Tadej Pogacar 2025

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frcre
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Re: Tadej Pogacar 2025

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massiminozippy ha scritto: lunedì 13 ottobre 2025, 16:49 Eh - Remco e' forte negli sprint se prima ti ha prosciugato le energie portandoti a spasso o facendoti cuocere a fuoco lento. Ma neanche all'Amstel e' successo che ha perso la volata da Remco, e Pogi era un po' cotto. La differenza pura allo sprint c'e', eccome!
La differenza di esplosivita è netta.
Remco può battere tranquillamente gli altri scalatori, ma Pogacar ha un esplosivita praticamente mai vista in uno scalatore.
9 volte e mezzo su 10 allo sprint vince lui se fa fuori i vdp van aert e pedersen, e qualche volta ha battuto pure vdp.
Dovesse calare o crescere evenepoel potrebbe fare il Valverde 2.0 contro remco.
Pantani the best
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Re: Tadej Pogacar 2025

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frcre ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 17:48
massiminozippy ha scritto: lunedì 13 ottobre 2025, 16:49 Eh - Remco e' forte negli sprint se prima ti ha prosciugato le energie portandoti a spasso o facendoti cuocere a fuoco lento. Ma neanche all'Amstel e' successo che ha perso la volata da Remco, e Pogi era un po' cotto. La differenza pura allo sprint c'e', eccome!
La differenza di esplosivita è netta.
Remco può battere tranquillamente gli altri scalatori, ma Pogacar ha un esplosivita praticamente mai vista in uno scalatore.
9 volte e mezzo su 10 allo sprint vince lui se fa fuori i vdp van aert e pedersen, e qualche volta ha battuto pure vdp.
Dovesse calare o crescere evenepoel potrebbe fare il Valverde 2.0 contro remco.
Cosa intendi per scalatore?
Pogacar è un passista-scalatore.
In sprint di gruppi ristretti è competitivo ma non è nulla di così speciale rapportato alla storia.
Esempio io non sono affatto sicuro che Pogacar avrebbe battuto allo sprint i nostri Cunego e Di Luca, ovvero gente che era competitiva in salita e nei GT, lo stesso Garzelli se la sarebbe giocata.
Recentemente mi sono rivisto alcuni spezzoni del Giro 2004, ebbene lo scatto di Cunego nel finale della tappa di Bormio 2000 partito dalla testa del gruppetto è una delle cose più assurde che abbia mai visto in una gara ciclistica.
Il problema è appunto arrivarci a giocartela allo sprint contro Pogacar su percorsi selettivi.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tadej Pogacar 2025

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Bugno per esempio allo sprint era indiscutibilmente superiore a Pogacar.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tadej Pogacar 2025

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Pantani the best ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 19:00
frcre ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 17:48
massiminozippy ha scritto: lunedì 13 ottobre 2025, 16:49 Eh - Remco e' forte negli sprint se prima ti ha prosciugato le energie portandoti a spasso o facendoti cuocere a fuoco lento. Ma neanche all'Amstel e' successo che ha perso la volata da Remco, e Pogi era un po' cotto. La differenza pura allo sprint c'e', eccome!
La differenza di esplosivita è netta.
Remco può battere tranquillamente gli altri scalatori, ma Pogacar ha un esplosivita praticamente mai vista in uno scalatore.
9 volte e mezzo su 10 allo sprint vince lui se fa fuori i vdp van aert e pedersen, e qualche volta ha battuto pure vdp.
Dovesse calare o crescere evenepoel potrebbe fare il Valverde 2.0 contro remco.
Cosa intendi per scalatore?
Pogacar è un passista-scalatore.
In sprint di gruppi ristretti è competitivo ma non è nulla di così speciale rapportato alla storia.
Esempio io non sono affatto sicuro che Pogacar avrebbe battuto allo sprint i nostri Cunego e Di Luca, ovvero gente che era competitiva in salita e nei GT, lo stesso Garzelli se la sarebbe giocata.
Recentemente mi sono rivisto alcuni spezzoni del Giro 2004, ebbene lo scatto di Cunego nel finale della tappa di Bormio 2000 partito dalla testa del gruppetto è una delle cose più assurde che abbia mai visto in una gara ciclistica.
Il problema è appunto arrivarci a giocartela allo sprint contro Pogacar su percorsi selettivi.
Evidentemente ti sei perso un pezzo delle caratteristiche di Pogacar.

Ti suggerisco di andarti a rivedere lo sprint della Sam remo 2024 e di Tokyo 2021.
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Re: Tadej Pogacar 2025

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luketaro ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 20:33
Pantani the best ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 19:00
frcre ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 17:48

La differenza di esplosivita è netta.
Remco può battere tranquillamente gli altri scalatori, ma Pogacar ha un esplosivita praticamente mai vista in uno scalatore.
9 volte e mezzo su 10 allo sprint vince lui se fa fuori i vdp van aert e pedersen, e qualche volta ha battuto pure vdp.
Dovesse calare o crescere evenepoel potrebbe fare il Valverde 2.0 contro remco.
Cosa intendi per scalatore?
Pogacar è un passista-scalatore.
In sprint di gruppi ristretti è competitivo ma non è nulla di così speciale rapportato alla storia.
Esempio io non sono affatto sicuro che Pogacar avrebbe battuto allo sprint i nostri Cunego e Di Luca, ovvero gente che era competitiva in salita e nei GT, lo stesso Garzelli se la sarebbe giocata.
Recentemente mi sono rivisto alcuni spezzoni del Giro 2004, ebbene lo scatto di Cunego nel finale della tappa di Bormio 2000 partito dalla testa del gruppetto è una delle cose più assurde che abbia mai visto in una gara ciclistica.
Il problema è appunto arrivarci a giocartela allo sprint contro Pogacar su percorsi selettivi.
Evidentemente ti sei perso un pezzo delle caratteristiche di Pogacar.

Ti suggerisco di andarti a rivedere lo sprint della Sam remo 2024 e di Tokyo 2021.
Ricordo bene quelle volate, potrei citarti pure quella del Giro di Catalogna lo scorso anno o quella della sua prima vittoria di tappa all'ultimo Tour dove ha battuto anche VdP, e quindi?
Evidentemente sei tu che non conosci lo spunto veloce che avevano ciclisti come Di Luca, Cunego e Garzelli se te ne salti fuori con un commento del genere.
Ripeto, Pogacar ha un grande spunto veloce ma nulla di così speciale se rapportato ad altri corridori con determinate caratteristiche visti nella storia.
Se si arriva ad uno sprint di un gruppo ristretto non è che è imbattibile o semi-imbattibile come ai tempi lo poteva essere Merckx o Sagan, ma neanche vicino.
Bugno citato dopo neanche lo metterei nel discorso visto che in volata come già detto era indiscutibilmente superiore a Pogacar, della serie su 10 volate tra i due ne avrebbe vinte 8.
Se poi si vuole mettere in discussione anche la superiorità di Bugno in questo aspetto su Pogacar allora alzo le mani in segno di resa.
E restando sempre nella storia più moderna di corridori da me visti non ho citato i vari Valverde o Jalabert, o un Bettini.

PS
Ricordo addirittura Ullrich vincere una volata di un gruppo ancora ben nutrito alla Vuelta, lui che non era esattamente famoso per essere un corridore dal grande spunto veloce.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
Salvatore77
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Re: Tadej Pogacar 2025

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A me, vedere il corridore più forte di tutti in salita (e non di poco) essere così forte in volata, mi fa davvero impressione.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
frcre
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Re: Tadej Pogacar 2025

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Pantani the best ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 19:00
frcre ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 17:48
massiminozippy ha scritto: lunedì 13 ottobre 2025, 16:49 Eh - Remco e' forte negli sprint se prima ti ha prosciugato le energie portandoti a spasso o facendoti cuocere a fuoco lento. Ma neanche all'Amstel e' successo che ha perso la volata da Remco, e Pogi era un po' cotto. La differenza pura allo sprint c'e', eccome!
La differenza di esplosivita è netta.
Remco può battere tranquillamente gli altri scalatori, ma Pogacar ha un esplosivita praticamente mai vista in uno scalatore.
9 volte e mezzo su 10 allo sprint vince lui se fa fuori i vdp van aert e pedersen, e qualche volta ha battuto pure vdp.
Dovesse calare o crescere evenepoel potrebbe fare il Valverde 2.0 contro remco.
Cosa intendi per scalatore?
Pogacar è un passista-scalatore.
In sprint di gruppi ristretti è competitivo ma non è nulla di così speciale rapportato alla storia.
Esempio io non sono affatto sicuro che Pogacar avrebbe battuto allo sprint i nostri Cunego e Di Luca, ovvero gente che era competitiva in salita e nei GT, lo stesso Garzelli se la sarebbe giocata.
Recentemente mi sono rivisto alcuni spezzoni del Giro 2004, ebbene lo scatto di Cunego nel finale della tappa di Bormio 2000 partito dalla testa del gruppetto è una delle cose più assurde che abbia mai visto in una gara ciclistica.
Il problema è appunto arrivarci a giocartela allo sprint contro Pogacar su percorsi selettivi.
Ma per me Pogacar è anzi tutto uno scalatore.
La differenza vera la fa quando la strada sale.
Poi col motore che ha va forte pure a crono e sul passo.
Ma io lo paragonerei più ai froome contador vingegaard ecc che ai di Luca, cunego, Valverde, Alaphilippe.
E non sono affatto sicuro che non batterebbe questi abbastanza facilmente anche allo sprint.
Di dati recenti,ce ne sono pochi, visto che da quando è a questo livello arriva sempre da solo.
Certo non è VDP, Van aert, o Sagan, o pedersen, ma qualche volta che è capitato di fare lo sprint non ha sfigurato e a volte se ne è messo dietro pure qualcuno.
Quelle poche volte che è arrivato allo sprint è stato comunque spesso lui a fare di tutto per fare selezione, non arrivando certo fresco.
Correndo in modo conservativo e puntando tutto sullo sprint non so quale sia il suo reale livello.
Ad occhio penso sia superiore ai cunego, Valverde, Alaphilippe.
Ma il mio ragionamento era su remco.
E supponendo un remco che raggiunge Pogacar sul passo o diventa addirittura leggermente superiore, Pogacar potrebbe comunque attaccarsi alla ruota e batterlo allo sprint 9 volte e mezzo su 10.
La caratteristica di remco è quella di martellare fino a quando gli altri mollano, o arrivano talmente stanchi da non riuscire neanche a sprintare contro Pogacar la vedo inattuabile.
Anche supponendo un remco un po' più forte e un Pogacar un po' peggiorato, altrimenti non si inizia neanche a ragionare.
Per caratteristiche resterebbe nettamente sfavorito anche se dovesse raggiungere un livello simile o leggermente superiore.
Gli altri non ne parliamo nemmeno, li batterebbe pure a 45 anni.

