del congo
Ma sta come la Svizzera nella seconda guerra mondiale
Purtroppo è solo un discorso di soldi delle varie federazioni
Che non ci sono
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Maìno della Spinetta
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Ciccione, Tiberi, Aleotti, Pellizzari, Caruso... A Burgos e in Polonia torniamo a farci vedere
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
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qrier
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da qrier »

Aggiungerei Fortunato e poi anche Scaroni in Norvegia.
E al Polonia abbiamo altri nei primi 10 come Bettiol, Zana, Sobrero, Frigo.
Antares
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Antares »

In ottica mondiali mi pare che venisse data per certa la presenza di Mattia Cattaneo per il fatto che dovrà disputare anche la cronometro (il secondo cronoman credo che sarà scelto tra Tiberi e Caruso, se non ho letto male), visto che Ganna ha già dato forfait ritenendola troppo dura (potrebbe però esserci agli Europei, dipenderà da come uscirà dalla Vuelta).

Di sicuro nella prova europea avremo una formazione ben più variegata, in cui potrebbe tornare in ballo anche qualche atleta come Bettiol che sta ritrovando una bella gamba in queste giornate.
Antares
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Iscritto il: domenica 27 luglio 2025, 8:06

Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Antares »

Intanto vi riporto uno stralcio dell'intervista fatta recentemente da bici.pro a Paolo Slongo (che com'è noto è il preparatore di vari atleti, tra cui Elisa Longo Borghini) e dice questo, a proposito dell'avvicinamento al mondiale:



"[...]In che modo si arriverà ai mondiali?
Il concetto di partenza è che sarebbe sbagliato arrivare in Rwanda senza aver fatto prima altura. E’ sempre meglio abituare il fisico con il giusto anticipo, in modo da poter lavorare anche in quota. Se vai all’ultimo momento e pretendi di iniziare a lavorare, le risposte che hai sono sicuramente diverse. L’altra opzione, come si faceva una volta, era di andare sul posto molto prima e acclimatarsi al luogo della gara. L’analisi è che in Rwanda i costi sono molto alti e magari noi europei abbiamo enzimi diversi, per cui trascorrere là troppo tempo potrebbe essere rischioso dal punto di alimentare e altri aspetti. Quindi la nostra idea è di fare un blocco in altura, che finisca proprio a ridosso della partenza per il mondiale.

Quindi partireste all’ultimo momento?
Ne parlavo con il cittì Velo e mi ha spiegato che un primo gruppo di atleti parte un po’ prima, mentre chi fa solo la strada parte il 22 settembre. Perciò l’idea è di fare un ritiro fino al 21, partendo il giorno dopo. Si tratterebbe di arrivare là con il fisico che è già abituato a lavorare a una certa quota.[...]".
Salvatore77
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Re: Il futuro del ciclismo italiano

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Poi non è detto che la strategia per l'adattamento all'altura sia efficacie per tutti alla stessa maniera.
Ricordo il mondiale colombiano del 1995, primo mondiale ad ottobre, percorso esigente, alcune nazionali andarono con pochi uomini rispetto ai contingenti previsti.
A parte questo, alcuni dei nostri non si adattarono all'altura. Fondriest dopo la cronometro che lo vide nono all'arrivo, si chiamò fuori per la prova in linea. L'inedito Bugno col pizzetto si ritirò dopo 2/3 giri.
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