La generazione 70: da dilettanti.

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Avatar utente
pacho
Messaggi: 2865
Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 19:29

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da pacho »

Winter effettivamente mi fai proprio rendere conto di essere passato tra le fauci dei peggiori :D
Ad ogni modo confermo. La rovina di quella generazione, oltrechè essere la prima infornata sperimentale a livello :drink: ...era il fatto che da junior si (ci) allenavano già come prof.
Nel 2000, (con fortunatamente quasi due mesi di stop causa frattura), sotto la direzione del russo (stesso allenatore dei Palumbo, Figueras & co.) a fine anno il mio contachilometri segnava 26 mila chilometri. Al netto dello stop, si sarebbe tranquillamente oltrepassati i 30 mila.

Di quella generazione - 82, 83 -, sia di quella squadra sia delle altre, praticamente nessuno ha sfondato.
I più forti erano già bruciati da dilettanti.
Utenti ignorati: Strong, Salvatore77, beppesaronni
quasar
Messaggi: 1297
Iscritto il: lunedì 24 gennaio 2011, 1:53

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da quasar »

Halupczok. la sua prestazione al mondiale di chambery è stata probabilmente la prestazione più devastante mai vista nelle corse in linea tra i dilettanti. impressionante sotto tutti i punti di vista. passò giovanissimo in squadra con Saronni ormai al crepuscolo, insieme a Jaskula, in una squadra che storicamente aveva una forte matrice polacca.
si è sempre discusso su quanto e come avrebbe potuto imporsi tra i prof. nessun dubbio sul suo talento cristallino, tuttavia in quegli anni i corridori dell'est, nel loro periodo dilettantistico, venivano spremuti all'inverosimile... si trattava di passistoni che componevano il blocco della 100km a squadre, e non è un mistero in quei decenni il doping nell'est europa in quasi tutte le discipline sportive. non a caso lo stesso Donati, ha sempre nutrito seri dubbi sul semplice problema cardiaco di Halupczok, riconducendo i suoi problemi e il prematuro decesso a cause meno naturali.

tornando all'argomento principale del thread, la classe 70', non si è parlato del prospetto decisamente più forte nelle corse in linea dilettantistiche, Alessandro Bertolini. superiore nei risultati e nelle prestazioni a michele bartoli (che pure già andava forte), si pensava che tra i prof avrebbe fatto incetta di classiche.passò in Carrera insieme a Pantani (martinelli si assicurò il piu forte scalatore e il più forte uomo da corse in linea), impatto tra i prof molto soft, di ambientamento, per passare quindi nella MG di Ferretti, ritrovando il suo vecchio rivale Bartoli, lui già consacrato tra i prof. la squadra e il modo di correre di Ferretti era l'ideale per Bertolini, ed infatti in quella stagione arrivarono risultati importanti, come la Parigi Tours. nelle premondiali volava, il posto per il mondiale di san sebastian era praticamente certo, ma ci fu lo sgradevole episodio con Bartoli. Bertolini venna cacciato dalla MG,vide il mondiale alla tv e moralmente accusò pesantemente il contraccolpo. tanti anni nell'ombra, per poi riemerge parzialmente sul finire della carriera. comunque molto meno di quanto ci si aspettava.
Avatar utente
Abruzzese
Messaggi: 11425
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 16:24

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Abruzzese »

Tra l'altro nel suo unico mondiale disputato (quello di Stoccarda nel 2007), Bertolini fu autore di una prestazione strepitosa, con tutto che aveva già 36 anni.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Avatar utente
matteo.conz
Messaggi: 10700
Iscritto il: sabato 19 maggio 2012, 15:12

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da matteo.conz »

GregLemond ha scritto:Mondiale di S.Sebastian Under 23.... C'era uno spagnolo che esultava piu di Arvesen :D ... chi avrebbe immaginato che fosse un Fenomeno.
Parli forse del Tricampeon?!?
Bellissimo questo 3d, dovremo aprirne altri 2 per i 60 e gli 80 dato il materiale umano presente nel forum. Mi pare di capire che molti sono stati bruciati (ecco pacho, ora abbiamo capito tutto :diavoletto: ) dagli allenamenti, cattivi DS,ecc. Insomma un bel po di possibili campioni o cmq ottimi corridori: secondo voi, l'Italia ha sprecato più o meno talenti rispetto agli altri "paesi guida"? Il fenomeno oggi è calato molto o poco? adesso mi sembra che ci sia un po di consapevolezza sul tema e anche sull'importanza della multidisciplinarieta coi giovani (spero che cassani riesca a smuover le cose) se non altro derivante dagli esempi vincenti di questi anni da evans, wiggo,hesjedal, stybar, ecc. Non mettendo al centro la sola strada ma più discipline, si possono evitare alcuni talenti bruciati? o conta poco?
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Avatar utente
matteo.conz
Messaggi: 10700
Iscritto il: sabato 19 maggio 2012, 15:12

