Fabio, l'IDF ammazza chiunque, non ti è chiaro?Atlantic ha scritto: ↑mercoledì 27 agosto 2025, 21:33Sull affiliazione o meno dei giornalisti ad hamas..in particolare quelli di al jazeera io ho qualche dubbio
Tu che sembri esperto, chi è il proprietario di al jazeera? Uno dei due maggiori finanziatori di hamas..
Non ti fa strano?
Ma questi giornalisti scrivono mai articoli contro hamas?
Non adesso ma prima dell inizio della guerra
Noi e Israele: un caso di coscienza
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Esattamente come hamas
Non ricordo guerre con morti selezionati (solo soldati)
Mai esistite
Non ricordo guerre con morti selezionati (solo soldati)
Mai esistite
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Certamente.
E su Hamas lo dicevamo anche prima, c'è chi invece non riesce a dirlo di Israele neppure ora.
Dicono che si difendono.
È uno schifo il leccaculismo dei nostri media verso lo sterminio, la deportazione e la pulizia etnica.
Come quello verso i turchi che fanno lo stesso contro curdi ed yazidi.
Von Rock ? Nein, danke.
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- bicycleran
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
"Almeno quattro giornalisti palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco israeliano contro un ospedale nel sud di Gaza.
A quasi due anni dall’inizio del conflitto, le organizzazioni che monitorano la libertà di stampa nel mondo concordano: nessun altro campo di battaglia ha mai causato così tante vittime tra i reporter.
Secondo i dati raccolti dal progetto Costs of War della Watson School of International Public Affairs della Brown University, dal 7 ottobre 2023 la guerra a Gaza ha già provocato la morte di circa 270 giornalisti e operatori dei media: più che nella Guerra civile americana, nelle due Guerre mondiali, in Corea, in Vietnam, nei conflitti nell’ex Jugoslavia e in Afghanistan dopo l’11 settembre, messi insieme.
Le stime variano tra 145 e 270 morti. Le più alte provengono dai monitoraggi regionali, che ad agosto 2025 hanno registrato quasi 270 vittime; altre organizzazioni, come il Committee to Protect Journalists (CPJ) e Reporters Without Borders, riportano numeri inferiori ma comunque senza precedenti.
La quasi totalità delle vittime erano giornalisti palestinesi, costretti a documentare il conflitto dall’interno, mentre ai reporter stranieri è stato vietato l’accesso alla Striscia.
Il CPJ ha denunciato la creazione di un vero e proprio vuoto informativo, aggravato da uccisioni, arresti e restrizioni sugli accessi, che mettono in discussione gli impegni internazionali sulla protezione dei giornalisti.
All’inizio di agosto, la missione palestinese all’ONU ha accusato Israele di “assassinio deliberato” di alcuni giornalisti di Al Jazeera, sostenendo che stavano documentando sistematicamente il genocidio e la carestia imposti a Gaza. Allora, il portavoce del segretario generale, Antonio Guterres, ha chiesto un’indagine indipendente e ribadito che i giornalisti devono poter svolgere il proprio lavoro senza il timore di essere presi di mira."
Fonte: pagina Facebook di ISPI
A quasi due anni dall’inizio del conflitto, le organizzazioni che monitorano la libertà di stampa nel mondo concordano: nessun altro campo di battaglia ha mai causato così tante vittime tra i reporter.
Secondo i dati raccolti dal progetto Costs of War della Watson School of International Public Affairs della Brown University, dal 7 ottobre 2023 la guerra a Gaza ha già provocato la morte di circa 270 giornalisti e operatori dei media: più che nella Guerra civile americana, nelle due Guerre mondiali, in Corea, in Vietnam, nei conflitti nell’ex Jugoslavia e in Afghanistan dopo l’11 settembre, messi insieme.
Le stime variano tra 145 e 270 morti. Le più alte provengono dai monitoraggi regionali, che ad agosto 2025 hanno registrato quasi 270 vittime; altre organizzazioni, come il Committee to Protect Journalists (CPJ) e Reporters Without Borders, riportano numeri inferiori ma comunque senza precedenti.