Io penso che l'unico corridore che poteva dare fastidio a questo Pogacar su percorsi impegnativi, ma non estremi, era il van aert dei giorni migliori, uno che volava quando in giornata in salita, ma che di base non è uno scalatore.
rododendro
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da rododendro »

Il confronto tra le epoche è divertente ma di difficile applicazione, io comunque non sono affatto sicuro della netta superiorità di Bugno su Pogacar in volata, nel 21 il nostro ha vinto la Liegi in un gruppetto ristretta con Ala e Valverde ed in generale anche alla Sanremo, pur facendo il diavolo a quattro, alla sprint ha sempre fatto la sua figura, io me li giocherei quasi al 50% o poco più con prevalenza di Bugno, va anche aggiunto che il Pogacar 2024 in poi non ha quasi più bisogno di fare volate, rimane l'eccezione Amstel 2025 ed è un bene che ci sia, ogni tanto può capitare che sbagli qualcosa anche lui anche se l'accoppiata con la Roubaix rimaneva molto dispendiosa...
herbie
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da herbie »

rododendro ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 11:13 Il confronto tra le epoche è divertente ma di difficile applicazione, io comunque non sono affatto sicuro della netta superiorità di Bugno su Pogacar in volata, nel 21 il nostro ha vinto la Liegi in un gruppetto ristretta con Ala e Valverde ed in generale anche alla Sanremo, pur facendo il diavolo a quattro, alla sprint ha sempre fatto la sua figura, io me li giocherei quasi al 50% o poco più con prevalenza di Bugno, va anche aggiunto che il Pogacar 2024 in poi non ha quasi più bisogno di fare volate, rimane l'eccezione Amstel 2025 ed è un bene che ci sia, ogni tanto può capitare che sbagli qualcosa anche lui anche se l'accoppiata con la Roubaix rimaneva molto dispendiosa...
si anch'io vedrei una leggera prevalenza per Bugno, ma anche un 60-40.
Tranne che negli sprint a due :grr: :grr: :grr:

Mi pare un po' peregrino ipotizzare confronti con epoche diverse con il primo Cunego (poi chissà perchè smise di fare gli sprint per più di metà carriera...) o con Di Luca.
Potrebbe vincere amministranddosi molto meglio alla Valverde, che guarda caso ha avuto una carriera lunghissima.

Questi sforzi sugli attacchi così lunghi da solo, forse ora non se ne accorge, ma alla lunga si pagano...secondo me si sta accorciando la carriera senza averne realmente bisogno. Vero che Evenepoel gli mette un po' di pressione perchè se non lo stacca su una salita lunga dove è nettamente meno forte poi potrebbe andargli via in pianura se si distrae un attimo, ma potrebbe gestirlo ugualmente anche senza fare un'ora o due da solo a tutta.
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Re: Tadej Pogacar 2025

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rododendro ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 11:13 Il confronto tra le epoche è divertente ma di difficile applicazione, io comunque non sono affatto sicuro della netta superiorità di Bugno su Pogacar in volata, nel 21 il nostro ha vinto la Liegi in un gruppetto ristretta con Ala e Valverde ed in generale anche alla Sanremo, pur facendo il diavolo a quattro, alla sprint ha sempre fatto la sua figura, io me li giocherei quasi al 50% o poco più con prevalenza di Bugno, va anche aggiunto che il Pogacar 2024 in poi non ha quasi più bisogno di fare volate, rimane l'eccezione Amstel 2025 ed è un bene che ci sia, ogni tanto può capitare che sbagli qualcosa anche lui anche se l'accoppiata con la Roubaix rimaneva molto dispendiosa...
Bugno nelle volate di gruppi ristretti era una sentenza.
Per me Bugno allo sprint se la poteva giocare anche con VdP, a differenza di Pogacar che contro l'olandese ci perde molte più volate di quelle che vince.
Ovviamente il confronto lo si fa parametrato alla propria epoca, Bugno era capace di dominarti anche volate di gruppi abbastanza numerosi, così come mettersi dietro gente come il primo Museeuw e il primo Jalabert.
Se Pogacar avesse quel tipo di spunto veloce per vincere a Sanremo o a Roubaix non dovrebbe necessariamente staccare in precedenza VdP, ma proprio perché è consapevole di partire battuto, a maggior ragione in quelle volate dove si tergiversa e si parte a velocità ridotte, invece sa che deve staccarlo prima.
Anche se per me Pogacar ad esempio alla Sanremo potrebbe ogni tanto fare si sempre corsa dura con i suoi per eliminare le ruote più veloci, ma al tempo stesso cercare anche di spendere meno in prima persona per arrivare più fresco in volata e vedere che succede.
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Re: Tadej Pogacar 2025

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Comunque negli sprint in salita uno dei corridori più forti che ho mai visto è stato sicuramente Riccò, probabilmente superiore a tutti i nomi sopracitati.
Se non avesse avuto una testa di cavolo il modenese avrebbe potuto essere il migliore interprete delle corse in linea selettive a cavallo tra i decenni 00 e 10, e magari l'Italia un mondiale lo sarebbe riuscito a vincere anche dopo il Ballan 2008.
Sempre detto che se in montagna era sopravvalutato, non lo era certamente nelle corse in linea selettive stile Liegi, Lombardia, Amstel, Freccia, San Sebastian eccetera.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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Re: Tadej Pogacar 2025

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Pantani the best ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 22:07
luketaro ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 20:33
Pantani the best ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 19:00

Cosa intendi per scalatore?
Pogacar è un passista-scalatore.
In sprint di gruppi ristretti è competitivo ma non è nulla di così speciale rapportato alla storia.
Esempio io non sono affatto sicuro che Pogacar avrebbe battuto allo sprint i nostri Cunego e Di Luca, ovvero gente che era competitiva in salita e nei GT, lo stesso Garzelli se la sarebbe giocata.
Recentemente mi sono rivisto alcuni spezzoni del Giro 2004, ebbene lo scatto di Cunego nel finale della tappa di Bormio 2000 partito dalla testa del gruppetto è una delle cose più assurde che abbia mai visto in una gara ciclistica.
Il problema è appunto arrivarci a giocartela allo sprint contro Pogacar su percorsi selettivi.
Evidentemente ti sei perso un pezzo delle caratteristiche di Pogacar.

Ti suggerisco di andarti a rivedere lo sprint della Sam remo 2024 e di Tokyo 2021.
Ricordo bene quelle volate, potrei citarti pure quella del Giro di Catalogna lo scorso anno o quella della sua prima vittoria di tappa all'ultimo Tour dove ha battuto anche VdP, e quindi?
Evidentemente sei tu che non conosci lo spunto veloce che avevano ciclisti come Di Luca, Cunego e Garzelli se te ne salti fuori con un commento del genere.
Ripeto, Pogacar ha un grande spunto veloce ma nulla di così speciale se rapportato ad altri corridori con determinate caratteristiche visti nella storia.
Se si arriva ad uno sprint di un gruppo ristretto non è che è imbattibile o semi-imbattibile come ai tempi lo poteva essere Merckx o Sagan, ma neanche vicino.
Bugno citato dopo neanche lo metterei nel discorso visto che in volata come già detto era indiscutibilmente superiore a Pogacar, della serie su 10 volate tra i due ne avrebbe vinte 8.
Se poi si vuole mettere in discussione anche la superiorità di Bugno in questo aspetto su Pogacar allora alzo le mani in segno di resa.
E restando sempre nella storia più moderna di corridori da me visti non ho citato i vari Valverde o Jalabert, o un Bettini.

PS
Ricordo addirittura Ullrich vincere una volata di un gruppo ancora ben nutrito alla Vuelta, lui che non era esattamente famoso per essere un corridore dal grande spunto veloce.
Io non so se Pogacar sia più o meno veloce di Di Luca o Cunego: oltre ad essere impossibile da stabilire è anche una cosa completamente ininfluente, visto che non si affronteranno mai.

Ma, nel panorama contemporaneo Pogacar parte battuto solo dagli sprinter di elite, quelli che si giocano le volate di gruppo. Non ha quasi mai vinto sprint a ranghi ristretti perché le pochissime volte che gli è capitato era contro gente che ha vinto le maglie della classifica a punti nei gt (vdp non fa le volate per scelta). Contro vingegaard o remco vince 8 volte su 10. Contro il mas di turno gli rifila in media 1/2 biciclette.
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Re: Tadej Pogacar 2025

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luketaro ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 13:09
Pantani the best ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 22:07
luketaro ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 20:33

Evidentemente ti sei perso un pezzo delle caratteristiche di Pogacar.

Ti suggerisco di andarti a rivedere lo sprint della Sam remo 2024 e di Tokyo 2021.
Ricordo bene quelle volate, potrei citarti pure quella del Giro di Catalogna lo scorso anno o quella della sua prima vittoria di tappa all'ultimo Tour dove ha battuto anche VdP, e quindi?
Evidentemente sei tu che non conosci lo spunto veloce che avevano ciclisti come Di Luca, Cunego e Garzelli se te ne salti fuori con un commento del genere.
Ripeto, Pogacar ha un grande spunto veloce ma nulla di così speciale se rapportato ad altri corridori con determinate caratteristiche visti nella storia.
Se si arriva ad uno sprint di un gruppo ristretto non è che è imbattibile o semi-imbattibile come ai tempi lo poteva essere Merckx o Sagan, ma neanche vicino.
Bugno citato dopo neanche lo metterei nel discorso visto che in volata come già detto era indiscutibilmente superiore a Pogacar, della serie su 10 volate tra i due ne avrebbe vinte 8.
Se poi si vuole mettere in discussione anche la superiorità di Bugno in questo aspetto su Pogacar allora alzo le mani in segno di resa.
E restando sempre nella storia più moderna di corridori da me visti non ho citato i vari Valverde o Jalabert, o un Bettini.

PS
Ricordo addirittura Ullrich vincere una volata di un gruppo ancora ben nutrito alla Vuelta, lui che non era esattamente famoso per essere un corridore dal grande spunto veloce.
Io non so se Pogacar sia più o meno veloce di Di Luca o Cunego: oltre ad essere impossibile da stabilire è anche una cosa completamente ininfluente, visto che non si affronteranno mai.

