Vuelta 2025

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
lucks83
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Re: Vuelta 2025

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Pomodori ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:12
lucks83 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 21:48 Senza tirare le transenne addosso alle forze dell'ordine.
Dove l'hai visto? Io l'unico video di lancio di transenne addosso a qualcuno è stato di un poliziotto della guardia civil addosso a un manifestante
Ne hanno parlato tutti i siti di informazione.
Ma non c'è nemmeno da arrivare a quello: basta vedere il giorno prima, il tentativo di aggressione indiscriminato verso i corridori, ai piedi della Bola del Mundo.
Che con qualcuno, purtroppo, è andato a buon fine.
Quelli non sono manifestanti.
E comunque il video del manifestante che lancia la transenna esiste.
Babylon
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Re: Vuelta 2025

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Beppugrillo ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 21:32
Babylon ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 21:12 Il tema della protesta è un semplice aut-aut: noi non vogliamo che una squadra legata ad uno stato genocida sfili per la nostra città. O prendi provvedimenti in merito, oppure la corsa non la fai. Non prendi provvedimenti? E allora in città non passi.
Questo concetto di protesta è clamorosamente autoreferenziale, inutile e arrogante però. Anche se ottieni il 100% dei tuoi obiettivi non hai ottenuto nulla. Sostieni una posizione, va benissimo, in modo anche forte, magari violento, ma la sostieni verso il Governo, verso le associazioni internazionali. Se semplicemente stai protestando contro una squadra (con la pretesa implicita che tutti i lavoratori della squadra dovrebbero licenziarsi) e la interrompi nel caso in cui qualcuno ritiri la squadra per sicurezza stai solo facendo una carnevalata imbarazzante
Quindi ad esempio ottenere che la Israel corra senza nome e sponsor alcuno e che la Vuelta e l'UCI prendano una posizione netta in merito = non ottenere nulla, protesta autoreferenziale ed arrogante?
Non doverne più vedere le casacche mentre passano al Giro dell'Emilia, al Lombardia, Tour o sotto casa mia/tua è non ottenere nulla?
Rifiutare e negare l'azione di sportwashing che attivamente fanno non ha valore?
lucks83
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Re: Vuelta 2025

Messaggio da leggere da lucks83 »

Babylon ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:24
Beppugrillo ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 21:32
Babylon ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 21:12 Il tema della protesta è un semplice aut-aut: noi non vogliamo che una squadra legata ad uno stato genocida sfili per la nostra città. O prendi provvedimenti in merito, oppure la corsa non la fai. Non prendi provvedimenti? E allora in città non passi.
Questo concetto di protesta è clamorosamente autoreferenziale, inutile e arrogante però. Anche se ottieni il 100% dei tuoi obiettivi non hai ottenuto nulla. Sostieni una posizione, va benissimo, in modo anche forte, magari violento, ma la sostieni verso il Governo, verso le associazioni internazionali. Se semplicemente stai protestando contro una squadra (con la pretesa implicita che tutti i lavoratori della squadra dovrebbero licenziarsi) e la interrompi nel caso in cui qualcuno ritiri la squadra per sicurezza stai solo facendo una carnevalata imbarazzante
Quindi ad esempio ottenere che la Israel corra senza nome e sponsor alcuno e che la Vuelta e l'UCI prendano una posizione netta in merito = non ottenere nulla, protesta autoreferenziale ed arrogante?
Non doverne più vedere le casacche mentre passano al Giro dell'Emilia, al Lombardia, Tour o sotto casa mia/tua è non ottenere nulla?
Rifiutare e negare l'azione di sportwashing che attivamente fanno non ha valore?
Ma santo Dio Babylon, ma in che lingua te lo si deve spiegare che gli organizzatori della Vuelta non avevano il potere di estromettere la Israel dalla loro corsa = erano obbligati ad accettare la loro presenza in corsa?
E la stessa cosa vale per gli organizzatori del Giro dell'Emilia e per RCS.
Fa schifo sta cosa, lo sappiamo tutti e non ci serve una protesta di massa per comprenderlo, non siamo gente con l'anello al naso.
Semplicemente in tanti, su questo forum, stiamo dicendo che l'obiettivo da prendere di mira è stato sbagliato.
È l'UCi che va messa in condizione di non avere scelta, perché di questa faccenda se ne lava le mani (e non voglio dire peggio, anzi se vuoi scrivimi in privato che ti dico come la penso su sta cosa), non i poveri cristi degli organizzatori della Vuelta, che hanno le mani legate.
Se avessero buttato fuori la Israel, avrebbero perso la licenza WT per organizzare la corsa, lo sai?
Sai che danno sarebbe stato, per loro?
Io capisco che di fronte a un genocidio la questione sia marginale, ma questa è gente che ci campa, con questo lavoro.
Perché devono essere loro a essere messi spalle al muro, su una questione che è più grande di loro?

Perché poi, se la dobbiamo dire tutta, pure col casino che è stato fatto, le maglie della squadra del canadese sionista le vedremo sia all'Emilia, sia al Lombardia.
E allora non era meglio rivolgere la propria giusta rabbia verso i veri responsabili di questa situazione?
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maglianera
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Re: Vuelta 2025

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Luca90
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Re: Vuelta 2025

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maglianera ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:59 https://it.blastingnews.com/cronaca/202 ... 1bpBL7LDfA
L'ex campione spagnolo ha ribadito i suoi concetti al giornale El Mundo con ancora più forza. "I partiti di governo fomentano questo odio, hanno raggiunto l'obiettivo di porre fine alla Vuelta, ma non l'hanno veramente affrontato con la realtà delle manifestazioni pacifiche, bensì con quelle violente" ha commentato Delgado, che non ha avuto timori ad esporsi.

L'ex campione è consapevole che la sua presa di posizione così forte durante la diretta tv potrebbe avere delle ripercussioni sul suo lavoro di opinionista di RTVe. "Ho espresso la mia opinione personale, ma anche quella dei ciclisti presenti alla Vuelta", ha replicato Delgado. "Ho trascorso dei giorni con loro, e questa è la sensazione che stanno vivendo in questa Vuelta: tanta frustrazione.
2015:TreValliV.
2016:Giro(top5),Tour t11-14,ParigiT.
2017:Kuurne,TroBro
2018:Guangxi
2019:Dwars,Tour t18,Vuelta t8,Emilia
2020:CoppiB,BinckBank,Giro t1,Vuelta t1-2
2021:Larciano,Dwars,Turchia,Tour t16,Primus
2022:Lamarse,Vuelta t3-10,Japanc
2023 :FrecciaV,Giro t20,Vuelta(top5)
2024:MuscatC,Hageland,ZLM,Volta,Vuelta t8,Gooik
2025:Palma,Doubs,Giro t14,Occitanie, Tour t2,Prueba,La Poly,Toscana
Tommeke92
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Re: Vuelta 2025

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Babylon ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:24
Beppugrillo ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 21:32
Babylon ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 21:12 Il tema della protesta è un semplice aut-aut: noi non vogliamo che una squadra legata ad uno stato genocida sfili per la nostra città. O prendi provvedimenti in merito, oppure la corsa non la fai. Non prendi provvedimenti? E allora in città non passi.
Questo concetto di protesta è clamorosamente autoreferenziale, inutile e arrogante però. Anche se ottieni il 100% dei tuoi obiettivi non hai ottenuto nulla. Sostieni una posizione, va benissimo, in modo anche forte, magari violento, ma la sostieni verso il Governo, verso le associazioni internazionali. Se semplicemente stai protestando contro una squadra (con la pretesa implicita che tutti i lavoratori della squadra dovrebbero licenziarsi) e la interrompi nel caso in cui qualcuno ritiri la squadra per sicurezza stai solo facendo una carnevalata imbarazzante
Quindi ad esempio ottenere che la Israel corra senza nome e sponsor alcuno e che la Vuelta e l'UCI prendano una posizione netta in merito = non ottenere nulla, protesta autoreferenziale ed arrogante?
Non doverne più vedere le casacche mentre passano al Giro dell'Emilia, al Lombardia, Tour o sotto casa mia/tua è non ottenere nulla?
Rifiutare e negare l'azione di sportwashing che attivamente fanno non ha valore?
:stretta:
Babylon
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Re: Vuelta 2025

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lucks83 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:41
Babylon ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:24
Beppugrillo ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 21:32

