Se son furbi e vinge va al giro ci manderai ancora del toro contro vinge.. una sarebbe una grande sfida e 2 deve sudarsela vinge
Isaac Del Toro
Re: Isaac Del Toro
va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Re: Isaac Del Toro
Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Re: Isaac Del Toro
Mediaticamente sì, tecnicamente no.Fiammingo ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 23:15Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
Re: Isaac Del Toro
si stava discutendo del logorio fisico e del rischio di bruciare atleticamente un corridore 22enne con GIro e Vuelta, non dei vantaggi che potrebbe avere dai due percorsi.Fiammingo ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 23:15Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Che poi, parliamone di quanta fiducia gli avrebbe dato stare lì nei primissimi e fare da pedina alternativa, senza pressioni sul fare risultato, che potrebbe scardinare la resistenza di Vingegaard (in certe tappe ha faticato moltissimo) anche alla Vuelta, rispetto a vincere corse di importanza obiettivamente minore dove la concorrenza non è esattamente di primissimo livello. Si può discutere di questo, per carità, ma il punto era un altro...
Re: Isaac Del Toro
Mah, sei tu che parlavi di "Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta ". Comuqnue per fare pedina alternativa, sarai senz'altro come meno pressione psicologica, ma devi tenere comuqnue duro tutti i giorni, senno l' "alternativa" va subito a farsi benedire. Per me l'uae ha fato benissimo a giocarlo cosi, si è fatto una bella esperienza alle corse di un giorno. sperimentando diverse soluzioni tattiche, che facendo vuelta non avrebbe potuto fare. In ottica corsa a tappe, l'esperienza del giro è stata ottima, per quanto riguarda le corse in linea, questo settembre è stato a mio parere un ottimo investimento per le future classiche-mondiali che disputerà.herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 6:37si stava discutendo del logorio fisico e del rischio di bruciare atleticamente un corridore 22enne con GIro e Vuelta, non dei vantaggi che potrebbe avere dai due percorsi.Fiammingo ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 23:15Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53
va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Che poi, parliamone di quanta fiducia gli avrebbe dato stare lì nei primissimi e fare da pedina alternativa, senza pressioni sul fare risultato, che potrebbe scardinare la resistenza di Vingegaard (in certe tappe ha faticato moltissimo) anche alla Vuelta, rispetto a vincere corse di importanza obiettivamente minore dove la concorrenza non è esattamente di primissimo livello. Si può discutere di questo, per carità, ma il punto era un altro...
Re: Isaac Del Toro
beh, ma del toro alla vuelta non avrebbe fatto il cacciatore di tappe, ma al peggio sarebbe arrivato terzo in classifica. Con l'opportunità di mettere in mezzo vingegaard (un po' come ha fatto la bora nella tappa di Pellizzari) che a quel punto si sarebbe ritrovato in una situazione molto più spinosa.Fiammingo ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 23:15Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Re: Isaac Del Toro
rispondevo a herbie che parlava di ruolo da battitore libero, per come la intendo io se fai battitore libero non fai classifica
Re: Isaac Del Toro
io intendevo proprio quello che ha scritto luketaro con "battitore libero". Libero nel senso che ovviamente pur rimanendo in classifica, cosa per lui non difficile, non avrebbe avuto nessuna particolare pressione per il risultato, potendo muoversi da più lontano per metter in mezzo Vingegaard, molto più di quello hanno potuto fare Vine e , come prevedibile, Ayuso.
Il "per quanto riguarda la crescita" riguardava il fatto che secondo Atlantic la crescita ne sarebbe stata irrimediabilmente condizionata o addirittura rovinata. Quindi ho scritto che, per quanto riguarda IL DANNO POSSIBILE (era comprensibilmente sottinteso, mi pare) alla sua crescita, a mio parere è stato più logorante fare quello che sta facendo rispetto al correre una Vuelta più "rilassato".
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Re: Isaac Del Toro
Ha vinto Larciano Toscana Peccioli Matteotti e probabilmente non ha ancora finito, ma davvero bisogna continuare ad insistere che era meglio andare alla Vuelta a fare il vice Almeida ?? Mi sembra un po' un punto preso, poi certo tutte le opinioni di erse son più che legittime anzi doverose però i risultati non paiono affatto malvagi...
Re: Isaac Del Toro
MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:30io intendevo proprio quello che ha scritto luketaro con "battitore libero". Libero nel senso che ovviamente pur rimanendo in classifica, cosa per lui non difficile, non avrebbe avuto nessuna particolare pressione per il risultato, potendo muoversi da più lontano per metter in mezzo Vingegaard, molto più di quello hanno potuto fare Vine e , come prevedibile, Ayuso.
Il "per quanto riguarda la crescita" riguardava il fatto che secondo Atlantic la crescita ne sarebbe stata irrimediabilmente condizionata o addirittura rovinata. Quindi ho scritto che, per quanto riguarda IL DANNO POSSIBILE (era comprensibilmente sottinteso, mi pare) alla sua crescita, a mio parere è stato più logorante fare quello che sta facendo rispetto al correre una Vuelta più "rilassato".
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
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Re: Isaac Del Toro
a questo punto mi pare indiscutibile abbia fatto un'ottima scelta. Non ricordo un altro vincere 4 gare consecutive in Italia (ma qualcuno con memoria migliore lo dirà).rododendro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:55 Ha vinto Larciano Toscana Peccioli Matteotti e probabilmente non ha ancora finito, ma davvero bisogna continuare ad insistere che era meglio andare alla Vuelta a fare il vice Almeida ?? Mi sembra un po' un punto preso, poi certo tutte le opinioni di erse son più che legittime anzi doverose però i risultati non paiono affatto malvagi...