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da matteo.conz »

l'Orso ha scritto: del primo... se aprisse bocca... ("dopo", non l'ha mai fatto e penso mai lo farà)
è sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle, mi ha un parte sorpreso il suo passaggio fra i prof, sebbene dopo un anno di "meditazione", alla fine gli piaceva ancora troppo correre per non provarci, anche se mai "fino in fondo" (chi vuol capire...).
Chissà se si è poi pentito della scelta di non smettere dopo il Mondiale dilettanti.... (e chissà se c'è qualcuno che si ricorda cosa disse da quel palco, ma si va OT).
parli di figueras? cosa disse dal palco mondiale? dai non tirate i sassi e poi ritraete le mani...mi avete incuriosito... solo il virgolettato, una dichiarazione non è OT! dai
Mondiale 2019: 1 matteo.conz 53 :champion:
Svalorizzando gli altri non ti rendi superiore.
C'è sempre una soluzione semplice ad un problema complesso. Ed è quella sbagliata. A. Einstein
Avatar utente
MagliaRossa
Messaggi: 691
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2011, 1:21
Località: Hampshire, UK

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da MagliaRossa »

quasar ha scritto:Halupczok. la sua prestazione al mondiale di chambery è stata probabilmente la prestazione più devastante mai vista nelle corse in linea tra i dilettanti. impressionante sotto tutti i punti di vista. passò giovanissimo in squadra con Saronni ormai al crepuscolo, insieme a Jaskula, in una squadra che storicamente aveva una forte matrice polacca.
si è sempre discusso su quanto e come avrebbe potuto imporsi tra i prof. nessun dubbio sul suo talento cristallino, tuttavia in quegli anni i corridori dell'est, nel loro periodo dilettantistico, venivano spremuti all'inverosimile... si trattava di passistoni che componevano il blocco della 100km a squadre, e non è un mistero in quei decenni il doping nell'est europa in quasi tutte le discipline sportive. non a caso lo stesso Donati, ha sempre nutrito seri dubbi sul semplice problema cardiaco di Halupczok, riconducendo i suoi problemi e il prematuro decesso a cause meno naturali.

tornando all'argomento principale del thread, la classe 70', non si è parlato del prospetto decisamente più forte nelle corse in linea dilettantistiche, Alessandro Bertolini. superiore nei risultati e nelle prestazioni a michele bartoli (che pure già andava forte), si pensava che tra i prof avrebbe fatto incetta di classiche.passò in Carrera insieme a Pantani (martinelli si assicurò il piu forte scalatore e il più forte uomo da corse in linea), impatto tra i prof molto soft, di ambientamento, per passare quindi nella MG di Ferretti, ritrovando il suo vecchio rivale Bartoli, lui già consacrato tra i prof. la squadra e il modo di correre di Ferretti era l'ideale per Bertolini, ed infatti in quella stagione arrivarono risultati importanti, come la Parigi Tours. nelle premondiali volava, il posto per il mondiale di san sebastian era praticamente certo, ma ci fu lo sgradevole episodio con Bartoli. Bertolini venna cacciato dalla MG,vide il mondiale alla tv e moralmente accusò pesantemente il contraccolpo. tanti anni nell'ombra, per poi riemerge parzialmente sul finire della carriera. comunque molto meno di quanto ci si aspettava.
Che successe tra Bertolini e Bartoli a san sebastian? Ricordo quel mondiale come uno dei più brutti in assoluto.
"Nel mondo esistono 10 tipi di persone; quelli che conoscono il codice binario, e quelli che non lo conoscono." (proverbio zen)
Salvatore77
Messaggi: 7492
Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