La quasi totalità delle vittime erano giornalisti palestinesi, costretti a documentare il conflitto dall’interno, mentre ai reporter stranieri è stato vietato l’accesso alla Striscia.
Il CPJ ha denunciato la creazione di un vero e proprio vuoto informativo, aggravato da uccisioni, arresti e restrizioni sugli accessi, che mettono in discussione gli impegni internazionali sulla protezione dei giornalisti.
All’inizio di agosto, la missione palestinese all’ONU ha accusato Israele di “assassinio deliberato” di alcuni giornalisti di Al Jazeera, sostenendo che stavano documentando sistematicamente il genocidio e la carestia imposti a Gaza. Allora, il portavoce del segretario generale, Antonio Guterres, ha chiesto un’indagine indipendente e ribadito che i giornalisti devono poter svolgere il proprio lavoro senza il timore di essere presi di mira."
Fonte: pagina Facebook di ISPI
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Intanto va de moda il "Juden raus!"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... a/7674899/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/0 ... o/8105567/
...anche agli ebrei buoni... ALAMUBUAHAHAHA......
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
che schifo.
Il modo in cui vengono continuamente confusi israeliani ed ebrei (soprattutto gli ebrei che vivono in Italia o nel mondo) è tipico italiano: di chi non capisce un cazzo ma pretende di sapere tutto
Il modo in cui vengono continuamente confusi israeliani ed ebrei (soprattutto gli ebrei che vivono in Italia o nel mondo) è tipico italiano: di chi non capisce un cazzo ma pretende di sapere tutto

- bicycleran
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Ma non eri tu che facevi battute sui forni? Ora ti preoccupi dell'antisemitismo?nemecsek. ha scritto: ↑giovedì 28 agosto 2025, 20:25 Intanto va de moda il "Juden raus!"
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... a/7674899/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/0 ... o/8105567/
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Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
No fidati, non e' tipico italiano, e' tipico delle persone ignoranti, su cui purtroppo il razzismo (ok essere ebreo non e' una razza, ma ci siamo capiti) fa grossa presa, e lo ha sempre fatto storicamente
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)
"Il Finestre toglie e il Finestre dà" (Merlozero)
"Il Finestre toglie e il Finestre dà" (Merlozero)
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
L'accusa di essere "affiliato ad hamas" arriva da un esercito genocida che ha già mentito milione di volte e deriva dal fatto che quel giornalista ha filmato mesi fa (quello che fanno i giornalisti) il rilascio di alcuni ostaggi, proprio come fatto da Trey Yingst, giornalista della ultra sionista Fox News e che si è anche fatto foto vicino a membri armati di hamas. Quindi Trey Yingst è affiliato ad hamas? Perché Israele non lo riduce in pezzettini come fa con gli altri?
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
La Riviera di Gaza stando al TG1 di stasera è veramente la soluzione di Trump per la Palestina.
E Israele è il braccio armato per portarla a compimento.
Solo un idiota pazzo come Trump poteva uscirsene con questa follia.
Vedo boicottaggi e odio (più che meritati) verso Israele ma il nulla assoluto contro Trump e gli USA,che sono i mandanti di questo schifo atroce.
E Israele è il braccio armato per portarla a compimento.
Solo un idiota pazzo come Trump poteva uscirsene con questa follia.
Vedo boicottaggi e odio (più che meritati) verso Israele ma il nulla assoluto contro Trump e gli USA,che sono i mandanti di questo schifo atroce.
Il Pirata vive sempre nel cuore di chi lo ha amato.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
By GimbatbuUltimo km ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 20:34 La Riviera di Gaza stando al TG1 di stasera è veramente la soluzione di Trump per la Palestina.
E Israele è il braccio armato per portarla a compimento.
Solo un idiota pazzo come Trump poteva uscirsene con questa follia.
Vedo boicottaggi e odio (più che meritati) verso Israele ma il nulla assoluto contro Trump e gli USA,che sono i mandanti di questo schifo atroce.
Sono ormai fuori controllo, in piena sindrome hitleriana. Ho molta paura per la flotta di piccole imbarcazioni che si stanno dirigendo verso Gaza cariche di aiuti. Non mi stupirei che il cinismo che stanno mostrando a iosa producesse qualche vittima dimostrativa tra i partecipanti.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."

Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Per quelli che "a Gaza non è genocidio" (e che non sono mai in grado di dire perché) ora si aggiunge anche Schabas, uno dei massimi se non il massimo esperto internazionale di diritto in relazione al genocidio, nonchè discendente di sopravvissuti all'Olocausto.
https://www.populismstudies.org/profess ... e-in-gaza/
https://www.populismstudies.org/profess ... e-in-gaza/
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
parte della logistica de sta gitarella de civili in teritori di guera è de MFP
conosco bene perchè all'elicoidale ce sstava e credo ce sia ancora la sede del vespa club genova ospite appunto di MFP
invitovvi a leggere sulla pagina facebook la spedizione del 2013 in quelle lande, vado a caso col link ma leggete dall'inizio
leggete il diario de viaggio per farve n'idea de "civilità" de quei posti
conosco bene perchè all'elicoidale ce sstava e credo ce sia ancora la sede del vespa club genova ospite appunto di MFP
invitovvi a leggere sulla pagina facebook la spedizione del 2013 in quelle lande, vado a caso col link ma leggete dall'inizio
leggete il diario de viaggio per farve n'idea de "civilità" de quei posti

Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
conviene prendere almeno un posto auto co l'appartamento
se no se svaluta
come ad alassio


Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Fossi il Vespa Club di Genova, in qualità di fiancheggiatore di Hamas, sarei preoccupato della ritorsione del "civile" Mossad.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
...dice si stanno verificando numerosi anomali grippaggi negli ultimi giorni...

en passant... massimo rispetto per Rebora, è una persona corretta ed onesta, e molto, moltissimo fa per il sociale a Genova e pure per gli "amici fritz" del vicino oriente... amichi sua....


Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
È comunque più credibile della formazione di uno stato palestinese. O perlomeno, dello stato palestinese come lo vorrebbero i free pal, cioè ai confini del 67. Quei confini sono andati, come la Crimea per gli ucraini.Ultimo km ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 20:34 La Riviera di Gaza stando al TG1 di stasera è veramente la soluzione di Trump per la Palestina.
E Israele è il braccio armato per portarla a compimento.
Solo un idiota pazzo come Trump poteva uscirsene con questa follia.
Vedo boicottaggi e odio (più che meritati) verso Israele ma il nulla assoluto contro Trump e gli USA,che sono i mandanti di questo schifo atroce.
Buona fortuna.
Per quanto riguarda la crociera, finirà al porto di Ashdod. Le navi sequestrate. Loro rimpatriati. I beni distribuiti tramite Israele o ONU come tutti gli altri. E fine di questa ennesima inutile manfrina propal
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Bene, e quindi ora che succede? Di concreto intendoTemujin ha scritto: ↑lunedì 1 settembre 2025, 13:18 Per quelli che "a Gaza non è genocidio" (e che non sono mai in grado di dire perché) ora si aggiunge anche Schabas, uno dei massimi se non il massimo esperto internazionale di diritto in relazione al genocidio, nonchè discendente di sopravvissuti all'Olocausto.
https://www.populismstudies.org/profess ... e-in-gaza/
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Se la non-manfrina è non fare un cazzo e godere dello sterminio ( cosa di cui stanno godendo tutti i filo israeliani) allora viva le manfrineEddie88 ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 19:41È comunque più credibile della formazione di uno stato palestinese. O perlomeno, dello stato palestinese come lo vorrebbero i free pal, cioè ai confini del 67. Quei confini sono andati, come la Crimea per gli ucraini.Ultimo km ha scritto: ↑domenica 31 agosto 2025, 20:34 La Riviera di Gaza stando al TG1 di stasera è veramente la soluzione di Trump per la Palestina.
E Israele è il braccio armato per portarla a compimento.
Solo un idiota pazzo come Trump poteva uscirsene con questa follia.
Vedo boicottaggi e odio (più che meritati) verso Israele ma il nulla assoluto contro Trump e gli USA,che sono i mandanti di questo schifo atroce.
Buona fortuna.