Isaac del Toro: altro fenomeno ?
Re: Isaac Del Toro
Non sono consecutive perché è arrivato 31esimo al Pantani per essere precisi... Hirschi lo scorso anno vinse consecutivamente San Sebastian, Plouay, Larciano, Peccioli e Pantani. Non corse il Matteotti ma vinse anche la gara successiva in Italia (la Coppa Agostoni dopo il mondiale svizzero)Joannes Muller ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:21a questo punto mi pare indiscutibile abbia fatto un'ottima scelta. Non ricordo un altro vincere 4 gare consecutive in Italia (ma qualcuno con memoria migliore lo dirà).rododendro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:55 Ha vinto Larciano Toscana Peccioli Matteotti e probabilmente non ha ancora finito, ma davvero bisogna continuare ad insistere che era meglio andare alla Vuelta a fare il vice Almeida ?? Mi sembra un po' un punto preso, poi certo tutte le opinioni di erse son più che legittime anzi doverose però i risultati non paiono affatto malvagi...
Isaac del Toro: altro fenomeno ?
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Re: Isaac Del Toro
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:15MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:30io intendevo proprio quello che ha scritto luketaro con "battitore libero". Libero nel senso che ovviamente pur rimanendo in classifica, cosa per lui non difficile, non avrebbe avuto nessuna particolare pressione per il risultato, potendo muoversi da più lontano per metter in mezzo Vingegaard, molto più di quello hanno potuto fare Vine e , come prevedibile, Ayuso.
Il "per quanto riguarda la crescita" riguardava il fatto che secondo Atlantic la crescita ne sarebbe stata irrimediabilmente condizionata o addirittura rovinata. Quindi ho scritto che, per quanto riguarda IL DANNO POSSIBILE (era comprensibilmente sottinteso, mi pare) alla sua crescita, a mio parere è stato più logorante fare quello che sta facendo rispetto al correre una Vuelta più "rilassato".
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
Re: Isaac Del Toro
penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:15MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:30
io intendevo proprio quello che ha scritto luketaro con "battitore libero". Libero nel senso che ovviamente pur rimanendo in classifica, cosa per lui non difficile, non avrebbe avuto nessuna particolare pressione per il risultato, potendo muoversi da più lontano per metter in mezzo Vingegaard, molto più di quello hanno potuto fare Vine e , come prevedibile, Ayuso.
Il "per quanto riguarda la crescita" riguardava il fatto che secondo Atlantic la crescita ne sarebbe stata irrimediabilmente condizionata o addirittura rovinata. Quindi ho scritto che, per quanto riguarda IL DANNO POSSIBILE (era comprensibilmente sottinteso, mi pare) alla sua crescita, a mio parere è stato più logorante fare quello che sta facendo rispetto al correre una Vuelta più "rilassato".
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
Re: Isaac Del Toro
può darsi, ma si è scoperto certo in questo mese come corridore da classiche...Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:15
MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
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Re: Isaac Del Toro
ma, insomma... lo scatto bruciante lo ricordo già dal Down Under, se corresse in un'altra squadra era la punta per le Ardenne già quest'anno.herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 16:41può darsi, ma si è scoperto certo in questo mese come corridore da classiche...Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
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Re: Isaac Del Toro
grazie millePomodori ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:27
Non sono consecutive perché è arrivato 31esimo al Pantani per essere precisi... Hirschi lo scorso anno vinse consecutivamente San Sebastian, Plouay, Larciano, Peccioli e Pantani. Non corse il Matteotti ma vinse anche la gara successiva in Italia (la Coppa Agostoni dopo il mondiale svizzero)
Re: Isaac Del Toro
Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:15
MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
Re: Isaac Del Toro
Anche io la penso così.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
Vincere a raffica contro ciclisti di secondo piano ti fa sentire un Dio, soprattutto a 21 anni e mezzo.
Poi però arriva il momento di confrontarti con quelli forti davvero.
E se li batti, allora si può dire che il percorso sia stato formativo.
Se invece prendi una scoppola, o comunque vieni battuto abbastanza nettamente, prendi una ridimensionata che non ti fa di certo bene, a livello di testa.
Re: Isaac Del Toro
si, infatti non mi ha scritto il NON tra scoperto e certo.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:28ma, insomma... lo scatto bruciante lo ricordo già dal Down Under, se corresse in un'altra squadra era la punta per le Ardenne già quest'anno.herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 16:41può darsi, ma si è scoperto certo in questo mese come corridore da classiche...Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13
penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vuelta
Re: Isaac Del Toro
assolutamente d'accordo.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
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Re: Isaac Del Toro
Non è formativo prepararsi per un secondo GT. Senza preparazione specifica, sarebbe stato molto incostante. Con la preparazione specifica, avrebbe lavorato troppo poco sulla potenza del motore.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
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Re: Isaac Del Toro
Del Toro ha bisogno di lavorare assiduamente per migliorare la "potenza del motore"?StipemdioXTutti ha scritto: ↑martedì 16 settembre 2025, 23:01Non è formativo prepararsi per un secondo GT. Senza preparazione specifica, sarebbe stato molto incostante. Con la preparazione specifica, avrebbe lavorato troppo poco sulla potenza del motore.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13
penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vuelta

Re: Isaac Del Toro
Leggendo questo commento sono a metà tra il "non riesco a capire cosa volesse veramente dire" ed il "per me il ciclismo e l'allenamento funziona in un'altra maniera di come è inteso nel messaggio".StipemdioXTutti ha scritto: ↑martedì 16 settembre 2025, 23:01Non è formativo prepararsi per un secondo GT. Senza preparazione specifica, sarebbe stato molto incostante. Con la preparazione specifica, avrebbe lavorato troppo poco sulla potenza del motore.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13
penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vuelta
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Re: Isaac Del Toro
Già detto che per guardare la finale dei mondiali di pallavolo mi sono perso tutta la sua fuga con Pogacar.
