Noi e Israele: un caso di coscienza

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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Luca90
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Scattista ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:55 https://www.anera.org/how-big-is-gaza/
sto grafico è un'offesa per chi come me è laureato in statistica :dubbio:
2015:TreValliV.
2016:Giro(top5),Tour t11-14,ParigiT.
2017:Kuurne,TroBro
2018:Guangxi
2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiB,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarse,Vuelta t3-10,Japanc
2023 :FrecciaV,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatClassic,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14,Occitanie, Tour t2,Prueba,La Poly
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Luca90 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:58
Scattista ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:55 https://www.anera.org/how-big-is-gaza/
sto grafico è un'offesa per chi come me è laureato in statistica :dubbio:
scusa per l’offesa.
Puoi postare quello corretto?
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Trullo
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Da fonte ufficiale palestinese.
https://www.pcbs.gov.ps/statisticsIndic ... ble_id=676
Nel 97 vivevano nella striscia di Gaza meno di un milione di persone. Secondo l'equivalente palestinese dell'ISTAT le proiezioni parlavano di una stima di oltre 2 300 000 abitanti per il 2025, opolazione quindi piu che raddoppiata in meno di trent'anni (ripeto, fonte palestinese) come se l'Italia oggi avesse 130 miloini di abitanti dato che ne aveva 60 trent'anni fa

Ovviamente e' in corso una guerra, e in guerra non si riescono a censire le persone.Comunque, l''equivalemte palestinese dell'istat riporta un disclaimer, che riporto per i piu pigri

*Population estimates were prepared before the Israeli aggression against Gaza Strip on October 7th, 2023. As a result of the aggression, and considering the increasing number of martyrs and missing persons, and the number of those who left Gaza Strip in addition to the decrease in the number of births, population estimates indicate a decrease in the population of Gaza Strip to (2,129,724) persons, a decrease of 6% from what was estimated for mid 2024. The population of Gaza Strip also decreased to (2,114,301) persons, a decrease of 10% from what was estimated for mid 2025.

Parla quindi di una diminuzione di popolazione del 10 per cento rispetto alle stime previste

Ora al di la' del fatto, evidente, che anche una vittima civile sola e' troppa (vale anche per le vittime degli attentati, che a differenza di Ira, Eta e Brigate rosse che avevano obiettivi "politici", e invece similmente al terrorismo stragista di casa nostra di matrice neofascista, nel caso delle organizzazioni guerrigliere e/o terroriste palestinesi sono di solito civili presi a caso) stiamo parlando di cifre di una "normale", per quanto deprecabile e intollerabile, guerra, e non di un piano sistematico di sterminio di una popolazione
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Luca90 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:58
Scattista ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:55 https://www.anera.org/how-big-is-gaza/
sto grafico è un'offesa per chi come me è laureato in statistica :dubbio:
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Sul mio libro di geografia delle medie ce ne sono tanti così. Solo che ho fatto le medie negli anni 60...
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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lemond ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 15:44
Luca90 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:58
Scattista ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:55 https://www.anera.org/how-big-is-gaza/
sto grafico è un'offesa per chi come me è laureato in statistica :dubbio:
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Sul mio libro di geografia delle medie ce ne sono tanti così. Solo che ho fatto le medie negli anni 60...
e ciò spiega tante cose di come è venuta su una generazione di italiani
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Trullo ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 15:13 Da fonte ufficiale palestinese.
https://www.pcbs.gov.ps/statisticsIndic ... ble_id=676
Nel 97 vivevano nella striscia di Gaza meno di un milione di persone. Secondo l'equivalente palestinese dell'ISTAT le proiezioni parlavano di una stima di oltre 2 300 000 abitanti per il 2025, opolazione quindi piu che raddoppiata in meno di trent'anni (ripeto, fonte palestinese) come se l'Italia oggi avesse 130 miloini di abitanti dato che ne aveva 60 trent'anni fa

Ovviamente e' in corso una guerra, e in guerra non si riescono a censire le persone.Comunque, l''equivalemte palestinese dell'istat riporta un disclaimer, che riporto per i piu pigri

*Population estimates were prepared before the Israeli aggression against Gaza Strip on October 7th, 2023. As a result of the aggression, and considering the increasing number of martyrs and missing persons, and the number of those who left Gaza Strip in addition to the decrease in the number of births, population estimates indicate a decrease in the population of Gaza Strip to (2,129,724) persons, a decrease of 6% from what was estimated for mid 2024. The population of Gaza Strip also decreased to (2,114,301) persons, a decrease of 10% from what was estimated for mid 2025.

