Strong ha scritto:
in tanti dovrebbero leggere e rileggere quello che hai scritto ed imparare che nello sport (anche quello pro) non c'è solo la competizione.
Infatti c’è anche molto altro, compreso quel marcio che è doveroso discutere per non passare allo squallido dell’ignavia e che tu, da quanto s’è letto in altro thread, trovi fastidioso.
Meno male che ogni tanto c'è qualcuno che fa uscire certi valori necessari per la convivenza.
Valori necessari alla convivenza ce ne sono a iosa nello sport. E da sempre. Basta vederli. Pure nel ciclismo, e ci mancherebbe!
Gimondi e Merckx non mi sono piaciuti per nulla.
Paragone improponibile ed assurdo con quanto avvenuto ieri. Per consistenze in campo: due giganti al cospetto di un tendenziale gigante ed un comprimario. Per nobiltà di traguardo: una tappa del Giro, non vale il Giro stesso, un Mondiale o una Classica. Per le favorevoli condizioni di genesi: un onesto pedalatore, ed un campione che ha bisogno come il pane, di crearsi, aldilà dei suoi autoctoni sentimenti, affetto, simpatia e generosità utili ad una causa. E poi, sei proprio così sicuro di conoscere i tratti del rapporto fra Gimondi e Merckx?
Il gesto di Contador e quelli di altri suoi predecessori non sono segni di debolezza ma bensì di grande forza d'animo
….che non toglie il sospetto che, in questo momento, il Contador, più che agli avversari sulla strada (poco tangibili), debba pensare a crearsi attorno un enorme terreno simpatetico, affinché il vero e tetro avversario che lo aspetta, vada verso il talco, anziché il diamante.
poi è ovvio che non "regalerà" sempre a chiunque, ma solo a chi si sarà meritato il suo rispetto
Ci sono mille modi di rispettare, ed a volte anche essere se stessi nella copertura dei doveri lo è, direi. È poi pure possibile, perché è avvenuto soprattutto nel ciclismo, che il rispetto possa essere confuso con il padrino che accarezza i picciotti e mostra i denti a manovali extra, ma quello, appunto, non è rispetto, bensì qualcos’altro….
lemond ha scritto:
No, caro Marco, non ho detto che Tiralongo ha favorito Contador, bensì il contrario che il bagnino ha corso contro la Saxo che lo paga ed a favore dell'Astanà (che non lo paga più, credo?

) Quanto all'amicizia, essa, a parer mio, va lasciata fuori, perché altrimenti che accade fra Mauro (Stade F.) e Mirco (Raging M.) che sono fratelli, quando c'è il derby di Parigi?
lemond ha scritto:In questa discussione, secondo me, molti dovrebbero considerare quello che scrisse La Rochefoucauld a proposito dell'ipocrisia, che in questo caso ha avuto solo il pregio di essere sbandierata, posta in evidenza, crededo così di mascherarla al massimo (talvolta gli ossimori sono utili

)
L'essere ipocriti, ragionare col sentimento (altro ossimoro) è comune in ogni aspetto della vita pubblica e privata e il massimo è raggiunto dalle religioni, perché coincide proprio con la "ragione sociale" di esse: capacità di simulare sentimenti lodevoli allo scopo di ingannare qualcuno per ottenerne simpatia o i favori. Pertanto per chi vede il ciclismo come una fede "nulla quaestio", ma per gli altri, per chi crede che debba vincere il migliore o il più scaltro quel giorno o in quel periodo, e non l'amico del padrino, che rimane? Dobbiamo credere davvero che ieri al Giro si sia visto ciclismo e non una "pièce" teatrale?
Sulla questione, pur non avendo nulla contro Contador, quoto Lemond. Aggiungo solo che lo spagnolo, non ha fatto uno sgarro alla Saxo. Anzi, il Rijs, che è mille volte più intelligente e bravo rispetto a Minimo Bruyneel, anche se odioso quanto il belga-yankee per un oceano di motivi, era perfettamente d’accordo con Alberto. Magari hanno preparato l’accaduto a tavolno….