trecentobalene ha scritto:Nibali e' davvero un ragazzo intelligente e non cadra' nel rischio che ho espresso .
Ma se va ad Astana io preferirei non saperlo .
Il Tour comunque va fatto sempre , e' il campionato del mondo , punzonatura ogni anno che Dio ha messo in terra .
Non mi piace che abbia la residenza in Svizzera .
E' vera questa cosa ?
Avrei preferito non saperlo .
Io mi tengo il suo secondo a Liegi e terzo al Tour 2012 , valgono di piu' di tutto quest'anno ( se vogliamo , la rincorsa per Gasparotto ad Ans
era meritevole ) .
Detto tutto con la massima ammirazione possibile

E' che vedo il ciclismo in modo impressive , chiazze qua e la' e poca organicita'

Rispondo anche al tuo primo messaggio
Troppo self-confident lo avevo definito io, ma era in un senso più legato alla gestione tattica della corsa che delle energie durante tutto l'anno.
Su questo secondo versante, noterei che stiamo parlando di un corridore che ha attaccato il numero sopra la schiena per la prima volta a gennaio, ha vinto in inverno, in primavera, d'estate si sta giocando la vuelta, e d'autunno farà mondiale e lombardia, anche lì con serie ambizioni. Tra i grandi fatico a pensare a qualcuno che ha corso quanto lui: Froome ha fatto un solo grande giro, Quintana anche, Cancellara è scomparso dopo la Roubaix per ricomparire ora, Gilbert è stato ectoplasmatico per tutto l'anno. Solo Rodriguez e Valverde (e Sagan, che però, almeno a metà, è un velocista, e quindi risponde a logiche parzialmente diverse) hanno corso più o meno quanto lui ma, finora, non con gli stessi risultati. Chiedere che facesse il Tour mi sembra davvero troppo, specie nel ciclismo di oggi: avrebbe voluto dire, ad esempio, rinunciare a qualsiasi speranza di fare bene alla Vuelta.
Sulla gestione tattica della corsa: dopo oggi aumentano i rimpianti per il mancato attacco (sempre ammettendo che ne avesse) nella prima delle tre tappe di montagna. E' vero anche che la cosa va letta in un altro senso: forse sapeva di non essere ancora al massimo, e ha preferito conservare energie. Forse se avesse attaccato oggi la cotta sarebbe stata peggiore. Ho molti dubbi che sia così, ma è un'opzione che va considerata. Resto comunque ammirato delle sue capacità difensive: nelle varie giornate di crisi avute negli anni (Sestriere nel giro 2011, Cotobello alla Vuelta 2010, sui Pirenei allo scorso Tour) è sempre stato estremamente bravo a mascherare il tutto, e anche oggi è stato attaccato solo molto tardi. E' vero che gli altri hanno poco coraggio, ma evidentemente anche lui non offre il minimo segno di cedimento se non quando lo attaccano seriamente.