quasar ha scritto: tornando all'argomento principale del thread, la classe 70', non si è parlato del prospetto decisamente più forte nelle corse in linea dilettantistiche, Alessandro Bertolini. superiore nei risultati e nelle prestazioni a michele bartoli (che pure già andava forte), si pensava che tra i prof avrebbe fatto incetta di classiche.passò in Carrera insieme a Pantani (martinelli si assicurò il piu forte scalatore e il più forte uomo da corse in linea), impatto tra i prof molto soft, di ambientamento, per passare quindi nella MG di Ferretti, ritrovando il suo vecchio rivale Bartoli, lui già consacrato tra i prof. la squadra e il modo di correre di Ferretti era l'ideale per Bertolini, ed infatti in quella stagione arrivarono risultati importanti, come la Parigi Tours. nelle premondiali volava, il posto per il mondiale di san sebastian era praticamente certo, ma ci fu lo sgradevole episodio con Bartoli. Bertolini venna cacciato dalla MG,vide il mondiale alla tv e moralmente accusò pesantemente il contraccolpo. tanti anni nell'ombra, per poi riemerge parzialmente sul finire della carriera. comunque molto meno di quanto ci si aspettava.
Valutazioni su Bertolini al quanto esagerate, se pensiamo che Bertolini fece i migliori risultati nel 1993 quando tutti i migliori erano passati. Anche nel 1992 alcuni azzurrabili quasi certi, fecero mezza stagione e comunque la corsero in funzione dell'appuntamento olimpico.
Nel biennio precedente i leaders per la corse in linea erano altri, tanto che Bertolini non fù praticamente mai chiamato in nazionale. Anche Bartoli non riusci ad entrare nel terzetto olimpico.
Se qualcuno si aspettava da Bertolini risultati nelle gare di un giorno da prof migliori di Bartoli e Rebellin, io non ero fra quelli.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Salvatore77
Messaggi: 7492
Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

MagliaRossa ha scritto: Che successe tra Bertolini e Bartoli a san sebastian? Ricordo quel mondiale come uno dei più brutti in assoluto.
Non successe nulla, Bertolini a casa e Bartoli in corsa.
Quello fu un mondiale condizionato dalla pioggia. Partì una fuga di seconde punte, dietro c'erano i big che non rientrarono condizionati soprattutto dalla presenza di uno degli outsiders che era di fatto un favorito della vigilia, cioè Glenn Magnusson velocista svedese di fondo che correva nell'Amore e Vita che mise sotto scacco i big (Musseuw, Rebellin, Jalabert eccetera).
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
quasar
Messaggi: 1297
Iscritto il: lunedì 24 gennaio 2011, 1:53

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da quasar »

MagliaRossa ha scritto:
quasar ha scritto: tornando all'argomento principale del thread, la classe 70', non si è parlato del prospetto decisamente più forte nelle corse in linea dilettantistiche, Alessandro Bertolini. superiore nei risultati e nelle prestazioni a michele bartoli (che pure già andava forte), si pensava che tra i prof avrebbe fatto incetta di classiche.passò in Carrera insieme a Pantani (martinelli si assicurò il piu forte scalatore e il più forte uomo da corse in linea), impatto tra i prof molto soft, di ambientamento, per passare quindi nella MG di Ferretti, ritrovando il suo vecchio rivale Bartoli, lui già consacrato tra i prof. la squadra e il modo di correre di Ferretti era l'ideale per Bertolini, ed infatti in quella stagione arrivarono risultati importanti, come la Parigi Tours. nelle premondiali volava, il posto per il mondiale di san sebastian era praticamente certo, ma ci fu lo sgradevole episodio con Bartoli. Bertolini venna cacciato dalla MG,vide il mondiale alla tv e moralmente accusò pesantemente il contraccolpo. tanti anni nell'ombra, per poi riemerge parzialmente sul finire della carriera. comunque molto meno di quanto ci si aspettava.
Che successe tra Bertolini e Bartoli a san sebastian? Ricordo quel mondiale come uno dei più brutti in assoluto.
Bertolini a San Sebastian non ci andò proprio. in una delle ultimissime premondiali i due si trovarono nel gruppetto che arrivò a giocarsi la vittoria della corsa. Bartoli, già affermato come il numero uno tra i prof nelle corse in linea e già capitano designato per il mondiale, nel finale di corsa chiese la collaborazione di Bertolini che invece non si mise a disposizione del compagno di squadra per giocarsi le proprie chances. La MG perse la corsa, mi pare fu Zanini a vincere, e subito dopo la linea d'arrivo si scatenò una vera e propria rissa tra i due. Bartoli pose il diktat a Martini (testuali parole: a san sebastian o io o lui) e il ct, che già aveva i suoi problemi nel far coesistere Bartoli e Tafi dopo quanto avvenne l'anno prima a Lugano, non potè fare altro che lasciare fuori Bertolini.
diciamo che Bartoli in quel suo periodo d'oro, era uno che pretendeva di avere sempre i compagni a propria disposizione e non concedeva loro il minimo spazio per emergere. era il più forte e nessuno poteva obiettare nulla. Bertolini stava finalmente ingranando, aveva appena vinto la Parigi-Bruxelles, ed era uno che sino a qualche anno prima, tra i dilettanti, batteva molto spesso Bartoli. trovarsi finalmente nelle condizioni di giocarsi la vittoria anche tra i prof, lo spinse a non assecondare la richiesta di Bartoli.
giorgio ricci
Messaggi: 6891
Iscritto il: lunedì 9 giugno 2014, 13:44

