Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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nick90
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da nick90 »

Basso ha scritto:Direi che sarebbe strano se l'Extreme Weather Protocol non viene fatto valere oggi in Francia. Questa la situazione al rifornimento

Immagine

Qui un video https://twitter.com/marko_dzalo/status/ ... 4133314560
Accidenti, onesto pensare di applicarlo. :D
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matteo.conz
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da matteo.conz »

guidobaldo de medici ha scritto:
matteo.conz ha scritto:Guidobaldo, intendi mur de bretagne? per domani mi aspetto gallopin e ancora bling che vola e sarà un osso durissimo per tutti questa primavera.
bravo matteo mur de bretagne ;)

comunque oggi arrivano coi cani da slitta. bisogna vedere chi ha i cani più in forma.
Se salta oggi non ci sarebbe niente da dire. Se non si fermano, ho paura che alberto oggi paghi dazio.
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Visconte85
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Sci su ruote, un nuovo sport :D
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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pensare di far correre i ciclisti in queste condizioni è ridicolo!
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Basso »

La situazione continua a peggiorare
edit: intanto caduto e costretto al ritiro uno dei favoriti per la tappa odierna, ossia Alexis Vuillermoz

Immagine
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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è più o meno quello che hanno rovato sul terminillo lo scorso anno alla tirreno

Immagine

gli atleti, in queste situazioni, sono da tutelare non da criticare dal divano
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Basso »

Con una fondamentale variante però: l'anno scorso si trovò questa neve negli ultimi 5 km di una salita. Oggi in Francia il gruppo trova la neve a partire dai meno 120 km dal traguardo, con sette salite in programma ancora da scalare.
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Visconte85
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Visconte85 »

Sono arrivati a quanti ritiri?
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Lazzaro »

Visconte85 ha scritto:Sono arrivati a quanti ritiri?
Etixx - Quick-Step ‏@Etixx_QuickStep 10 min10 minuti fa Visualizza traduzione
More and more riders are retiring from #ParisNice due to the weather and crashes.
Basso
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Basso »

Finalmente, corsa neutralizzata attorno al km 85: si proverà a ripartire al km 125 del programma originario.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da nick90 »

Leggo tappa annullata.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Basso »

Da poco confermato, tappa annullata.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da CicloSprint »

nick90 ha scritto:Leggo tappa annullata.
davvero ?
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da maurofacoltosi »

Dal sito del Tour:

Stage 3 is cancelled

The race jury and direction decided to cancel today's third stage becauee of the weather conditions. The times will not be taken into account but the points scored at the first intermediate sprint of the day and on the climbs completed so far will count, organisers said.

In pratica, saranno considerati validi il passaggio al primo traguardo volante e i GPM affrontanti fino al momento dello stop.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da andriusskerla »

Quindi con la tappa annullata domani potranno ripartire tutti quelli che si sono ritirati oggi? O i ritiri contano lo stesso?
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udra
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da udra »

Data la quantità di neve sul fondo stradale direi che questa volta è stata presa una scelta di buon senso, soprattutto con le numerose discese presenti nel percorso.
L'anno scorso alla Tirreno era totalmente diverso perchè si trattava di completare il finale e il tratto interessato era in salita
herbie
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da herbie »

Strong ha scritto:è più o meno quello che hanno rovato sul terminillo lo scorso anno alla tirreno

Immagine

gli atleti, in queste situazioni, sono da tutelare non da criticare dal divano
questo tra l'altro era un gruppetto transitato con notevole ritardo. La neve stava iniziando a cadere quando il primo gruppo è arrivato ai -5. Va bene fermare la corsa in certe situazioni, ma rinunciare solo sulla base del bombardamento meteoterroristico internet significa mettere questo sport nelle mani di chi non ha alcun interesse a promuoverlo.
Per dire, dando ascolto a certi siti meteo che ben conosciamo, quest'inverno avrebbe dovuto fare 3-4 nevicate del secolo....e invece non fosse stato per la nevicata di settimana scorsa, che comunque ha colpito a macchia di leopardo, non si sarebbe nemmeno vista.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da GiacomoXT »

andriusskerla ha scritto:Quindi con la tappa annullata domani potranno ripartire tutti quelli che si sono ritirati oggi? O i ritiri contano lo stesso?
I ritiri dovrebbero essere confermati, visto che hanno confermato la validità del traguardo volante e del passaggio al GPM.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Strong »

herbie ha scritto: questo tra l'altro era un gruppetto transitato con notevole ritardo.
significa che chi arriva con 20minuti di ritardo si "arrangia"?
le due situazioni non sono uguali, è evidente, come ben precisato dal buon basso, però ho solo scritto che gli altleti, in queste situazioni, andrebbero tutelati e non criticati dal divano solo perchè osano lamentarsi.