Per quanto riguarda la crociera, finirà al porto di Ashdod. Le navi sequestrate. Loro rimpatriati. I beni distribuiti tramite Israele o ONU come tutti gli altri. E fine di questa ennesima inutile manfrina propal
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Succede che i paesi occidentali che straparlano di "democrazia" (che non esiste, esistono oligarchie elettorali, ma questa è un'altra storia), che parlano di "diritti umani" e "diritto internazionale" continueranno a finanziare e armare il genocidio. Poi tra 10 anni vedremo gli stessi soggetti scrivere messaggi di commemorazione sul genocidio a Gaza. Questo succederà.Eddie88 ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 19:43Bene, e quindi ora che succede? Di concreto intendoTemujin ha scritto: ↑lunedì 1 settembre 2025, 13:18 Per quelli che "a Gaza non è genocidio" (e che non sono mai in grado di dire perché) ora si aggiunge anche Schabas, uno dei massimi se non il massimo esperto internazionale di diritto in relazione al genocidio, nonchè discendente di sopravvissuti all'Olocausto.
https://www.populismstudies.org/profess ... e-in-gaza/
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Con la piccolissima differenza che la Crimea è sempre stata russa e anche dopo la dissoluzione dell URSS
è sempre stata abitata per la stragrande maggioranza da russi.
Praticamente pirateria dato che sono acque internazionali
e basta con sta cantilena su Hamas che gli aiuti umanitari con centrano un cazzo con hamas
Ecco come vengono distribuiti ...
sparando sulla folla , con armi automatiche, proiettili M855 green tip che bucano i muri , i sacchi di sabbia,
tutti i giubbotti antiproiettile morbidi , li fermi solo con le piastre balistiche ma anche con quelle in ceramica
rischi se arrivano due colpi vicini.
Armi date a 300 contractors americani , senza alcuna regola d'ingaggio, entrati con visto turistico, nemmeno azzerate o provate.
Poi tante belle informazioni dall' acqua che non viene fornita al fatto che l organizzazione no profit,
che poi casualmente in loco passa tutto a una leggermente più moneymaking nemmeno prevede i pasti
per i palestinesi che li aiutano per rapportarsi con i locali, surreale il racconto del veicolo blindato
con 3 mercenari armati che torna in Israele a prendere da Domino's 32 pizze per sfamarli.
Aguilar che con 25 anni di servizio , comandante di un battaglione operativo . 12 missioni di combattimento
credo non sia esattamente pro Hamas, afferma che nei mesi in cui era a Gaza
non ha mai visto 1 solo palestinese armato, mai
E chiarisce anche le scemenze sugli spari d' avvertimento che non esistono
come sa chiunque abbia una minima cognizione militare
Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
.·. Sic Semper Tyrannis .·.
Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
μολὼν λαβέ Spartans Are Here
.·. Sic Semper Tyrannis .·.
Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
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- Tour de Berghem
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- Iscritto il: giovedì 12 maggio 2011, 9:46
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Come volevasi dimostrare mettersi in mezzo alla strada al passaggio dei corridori non è proprio il top per la sicurezza degli stessi.
SImone Petilli è caduto a causa dei manifestanti sulla strada. Nulla di grave, ma solo perchè è andata bene.
Ripeto, d'accordo con le proteste, ma se queste mettono a rischio la vita di chi fa il proprio lavoro non va bene
https://www.cyclingnews.com/news/we-jus ... ana-crash/
https://x.com/ideiazabaldub/status/1962876387666120825
SImone Petilli è caduto a causa dei manifestanti sulla strada. Nulla di grave, ma solo perchè è andata bene.
Ripeto, d'accordo con le proteste, ma se queste mettono a rischio la vita di chi fa il proprio lavoro non va bene
https://www.cyclingnews.com/news/we-jus ... ana-crash/
https://x.com/ideiazabaldub/status/1962876387666120825
#stand for Ukraine ! https://standforukraine.com/
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
#with NATO, with Ukraine. Fuck Putin
#Gaza is not hamas! Stand for Gaza!
#Jin, jiyan, azadi
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
poi, uno che scrive ste cazzate colossali, scrive post lunghissimi e pretende di essere preso sul serio. Ma è il giullare del forum.

Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
https://www.valigiablu.it/iran-rimpatri ... ghanistan/
2 ml rimpatriati a forza..
Ovviamente nessuno dice niente
2 ml rimpatriati a forza..
Ovviamente nessuno dice niente
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Diciamolo allora.Atlantic ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 19:59 https://www.valigiablu.it/iran-rimpatri ... ghanistan/
2 ml rimpatriati a forza..
Ovviamente nessuno dice niente
Hai cominciato tu e hai fatto bene a dirlo.
Ti assecondo nel dirlo.
Ma questo non cancella l'altra deportazione.
E lo stillicidio quotidiano dello sterminio dei palestinesi.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Kiko García, direttore tecnico della Vuelta di Spagna, invita la Israel-Premier Tech a riflettere riguardo alla sua presenza in gara. Queste le parole a Cadena Ser: "La squadra israeliana si renda conto che la sua presenza qui non facilita la sicurezza di tutti gli altri."
Dobbiamo trovare una soluzione tutti insieme. Per me al momento è solo una: che la squadra israeliana si renda conto che la sua presenza qui non facilita la sicurezza di tutti gli altri. Ma non possiamo prendere questa decisione, devono prenderla loro."
ALAMABUAHAHAHAHAHAAHA... ma questo è cojone....se devono autoescludere... ah kikko te potresti ispirà a la noche de los cristales, se ciai na figlia che fa il liceo te la spiega.... se questi domani matina se trovano il pulman fracassato magari se sensibilizzano... ALAMUBUAHAHAHAH...
Dobbiamo trovare una soluzione tutti insieme. Per me al momento è solo una: che la squadra israeliana si renda conto che la sua presenza qui non facilita la sicurezza di tutti gli altri. Ma non possiamo prendere questa decisione, devono prenderla loro."
ALAMABUAHAHAHAHAHAAHA... ma questo è cojone....se devono autoescludere... ah kikko te potresti ispirà a la noche de los cristales, se ciai na figlia che fa il liceo te la spiega.... se questi domani matina se trovano il pulman fracassato magari se sensibilizzano... ALAMUBUAHAHAHAH...

Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
https://www.cicloweb.it/news/7055596288 ... e-politica
a me sto articolo mi ha ricordato che na volta facevi scienze politiche poi in genere te collocavi in qualche buco ministeriale o della regione e te davano no stipendio.... va be scusate il pop up
qua se pigliamo per buono sto papocchio ideologico, la israel ha pieno titolo a correre e a tirare sotto la bici chi si para davanti...
a me sto articolo mi ha ricordato che na volta facevi scienze politiche poi in genere te collocavi in qualche buco ministeriale o della regione e te davano no stipendio.... va be scusate il pop up
qua se pigliamo per buono sto papocchio ideologico, la israel ha pieno titolo a correre e a tirare sotto la bici chi si para davanti...

Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Manca solo la corea poi ce stavano tuttinemecsek. ha scritto: ↑venerdì 5 settembre 2025, 0:00 https://www.cicloweb.it/news/7055596288 ... e-politica
a me sto articolo mi ha ricordato che na volta facevi scienze politiche poi in genere te collocavi in qualche buco ministeriale o della regione e te davano no stipendio.... va be scusate il pop up
qua se pigliamo per buono sto papocchio ideologico, la israel ha pieno titolo a correre e a tirare sotto la bici chi si para davanti...
È solo un branco di comunisti radical-chic che commenta il ciclismo (cit.)
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
basta che se mettano d'accordo
se, cito, Lo sport è sempre stato terreno ideologico e politico, usato dal potere e dal contro-potere.
e alora che ce sciaquate er caspio
logica dice che questi fanno sionismo o come ve pare co la loro maglietta, e ve ne state

Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Già il Sudan.. per i suoi morti non si protesta
Qui mi dice che... uno dei principali finanziatori di uno dei due signori della guerra , e' il proprietario della squadra che sta dominando il ciclismo da 5 anni..
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Hanno tolto il nome di Giacobbe dalle magliette ?
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Protestiamo.
Perchè no ?