Eppure mi viene il sospetto che oggi pur correndo per due nazionali differenti hanno corso come se stessero sempre gareggiando in UAE.
Altrimenti non si spiega un crollo improvviso del messicano.
Voglio dire, ok la giovane età ma uno ad una certa uno dovrebbe essere consapevole pressappoco della propria autonomia.
Sembra che anziché gareggiare per se stesso abbia dato tutto per dare manforte alla fuga di quello che dovrebbe essere in linea teorica pur sempre il suo capitano in UAE.
Eppure mi viene il sospetto che oggi pur correndo per due nazionali differenti hanno corso come se stessero sempre gareggiando in UAE.
Altrimenti non si spiega un crollo improvviso del messicano.
Voglio dire, ok la giovane età ma uno ad una certa uno dovrebbe essere consapevole pressappoco della propria autonomia.
Sembra che anziché gareggiare per se stesso abbia dato tutto per dare manforte alla fuga di quello che dovrebbe essere in linea teorica pur sempre il suo capitano in UAE.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Isaac Del Toro
Sì. Può essere.
Poi però è arrivato settimo al traguardo di un mondiale durissimo, e su una distanza del genere, per la sua età, è questo il suo livello attualmente rispetto agli altri, secondo me, due posizioni in più, due posizioni in meno.
Poi però è arrivato settimo al traguardo di un mondiale durissimo, e su una distanza del genere, per la sua età, è questo il suo livello attualmente rispetto agli altri, secondo me, due posizioni in più, due posizioni in meno.
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Re: Isaac Del Toro
Sì, assolutamente.herbie ha scritto: ↑mercoledì 17 settembre 2025, 13:25Del Toro ha bisogno di lavorare assiduamente per migliorare la "potenza del motore"?StipemdioXTutti ha scritto: ↑martedì 16 settembre 2025, 23:01Non è formativo prepararsi per un secondo GT. Senza preparazione specifica, sarebbe stato molto incostante. Con la preparazione specifica, avrebbe lavorato troppo poco sulla potenza del motore.![]()
Mi dà più fiducia il suo Mondiale, crono compresa, che quello di Seixas.
A 20 anni hai una potenza e una freschezza gratuite, che con gli anni non riuscirai a replicare se non con allenamenti mirati. Anni dopo neanche con quelli. È giusto quindi partire da una buona base di potenza, anche tralasciando possibili buoni risultati nei GT.
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Re: Isaac Del Toro
Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Re: Isaac Del Toro
Nel senso che secondo il tuo punto di vista il francesino "sta già arrivando" ?StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:38 Mi dà più fiducia il suo Mondiale, crono compresa, che quello di Seixas.
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Re: Isaac Del Toro
Nel senso che, rapportando all' atletica, quella di oggi sarebbe come una maratona, mi fa un po' storcere il naso vedere un 19enne andare forte in una maratona. In ottica maratona preferirei che andasse forte in un 5000, per poi allungare la gittata.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:48Nel senso che secondo il tuo punto di vista il francesino "sta già arrivando" ?StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:38 Mi dà più fiducia il suo Mondiale, crono compresa, che quello di Seixas.
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Re: Isaac Del Toro
Per me il suo problema è che ad oggi ha l'autonomia di ulissi.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Bisognerà vedere se riuscirà a migliorare su questa cosa (se gli sarà possibile).
Re: Isaac Del Toro
Ma questi, se ci pensi, sono i dubbi che ci portiamo appresso in chiave futura circa le nuove generazioni. Un Seixas (o anche un Finn) che fanno i buchi in terra già ora li faranno anche a 32-33 anni (sempre se saranno ancora in gruppo)?StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 18:32Nel senso che, rapportando all' atletica, quella di oggi sarebbe come una maratona, mi fa un po' storcere il naso vedere un 19enne andare forte in una maratona. In ottica maratona preferirei che andasse forte in un 5000, per poi allungare la gittata.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:48Nel senso che secondo il tuo punto di vista il francesino "sta già arrivando" ?StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:38 Mi dà più fiducia il suo Mondiale, crono compresa, che quello di Seixas.
Per adesso possiamo dire che è stata una prestazione notevolissima per essere il mondiale d'esordio (e per uno che ha corso zero classiche dal chilometraggio over 200), in futuro vedremo.
Su Del Toro, come dicevo, secondo me la carenza di partecipazione a determinate classiche (lui rispetto al francese ha già corso due Milano-Sanremo almeno)può spiegare il perché non sia riuscito a reggere né il passo di Tadej, né di quelli che sono poi andati a giocarsi il podio e vivaddio se le cose per lui stanno ancora così.
Re: Isaac Del Toro
Ma è comprensibilissimo. Visto che l'hai citato, è chiaro che Diego sia arrivato al professionismo come quello che aveva vinto due mondiali consecutivi esattamente come Finn (lui però entrambi da juniores) e che sarebbe stato colui in grado di venire esattamente dopo la generazione dei Bartoli, Bettini, Di Luca, Rebellin, Casagrande e chi più ne ha più ne metta. Col tempo purtroppo abbiamo visto che, arrivati ad un certo punto della corsa, in determinati contesti non era in grado di essere competitivo per giocarsi il successo pesante (è capitato che anche al Giro d'Italia abbia vinto tappe lunghe anche più di 200 chilometri ma lì, appunto, il contesto era diverso).