Questo concetto di protesta è clamorosamente autoreferenziale, inutile e arrogante però. Anche se ottieni il 100% dei tuoi obiettivi non hai ottenuto nulla. Sostieni una posizione, va benissimo, in modo anche forte, magari violento, ma la sostieni verso il Governo, verso le associazioni internazionali. Se semplicemente stai protestando contro una squadra (con la pretesa implicita che tutti i lavoratori della squadra dovrebbero licenziarsi) e la interrompi nel caso in cui qualcuno ritiri la squadra per sicurezza stai solo facendo una carnevalata imbarazzante
Quindi ad esempio ottenere che la Israel corra senza nome e sponsor alcuno e che la Vuelta e l'UCI prendano una posizione netta in merito = non ottenere nulla, protesta autoreferenziale ed arrogante?
Non doverne più vedere le casacche mentre passano al Giro dell'Emilia, al Lombardia, Tour o sotto casa mia/tua è non ottenere nulla?
Rifiutare e negare l'azione di sportwashing che attivamente fanno non ha valore?
Ma santo Dio Babylon, ma in che lingua te lo si deve spiegare che gli organizzatori della Vuelta non avevano il potere di estromettere la Israel dalla loro corsa = erano obbligati ad accettare la loro presenza in corsa?
E la stessa cosa vale per gli organizzatori del Giro dell'Emilia e per RCS.
Fa schifo sta cosa, lo sappiamo tutti e non ci serve una protesta di massa per comprenderlo, non siamo gente con l'anello al naso.
Semplicemente in tanti, su questo forum, stiamo dicendo che l'obiettivo da prendere di mira è stato sbagliato.
È l'UCi che va messa in condizione di non avere scelta, perché di questa faccenda se ne lava le mani (e non voglio dire peggio, anzi se vuoi scrivimi in privato che ti dico come la penso su sta cosa), non i poveri cristi degli organizzatori della Vuelta, che hanno le mani legate.
Se avessero buttato fuori la Israel, avrebbero perso la licenza WT per organizzare la corsa, lo sai?
Sai che danno sarebbe stato, per loro?
Io capisco che di fronte a un genocidio la questione sia marginale, ma questa è gente che ci campa, con questo lavoro.
Perché devono essere loro a essere messi spalle al muro, su una questione che è più grande di loro?

Perché poi, se la dobbiamo dire tutta, pure col casino che è stato fatto, le maglie della squadra del canadese sionista le vedremo sia all'Emilia, sia al Lombardia.
E allora non era meglio rivolgere la propria giusta rabbia verso i veri responsabili di questa situazione?
Ma secondo te quanto accaduto a questa Vuelta non crea pressione nei confronti dell'UCI, o sulla Israel stessa?
Il rischio che le prossime corse del calendario o che il Tour '26 possa andare incontro ai medesimi problemi, specie per la Boucle viste le prime tappe in Catalogna, non crea dei problemi, pensieri, ansie?
Tutto è rimasto uguale, inalterato, anche se ora ne parlano un tot di testate ed il tema è stato portato all'attenzione di sempre più persone?

Però forse mettersi a bordo strada con le bandiere palestinesi, concordare con l'organizzazione di lasciar passare la corsa, vedere i corridori della Israel sfilare e farsi un'oretta di manifestazione dopo era più efficace.
A fine evento un bel flashmob concordato - anzi forse la parola giusta è concesso - quello sì che avrebbe fatto capire che le intenzioni sono serie.
Va bene tutto, ma evitiamo di prenderci in giro.

Molti son qua a lamentarsi sul fatto che si sia creato un precedente, che adesso - oddio - qualsiasi motivo sarà buono per interrompere una corsa, come faremo in futuro etc etc.
In parte è vero: è stato creato un precedente, ed è un precedente importante proprio perchè è significativo aver impedito, per una giusta causa, di portata universale ma strettamente connessa al mondo del ciclismo, lo svolgersi di una corsa di questo tenore.

Ora, sebbene io pensi che sia ridondante visto che l'ho specificato a più riprese, mi sembra necessario aggiungere una cosa: condanno gli atti che hanno portato al ferimento di alcuni corridori, con conseguenze più o meno gravi. Penso che anche all'interno di una manifestazione/protesta che decide di portare conflittualità in piazza i ciclisti debbano essere assolutamente tutelati dai manifestanti stessi. Non sono ovviamente loro l'obbiettivo, ed è miope pensarli responsabili di qualsivoglia cosa.
Se vi saranno nuove dimostrazioni io sono a favore dell'interruzione delle corse perchè penso sia il modo più forte in assoluto di far passare il messaggio agli organi responsabili ed il più veloce possibile per far sì che le cose cambino, ma ovviamente l'incolumità dei corridori deve essere prioritaria e garantita.

Sappiamo che l'affezione si manifesta in maniera differente da persona a persona: per me l'affezione a questo sport passa anche per il non vederci passare della merda simile, e se a tal scopo si renderà necessario bloccare parte delle corse in calendario, io personalmente me lo accollo.
E sticazzi del diritto mio, tuo, di Luca90 o di chicchessia di godersi "un evento sportivo senza che nessuno lo faccia saltare per aria per le cause più disparate", dato che queste cause sono tangibili e giuste.

Poi certo, ci si può sempre affidare al fatalismo spicciolo e frasi fatte sul fatto che tanto non cambia nulla, sul cosa pensi di aver ottenuto, tanto adesso corrono pure ad Emilia e Lombardia et similia, ma in tal caso a che pro fare qualsiasi cosa visto che tanto nulla cambia?
Antares
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Re: Vuelta 2025

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Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 0:09 Se vi saranno nuove dimostrazioni io sono a favore dell'interruzione delle corse perchè penso sia il modo più forte in assoluto di far passare il messaggio agli organi responsabili ed il più veloce possibile per far sì che le cose cambino, ma ovviamente l'incolumità dei corridori deve essere prioritaria e garantita.
Ma prendere in considerazione la proposta che facevo io (certo, per attuarla servirebbe che chi manifesta abbia un minimo di senno ed elasticità mentale ed è per questo che servirebbero dei "capi") di fare dieci minuti (o quindici, venti, si veda un po') di blocco corsa in cui poter gridare slogan, esibire bandiere e striscioni anche e soprattutto nei confronti dei veri bersagli delle contestazioni e poi far ripartire la corsa per farle avere il regolare svolgimento è chiedere troppo? Evidentemente si.

Tanto le telecamere puntate su di loro le avrebbero, i giornali che scrivono dell' accaduto ci sarebbero. Si farebbe una protesta importante ma non si andrebbe a danneggiare in maniera perniciosa uno sport che ha già tantissimi problemi di suo. Ma forse il fatto che dei genitori possano cominciare a dire ai propri figli che è meglio che facciano basket, judo o pallavolo invece che ciclismo, perché oltre a rischiare di ammazzarsi o di essere ammazzati per via di incidenti o investimenti da ora in avanti ci potrebbe essere qualche squilibrato che li butta a terra di proposito mentre stanno correndo, non è così importante. Poi però ci lamentiamo che il ciclismo sia uno sport in caduta libera in materia di consensi e di appeal rispetto al passato, ci lamentiamo del fatto che crollino gli iscritti e che troviamo sempre meno corridori decenti.
Ultima modifica di Antares il martedì 16 settembre 2025, 0:47, modificato 2 volte in totale.
Antares
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Re: Vuelta 2025

Messaggio da leggere da Antares »

A questo punto meno male pure che Riccitello si sia limitato a lottare per la maglia bianca e per un buon piazzamento di rincalzo. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se fosse stato materialmente in lotta con Vingegaard e Almeida per vincere la Vuelta. Per lo meno dal prossimo anno cambierà squadra.
lucks83
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Re: Vuelta 2025

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Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 0:09
lucks83 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:41
Babylon ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:24

Quindi ad esempio ottenere che la Israel corra senza nome e sponsor alcuno e che la Vuelta e l'UCI prendano una posizione netta in merito = non ottenere nulla, protesta autoreferenziale ed arrogante?
Non doverne più vedere le casacche mentre passano al Giro dell'Emilia, al Lombardia, Tour o sotto casa mia/tua è non ottenere nulla?
Rifiutare e negare l'azione di sportwashing che attivamente fanno non ha valore?
Ma santo Dio Babylon, ma in che lingua te lo si deve spiegare che gli organizzatori della Vuelta non avevano il potere di estromettere la Israel dalla loro corsa = erano obbligati ad accettare la loro presenza in corsa?
E la stessa cosa vale per gli organizzatori del Giro dell'Emilia e per RCS.
Fa schifo sta cosa, lo sappiamo tutti e non ci serve una protesta di massa per comprenderlo, non siamo gente con l'anello al naso.
Semplicemente in tanti, su questo forum, stiamo dicendo che l'obiettivo da prendere di mira è stato sbagliato.
È l'UCi che va messa in condizione di non avere scelta, perché di questa faccenda se ne lava le mani (e non voglio dire peggio, anzi se vuoi scrivimi in privato che ti dico come la penso su sta cosa), non i poveri cristi degli organizzatori della Vuelta, che hanno le mani legate.
Se avessero buttato fuori la Israel, avrebbero perso la licenza WT per organizzare la corsa, lo sai?
Sai che danno sarebbe stato, per loro?
Io capisco che di fronte a un genocidio la questione sia marginale, ma questa è gente che ci campa, con questo lavoro.
Perché devono essere loro a essere messi spalle al muro, su una questione che è più grande di loro?

