Arme ha scritto:l'Orso ha scritto:nino58 ha scritto:
Poi che qualcuno che è stato preselezionato ha barato in diretta mondiale con addosso la maglia di campione italiano, non conta nulla... ma si, godiamoci le azioni di questi 3 vecchietti nelle corse nostrane (due vecchietti di fatto e uno "promosso sul campo", visto che ogni tanto "sbotta" ... penso sia l'età biologica ceh avanza

)
Le due situazioni mi sembrano diverse. Rebellin: L'ostracismo verso un corridore con una condanna alle spalle è comprensibile. Comprensibile che un ultraquarantenne non venga preso in considerazione dopo i buoni risultati in corse minori, e gli va male purtroppo per lui la sua convocazione riempirebbe i titoli dei giornali che andrebbero meschinamente a rivangare il passato senza specificarne l'assoluzione.
Nibali: però qui l'ostracismo è dei suoi detrattori. Non vedo perché il faro del movimento che ha confermato un gamba ottima e ha sempre onorato la maglia debba essere escluso per il fatto della Vuelta: stiamo parlando di una situazione di corsa dove lui stesso ha sbagliato per la foga di recuperare ecc. ecc. (e tra l'altro non ha rischiato di far male a nessuno), non certo di situazioni di baro premeditato come i casi - doping.
ti indigneresti se l'argentina portasse Sepùlveda? O quando l'UK ha convocato Cavendish nonostante lo Svizzera 2011?
x admin: mi appello al buonsenso nel non rimuovere questo post nonostante l'allusione al doping, spero concordi che qui il problema sia l'opportunità di convocare o no un corridore
Ps. Winston Smith: concordo sul gregario, forse metterei da parte il buon Puccio
e difatti i due discorsi non son legati, il discorso sull'ostracismo per Rebello era fra parentesi e non centra nulla con la convocazione di Nibali, che non ci stava per il comportamento che si è adottato lo scorso anno con Brambilla..
Forse se andavo a capo dopo i puntini era + chiaro, ma qualche post dopo mi pare di aver esplicato meglio il mio pensiero.
Semmai avrei dovuto parlare di Valverde osannato in Spagna, di Basso tornato in gara con tutte le scusanti (nonostante non abbia confessato nulla che non fosse necessariamente indispensabile) e i favori federali, ma non serve a nulla, ho solo sottolineato come, a livello italiano, Rebellin fosse molto adatto al percorso e in forma. Il fatto che si voglia favorire i giovani per farli maturare, ha senso quando "gli anziani" son + o meno allo stesso livello, altrimenti vi son altre ragioni, non certamente "tecniche".
Ultima "rebellinata":) , poi chiudo sull'argomento che era poi solo una parentesi del mio discorso, visto che è inattuabile da anni:
Rebellin dovrebbe essere chiamato come consulente/azzurrabile subito dopo che si sa qual'è il percorso.
Ne sa di + di Pozzato e se motivato, anche ultraquarantenne, offre + garanzie.
Tornando alla realà attuale, Nibali non ha bisogno di uno scatto "fulminante" per andarsene... ma solo se è sottovalutato.
Con le sue prestazioni recenti, avendo visto che ha la gamba, solo degli sprovveduti gli lascerebbero prendere qualche metro, Tony Martin ad esempio è uno di quelli che probabilmente non gli staccherà mai gli occhi di dosso (e Sagan non sarebbe indulgente come al Tour 2014, solo per far due nomi). Ad ogni modo, tecnicamente la scelta di portare il miglior ciclista italiano, in quanto a completezza, è valida, mal che vada può sempre servire per spostar l'attenzione su di se. Se poi uscisse corsa bagnata potrebbe uscirne una corsa faticosa e Vincenzo ne trarrebbe vantaggio sempre se, come nazionale, non ci si mette in testa di far la corsa.