Qui abbiamo un ragazzo che, potenzialmente, il salto di qualità anche nelle classiche ha tutte le carte in regola per poterlo fare ma purtroppo si trova nella squadra che più di qualunque altra gli tarpa le ali (per ovvi e prevedibilissimi motivi) nelle ambizioni personali. Starà quindi a lui decidere se accontentarsi delle briciole che Tadej gli lascerà (con l'ulteriore pressione di dover essere lui a vincere in sua eventuale assenza) o se decidere di cambiare aria e fare il capitano altrove.
Re: Isaac Del Toro
Adesso che Ayuso è andato, credo che Isaac non avrà problemi a farsi un GT da capitano unico.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Tornando al discorso iniziale, sono d'accordo con te sul fatto che è davvero improbabile che abbia fatto da gregario a Pogacar.
A me queste dietrologie fanno davvero sorridere, perché a volte basterebbe ragionarci su, per capire che uno a 21 anni e mezzo è spinto dall'entusiasmo della gioventù e ci prova a prendersi una medaglia..poi che abbia fatto un errore di valutazione nel seguire Pogacar ci sta, tutta esperienza ma si cresce anche sbagliando.
Concludo dicendo che le teorie complottistiche sono sempre affascinanti, ma se si guardassero un pó di più le corse ci si sarebbe già accorti, da un paio di mesi, che Isaac non ha ancora certe distanze nelle gambe, nonostante l'ottima forma.
Altrimenti dovrei dedurre che a San Sebastian ha corso per fare da gregario a Christen...
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Re: Isaac Del Toro
Antares, ma in un'altra squadra che cosa potrebbe vincere che non vince con la uae?Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 18:50.
Qui abbiamo un ragazzo che, potenzialmente, il salto di qualità anche nelle classiche ha tutte le carte in regola per poterlo fare ma purtroppo si trova nella squadra che più di qualunque altra gli tarpa le ali (per ovvi e prevedibilissimi motivi) nelle ambizioni personali. Starà quindi a lui decidere se accontentarsi delle briciole che Tadej gli lascerà (con l'ulteriore pressione di dover essere lui a vincere in sua eventuale assenza) o se decidere di cambiare aria e fare il capitano altrove.
La presenza di Pogacar è un problema più per gli avversari che per i compagni di squadra. Il rischio di fare un GT da gregario secondo me ancora non lo corre, per lo meno sul programma iniziale. Secondo me si spartiranno i tre GT Almeida, Pogacar e Del Toro, come capitani in partenza. Lui essendo così giovane non gli faranno fare il secondo GT. Invece per le classiche quali potrebbe vincere fuori dalla sua squadra? Pogacar corre tutte quelle più importanti, stando nella uae lui e Narvaez potrebbero pianificarsi le corse di un giorno e le piccole forze a tappe da vincere conoscendo il programma dello sloveno. Altrove non lo puoi fare, o perlomeno non lo puoi pianificare troppo tempo prima.
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Re: Isaac Del Toro
comunque oggi è stato un buon compagno di squadra
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Re: Isaac Del Toro
Che poi Pogacar ha già in bacheca 3 Liegi e 4 Lombardia (e tra 2 settimane vediamo se diventano 5).StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:29Antares, ma in un'altra squadra che cosa potrebbe vincere che non vince con la uae?Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 18:50.
Qui abbiamo un ragazzo che, potenzialmente, il salto di qualità anche nelle classiche ha tutte le carte in regola per poterlo fare ma purtroppo si trova nella squadra che più di qualunque altra gli tarpa le ali (per ovvi e prevedibilissimi motivi) nelle ambizioni personali. Starà quindi a lui decidere se accontentarsi delle briciole che Tadej gli lascerà (con l'ulteriore pressione di dover essere lui a vincere in sua eventuale assenza) o se decidere di cambiare aria e fare il capitano altrove.
La presenza di Pogacar è un problema più per gli avversari che per i compagni di squadra. Il rischio di fare un GT da gregario secondo me ancora non lo corre, per lo meno sul programma iniziale. Secondo me si spartiranno i tre GT Almeida, Pogacar e Del Toro, come capitani in partenza. Lui essendo così giovane non gli faranno fare il secondo GT. Invece per le classiche quali potrebbe vincere fuori dalla sua squadra? Pogacar corre tutte quelle più importanti, stando nella uae lui e Narvaez potrebbero pianificarsi le corse di un giorno e le piccole forze a tappe da vincere conoscendo il programma dello sloveno. Altrove non lo puoi fare, o perlomeno non lo puoi pianificare troppo tempo prima.
Non mi stupirei se, nell'ottica di una programmazione diversa del suo calendario, in futuro lasciasse spazio a Del Toro, in queste due gare.
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Re: Isaac Del Toro
Tutta questa premessa in cui al solito qualcuno parte per la tangente costruendosi il suo solito castello di sabbia solo per cercare la solita polemica dettata ovviamente da propri rancori passati, non c'entra assolutamente nulla con la mia considerazione.
A quell'età ci sta assolutamente farsi prendere dalla foga del momento, capire meno i propri limiti.
Il problema è l'aver ceduto di schianto dopo che qualche secondo prima era ancora li che collaborava.
Uno che è alla canna del gas prima di cedere di schianto casomai si limita a starsene a ruota cominciando a diminuire i cambi.
Invece la condotta di Del Toro sembra proprio essere stata quella di uno che ha deciso di aiutare Pogacar anche quando ormai non ne aveva più, ergo, ha agito come un gregario.
E anche qui, all'interno di un mondiale cose già viste in passato anche recentissimo, anzi anche di molto peggio, tipo compagni della stessa nazionale che si correvano contro causa dissapori storici tra i propri team di appartenenza.