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Ricordavo vagamente i fatti Bartoli -Bertolini . Ricordo però che la carriera di Bertolini ne venne influenzata negativamente. Bartoli gran campione ma non brillava per simpatia . Nel Giro 98 polemizzava quotidianamente con Pantani , accusandolo di monopolizzare i media , poi si mise a rivaleggiare con lui nella prima parte del Giro ,quando i due avevano obbiettivi diversi , infine tenne un atteggiamento antipatico verso Noè e Bettini quando il primo vinse a San marino, credo la sua prima corsa e peraltro benissimo . In questo modo si attirò ancora di più le antipatie di molti. Per non parlare del mondiale di Lisbona 2001 che gli costò l'amicizia di Bettini. Ma si capiva che cominciava a soffrirlo dopo che quest ultimo vinse la Liegi del 2000 . Cominciai ad apprezzare di più Bartoli a fine carriera , quando vinse i Lombardia e,provò la Roubaix. Era più maturo, parlava meno, non faceva,polemiche e vinceva ancora.
Avatar utente
Abruzzese
Messaggi: 11425
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 16:24

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Abruzzese »

giorgio ricci ha scritto:Nel Giro 98 polemizzava quotidianamente con Pantani , accusandolo di monopolizzare i media , poi si mise a rivaleggiare con lui nella prima parte del Giro ,quando i due avevano obbiettivi diversi
Di sicuro quello fu un momento esaltante per il pubblico italiano: il miglior talento italiano per le gare a tappe contro il miglior talento italiano per le corse di un giorno che si scambiavano stilettate in ogni occasione utile (Capo Berta, Monte Argentario, Lago Laceno dove Bartoli arrivò con Pantani e Leblanc e vinse la volata per il secondo posto). Tra l'altro Bartoli, non so se condizionato anche dalla grande attenzione mediatica, ma era quasi tutti i giorni protagonista in qualche modo, rincorrendo anche gli abbuoni all'Intergiro per riuscire ad indossare la maglia rosa (che indossò proprio nella tappa di Lago Laceno) e poi gettandosi anche negli sprint di gruppo. Fece anche una grande cronometro a Trieste ma poi il conto di tutti quegli sforzi gli arrivò verso Selva di Val Gardena, quando affondò sul Fedaia e terminò la tappa fuori tempo massimo.

Una curiosità riguardo il mondiale di San Sebastian 1997: ci ripensavo nei giorni scorsi ma quello è stato l'ultimo mondiale vinto da un corridore francese, ovvero Laurent Brochard. Vedendo i bei talenti transalpini che stanno venendo fuori chissà che il tabù non venga presto sfatato (difficile ma non impossibile quest'anno, nei prossimi anni vedremo...).
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Winter
Messaggi: 28141
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:33

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Winter »

Salvatore77 ha scritto:
Valutazioni su Bertolini al quanto esagerate, se pensiamo che Bertolini fece i migliori risultati nel 1993 quando tutti i migliori erano passati. Anche nel 1992 alcuni azzurrabili quasi certi, fecero mezza stagione e comunque la corsero in funzione dell'appuntamento olimpico.
Nel biennio precedente i leaders per la corse in linea erano altri, tanto che Bertolini non fù praticamente mai chiamato in nazionale. Anche Bartoli non riusci ad entrare nel terzetto olimpico.
Se qualcuno si aspettava da Bertolini risultati nelle gare di un giorno da prof migliori di Bartoli e Rebellin, io non ero fra quelli.
Nel 1992 vinse 10 corse.. tra cui l'Italiano , il Palio del Recioto , Trofeo Taschini e Trofeo Bianchin..
Di Rebellin no , di Bartoli sicuramente
Winter
Messaggi: 28141
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:33

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Winter »

pacho ha scritto:Winter effettivamente mi fai proprio rendere conto di essere passato tra le fauci dei peggiori :D
Ad ogni modo confermo. La rovina di quella generazione, oltrechè essere la prima infornata sperimentale a livello :drink: ...era il fatto che da junior si (ci) allenavano già come prof.
Nel 2000, (con fortunatamente quasi due mesi di stop causa frattura), sotto la direzione del russo (stesso allenatore dei Palumbo, Figueras & co.) a fine anno il mio contachilometri segnava 26 mila chilometri. Al netto dello stop, si sarebbe tranquillamente oltrepassati i 30 mila.

