Innovazioni nel ciclismo

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Principe

Re: Innovazioni nel ciclismo

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Secondo me le squadre per decidere quali atleti mandare alle corse dovrebbero usare mezzi democratici tipo il televoto o addirittura le primarie.

Poi durante i grandi giri andrebbero assegnati, sempre tramite televoto, degli abbuoni ai corridori che hanno dato maggior spettacolo. Anche un meccanismo basato sulle nomination potrebbe funzionare. Il gruppo nomina quelli più anticipatici e poi il pubblico democraticamente decide chi eliminare. Se ci pensate il ciclismo è rimasto l'unico sport in cui non c'è interazione col pubblico a casa.

In realtà un evento come il Giro si presterebbe benissimo al format del reality. Bisognerebbe ridurre i partecipanti e attrezzarsi con i camper pieni di telecamere su cui gli atleti dovrebbero vivere (niente hotel). Poi durante i primi kilometri delle tappe bisognerebbe fare delle specie di interviste in corsa. Tutti dovrebbero avere le radioline e i dialoghi andrebbero mandati in onda come in formula uno.
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presa 2 del Montello
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Tra le proposte di Acquarone nell'articolo in home page(ho visto che è stato aperto un 3D dedicato ma il tipo di discussione è diverso) c'è anche quella di 4 grandi giri da 2 settimane con 3 week-end...io farei si il quarto grande giro ma lasciando le 3 settimane di gara per tutti. Ovviamente un quarto grande giro necessiterebbe di una completa riforma del calendario annuale del World Tour.
Una cosa che mi son sempre chiesto è come mai negli USA non abbiamo mai pensato ad organizzare un bel Coast to Coast ciclistico da 3 settimane lungo la Route 66 o attraverso le Montagne Rocciose. Potrebbe essere il tema di un nuovo 3d: quarto grande giro in che stato?
Principe

Re: Innovazioni nel ciclismo

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presa 2 del Montello ha scritto:Tra le proposte di Acquarone nell'articolo in home page(ho visto che è stato aperto un 3D dedicato ma il tipo di discussione è diverso) c'è anche quella di 4 grandi giri da 2 settimane con 3 week-end...io farei si il quarto grande giro ma lasciando le 3 settimane di gara per tutti. Ovviamente un quarto grande giro necessiterebbe di una completa riforma del calendario annuale del World Tour.
Una cosa che mi son sempre chiesto è come mai negli USA non abbiamo mai pensato ad organizzare un bel Coast to Coast ciclistico da 3 settimane lungo la Route 66 o attraverso le Montagne Rocciose. Potrebbe essere il tema di un nuovo 3d: quarto grande giro in che stato?
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Principe

Re: Innovazioni nel ciclismo

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Principe ha scritto:Il futuro dei grandi giri è la mia (geniale) idea di utilizzare la cd. formula sudamericana. Tempo 5 anni e RCS me la copia. Garantito.
Altro che 5 anni... Acquarone c'ha messo 2 giorni per capire che il futuro è questo qua.
Salvatore77
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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presa 2 del Montello ha scritto:Tra le proposte di Acquarone nell'articolo in home page(ho visto che è stato aperto un 3D dedicato ma il tipo di discussione è diverso) c'è anche quella di 4 grandi giri da 2 settimane con 3 week-end...io farei si il quarto grande giro ma lasciando le 3 settimane di gara per tutti. Ovviamente un quarto grande giro necessiterebbe di una completa riforma del calendario annuale del World Tour.
Una cosa che mi son sempre chiesto è come mai negli USA non abbiamo mai pensato ad organizzare un bel Coast to Coast ciclistico da 3 settimane lungo la Route 66 o attraverso le Montagne Rocciose. Potrebbe essere il tema di un nuovo 3d: quarto grande giro in che stato?
Io ho sempre pensato a GT da 16 giorni, cioè 1 weekend più 2 settimane piene cercando di organizzarli meglio.

Cosa modificare:

1. con un GT più breve si pensa ad un solo giorno di riposo.
2. limitare al minimo i trasferimenti
3. introdurre qualche semitappa, magari quando ne fai due si fa la crono squadre e una tappa per velocisti da 80 km, o una crono individuale breve e sempre una tappa per velocisti (tutte cose già viste)
4. niente tapponi di più di 180/190 km.


I vantaggi:
1. si potrebbe immaginare che qualcuno tenti il "triplete"
2. calendario più aperto e ne gioverebbero anche altre gare
3. gare più umane in termini di energie e recupero
4. meno giorni significa meno cadute, ritiri ecc. quindi si può immaginare di fare le squadre da 6/7 corridori e invitarne 6 di più
5. forse si ridurrebbero le tappe dove arriva scontata la fuga e ci si annoia di brutto a seguirle
Con 16 giorni di gara, sottraendo un solo giorno di riposo siamo a 15 giorni con 2/3 giorni con doppia semitappa si arriva a 19 tappe comunque così anche la promozione turistica delle località di partenza/arrivo resta pressocchè inalterata.
6. dal punto di vista televisivo comunque si sfruttano ben 3 week end e la cosa comunque resta di gradimento di sponsors e cc.

Naturalmente mettere una quarta gara a tappe è una pessima idea, semmai qualche modifica serve proprio per evitare che Giro e Vuelta regrediscono. Magari si può provare a fare una gara già esistente di 16 giorni, tipo il Giro di Svizzera, ma lo vedo come un esperimento. La storia del ciclismo è troppo attaccata ai 3 GT.