A quell'età ci sta assolutamente farsi prendere dalla foga del momento, capire meno i propri limiti.
Il problema è l'aver ceduto di schianto dopo che qualche secondo prima era ancora li che collaborava.
Uno che è alla canna del gas prima di cedere di schianto casomai si limita a starsene a ruota cominciando a diminuire i cambi.
Invece la condotta di Del Toro sembra proprio essere stata quella di uno che ha deciso di aiutare Pogacar anche quando ormai non ne aveva più, ergo, ha agito come un gregario.
E anche qui, all'interno di un mondiale cose già viste in passato anche recentissimo, anzi anche di molto peggio, tipo compagni della stessa nazionale che si correvano contro causa dissapori storici tra i propri team di appartenenza.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Isaac Del Toro
Però il discorso che ti faccio è: se Tadej fa ogni anno Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia, in che occasione Del Toro potrà correrle con lecite ambizioni di risultato? Come ti dicevo, bene che andrà potrà succedere che in UAE facciano doppietta, nel caso Isaac venisse completamente sgravato da compiti di gregariato e lasciato libero magari di scattare e staccare gli altri una volta che l'assolo di Tadej fosse pienamente messo in cassaforte. Però fare secondo significa fare secondo, non significa vincere. Chiaro che, come sostieni, non è detto che andando in un'altra squadra le sue prestazioni ne beneficerebbero (basti confrontare le prestazioni di quest'anno di Hirschi con quelle degli anni precedenti).StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:29Antares, ma in un'altra squadra che cosa potrebbe vincere che non vince con la uae?Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 18:50.
Qui abbiamo un ragazzo che, potenzialmente, il salto di qualità anche nelle classiche ha tutte le carte in regola per poterlo fare ma purtroppo si trova nella squadra che più di qualunque altra gli tarpa le ali (per ovvi e prevedibilissimi motivi) nelle ambizioni personali. Starà quindi a lui decidere se accontentarsi delle briciole che Tadej gli lascerà (con l'ulteriore pressione di dover essere lui a vincere in sua eventuale assenza) o se decidere di cambiare aria e fare il capitano altrove.
La presenza di Pogacar è un problema più per gli avversari che per i compagni di squadra. Il rischio di fare un GT da gregario secondo me ancora non lo corre, per lo meno sul programma iniziale. Secondo me si spartiranno i tre GT Almeida, Pogacar e Del Toro, come capitani in partenza. Lui essendo così giovane non gli faranno fare il secondo GT. Invece per le classiche quali potrebbe vincere fuori dalla sua squadra? Pogacar corre tutte quelle più importanti, stando nella uae lui e Narvaez potrebbero pianificarsi le corse di un giorno e le piccole forze a tappe da vincere conoscendo il programma dello sloveno. Altrove non lo puoi fare, o perlomeno non lo puoi pianificare troppo tempo prima.
Il mio discorso puntava semplicemente ad evidenziare che Isaac può, in teoria, migliorare la cilindrata del motore solo se si trova nella condizione di andare oltre i suoi limiti e lottare per la vittoria e lui sulle Ardenne o al Lombardia ha speranza di correrle da capitano solo se Tadej decide di farsi da parte. Nei grandi giri invece già le cose sono diverse, in quanto sapendo già dove non correrà Pogacar potrebbe concentrare la preparazione su quelle per puntare al bersaglio grosso (tenendo pure presente che potrebbero comunque decidere di portarlo nello stesso giro che corre Tadej con l'obiettivo di fungere da piano B o comunque di tirare per lui quando serve).
Re: Isaac Del Toro
Se ha avuto problemi di stomaco è possibile che non abbia digerito bene e finito gli zuccheri e quindi passi dallo stare bene al piantarti nel giro di 5 minuti. A prescindere da ciò gli manca chiaramente esperienza in corse di 5-6h.
Certo date le circostanze non mi sento di condannare a prescindere chi ha altre visioni
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Re: Isaac Del Toro
Cedere di schianto su questo percorso, dopo più di 200km, significa andare incontro al ritiro o finire nelle ultimissime posizioni.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:36 Tutta questa premessa in cui al solito qualcuno parte per la tangente costruendosi il suo solito castello di sabbia solo per cercare la solita polemica dettata ovviamente da propri rancori passati, non c'entra assolutamente nulla con la mia considerazione.
A quell'età ci sta assolutamente farsi prendere dalla foga del momento, capire meno i propri limiti.
Il problema è l'aver ceduto di schianto dopo che qualche secondo prima era ancora li che collaborava.
Uno che è alla canna del gas prima di cedere di schianto casomai si limita a starsene a ruota cominciando a diminuire i cambi.
Invece la condotta di Del Toro sembra proprio essere stata quella di uno che ha deciso di aiutare Pogacar anche quando ormai non ne aveva più, ergo, ha agito come un gregario.
E anche qui, all'interno di un mondiale cose già viste in passato anche recentissimo, anzi anche di molto peggio, tipo compagni della stessa nazionale che si correvano contro causa dissapori storici tra i propri team di appartenenza.
Del Toro è arrivato settimo, alla fine.
C'è una certa differenza.
Ma basta guardare le corse, per capire i limiti che Isaac ha ancora alla distanza, purtroppo.
Ed era un timore che avevo espresso in tempi non sospetti.
Quest'anno è finito a gambe all'aria o quasi 3 volte (tralascio la figuraccia del Finestre):
- oggi dopo 200 km
- a San Sebastian dopo 210 km
- al Giro a San Valentino, allo scoccare dei 200 km e dopo salite in serie.
Queste sono le evidenze.