Parla quindi di una diminuzione di popolazione del 10 per cento rispetto alle stime previste

Ora al di la' del fatto, evidente, che anche una vittima civile sola e' troppa (vale anche per le vittime degli attentati, che a differenza di Ira, Eta e Brigate rosse che avevano obiettivi "politici", e invece similmente al terrorismo stragista di casa nostra di matrice neofascista, nel caso delle organizzazioni guerrigliere e/o terroriste palestinesi sono di solito civili presi a caso) stiamo parlando di cifre di una "normale", per quanto deprecabile e intollerabile, guerra, e non di un piano sistematico di sterminio di una popolazione
Non condivido l'interpretazione finale. Il piano genocidiario non si vede dalle variazioni demografiche, che dipendono da tante variabili, ad esempio dal tasso di natalità. A Srebrenica sono state trucidate 8.000 persone, che è un numero poco influente sul totale della guerra e sul numero di abitanti della Bosnia, ciononostante la corte ha sentenziato: "genocidio". A Gaza abbiamo elementi come i bombardamenti a tappeto e il numero di case distrutte, i piani di ricostruzione che non comprendono la popolazione palestinese, le dichiarazioni di certi ministri del governo Netanyahu, la chiusura delle vie d'uscita, il blocco degli aiuti umanitari, gli spari sulle persone in coda per il cibo con decine di assassinati al giorno, il bombardamento degli ospedali. Nessuno ha attuato niente di simile per combattere i neofascisti o la mafia, o i jihadisti in paesi occidentali. I civili palestinesi invece sono sacrificabili perché sussiste un pregiudizio razziale nei loro confronti.
Inoltre dall'altra parte non c'è un esercito regolare, ma civili e qualche organizzazione con armi rudimentali. Non è certo una classica guerra. E infatti anche in questo caso l'accusa pendente (all'Aia, non a CasaPound o al Leoncavallo) è la stessa. Non è la Shoah, non è il Ruanda (800.000 uccisi in 100 giorni, da cristiani che li fucilavano nelle chiese, giusto per ricordarlo), ma è una situazione non dissimile da altre chiamate genocidio. Qui secondo me la differenza sostanziale è che viene attuato prevalentemente con bombardamenti a tappeto, e quindi è più difficile da identificare come tale nell'immaginario collettivo.
Dopodiché, se si tratta invece di crimini di guerra o pulizia etnica, per quanto mi riguarda cambia poco. Solo che intravedo in tanti che fanno distinzioni speciose un intento riduzionista e giustificazionista.
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Questa è una testimonianza diretta. Consiglio di ascoltarla interamente e poi decidere come definire tutto ciò.
Ovviamente i vari Fortissimamente Volli diranno che è tutto inventato.
Disclaimer: ISPI è un think tank vicino ad ambienti NATO

Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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aitutaki1 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 21:15
Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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bicycleran ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 18:54Dopodiché, se si tratta invece di crimini di guerra o pulizia etnica, per quanto mi riguarda cambia poco.
Condivido
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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bicycleran ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 21:58

Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Terrorista è questa esecuzione , francamente il gruppo Gedi è uno strumento di propaganda
non mi potrebbe stupire nulla, la realtà è che non vogliono testimoni
dopo tutte le atrocità Israeliane, dalle torture alle esecuzioni sommarie alle fosse comuni
bombardamenti al fosforo, tiro a segno sui civili, civili al guinzaglio nei tunnel etc etc
hanno la stessa concezione dei nazi verso gli untermensch
del resto è uno stato fondato sul suprematismo etnico religioso
Quello che non mi spiego è perchè non si riesca a coagularsi nel non spendere 1 cent
in tutte le attività collegate al genocidio, io personalmente evito qualsiasi spesa anche digitale
che possa finanziare Israele.
Ultima modifica di aitutaki1 il lunedì 11 agosto 2025, 22:52, modificato 1 volta in totale.
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aitutaki1 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 22:39
bicycleran ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 21:58

Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Terrorista è questa esecuzione , francamente il gruppo Gedi è uno strumento di propaganda
non mi potrebbe stupire nulla, la realtà è che non vogliono testimoni
dopo tutte le atrocità Israeliane, dalle torture alle esecuzioni sommarie alle fosse comuni
bombardamenti al fosforo, tiro a segno sui civili, civili al guinzaglio nei tunnel etc etc
hanno la stessa concezione dei nazi verso gli untermensh
del resto è uno stato fondato sul suprematismo etnico religioso
Quello che non mi spiego è perchè non si riesca a coagularsi nel non spendere 1 cent
in tutte le attività collegate al genocidio, io personalmente evito qualsiasi spesa anche digitale
che possa finanziare Israele.
evidentemente non tutti hanno le tue stesse priorità, e per fortuna aggiungo io
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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aitutaki1 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 22:39
bicycleran ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 21:58

Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Terrorista è questa esecuzione , francamente il gruppo Gedi è uno strumento di propaganda
non mi potrebbe stupire nulla, la realtà è che non vogliono testimoni
dopo tutte le atrocità Israeliane, dalle torture alle esecuzioni sommarie alle fosse comuni
bombardamenti al fosforo, tiro a segno sui civili, civili al guinzaglio nei tunnel etc etc
hanno la stessa concezione dei nazi verso gli untermensch
del resto è uno stato fondato sul suprematismo etnico religioso
Quello che non mi spiego è perchè non si riesca a coagularsi nel non spendere 1 cent
in tutte le attività collegate al genocidio, io personalmente evito qualsiasi spesa anche digitale
che possa finanziare Israele.
Perché è impossibile. L'elenco delle corporation da boicottare secondo il bds è talmente lungo che bisognerebbe vivere in eremitaggio e facendo vita da cacciatori-agricoltori di preistorica memoria.
Credo sia più fattibile agire altrimenti, controinformazione, manifestazioni, pressione sui governi, scioperi/sabotaggi per chi ne ha la possibilità, tipo i portuali che si oppongono all'invio di armi. Un po' di consumo critico si può fare, ma il boicottaggio totale dal lato dei consumatori è oggettivamente infattibile.
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Scattista ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 17:15
lemond ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 15:44
Luca90 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 12:58

sto grafico è un'offesa per chi come me è laureato in statistica :dubbio:
By Gimbatbu

Sul mio libro di geografia delle medie ce ne sono tanti così. Solo che ho fatto le medie negli anni 60...
e ciò spiega tante cose di come è venuta su una generazione di italiani
E ciò spiega anche purtroppo come qualcuno usi questi grafici 50 anni dopo.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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https://www.repubblica.it/esteri/2025/0 ... -S2-F-r620

A Tel Aviv le proteste degli ex piloti e riservisti contro la nuova escalation nella Striscia: “In guerra ci sono delle leggi e le abbiamo sempre rispettate. Ora è completamente diverso: 60mila morti sono una vergogna”
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Kill Jews, Get Your Own State
A Hamas leader says new global recognition for Palestinian statehood is a reward for the Oct. 7 massacre.


https://www.wsj.com/opinion/ghazi-hamad ... l-2290c711

https://www.wsj.com/opinion/how-hamas-f ... r-83fe8077


How Hamas Fools the World
The terror group has perfected the war-crimes playbook on how to win antisemitic friends and influence useful idiots.
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bicycleran ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 23:21
aitutaki1 ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 22:39
bicycleran ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 21:58