Sicuramente il Tour si tirerebbe fuori per i soliti motivi.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Per carità!

Se mai dovesse capitare poi questa sciagura, con 16 giorni toglierei il giorno di riposo, e quanto alla lunghezza delle tappe pretenderei che aumentasse. La storia del ciclismo è attaccata ai GT, ma tu li stai cancellando i GT.
Salvatore77
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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jumbo ha scritto:Per carità!

Se mai dovesse capitare poi questa sciagura, con 16 giorni toglierei il giorno di riposo, e quanto alla lunghezza delle tappe pretenderei che aumentasse. La storia del ciclismo è attaccata ai GT, ma tu li stai cancellando i GT.
Ma lascerei comunque il Tour a 3 settimane che a mio avviso è la corsa a tappe per eccellenza.
Credo che tutto ruota attorno al Tour e visto che 3 GT di 3 settimane sono troppo ingombranti per un calendario fitto e globalizzato, credo che per fare spazio è proprio sui GT che vanno fatte le operazioni drastiche. Le gare di un giorno sono più flessibili, si possono spostare, si possono accavallare, cambiano percorsi ecc.
Inoltre un ciclismo più soft e meno intenso soprattutto per lo sforzo richiesto ai corridori credo che sia necessario anche per altre questioni.

Le tappe possono anche durare 300 km, tanto il telespettatore guarderà solo gli ultimi km delle tappe di montagna se capitano di sabato e domenica. Siamo noi appassionati che ci mettiamo a seguire ogni metro anche in streaming, ma chi non segue il ciclismo abitualmente si scoccia a vedere tappe di pianura con la fuga che si sa già che arriva perchè il gruppo è stanco del tappone di 7 ore del giorno prima. Lo spettacolo della Tirreno Adriatico di quest'anno è l'esempio che serve poco per far diventare una corsa bella.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Qualche altra idea:
nei GT non mi dispiacerebbe qualche tappa con arrivo serale, comoda dal punto di vista televisivo. Certo, non alle 22.00 però ad un orario che permette di uscire dal lavoro e trovare una tappa in arrivo, magari qualche finale di tappa con circuito cittadino, più comoda da organizzare.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Salvatore77 ha scritto:Le tappe possono anche durare 300 km, tanto il telespettatore guarderà solo gli ultimi km delle tappe di montagna se capitano di sabato e domenica. Siamo noi appassionati che ci mettiamo a seguire ogni metro anche in streaming, ma chi non segue il ciclismo abitualmente si scoccia a vedere tappe di pianura con la fuga che si sa già che arriva perchè il gruppo è stanco del tappone di 7 ore del giorno prima. Lo spettacolo della Tirreno Adriatico di quest'anno è l'esempio che serve poco per far diventare una corsa bella.
ecco, e non capisco cosa c'entri con la lunghezza delle tappe.
se parli di tappe di pianura in cui si sa che la fuga arriverà, forse non vedi Giro o Tour da una ventina d'anni, visto che non succede da allora. casomai il sottoscritto si annoia molto a vedere tappe di pianura in cui si sa già che la fuga non arriverà, visto che questa è una regola praticamente senza eccezioni.
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robot1
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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La tappa ad inseguimento potrebbe essere tranquillamente organizzata, lasciando tutto l'interesse possibile.
Supponiamo di avere 150 corridori in classifica, e di avere una cronoscalata su salita non troppo dura (o percorso misto con zero pianura), che non dia particolari vantaggi nello stare in scia, di durata tra i 40 minuti e l'ora.
Gli ultimi 90 partono come in una crono individuale.
Poi parte il "secondo gruppo", ossia quelli dalla 31ma alla 60ma posizione, con la "finale B" dell'inseguimento (distacchi in base a quelli in classifica).
Lo spettatore si gode per la prima ora di collegamento il percorso, guardando la prima "gara nella gara", che andrebbe ravvivata con dei premi per il 31mo, 32mo e 33mo.
Alla fine di questo round parte il "primo gruppo", per giocarsi la vittoria finale e le posizioni.
In questo modo si avrebbero almeno 2 ore di trasmissione, con un interesse televisivo potenzialmente massimo e crescente, e con una semplicità nel capire l'andamento della classifica generale anche per il profano che si approccia per la prima volta al ciclismo.
Ci ho pensato un po' e, sebbene fuori dalla storia del ciclismo, questo meccanismo mi sembrerebbe estremamente più interessante rispetto ad una crono classica.
Un giorno potremo raccontare ai nipotini che noi siamo stati fortunati a veder correre Sagan
Salvatore77
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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jumbo ha scritto:
Salvatore77 ha scritto:Le tappe possono anche durare 300 km, tanto il telespettatore guarderà solo gli ultimi km delle tappe di montagna se capitano di sabato e domenica. Siamo noi appassionati che ci mettiamo a seguire ogni metro anche in streaming, ma chi non segue il ciclismo abitualmente si scoccia a vedere tappe di pianura con la fuga che si sa già che arriva perchè il gruppo è stanco del tappone di 7 ore del giorno prima. Lo spettacolo della Tirreno Adriatico di quest'anno è l'esempio che serve poco per far diventare una corsa bella.
ecco, e non capisco cosa c'entri con la lunghezza delle tappe.
se parli di tappe di pianura in cui si sa che la fuga arriverà, forse non vedi Giro o Tour da una ventina d'anni, visto che non succede da allora. casomai il sottoscritto si annoia molto a vedere tappe di pianura in cui si sa già che la fuga non arriverà, visto che questa è una regola praticamente senza eccezioni.
Ecco il classico post dove uno non è daccordo e fa insinuazioni fuori luogo, ad esempio sul fatto che non vedo i GT da 20 anni, che palle...... :clap:

I GT a mio avviso devono garantire un po' tutte le espressioni del ciclismo, anche le volate. Francamente la tecnica con cui si controllano le fughe, come si gestisce la squadra nei treni, il brivido dell'ultimo km, la volata in sè, rappresentano uno dei punti più alti del ciclismo attuale. Poi è chiaro che le squadre dei velocisti sono composti da 8 passisti e Cavendish arriverà sempre la volata, se invece sono di 6 elementi compreso il velocista, la musica cambia.
Alla fine tutto è riconducibile ad alcuni aspetti delle mie proposte. Poi è chiaro che non vanno fatte tutte le modifiche insieme, magari se ne provano una per volta e si vede che ritorno di immagine si sortisce.

Forse per me è tutto facile perchè sono un estimatore delle gare di un giorno e del Tour, tutto il resto è modificabile.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Va be', visto che hai fatto come esempio una cosa che non capita da venti anni, sicuramente quell'esempio è fuori luogo, la mia critica non direi.
Le tappe sotto i 180-190 km le fanno da anni alla Vuelta, e a me già questo non convince. Poi in un GT ulteriormente accorciato mi convincerebbe ancora di meno.
I GT dovrebbero esaltare fondo, resistenza e capacità di recupero. Se li riduciamo a una sequenza di tappe brevi tagliando il 30% delle tappe, si snaturano le corse.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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jumbo ha scritto:Va be', visto che hai fatto come esempio una cosa che non capita da venti anni, sicuramente quell'esempio è fuori luogo, la mia critica non direi.
Pensala come ti pare, ma io negli nultimi 20 anni ho visto una marea di vincitori di GT cancellati per doping, per cui è ovvio che rendere i GT meno duri nei percorsi è una priorità assoluta. Poi qualche tappa pallosa in mezzo al GT c'è sempre, almeno nei GT che vedo io, tranne nel giro vinto da Ryder Hesjedal che è stato palloso dalla prima l'ultima tappa. Se non si cambia qualcosa il divario fra Tour e Giro/Vuelta aumenterà inesorabilmente.

La questione del fondo è una questione valida, infatti la prima cosa che ho detto è che nelle gare in linea si dovrebbe togliere il limite dei 200 km, proprio per esaltare il fondo. Nei GT il fondo e il recupero è discriminante anche con tappe da 130 km. Una delle Vuelta più brevi (2.800 km) quella del 2000 l'ha vinta Heras, non Prudencio Indurain, per cui vedo che non hai colto la questione chilometraggio nei GT. Gare più corte permettono di avere più tempo per fare aventuali spostamenti, permettono di fare 2 semitappe in un giorno, permettono magari di vederla in versione integrale e quindi non perdersi i primi 50 km che spesso sono i più belli.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Nicker ha scritto:- In gara niente radioline, cardiofrequenzimentri ecc o al massimo trasmissioni radio pubbliche trasmesse in tv come in formula uno...
- ritengo che ci vorrebbe un gt per le nazionali, non tutti gli anni, magari ogni 4 anni come i mondiali di calcio, del tipo quest'anno solo il giro d'Italia sarà dedicato alle nazionali, tra 4 anni toccherà al Tour, tra 8 alla Vuelta e così via...
Sulle radioline a me sembra che la situazione attuale sia un buon compromesso con le corse "minori" in cui non si possono usare (così bisogna comunque abituarsi a pensare con la propria testa); nel World Tour terrei a patto che le comunicazione sia utilizzabili dalla regia come dice Nicker, così possono essere utili non solo per squadre e corridori ma anche per il pubblico. E penso che il consentire al pubblico di ascoltare alcune cosa che vengono dette via radio possa anche spingere le squadra ad adottare tattiche un po' meno "conservative". E come detto anche da altri, anche io sarei per togliere la "telemetria" :D

L'idea di un GT per nazionali a rotazione ogni 4 anni mi piace davvero molto.