sono situazioni al limite, chi di dovere scelga le soluzioni, ma mi piacerebbe smettere di leggere critiche al Boonen oppure al Paolini di turno, quando ci sono situazioni critiche per gli atleti.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da barrylyndon »

Non e' meteo terrorismo, Herbie..E' meteo attira click..molto meno ingenuo come scopo.Ma finche' la gente crede loro e li premia con click e considerazione, mi sa che le cose continueranno tali.chiuso OT
"non ho mai visto uno andare cosi forte in salita...ma non ho mai visto nessuno andare cosi piano in discesa"
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da nino58 »

Oggi potevano proprio risparmiargliela ai corridori.
Farli correre fino a quel punto e poi annullare.
Potevano confermare l'ordine d'arrivo al momento dello stop, almeno.
La fatica fatta non sarebbe stata inutile.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da udra »

Strong ha scritto:
herbie ha scritto: questo tra l'altro era un gruppetto transitato con notevole ritardo.
significa che chi arriva con 20minuti di ritardo si "arrangia"?
le due situazioni non sono uguali, è evidente, come ben precisato dal buon basso, però ho solo scritto che gli altleti, in queste situazioni, andrebbero tutelati e non criticati dal divano solo perchè osano lamentarsi.

sono situazioni al limite, chi di dovere scelga le soluzioni, ma mi piacerebbe smettere di leggere critiche al Boonen oppure al Paolini di turno, quando ci sono situazioni critiche per gli atleti.
Chissà come mai però, quando mettono gli arrivi dopo un dosso a 250 m dal traguardo, o due file di pali di ferro a bordo strada con una volata a 500m dal traguardo non parla nessuno
In situazioni come quelle di oggi si ha tutto il diritto di sospendere la corsa, ma se ogni volta che viene giù un fiocco o due in un'ora bisogna chudere baracca allora tanto vale iniziare la stagione a aprile
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da barrylyndon »

udra ha scritto:
Strong ha scritto:
herbie ha scritto: questo tra l'altro era un gruppetto transitato con notevole ritardo.
significa che chi arriva con 20minuti di ritardo si "arrangia"?
le due situazioni non sono uguali, è evidente, come ben precisato dal buon basso, però ho solo scritto che gli altleti, in queste situazioni, andrebbero tutelati e non criticati dal divano solo perchè osano lamentarsi.

sono situazioni al limite, chi di dovere scelga le soluzioni, ma mi piacerebbe smettere di leggere critiche al Boonen oppure al Paolini di turno, quando ci sono situazioni critiche per gli atleti.
Chissà come mai però, quando mettono gli arrivi dopo un dosso a 250 m dal traguardo, o due file di pali di ferro a bordo strada con una volata a 500m dal traguardo non parla nessuno
In situazioni come quelle di oggi si ha tutto il diritto di sospendere la corsa, ma se ogni volta che viene giù un fiocco o due in un'ora bisogna chudere baracca allora tanto vale iniziare la stagione a aprile
Infatti si parla della tappa di oggi...e sotto la neve non si sospende la corsa sempre e comunque..
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Infatti dico che i corrridori in certe situazioni hanno tutto il diritto di cercare la sospensione della corsa, ma alcuni calcano troppo la mano e vanno oltre il loro diritto di protesta diventando anche stucchevoli quando le condzioni di corsa non sono così tragiche (vedi Paolini e Pozzato)
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da barrylyndon »

udra ha scritto:Infatti dico che i corrridori in certe situazioni hanno tutto il diritto di cercare la sospensione della corsa, ma alcuni calcano troppo la mano e vanno oltre il loro diritto di protesta diventando anche stucchevoli quando le condzioni di corsa non sono così tragiche (vedi Paolini e Pozzato)
Anche questo secondo me e' vero sino ad un certo punto..
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da udra »