Repubblica ha già scritto che uno di loro è un giornalista-terrorista
Terrorista è questa esecuzione , francamente il gruppo Gedi è uno strumento di propaganda
non mi potrebbe stupire nulla, la realtà è che non vogliono testimoni
dopo tutte le atrocità Israeliane, dalle torture alle esecuzioni sommarie alle fosse comuni
bombardamenti al fosforo, tiro a segno sui civili, civili al guinzaglio nei tunnel etc etc
hanno la stessa concezione dei nazi verso gli untermensch
del resto è uno stato fondato sul suprematismo etnico religioso
Quello che non mi spiego è perchè non si riesca a coagularsi nel non spendere 1 cent
in tutte le attività collegate al genocidio, io personalmente evito qualsiasi spesa anche digitale
che possa finanziare Israele.
Perché è impossibile. L'elenco delle corporation da boicottare secondo il bds è talmente lungo che bisognerebbe vivere in eremitaggio e facendo vita da cacciatori-agricoltori di preistorica memoria.
Credo sia più fattibile agire altrimenti, controinformazione, manifestazioni, pressione sui governi, scioperi/sabotaggi per chi ne ha la possibilità, tipo i portuali che si oppongono all'invio di armi. Un po' di consumo critico si può fare, ma il boicottaggio totale dal lato dei consumatori è oggettivamente infattibile.
Sarà difficile ma credo sia importante anche come valore etico
Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
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Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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aitutaki1 ha scritto: domenica 17 agosto 2025, 16:45 Sarà difficile ma credo sia importante anche come valore etico
Certamente è importante! Io nel mio piccolo, ieri sono stato in farmacia e ho chiesto un farmaco generico ed era della Teva quindi ho chiesto altra marca ma non c'era quindi ho preso quello di marca...lo so che non è niente ma se in molti cominciassimo a non comprare almeno quelle poche marche di cui sappiamo che sono fornitrici IDF o comunque coinvolti, sarebbe già una gran cosa, più di quello che immaginiamo.
Poi non è così semplice: compri una marca e magari non sai che è di nestlè ad esempio...io per quel che posso lo faccio ma mi sa che in quest'epoca di merda ed indifferenza, siamo in 4 gatti a pensarci-interessarci, anzi sento che ci sono clienti coop che non ci vanno più e dicono che sono anti-semiti :muro:
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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matteo.conz ha scritto: giovedì 21 agosto 2025, 20:26
aitutaki1 ha scritto: domenica 17 agosto 2025, 16:45 Sarà difficile ma credo sia importante anche come valore etico
Certamente è importante! Io nel mio piccolo, ieri sono stato in farmacia e ho chiesto un farmaco generico ed era della Teva quindi ho chiesto altra marca ma non c'era quindi ho preso quello di marca...lo so che non è niente ma se in molti cominciassimo a non comprare almeno quelle poche marche di cui sappiamo che sono fornitrici IDF o comunque coinvolti, sarebbe già una gran cosa, più di quello che immaginiamo.
Poi non è così semplice: compri una marca e magari non sai che è di nestlè ad esempio...io per quel che posso lo faccio ma mi sa che in quest'epoca di merda ed indifferenza, siamo in 4 gatti a pensarci-interessarci, anzi sento che ci sono clienti coop che non ci vanno più e dicono che sono anti-semiti :muro:
Pure la Coop? Ero rimasto a Carrefour.
Se tolgo anche la Coop non posso più andare a fare la spesa a piedi, per dire...
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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nemecsek. ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 23:08 https://bit.ly/4frDjzY




