Beh Horner che a 42 anni vince la Vuelta battendo un Nibali ormai sbocciato per me è un "miracolo".Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 13 ottobre 2025, 18:26Nessuno di loro è stato squalificato nel momento dell'exploit ma successivamente quando quegli exploit non li avevano più ripetuti, a riprova che il doping non fa miracoli, altrimenti perché non hanno più ripetuto quegli exploit pur venendo beccati con le mani dentro la marmellata?luketaro ha scritto: ↑lunedì 13 ottobre 2025, 18:00E infatti:Pantani the best ha scritto: ↑lunedì 13 ottobre 2025, 16:32
Tutti quei casi di corridori carneadi, penso ad Aitor Gonzalez, Iglinskij, lo stesso Horner.
Ripeto, nessuno sta discutendo che i principi dei due sport sono differenti, ma la questione riguarda il fatto che nel ciclismo si sostiene che è impossibile fare dal nulla degli exploit senza inganno e che il doping possa fare miracoli, quando ci sono esempi anche in sport dove la componente doping è molto meno preponderante che dimostrano che possono accadere a prescindere dai principi differenti, perché come già detto certi valori gerarchici valgono per ogni sport, anche nello stesso tennis non è che i carneadi sono esattamente all'ordine del giorno, anzi.
Tempo addietro feci anche l'esempio di Jacobs che per risultati ottenuti nelle categorie giovanili nella velocità non sembrava certo un predestinato all'oro olimpico nei 100m con pb a 9"80, eppure.
Dietro a certi clamorosi exploit senza preavviso ci possono essere tutta una serie di cose che non necessariamente devono essere spiegati con l'inganno, e questo vale anche per il ciclismo.
Aitor gonzalez squalificato per doping;
Iglinsky squalificato per doping;
Horner mai squalificato per doping (c'è sempre tempo...), sulla cui innocenza non crede nessuno. Tra l'altro se non ricordo male i suoi valori di ematocrito registrati in quella vuelta erano proprio compatibili con un bel rabbocco esogeno.
Se ne facciamo una questione di positività al doping soprattutto a cavallo tra gli anni 90 e gli anni 00 semplicemente non si potrebbe neanche affermare il contrario, visto che sono risultati positivi anche corridori con una crescita più lineare.
Comunque non capisco il discorso sul non essere squalificati nel momento dell'exploit: forse la memoria fa cilecca, ma al momento non ricordo nessuno cui sia capitato se non Rasmussen (ma via Cassani, sennò avrebbe concluso il Tour) e Landis poco dopo il Tour 2006. Quintana nel 2022.
Forse, anche se non parlerei di exploit, Pantani al Giro '99.
Pure Pollentier nel primo Tour di Hinault, ma perchè venne beccato in flagrante.