Perché poi, se la dobbiamo dire tutta, pure col casino che è stato fatto, le maglie della squadra del canadese sionista le vedremo sia all'Emilia, sia al Lombardia.
E allora non era meglio rivolgere la propria giusta rabbia verso i veri responsabili di questa situazione?
Ma secondo te quanto accaduto a questa Vuelta non crea pressione nei confronti dell'UCI, o sulla Israel stessa?
Il rischio che le prossime corse del calendario o che il Tour '26 possa andare incontro ai medesimi problemi, specie per la Boucle viste le prime tappe in Catalogna, non crea dei problemi, pensieri, ansie?
Tutto è rimasto uguale, inalterato, anche se ora ne parlano un tot di testate ed il tema è stato portato all'attenzione di sempre più persone?

Però forse mettersi a bordo strada con le bandiere palestinesi, concordare con l'organizzazione di lasciar passare la corsa, vedere i corridori della Israel sfilare e farsi un'oretta di manifestazione dopo era più efficace.
A fine evento un bel flashmob concordato - anzi forse la parola giusta è concesso - quello sì che avrebbe fatto capire che le intenzioni sono serie.
Va bene tutto, ma evitiamo di prenderci in giro.

Molti son qua a lamentarsi sul fatto che si sia creato un precedente, che adesso - oddio - qualsiasi motivo sarà buono per interrompere una corsa, come faremo in futuro etc etc.
In parte è vero: è stato creato un precedente, ed è un precedente importante proprio perchè è significativo aver impedito, per una giusta causa, di portata universale ma strettamente connessa al mondo del ciclismo, lo svolgersi di una corsa di questo tenore.

Ora, sebbene io pensi che sia ridondante visto che l'ho specificato a più riprese, mi sembra necessario aggiungere una cosa: condanno gli atti che hanno portato al ferimento di alcuni corridori, con conseguenze più o meno gravi. Penso che anche all'interno di una manifestazione/protesta che decide di portare conflittualità in piazza i ciclisti debbano essere assolutamente tutelati dai manifestanti stessi. Non sono ovviamente loro l'obbiettivo, ed è miope pensarli responsabili di qualsivoglia cosa.
Se vi saranno nuove dimostrazioni io sono a favore dell'interruzione delle corse perchè penso sia il modo più forte in assoluto di far passare il messaggio agli organi responsabili ed il più veloce possibile per far sì che le cose cambino, ma ovviamente l'incolumità dei corridori deve essere prioritaria e garantita.

Sappiamo che l'affezione si manifesta in maniera differente da persona a persona: per me l'affezione a questo sport passa anche per il non vederci passare della merda simile, e se a tal scopo si renderà necessario bloccare parte delle corse in calendario, io personalmente me lo accollo.
E sticazzi del diritto mio, tuo, di Luca90 o di chicchessia di godersi "un evento sportivo senza che nessuno lo faccia saltare per aria per le cause più disparate", dato che queste cause sono tangibili e giuste.

Poi certo, ci si può sempre affidare al fatalismo spicciolo e frasi fatte sul fatto che tanto non cambia nulla, sul cosa pensi di aver ottenuto, tanto adesso corrono pure ad Emilia e Lombardia et similia, ma in tal caso a che pro fare qualsiasi cosa visto che tanto nulla cambia?
E certo.
Sti cazzi dei diritti degli altri.
Sti cazzi di chi vuole vedersi una corsa.
Sti cazzi del diritto di portare a termine il proprio lavoro, ciclisti e organizzatori.
Sti cazzi di sedi di tappa e organizzazioni comunali che pagano fior di soldi per non vedere arrivare una tappa.

Ora, non è che se tu la pensi in un certo modo, o c'è una tematica delicata, sti cazzi dei diritti delle persone, e passiamo sopra tutti gli altri come un trattore.
Non è così che metti pressione all'UCi e ai vertici Israel, perché questi se ne fregano, te lo hanno già dimostrato in tutte le salse.
Intanto hai ottenuto solo di aver rovinato una corse, perché l visibilità che hai avuto, la potevi avere comunque.
Come?
Il modo giusto di manifestare te lo ha scritto poco sopra Antares: col dialogo con gli organizzatori, potevano far si che si fermasse la corsa per 15-20 minuti, in cui avrebbero potuto manifestare pacificamente in mezzo alla strada, col le telecamere puntate addosso, e senza aggredire nessuno.
Invece hanno scelto la forza.
Ti ripeto: da persona che ha visto con i suoi occhi la differenza tra manifestare pacificamente e trascendere la protesta per creare disordini al G8 di Genova, preferisco tutta la vita un flash mob alla violenza.
lucks83
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Iscritto il: sabato 18 maggio 2013, 13:11

Re: Vuelta 2025

Messaggio da leggere da lucks83 »

Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 0:09
lucks83 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:41
Babylon ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:24

Quindi ad esempio ottenere che la Israel corra senza nome e sponsor alcuno e che la Vuelta e l'UCI prendano una posizione netta in merito = non ottenere nulla, protesta autoreferenziale ed arrogante?
Non doverne più vedere le casacche mentre passano al Giro dell'Emilia, al Lombardia, Tour o sotto casa mia/tua è non ottenere nulla?
Rifiutare e negare l'azione di sportwashing che attivamente fanno non ha valore?
Ma santo Dio Babylon, ma in che lingua te lo si deve spiegare che gli organizzatori della Vuelta non avevano il potere di estromettere la Israel dalla loro corsa = erano obbligati ad accettare la loro presenza in corsa?
E la stessa cosa vale per gli organizzatori del Giro dell'Emilia e per RCS.
Fa schifo sta cosa, lo sappiamo tutti e non ci serve una protesta di massa per comprenderlo, non siamo gente con l'anello al naso.
Semplicemente in tanti, su questo forum, stiamo dicendo che l'obiettivo da prendere di mira è stato sbagliato.
È l'UCi che va messa in condizione di non avere scelta, perché di questa faccenda se ne lava le mani (e non voglio dire peggio, anzi se vuoi scrivimi in privato che ti dico come la penso su sta cosa), non i poveri cristi degli organizzatori della Vuelta, che hanno le mani legate.
Se avessero buttato fuori la Israel, avrebbero perso la licenza WT per organizzare la corsa, lo sai?
Sai che danno sarebbe stato, per loro?
Io capisco che di fronte a un genocidio la questione sia marginale, ma questa è gente che ci campa, con questo lavoro.
Perché devono essere loro a essere messi spalle al muro, su una questione che è più grande di loro?

Perché poi, se la dobbiamo dire tutta, pure col casino che è stato fatto, le maglie della squadra del canadese sionista le vedremo sia all'Emilia, sia al Lombardia.
E allora non era meglio rivolgere la propria giusta rabbia verso i veri responsabili di questa situazione?
Ma secondo te quanto accaduto a questa Vuelta non crea pressione nei confronti dell'UCI, o sulla Israel stessa?
Il rischio che le prossime corse del calendario o che il Tour '26 possa andare incontro ai medesimi problemi, specie per la Boucle viste le prime tappe in Catalogna, non crea dei problemi, pensieri, ansie?
Tutto è rimasto uguale, inalterato, anche se ora ne parlano un tot di testate ed il tema è stato portato all'attenzione di sempre più persone?

Però forse mettersi a bordo strada con le bandiere palestinesi, concordare con l'organizzazione di lasciar passare la corsa, vedere i corridori della Israel sfilare e farsi un'oretta di manifestazione dopo era più efficace.
A fine evento un bel flashmob concordato - anzi forse la parola giusta è concesso - quello sì che avrebbe fatto capire che le intenzioni sono serie.
Va bene tutto, ma evitiamo di prenderci in giro.