Poi pensare che abbia volutamente fatto da gregario a Pogacar, quando hai la possibilità di prenderti una medaglia, è una visione personale che puoi tranquillamente avere, ma la storico di Del Toro in questo dice altro, ovvero che è uno che di regali non ne fa a nessuno e ha questo problema di perdita di efficacia dopo una certa distanza.
Di conseguenza il castello di sabbia è più probabile che sia costruito su questa fantasiosa ricostruzione del gregariato non richiesto.
Per me poi, puoi nominarmi pure, da parte mia non porto rancore, mi spiace che lo pensi.
Semplicemente penso sia meglio puntualizzare, perché se no sembra che ad ogni mondiale Pogacar trovi qualcuno che lo aiuti quando dovrebbe corrergli contro.
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Re: Isaac Del Toro
Si allora riallacciandomi ad altra questione sempre per il discorso che basterebbe guardare le corse si potrebbe anche dire che basterebbe guardare le corse per capire che quando Pogacar parte lo fa per vincere senza nessun secondo fine, a maggior ragione quando lo fa dalla testa della corsa.lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:00Cedere di schianto su questo percorso, dopo più di 200km, significa andare incontro al ritiro o finire nelle ultimissime posizioni.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:36 Tutta questa premessa in cui al solito qualcuno parte per la tangente costruendosi il suo solito castello di sabbia solo per cercare la solita polemica dettata ovviamente da propri rancori passati, non c'entra assolutamente nulla con la mia considerazione.
A quell'età ci sta assolutamente farsi prendere dalla foga del momento, capire meno i propri limiti.
Il problema è l'aver ceduto di schianto dopo che qualche secondo prima era ancora li che collaborava.
Uno che è alla canna del gas prima di cedere di schianto casomai si limita a starsene a ruota cominciando a diminuire i cambi.
Invece la condotta di Del Toro sembra proprio essere stata quella di uno che ha deciso di aiutare Pogacar anche quando ormai non ne aveva più, ergo, ha agito come un gregario.
E anche qui, all'interno di un mondiale cose già viste in passato anche recentissimo, anzi anche di molto peggio, tipo compagni della stessa nazionale che si correvano contro causa dissapori storici tra i propri team di appartenenza.
Del Toro è arrivato settimo, alla fine.
C'è una certa differenza.
Ma basta guardare le corse, per capire i limiti che Isaac ha ancora alla distanza, purtroppo.
Ed era un timore che avevo espresso in tempi non sospetti.
Quest'anno è finito a gambe all'aria o quasi 3 volte (tralascio la figuraccia del Finestre):
- oggi dopo 200 km
- a San Sebastian dopo 210 km
- al Giro a San Valentino, allo scoccare dei 200 km e dopo salite in serie.
Queste sono le evidenze.
Poi pensare che abbia volutamente fatto da gregario a Pogacar, quando hai la possibilità di prenderti una medaglia, è una visione personale che puoi tranquillamente avere, ma la storico di Del Toro in questo dice altro, ovvero che è uno che di regali non ne fa a nessuno e ha questo problema di perdita di efficacia dopo una certa distanza.
Di conseguenza il castello di sabbia è più probabile che sia costruito su questa fantasiosa ricostruzione del gregariato non richiesto.
Per me poi, puoi nominarmi pure, da parte mia non porto rancore, mi spiace che lo pensi.
Semplicemente penso sia meglio puntualizzare, perché se no sembra che ad ogni mondiale Pogacar trovi qualcuno che lo aiuti quando dovrebbe corrergli contro.
Quindi non capisco questa cose nell'analizzare le varie cose coi due pesi e le due misure.
Il suo cedere di schianto parte dal presupposto che se fino a quel frangente dove ha perso le ruote di Pogacar ha continuato a collaborare vuol dire che quantomeno ne aveva ancora per tenere il passo degli inseguitori, invece lui da quel momento si è fatto sfilare, dando l'impressione di aver dato tutto per dare manforte alla fuga anche a costo di compromettere maggiormente l'economia del risultato finale, proprio un modus operandi da gregario.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Re: Isaac Del Toro
Guarda te lo chiedo senza nessuna vena polemica.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:12Si allora riallacciandomi ad altra questione sempre per il discorso che basterebbe guardare le corse si potrebbe anche dire che basterebbe guardare le corse per capire che quando Pogacar parte lo fa per vincere senza nessun secondo fine, a maggior ragione quando lo fa dalla testa della corsa.lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:00Cedere di schianto su questo percorso, dopo più di 200km, significa andare incontro al ritiro o finire nelle ultimissime posizioni.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:36 Tutta questa premessa in cui al solito qualcuno parte per la tangente costruendosi il suo solito castello di sabbia solo per cercare la solita polemica dettata ovviamente da propri rancori passati, non c'entra assolutamente nulla con la mia considerazione.
A quell'età ci sta assolutamente farsi prendere dalla foga del momento, capire meno i propri limiti.
Il problema è l'aver ceduto di schianto dopo che qualche secondo prima era ancora li che collaborava.
Uno che è alla canna del gas prima di cedere di schianto casomai si limita a starsene a ruota cominciando a diminuire i cambi.
Invece la condotta di Del Toro sembra proprio essere stata quella di uno che ha deciso di aiutare Pogacar anche quando ormai non ne aveva più, ergo, ha agito come un gregario.
E anche qui, all'interno di un mondiale cose già viste in passato anche recentissimo, anzi anche di molto peggio, tipo compagni della stessa nazionale che si correvano contro causa dissapori storici tra i propri team di appartenenza.
Del Toro è arrivato settimo, alla fine.
C'è una certa differenza.
Ma basta guardare le corse, per capire i limiti che Isaac ha ancora alla distanza, purtroppo.
Ed era un timore che avevo espresso in tempi non sospetti.