Ma, nel panorama contemporaneo Pogacar parte battuto solo dagli sprinter di elite, quelli che si giocano le volate di gruppo. Non ha quasi mai vinto sprint a ranghi ristretti perché le pochissime volte che gli è capitato era contro gente che ha vinto le maglie della classifica a punti nei gt (vdp non fa le volate per scelta). Contro vingegaard o remco vince 8 volte su 10. Contro il mas di turno gli rifila in media 1/2 biciclette.
Io le comparazioni le faccio sempre in rapporto ai propri contemporanei, perché altrimenti anche il giochino di chi è stato più grande non avrebbe senso di esistere considerando che se teletrasportassimo un Coppi o un Merckx ai giorni nostri con le preparazioni a cui erano abituati all'epoca (e tralasciando la questione materiali) non sarebbero stati corridori elitari, ognuno è campione dei propri tempi e con questa cosa bisogna rapportarsi, ovvero sulla superiorità che un determinato corridore aveva coi propri contemporanei.

Detto questo, per me definire speciale Pogacar in volata per la sua categoria chiamiamola dello scalatore, del passista-scalatore, di uomo che va forte in salita, di un corridore da GT, quello vi pare, è assolutamente un'iperbole.
Se consideriamo Pogacar speciale allo sprint parametrato alle sue caratteristiche di corridore non oso immaginare allora come si dovrebbe etichettare un Merckx sotto questo aspetto.
Anche un Hinault capace di vincere una volata di gruppo a Parigi siamo proprio sicuri che in volata fosse inferiore a Pogacar?
Bartali che vinse una volata di gruppo in una Sanremo battendo addirittura un Van Steenbergen siamo sicuri che avesse uno spunto veloce inferiore a quello di Pogacar?

Per me dove Pogacar è sottovalutato è nel cambio di ritmo in salita, o meglio le sue accelerazioni in salita ritengo che siano addirittura più micidiali di quelle del primo Contador e probabilmente anche di un Vinokurov, solo che lui a differenza del madrileno o del kazako non ha bisogno di esagerare nello scatto per creare separazione, lo può fare anche di ritmo.
Ma se parliamo di spunto veloce ripeto che in questo aspetto lo ritengo forte ma nulla di così eccezionale rispetto a quanto visto da corridori con determinate caratteristiche nella storia di questo sport.
Lo spunto in volata di un Saronni era eccezionale/speciale per essere uno che teneva egregiamente anche in salita, non certo quello di un Pogacar.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da luketaro »

Pantani the best ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 14:22
luketaro ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 13:09
Pantani the best ha scritto: martedì 14 ottobre 2025, 22:07

Ricordo bene quelle volate, potrei citarti pure quella del Giro di Catalogna lo scorso anno o quella della sua prima vittoria di tappa all'ultimo Tour dove ha battuto anche VdP, e quindi?
Evidentemente sei tu che non conosci lo spunto veloce che avevano ciclisti come Di Luca, Cunego e Garzelli se te ne salti fuori con un commento del genere.
Ripeto, Pogacar ha un grande spunto veloce ma nulla di così speciale se rapportato ad altri corridori con determinate caratteristiche visti nella storia.
Se si arriva ad uno sprint di un gruppo ristretto non è che è imbattibile o semi-imbattibile come ai tempi lo poteva essere Merckx o Sagan, ma neanche vicino.
Bugno citato dopo neanche lo metterei nel discorso visto che in volata come già detto era indiscutibilmente superiore a Pogacar, della serie su 10 volate tra i due ne avrebbe vinte 8.
Se poi si vuole mettere in discussione anche la superiorità di Bugno in questo aspetto su Pogacar allora alzo le mani in segno di resa.
E restando sempre nella storia più moderna di corridori da me visti non ho citato i vari Valverde o Jalabert, o un Bettini.

PS
Ricordo addirittura Ullrich vincere una volata di un gruppo ancora ben nutrito alla Vuelta, lui che non era esattamente famoso per essere un corridore dal grande spunto veloce.
Io non so se Pogacar sia più o meno veloce di Di Luca o Cunego: oltre ad essere impossibile da stabilire è anche una cosa completamente ininfluente, visto che non si affronteranno mai.

Ma, nel panorama contemporaneo Pogacar parte battuto solo dagli sprinter di elite, quelli che si giocano le volate di gruppo. Non ha quasi mai vinto sprint a ranghi ristretti perché le pochissime volte che gli è capitato era contro gente che ha vinto le maglie della classifica a punti nei gt (vdp non fa le volate per scelta). Contro vingegaard o remco vince 8 volte su 10. Contro il mas di turno gli rifila in media 1/2 biciclette.
Io le comparazioni le faccio sempre in rapporto ai propri contemporanei, perché altrimenti anche il giochino di chi è stato più grande non avrebbe senso di esistere considerando che se teletrasportassimo un Coppi o un Merckx ai giorni nostri con le preparazioni a cui erano abituati all'epoca (e tralasciando la questione materiali) non sarebbero stati corridori elitari, ognuno è campione dei propri tempi e con questa cosa bisogna rapportarsi, ovvero sulla superiorità che un determinato corridore aveva coi propri contemporanei.

Detto questo, per me definire speciale Pogacar in volata per la sua categoria chiamiamola dello scalatore, del passista-scalatore, di uomo che va forte in salita, di un corridore da GT, quello vi pare, è assolutamente un'iperbole.
Se consideriamo Pogacar speciale allo sprint parametrato alle sue caratteristiche di corridore non oso immaginare allora come si dovrebbe etichettare un Merckx sotto questo aspetto.
Anche un Hinault capace di vincere una volata di gruppo a Parigi siamo proprio sicuri che in volata fosse inferiore a Pogacar?
Bartali che vinse una volata di gruppo in una Sanremo battendo addirittura un Van Steenbergen siamo sicuri che avesse uno spunto veloce inferiore a quello di Pogacar?

Per me dove Pogacar è sottovalutato è nel cambio di ritmo in salita, o meglio le sue accelerazioni in salita ritengo che siano addirittura più micidiali di quelle del primo Contador e probabilmente anche di un Vinokurov, solo che lui a differenza del madrileno o del kazako non ha bisogno di esagerare nello scatto per creare separazione, lo può fare anche di ritmo.
Ma se parliamo di spunto veloce ripeto che in questo aspetto lo ritengo forte ma nulla di così eccezionale rispetto a quanto visto da corridori con determinate caratteristiche nella storia di questo sport.
Lo spunto in volata di un Saronni era eccezionale/speciale per essere uno che teneva egregiamente anche in salita, non certo quello di un Pogacar.
Senza andare a concentrarsi su aggettivi vaghi che hanno un diverso valore a seconda di come ognuno li intende, sei d'accordo che Pogacar contro Vingegaard e Remco allo sprint vince 8 volte su 10?

Perchè è questo il nocciolo della questione, che contro certi avversari (più o meno la stragrande maggioranza di quelli che potrebbe trovarsi allo sprint in corse oltre una certa difficoltà), Tadej resterebbe il grande favorito anche in caso di volata.
Pantani the best
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Re: Tadej Pogacar 2025

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luketaro ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 21:48
Pantani the best ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 14:22
luketaro ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 13:09
Io non so se Pogacar sia più o meno veloce di Di Luca o Cunego: oltre ad essere impossibile da stabilire è anche una cosa completamente ininfluente, visto che non si affronteranno mai.

Ma, nel panorama contemporaneo Pogacar parte battuto solo dagli sprinter di elite, quelli che si giocano le volate di gruppo. Non ha quasi mai vinto sprint a ranghi ristretti perché le pochissime volte che gli è capitato era contro gente che ha vinto le maglie della classifica a punti nei gt (vdp non fa le volate per scelta). Contro vingegaard o remco vince 8 volte su 10. Contro il mas di turno gli rifila in media 1/2 biciclette.
Io le comparazioni le faccio sempre in rapporto ai propri contemporanei, perché altrimenti anche il giochino di chi è stato più grande non avrebbe senso di esistere considerando che se teletrasportassimo un Coppi o un Merckx ai giorni nostri con le preparazioni a cui erano abituati all'epoca (e tralasciando la questione materiali) non sarebbero stati corridori elitari, ognuno è campione dei propri tempi e con questa cosa bisogna rapportarsi, ovvero sulla superiorità che un determinato corridore aveva coi propri contemporanei.

Detto questo, per me definire speciale Pogacar in volata per la sua categoria chiamiamola dello scalatore, del passista-scalatore, di uomo che va forte in salita, di un corridore da GT, quello vi pare, è assolutamente un'iperbole.
Se consideriamo Pogacar speciale allo sprint parametrato alle sue caratteristiche di corridore non oso immaginare allora come si dovrebbe etichettare un Merckx sotto questo aspetto.
Anche un Hinault capace di vincere una volata di gruppo a Parigi siamo proprio sicuri che in volata fosse inferiore a Pogacar?
Bartali che vinse una volata di gruppo in una Sanremo battendo addirittura un Van Steenbergen siamo sicuri che avesse uno spunto veloce inferiore a quello di Pogacar?

Per me dove Pogacar è sottovalutato è nel cambio di ritmo in salita, o meglio le sue accelerazioni in salita ritengo che siano addirittura più micidiali di quelle del primo Contador e probabilmente anche di un Vinokurov, solo che lui a differenza del madrileno o del kazako non ha bisogno di esagerare nello scatto per creare separazione, lo può fare anche di ritmo.
Ma se parliamo di spunto veloce ripeto che in questo aspetto lo ritengo forte ma nulla di così eccezionale rispetto a quanto visto da corridori con determinate caratteristiche nella storia di questo sport.
Lo spunto in volata di un Saronni era eccezionale/speciale per essere uno che teneva egregiamente anche in salita, non certo quello di un Pogacar.
Senza andare a concentrarsi su aggettivi vaghi che hanno un diverso valore a seconda di come ognuno li intende, sei d'accordo che Pogacar contro Vingegaard e Remco allo sprint vince 8 volte su 10?