Molti son qua a lamentarsi sul fatto che si sia creato un precedente, che adesso - oddio - qualsiasi motivo sarà buono per interrompere una corsa, come faremo in futuro etc etc.
In parte è vero: è stato creato un precedente, ed è un precedente importante proprio perchè è significativo aver impedito, per una giusta causa, di portata universale ma strettamente connessa al mondo del ciclismo, lo svolgersi di una corsa di questo tenore.

Ora, sebbene io pensi che sia ridondante visto che l'ho specificato a più riprese, mi sembra necessario aggiungere una cosa: condanno gli atti che hanno portato al ferimento di alcuni corridori, con conseguenze più o meno gravi. Penso che anche all'interno di una manifestazione/protesta che decide di portare conflittualità in piazza i ciclisti debbano essere assolutamente tutelati dai manifestanti stessi. Non sono ovviamente loro l'obbiettivo, ed è miope pensarli responsabili di qualsivoglia cosa.
Se vi saranno nuove dimostrazioni io sono a favore dell'interruzione delle corse perchè penso sia il modo più forte in assoluto di far passare il messaggio agli organi responsabili ed il più veloce possibile per far sì che le cose cambino, ma ovviamente l'incolumità dei corridori deve essere prioritaria e garantita.

Sappiamo che l'affezione si manifesta in maniera differente da persona a persona: per me l'affezione a questo sport passa anche per il non vederci passare della merda simile, e se a tal scopo si renderà necessario bloccare parte delle corse in calendario, io personalmente me lo accollo.
E sticazzi del diritto mio, tuo, di Luca90 o di chicchessia di godersi "un evento sportivo senza che nessuno lo faccia saltare per aria per le cause più disparate", dato che queste cause sono tangibili e giuste.

Poi certo, ci si può sempre affidare al fatalismo spicciolo e frasi fatte sul fatto che tanto non cambia nulla, sul cosa pensi di aver ottenuto, tanto adesso corrono pure ad Emilia e Lombardia et similia, ma in tal caso a che pro fare qualsiasi cosa visto che tanto nulla cambia?
https://www.cicloweb.it/news/2380596874 ... lo-di-pace
Ecco qua quanta pressione ha messo all'UCI la serie di proteste in Spagna.
Ad Aigle non ci pensano nemmeno a mandare fuori dal circuito professionistico la Israel.
Poi, se vuoi, in privato, ti spiego anche perché.
lucks83
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Re: Vuelta 2025

Messaggio da leggere da lucks83 »

Antares ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 0:45 A questo punto meno male pure che Riccitello si sia limitato a lottare per la maglia bianca e per un buon piazzamento di rincalzo. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se fosse stato materialmente in lotta con Vingegaard e Almeida per vincere la Vuelta. Per lo meno dal prossimo anno cambierà squadra.
A questo punto, visto come il governo spagnolo ha appoggiato questi eventi, e come in molti la pensano su questa squadra, mi auguro che i corridori della Israel non vadano in giro ad allenarsi con le divise della squadra.
Soprattutto quando saranno in Spagna.

Adesso che è stata sdoganata la possibilità di aggredire I corridori in corsa, ho paura per loro di quello che gli potrebbe succedere se incontrassero qualche testa calda in strade aperte, mentre si allenano e fanno il loro lavoro.
Antares
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Re: Vuelta 2025

Messaggio da leggere da Antares »

lucks83 ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 8:33
Antares ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 0:45 A questo punto meno male pure che Riccitello si sia limitato a lottare per la maglia bianca e per un buon piazzamento di rincalzo. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se fosse stato materialmente in lotta con Vingegaard e Almeida per vincere la Vuelta. Per lo meno dal prossimo anno cambierà squadra.
A questo punto, visto come il governo spagnolo ha appoggiato questi eventi, e come in molti la pensano su questa squadra, mi auguro che i corridori della Israel non vadano in giro ad allenarsi con le divise della squadra.
Soprattutto quando saranno in Spagna.

Adesso che è stata sdoganata la possibilità di aggredire I corridori in corsa, ho paura per loro di quello che gli potrebbe succedere se incontrassero qualche testa calda in strade aperte, mentre si allenano e fanno il loro lavoro.
La speranza è che non si arrivi anche a quello, tuttavia io resto convinto del fatto che i più esagitati nemmeno sappiano come sia fatta la divisa della Israel, né chi ci corra. Anche perché nessun appassionato di ciclismo che si definisce tale, pur reputando giusta la causa della protesta, si sognerebbe di aggredire i corridori. In questo il popolo del ciclismo, tranne alcune eccezioni del passato, è sempre stato di gran lunga più civile rispetto a coloro che seguono altri sport. Per cui se si arrivasse ad aggredire fisicamente i corridori della Israel mentre si allenano, sarebbe possibile soltanto se i violenti venissero scientificamente indirizzati da qualcuno.

Per quello alla Vuelta abbiamo visto l'idiota che si nasconde dietro un cespuglio e poi si butta in strada facendo cadere Romo. Un simile cerebroleso non si è reso minimamente conto di chi stava passando in quel momento, l'importante era far cadere o arrecare danno a qualcuno a prescindere. Praticamente la stessa logica che muove certi agguati della criminalità organizzata, dove i killer che sparano in strada per uccidere il boss se ne fottono altamente del fatto che in quel momento possa trovarsi a passare in strada gente innocente che con le loro storiacce non c'entra nulla. Quei coglioni lì ragionano allo stesso modo, purtroppo, ed è per questo che fermarli anche e soprattutto con le cattive deve essere sempre consentito e senza stare a dare nessun tipo di spiegazione. La monnezza si butta nel cassonetto e prende la via della discarica, di solito funziona così.
rododendro
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Re: Vuelta 2025

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Un obbiettivo è stato raggiunto, si è messo nel mirino il ciclismo su strada per azionare delle proteste su qualunque tema e, nell'era dei social e dell'emulazione pedissequa sarà piuttosto scontato che accadrà di nuovo per i motivi più vari, in questo caso poi va notato c'è stato pure un avvallo governativo.
Per fare un esempio dei tantissimi che mi vengono in mente Tiberi rientra alle corse ma gli animalisti, memori del bruttissimo episodio, avvenuto anche a molta distanza di tempo, dalla partenza della corsa, potranno bloccare il Giro d'Italia con continua manifestazioni, blocco della squadra di Tiberi o delle altre squadre perché fanno correre un omicida di gatti, e, probabilmente, nemmeno l'esclusione di Tiberi a furor di popolo fermerà la protesta.
Ma, finalmente, il ciclismo su strada potrà avere la cassa di risonanza che gli compete e che merita sui mezzi di informazione non limitandosi più solo alla componente sportiva o di costume ma allargandosi ad ampio spettro ai fatti di cronaca, scioperi licenziamenti crolli guerre riscaldamento globale ecc ecc, un trionfo direi, dovremo finalmente lasciar perdere le sezioni dei risultati di corsa per passare il tempo ad infamarci a vicenda si tematiche bene più importanti, non vedevo l'ora.
rododendro
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Re: Vuelta 2025

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rododendro ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 8:57 Un obbiettivo è stato raggiunto, si è messo nel mirino il ciclismo su strada per azionare delle proteste su qualunque tema e, nell'era dei social e dell'emulazione pedissequa sarà piuttosto scontato che accadrà di nuovo per i motivi più vari, in questo caso poi va notato c'è stato pure un avvallo governativo.
Per fare un esempio dei tantissimi che mi vengono in mente Tiberi rientra alle corse ma gli animalisti, memori del bruttissimo episodio, avvenuto anche a molta distanza di tempo, dalla partenza della corsa, potranno bloccare il Giro d'Italia con continua manifestazioni, blocco della squadra di Tiberi o delle altre squadre perché fanno correre un omicida di gatti, e, probabilmente, nemmeno l'esclusione di Tiberi a furor di popolo fermerà la protesta.
Ma, finalmente, il ciclismo su strada potrà avere la cassa di risonanza che gli compete e che merita sui mezzi di informazione non limitandosi più solo alla componente sportiva o di costume ma allargandosi ad ampio spettro ai fatti di cronaca, scioperi licenziamenti crolli guerre riscaldamento globale ecc ecc, un trionfo direi, dovremo finalmente lasciar perdere le sezioni dei risultati di corsa per passare il tempo ad infamarci a vicenda si tematiche bene più importanti, non vedevo l'ora.
Ovviamente omicida di gatti è errato ma è un iperbole, nel frattempo aggiungo esempi, in Baherein i diritti delle donne non vengono rispettati fuori la squadra dalle corse, gli Emirati arabi hanno partecipato alla guerra civile in Yemen e sono per i combustibili fossili, fuori la squadra dalle corse, e via e via...
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Re: Vuelta 2025