Ho letto anche molti che parlavano di evoluzione della bici e di rapporti. Io ogni volta che mi sono messo a pensare a possibili novità per il ciclismo mi sono trovato sempre in mente l'introduzione di un rapporto minimo che non sia troppo agile. Non snaturerebbe il ciclismo, andrebbe a contrastare il ricordo sempre maggiore al cicloalpinismo, esteticamente forse sarebbe anche più gradevole e si vedrebbe qualche bella crisi in più vecchio stile.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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robot1 ha scritto:La tappa ad inseguimento potrebbe essere tranquillamente organizzata, lasciando tutto l'interesse possibile.
Supponiamo di avere 150 corridori in classifica, e di avere una cronoscalata su salita non troppo dura (o percorso misto con zero pianura), che non dia particolari vantaggi nello stare in scia, di durata tra i 40 minuti e l'ora.
Gli ultimi 90 partono come in una crono individuale.
Poi parte il "secondo gruppo", ossia quelli dalla 31ma alla 60ma posizione, con la "finale B" dell'inseguimento (distacchi in base a quelli in classifica).
Lo spettatore si gode per la prima ora di collegamento il percorso, guardando la prima "gara nella gara", che andrebbe ravvivata con dei premi per il 31mo, 32mo e 33mo.
Alla fine di questo round parte il "primo gruppo", per giocarsi la vittoria finale e le posizioni.
In questo modo si avrebbero almeno 2 ore di trasmissione, con un interesse televisivo potenzialmente massimo e crescente, e con una semplicità nel capire l'andamento della classifica generale anche per il profano che si approccia per la prima volta al ciclismo.
Ci ho pensato un po' e, sebbene fuori dalla storia del ciclismo, questo meccanismo mi sembrerebbe estremamente più interessante rispetto ad una crono classica.
Avevo scritto che mi sembrava impossibile la tappa ad inseguimento ma questa mi pare essere una soluzione interessante e credo che su un percorso sulla falsariga della maxicronometro delle Cinque Terre potrebbe essere abbastanza spettacolare.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Salvatore77 ha scritto: I GT a mio avviso devono garantire un po' tutte le espressioni del ciclismo, anche le volate. Francamente la tecnica con cui si controllano le fughe, come si gestisce la squadra nei treni, il brivido dell'ultimo km, la volata in sè, rappresentano uno dei punti più alti del ciclismo attuale.
L'avevo già scritto in qualche thread e lo ripeto anche qui. Sono pienamente d'accordo sul fatto che i finali delle tappe per velocisti siano una cose migliori che possa offrire attualmente il ciclismo. Secondo me è anche un prodotto che le televisioni dovrebbero valorizzare di più ma bisogna concentrarsi sul dopo e non sul prima: si posso proporre replay da angolazioni diverse, fotofinish, analisi tecniche, discussioni, moviola in caso di contatti o scorrettezze... sarebbe tutto tranne che noioso. Per me sarebbe il massimo e sarebbe ottimo per migliorare la "cultura ciclistica media" ma ho l'impressione che a buona parte del pubblico una volta visto il risultato il resto non interessi.

Una cosa per Salvatore77 sull'accorciamento delle tappe. Non è questo il thread per aprirne una discussione, ma da come scrivi la diretta conseguenza sarebbe che i 100 metri di atleti sarebbero la competizione sportiva più pulita al mondo e invece...

Sempre sulla questione GT (stasera vi riempo di post lunghi), oltre a proposta per nazionali ogni 4 anni, secondo me si potrebbe pensare a proporre ogni tanto un vero e proprio Giro d'Europa, magari al posto della Vuelta che è il GT come meno pubblico e penso anche con qualche problema di appeal (e ovviamente anche economico) tra le stesse città spagnole visto che le tappe sono concentrare in pochissime regioni. Viste le tante richieste di partenze dall'estero per i GT non penso sarebbe un problema proporre tre settimane in giro per l'Europa, tra paesi diversi, percorso diversi e magari qualche salita molto spettacolare che altrimenti rimarrebbe confinata solo in qualche corsa minore.

Mi è venuta in mente anche un'idea per una riforma della Coppa del Mondo su pista ma magari la metterò nel thread della pista :D
Admin
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Admin »

Seb, sai che ti vedrei bene come presidente dell'UCI? :D :hippy:
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
Principe

Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Principe »

L'idea di introdurre i tandem nella prima crono dei gt sarebbe molto figa televisamente parlando.

Si potrebbe addirittura azzardare di organizzare una gara con quelle macchinine / risciò a pedali che si guidano in quattro (2 macchine per squadra, come in formula uno). Fare una specia di gran premio (con tanto di qualifiche e pole-position) con queste macchinine (che andrebbero chiuse sui lati e sul tetto per lasciare spazio gli sponsors e zavorrate per non farle cappottare). Televisivamente parlando sarebbe fighissimo (ma perchè a RCS non vengono queste idee geniali?). Magari si potrebbe organizzare nel contesto di un GT (come competizione fuori gara, il venerdì sera prima della partenza della prima tappa) o anche come evento a se stante.
kasper^
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da kasper^ »

hahahahha addirittura i risciò...
Stasis 21
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Stasis 21 »

Io avevo pensato ad accorgimenti per rendere le ultime tappe dei GT (ma non semplicemente quelle) qualcosa in più di semplici passerelle.
Mi spiego : la corsa cittadina in circuito con passaggio sul traguardo ricorda molto da vicino lo svolgersi di un americana e di una corsa a punti. Ecco io farei in una tappa di 140km ad ex. almeno 10 sprint che assegnino punti e secondi di abbuono con una classifica a punti parallela a quella del vincitore di tappa al termine dell'ultimo sprint. In questo modo si vedrebbero battaglie per le maglie a punti e per delle posizioni in bilico che chiamerebbero in causa sprinters, passisti in cerca di gloria e qualche uomo di classifica che ha ancora voglia di attaccare. Insomma l'esito finale potrebbe non essere così scontato. Criterium di Milano (o Brescia,o Trieste con strappetto annesso); Criterium des Champs Élises; e Circuito de Madrid . In aggiunta i tratti in pavè o brevi strappi potrebbero rendere tutto più spettacolare.