Di quella generazione - 82, 83 -, sia di quella squadra sia delle altre, praticamente nessuno ha sfondato.
I più forti erano già bruciati da dilettanti.
Esatto
Pensa che un francese è diventato campione del mondo juniores con 15.000 km
Purtroppo nel mondo Juniores e Under 23 dell'epoca giravano troppi interessi
Salvatore77
Messaggi: 7492
Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Winter ha scritto:Nel 1992 vinse 10 corse.. tra cui l'Italiano , il Palio del Recioto , Trofeo Taschini e Trofeo Bianchin..
Di Rebellin no , di Bartoli sicuramente
Opinioni.
Basta vedere Bartoli in sella per capire che nessuno aveva la sua classe.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
Winter
Messaggi: 28141
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:33

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Winter »

Solo che allora non è che l'avessi visto cosi' tanto
Un paio di volte in tutto l'anno..

Dopo il Fiandre.. ovvio si era capito fosse una star
ma fino al 1992.. era tra i piu' forti ma sotto Rebellin
Gian_Gi
Messaggi: 317
Iscritto il: venerdì 12 luglio 2013, 2:14

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Gian_Gi »

A me Bartoli non è mai stato simpatico però devo ammettere che era molto forte
Avatar utente
Visconte85
Messaggi: 11206
Iscritto il: giovedì 8 maggio 2014, 14:27

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Visconte85 »

3d bellissimo e interessante :clap: :clap: :clap:

Del falco nei dilettanti che mi dite?
2024. amstel, romandia, Mondiale in linea Zurigo
Bogaert
Messaggi: 1623
Iscritto il: lunedì 13 dicembre 2010, 20:58

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Bogaert »

Salvatore77 ha scritto:
Winter ha scritto:Nel 1992 vinse 10 corse.. tra cui l'Italiano , il Palio del Recioto , Trofeo Taschini e Trofeo Bianchin..
Di Rebellin no , di Bartoli sicuramente
Opinioni.
Basta vedere Bartoli in sella per capire che nessuno aveva la sua classe.
D'accordissimo uno dei più belli in assoluto :clap:
"...esiste Doping dove esiste Antidoping....."

2023- Larciano-Giro Polonia-1 Tappa Vuelta
2024-Trofeo Ses Salines-Freccia Brabante-! Tappa Giro-Giro Slovenia
Winter
Messaggi: 28141
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:33

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Winter »

Visconte85 ha scritto:3d bellissimo e interessante :clap: :clap: :clap:

Del falco nei dilettanti che mi dite?
Falco non a livello di Pantani , Simoni ecc da dilettante come risultati
Pero' molto promettente anche se per due volte ha quasi smesso
Prima correva nel squadra giovanile di Stanga. Poi ultimo anno alla Zalf (ha alzato ancora il suo livello)
Dava gia' spettacolo in discesa (al Col San Carlo 110 kmh.. al giro della Valle) ma pure in salita
Avatar utente
Visconte85
Messaggi: 11206
Iscritto il: giovedì 8 maggio 2014, 14:27

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Visconte85 »

Winter ha scritto:
Visconte85 ha scritto:3d bellissimo e interessante :clap: :clap: :clap:

Del falco nei dilettanti che mi dite?
Falco non a livello di Pantani , Simoni ecc da dilettante come risultati
Pero' molto promettente anche se per due volte ha quasi smesso
Prima correva nel squadra giovanile di Stanga. Poi ultimo anno alla Zalf (ha alzato ancora il suo livello)
Dava gia' spettacolo in discesa (al Col San Carlo 110 kmh.. al giro della Valle) ma pure in salita
:cincin:

Come mai rischiò due volte di smettere nei dilettanti? infortuni o altro?
2024. amstel, romandia, Mondiale in linea Zurigo
Fiammingo
Messaggi: 1394
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 16:40

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Fiammingo »

Visconte85 ha scritto:
Winter ha scritto:
Visconte85 ha scritto:3d bellissimo e interessante :clap: :clap: :clap:

Del falco nei dilettanti che mi dite?
Falco non a livello di Pantani , Simoni ecc da dilettante come risultati
Pero' molto promettente anche se per due volte ha quasi smesso
Prima correva nel squadra giovanile di Stanga. Poi ultimo anno alla Zalf (ha alzato ancora il suo livello)
Dava gia' spettacolo in discesa (al Col San Carlo 110 kmh.. al giro della Valle) ma pure in salita
:cincin:

Come mai rischiò due volte di smettere nei dilettanti? infortuni o altro?
Voleva fare il muratore!! :D
Winter
Messaggi: 28141
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 19:33

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Winter »

Era andato a fare il muratore
Adesso non ricordo ma in uno dei due casi era stufo del ciclismo
Ricordiamo che per un ventenne son tante rinunce
Avatar utente
cauz.
Messaggi: 13862
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 12:53
Località: milano
Contatta:

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da cauz. »

Winter ha scritto:
Visconte85 ha scritto:3d bellissimo e interessante :clap: :clap: :clap:

Del falco nei dilettanti che mi dite?
Falco non a livello di Pantani , Simoni ecc da dilettante come risultati
Pero' molto promettente anche se per due volte ha quasi smesso
Prima correva nel squadra giovanile di Stanga. Poi ultimo anno alla Zalf (ha alzato ancora il suo livello)
Dava gia' spettacolo in discesa (al Col San Carlo 110 kmh.. al giro della Valle) ma pure in salita
che avesse le qualità del campioncino comunque si capiva subito.
la sua fortuna poi è stata quella di passare in una squadra meno pretenziosa come la roslotto, squadra di matti attaccanti che gli ha permesso di crescere liberamente senza ingabbiarlo in troppi tatticismi. una qualità che si è poi portato dietro per tutta la carriera.
"Il male trionfa sempre, perche' il bene e' stupido" [Lord Casco]
@cauz_ | bidonmagazine.org | confindustrial.noblogs.org
held
Messaggi: 1720
Iscritto il: lunedì 13 dicembre 2010, 18:07
Località: Sardegna

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da held »

Complimenti a tutti, mi sto facendo una cultura! :clap:

Bartoli mi è sempre piaciuto, gran corridori, non sapevo avesse un carattere particolare.
el_condor

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da el_condor »

castelli ha scritto:
giorgio ricci ha scritto:Faustini da dilettante non l'ho seguito ma nei prof ricordo che nel 96 , mi pare fece settimo al Giro, mentre l'anno dopo lottava per la maglia nera. Ricordo benissimo le frasi motivazionali sulla bici.In seguito l
Casagrande era veramente un talento , negli anni 94 95 non riusci a ingranare al Giro nonostante,un decimo posto nel 95. Nel 96 vinse tirreno adriatico e giro dei paesi baschi ma arrivo stanco al Giro e crolló sulle alpi. Poi si ripresentò al Tour 97-facendo sesto. Nel 2000 c'è da dire che Casagrande andò in calando per tutta la seconda,parte del Giro e arrivò alla crono del Sestriere sulle ginocchia alle prese anche con alcuni problemi fisici.
casagrande fu pure squalificato per testosterone mi pare. al giro 2000 nella tappa dell'abetone fece un gran numero, un numero tipo froome quest'anno ma poi crollò a sestriere...diciamo che a garzelli andò abbastanza grassa quell'anno.
a Garzelli andò bene perche' in una tappa dolomitica era staccato di quasi tre minuti ma la squadra di Casagarnde lo lascio' rientrare..
ciao
el_condor
giorgio ricci
Messaggi: 6891
Iscritto il: lunedì 9 giugno 2014, 13:44

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Non ricordo se era la tappa del Giro 2000 in cui Garzelli rimase staccato,era la tappa del Gavia vinta da Simoni .-puo essere ? La squadra,di Casagrande,corse,malissimo in piu di un occasione . Ma lui,era veramente fermo a crono. Perse quasi tutto il vantaggio accumulato nella tappa dell'Abetone nella tappa a crono di Bibione. Ma ho sempre pensato che dopo la prima settimana Calò troppo, credo non stesse,bene . Sulle dolomiti vi erano,due tapponi di quasi 200 km.li invece che chiudere la,partita pensò a difendersi. A quel punto il Giro era quasi perso. Diciamo però che buttò via,la chance di una carriera.
Avatar utente
Abruzzese
Messaggi: 11425
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 16:24

