Walter_White ha scritto: ↑giovedì 14 agosto 2025, 7:41
qrier ha scritto: ↑giovedì 14 agosto 2025, 7:16
Circa il discorso che un podio alla Vuelta non cambierebbe la carriera di un corridore, allora perché Pidcock parte con obiettivi di classifica, sperando di finire in top10?
Per una questione di punti immagino
Chi si ricorda di una top 10?
Classifiche alla mano, i punti alla Q36.5 non servono un granchè perchè:
1) è tagliata fuori da ogni discorso relativo alle licenze WT 2026-27 a meno che non la comprino da altri la licenza, ma anche in quel caso i punti di quest'anno servirebbero a niente;
2) è quasi tagliata fuori anche dalla lotta per gli inviti automatici alle prove WT 2026 che vengono assegnati alle prime 3 squadre non nel WT 2026. La Q36.5 è 5a in questa speciale classifica con oltre 1000 punti di ritardo dall'Arkea, 3a.
3) non ha nessun problema a rientrare tra le prime 30 del ranking, condizione che la lascia tranquilla per le WC del 2026.
Pertanto, escludo qualsiasi motivazione legata al ranking. Per inciso, un 7° posto alla Vuelta frutta 340 punti UCI , un 8° posto 285 punti. Una vittoria di tappa invece ne porta in dote 180. Perciò, per un corridore come Pidcock, se prorpio la questione fossero i punti UCI, si farebbe meglio a puntare i traguardi di tappa che messi insieme potrebbero dare molti più punti complessivi rispetto alla classifica generale.
Il problema secondo me è che nella testa di Pidcock resta sempre quest'idea, questa speranza di poter fare un giorno altissima classifica in un GT. E così facendo si ritrova ad inseguire la classifica a discapito dei traguardi parziali che secondo me sarebbero il suo target più realistico.
Se fa come al Giro, la sua stagione diventa anonima, nonstante un inizio di stagione decisamente al top.