L'idea mi è venuta in mente l'anno della tappa semi-neutralizzata a Milano(2009?), piazzata esattamente a metà Giro. Ecco, lì al posto di una tappa del tutto interlocutoria si poteva allestire una tappa decisiva per la ciclamino e per qualcuno che avesse voluto scompaginare un po' la classifica.
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Brogno
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Brogno »

Qui il confine tra proposta seria, boutade, e palese scempiaggine è molto labile.. :diavoletto:
Comunque i bookies sono dei genii, ma quanti cazzo di soldi si faranno, con tutti quelli che punteranno su Thomas??? Beppesaronni, Tour 2018

Remco Evenelimits.O Remco Bluffenepoel.Sono il DMM nello scoprire i bluff del ciclismo Beppesaronni

Se lo fanno a tutta 40 minuti li fa Vingegaard. Pogacar salta. amoilciclismo, plateau de beille 2024
Salvatore77
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Seb ha scritto: Una cosa per Salvatore77 sull'accorciamento delle tappe. Non è questo il thread per aprirne una discussione, ma da come scrivi la diretta conseguenza sarebbe che i 100 metri di atleti sarebbero la competizione sportiva più pulita al mondo e invece...
Il discorso è un po' più ampio del semplice: doping/km.
I chilometraggi nel GT è una cosa, i chilometraggi nella gare in linea è un'altra. Negli anni non sono stati pochi gli esempi di tappe brevi e i vincitori erano comunque gli stessi. Vedi Rijs che vinse la tappa di Sestriere di 48 km e poi comunque il Tour 1996. Nei GT c'è una tendenza a vincere il più forte, nelle gare in linea questa cosa è meno automatica, soprattutto entro i 200 km. Non a caso, con l'avvento del limite dei 200 km, le gare del calendario italiano hanno avuto un continuo impoverimento degli albi d'oro.
L'eccesssiva lunghezza di una tappa di un GT rende macchinosa tutta l'organizzazione, si bloccano le strade per più tempo, si parte prima e quindi i ciclisti si svegliano prima e riposano di meno. Ci sono state tappe di alta montagna al Giro dove il vincitore ha impegato 7 ore abbondanti, il gruppetto dei passisti veloci circa 40/50 in più. Se poi aggiungiamo che quando si arriva in montagna, spesso occorre fare parecchi km per arrivare in albergo, traslare cena, doccia e massaggi di altre ore, anche se qualcosina mangiano subito dopo l'arrivo. Non credo sia necessario.
Poi le tappe lunghe dilatano il tempo massimo di molto, mentre il tempo massimo delle tappe brevi di montagne rappresenta una sfida più ardua per i velocisti che per restare in gara devono meritarselo.
Il paragone fra i 100 m di atletica lo leggo come un metafora, perchè è ovvio che si parla di una disciplina anaerobica che ha delle proprie specificità che non ha nulla a che vedere con il fondo, l'EPO, ecc. ma in effetti GT più brevi e umani, non garantirebbero automaticamente un ciclismo più pulito. Magari si prova e si vede.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Un'latra mia proposta per i GT è l'introduzione del jolly :diavoletto:
Ogni corridore può giocarlo nella tappa che crede e nel caso di abbuono lo raddoppia, come se fosse giochi senza frontiere. :D
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Salvatore77 ha scritto:Un'latra mia proposta per i GT è l'introduzione del jolly :diavoletto:
Ogni corridore può giocarlo nella tappa che crede e nel caso di abbuono lo raddoppia, come se fosse giochi senza frontiere. :D
Figo.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da jumbo »

Salvatore77, il legame tra doping e lunghezza delle tappe si è già dibattuto più volte che è tutto da dimostrare. In ogni caso non è una cosa da provare, i GT sono già più brevi negli ultimi anni, il limite di 3500 km è di qualche anno fa, negli anni '90 il limite era di 3800 km.

Dici che fondo e capacità di recupero ci vogliono anche con tappe da 130 km, e poi come vantaggio delle tappe corte dici che i corridori possono riposare di più... :uhm: anche questo discorso non fila molto.

Dici che bisogna ridurre le tappe pallose se no il divario Giro/Tour si amplia, ma tra le due la corsa che solitamente ha più tappe pallose tutte uguali è certamente il Tour e non il Giro.

I trasferimenti semplicemente devono essere contenuti più possibile, a prescindere dalla lunghezza delle tappe.
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galliano
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Seb ha scritto:
Salvatore77 ha scritto: I GT a mio avviso devono garantire un po' tutte le espressioni del ciclismo, anche le volate. Francamente la tecnica con cui si controllano le fughe, come si gestisce la squadra nei treni, il brivido dell'ultimo km, la volata in sè, rappresentano uno dei punti più alti del ciclismo attuale.
L'avevo già scritto in qualche thread e lo ripeto anche qui. Sono pienamente d'accordo sul fatto che i finali delle tappe per velocisti siano una cose migliori che possa offrire attualmente il ciclismo. Secondo me è anche un prodotto che le televisioni dovrebbero valorizzare di più ma bisogna concentrarsi sul dopo e non sul prima...
DIPENDE
Le tappe per velocisti sono interessanti solo all'inizio (ogni tanto) e nel finale, mentre tutto ciò che c'è prima degli ultimi 20km è la morte del telespettatore comune.
Certi percorsi non aiutano e inducono una profonda sonnolenza, cosa che si potrebbe evitare inserendo sempre delle asperità ad una distanza calibrata (dipendente dalla difficoltà inserita) dal traguardo (vedi come esempio perfetto la ROMA-MAXIMA) così da innescare la lotta non scontata tra fuggitivi e gruppo inseguitore. Mai vorrei vedere in un GT le classiche tappe biliardo con arrivo sulla riviera adriatica.