Perchè è questo il nocciolo della questione, che contro certi avversari (più o meno la stragrande maggioranza di quelli che potrebbe trovarsi allo sprint in corse oltre una certa difficoltà), Tadej resterebbe il grande favorito anche in caso di volata.
Ovviamente, anzi contro Remco penso che ne vincerebbe anche 9 su 10.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tadej Pogacar 2025

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herbie ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 11:25
rododendro ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 11:13 Il confronto tra le epoche è divertente ma di difficile applicazione, io comunque non sono affatto sicuro della netta superiorità di Bugno su Pogacar in volata, nel 21 il nostro ha vinto la Liegi in un gruppetto ristretta con Ala e Valverde ed in generale anche alla Sanremo, pur facendo il diavolo a quattro, alla sprint ha sempre fatto la sua figura, io me li giocherei quasi al 50% o poco più con prevalenza di Bugno, va anche aggiunto che il Pogacar 2024 in poi non ha quasi più bisogno di fare volate, rimane l'eccezione Amstel 2025 ed è un bene che ci sia, ogni tanto può capitare che sbagli qualcosa anche lui anche se l'accoppiata con la Roubaix rimaneva molto dispendiosa...
si anch'io vedrei una leggera prevalenza per Bugno, ma anche un 60-40.
Tranne che negli sprint a due :grr: :grr: :grr:

Mi pare un po' peregrino ipotizzare confronti con epoche diverse con il primo Cunego (poi chissà perchè smise di fare gli sprint per più di metà carriera...) o con Di Luca.
Potrebbe vincere amministranddosi molto meglio alla Valverde, che guarda caso ha avuto una carriera lunghissima.

Questi sforzi sugli attacchi così lunghi da solo, forse ora non se ne accorge, ma alla lunga si pagano...secondo me si sta accorciando la carriera senza averne realmente bisogno. Vero che Evenepoel gli mette un po' di pressione perchè se non lo stacca su una salita lunga dove è nettamente meno forte poi potrebbe andargli via in pianura se si distrae un attimo, ma potrebbe gestirlo ugualmente anche senza fare un'ora o due da solo a tutta.
Non penso si accorci la carriera,
Va a un ritmo folle per gli altri ma normale per lui.
Arriva tranquillo e sorridente, quando scende dalla bici si beve tranquillamente il suo succhino di mirtillo mentre ride chiacchiera e scherza.
Gli altri invece fanno fatica pure a stare in piedi dopo l'arrivo.
Corre così perché così vince al 100%, allo sprint una minima possibilità di perdere c'è, può capitare di sbagliare le misure, un salto di catena, un cambio sbagliato.
In pianura penso sia impossibile che remco lo stacchi, anche per quel cambio di ritmo per chiudere subito se si accorge di aver perso qualche metro per distrazione lo ha.
La sua durata dipende dalla voglia e le motivazioni.
Fisicamente per me può pure durare quanto Valverde.
Anzi, forse trovare qualcuno in grado di dargli filo da torcere potrebbe paradossalmente allungargli la carriera.
Al momento l'unico rischio è la noia.
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frcre ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 23:23
herbie ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 11:25
rododendro ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 11:13 Il confronto tra le epoche è divertente ma di difficile applicazione, io comunque non sono affatto sicuro della netta superiorità di Bugno su Pogacar in volata, nel 21 il nostro ha vinto la Liegi in un gruppetto ristretta con Ala e Valverde ed in generale anche alla Sanremo, pur facendo il diavolo a quattro, alla sprint ha sempre fatto la sua figura, io me li giocherei quasi al 50% o poco più con prevalenza di Bugno, va anche aggiunto che il Pogacar 2024 in poi non ha quasi più bisogno di fare volate, rimane l'eccezione Amstel 2025 ed è un bene che ci sia, ogni tanto può capitare che sbagli qualcosa anche lui anche se l'accoppiata con la Roubaix rimaneva molto dispendiosa...
si anch'io vedrei una leggera prevalenza per Bugno, ma anche un 60-40.
Tranne che negli sprint a due :grr: :grr: :grr:

Mi pare un po' peregrino ipotizzare confronti con epoche diverse con il primo Cunego (poi chissà perchè smise di fare gli sprint per più di metà carriera...) o con Di Luca.
Potrebbe vincere amministranddosi molto meglio alla Valverde, che guarda caso ha avuto una carriera lunghissima.

Questi sforzi sugli attacchi così lunghi da solo, forse ora non se ne accorge, ma alla lunga si pagano...secondo me si sta accorciando la carriera senza averne realmente bisogno. Vero che Evenepoel gli mette un po' di pressione perchè se non lo stacca su una salita lunga dove è nettamente meno forte poi potrebbe andargli via in pianura se si distrae un attimo, ma potrebbe gestirlo ugualmente anche senza fare un'ora o due da solo a tutta.
Non penso si accorci la carriera,
Va a un ritmo folle per gli altri ma normale per lui.
Arriva tranquillo e sorridente, quando scende dalla bici si beve tranquillamente il suo succhino di mirtillo mentre ride chiacchiera e scherza.
Gli altri invece fanno fatica pure a stare in piedi dopo l'arrivo.
Corre così perché così vince al 100%, allo sprint una minima possibilità di perdere c'è, può capitare di sbagliare le misure, un salto di catena, un cambio sbagliato.
In pianura penso sia impossibile che remco lo stacchi, anche per quel cambio di ritmo per chiudere subito se si accorge di aver perso qualche metro per distrazione lo ha.
La sua durata dipende dalla voglia e le motivazioni.
Fisicamente per me può pure durare quanto Valverde.
Anzi, forse trovare qualcuno in grado di dargli filo da torcere potrebbe paradossalmente allungargli la carriera.
Al momento l'unico rischio è la noia.
mah. Sì va più forte, arriva più fresco e ok. Però quando sei davanti da solo vai a tutta, spendi tanto comunque, è logorante.
Sono sforzi non indifferenti comunque, anche perchè non tutti i corridori ti danno la stessa sensazione di fatica.
Arriva fresco come una rosa: ni...in alcuni casi, vedi Zurigo o anche l'Europeo è arrivato calando un po'. Segnale di sforzo intenso. Eppure sembrava fresco come una rosa. Al Lombardia no, ha continuato a guadagnare anche in pianura, lì ne aveva da vendere. Però sono comunque crono individuali lunghe e ripetute, poi con la gente a bordo strada sei spronato a spingere sempre tanti watt.
Essendo appunto vincente quasi sempre allo sprint, come si stava discutendo qui sopra, io non andrei a spendere così tanto se non in occasioni particolarissime. Che continuando a correre come fa adesso possa fare la carriera di Valverde quanto a durata, a me pare impossibile.
frcre
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Re: Tadej Pogacar 2025

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herbie ha scritto: giovedì 16 ottobre 2025, 10:49
frcre ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 23:23
herbie ha scritto: mercoledì 15 ottobre 2025, 11:25

si anch'io vedrei una leggera prevalenza per Bugno, ma anche un 60-40.
Tranne che negli sprint a due :grr: :grr: :grr:

Mi pare un po' peregrino ipotizzare confronti con epoche diverse con il primo Cunego (poi chissà perchè smise di fare gli sprint per più di metà carriera...) o con Di Luca.
Potrebbe vincere amministranddosi molto meglio alla Valverde, che guarda caso ha avuto una carriera lunghissima.

Questi sforzi sugli attacchi così lunghi da solo, forse ora non se ne accorge, ma alla lunga si pagano...secondo me si sta accorciando la carriera senza averne realmente bisogno. Vero che Evenepoel gli mette un po' di pressione perchè se non lo stacca su una salita lunga dove è nettamente meno forte poi potrebbe andargli via in pianura se si distrae un attimo, ma potrebbe gestirlo ugualmente anche senza fare un'ora o due da solo a tutta.
Non penso si accorci la carriera,
Va a un ritmo folle per gli altri ma normale per lui.
Arriva tranquillo e sorridente, quando scende dalla bici si beve tranquillamente il suo succhino di mirtillo mentre ride chiacchiera e scherza.
Gli altri invece fanno fatica pure a stare in piedi dopo l'arrivo.
Corre così perché così vince al 100%, allo sprint una minima possibilità di perdere c'è, può capitare di sbagliare le misure, un salto di catena, un cambio sbagliato.
In pianura penso sia impossibile che remco lo stacchi, anche per quel cambio di ritmo per chiudere subito se si accorge di aver perso qualche metro per distrazione lo ha.
La sua durata dipende dalla voglia e le motivazioni.
Fisicamente per me può pure durare quanto Valverde.
Anzi, forse trovare qualcuno in grado di dargli filo da torcere potrebbe paradossalmente allungargli la carriera.
Al momento l'unico rischio è la noia.
mah. Sì va più forte, arriva più fresco e ok. Però quando sei davanti da solo vai a tutta, spendi tanto comunque, è logorante.
Sono sforzi non indifferenti comunque, anche perchè non tutti i corridori ti danno la stessa sensazione di fatica.
Arriva fresco come una rosa: ni...in alcuni casi, vedi Zurigo o anche l'Europeo è arrivato calando un po'. Segnale di sforzo intenso. Eppure sembrava fresco come una rosa. Al Lombardia no, ha continuato a guadagnare anche in pianura, lì ne aveva da vendere. Però sono comunque crono individuali lunghe e ripetute, poi con la gente a bordo strada sei spronato a spingere sempre tanti watt.
Essendo appunto vincente quasi sempre allo sprint, come si stava discutendo qui sopra, io non andrei a spendere così tanto se non in occasioni particolarissime. Che continuando a correre come fa adesso possa fare la carriera di Valverde quanto a durata, a me pare impossibile.
Per me fa fatica vera solo quando prova a staccare VDP tra San remo, fiandre e roubaix.
Ed è costretto ad attaccare più volte e a tutta.
Infatti una settimana dopo la roubaix arriva all'amstel bello cotto.
Una settimana dopo il mondiale invece fa quello che vuole all'europeo e una settimana dopo fa quello che vuole al Lombardia.
Nelle altre corse è andato via con accelerazioni per lui normali e poi mettere il cruise control a ritmi che per lui sono da allenamento o poco più.
Perde qualcosa proprio perché lui fa il ritmo da allenamento mentre gli altri vanno a tutta e arrivano morti.
Vincere con 1 minuto o con 3 o 4 non gli cambia nulla.
Anche al tour dopo aver fatto la differenza alla prima occasione non si è certo ucciso nelle tappe successive.
Anche qualcuno del suo staff diceva che lui si allena ad altissime intensità sempre, per me per lui farsi 80 km di attacco solitario al suo ritmo non è molto diverso dal farsi una giornata di allenamento.
Quando c'è dislivello sforzi massimali non ne fa neanche quando scatta.
Li fanno gli altri per provare a seguirlo.
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Re: Tadej Pogacar 2025

