Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Serpa
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Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

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rizz23 ha scritto:Purtroppo stamane ho dovuto leggere i quotidiani.
Tante prime pagine per Weylandt, ma il solito pressapochismo.

Ne ho parlato sul mio blog (http://iltrafiletto.wordpress.com per chi vuole), vi copio qua quello che ho scritto
Si potrebbe parlare di come per vedere il ciclismo in prima pagina serva la morte di un corridore, lo sfortunato Wouter Weylandt. O un caso di doping.

Ma su questo punto ci siamo già arresi, io e i milioni (e non due o tre) di appassionati delle due ruote in Italia.

La cosa ancor più deprimente è vedere la totale assenza di competenza nel parlare di ciclismo, anche quando se ne parla.

Prendiamo Repubblica di oggi. Già è una stecca la scelta di assegnare la cronaca all’inviato Eugenio Capodacqua, che ha costruito una carriera da giornalista sportivo sui casi di doping e sul fango immancabilmente tirato contro il ciclista di turno. Ma quello passa il convento.

E allora non c’è da stupirsi che alla riga 10 Capodacqua scriva:

Non doveva nemmeno correre, l’infortunio del compagno Daniele Bennati aveva fatto scattare la sua convocazione all’ultimo istante.

Sbagliato: è stato Brice Feillu (Capodacqua sa chi è?) a sostituire il velocista toscano nel roster Leopard-Trek per il Giro.

E verso la fine:

Ma ovviamente di fermare la corsa almeno un giorno, gesto che ridarebbe un pizzico di umanità e di immagine all’intero movimento, non se ne parla.

E infatti oggi la corsa sarà neutralizzata e interamente in omaggio allo sfortunato atleta belga.

E mentre Crosetti, con pessimo gusto (e pure sbagliando: di corridore propriamente asiatico, ex-Urss a parte, al Giro ce n’è uno, il giapponese Beppu), annota:

Il suo viso aveva i lineamenti deformati, e in molti avranno pensato che si trattasse di un corridore asiatico [...]

finisce che nel bailamme di stronzate incappa anche un maestro come Gianni Mura:

da quando Fabio Casartelli è morto, nella discesa del Portel d’Aspet, il casco è obbligatorio.

Falso, il casco è stato resto obbligatorio a metà del decennio scorso. Nel ’95 fu introdotta l’obbligatorietà con molte eccezioni (Pantani nel ’98 ve lo ricordate col caschetto o con la bandana?).

Se di ciclismo dovete parlarne così, è meglio il silenzio.
Il tuo discorso non fa una piega che una, il fatto è che stai parlando di Crosetti, che a sentirlo è di una spocchia assurda, di Capodacqua che anzi non ha messo in mezzo dubbi sul fatto che si è distratto perchè era dopato.
Il fatto è che si rivolgono a lettori che di ciclismo, come hai scritto tu, ne sentono parlare solo in casi di doping o quando accadono queste tragedie.
E si sa che in questi casi il popolo magna quello che dall'alto si propone.
E mi raccomando non mandate mail di protesta alle redazioni o scrivete commenti nelle discussioni coi siti.
Non vi risponderanno e i commenti li filtreranno opportunamente...quindi quelle cavolate che scrivono passano per la realtà dei fatti.
alfiso

Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

Messaggio da leggere da alfiso »

rizz23 ha scritto: E allora non c’è da stupirsi che alla riga 10 Capodacqua scriva:
Non doveva nemmeno correre, l’infortunio del compagno Daniele Bennati aveva fatto scattare la sua convocazione all’ultimo istante.

Sbagliato: è stato Brice Feillu (Capodacqua sa chi è?) a sostituire il velocista toscano nel roster Leopard-Trek per il Giro.

E verso la fine:

Ma ovviamente di fermare la corsa almeno un giorno, gesto che ridarebbe un pizzico di umanità e di immagine all’intero movimento, non se ne parla.

E infatti oggi la corsa sarà neutralizzata e interamente in omaggio allo sfortunato atleta belga.
In realtà l'errore di Capodacqua sta nella indicazione della sostituzione di Bennati, effettuata appunto da Feillu, ma anche i giornali belgi (ovviamente meglio documentati dei nostri) hanno confermato che questa destinazione verso il Giro d'Italia è avvenuta solo nell'ultimo periodo in quanto in calendario per il povero Wouter c'era la sola Vuelta.
Personalmente io avrei proprio cancellato la tappa. Personalmente (e sottolineo personalmente, perchè queste sensazioni sono semplicemente il frutto della propria coscienza intima) ritengo il trasferimento filmato e fotografato da mille obiettivi quasi una morbosa celebrazione, un rito che finisce con il trasformare in "spettacolo" un trauma collettivo che avrebbe invece bisogno di private e silenziose riflessioni. Soprattutto per la famiglia di Wouter.
Se ciò che oggi avverrà sarà invece il frutto di un paziente e comprensivo confronto con la famiglia, allora ritirerei ogni pensiero personale.
L'importante è che loro possano sentire in questo momento difficile l'affetto delle persone dell'ambiente più vicine e più sincere, con il minimo di invasione mediatica.
l'Orso
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Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