Per quanto riguarda i GT ridotti a due settimane, ho delle perplessità sopratutto per la questione legata al fattore resistenza che viene a galla nella terza settimana.
Fatto SALVO il TOUR che lascerei immutato, non sono però contrario a priori in quanto preferisco due settimane intense che tre settimane infarcite di riposi e tappe di basso profilo.
Se proprio dovesse passare una proposta del genere, eviterei assolutamente il giorno di riposto, si arriverebbe così a 16 gg filati di corsa partendo il sabato e arrivando alla domenica.
Ovviamente sarebbe LA Vuelta a fare da cavia e l'idea di SEB del Giro d'europa itinerante potrebbe essere una GRANDE novità in grado di suscitare molto interesse. Quella sì che si potrebbe destinare alle nazionali.
Purtroppo però si scontra con i problemi logistici legati a possibili grandi trasferimenti.
Andrew
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Andrew »

galliano ha scritto: Per quanto riguarda i GT ridotti a due settimane, ho delle perplessità sopratutto per la questione legata al fattore resistenza che viene a galla nella terza settimana.
Capisco il tuo ragionamento sul fattore resistenza.
Però ho l'impressione che se una corsa a tappe viene disegnata bene può durare anche una sola settimana e vedrai che a lottare per la vittoria ci saranno gli stessi che ti ritrovi in una corsa da tre settimane.

Il caso più clamoroso è la Tirreno dello scorso anno!
1° Nibali
2° Froome
3° Contador
4° Rodriguez

E di esempi ce ne sarebbero ancora molti!

Sia chiaro, anche a me piacciono le corse da 3 settimane, ma non sono sicuro che togliendo una settimana vedremmo un grande cambiamento di valori :uhm:
Salvatore77
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Andrew ha scritto: Sia chiaro, anche a me piacciono le corse da 3 settimane, ma non sono sicuro che togliendo una settimana vedremmo un grande cambiamento di valori :uhm:
E' ovvio che è come dici tu. Prima uno stesso corridore vinceva sul pavè, le volate, le crono, i GT e le brevi corse a tappe. Contador che ha vinto pochi giorni or sono la Tirreno è la dimostrazione, ma anche il resto del podio.....
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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jumbo ha scritto:Salvatore77, il legame tra doping e lunghezza delle tappe si è già dibattuto più volte che è tutto da dimostrare. In ogni caso non è una cosa da provare, i GT sono già più brevi negli ultimi anni, il limite di 3500 km è di qualche anno fa, negli anni '90 il limite era di 3800 km.
300 km di differenza sono mediamente 15 km a tappa, quando dico che una gara deve essere più breve, intendo parecchio più breve tipo 2.800 come alcune Vuelte passate. Però gli esempi del kilometraggio ridotto possono rientrare nel novero dell'attuale GT da 3 settimane. Io voglio sperimentare il GT da 16 giorni per renderlo più spettacolare. Io voglio che Froome, Contador e Nibali facciano il Giro e il Tour senza dover optare per uno o per l'altro, magari anche la Vuelta. Immaginate il Giro di 16 giorni a ridosso delle Ardenne, lo farebbero tutti. Perchè non provare, magari non va bene poi si torna all'origine, non è mica la fine del mondo :boh:
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Re: Innovazioni nel ciclismo

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Andrew ha scritto:
galliano ha scritto: Per quanto riguarda i GT ridotti a due settimane, ho delle perplessità sopratutto per la questione legata al fattore resistenza che viene a galla nella terza settimana.
Capisco il tuo ragionamento sul fattore resistenza.
Però ho l'impressione che se una corsa a tappe viene disegnata bene può durare anche una sola settimana e vedrai che a lottare per la vittoria ci saranno gli stessi che ti ritrovi in una corsa da tre settimane.

Il caso più clamoroso è la Tirreno dello scorso anno!
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3° Contador
4° Rodriguez

E di esempi ce ne sarebbero ancora molti!

Sia chiaro, anche a me piacciono le corse da 3 settimane, ma non sono sicuro che togliendo una settimana vedremmo un grande cambiamento di valori :uhm:
Infatti è per questo che non sono contrario a priori, ma possibilista. Quello che intendevo è che la riduzione dei giorni di corsa si deve accompagnare ad una rimodulazione dei percorsi proprio per premiare chi ha le doti di fondo. Non necessariamente con più tappe montagnose (in proporzione ai giorni), ma con percorsi più vallonati o ventosi.
Per questo facevo riferimento alle tappe dei velocisti: una cosa è disegnare un biliardo in emilia-romagna, un altro sulla costa atlantica o del mare del nord.
Se riduco il numero di giorni non posso pensare di presentare troppe tappe per velocisti puri, ma devo indurire anche i percorsi piatti.
Poi vincerà sempre un velocista, ma non sarà una passeggiata fino agli ultimi 20km come accade spesso.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

jumbo ha scritto:Dici che fondo e capacità di recupero ci vogliono anche con tappe da 130 km, e poi come vantaggio delle tappe corte dici che i corridori possono riposare di più... :uhm: anche questo discorso non fila molto.
:boh:
I ciclisti sono esseri umani perchè non devono riposarsi, poi la gara la vince il più forte.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

jumbo ha scritto: Dici che bisogna ridurre le tappe pallose se no il divario Giro/Tour si amplia, ma tra le due la corsa che solitamente ha più tappe pallose tutte uguali è certamente il Tour e non il Giro.
E' verissimo, però il Tour è la corsa più vista di tutte per cui non vedo il motivo perchè gli organizzatori devono modificare un "prodotto" che funziona benissimo (parlo dal punto di vista economico, partecipazione, sponsors e roba del genere...).
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

jumbo ha scritto:I trasferimenti semplicemente devono essere contenuti più possibile, a prescindere dalla lunghezza delle tappe.
Certamente, però capisco anche gli organizzatori che si vedono richieste da paesi di fare la partenza e di fare l'arrivo, poi per accontentare un po' tutti si parte magari da parecchi km dal punto di partenza. Questo è un aspetto dove la componente economica prevale.
Ma anche per gli alberghi, spesso disseminati un po' a distanza.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da jumbo »

