Ricordo che Basso aveva postato la situazione dei contratti in essere e la loro durata, ma ora non riesco a trovarli.
Anzi, lascio proprio a lui di ragguagliarci.
Ad ogni modo, anticipo il suo eventuale aggiornamento coi due link di seguito che sono chiarificatori:
per quanto riguarda le gare Rcs (in Rai sino al 2017 per l'Italia e sino al 2016 su Eurosport)
http://www.sportbusiness.com/news/18805 ... -extension
e Giro delle Fiandre, che rimarrà all'Ebu (a cui Rai è associata) sino al 2016:
http://www.sportspromedia.com/news/ebu_ ... ore_years/
Questi sono i punti fermi. E' ovvio che se la Rai non vuole perdere il ciclismo (e noi con lei, sia ben chiaro), dovrà cautelarsi dall'ingresso di altri operatori attraverso un accordo organico con Fci/LegaProf e con una maggiormente consorziata AOOC (Associazione degli Organizzatori di Corse Ciclistiche).
Il rischio altrimenti, in futuro, è che arrivino esterni a prendere le gare più spettacolari (es. Giro dell'Emilia, Agostoni, Tre Valli e qualche altra) e che le altre minori cadano nel disinteresse (alla Rai, perse le principali, cosa potrebbe interessare del Larciano o della Bernocchi?), penalizzando calendario, movimento e promozione territoriale.
In tal modo potremo dire che non tutto il male vien per nuocere.
Al momento, però, nonostante la indubitabile buona volontà dimostrata fattivamente da Bulbarelli (nonostante le difficoltà economiche Rai) i piccoli organizzatori si muovono tutti in ordine sparso e nella più totale individualità (mors tua, vita mea?

) e Fci/Lega sono presenze solo sulla carta, per nulla propositive e proattive.
Infatti il ciclismo italiano è in balìa di venti ed intemperie (altro che la Milano Sanremo)!