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stiamo ancora qui a credere alle idf? le stesse che si portano dietro "giornalisti" che si filmano mentre a Gaza sparano sulle case dei civili e in Libano le fanno direttamente saltare in aria con esplosivo? Le stesse che dissero che le idf non erano a sabra e shatila, che Shireen è stata uccisa dai palestinesi, che il massacro dei paramedici non è mai avvenuto, che ha pubblicato un video malamente montato sul massacro della farina (quando hanno sparato stile einsetkommando su centinaia di persone che cercavano di prendere della farina), le stesse che montano costantemente audio non verificabili in cui ebrei mizhrai recitano il copione di pseudo "terroristi" di Gaza parlando con un arabo che non è quello della Striscia? parliamo di queste idf? quelle che mostravano un "centro di comando" di hamas in 3d sotto l'ospedale al shifa mentre l'unica cosa trovata ad al shifa sono state le fosse comuni con pazienti ancora cateterizzati uccisi con colpi alla nuca e mani legate? parliamo delle idf che tutti mentono tranne israele ma intanto ammazziamo tutti i giornalisti che sono a Gaza e impediamo a quelli stranieri di documentare l'unica verità, cioè quella israeliana? Di grazia, anche basta.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da Temujin »

Ah, su Anas al-Sharif mi sono dimenticato di dire che la prima infografica dei terroristi delle idf lo inseriva nel "battaglione" di Nuseirat, poi improvvisamente il battaglione è diventato quello di Jabalia. Peraltro queste infografiche sono state spesso smentite dagli stessi palestinesi che vi hanno riconosciute foto di gente morta da anni e fuori dalla striscia da anni. Solo chi non sa cosa dicono e fanno le idf da decenni può ancora credere a questa roba.
Temujin
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

Messaggio da leggere da Temujin »

Trullo ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 15:13 Da fonte ufficiale palestinese.
https://www.pcbs.gov.ps/statisticsIndic ... ble_id=676
Nel 97 vivevano nella striscia di Gaza meno di un milione di persone. Secondo l'equivalente palestinese dell'ISTAT le proiezioni parlavano di una stima di oltre 2 300 000 abitanti per il 2025, opolazione quindi piu che raddoppiata in meno di trent'anni (ripeto, fonte palestinese) come se l'Italia oggi avesse 130 miloini di abitanti dato che ne aveva 60 trent'anni fa

Ovviamente e' in corso una guerra, e in guerra non si riescono a censire le persone.Comunque, l''equivalemte palestinese dell'istat riporta un disclaimer, che riporto per i piu pigri

*Population estimates were prepared before the Israeli aggression against Gaza Strip on October 7th, 2023. As a result of the aggression, and considering the increasing number of martyrs and missing persons, and the number of those who left Gaza Strip in addition to the decrease in the number of births, population estimates indicate a decrease in the population of Gaza Strip to (2,129,724) persons, a decrease of 6% from what was estimated for mid 2024. The population of Gaza Strip also decreased to (2,114,301) persons, a decrease of 10% from what was estimated for mid 2025.

Parla quindi di una diminuzione di popolazione del 10 per cento rispetto alle stime previste