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rododendro ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 8:57 Un obbiettivo è stato raggiunto, si è messo nel mirino il ciclismo su strada per azionare delle proteste su qualunque tema e, nell'era dei social e dell'emulazione pedissequa sarà piuttosto scontato che accadrà di nuovo per i motivi più vari, in questo caso poi va notato c'è stato pure un avvallo governativo.
Per fare un esempio dei tantissimi che mi vengono in mente Tiberi rientra alle corse ma gli animalisti, memori del bruttissimo episodio, avvenuto anche a molta distanza di tempo, dalla partenza della corsa, potranno bloccare il Giro d'Italia con continua manifestazioni, blocco della squadra di Tiberi o delle altre squadre perché fanno correre un omicida di gatti, e, probabilmente, nemmeno l'esclusione di Tiberi a furor di popolo fermerà la protesta.
Ma, finalmente, il ciclismo su strada potrà avere la cassa di risonanza che gli compete e che merita sui mezzi di informazione non limitandosi più solo alla componente sportiva o di costume ma allargandosi ad ampio spettro ai fatti di cronaca, scioperi licenziamenti crolli guerre riscaldamento globale ecc ecc, un trionfo direi, dovremo finalmente lasciar perdere le sezioni dei risultati di corsa per passare il tempo ad infamarci a vicenda si tematiche bene più importanti, non vedevo l'ora.
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Re: Vuelta 2025

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L'UCI si trovava davanti a due strade (spoiler, non le ha seguite):

1. Applicare il Lodo Gazprom
2. Andare da Adams e dire "senti amico, togli quel nome e quel logo, chiamati Premier Tech e prendi licenza canadese perché ha detto Sponsor1 che ci doveva dare tot milioni e ce ne dà una metà. E fatti anche un giro per un paio d'anni prendendo un prestanome al posto tuo"

Alla fine l'unico fattore che interessa è quello economico e quando gli organizzatori andranno a battere cassa dagli sponsor potrebbero anche ricevere come risposta "Io ti ho pagato per 21 tappe, tu mi hai dato visibilità solo in 18 quindi ti pago 18".
Ci sono già voci che le Canarie ritirerebbero la candidatura per ospitare le frazioni finali della Vuelta 2026, e li girano dei bei soldini, quindi vedremo se qualcosa finalmente si muoverà
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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Re: Vuelta 2025

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Cosa intendi con "Lodo gazprom"? Io ricordo che la squadra e' stata semplicemente estromessa (e che alcuni, ma non tutti, dei suoi corridori non russi hanno trovato altre squadre)
"Senza gli spettatori che commentano sul divano Vingegaard starebbe a pescare le trote in Danimarca, Pogi farebbe l'animatore in qualche villaggio a Jesolo, Remco il terzino sinistro della Casertana e i gemelli Yates avrebbero messo su una banda di criminali scalcagnata dalle parti di Manchester." (Kreuziger80)

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Re: Vuelta 2025

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Trullo ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 11:30 Cosa intendi con "Lodo gazprom"? Io ricordo che la squadra e' stata semplicemente estromessa (e che alcuni, ma non tutti, dei suoi corridori non russi hanno trovato altre squadre)
Il Lodo Gazprom è stata l'esclusione immediata del team che il sabato vince con Vacek all'UAE Tour e il martedì, nonostante avessero tolto tutti i marchi dai mezzi e dalle maglie, non furono fatti partire a Laigueglia
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Re: Vuelta 2025

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rododendro ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 8:57 Un obbiettivo è stato raggiunto, si è messo nel mirino il ciclismo su strada per azionare delle proteste su qualunque tema e, nell'era dei social e dell'emulazione pedissequa sarà piuttosto scontato che accadrà di nuovo per i motivi più vari, in questo caso poi va notato c'è stato pure un avvallo governativo.
Per fare un esempio dei tantissimi che mi vengono in mente Tiberi rientra alle corse ma gli animalisti, memori del bruttissimo episodio, avvenuto anche a molta distanza di tempo, dalla partenza della corsa, potranno bloccare il Giro d'Italia con continua manifestazioni, blocco della squadra di Tiberi o delle altre squadre perché fanno correre un omicida di gatti, e, probabilmente, nemmeno l'esclusione di Tiberi a furor di popolo fermerà la protesta.
Ma, finalmente, il ciclismo su strada potrà avere la cassa di risonanza che gli compete e che merita sui mezzi di informazione non limitandosi più solo alla componente sportiva o di costume ma allargandosi ad ampio spettro ai fatti di cronaca, scioperi licenziamenti crolli guerre riscaldamento globale ecc ecc, un trionfo direi, dovremo finalmente lasciar perdere le sezioni dei risultati di corsa per passare il tempo ad infamarci a vicenda si tematiche bene più importanti, non vedevo l'ora.
:clap: :clap:

E direi poi che tra Team Emirates e Bahrein Team e XDS Astana con sostegno cinese c'è solo l'imbarazzo della scelta; per ora i propal sono stati i più bravi perché hanno un bel background organizzativo, ma chissà che altri movimenti di manifestanti imparino e possano solcare l'onda, gli animalisti possono essere un'ipotesi, ma perché no gli ambientalisti, i movimenti femministi, etc, per non dire dei vari supporter di diverse fazioni nelle guerriglie che sicuramente ci sono in giro per il mondo. Potrebbe essere appassionante, e pian piano scavallare il risultato sportivo: un'idea per un pcs ranking dei manifestanti, si potrebbero stilare dei ranking per km di corsa soppresso o minuti di gara fermata o ciclista abbattuto. Se queste cose diventano un abituè qualcosa si può inventare, nel ranking per nazioni intanto la Spagna ha già un vantaggio di tutto rispetto, tanto dominio non lo si vedeva dai tempi di Contador/Rodriguez/Valverde nel Pro Tour :hippy:
Ultima modifica di Stylus il martedì 16 settembre 2025, 12:51, modificato 2 volte in totale.
Steven
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Re: Vuelta 2025

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Alce88 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 19:29 Io quello che è successo alla vuelta l'ho trovato vergognoso, non per le proteste ma per come è stato gestito
L'Uci dovrebbe avere il coraggio, per un anno, di annullare la corsa oppure farlo di una settimana. Fare un GT in altri paesi poi vediamo se l'organizzazione non migliora
Ma non succederà niente e piano piano la mediocrità sarà una cosa normale anche a quei livelli
Gestione organizzativa davvero medievale ma la sensazione (sgradevole) è che l'organizzazione ad un certo punto sia stata abbandonata a sè stessa. Della serie "Questi qui vogliono far casino, vedetevela da soli".
Secondo me la storia non finisce qui, questa Vuelta potrebbe dare lo slancio a chi vuole far casino prendendo in mano qualsiasi pretesto.
Che sia Israele, la Palestina, la Russia, l'ambiente, le scie chimiche ecc.
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Re: Vuelta 2025

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Steven ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 12:10
Alce88 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 19:29 Io quello che è successo alla vuelta l'ho trovato vergognoso, non per le proteste ma per come è stato gestito
L'Uci dovrebbe avere il coraggio, per un anno, di annullare la corsa oppure farlo di una settimana. Fare un GT in altri paesi poi vediamo se l'organizzazione non migliora
Ma non succederà niente e piano piano la mediocrità sarà una cosa normale anche a quei livelli
Gestione organizzativa davvero medievale ma la sensazione (sgradevole) è che l'organizzazione ad un certo punto sia stata abbandonata a sè stessa. Della serie "Questi qui vogliono far casino, vedetevela da soli".
Secondo me la storia non finisce qui, questa Vuelta potrebbe dare lo slancio a chi vuole far casino prendendo in mano qualsiasi pretesto.
Che sia Israele, la Palestina, la Russia, l'ambiente, le scie chimiche ecc.
Prendo spunto da questo post per sottolineare quello che, a mio avviso, è stato il comportamento ipocrita del governo spagnolo. Se a parole non voleva l'Israel in gara allora con i fatti doveva togliere il servizio di sicurezza garantito dalle forze dell'ordine, la Vuelta sarebbe stata interrotta e sarebbe finito tutto li, senza i pericoli a cui sono stati esposti i ciclisti.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Vuelta 2025