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:cry:
Caro Wouter Weylandt, Riposa in Pace.
:cry:
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Scostante_Girardengo
Albyblack
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Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

Messaggio da leggere da Albyblack »

Li ho visti tutti, venerdi alla presentazione e sabato alla cronosquadre, giovani e sorridenti.... Anche lui. E non riesco a non pensare al suo viso e al suo sorriso.
Non ci sono parole purtroppo, solo lacrime. Un pensiero alla sua famiglia.... con tanto tanto affetto.
Ciao Wouter.
bartoli
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Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

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Addio Wouter
Se non sbaglio aveva rischiato grosso gia in marzo in quella maxicaduta alla Scheldeprijs..
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
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Frejus
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Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

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Una tragedia incredibile. RIP WW
meriadoc
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Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

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Torno dopo due settimane di assenza, del Giro non ho seguito assolutamente nulla, ma della morte di Weylandt ho saputo perche' anche i notiziari indiani ne avevano dedicato un trafiletto (anche se parlando di caduta in volata di gruppo).
Volevo solo precisare che il casco fu reso obbligatorio dopo la morte di un corridore effettivamente, ma non Casartelli, ovviamente, quanto piuttosto Kivilev, credo fosse il 2002, ma potrei sbagliarmi.
Difficile capire come Mura (comunque non un esperto di dettagli di corsa o statistiche) abbia potuto incorrere in un simile errore, visto che per anni dopo il '95 gran parte dei corridori ha corso senza casco, una cosa che di certo non passa inosservata...
sul resto, posso facilmente immaginare il pressapochismo di certa stampa, del resto e' cosa usuale ad ogni scandalo, morte, o episodio controverso.
Una cosa buona dello stare forui dal mondo e' stata di rimanere lontano da certi pezzi
Kruijswijk... il resto è noia

"Siamo in gennaio, siamo in Australia ma per me questo e' il successore di Froome nell'albo d'oro della grand boucle.."
21/01/2017 barrylyndon su Porte
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

Messaggio da leggere da Tranchée d'Arenberg »

meriadoc ha scritto:Torno dopo due settimane di assenza, del Giro non ho seguito assolutamente nulla, ma della morte di Weylandt ho saputo perche' anche i notiziari indiani ne avevano dedicato un trafiletto (anche se parlando di caduta in volata di gruppo).
Volevo solo precisare che il casco fu reso obbligatorio dopo la morte di un corridore effettivamente, ma non Casartelli, ovviamente, quanto piuttosto Kivilev, credo fosse il 2002, ma potrei sbagliarmi.
Difficile capire come Mura (comunque non un esperto di dettagli di corsa o statistiche) abbia potuto incorrere in un simile errore, visto che per anni dopo il '95 gran parte dei corridori ha corso senza casco, una cosa che di certo non passa inosservata...
sul resto, posso facilmente immaginare il pressapochismo di certa stampa, del resto e' cosa usuale ad ogni scandalo, morte, o episodio controverso.
Una cosa buona dello stare forui dal mondo e' stata di rimanere lontano da certi pezzi
Si trattava proprio del povero Andrei Kivilev, morto qualche giorno dopo una bruttissima caduta avvenuta durante la Parigi-Nizza del 2003. Il casco fu reso obbligatorio un mese e mezzo dopo, nel mese di maggio.
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Maìno della Spinetta
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Re: Giro 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia-Rapallo (173 km)

Messaggio da leggere da Maìno della Spinetta »

Sono veramente felice di leggere questa notizia,
ho pensato questo fosse il posto giusto dove metterla, una tappa di ciclismo con post tristi, e con una grande novità che viene al mondo!


Ieri sera è nata Alizée Weylandt, la figlia di Wouter

An-Sophie De Graeve ha dato alla luce ieri sera Alizée, la bimba che già portava in grembo quando il suo compagno Wouter Weylandt ha perso la vita lo scorso 9 maggio sulle strade del Giro d'Italia. La famiglia ha comunicato che durante il parto tutto è andato bene e sia la madre che la figlia sono in ottima salute.

La Redazione di Cicloweb.it [e Maìno della Spinetta] augura[no] ad An-Sophie, alla piccola Alizée e tutti i familiari una vita serena.
“Our interest’s on the dangerous edge of things.
The honest thief, the tender murderer, the superstitious atheist”.
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