barrylyndon ha scritto:
udra ha scritto:Infatti dico che i corrridori in certe situazioni hanno tutto il diritto di cercare la sospensione della corsa, ma alcuni calcano troppo la mano e vanno oltre il loro diritto di protesta diventando anche stucchevoli quando le condzioni di corsa non sono così tragiche (vedi Paolini e Pozzato)
Anche questo secondo me e' vero sino ad un certo punto..
In che senso è vero fino a un certo punto?
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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udra ha scritto:Infatti dico che i corrridori in certe situazioni hanno tutto il diritto di cercare la sospensione della corsa, ma alcuni calcano troppo la mano e vanno oltre il loro diritto di protesta diventando anche stucchevoli quando le condzioni di corsa non sono così tragiche (vedi Paolini e Pozzato)
Quoto. Oggi a quanto ho capito le condizioni per sospendere c'erano. In altre occasioni, tipo lunedì, si è esagerato nelle proteste anche quando non c'erano gli estremi per chiudere la baracca.
udra ha scritto: Chissà come mai però, quando mettono gli arrivi dopo un dosso a 250 m dal traguardo, o due file di pali di ferro a bordo strada con una volata a 500m dal traguardo non parla nessuno
In situazioni come quelle di oggi si ha tutto il diritto di sospendere la corsa, ma se ogni volta che viene giù un fiocco o due in un'ora bisogna chudere baracca allora tanto vale iniziare la stagione a aprile
Straquoto! In questo inizio di stagione abbiamo visto degli arrivi di tappa criminali che hanno verametne messo a serio rischio l'incolumità dei corridori, molto più che in una tappa come quella del Terminillo. In quei casi ho sentito, anzi ho letto poche lamentele che i corridori hanno 'impavidamente' affidato ai social network (leggasi divano) invece di fare le cose sul serio e protestare.
Ribadisco questo concetto a beneficio di chi, pretestuosamente, si impegna a fare stucchevoli polemiche. Qui nessuno ce l'ha a prescindere coi corridori e soprattutto nessuno dal proprio divano vuole che si giochi con la vita dei corridori.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Simon Geschke e Marcel Kittel hanno rivelato all'Equipe che faceva talmente così freddo da essersi urinati nei pantaloncini per scaldarsi.

http://www.lequipe.fr/Cyclisme-sur-rout ... rds/641705
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Quanto meno per gli ultimi due giorni il tempo è dato buono quindi non dovrebbero esserci problemi sulle montagne finali
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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maurofacoltosi ha scritto:Simon Geschke e Marcel Kittel hanno rivelato all'Equipe che faceva talmente così freddo da essersi urinati nei pantaloncini per scaldarsi.

http://www.lequipe.fr/Cyclisme-sur-rout ... rds/641705
correre con la neve era pressoche' impossibile ma per quanto riguarda il freddo credevo che oggigiorni ci fossero indumenti adatti a qualsiasi temperatura..Sbaglio ?
ciao

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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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el_condor ha scritto:correre con la neve era pressoche' impossibile ma per quanto riguarda il freddo credevo che oggigiorni ci fossero indumenti adatti a qualsiasi temperatura..
... probabilmente nei magazzini delle squadre.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Slegar ha scritto:
el_condor ha scritto:correre con la neve era pressoche' impossibile ma per quanto riguarda il freddo credevo che oggigiorni ci fossero indumenti adatti a qualsiasi temperatura..
... probabilmente nei magazzini delle squadre.
che poi con un minimo di lungimiranza per uno sponsor tecnico è una gran bella pubblicità mostrare come i propri prodotti invernali siano più forti anche delle peggiori intemperie (e ne esistono eccome). al giorno d'oggi anche senza imbastire chissà quale campagna promozionale, già solo con due buone foto rilanciate a caldo sui social i numeri possono essere consistenti. e da lì è un attimo spennare eserciti di gonzi amatori convincendoli che senza il gambale ultra-termico da 300 euro sarebbe folle avventurarsi per strada di inverno... :)

ma evidentemente si preferise tenere ben forniti i magazzini. anche perchè poi bisognerebbe pure informarsi sulle previsioni meteorologiche, sul percorso previsto... forse è un po' troppo faticoso.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Admin »