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Recentemente mi sono rivisto su YouTube la sua scalata ad Hautacam, ebbene anche lui era parecchio provato nel finale, bocca aperta, ghigni di fatica sul volto, l'opposto della surreale freschezza vista a Plateau de Beille 2024.
Evidentemente anche lui quel giorno ad Hautacam pagò eccome quel folle ritmo a inizio salita.
Quindi andiamoci piano a dire che lui è immune alla fatica e che lo sforzo massimale non lo fa nemmeno quando scatta.
Detto che se decidi di partite ai -70 o addirittura ai -100, in generale lontano dal traguardo, fare un fuorigiri sarebbe un suicidio tattico sia se sei un pincopallino qualsiasi ma anche un Pogacar.
È normale che se sei Pogacar e decidi di attaccare così lontano dal traguardo vuol dire che stai molto bene in quel momento, però anche se stai molto bene sobbarcarsi una fuga a lunga gittata richiede comunque uno sforzo diluito, altrimenti va a finire come Del Toro che per esagerare sul muro di Kigali all'ultimo mondiale quando di chilometri ne mancavano ancora 100, ha poi accusato al traguardo un ritardo di oltre 7 minuti dal suo ex compagno di fuga, proprio perché non è stato capace di distribuire perfettamente l'energie.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Pantani the best ha scritto: giovedì 16 ottobre 2025, 14:16 Recentemente mi sono rivisto su YouTube la sua scalata ad Hautacam, ebbene anche lui era parecchio provato nel finale, bocca aperta, ghigni di fatica sul volto, l'opposto della surreale freschezza vista a Plateau de Beille 2024.
Evidentemente anche lui quel giorno ad Hautacam pagò eccome quel folle ritmo a inizio salita.
Quindi andiamoci piano a dire che lui è immune alla fatica e che lo sforzo massimale non lo fa nemmeno quando scatta.
Detto che se decidi di partite ai -70 o addirittura ai -100, in generale lontano dal traguardo, fare un fuorigiri sarebbe un suicidio tattico sia se sei un pincopallino qualsiasi ma anche un Pogacar.
È normale che se sei Pogacar e decidi di attaccare così lontano dal traguardo vuol dire che stai molto bene in quel momento, però anche se stai molto bene sobbarcarsi una fuga a lunga gittata richiede comunque uno sforzo diluito, altrimenti va a finire come Del Toro che per esagerare sul muro di Kigali all'ultimo mondiale quando di chilometri ne mancavano ancora 100, ha poi accusato al traguardo un ritardo di oltre 7 minuti dal suo ex compagno di fuga, proprio perché non è stato capace di distribuire perfettamente l'energie.
Sì ma parliamo di un giorno su 21 in cui tutti gli altri hanno fatto fatica uguale.
La differenza che negli altri 20 lui correva con un minimo o più di riserva.
Quindi non è che consumi il motore più di altri, anzi.
Le fughe a lunga gittata sono per me sforzi fatti con cognizione di causa, in pieno controllo.
Per me il motore lo bruci se provi ad andare oltre i tuoi limiti, quando c'è qualcuno in grado di metterti seriamente in difficoltà.
Non contesto il fatto che la fatica la faccia pure lui.
Ma quello che questi sforzi ne accorcino la carriera.
Anzi, secondo me fa meno fatica di altri, e fino a quando non trova qualcuno in grado di metterlo a dura prova per più di 2/3 giorni all'anno, può controllare in molti casi e allungarsela.
Forse al tour quest'anno nella seconda parte ha faticato più del dovuto perché non stava benissimo.
Per me il discorso che in canna altri 1, 2 o 3 anni a questi livelli non regge.
Un atleta di 27 anni, arrivato al suo massimo livello intorno ai 25, che essendo dotato di un motore nettamente superiore a quello degli altri fatica nel 99% delle fasi di corsa meno degli altri, che non corre neanche tanto, perché non dovrebbe arrivare ai 30 a un livello simile, pari o leggermente superiore a quello attuale?
Ne ha 27, se ne ha voglia e non spunta un altro superfenomeno può fare quello che vuole pure a 33/34/35 e vincere qualche volta pure a 40, calando fisiologicamente nel tempo.

Le incognite sono solo 2, voglia di continuare a impegnarsi e infortuni.
Per prevedere queste due variabili ci vuole un oracolo.
Ma non mi pare ci siano le basi per ipotizzare un calo naturale delle prestazioni nel giro di pochi anni.
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Re: Tadej Pogacar 2025

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frcre ha scritto: giovedì 16 ottobre 2025, 22:39
Pantani the best ha scritto: giovedì 16 ottobre 2025, 14:16 Recentemente mi sono rivisto su YouTube la sua scalata ad Hautacam, ebbene anche lui era parecchio provato nel finale, bocca aperta, ghigni di fatica sul volto, l'opposto della surreale freschezza vista a Plateau de Beille 2024.
Evidentemente anche lui quel giorno ad Hautacam pagò eccome quel folle ritmo a inizio salita.
Quindi andiamoci piano a dire che lui è immune alla fatica e che lo sforzo massimale non lo fa nemmeno quando scatta.
Detto che se decidi di partite ai -70 o addirittura ai -100, in generale lontano dal traguardo, fare un fuorigiri sarebbe un suicidio tattico sia se sei un pincopallino qualsiasi ma anche un Pogacar.
È normale che se sei Pogacar e decidi di attaccare così lontano dal traguardo vuol dire che stai molto bene in quel momento, però anche se stai molto bene sobbarcarsi una fuga a lunga gittata richiede comunque uno sforzo diluito, altrimenti va a finire come Del Toro che per esagerare sul muro di Kigali all'ultimo mondiale quando di chilometri ne mancavano ancora 100, ha poi accusato al traguardo un ritardo di oltre 7 minuti dal suo ex compagno di fuga, proprio perché non è stato capace di distribuire perfettamente l'energie.
Sì ma parliamo di un giorno su 21 in cui tutti gli altri hanno fatto fatica uguale.
La differenza che negli altri 20 lui correva con un minimo o più di riserva.
Quindi non è che consumi il motore più di altri, anzi.
Le fughe a lunga gittata sono per me sforzi fatti con cognizione di causa, in pieno controllo.
Per me il motore lo bruci se provi ad andare oltre i tuoi limiti, quando c'è qualcuno in grado di metterti seriamente in difficoltà.
Non contesto il fatto che la fatica la faccia pure lui.
Ma quello che questi sforzi ne accorcino la carriera.
Anzi, secondo me fa meno fatica di altri, e fino a quando non trova qualcuno in grado di metterlo a dura prova per più di 2/3 giorni all'anno, può controllare in molti casi e allungarsela.
Forse al tour quest'anno nella seconda parte ha faticato più del dovuto perché non stava benissimo.
Per me il discorso che in canna altri 1, 2 o 3 anni a questi livelli non regge.
Un atleta di 27 anni, arrivato al suo massimo livello intorno ai 25, che essendo dotato di un motore nettamente superiore a quello degli altri fatica nel 99% delle fasi di corsa meno degli altri, che non corre neanche tanto, perché non dovrebbe arrivare ai 30 a un livello simile, pari o leggermente superiore a quello attuale?
Ne ha 27, se ne ha voglia e non spunta un altro superfenomeno può fare quello che vuole pure a 33/34/35 e vincere qualche volta pure a 40, calando fisiologicamente nel tempo.

Le incognite sono solo 2, voglia di continuare a impegnarsi e infortuni.
Per prevedere queste due variabili ci vuole un oracolo.
Ma non mi pare ci siano le basi per ipotizzare un calo naturale delle prestazioni nel giro di pochi anni.
La mia contestazione più che sulla questione della fatica in sé deriva nella parte in cui sostenevi che lui non mette la massima intensità neanche quando scatta, quando decidi di attaccare così lontano dal traguardo è normale che eviti di dare tutto durante lo scatto, ripeto sia che sei un Pogacar oppure un corridore di un livello molto più basso del suo.
Invece quando lui parte tipo ad Hautacam, quindi più a ridosso dal traguardo, per fare subito sfracelli in classifica l'intensità massimale ce la mette eccome.

Non esageriamo sempre, anche quando si dice che lui entra in modalità risparmio energetico una volta creato il giusto gap nelle fughe partite lontano dal traguardo, è un'incongruenza perché lo scorso anno per esempio al Lombardia il suo vantaggio nei confronti di Remco continuò ad aumentare sensibilmente chilometro dopo chilometro fino praticamente al traguardo.
Quest'anno tra mondiale, europei e Lombardia non è successo ma si è stabilizzato semplicemente perché dietro ha trovato un Remco più forte e non perché improvvisamente lo sloveno ha deciso di non dare il massimo.
Se Remco è in forma dal punto di vista psicofisico sul passo una volta rimasto solo ha già del clamoroso riuscire a stabilizzare il vantaggio generato in precedenza nei suoi confronti.
Non creiamo sempre questa narrativa secondo la quale se Pogacar non vince è perché non ha interesse a farlo, e se non rifila distacchi abissali al Remco di turno è semplicemente perché ha attivato il risparmio energetico.
Portare a termine fughe a lunga gittata senza mai rischiare nulla nonostante dietro hai un Remco scatenato è già indicativo del suo strapotere, ingigantirlo enfatizzando la sua forza oltremodo non ha senso.

Poi sulla questione del non bruciarsi con questa condotta in prospettiva sono d'accordo.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Tadej Pogacar 2025

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Pantani the best ha scritto: giovedì 16 ottobre 2025, 23:09
frcre ha scritto: giovedì 16 ottobre 2025, 22:39
Pantani the best ha scritto: giovedì 16 ottobre 2025, 14:16 Recentemente mi sono rivisto su YouTube la sua scalata ad Hautacam, ebbene anche lui era parecchio provato nel finale, bocca aperta, ghigni di fatica sul volto, l'opposto della surreale freschezza vista a Plateau de Beille 2024.
Evidentemente anche lui quel giorno ad Hautacam pagò eccome quel folle ritmo a inizio salita.
Quindi andiamoci piano a dire che lui è immune alla fatica e che lo sforzo massimale non lo fa nemmeno quando scatta.
Detto che se decidi di partite ai -70 o addirittura ai -100, in generale lontano dal traguardo, fare un fuorigiri sarebbe un suicidio tattico sia se sei un pincopallino qualsiasi ma anche un Pogacar.
È normale che se sei Pogacar e decidi di attaccare così lontano dal traguardo vuol dire che stai molto bene in quel momento, però anche se stai molto bene sobbarcarsi una fuga a lunga gittata richiede comunque uno sforzo diluito, altrimenti va a finire come Del Toro che per esagerare sul muro di Kigali all'ultimo mondiale quando di chilometri ne mancavano ancora 100, ha poi accusato al traguardo un ritardo di oltre 7 minuti dal suo ex compagno di fuga, proprio perché non è stato capace di distribuire perfettamente l'energie.
Sì ma parliamo di un giorno su 21 in cui tutti gli altri hanno fatto fatica uguale.
La differenza che negli altri 20 lui correva con un minimo o più di riserva.
Quindi non è che consumi il motore più di altri, anzi.
Le fughe a lunga gittata sono per me sforzi fatti con cognizione di causa, in pieno controllo.
Per me il motore lo bruci se provi ad andare oltre i tuoi limiti, quando c'è qualcuno in grado di metterti seriamente in difficoltà.
Non contesto il fatto che la fatica la faccia pure lui.
Ma quello che questi sforzi ne accorcino la carriera.
Anzi, secondo me fa meno fatica di altri, e fino a quando non trova qualcuno in grado di metterlo a dura prova per più di 2/3 giorni all'anno, può controllare in molti casi e allungarsela.
Forse al tour quest'anno nella seconda parte ha faticato più del dovuto perché non stava benissimo.
Per me il discorso che in canna altri 1, 2 o 3 anni a questi livelli non regge.
Un atleta di 27 anni, arrivato al suo massimo livello intorno ai 25, che essendo dotato di un motore nettamente superiore a quello degli altri fatica nel 99% delle fasi di corsa meno degli altri, che non corre neanche tanto, perché non dovrebbe arrivare ai 30 a un livello simile, pari o leggermente superiore a quello attuale?
Ne ha 27, se ne ha voglia e non spunta un altro superfenomeno può fare quello che vuole pure a 33/34/35 e vincere qualche volta pure a 40, calando fisiologicamente nel tempo.