Quest'anno è finito a gambe all'aria o quasi 3 volte (tralascio la figuraccia del Finestre):
- oggi dopo 200 km
- a San Sebastian dopo 210 km
- al Giro a San Valentino, allo scoccare dei 200 km e dopo salite in serie.
Queste sono le evidenze.
Poi pensare che abbia volutamente fatto da gregario a Pogacar, quando hai la possibilità di prenderti una medaglia, è una visione personale che puoi tranquillamente avere, ma la storico di Del Toro in questo dice altro, ovvero che è uno che di regali non ne fa a nessuno e ha questo problema di perdita di efficacia dopo una certa distanza.
Di conseguenza il castello di sabbia è più probabile che sia costruito su questa fantasiosa ricostruzione del gregariato non richiesto.
Per me poi, puoi nominarmi pure, da parte mia non porto rancore, mi spiace che lo pensi.
Semplicemente penso sia meglio puntualizzare, perché se no sembra che ad ogni mondiale Pogacar trovi qualcuno che lo aiuti quando dovrebbe corrergli contro.
Quindi non capisco questa cose nell'analizzare le varie cose coi due pesi e le due misure.
Il suo cedere di schianto parte dal presupposto che se fino a quel frangente dove ha perso le ruote di Pogacar ha continuato a collaborare vuol dire che quantomeno ne aveva ancora per tenere il passo degli inseguitori, invece lui da quel momento si è fatto sfilare, dando l'impressione di aver dato tutto per dare manforte alla fuga anche a costo di compromettere maggiormente l'economia del risultato finale, proprio un modus operandi da gregario.
Perché forse non capisco o non ho visto abbastanza corse ciclistiche in vita mia.
Mi puoi spiegare perché un ragazzo 21 enne, che ha la possibilità di portare a casa un'importante medaglia per sé stesso e il suo paese (che di medaglie ai mondiali non ne ha mai viste), anche ammesso per assurdo che abbia voluto aiutare il suo capitano nella vita di tutti i giorni, una volta finito il lavoro di "gregariato oscuro" , abbia deciso di punto in bianco di mollare del tutto, compromettendo le sue chance di podio in modo definitivo.
Quando sarebbe bastato, una volta staccatosi da Pogacar, restare in scia al gruppetto Remco Pidcock Healy Skjelmose, facendo il vagone a rimorchio e risparmiando forze per il finale.
Io sono molto più propenso a credere in quello che vedo, e quello che vedo in televisione è un Del Toro che, arrivato alla cifra dei 200 km, va in difficoltà.
Ogni volta è stato cosi.
Io spero sia solo una questione di gioventù e di motore ancora da portare al limite, e non una sua caratteristica intrinseca alla Ulissi.
Ma pensare che abbia scelto di immolarsi per Tadej, questo no, penso sia davvero molto complicato da accettare.
Anche perché a San Sebastian ha fatto esattamente la stessa cosa: ha messo alla frusta tutti e tutto sulla penultima salita, pure un Ciccone in forma strepitosa ha faticato a tenerlo sul falsopiano dopo lo scollinamento.
Dopodiché si è spento all'improvviso sull'ultima salita.
Ma lì a chi aveva deciso di fare da gregario?
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Re: Isaac Del Toro
Io non ho scritto che ha mollato di punto in bianco per scelta facendosi sfilare anche dagli inseguitori ma che si è bruciato consapevolmente per collaborare con Pogacar, quando in una situazione normale uno che ha ormai la spia della riserva accesa come appunto gli è successo in quel frangente anziché continuare a collaborare si limita a stare a ruota proprio per salvaguardare eventuali energie da usufruirne dopo quantomeno per cercare di tenere testa al gruppetto inseguitore e puntare ad una medaglia.lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:50Guarda te lo chiedo senza nessuna vena polemica.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:12Si allora riallacciandomi ad altra questione sempre per il discorso che basterebbe guardare le corse si potrebbe anche dire che basterebbe guardare le corse per capire che quando Pogacar parte lo fa per vincere senza nessun secondo fine, a maggior ragione quando lo fa dalla testa della corsa.lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:00
Cedere di schianto su questo percorso, dopo più di 200km, significa andare incontro al ritiro o finire nelle ultimissime posizioni.
Del Toro è arrivato settimo, alla fine.
C'è una certa differenza.
Ma basta guardare le corse, per capire i limiti che Isaac ha ancora alla distanza, purtroppo.
Ed era un timore che avevo espresso in tempi non sospetti.
Quest'anno è finito a gambe all'aria o quasi 3 volte (tralascio la figuraccia del Finestre):
- oggi dopo 200 km
- a San Sebastian dopo 210 km
- al Giro a San Valentino, allo scoccare dei 200 km e dopo salite in serie.
Queste sono le evidenze.
Poi pensare che abbia volutamente fatto da gregario a Pogacar, quando hai la possibilità di prenderti una medaglia, è una visione personale che puoi tranquillamente avere, ma la storico di Del Toro in questo dice altro, ovvero che è uno che di regali non ne fa a nessuno e ha questo problema di perdita di efficacia dopo una certa distanza.
Di conseguenza il castello di sabbia è più probabile che sia costruito su questa fantasiosa ricostruzione del gregariato non richiesto.
Per me poi, puoi nominarmi pure, da parte mia non porto rancore, mi spiace che lo pensi.
Semplicemente penso sia meglio puntualizzare, perché se no sembra che ad ogni mondiale Pogacar trovi qualcuno che lo aiuti quando dovrebbe corrergli contro.
Quindi non capisco questa cose nell'analizzare le varie cose coi due pesi e le due misure.