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- Tranchée d'Arenberg
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Prime Minister of Terrorists
@IsraeliPM
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5 set
Prime Minister Benjamin Netanyahu:
Great job to Sylvan and Terrorist's cycling team for not giving in to hate and intimidation. You make Terrorist proud
Wcco il livello di confidenza che c'è tra l'animale e Sylvan Adams.
@IsraeliPM
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Prime Minister Benjamin Netanyahu:
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Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
E sono d'accordo che andrebbe fatto qualcosa anche contro questi stati maledetti, peraltro amici dei nostri governanti, che coi loro soldi finanziano un sacco di porcherie.
Cobblestone 2012, 2013,2018 & 2021 - 1° Classifica Generale
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Impossibile
D altronde dove si disputeranno i mondiali di calcio? In arabia
Già il qatar era incommentabile..ma l arabia?
Mi son perso, ma le donne possono guidare? Votare?
Purtroppo lo sport è servo dei soldi. Non interessa sapere da dove vengono
Gli emirati già hanno i soldi dal gas naturale dal petrolio ecc
Non gli basta , vogliono pure l oro del sudan
D altronde dove si disputeranno i mondiali di calcio? In arabia
Già il qatar era incommentabile..ma l arabia?
Mi son perso, ma le donne possono guidare? Votare?
Purtroppo lo sport è servo dei soldi. Non interessa sapere da dove vengono
Gli emirati già hanno i soldi dal gas naturale dal petrolio ecc
Non gli basta , vogliono pure l oro del sudan
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
il mago silvan ha fatto sparì israel dalla divisa
così non sciaqueranno più se spera
"Nell'interesse di dare priorità alla sicurezza dei nostri corridori e dell'intero gruppo, alla luce della natura pericolosa di alcune proteste alla Vuelta, la Israel – Premier Tech ha fornito ai corridori una divisa con il monogramma della squadra per il resto della gara. Il nome della squadra rimane Israel – Premier Tech, ma la divisa con il monogramma ora è in linea con le decisioni di branding che abbiamo precedentemente adottato per i nostri veicoli e l'abbigliamento casual".
Il Primo ministro Benjamin Netanyahu ha espresso pubblicamente il proprio sostegno della Israel – Premier Tech dopo le polemiche di questi giorni seguite alle numerose proteste per la presenza del team in squadra. “Bel lavoro di Sylvan e della squadra ciclistica di Israele per non aver ceduto all’odio e alle intimidazioni. Israele è fiero di voi”
daje, dormite tranquilli
così non sciaqueranno più se spera
"Nell'interesse di dare priorità alla sicurezza dei nostri corridori e dell'intero gruppo, alla luce della natura pericolosa di alcune proteste alla Vuelta, la Israel – Premier Tech ha fornito ai corridori una divisa con il monogramma della squadra per il resto della gara. Il nome della squadra rimane Israel – Premier Tech, ma la divisa con il monogramma ora è in linea con le decisioni di branding che abbiamo precedentemente adottato per i nostri veicoli e l'abbigliamento casual".
Il Primo ministro Benjamin Netanyahu ha espresso pubblicamente il proprio sostegno della Israel – Premier Tech dopo le polemiche di questi giorni seguite alle numerose proteste per la presenza del team in squadra. “Bel lavoro di Sylvan e della squadra ciclistica di Israele per non aver ceduto all’odio e alle intimidazioni. Israele è fiero di voi”
daje, dormite tranquilli


- Otto Kruger
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- Iscritto il: giovedì 20 luglio 2017, 17:50
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Ottimo l'intervento di Bibi: finalmente i ciclisti della Israel quando diranno "noi facciamo solo il nostro lavoro" potranno essere accomunati a chi "obbediva agli ordini".
LIBERTÀ PER JERRY DRAKE
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Qualcuno fa presente che in Sudan negli ultimi 2 anni ci sono stati circa il doppio di morti. Ebbbene, questi che lo fanno presente sono persone confuse, è proprio tutta un'altra cosa, li son proprio neri, non solo abbronzati come a Gaza.
Ultima modifica di TIC il martedì 9 settembre 2025, 15:43, modificato 2 volte in totale.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Mi viene in mente la seconda metà degli anni 70. L'opinione pubblica non faceva altro che parlare del cile, di Pinochet e degli intilimani...