Bravo cauz., hai perfettamente inquadrato l'aspetto delirante della faccenda.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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cauz. ha scritto:
Slegar ha scritto:
el_condor ha scritto:correre con la neve era pressoche' impossibile ma per quanto riguarda il freddo credevo che oggigiorni ci fossero indumenti adatti a qualsiasi temperatura..
... probabilmente nei magazzini delle squadre.
che poi con un minimo di lungimiranza per uno sponsor tecnico è una gran bella pubblicità mostrare come i propri prodotti invernali siano più forti anche delle peggiori intemperie (e ne esistono eccome). al giorno d'oggi anche senza imbastire chissà quale campagna promozionale, già solo con due buone foto rilanciate a caldo sui social i numeri possono essere consistenti. e da lì è un attimo spennare eserciti di gonzi amatori convincendoli che senza il gambale ultra-termico da 300 euro sarebbe folle avventurarsi per strada di inverno... :)

ma evidentemente si preferise tenere ben forniti i magazzini. anche perchè poi bisognerebbe pure informarsi sulle previsioni meteorologiche, sul percorso previsto... forse è un po' troppo faticoso.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Admin ha scritto:Bravo cauz., hai perfettamente inquadrato l'aspetto delirante della faccenda.
io non credo ci sia nulla di delirante invece.
qui parliamo di competizoni non dell'uscita domenicale in cui puoi permetterti di inforcare la bici assumendo le sembianze dell'omino michelin.

il 100% di quelli che si stanno per giocare la vittoria di una corsa, negli ultimi 2-3km si svuotano persino le tasche dalle carte delle barrette nella speranza che ANCHE quei 2gr possano fare la differenza e voi mi tirate in ballo che si potrebbero coprire meglio e di più?
certo tutto vero, ma la competizione è competizione e se vuoi provare a competere, appunto, cerchi di "limare" tutto quello che puoi.
di conseguenza avere materiale pesante da portarsi in giro non è sicuramente consigliato.

rimango dell'idea che in certe condizioni non si corre e che se la corsa diventa un circo o una lotteria a causa delle condizioni al limite, allora non è più corsa ma altra cosa che probabilmente a qualcuno, sadicamente, piace ma a me no.


in ogni caso penso che per cicloweb non sia troppo complicato fare una bella intervista a qualche nostro ciclista e chiedere cosa ne pensa lui/loro
credo che su questi argomenti siano sempre e comunque i più indicati a parlare
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Strong ha scritto:
Admin ha scritto:Bravo cauz., hai perfettamente inquadrato l'aspetto delirante della faccenda.
io non credo ci sia nulla di delirante invece.
qui parliamo di competizoni non dell'uscita domenicale in cui puoi permetterti di inforcare la bici assumendo le sembianze dell'omino michelin.

il 100% di quelli che si stanno per giocare la vittoria di una corsa, negli ultimi 2-3km si svuotano persino le tasche dalle carte delle barrette nella speranza che ANCHE quei 2gr possano fare la differenza e voi mi tirate in ballo che si potrebbero coprire meglio e di più?
certo tutto vero, ma la competizione è competizione e se vuoi provare a competere, appunto, cerchi di "limare" tutto quello che puoi.
di conseguenza avere materiale pesante da portarsi in giro non è sicuramente consigliato.

rimango dell'idea che in certe condizioni non si corre e che se la corsa diventa un circo o una lotteria a causa delle condizioni al limite, allora non è più corsa ma altra cosa che probabilmente a qualcuno, sadicamente, piace ma a me no.


in ogni caso penso che per cicloweb non sia troppo complicato fare una bella intervista a qualche nostro ciclista e chiedere cosa ne pensa lui/loro
credo che su questi argomenti siano sempre e comunque i più indicati a parlare
Il discorso per me è abbastanza semplice.

In condizioni meteo nelle quali qualche anno fa generalmente si correva, oggi potrebbe non essere più possibile.
Si è scelto di andare nella direzione di una castrazione sportiva anziché in quella di una maggior tutela dei corridori. Non vedere questa tendenza sarebbe abbastanza miope.