Il suo cedere di schianto parte dal presupposto che se fino a quel frangente dove ha perso le ruote di Pogacar ha continuato a collaborare vuol dire che quantomeno ne aveva ancora per tenere il passo degli inseguitori, invece lui da quel momento si è fatto sfilare, dando l'impressione di aver dato tutto per dare manforte alla fuga anche a costo di compromettere maggiormente l'economia del risultato finale, proprio un modus operandi da gregario.
Perché forse non capisco o non ho visto abbastanza corse ciclistiche in vita mia.
Mi puoi spiegare perché un ragazzo 21 enne, che ha la possibilità di portare a casa un'importante medaglia per sé stesso e il suo paese (che di medaglie ai mondiali non ne ha mai viste), anche ammesso per assurdo che abbia voluto aiutare il suo capitano nella vita di tutti i giorni, una volta finito il lavoro di "gregariato oscuro" , abbia deciso di punto in bianco di mollare del tutto, compromettendo le sue chance di podio in modo definitivo.
Quando sarebbe bastato, una volta staccatosi da Pogacar, restare in scia al gruppetto Remco Pidcock Healy Skjelmose, facendo il vagone a rimorchio e risparmiando forze per il finale.
Io sono molto più propenso a credere in quello che vedo, e quello che vedo in televisione è un Del Toro che, arrivato alla cifra dei 200 km, va in difficoltà.
Ogni volta è stato cosi.
Io spero sia solo una questione di gioventù e di motore ancora da portare al limite, e non una sua caratteristica intrinseca alla Ulissi.
Ma pensare che abbia scelto di immolarsi per Tadej, questo no, penso sia davvero molto complicato da accettare.
Anche perché a San Sebastian ha fatto esattamente la stessa cosa: ha messo alla frusta tutti e tutto sulla penultima salita, pure un Ciccone in forma strepitosa ha faticato a tenerlo sul falsopiano dopo lo scollinamento.
Dopodiché si è spento all'improvviso sull'ultima salita.
Ma lì a chi aveva deciso di fare da gregario?
Ripeto, dinamiche già viste in passato nel contesto mondiale, tra cui anche lo scorso anno.
Poi ripeto, se vogliamo seguire una certa logica, uno che corre per il Messico non avrebbe nessun interesse a sacrificarsi per un rivale sloveno, esattamente come uno che fa chiudere ai suoi su una fuga in atto e poi decide di attaccare in prima persona nei primi km di un arrivo in salita è perché evidentemente la sua intenzione è quella di vincere la tappa.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Re: Isaac Del Toro
Il problema nel breve non credo si ponga, certo che nel medio periodo questa poca tenuta possa tramutarsi in un problema, ma intanto mi sa che per un po' di anni Torito resta li e punterà le corse dove Tadej non ci sarà, apprezzabile il coraggio a questi mondiali.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Re: Isaac Del Toro
io penso semplicemente che oggi chiunque avesse seguito Pogacar in una corsa con così tanto dislivello complessivo, esattamente come è successo a Zurigo, sarebbe saltato come Del Toro. Poi, se invece i di rispondergli vai del tuo passo e cerchi di tenerlo a distanza, collaborando, cambia tutto.brunello ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 22:20Il problema nel breve non credo si ponga, certo che nel medio periodo questa poca tenuta possa tramutarsi in un problema, ma intanto mi sa che per un po' di anni Torito resta li e punterà le corse dove Tadej non ci sarà, apprezzabile il coraggio a questi mondiali.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Re: Isaac Del Toro
Ci sta come chiave di lettura, però anche a San Sebastian si è spento alla lunga.herbie ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 22:53io penso semplicemente che oggi chiunque avesse seguito Pogacar in una corsa con così tanto dislivello complessivo, esattamente come è successo a Zurigo, sarebbe saltato come Del Toro. Poi, se invece i di rispondergli vai del tuo passo e cerchi di tenerlo a distanza, collaborando, cambia tutto.brunello ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 22:20Il problema nel breve non credo si ponga, certo che nel medio periodo questa poca tenuta possa tramutarsi in un problema, ma intanto mi sa che per un po' di anni Torito resta li e punterà le corse dove Tadej non ci sarà, apprezzabile il coraggio a questi mondiali.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
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Re: Isaac Del Toro
Prima di correre da capitano gare come Liegi e Lombardia "per farsi le ossa", oppure cambiare squadra per essere capitano unico, Del Toro deve mangiarne di pastasciutta. Il pedigree oltre i 200km può tranquillamente iniziare a farselo correndo da capitano corse come la Strade Bianche, Brabante, Amstel, Freccia, San Sebastian, Plouay, Canadesi, Emilia, etc. - ce ne sono di oltre i 200km tra queste, e Tadej ne corre nella migliore delle ipotesi circa la meta'.
Re: Isaac Del Toro
certo, sono assolutamente d'accordo.massiminozippy ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 23:10 Prima di correre da capitano gare come Liegi e Lombardia "per farsi le ossa", oppure cambiare squadra per essere capitano unico, Del Toro deve mangiarne di pastasciutta. Il pedigree oltre i 200km può tranquillamente iniziare a farselo correndo da capitano corse come la Strade Bianche, Brabante, Amstel, Freccia, San Sebastian, Plouay, Canadesi, Emilia, etc. - ce ne sono di oltre i 200km tra queste, e Tadej ne corre nella migliore delle ipotesi circa la meta'.
Per altro, in questa ottica, come si sottolineava sopra, non gli ha molto giovato farsi tutte le corse estive di livello un po' inferiore (San Sebastian a parte) e lunghezza sotto i 200 che ha fatto al posto di andare alla Vuelta a limare la sua condizione a confronto con un motore alla Pogacar, anche se un po' ingolfato.