Mentre nessuno (o pochi) sapevano chi erano i khmer rossi, che dall'altro lato del mondo facevano almeno un milione di vittime.
Mentre nessuno (o pochi) sapevano chi erano i khmer rossi, che dall'altro lato del mondo facevano almeno un milione di vittime.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Era la guerra diccile contro Pino ChefTIC ha scritto: ↑martedì 9 settembre 2025, 15:29 Mi viene in mente la seconda metà degli anni 70. L'opinione pubblica non faceva altro che parlare del cile, di Pinochet e degli intilimani...
Mentre nessuno (o pochi) sapevano chi erano i khmer rossi, che dall'altro lato del mondo facevano almeno un milione di vittime.

Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Non è che la questione è che il problema si pone quando uno si ammanta di parole come "democrazia", "diritti umani" e "diritto internazionale" e poi scopre che sono cazzate che servono solo come arma retorica e propagandistica contro i paesi non allineati? Del tipo: perché ci interessa del regime iraniano e non di quello saudita che crocifigge gli sciiti? Sarà mica che dei diritti umani non ci importa nulla ma conta solo il fatto che gli uni sono alleati e gli altri non allineati? Perché bella la "democrazia" e poi stiamo muti quando in Tunisia e Egitto vengono imposti regimi militari che scacciano via la fratellanza musulmana che ha preso il potere con libere elezioni. E perché? Perché il regime militare che squarta Regeni ci garantisce commesse militari e fedele allineamento, mentre milioni di persone che votano per i fratelli musulmani non ci piacciono. Quindi bella la democrazia quando il risultato ci piace, altrimenti va bene anche la dittatura, basta che è fedele.TIC ha scritto: ↑martedì 9 settembre 2025, 15:29 Mi viene in mente la seconda metà degli anni 70. L'opinione pubblica non faceva altro che parlare del cile, di Pinochet e degli intilimani...
Mentre nessuno (o pochi) sapevano chi erano i khmer rossi, che dall'altro lato del mondo facevano almeno un milione di vittime.
Si parla più di Gaza che del Sudan (dove peraltro Israele sostiene insieme agli Emirati le milizie genocide dei Janjawid, così, pourparler) perché il genocidio a Gaza è finanziato, armato e permesso da noi "buoni". Sappiamo che Putin è cattivo ma se abbiamo raccontato per 30 anni che Netanyahu è bravo e buono poi stona un po' quando lo armi e lo finanzi mente fa morire neonati o bombarda cliniche per la fertilità distruggendo migliaia di embrioni. D'altronde alla maggior parte delle persone non interessa niente di tragedie immani nei vari angoli del mondo. Mi sembra però del tutto normale che quando tu ti dichiari bello e buono poi la tua gente ci tenga a dire che certe cose non le fai se dici di essere bello e buono.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Contrariamente all' Italia qualcosina in Spagna si muove :jumbo ha scritto: ↑martedì 9 settembre 2025, 22:38 Qualcuno dice che fermare la Vuelta fa avere più risonanza alla protesta.
Oggi salvo che su questo forum, non ho letto o sentito da nessuna parte la notizia della protesta durante la tappa.
Magari in Spagna ha avuto più rilevanza, ma penso che l'idea fosse di una rilevanza più ampia.
Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
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Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)
μολὼν λαβέ Spartans Are Here
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Ah, ci siamo dimenticati di dire che ieri israele ha bombardato illegalmente il 7° paese della regione, il 4° in 16 ore e poi condotto attacchi di terrorismo piratesco in acque tunisine contro navi umanitarie.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
L'attacco ad Hamas in territorio Qatariota è assolutamente preoccupante e sconcertante.
Sugli ordigni incendiari caduti sulle imbarcazioni della "Flotilla" mi pare che il quadro non sia ancora chiaro. Mi sembra che i mezzi dell'attacco siano molto "naive" rispetto a come si muove Israele solitamente.
Sugli ordigni incendiari caduti sulle imbarcazioni della "Flotilla" mi pare che il quadro non sia ancora chiaro. Mi sembra che i mezzi dell'attacco siano molto "naive" rispetto a come si muove Israele solitamente.
