lemond ha scritto:galliano ha scritto:scinto veramente pessimo oggi, anche perche non mi pare che il grosso del lavoro l'abbia fatto la sky.
Scinto ha detto (purtroppo non sempre si può) quello che pensava e cioè che se gli Sky facevano andare la fuga a 14 minuti, anziché a sette, il gioco era fatto per tutti, compresi loro, che ne avrebbero solo avuto ripercussioni positive.
Mah, Scinto è un parolaio, piagnone e, mi sembra, personaggio non molto acuto . Anche ammettendo che la fuga fosse andata a 14 minuti, chi gli dice che Taborre avrebbe vinto facile ? Ma davvero pensa che corridori come Paolini non avessero fatto un pensierino su questa tappa ? Che avrebbero dovuto fare, scendere di bicicletta e guardare il paesaggio per permettere a Taborre di vincere ? Ma che razza di logica è questa ?
Per quanto attiene poi al tema dei favori in gara, i favori si fanno e si ricevono in tutte le attività dell'uomo ma, da che mondo è mondo esistono anche delle regole che non è che siano "non scritte", sono semplicemente regole che vengono accettate nei rapporti tra gli uomini in generale.
Gli scambi di favori tra le squadre fanno parte anch'essi della gamma di regole di convenienza ed opportunità, nulla di male. Di qui arrivare a sostenere che, siccome c'era un suo corridore in fuga, il resto del gruppo avrebbe dovuto tirare i remi in barca altrimenti, in futuro, avrebbe saputo lui come comportarsi, ce ne passa un bel po'. Ci passa la differenza che c'è tra un atteggiamento sanamente sportivo (fatto anche di alleanze di convenienza trovate lungo la strada) ed un atteggiamento antisportivo da balordo di periferia.
Qui non è questione di ipocrisia ma semplicemente di rispetto per i corridori, per le squadre e, in definitiva, per il Giro d'Italia che è cosa seria. Fossi l'organizzatore, uno come Scinto io lo caccerei a pedate nel sedere e non lo vorrei mai piu' vedere nei pressi della mia corsa.
Se io sono in maglia rosa ed arrivo in fuga al traguardo con Caio che magari mi ha anche aiutato a tirare, per buona creanza è ovvio che lo lascio vincere: magari faccio pure la volata per onorare la sua corsa e dargli la certezza che mi avrebbe comunque battuto e che la sua vittoria è vittoria piena. L'Armstrong, che dice in tv di aver lasciato vincere Pantani, dice una cialtronata, non è stato di certo signorile e meglio sarebbe stato che avesse vinto lui, se ne avesse avuto. Pantani, che era corridore vero e possedeva l'orgoglio del campione, si incazzò di brutto e, di certo, avrebbe preferito che fosse stato Armstrong a vincere, a quelle condizioni. Ben diverso fu il suo comportamento quando arrivò, al Tour '98, assieme ad Ullrich nella tappa della Madeleine: Marco FECE la volata e, a tutt'oggi, nessuno sa se Ullrich vinse di suo oppure se fu Marco a fargli un regalo. E' questa la differenza che passa tra uomini e balordi: se non si capiscono queste cose allora, cari miei, non scandalizziamoci troppo quando vediamo dilagare la corruzione. Anche li' si osservano regole "non scritte e non dette": tu dai un appalto a me e io dò una mazzetta a te.
No, ragazzi, il ciclismo non è quella roba li' e spiace che anche i Cassani ed i Martinello si dimostrino indulgenti verso queste cialtronate da bulletto di quartiere.