Ora al di la' del fatto, evidente, che anche una vittima civile sola e' troppa (vale anche per le vittime degli attentati, che a differenza di Ira, Eta e Brigate rosse che avevano obiettivi "politici", e invece similmente al terrorismo stragista di casa nostra di matrice neofascista, nel caso delle organizzazioni guerrigliere e/o terroriste palestinesi sono di solito civili presi a caso) stiamo parlando di cifre di una "normale", per quanto deprecabile e intollerabile, guerra, e non di un piano sistematico di sterminio di una popolazione
Assolutamente no. E non solo perché ci sono una quantità industriale di dichiarazioni genocide pubbliche che non ha precedenti storici, ma perché ci sono i fatti da leggere nell'ambito della Convenzione sul genocidio: Israele la sta infrangendo alla grandissima, sta chiaramente compiendo azioni di distruzione fisica quantomeno "in parte" del gruppo palestinese e lo dimostrano i fatti: non solo bombardamenti a tappeto con "targeting" affidato ad algoritmi (ciò che gli stessi media israeliani hanno definito "mass assassination factory"), non solo l'utilizzo di cibo, acqua e materiale sanitario come arma di guerra e di sterminio ma anche la distruzione sistemica e sistematica di tutto ciò che consente la vita: tutto ciò che ha una funzione civile viene bombardato, tutto ciò che consente la possibilità della continuità della vita umana viene distrutto. Non esistono più scuole, università, musei, luoghi di culto, biblioteche, centri culturali e via discorrendo. E l'esempio plastico della volontà genocida sta in quel "purificare e distruggere" di cui ha parlato il fascista terrorista Smotrich (utilizzando, forse senza saperlo, i termini utilizzati dallo storico Jacques Sémelin per il titolo del suo saggio su massacri e genocidi, appunto "Purificare e distruggere"): Israele ha distrutto sistematicamente i cimiteri (mentre gli stessi soldati israeliani si sono meravigliati di trovare nel cimitero militare di Gaza le tombe dei soldati ebrei britannici caduti nella prima guerra mondiale, tenute pulite e perfette dalla "popolazione terrorista" di gaza mentre tutto intorno è l'annientamento genocida) e il bombardamento dell'unica clinica per la fertilità di Gaza con relativa distruzione di 5mila embrioni: un crimine di guerra totale che aveva il chiaro obiettivo di impedire nuove nascite (elemento esplicitamente citato nella Convenzione sul genocidio) e per cui i terroristi delle Idf non si sono neanche degnati di inventare la cazzata dell'edificio utilizzato come "scudo umano". È esattamente la mentalità genocida quella che porta ad azioni che hanno come fine la prevenzione delle nascite, l'uccisione sistematica di quantità industriali di esseri umani totalmente innocenti, la distruzione finanche dei morti (cimiteri), come a dire che non possono riposare su terra che deve essere "purificata". Cancellare la memoria del passato, altro elemento chiave e ricorrente dei genocidi.
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galliano
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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matteo.conz ha scritto: giovedì 21 agosto 2025, 20:26
aitutaki1 ha scritto: domenica 17 agosto 2025, 16:45 Sarà difficile ma credo sia importante anche come valore etico
Certamente è importante! Io nel mio piccolo, ieri sono stato in farmacia e ho chiesto un farmaco generico ed era della Teva quindi ho chiesto altra marca ma non c'era quindi ho preso quello di marca...lo so che non è niente ma se in molti cominciassimo a non comprare almeno quelle poche marche di cui sappiamo che sono fornitrici IDF o comunque coinvolti, sarebbe già una gran cosa, più di quello che immaginiamo.
Non ci avevo mai fatto caso ma qui da noi nelle farmacie gran parte dei generici sono della Teva. Andiamo bene...
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Appello del mondo del cinema e della cultura perché alla Mostra di Venezia si parli di Palestina

Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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bicycleran ha scritto: sabato 23 agosto 2025, 12:09 Appello del mondo del cinema e della cultura perché alla Mostra di Venezia si parli di Palestina

Se da qui non si vede, potete cercare Venice4Palestine
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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galliano ha scritto: venerdì 22 agosto 2025, 17:16 Non ci avevo mai fatto caso ma qui da noi nelle farmacie gran parte dei generici sono della Teva. Andiamo bene...
Si, o Mulan o TEVA...me ne sono accorto sui farmaci di mio padre. Ad esempio l'augmentin l'ho preso originale altrimenti solo teva
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bicycleran
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza

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bicycleran ha scritto: sabato 23 agosto 2025, 13:01 Intanto a Gaza

https://www.unicef.it/media/fao-unicef- ... ia-a-gaza/
Che strazio insopportabile! Da quando è iniziato l'ultimo massacro verso i palestinesi, seguivo vari canali con immagini, analisi, ecc ma ormai da mesi non lo reggo più questo genocidio, la propaganda e hasbara sionista. Certe notti quasi non ci dormivo quindi ho ridotto molto la visione di quelle immagini insopportabili di Eyes in Palestine ad esempio. Seguo solo il canale di Pubble su YT per esser informato sulle novità con un focus sullo smontare la propaganda indecente dei sionisti. Poi nel mio piccolo, provo a boicottare tutti i prodotti di marche che hanno a che fare e che ci guadagnano dal genocidio. la situazione è surreale :( :( :(
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