Salvatore77 ha scritto:
jumbo ha scritto:Dici che fondo e capacità di recupero ci vogliono anche con tappe da 130 km, e poi come vantaggio delle tappe corte dici che i corridori possono riposare di più... :uhm: anche questo discorso non fila molto.
:boh:
I ciclisti sono esseri umani perchè non devono riposarsi, poi la gara la vince il più forte.
Ma che discorso è? Ma chi l'ha detto che non devono riposarsi?!? Certo che devono riposare, e questo lo si deve fare a spese del tempo passato in trasferimenti, non del tempo passato in bicicletta!
Salvatore77 ha scritto:
jumbo ha scritto: Dici che bisogna ridurre le tappe pallose se no il divario Giro/Tour si amplia, ma tra le due la corsa che solitamente ha più tappe pallose tutte uguali è certamente il Tour e non il Giro.
E' verissimo, però il Tour è la corsa più vista di tutte per cui non vedo il motivo perchè gli organizzatori devono modificare un "prodotto" che funziona benissimo (parlo dal punto di vista economico, partecipazione, sponsors e roba del genere...).
Non mi interessa dire se il Tour deve modificarsi o no, se tu che dici che si devono modificare Giro e Vuelta e porti come motivazione una cosa che non è vera (le tappe pallose rispetto al Tour).
Salvatore77 ha scritto:
jumbo ha scritto:I trasferimenti semplicemente devono essere contenuti più possibile, a prescindere dalla lunghezza delle tappe.
Certamente, però capisco anche gli organizzatori che si vedono richieste da paesi di fare la partenza e di fare l'arrivo, poi per accontentare un po' tutti si parte magari da parecchi km dal punto di partenza. Questo è un aspetto dove la componente economica prevale.
Ma anche per gli alberghi, spesso disseminati un po' a distanza.
il Giro 2014 è ben fatto come trasferimenti, si sforzino di fare sempre così.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Andrew »

Visto che nella discussione sulle idee di Acquarone è intervenuto Acquarone in persona che ne dite di trasferirci di la in modo da confrontarci con lui ed evitare 2 discussioni quasi uguali?
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da jumbo »

Salvatore77 ha scritto:
jumbo ha scritto:Salvatore77, il legame tra doping e lunghezza delle tappe si è già dibattuto più volte che è tutto da dimostrare. In ogni caso non è una cosa da provare, i GT sono già più brevi negli ultimi anni, il limite di 3500 km è di qualche anno fa, negli anni '90 il limite era di 3800 km.
300 km di differenza sono mediamente 15 km a tappa, quando dico che una gara deve essere più breve, intendo parecchio più breve tipo 2.800 come alcune Vuelte passate. Però gli esempi del kilometraggio ridotto possono rientrare nel novero dell'attuale GT da 3 settimane. Io voglio sperimentare il GT da 16 giorni per renderlo più spettacolare. Io voglio che Froome, Contador e Nibali facciano il Giro e il Tour senza dover optare per uno o per l'altro, magari anche la Vuelta. Immaginate il Giro di 16 giorni a ridosso delle Ardenne, lo farebbero tutti. Perchè non provare, magari non va bene poi si torna all'origine, non è mica la fine del mondo :boh:
va bene, proviamo, ma facciamo 16 tappe e 2800 km, non di meno!
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da francesco31 »

Maìno della Spinetta ha scritto:La mia fissazione, invece, è di vedere la Staffetta ai mondiali.
Partono solo le nazionali con almeno 4 o 5 corridori. Un giro ciascuno del circuito. Uno contro uno. 20 km al massimo. Il compagno attende all'arrivo, cambio all'americana, e via...

al MONDIALE;la crono squadra per NAZIONI al posto di quella per club
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Si, in effetti in una competizione per nazionali ci stava bene anche la crono a squadre per nazionali, oppure il ripristino della 4x100 km che non credo si sia mai fatta con i prof.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da cauz. »

sul discorso lunghezze ne discutevamo un paio di sere da ad una presentazione di un libro sulla storia del ciclismo su pista.
orbene, io andrei in direzione opposta. non dico come costante, ma ogni tanto sì.
quindi: una tappa da 350km nei GT (alla fine della seconda settimana, magari)... e vorrei una nuova o vecchia classica che si spinga all'estremo, nell'eterno discorso di un ciclismo che si rinnova anche riscoprendo le sue origini. una classica da 400 km, e vinca il migliore (a resistere). :)
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Gian_Gi »

Secondo me:
1) Vanno bene le lunghezze attuali in termini di numero di tappe per i GG e anche per i piccoli Giri.
2) Aumenterei il chilometraggio di alcune tappe dei GG e di molte semiclassiche come negli anni'80.
3) Ridurrei il numero di corridori per squadra nei GG a 6.
4) Ok alla cronometro per Nazioni al Mondiale.
5) In alcune tappe di piccoli Giri, progressivamente, introdurrei una cronometro a coppia al posto delle cronosquadre (però queste ultime non devono scomparire).
6) Ok alle promozioni/retrocessioni nel Circuito con i tre livelli: Team WT (prima fascia), Professional continental (seconda fascia) e Continental (terza fascia). Ovviamente non ci devono essere effetti di compensazione nel senso che una squadra, per esempio, arriva ultima in termini di punteggio alla fine della stagione ma poi acquista sul mercato i ciclisti che le fanno permettere di recuperare punti WT. Secondo me su 18 squadre per livello potrebbero starci tre retrocessioni / promozioni. In teoria, come nel calcio, si potrebbero avere più di tre serie.
7) Reintroduzione della Coppa del Mondo delle Classiche con maglia di leader come negli anni'90 ma con assegnazione di punteggi non uguali: ad esempio la MI-SA avrebbe un quoziente di punti più alto rispetto a Montreal e così via.