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Abruzzese »

giorgio ricci ha scritto:Non ricordo se era la tappa del Giro 2000 in cui Garzelli rimase staccato,era la tappa del Gavia vinta da Simoni .-puo essere ? La squadra,di Casagrande,corse,malissimo in piu di un occasione . Ma lui,era veramente fermo a crono. Perse quasi tutto il vantaggio accumulato nella tappa dell'Abetone nella tappa a crono di Bibione. Ma ho sempre pensato che dopo la prima settimana Calò troppo, credo non stesse,bene . Sulle dolomiti vi erano,due tapponi di quasi 200 km.li invece che chiudere la,partita pensò a difendersi. A quel punto il Giro era quasi perso. Diciamo però che buttò via,la chance di una carriera.
Si, da quel che ricordo la grande occasione mancata da Casagrande fu quella della tappa di Bormio (primo successo di tappa al Giro di Gilberto Simoni, tra l'altro), dove ricordo un Garzelli colpito da crampi mi pare che nella discesa del Gavia non riusciva praticamente più a pedalare. Poi il Garzo si riprese e nell'ultima settimana iniziò la risalita col successo di Prato Nevoso e con la tappa di Briançon dove ebbe il determinante aiuto di Pantani, finalmente ritrovato.
Come già avevo ricordato in precedenza a Casagrande fu fatale la difficile cronometro da Briançon al Sestriere con il Monginevro nella prima parte e poi l'ascesa finale al Sestriere (teoricamente, vista la particolarità della prova, il toscano doveva essere favorito). Mi pare che la decisiva controprestazione venne motivata con un'infiammazione al nervo sciatico.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Salvatore77
Messaggi: 7492
Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 19:14

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Dopo le olimpiadi alcuni dilettanti forti cominciarono a correre subito tra i professionisti già nella seconda parte del 1992. Rebellin ebbe subito un buon impatto, tanto da arrivare in una prova del trittico premondiale battuto in volata da un americano anche lui neo professionista di belle speranze.
Martini lo voleva anche fra i prof a Benidorm ma pare che poi un'influenza ha fatto cambiare idea a Martini. Al giro di Lombardia arrivò nono. C'è da dire che Rebellin è nato nel 1971.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
dietzen
Messaggi: 8262
Iscritto il: giovedì 9 dicembre 2010, 21:19

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da dietzen »

Salvatore77 ha scritto:Dopo le olimpiadi alcuni dilettanti forti cominciarono a correre subito tra i professionisti già nella seconda parte del 1992. Rebellin ebbe subito un buon impatto, tanto da arrivare in una prova del trittico premondiale battuto in volata da un americano anche lui neo professionista di belle speranze.
Martini lo voleva anche fra i prof a Benidorm ma pare che poi un'influenza ha fatto cambiare idea a Martini. Al giro di Lombardia arrivò nono. C'è da dire che Rebellin è nato nel 1971.
l'altro giorno pensavo al fatto che questo thread mi ricorda di quando ero ragazzino, sembra passata una vita, e per questo mi sembra ancora più incredibile che rebellin sia ancora in gruppo e ancora fa bei risultati... :clap:
Avatar utente
MagliaRossa
Messaggi: 691
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2011, 1:21
Località: Hampshire, UK

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da MagliaRossa »

Abruzzese ha scritto:
giorgio ricci ha scritto:Non ricordo se era la tappa del Giro 2000 in cui Garzelli rimase staccato,era la tappa del Gavia vinta da Simoni .-puo essere ? La squadra,di Casagrande,corse,malissimo in piu di un occasione . Ma lui,era veramente fermo a crono. Perse quasi tutto il vantaggio accumulato nella tappa dell'Abetone nella tappa a crono di Bibione. Ma ho sempre pensato che dopo la prima settimana Calò troppo, credo non stesse,bene . Sulle dolomiti vi erano,due tapponi di quasi 200 km.li invece che chiudere la,partita pensò a difendersi. A quel punto il Giro era quasi perso. Diciamo però che buttò via,la chance di una carriera.
Si, da quel che ricordo la grande occasione mancata da Casagrande fu quella della tappa di Bormio (primo successo di tappa al Giro di Gilberto Simoni, tra l'altro), dove ricordo un Garzelli colpito da crampi mi pare che nella discesa del Gavia non riusciva praticamente più a pedalare. Poi il Garzo si riprese e nell'ultima settimana iniziò la risalita col successo di Prato Nevoso e con la tappa di Briançon dove ebbe il determinante aiuto di Pantani, finalmente ritrovato.
Come già avevo ricordato in precedenza a Casagrande fu fatale la difficile cronometro da Briançon al Sestriere con il Monginevro nella prima parte e poi l'ascesa finale al Sestriere (teoricamente, vista la particolarità della prova, il toscano doveva essere favorito). Mi pare che la decisiva controprestazione venne motivata con un'infiammazione al nervo sciatico.
Ricordo bene quel giro, che se non sbaglio partì dal vaticano in onore del giubileo. Pantani, sparito dopo campiglio, si presentò a sorpresa al via - ricordo ancora l'articolo di bs in cui si diceva che guardandogli le gambe si vedeva "che si è allenato". Casagrande mancò più volte il colpo del ko, non ho mai capito se perché gli mancavano le gambe o per una condotta di gara troppo attendista. La vittoria del Garzo nella crono finale (in cui Casagrande rischiò seriamente di farsi superare anche da simoni se non sbaglio) fu comunque una sorpresa.
"Nel mondo esistono 10 tipi di persone; quelli che conoscono il codice binario, e quelli che non lo conoscono." (proverbio zen)
giorgio ricci
Messaggi: 6891
Iscritto il: lunedì 9 giugno 2014, 13:44