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Steven ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 12:10
Alce88 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 19:29 Io quello che è successo alla vuelta l'ho trovato vergognoso, non per le proteste ma per come è stato gestito
L'Uci dovrebbe avere il coraggio, per un anno, di annullare la corsa oppure farlo di una settimana. Fare un GT in altri paesi poi vediamo se l'organizzazione non migliora
Ma non succederà niente e piano piano la mediocrità sarà una cosa normale anche a quei livelli
Gestione organizzativa davvero medievale ma la sensazione (sgradevole) è che l'organizzazione ad un certo punto sia stata abbandonata a sè stessa. Della serie "Questi qui vogliono far casino, vedetevela da soli".
Secondo me la storia non finisce qui, questa Vuelta potrebbe dare lo slancio a chi vuole far casino prendendo in mano qualsiasi pretesto.
Che sia Israele, la Palestina, la Russia, l'ambiente, le scie chimiche ecc.
Che tristezza decine di migliaia di morti in prevalenza minori, centinaia di migliaia affamati, sfollati
gaza che è un cumulo di macerie oltre alle case senza più ospedali e scuole
che non ti tocchino il giocatolo e se crepano migliaia di innocenti pazienza
Uguaglianza, Fratellanza e Tolleranza
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Dove ... Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no.
Dove questo verbo attecchisce alla fine c'è il lager. (P. Levi)

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Re: Vuelta 2025

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lucks83 ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 8:30
Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 0:09
lucks83 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 22:41

Ma santo Dio Babylon, ma in che lingua te lo si deve spiegare che gli organizzatori della Vuelta non avevano il potere di estromettere la Israel dalla loro corsa = erano obbligati ad accettare la loro presenza in corsa?
E la stessa cosa vale per gli organizzatori del Giro dell'Emilia e per RCS.
Fa schifo sta cosa, lo sappiamo tutti e non ci serve una protesta di massa per comprenderlo, non siamo gente con l'anello al naso.
Semplicemente in tanti, su questo forum, stiamo dicendo che l'obiettivo da prendere di mira è stato sbagliato.
È l'UCi che va messa in condizione di non avere scelta, perché di questa faccenda se ne lava le mani (e non voglio dire peggio, anzi se vuoi scrivimi in privato che ti dico come la penso su sta cosa), non i poveri cristi degli organizzatori della Vuelta, che hanno le mani legate.
Se avessero buttato fuori la Israel, avrebbero perso la licenza WT per organizzare la corsa, lo sai?
Sai che danno sarebbe stato, per loro?
Io capisco che di fronte a un genocidio la questione sia marginale, ma questa è gente che ci campa, con questo lavoro.
Perché devono essere loro a essere messi spalle al muro, su una questione che è più grande di loro?

Perché poi, se la dobbiamo dire tutta, pure col casino che è stato fatto, le maglie della squadra del canadese sionista le vedremo sia all'Emilia, sia al Lombardia.
E allora non era meglio rivolgere la propria giusta rabbia verso i veri responsabili di questa situazione?
Ma secondo te quanto accaduto a questa Vuelta non crea pressione nei confronti dell'UCI, o sulla Israel stessa?
Il rischio che le prossime corse del calendario o che il Tour '26 possa andare incontro ai medesimi problemi, specie per la Boucle viste le prime tappe in Catalogna, non crea dei problemi, pensieri, ansie?
Tutto è rimasto uguale, inalterato, anche se ora ne parlano un tot di testate ed il tema è stato portato all'attenzione di sempre più persone?

Però forse mettersi a bordo strada con le bandiere palestinesi, concordare con l'organizzazione di lasciar passare la corsa, vedere i corridori della Israel sfilare e farsi un'oretta di manifestazione dopo era più efficace.
A fine evento un bel flashmob concordato - anzi forse la parola giusta è concesso - quello sì che avrebbe fatto capire che le intenzioni sono serie.
Va bene tutto, ma evitiamo di prenderci in giro.

Molti son qua a lamentarsi sul fatto che si sia creato un precedente, che adesso - oddio - qualsiasi motivo sarà buono per interrompere una corsa, come faremo in futuro etc etc.
In parte è vero: è stato creato un precedente, ed è un precedente importante proprio perchè è significativo aver impedito, per una giusta causa, di portata universale ma strettamente connessa al mondo del ciclismo, lo svolgersi di una corsa di questo tenore.

Ora, sebbene io pensi che sia ridondante visto che l'ho specificato a più riprese, mi sembra necessario aggiungere una cosa: condanno gli atti che hanno portato al ferimento di alcuni corridori, con conseguenze più o meno gravi. Penso che anche all'interno di una manifestazione/protesta che decide di portare conflittualità in piazza i ciclisti debbano essere assolutamente tutelati dai manifestanti stessi. Non sono ovviamente loro l'obbiettivo, ed è miope pensarli responsabili di qualsivoglia cosa.
Se vi saranno nuove dimostrazioni io sono a favore dell'interruzione delle corse perchè penso sia il modo più forte in assoluto di far passare il messaggio agli organi responsabili ed il più veloce possibile per far sì che le cose cambino, ma ovviamente l'incolumità dei corridori deve essere prioritaria e garantita.

Sappiamo che l'affezione si manifesta in maniera differente da persona a persona: per me l'affezione a questo sport passa anche per il non vederci passare della merda simile, e se a tal scopo si renderà necessario bloccare parte delle corse in calendario, io personalmente me lo accollo.
E sticazzi del diritto mio, tuo, di Luca90 o di chicchessia di godersi "un evento sportivo senza che nessuno lo faccia saltare per aria per le cause più disparate", dato che queste cause sono tangibili e giuste.

Poi certo, ci si può sempre affidare al fatalismo spicciolo e frasi fatte sul fatto che tanto non cambia nulla, sul cosa pensi di aver ottenuto, tanto adesso corrono pure ad Emilia e Lombardia et similia, ma in tal caso a che pro fare qualsiasi cosa visto che tanto nulla cambia?
https://www.cicloweb.it/news/2380596874 ... lo-di-pace
Ecco qua quanta pressione ha messo all'UCI la serie di proteste in Spagna.
Ad Aigle non ci pensano nemmeno a mandare fuori dal circuito professionistico la Israel.
Poi, se vuoi, in privato, ti spiego anche perché.
Il comunicato è esattamente il risultato della pressione esercitata alla Vuelta, non so come si possa pensare il contrario. Poi che siano rimasti sulle loro posizioni è un dato di fatto, ed è uno schifo, ma è una battaglia che vale la pena portare avanti.
Per piacere, non rispondermi qualcosa del tipo "tanto non cambia niente": è una posizione banale, fatalista e che trovo di nessun interesse. Se si fossero scelte solo le battaglie dal risultato certo quante cose non sarebbero accadute.
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Re: Vuelta 2025

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Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 13:56
lucks83 ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 8:30
Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 0:09

Ma secondo te quanto accaduto a questa Vuelta non crea pressione nei confronti dell'UCI, o sulla Israel stessa?
Il rischio che le prossime corse del calendario o che il Tour '26 possa andare incontro ai medesimi problemi, specie per la Boucle viste le prime tappe in Catalogna, non crea dei problemi, pensieri, ansie?
Tutto è rimasto uguale, inalterato, anche se ora ne parlano un tot di testate ed il tema è stato portato all'attenzione di sempre più persone?

Però forse mettersi a bordo strada con le bandiere palestinesi, concordare con l'organizzazione di lasciar passare la corsa, vedere i corridori della Israel sfilare e farsi un'oretta di manifestazione dopo era più efficace.
A fine evento un bel flashmob concordato - anzi forse la parola giusta è concesso - quello sì che avrebbe fatto capire che le intenzioni sono serie.
Va bene tutto, ma evitiamo di prenderci in giro.

Molti son qua a lamentarsi sul fatto che si sia creato un precedente, che adesso - oddio - qualsiasi motivo sarà buono per interrompere una corsa, come faremo in futuro etc etc.
In parte è vero: è stato creato un precedente, ed è un precedente importante proprio perchè è significativo aver impedito, per una giusta causa, di portata universale ma strettamente connessa al mondo del ciclismo, lo svolgersi di una corsa di questo tenore.