- Tranchée d'Arenberg
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Le modalità 'artigianali' con cui viene attaccata la "Flotilla" potrebbero anche essere un sotterfugio per nascondersi dalla proprie responsabilità. Chi altri, se non Israele, ha l'interesse ad attaccare delle imbarcazioni pacifiche?jumbo ha scritto: ↑mercoledì 10 settembre 2025, 11:24 L'attacco ad Hamas in territorio Qatariota è assolutamente preoccupante e sconcertante.
Sugli ordigni incendiari caduti sulle imbarcazioni della "Flotilla" mi pare che il quadro non sia ancora chiaro. Mi sembra che i mezzi dell'attacco siano molto "naive" rispetto a come si muove Israele solitamente.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Potrebbe essere, ma mi rimangono dubbi. Non posso escludere nemmeno un tentativo di "false flag". Ripeto, ho tanti dubbi (per quel che conta la mia opinione).Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑mercoledì 10 settembre 2025, 12:02Le modalità 'artigianali' con cui viene attaccata la "Flotilla" potrebbero anche essere un sotterfugio per nascondersi dalla proprie responsabilità. Chi altri, se non Israele, ha l'interesse ad attaccare delle imbarcazioni pacifiche?jumbo ha scritto: ↑mercoledì 10 settembre 2025, 11:24 L'attacco ad Hamas in territorio Qatariota è assolutamente preoccupante e sconcertante.
Sugli ordigni incendiari caduti sulle imbarcazioni della "Flotilla" mi pare che il quadro non sia ancora chiaro. Mi sembra che i mezzi dell'attacco siano molto "naive" rispetto a come si muove Israele solitamente.
Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
By Gimbatbu
Sulle barche ancorate a Tunisi, palesi avvertimenti mafiosi, se non paghi il pizzo ti brucio il negozio, più o meno così con al posto del negozio tornatevene a casa.
Sull' attentato in Qatar c' è ancora più certezza: non mi va di negoziare ergo elimino i negoziatori.
Sulle barche ancorate a Tunisi, palesi avvertimenti mafiosi, se non paghi il pizzo ti brucio il negozio, più o meno così con al posto del negozio tornatevene a casa.
Sull' attentato in Qatar c' è ancora più certezza: non mi va di negoziare ergo elimino i negoziatori.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."

Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Sulle navi della flotilla sono avvertimenti, Israele non ha l'interesse ad uccidere persone che trasportano aiuti perché per quanto alcuni governi gli garantiscono impunità internazionale succederebbe troppo casino. Non se lo possono permettere nemmeno loro. Sul fatto invece che siano stati loro i dubbi sono zero: granate incendiarie lanciate da piccoli droni fpv (che significa che c'è qualche operatore israeliano o filo-israeliano sulla costa tunisina). Di video identici di attacchi così a Gaza ne ho visti decine.jumbo ha scritto: ↑mercoledì 10 settembre 2025, 11:24 L'attacco ad Hamas in territorio Qatariota è assolutamente preoccupante e sconcertante.
Sugli ordigni incendiari caduti sulle imbarcazioni della "Flotilla" mi pare che il quadro non sia ancora chiaro. Mi sembra che i mezzi dell'attacco siano molto "naive" rispetto a come si muove Israele solitamente.
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Re: Noi e Israele: un caso di coscienza
Pino Chef era fascista , messo lì dalla CIA , il nemico ideale per la propaganda comunista . Parlare dei khmer rossi era molto più delicato per la cultura dominante. Anni di lotta politica , tutto veniva strumentalizzato . Invece dell'Africa sotto il tropico non è mai fregato nulla a nessuno.. E lì la cultura razzista , retaggio coloniale , era presente , pure a sinistra. La notizia non faceva presa , allora non diventava strumento .
Ora l'accrocco politico-propagandistoco è cambiato . Guerra fredda finita ,economia tecno militare di tipo neo feudale presente ,cultura sociale inesistente, masse ipnotizzate dai cellulari con cervelli narcotizzati .
Ci sono palesemente alleati e nemici. Cattivi uguali , ma poco importa .
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