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da giorgio ricci »

Ricordo quella corsa . Era il trittico veneto, una serie di gare premondiali che si corse per pochi anni a,fine anni 80, inizio 90.Erano anni in cui le gare in Italia sorgevano , anche se io ero per valorizzare le corse esistenti senza creare trofei effimeri (-ricordo ad esempio il trofeo dello scalatore, estintosi a mèta degli anni 90 per scarsa partecipazione e durato poche edizioni ).Quella volta , nell'agosto 1992, vinse il neo pro Armstrong sul neo pro Rebellin. Entrambi erano considerati giovani molto promettenti.
Avatar utente
Abruzzese
Messaggi: 11425
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 16:24

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Abruzzese »

MagliaRossa ha scritto:La vittoria del Garzo nella crono finale (in cui Casagrande rischiò seriamente di farsi superare anche da simoni se non sbaglio) fu comunque una sorpresa.
Forse volevi intendere la vittoria del Giro, perché quella cronometro se l'aggiudicò Jan Hruska, che aveva vinto proprio il prologo nel Vaticano per questione di centesimi su Savoldelli (il cui Giro fu compromesso subito dalla caduta del giorno dopo a Terracina). Tra l'altro il ceco non ripetè più le prestazioni di quella stagione, dove arrivò anche secondo sull'Angliru alla Vuelta sfruttando una fuga da lontano (mi pare che venne ripreso e superato da Simoni proprio nei chilometri conclusivi della micidiale ascesa). Garzelli terminò terzo la crono dove finì dietro anche ad un grandissimo Andrea Noè, che era il luogotenente di Pavel Tonkov e che grazie a quella splendida prova riuscì a sopravanzare il russo in classifica generale.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Avatar utente
MagliaRossa
Messaggi: 691
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2011, 1:21
Località: Hampshire, UK

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da MagliaRossa »

Abruzzese ha scritto:
MagliaRossa ha scritto:La vittoria del Garzo nella crono finale (in cui Casagrande rischiò seriamente di farsi superare anche da simoni se non sbaglio) fu comunque una sorpresa.
Forse volevi intendere la vittoria del Giro, perché quella cronometro se l'aggiudicò Jan Hruska, che aveva vinto proprio il prologo nel Vaticano per questione di centesimi su Savoldelli (il cui Giro fu compromesso subito dalla caduta del giorno dopo a Terracina). Tra l'altro il ceco non ripetè più le prestazioni di quella stagione, dove arrivò anche secondo sull'Angliru alla Vuelta sfruttando una fuga da lontano (mi pare che venne ripreso e superato da Simoni proprio nei chilometri conclusivi della micidiale ascesa). Garzelli terminò terzo la crono dove finì dietro anche ad un grandissimo Andrea Noè, che era il luogotenente di Pavel Tonkov e che grazie a quella splendida prova riuscì a sopravanzare il russo in classifica generale.
Sì intendevo la vittoria del giro nella crono ;)
"Nel mondo esistono 10 tipi di persone; quelli che conoscono il codice binario, e quelli che non lo conoscono." (proverbio zen)
Avatar utente
Abruzzese
Messaggi: 11425
Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2010, 16:24

Re: La generazione 70: da dilettanti.

Messaggio da leggere da Abruzzese »

MagliaRossa ha scritto: Sì intendevo la vittoria del giro nella crono ;)
Anche se comunque Garzelli due anni prima aveva portato a casa il Giro di Svizzera e val la pena di ricordare che nel 1997, al primo anno da professionista, concluse nei primi dieci il Giro nonostante i tanti minuti persi nella tappa di Cava de' Tirreni per scortare Pantani dopo la caduta giù dal Chiunzi.
"L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è ciò che provi mentre corri" (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

"qui c'è gente che è totalmente avulsa dalla realtà e nociva al forum"
Rispondi