Ora, sebbene io pensi che sia ridondante visto che l'ho specificato a più riprese, mi sembra necessario aggiungere una cosa: condanno gli atti che hanno portato al ferimento di alcuni corridori, con conseguenze più o meno gravi. Penso che anche all'interno di una manifestazione/protesta che decide di portare conflittualità in piazza i ciclisti debbano essere assolutamente tutelati dai manifestanti stessi. Non sono ovviamente loro l'obbiettivo, ed è miope pensarli responsabili di qualsivoglia cosa.
Se vi saranno nuove dimostrazioni io sono a favore dell'interruzione delle corse perchè penso sia il modo più forte in assoluto di far passare il messaggio agli organi responsabili ed il più veloce possibile per far sì che le cose cambino, ma ovviamente l'incolumità dei corridori deve essere prioritaria e garantita.

Sappiamo che l'affezione si manifesta in maniera differente da persona a persona: per me l'affezione a questo sport passa anche per il non vederci passare della merda simile, e se a tal scopo si renderà necessario bloccare parte delle corse in calendario, io personalmente me lo accollo.
E sticazzi del diritto mio, tuo, di Luca90 o di chicchessia di godersi "un evento sportivo senza che nessuno lo faccia saltare per aria per le cause più disparate", dato che queste cause sono tangibili e giuste.

Poi certo, ci si può sempre affidare al fatalismo spicciolo e frasi fatte sul fatto che tanto non cambia nulla, sul cosa pensi di aver ottenuto, tanto adesso corrono pure ad Emilia e Lombardia et similia, ma in tal caso a che pro fare qualsiasi cosa visto che tanto nulla cambia?
https://www.cicloweb.it/news/2380596874 ... lo-di-pace
Ecco qua quanta pressione ha messo all'UCI la serie di proteste in Spagna.
Ad Aigle non ci pensano nemmeno a mandare fuori dal circuito professionistico la Israel.
Poi, se vuoi, in privato, ti spiego anche perché.
Il comunicato è esattamente il risultato della pressione esercitata alla Vuelta, non so come si possa pensare il contrario. Poi che siano rimasti sulle loro posizioni è un dato di fatto, ed è uno schifo, ma è una battaglia che vale la pena portare avanti.
Per piacere, non rispondermi qualcosa del tipo "tanto non cambia niente": è una posizione banale, fatalista e che trovo di nessun interesse. Se si fossero scelte solo le battaglie dal risultato certo quante cose non sarebbero accadute.
Se ci leggi che da Aigle si stanno facendo la caccia addosso dalla paura, buon per te.
Io ci leggo altro invece.
E quello che ci leggo è che loro vanno avanti per la propria strada.
Solo il tempo dirà chi haa ragione tra noi due, ma su una cosa sono abbastanza certo: quella divisa la vedremo anche il prossimo anno, in gruppo.
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Re: Vuelta 2025

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Nel 2026 le corse in Spagna verranno boicottate da gran parte delle squadre WT.
Fossi un ds starei già stilando un calendario che non preveda nessun giorno di corsa in Spagna.
Sicuramente Pogacar e Vingegaard non ci metteranno piede,specialmente Vingegaard.
Il Pirata vive sempre nel cuore di chi lo ha amato.
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Re: Vuelta 2025

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Ultimo km ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 16:40 Nel 2026 le corse in Spagna verranno boicottate da gran parte delle squadre WT.
Fossi un ds starei già stilando un calendario che non preveda nessun giorno di corsa in Spagna.
Sicuramente Pogacar e Vingegaard non ci metteranno piede,specialmente Vingegaard.
molto probabile
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Re: Vuelta 2025

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Steven ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 12:10
Alce88 ha scritto: lunedì 15 settembre 2025, 19:29 Io quello che è successo alla vuelta l'ho trovato vergognoso, non per le proteste ma per come è stato gestito
L'Uci dovrebbe avere il coraggio, per un anno, di annullare la corsa oppure farlo di una settimana. Fare un GT in altri paesi poi vediamo se l'organizzazione non migliora
Ma non succederà niente e piano piano la mediocrità sarà una cosa normale anche a quei livelli
Gestione organizzativa davvero medievale ma la sensazione (sgradevole) è che l'organizzazione ad un certo punto sia stata abbandonata a sè stessa. Della serie "Questi qui vogliono far casino, vedetevela da soli".
Secondo me la storia non finisce qui, questa Vuelta potrebbe dare lo slancio a chi vuole far casino prendendo in mano qualsiasi pretesto.
Che sia Israele, la Palestina, la Russia, l'ambiente, le scie chimiche ecc.
sanchez sul podio di una convention domenica ha elogiato le proteste, proprio nn c'era la volontà politica di proteggere la corsa, si è preferito, da parte del Governo (il più attivo nella UE per cambiare la posizione della UE sul genocidio di Gaza) privilegiare la visibilità della protesta. è un braccio di ferro più grosso del semplice rapporto organizzatore-uci, e di mezzo ci vanno in tanti che non hanno voce in capitolo, per primi i corridori
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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Re: Vuelta 2025

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bartoli ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 11:10 Ci sono già voci che le Canarie ritirerebbero la candidatura per ospitare le frazioni finali della Vuelta 2026, e li girano dei bei soldini, quindi vedremo se qualcosa finalmente si muoverà
Eh ma sai, i salvatori del mondo che abbiamo anche su queste pagine mica se le fanno certe domande. I danni economici non toccano direttamente il loro portafoglio, quindi di certe questioni non gliene frega un cazzo.

Poi è chiaro, le Canarie campano principalmente di turismo e frotte di ciclisti le vedono ogni anno soprattutto grazie ai ritiri in altura, per cui sapranno andare ben avanti anche senza la Vuelta ma il punto che si voleva sottolineare è esattamente questo: proteste sregolate in cui nessuno paga niente, né in termini di carcere né di risarcimento economico, portano danni in termini d'immagine, di ritorno economico e (questo mi preme tornare a sottolinearlo perché purtroppo non ci si ragiona) possibili ulteriori danni alla pratica di questo sport (il fatto di poter essere aggrediti mentre si corre si unisce ai pericoli che il ciclismo porta e indurre genitori a spingere i figli alla pratica di altre discipline).
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Re: Vuelta 2025

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Anche a Barcellona stanno cominciando a spirare venti anti-Israel in vista del Tour
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Slegar
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Re: Vuelta 2025

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udra ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 19:57 Anche a Barcellona stanno cominciando a spirare venti anti-Israel in vista del Tour
Gia alla Volta del 2024 fu rimosso il nome Israel da bus e ammiraglie:
https://www.tuttobiciweb.it/article/202 ... ta-rimossa
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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aitutaki1
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Re: Vuelta 2025

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bartoli ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 11:10
Ci sono già voci che le Canarie ritirerebbero la candidatura per ospitare le frazioni finali della Vuelta 2026, e li girano dei bei soldini, quindi vedremo se qualcosa finalmente si muoverà
Si ma non per le proteste per la presenza della Israel !
https://www.cicloweb.it/news/6626099559 ... all-inizio
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Babylon
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Re: Vuelta 2025

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Antares ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 18:16
bartoli ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 11:10 Ci sono già voci che le Canarie ritirerebbero la candidatura per ospitare le frazioni finali della Vuelta 2026, e li girano dei bei soldini, quindi vedremo se qualcosa finalmente si muoverà
Eh ma sai, i salvatori del mondo che abbiamo anche su queste pagine mica se le fanno certe domande. I danni economici non toccano direttamente il loro portafoglio, quindi di certe questioni non gliene frega un cazzo.

Poi è chiaro, le Canarie campano principalmente di turismo e frotte di ciclisti le vedono ogni anno soprattutto grazie ai ritiri in altura, per cui sapranno andare ben avanti anche senza la Vuelta ma il punto che si voleva sottolineare è esattamente questo: proteste sregolate in cui nessuno paga niente, né in termini di carcere né di risarcimento economico, portano danni in termini d'immagine, di ritorno economico e (questo mi preme tornare a sottolinearlo perché purtroppo non ci si ragiona) possibili ulteriori danni alla pratica di questo sport (il fatto di poter essere aggrediti mentre si corre si unisce ai pericoli che il ciclismo porta e indurre genitori a spingere i figli alla pratica di altre discipline).
Presa di posizione forte sul genocidio, e che dovrebbe fare riflettere; boicottaggio attivo ed evidente risultato di una pressione forte e percepita; ma qui siamo a fare polemica sul fatto che si perdano dei soldi, si rovini l'immagine di questo sport, che non vi sia ritorno economico, che i diritti dei lavoratori vengano calpestati, oltre a tentate frecciatine teoricamente screditanti.
Insomma normale ribaltamento e parziale sussunzione comoda di certi temi, banale funzionamento del sistema.