Le incognite sono solo 2, voglia di continuare a impegnarsi e infortuni.
Per prevedere queste due variabili ci vuole un oracolo.
Ma non mi pare ci siano le basi per ipotizzare un calo naturale delle prestazioni nel giro di pochi anni.
La mia contestazione più che sulla questione della fatica in sé deriva nella parte in cui sostenevi che lui non mette la massima intensità neanche quando scatta, quando decidi di attaccare così lontano dal traguardo è normale che eviti di dare tutto durante lo scatto, ripeto sia che sei un Pogacar oppure un corridore di un livello molto più basso del suo.
Invece quando lui parte tipo ad Hautacam, quindi più a ridosso dal traguardo, per fare subito sfracelli in classifica l'intensità massimale ce la mette eccome.

Non esageriamo sempre, anche quando si dice che lui entra in modalità risparmio energetico una volta creato il giusto gap nelle fughe partite lontano dal traguardo, è un'incongruenza perché lo scorso anno per esempio al Lombardia il suo vantaggio nei confronti di Remco continuò ad aumentare sensibilmente chilometro dopo chilometro fino praticamente al traguardo.
Quest'anno tra mondiale, europei e Lombardia non è successo ma si è stabilizzato semplicemente perché dietro ha trovato un Remco più forte e non perché improvvisamente lo sloveno ha deciso di non dare il massimo.
Se Remco è in forma dal punto di vista psicofisico sul passo una volta rimasto solo ha già del clamoroso riuscire a stabilizzare il vantaggio generato in precedenza nei suoi confronti.
Non creiamo sempre questa narrativa secondo la quale se Pogacar non vince è perché non ha interesse a farlo, e se non rifila distacchi abissali al Remco di turno è semplicemente perché ha attivato il risparmio energetico.
Portare a termine fughe a lunga gittata senza mai rischiare nulla nonostante dietro hai un Remco scatenato è già indicativo del suo strapotere, ingigantirlo enfatizzando la sua forza oltremodo non ha senso.

Poi sulla questione del non bruciarsi con questa condotta in prospettiva sono d'accordo.

Sì per me Pogacar ha fatto quello che fa sempre, il distacco è stato minore perché remco è andato più forte.
Quello che dico è che se prendi un minuto subito e poi non rischi mai la vittoria vai forte ma non al 110% come se avessi 10 secondi di vantaggio.
Pogacar fa il suo poi dipende dagli avversari se arriva a 1 minuto o a 3.
Qualora avesse qualcuno più vicino per me potrebbe tirare fuori ancora qualcosina in più.
Quanto non saprei
Pantani the best
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Le grandi performance di Tadej Pogačar continuano a stupire e a far discutere. Così come lo scorso anno, anche in questo 2025 il fenomeno sloveno è apparso di un’altra categoria rispetto agli altri corridori del gruppo, offrendo prestazioni di altissimo livello e facendolo in maniera costante per tutta la stagione, da febbraio a ottobre. Oltre alle sue vittorie, a impressionare è anche il modo in cui le ottiene, attaccando spesso da lontano e restando in testa da solo già a molti chilometri dal traguardo. Ma come fa il 27enne della UAE Team Emirates XRG ad andare così forte? Il preparatore belga Paul Van Den Bosch, che in carriera ha allenato corridori come Sven Nys, Tim Wellens, Thomas De Gendt e André Greipel, ha provato a dare una spiegazione.

Il 68enne ne ha parlato in un’intervista a Sporza: “Sembra non conoscere cali. Non si vede in nessun altro corridore. Van der Poel, ad esempio, ha periodi in cui brilla, ma poi non lo si vede per un po’. Lo stesso vale per Wout van Aert. E Vingegaard sceglie deliberatamente le gare a tappe e il Tour, ma non è a quel livello altrove. Pogačar è sempre presente“.

“Sono in questo settore da anni e ho visto un’evoluzione verso un allenamento molto più intenso rispetto al passato – ha proseguito Van Den Bosch – Oggigiorno ogni ciclista trascorre molto tempo in sella alla bicicletta, ma chi è anche in grado di andare più veloce? Questa è la domanda. E ho sentito dire che Pogacar è un’eccezione in questo senso“.

Negli scorsi mesi, lo sloveno aveva rivelato in un video che in allenamento raggiunge i 320-340 watt in zona 2: “Si tratta di circa cinque watt per chilo – analizza il preparatore belga – Per la maggior parte dei corridori, questa è già una sessione di allenamento estenuante. Lui riesce a mantenerla per sei ore di fila… Pogačar riesce a completare quasi tutte le sessioni di allenamento ad alta intensità. Gli altri corridori lo fanno a blocchi, prendendosela comoda in determinati giorni. Quando fa una sessione di allenamento di resistenza relativamente tranquilla, lo fa a una potenza molto più alta rispetto agli altri. Molti corridori, quindi, si allenano con lui solo una volta“.

“Se, ad esempio, alla Strade Bianche è ancora in un gruppo di trenta corridori, spesso continua semplicemente a pedalare al suo ritmo di allenamento – ha aggiunto il 68enne – Gli altri, invece, stanno già pedalando a un’intensità molto più elevata. A quel punto, lui scatena la sua forza e se ne va. Quando durante una gara pedala ancora nella zona 2, brucia principalmente grassi. Il suo corpo è abituato a farlo, il che significa che, a differenza di molti altri, può conservare meglio le energie per il finale. E questo gli permette di pedalare a tutta velocità per altre due ore alla fine“.

A stupire è anche il fatto che, quando giunge al traguardo dopo questi lunghi sforzi, Pogačar non appaia neppure stanco: “Una volta ho visto i suoi occhi spenti ai Mondiali di Zurigo – ha ammesso Van Den Bosch – Tutto qua. Allora si era capito che aveva davvero superato il limite. Ma per il resto… Di solito arriva fresco come una rosa. Sembra che faccia fatica a stancarsi e che si riprenda bene”.

“Questo lo rende un fenomeno: la combinazione di non stancarsi quasi mai, recuperare molto rapidamente dopo le gare e dopo gli allenamenti e riuscire comunque ad allenarsi molto duramente. È in grado di ricominciare ad allenarsi più intensamente dopo uno sforzo intenso e quindi risponde meglio agli stimoli dell’allenamento. Questa è la chiave per ottenere prestazioni di alto livello in modo così costante“, ha concluso il belga.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
herbie
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da herbie »

Ci sono corridori che non sembrano mai affaticati in viso, poi a metà salita saltano e prendono cinque minuti...per dire che guardare in faccia uno o l'altro può dire solo fino ad un certo punto quanto è affaticato.
Questa cosa che lui è in z2 quando gli altri sono fuori soglia perchè si allena cinque ore, sette ore, venti ore a 350 watt costanti come un'altro sta a 250 due ore e già fa fatica, mi sa un po' di leggenda metropolitana. C'è una giusta misura in tutto.
Basta poco , anzi pochissimo in più per averne e andarsene in salita quando cominci a fare 240 km. e 4k di dislivello. Semplicemente ha i watt per fare un cambio di ritmo a certe intensità (e quella è anche una dote naturale), spinge a tutta fino in cima, soffre e arriva...
Per me sta facendo sforzi che potrebbe pagare, l'esperienza di incontrare una di quelle sindromi che si instaurano e danno uno stato di leggera infiammazione similcronica, recidivante-remittente, che ti dà cattive sensazioni un giorno si e uno no, oltre alla preoccupazione continua perchè non capisci bene cos'hai, non l'ha ancora fatta, ma è esperienza abbastanza diffusa per atleti di sport di così lunga durata.
Io cercherei di ottenere il maggior risultato col minor sforzo possibile, piuttosto, i suoi numeri leggendari li ha già fatti: non ha alcun bisogno di vincere con 50 o 100 chilometri di fuga, vincerebbe anche allo sprint, o facendo una violenta accelerazione nel punto giusto a 10 km. dall'arrivo, facendo fare un ritmo forte alla squadra fino a lì.
Ho come la sensazione che stia diventando un po' schiavo di se stesso, come se per lui fosse una delusione o una prova sottotono vincere senza rimanere davanti da solo per almeno una certa quantità di chilometri o di tempo, come se pensasse di deludere qualcuno.
Raggiungere le vittorie di Merckx è già stare ai limiti dell'umano, e lui lo può fare senza ammazzarsi nel resto della carriera ormai, se riuscisse a continuare fino ai 34-35 anni.
Voler superare anche quel limite per vincere il 10 o il 20% in più di grandi corse per me è molto rischioso, specie se continua a farlo nel modo in cui lo sta facendo, facendo diventare ogni corsa una prestazione monstre.
Shuster
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Iscritto il: lunedì 18 agosto 2025, 18:37

Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da Shuster »

herbie ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 9:09 Ci sono corridori che non sembrano mai affaticati in viso, poi a metà salita saltano e prendono cinque minuti...per dire che guardare in faccia uno o l'altro può dire solo fino ad un certo punto quanto è affaticato.
Questa cosa che lui è in z2 quando gli altri sono fuori soglia perchè si allena cinque ore, sette ore, venti ore a 350 watt costanti come un'altro sta a 250 due ore e già fa fatica, mi sa un po' di leggenda metropolitana. C'è una giusta misura in tutto.
Basta poco , anzi pochissimo in più per averne e andarsene in salita quando cominci a fare 240 km. e 4k di dislivello. Semplicemente ha i watt per fare un cambio di ritmo a certe intensità (e quella è anche una dote naturale), spinge a tutta fino in cima, soffre e arriva...
Per me sta facendo sforzi che potrebbe pagare, l'esperienza di incontrare una di quelle sindromi che si instaurano e danno uno stato di leggera infiammazione similcronica, recidivante-remittente, che ti dà cattive sensazioni un giorno si e uno no, oltre alla preoccupazione continua perchè non capisci bene cos'hai, non l'ha ancora fatta, ma è esperienza abbastanza diffusa per atleti di sport di così lunga durata.
Io cercherei di ottenere il maggior risultato col minor sforzo possibile, piuttosto, i suoi numeri leggendari li ha già fatti: non ha alcun bisogno di vincere con 50 o 100 chilometri di fuga, vincerebbe anche allo sprint, o facendo una violenta accelerazione nel punto giusto a 10 km. dall'arrivo, facendo fare un ritmo forte alla squadra fino a lì.
Ho come la sensazione che stia diventando un po' schiavo di se stesso, come se per lui fosse una delusione o una prova sottotono vincere senza rimanere davanti da solo per almeno una certa quantità di chilometri o di tempo, come se pensasse di deludere qualcuno.
Raggiungere le vittorie di Merckx è già stare ai limiti dell'umano, e lui lo può fare senza ammazzarsi nel resto della carriera ormai, se riuscisse a continuare fino ai 34-35 anni.
Voler superare anche quel limite per vincere il 10 o il 20% in più di grandi corse per me è molto rischioso, specie se continua a farlo nel modo in cui lo sta facendo, facendo diventare ogni corsa una prestazione monstre.
Ti rigiro il discorso , pogacar fa saltare la corsa a 50/70/km d all arrivo e questo è appurato , bene a me sembra di ricordare in genere inseguimenti in solitaria..es evenepoel che da solo tira sempre a tutta per rientrare..
Altri corridori si staccano sotto quel forcing…

Per dire che allora anche x Remco dovrebbe valere lo stesso ragionamento..visto si fa in “solitaria “inseguimenti vedi l ultimo trittico di gare fatto.
Poi io ho guardo i fatti, quando al mondiale remco stacca healy e skjlmoose e cerca di rientrare su tadej ..lui guadagna 1 minuto sugli altri due ma da tadej zero, ripeto ZERO, quindi probabilmente stava ancora correndo con margine lo sloveno e questo è appurabile dal fatto che il distacco si manteneva simile…

Sinceramente si vede quando pogacar è a tutta , tipo MS quest anno , rubaix , hautacam.. noti il viso quando realmente sta fuori soglia. Poi mia opinione il mondo è bello perché vario , detto questo il problema restano gli eventuali incidenti, se resta sano altri 2 anni a questi livelli credo li abbia,.

Poi io preferìsco un quadriennio da tiranno assoluto che magari 7/8 anni a ottimi livelli tipo annate 22/23…
giorgio ricci
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Ho reazioni contrastanti davanti a Pogacar. Da una parte rimango basito quando va via con una facilità tale che gli altri sembrano in Graziella , ma dall' altra penso che c'è un ciclismo pre Pogacar e post Pogacar.
Non credo che vedremo più nulla di simile ,almeno quelli di una certa età, forse i ragazzini , sempre che il ciclismo rimanga ancora come è adesso .
Bisogna godersi questo momento , senza essere tifosi , avremo tempo a valutarlo e a parlare di lui quando rivedremo il ciclismo di Froome , Valverde o peggio..
Sul fatto che si spremi troppo ,io non lo ritengo un problema. Che duri ancora due o quattro anni ( dubito però si ritiri dopo i 30/32 ) , ha già fatto la storia del ciclismo .
frcre
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Iscritto il: domenica 29 maggio 2016, 18:08

Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da frcre »

herbie ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 9:09 Ci sono corridori che non sembrano mai affaticati in viso, poi a metà salita saltano e prendono cinque minuti...per dire che guardare in faccia uno o l'altro può dire solo fino ad un certo punto quanto è affaticato.
Questa cosa che lui è in z2 quando gli altri sono fuori soglia perchè si allena cinque ore, sette ore, venti ore a 350 watt costanti come un'altro sta a 250 due ore e già fa fatica, mi sa un po' di leggenda metropolitana. C'è una giusta misura in tutto.
Basta poco , anzi pochissimo in più per averne e andarsene in salita quando cominci a fare 240 km. e 4k di dislivello. Semplicemente ha i watt per fare un cambio di ritmo a certe intensità (e quella è anche una dote naturale), spinge a tutta fino in cima, soffre e arriva...
Per me sta facendo sforzi che potrebbe pagare, l'esperienza di incontrare una di quelle sindromi che si instaurano e danno uno stato di leggera infiammazione similcronica, recidivante-remittente, che ti dà cattive sensazioni un giorno si e uno no, oltre alla preoccupazione continua perchè non capisci bene cos'hai, non l'ha ancora fatta, ma è esperienza abbastanza diffusa per atleti di sport di così lunga durata.
Io cercherei di ottenere il maggior risultato col minor sforzo possibile, piuttosto, i suoi numeri leggendari li ha già fatti: non ha alcun bisogno di vincere con 50 o 100 chilometri di fuga, vincerebbe anche allo sprint, o facendo una violenta accelerazione nel punto giusto a 10 km. dall'arrivo, facendo fare un ritmo forte alla squadra fino a lì.
Ho come la sensazione che stia diventando un po' schiavo di se stesso, come se per lui fosse una delusione o una prova sottotono vincere senza rimanere davanti da solo per almeno una certa quantità di chilometri o di tempo, come se pensasse di deludere qualcuno.
Raggiungere le vittorie di Merckx è già stare ai limiti dell'umano, e lui lo può fare senza ammazzarsi nel resto della carriera ormai, se riuscisse a continuare fino ai 34-35 anni.
Voler superare anche quel limite per vincere il 10 o il 20% in più di grandi corse per me è molto rischioso, specie se continua a farlo nel modo in cui lo sta facendo, facendo diventare ogni corsa una prestazione monstre.
La sindrome similcronica recidivante remittente al massimo può venire a quelli dietro che inseguono a tutta e fanno già fatica sul ritmo dei gregari.
Come spiega quello che ha postato Pantani the best, quando restano in 20-30 gli altri già hanno fatto fatica, lui si sta allenando.
Fatica vera la fa per pochissimi giorni all'anno.
San remo che comunque sono una 30 ina di km, roubaix e fiandre.
Il giorno che deve dare la botta decisiva al tour.
Per il resto fa sforzi per lui normalissimi, faticando comunque meno di chi deve inseguirlo.
Non è vero che è uno che ha sempre la stessa faccia.
Quando da tutto è evidente sia dalla faccia che dalla pedalata.
Sono molto più a rischio di bruciarsi quelli che devono provare ad avvicinarsi al suo ritmo che lui che impone il suo senza doversi adattare a nessuno e senza dover provare ad andare oltre.
Merckx correva più del doppio rispetto a Pogacar con mezzi, preparazioni, alimentazione diversi rispetto ad ora.
Uno come Pogacar, con un motore che gli permette di correre per l'80% del tempo con un filo di gas, in mano a gente competente, con le tecnologie e conoscenze odierne dura fino a 38/40/42 anni.
herbie
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da herbie »

Che dire, mi auguro che abbiate ragione voi, concordo con giorgioricci sul fatto che stiamo vedendo qualcosa di epocale, tipo quei record nell'atletica che durano venti o trent'anni.
Io non mi gestirei così, comunque, avessi questo margine.
Shuster
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da Shuster »

herbie ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 16:57 Che dire, mi auguro che abbiate ragione voi, concordo con giorgioricci sul fatto che stiamo vedendo qualcosa di epocale, tipo quei record nell'atletica che durano venti o trent'anni.
Io non mi gestirei così, comunque, avessi questo margine.
Noi non siamo lui, purtroppo direi haha.
Le opzioni sono 2 o è megalomane e quindi 1 ovuole comunque vincere dominando lasciando ricordi delle sue imprese ai posteriori
O la seconda ha talmente tanto margine che alla fine della fiera non è mai a tutta e si risparmia lo stesso.

Magari è la stessa medaglia con due facce e le due cose si fondono .

Ma non siamo ne lui ne il suo team per sapere , purtroppo.

Come ho gia detto meglio 4 anni da cannibale , che 8 da ottimo corridore
frcre
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da frcre »

Shuster ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 17:27
herbie ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 16:57 Che dire, mi auguro che abbiate ragione voi, concordo con giorgioricci sul fatto che stiamo vedendo qualcosa di epocale, tipo quei record nell'atletica che durano venti o trent'anni.
Io non mi gestirei così, comunque, avessi questo margine.
Noi non siamo lui, purtroppo direi haha.
Le opzioni sono 2 o è megalomane e quindi 1 ovuole comunque vincere dominando lasciando ricordi delle sue imprese ai posteriori
O la seconda ha talmente tanto margine che alla fine della fiera non è mai a tutta e si risparmia lo stesso.

Magari è la stessa medaglia con due facce e le due cose si fondono .

Ma non siamo ne lui ne il suo team per sapere , purtroppo.

Come ho gia detto meglio 4 anni da cannibale , che 8 da ottimo corridore
Cannibale non è.
È semplicemente più forte e stravince le corse che corre.
Fosse cannibale avrebbe già vinto i 3 grandi giri in un anno.
L'anno scorso e quest'anno la vuelta l'avrebbe stravinta pure correndola per preparare il Mondiale, correndo a tutta per si e no un paio di tappe.
Ma evidentemente di farsi 3 settimane di fila di corsa più volte all'anno non ne ha voglia, o si gestisce nel lungo periodo.
Poi non si è mai interessato a record di tappe, vincere tutte e 3 le maglie, che sarebbero obbiettivi alla portata se volesse fare davvero il cannibale.
Cannibale è uno che prova a vincere tutto quello che si può senza pensare al futuro.
Un cannibale non corre 50/60 giorni all'anno e non regala neanche il gp di montreal.
Per me è una via di mezzo non si risparmia, ma neanche si uccide per vincere in questo modo.
È talmente più forte che vince così facendo il suo.
Se va più forte su quasi tutti i terreni che deve fare per non essere cannibale.
Regalare le monumento?
Vincerle allo sprint per non umiliare gli avversari?
Shuster
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da Shuster »

frcre ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 20:42
Shuster ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 17:27
herbie ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 16:57 Che dire, mi auguro che abbiate ragione voi, concordo con giorgioricci sul fatto che stiamo vedendo qualcosa di epocale, tipo quei record nell'atletica che durano venti o trent'anni.
Io non mi gestirei così, comunque, avessi questo margine.
Noi non siamo lui, purtroppo direi haha.
Le opzioni sono 2 o è megalomane e quindi 1 ovuole comunque vincere dominando lasciando ricordi delle sue imprese ai posteriori
O la seconda ha talmente tanto margine che alla fine della fiera non è mai a tutta e si risparmia lo stesso.