Queste sono le prime idee che mi vengono in mente
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galliano
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da galliano »

a proposito della brillante idea del Prince di calare la ROMA MAXIMA in uno scenario da antica Roma con gladiatori, senatori, ecc. se ne può vedere un esempio alla maratona di Roma che la Rai sta trasmettendo ora.
Devo dire che il risultato è penoso e patetico, roba degna di una Las Vegas in disarmo.
L'effetto che si ottiene è quello di ridicolizzare l'evento sportivo.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da matter1985 »

galliano ha scritto:a proposito della brillante idea del Prince di calare la ROMA MAXIMA in uno scenario da antica Roma con gladiatori, senatori, ecc. se ne può vedere un esempio alla maratona di Roma che la Rai sta trasmettendo ora.
Devo dire che il risultato è penoso e patetico, roba degna di una Las Vegas in disarmo.
L'effetto che si ottiene è quello di ridicolizzare l'evento sportivo.
Vabbè il Prince ha esagerato come al suo solito,però limitare questa cosa giusto alla premiazione(le miss vestite con le tuniche e location dietro un arco o al colosseo e la corona di alloro al vincitore ) non la vedo un idea cosi malvagia.Se poi vogliamo mettere Di rocco alla premiazione vestito da imperatore... :diavoletto:
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Principe »

galliano ha scritto:a proposito della brillante idea del Prince di calare la ROMA MAXIMA in uno scenario da antica Roma con gladiatori, senatori, ecc. se ne può vedere un esempio alla maratona di Roma che la Rai sta trasmettendo ora.
Devo dire che il risultato è penoso e patetico, roba degna di una Las Vegas in disarmo.
L'effetto che si ottiene è quello di ridicolizzare l'evento sportivo.
Ma questi 'so dilettanti. Hanno vestito le miss tipo suore di clausura... non hanno capito proprio un cazzo. Cambiassero lavoro.
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Admin »

matter1985 ha scritto:Se poi vogliamo mettere Di rocco alla premiazione vestito da imperatore... :diavoletto:
Sicuramente sarebbe in parte!!!

Comunque Prince, ho visto alcune foto che testimoniano come la presenza di ancelle, allori e gladiatori sia già realtà alla Roma Maxima. Chiedo venia agli organizzatori per non averlo saputo prima, ma non sono ancora andato a seguire live la corsa romana.
Pantani è una leggenda come Coppi e Bartali
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Principe »

Admin ha scritto:
matter1985 ha scritto:Se poi vogliamo mettere Di rocco alla premiazione vestito da imperatore... :diavoletto:
Sicuramente sarebbe in parte!!!

Comunque Prince, ho visto alcune foto che testimoniano come la presenza di ancelle, allori e gladiatori sia già realtà alla Roma Maxima. Chiedo venia agli organizzatori per non averlo saputo prima, ma non sono ancora andato a seguire live la corsa romana.
E vedrai oggi dove arriva la Sanremo... ;)
Principe

Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Principe »

Quando la realtà supera la fantasia (certo, sulle miss c'è ancora molto da lavorare... ma è un buon inizio):

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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Bitossi »

galliano ha scritto:a proposito della brillante idea del Prince di calare la ROMA MAXIMA in uno scenario da antica Roma con gladiatori, senatori, ecc. se ne può vedere un esempio alla maratona di Roma che la Rai sta trasmettendo ora.
Devo dire che il risultato è penoso e patetico, roba degna di una Las Vegas in disarmo.
L'effetto che si ottiene è quello di ridicolizzare l'evento sportivo.
Ma ovvvio, di che stiamo parlando?
Di cacate come questa?

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Il kitsch allo stato puro! :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:

(e poi un sassolino me lo voglio togliere: "la figa" = quello che hanno sempre in testa gli sfigati... :D )
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Re: Innovazioni nel ciclismo

Messaggio da leggere da Seb »

Bitossi ha scritto: (e poi un sassolino me lo voglio togliere: "la figa" = quello che hanno sempre in testa gli sfigati... :D )
Dai su un po' di comprensione... lavora in Cina :diavoletto:
Principe

Re: Innovazioni nel ciclismo

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Bitossi ha scritto:
(e poi un sassolino me lo voglio togliere: "la figa" = quello che hanno sempre in testa gli sfigati... :D )
Sei solo invidioso perchè avresti voluto avercela tu l'idea di far vestire le miss come Poppea e ora che hai visto che le mie idee vengono attuate stai a rosicà ancora di più. Ma ricordati che l'amore trionfa sempre sull'odio e sull'invidia. :ponpon:
Principe

Re: Innovazioni nel ciclismo

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Seb ha scritto:
Bitossi ha scritto: (e poi un sassolino me lo voglio togliere: "la figa" = quello che hanno sempre in testa gli sfigati... :D )
Dai su un po' di comprensione... lavora in Cina :diavoletto:
Voi c'avete un'idea della Cina folle... pensate che sia un paese fatto ancora di mondine che raccolgono il riso col cappello di paglia... c'è più figa qua che in ogni altra parte del mondo. E' una legge economica. :dollar: implica :ponpon:
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