Procediamo oltre, che di interessante in tali sterili polemiche c'è ben poco.
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Re: Vuelta 2025

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Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 23:19 ma qui siamo a fare polemica sul fatto che si perdano dei soldi, si rovini l'immagine di questo sport, che non vi sia ritorno economico, che i diritti dei lavoratori vengano calpestati, oltre a tentate frecciatine teoricamente screditanti.
Pare di leggere Nonno Simpson quando dice "Il mio Homer sarà pure un bugiardo, un maiale, un idiota, un comunista....ma vi assicuro che non è una pornostar".
bartoli
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Re: Vuelta 2025

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Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 23:19
Antares ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 18:16
bartoli ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 11:10 Ci sono già voci che le Canarie ritirerebbero la candidatura per ospitare le frazioni finali della Vuelta 2026, e li girano dei bei soldini, quindi vedremo se qualcosa finalmente si muoverà
Eh ma sai, i salvatori del mondo che abbiamo anche su queste pagine mica se le fanno certe domande. I danni economici non toccano direttamente il loro portafoglio, quindi di certe questioni non gliene frega un cazzo.

Poi è chiaro, le Canarie campano principalmente di turismo e frotte di ciclisti le vedono ogni anno soprattutto grazie ai ritiri in altura, per cui sapranno andare ben avanti anche senza la Vuelta ma il punto che si voleva sottolineare è esattamente questo: proteste sregolate in cui nessuno paga niente, né in termini di carcere né di risarcimento economico, portano danni in termini d'immagine, di ritorno economico e (questo mi preme tornare a sottolinearlo perché purtroppo non ci si ragiona) possibili ulteriori danni alla pratica di questo sport (il fatto di poter essere aggrediti mentre si corre si unisce ai pericoli che il ciclismo porta e indurre genitori a spingere i figli alla pratica di altre discipline).
Presa di posizione forte sul genocidio, e che dovrebbe fare riflettere; boicottaggio attivo ed evidente risultato di una pressione forte e percepita; ma qui siamo a fare polemica sul fatto che si perdano dei soldi, si rovini l'immagine di questo sport, che non vi sia ritorno economico, che i diritti dei lavoratori vengano calpestati, oltre a tentate frecciatine teoricamente screditanti.
Insomma normale ribaltamento e parziale sussunzione comoda di certi temi, banale funzionamento del sistema.

Procediamo oltre, che di interessante in tali sterili polemiche c'è ben poco.
In realtà stavo evidenziando come la protesta abbia un risvolto positivo e non disfunzionale
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Antares
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Re: Vuelta 2025

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Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 23:19
Antares ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 18:16
bartoli ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 11:10 Ci sono già voci che le Canarie ritirerebbero la candidatura per ospitare le frazioni finali della Vuelta 2026, e li girano dei bei soldini, quindi vedremo se qualcosa finalmente si muoverà
Eh ma sai, i salvatori del mondo che abbiamo anche su queste pagine mica se le fanno certe domande. I danni economici non toccano direttamente il loro portafoglio, quindi di certe questioni non gliene frega un cazzo.

Poi è chiaro, le Canarie campano principalmente di turismo e frotte di ciclisti le vedono ogni anno soprattutto grazie ai ritiri in altura, per cui sapranno andare ben avanti anche senza la Vuelta ma il punto che si voleva sottolineare è esattamente questo: proteste sregolate in cui nessuno paga niente, né in termini di carcere né di risarcimento economico, portano danni in termini d'immagine, di ritorno economico e (questo mi preme tornare a sottolinearlo perché purtroppo non ci si ragiona) possibili ulteriori danni alla pratica di questo sport (il fatto di poter essere aggrediti mentre si corre si unisce ai pericoli che il ciclismo porta e indurre genitori a spingere i figli alla pratica di altre discipline).
Presa di posizione forte sul genocidio, e che dovrebbe fare riflettere; boicottaggio attivo ed evidente risultato di una pressione forte e percepita; ma qui siamo a fare polemica sul fatto che si perdano dei soldi, si rovini l'immagine di questo sport, che non vi sia ritorno economico, che i diritti dei lavoratori vengano calpestati, oltre a tentate frecciatine teoricamente screditanti.
Insomma normale ribaltamento e parziale sussunzione comoda di certi temi, banale funzionamento del sistema.

Procediamo oltre, che di interessante in tali sterili polemiche c'è ben poco.
A me invece sembra che chiunque non abbia il tuo punto di vista (eppure ti è stato spiegato più volte che le ragioni della protesta sono più che legittime e che si contestano soltanto certe evidenti cagate fuori dal vaso. Si sono pure fatte delle proposte per protestare e bloccare la corsa in maniera più intelligente) o che si esprima in certi termini venga tacciato di essere un fuori dal mondo, come uno che se ne frega totalmente di certe cose, senza peraltro conoscere nulla della vita dell'interlocutore (anche se poi è ovvio e legittimo che uno non conosca i cazzi degli altri su un forum ma proprio per questo chi non sa dovrebbe tacere o quantomeno non allargarsi più del dovuto). Ovvio che se si ha una visione univoca, in cui indossare il paraocchi che meglio fa comodo, non ci si possa minimamente preoccupare di tutta una serie di conseguenze che certe azioni possono generare. Che ci si vuol fare, magari sono cose che forse può realmente capire solo chi col ciclismo in qualche modo ci ha lavorato e ci lavora (e nel mio piccolissimo rientro anch'io nella categoria).

In ogni modo lasciamo trascorrere il tempo e vediamo che genere d'iniziative verranno messe ancora in atto. Se però non vedremo mai nessuna partita di calcio, di basket, di tennis, nessuna gara di MotoGP o di Formula 1 o nessun meeting di atletica interrotte da proteste forti, allora sarà ben chiaro che il problema non risiederà nella semplice presenza della Israel alle gare ma ci saranno responsabilità grosse di chi permette di danneggiare e creare sistematicamente problemi soltanto al ciclismo. Per me tutto diventerà realmente credibile quando vedrò una reale par condicio e non un accanimento a senso unico.
Babylon
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Re: Vuelta 2025

Messaggio da leggere da Babylon »

bartoli ha scritto: mercoledì 17 settembre 2025, 0:29
Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 23:19
Antares ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 18:16

Eh ma sai, i salvatori del mondo che abbiamo anche su queste pagine mica se le fanno certe domande. I danni economici non toccano direttamente il loro portafoglio, quindi di certe questioni non gliene frega un cazzo.

Poi è chiaro, le Canarie campano principalmente di turismo e frotte di ciclisti le vedono ogni anno soprattutto grazie ai ritiri in altura, per cui sapranno andare ben avanti anche senza la Vuelta ma il punto che si voleva sottolineare è esattamente questo: proteste sregolate in cui nessuno paga niente, né in termini di carcere né di risarcimento economico, portano danni in termini d'immagine, di ritorno economico e (questo mi preme tornare a sottolinearlo perché purtroppo non ci si ragiona) possibili ulteriori danni alla pratica di questo sport (il fatto di poter essere aggrediti mentre si corre si unisce ai pericoli che il ciclismo porta e indurre genitori a spingere i figli alla pratica di altre discipline).
Presa di posizione forte sul genocidio, e che dovrebbe fare riflettere; boicottaggio attivo ed evidente risultato di una pressione forte e percepita; ma qui siamo a fare polemica sul fatto che si perdano dei soldi, si rovini l'immagine di questo sport, che non vi sia ritorno economico, che i diritti dei lavoratori vengano calpestati, oltre a tentate frecciatine teoricamente screditanti.
Insomma normale ribaltamento e parziale sussunzione comoda di certi temi, banale funzionamento del sistema.

Procediamo oltre, che di interessante in tali sterili polemiche c'è ben poco.
In realtà stavo evidenziando come la protesta abbia un risvolto positivo e non disfunzionale
Ma infatti lo avevo ben capito, è Antares che aveva inteso il tuo messaggio in maniera diametralmente opposta, motivo per cui gli ho risposto in tal modo.
Babylon
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Re: Vuelta 2025

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cycling_chrnicles ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 23:39
Babylon ha scritto: martedì 16 settembre 2025, 23:19 ma qui siamo a fare polemica sul fatto che si perdano dei soldi, si rovini l'immagine di questo sport, che non vi sia ritorno economico, che i diritti dei lavoratori vengano calpestati, oltre a tentate frecciatine teoricamente screditanti.
Pare di leggere Nonno Simpson quando dice "Il mio Homer sarà pure un bugiardo, un maiale, un idiota, un comunista....ma vi assicuro che non è una pornostar".
Ti chiedo per favore di elaborare
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