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Ma non siamo ne lui ne il suo team per sapere , purtroppo.

Come ho gia detto meglio 4 anni da cannibale , che 8 da ottimo corridore
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Ma evidentemente di farsi 3 settimane di fila di corsa più volte all'anno non ne ha voglia, o si gestisce nel lungo periodo.
Poi non si è mai interessato a record di tappe, vincere tutte e 3 le maglie, che sarebbero obbiettivi alla portata se volesse fare davvero il cannibale.
Cannibale è uno che prova a vincere tutto quello che si può senza pensare al futuro.
Un cannibale non corre 50/60 giorni all'anno e non regala neanche il gp di montreal.
Per me è una via di mezzo non si risparmia, ma neanche si uccide per vincere in questo modo.
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A me sembrano numeri da cannibale.
Non è che può correre e vincere 5 monumenti e 3 grandi giri in un anno..
Deve selezionare x essere al top.

E lui lo fa..a modo suo e cannibale , nelle vittorie e come vince.
Perché già vince tanto , se corresse ancora di più si spomperebbe molto prima e vincerebbe molto meno realisticamente
frcre
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Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da frcre »

Shuster ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 21:22
frcre ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 20:42
Shuster ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 17:27

Noi non siamo lui, purtroppo direi haha.
Le opzioni sono 2 o è megalomane e quindi 1 ovuole comunque vincere dominando lasciando ricordi delle sue imprese ai posteriori
O la seconda ha talmente tanto margine che alla fine della fiera non è mai a tutta e si risparmia lo stesso.

Magari è la stessa medaglia con due facce e le due cose si fondono .

Ma non siamo ne lui ne il suo team per sapere , purtroppo.

Come ho gia detto meglio 4 anni da cannibale , che 8 da ottimo corridore
Cannibale non è.
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Fosse cannibale avrebbe già vinto i 3 grandi giri in un anno.
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Ma evidentemente di farsi 3 settimane di fila di corsa più volte all'anno non ne ha voglia, o si gestisce nel lungo periodo.
Poi non si è mai interessato a record di tappe, vincere tutte e 3 le maglie, che sarebbero obbiettivi alla portata se volesse fare davvero il cannibale.
Cannibale è uno che prova a vincere tutto quello che si può senza pensare al futuro.
Un cannibale non corre 50/60 giorni all'anno e non regala neanche il gp di montreal.
Per me è una via di mezzo non si risparmia, ma neanche si uccide per vincere in questo modo.
È talmente più forte che vince così facendo il suo.
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A me sembrano numeri da cannibale.
Non è che può correre e vincere 5 monumenti e 3 grandi giri in un anno..
Deve selezionare x essere al top.

E lui lo fa..a modo suo e cannibale , nelle vittorie e come vince.
Perché già vince tanto , se corresse ancora di più si spomperebbe molto prima e vincerebbe molto meno realisticamente
Eh beh se è 3 categorie sopra agli altri a parte roubaix e San remo è normale che quando corre vince.
Ma se avesse la testa del cannibale correrebbe molte più corse vincendo di conseguenza molto di più.
Non lascerebbe neanche le maglie secondarie e qualche tappa.
Vuelta e giro li dominerebbe col minimo sforzo pure senza nessuna preparazione specifica.
Evidentemente non ha la voglia di correre 100 giorni l'anno e preferisce selezionare e prendersi le sue pause.
Non va neanche dietro ai record.
Uno che va così tanto più forte degli altri se avesse la testa del cannibale correrebbe qualsiasi corsa adatta alle sue caratteristiche come faceva ai suoi tempi merckx.
StipemdioXTutti
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Iscritto il: sabato 22 agosto 2020, 11:31

Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da StipemdioXTutti »

frcre ha scritto: domenica 19 ottobre 2025, 0:20
Shuster ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 21:22
frcre ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 20:42

Cannibale non è.
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L'anno scorso e quest'anno la vuelta l'avrebbe stravinta pure correndola per preparare il Mondiale, correndo a tutta per si e no un paio di tappe.
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Poi non si è mai interessato a record di tappe, vincere tutte e 3 le maglie, che sarebbero obbiettivi alla portata se volesse fare davvero il cannibale.
Cannibale è uno che prova a vincere tutto quello che si può senza pensare al futuro.
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Per me è una via di mezzo non si risparmia, ma neanche si uccide per vincere in questo modo.
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A me sembrano numeri da cannibale.
Non è che può correre e vincere 5 monumenti e 3 grandi giri in un anno..
Deve selezionare x essere al top.

E lui lo fa..a modo suo e cannibale , nelle vittorie e come vince.
Perché già vince tanto , se corresse ancora di più si spomperebbe molto prima e vincerebbe molto meno realisticamente
Eh beh se è 3 categorie sopra agli altri a parte roubaix e San remo è normale che quando corre vince.
Ma se avesse la testa del cannibale correrebbe molte più corse vincendo di conseguenza molto di più.
Non lascerebbe neanche le maglie secondarie e qualche tappa.
Vuelta e giro li dominerebbe col minimo sforzo pure senza nessuna preparazione specifica.
Evidentemente non ha la voglia di correre 100 giorni l'anno e preferisce selezionare e prendersi le sue pause.
Non va neanche dietro ai record.
Uno che va così tanto più forte degli altri se avesse la testa del cannibale correrebbe qualsiasi corsa adatta alle sue caratteristiche come faceva ai suoi tempi merckx.
...per non aggiungere nulla alla sua stagione. Anzi, mettiamo che avesse corso il trittico Veneto Serenissima e Veneto Classic: avrebbe posticipato di due settimane il riposo, avrebbe obbligato altri UAE a correre per lui senza giocarsi le loro opportunità con tutte le conseguenze del caso e, infine, anche vincendo non avrebbe aggiunto nulla alla sua stagione.
Vincere non è correre, è più dispendioso, perché non puoi mollare l' osso; non è un fugaiolo che se non azzecca la fuga sta in gruppo, o un velocista che sa di non tenere in alcune salite e allora forma il gruppetto.
Ecuadoriani - Garofoli - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Muzic - Dainese
brunello
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Iscritto il: mercoledì 22 maggio 2024, 8:29

Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da brunello »

Comunque Matxin ha detto che il prime dovrebbe arrivare l'anno prossimo, auguri a tutti.
nikybo85
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Iscritto il: mercoledì 23 agosto 2017, 0:06

Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da nikybo85 »

brunello ha scritto: domenica 19 ottobre 2025, 12:24 Comunque Matxin ha detto che il prime dovrebbe arrivare l'anno prossimo, auguri a tutti.
Bene, inutile seguire più il ciclismo allora
Shuster
Messaggi: 204
Iscritto il: lunedì 18 agosto 2025, 18:37

Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da Shuster »

brunello ha scritto: domenica 19 ottobre 2025, 12:24 Comunque Matxin ha detto che il prime dovrebbe arrivare l'anno prossimo, auguri a tutti.
Non so tu dove l abbia letto, non vedo articoli di maxim.
Comunque non credo vedremo mai un pogacar po’ più forte e dominante di questo…
Al limite potrà ripetersi qualche stagione.. e sarebbe già pazzesco
frcre
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Iscritto il: domenica 29 maggio 2016, 18:08

Re: Tadej Pogacar 2025

Messaggio da leggere da frcre »

StipemdioXTutti ha scritto: domenica 19 ottobre 2025, 12:20
frcre ha scritto: domenica 19 ottobre 2025, 0:20
Shuster ha scritto: sabato 18 ottobre 2025, 21:22

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Lombardia1

A me sembrano numeri da cannibale.
Non è che può correre e vincere 5 monumenti e 3 grandi giri in un anno..
Deve selezionare x essere al top.

E lui lo fa..a modo suo e cannibale , nelle vittorie e come vince.
Perché già vince tanto , se corresse ancora di più si spomperebbe molto prima e vincerebbe molto meno realisticamente
Eh beh se è 3 categorie sopra agli altri a parte roubaix e San remo è normale che quando corre vince.
Ma se avesse la testa del cannibale correrebbe molte più corse vincendo di conseguenza molto di più.
Non lascerebbe neanche le maglie secondarie e qualche tappa.
Vuelta e giro li dominerebbe col minimo sforzo pure senza nessuna preparazione specifica.
Evidentemente non ha la voglia di correre 100 giorni l'anno e preferisce selezionare e prendersi le sue pause.
Non va neanche dietro ai record.
Uno che va così tanto più forte degli altri se avesse la testa del cannibale correrebbe qualsiasi corsa adatta alle sue caratteristiche come faceva ai suoi tempi merckx.
...per non aggiungere nulla alla sua stagione. Anzi, mettiamo che avesse corso il trittico Veneto Serenissima e Veneto Classic: avrebbe posticipato di due settimane il riposo, avrebbe obbligato altri UAE a correre per lui senza giocarsi le loro opportunità con tutte le conseguenze del caso e, infine, anche vincendo non avrebbe aggiunto nulla alla sua stagione.
Vincere non è correre, è più dispendioso, perché non puoi mollare l' osso; non è un fugaiolo che se non azzecca la fuga sta in gruppo, o un velocista che sa di non tenere in alcune salite e allora forma il gruppetto.
Ma non ho detto che fa male a fare come fa.
Contesto la definizione di cannibale.
Il cannibale è proprio quello che corre per vincere pure la corsa di paese e non lascia nulla né a compagni né a avversari.
Anche a costo di perdere qualche volta per la fatica, ma non per non partecipare.
Merckx è chiamato il cannibale proprio per questo.
Pogacar è più un cecchino, seleziona gli obbiettivi più importanti e non fallisce mai o quasi.
Ha un margine di errore più basso di merckx così facendo.
Infatti con buone probabilità supererà merckx come big titles, ma non raggiungerà mai il numero totale di vittorie di merckx.
Due approcci diversi figli di tempi e personalità diverse.
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