Se i nuovi materiali (che non c'erano 10 o 20 o 30 anni fa) permettono di sopportare il freddo molto meglio di 10 o 20 o 30 anni fa, sarebbe da stupidi non avvalersene, e preferire cancellare una Milano-Sanremo (ipotizzo) piuttosto che infagottarsi un po'. Laddove "infagottarsi un po'" significa indossare indumenti comunque molto leggeri a livello di peso. Dove sia la lotteria o il circo in tutto ciò, sinceramente non lo colgo. Né colgo la questione del sadismo: estremizzando (come hai fatto tu parlando di omini Michelin), potrei dire che è già abbastanza sadico palpitare nel vedere corridori che - in condizioni meteo e stradali perfette - scendono giù a 90 all'ora dai passi alpini, con lo strapiombo a pochi centimetri.

Non è sadismo, ma è l'essenza del ciclismo, è l'uomo che sfida se stesso e la strada, con tutte le incertezze che ciò comporta, è la capacità dell'atleta di far fronte alle mille difficoltà di questa disciplina. Non è sadismo.

Infine, se i corridori fossero i più indicati a parlare dei problemi dei corridori (e ad affrontarli), non avrebbero tutti i problemi che hanno... purtroppo tendono a guardare il particolare senza quasi mai riuscire ad astrarne il generale. E ciò mi fa dubitare della capacità di analisi della professione ciclistica della maggior parte di loro.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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E quello che diceva cauz. era che le aziende avrebbero tutto l'interesse a far vedere alla gente a casa quanto siano buoni i nuovi materiali, ma c'è una rinuncia a priori... più facile annullare una corsa.

Naturalmente il Gavia '89 non è una situazione ripetibile, quella corsa va annullata e siamo d'accordo; ma il Terminillo 2015 no, per me è follia cancellare una tappa del genere; ma purtroppo si va in quella direzione.
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White Mamba
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Da scolpire nella pietra
maurofacoltosi
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Stamattina 28 corridori non sono riusciti ad andare al podio del foglio firma.

Twenty eight riders failed to go to the podium to sign the start sheet at the start of the stage. It is still impossible to know how many actually started.

(live dal sito ufficiale)
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Basso
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Basso »

Più che non sono riusciti, non sono andati: tra di loro sicuramente qualcuno ha volutamente preferito rimanere rintanato nel bus.
11 Vuelta 7-Prato
12 Appennino-Japan
13 Giro 9-CN ITA-Vuelta 20-Sabatini
14 Vasco-Dauphiné-Tour 3-Tour 21-Pologne-Tre Valli
15 Laigueglia-Escaut-Giro 2-Giro 18-Giro GC-Tour 13-Fourmies
16 Nice-Vuelta 12
17 Frankfurt-Tour 11-Vuelta 16-Chrono
18 Bianche-DePanne-Romandie-Köln-Piemonte-Chrono
19 Nice-Turkey-Portugal-Vuelta 10
20 Plouay-Toscana
Strong
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Strong »

Admin ha scritto: Il discorso per me è abbastanza semplice.

In condizioni meteo nelle quali qualche anno fa generalmente si correva, oggi potrebbe non essere più possibile.
Si è scelto di andare nella direzione di una castrazione sportiva anziché in quella di una maggior tutela dei corridori. Non vedere questa tendenza sarebbe abbastanza miope.

Se i nuovi materiali (che non c'erano 10 o 20 o 30 anni fa) permettono di sopportare il freddo molto meglio di 10 o 20 o 30 anni fa, sarebbe da stupidi non avvalersene, e preferire cancellare una Milano-Sanremo (ipotizzo) piuttosto che infagottarsi un po'. Laddove "infagottarsi un po'" significa indossare indumenti comunque molto leggeri a livello di peso. Dove sia la lotteria o il circo in tutto ciò, sinceramente non lo colgo. Né colgo la questione del sadismo: estremizzando (come hai fatto tu parlando di omini Michelin), potrei dire che è già abbastanza sadico palpitare nel vedere corridori che - in condizioni meteo e stradali perfette - scendono giù a 90 all'ora dai passi alpini, con lo strapiombo a pochi centimetri.

Non è sadismo, ma è l'essenza del ciclismo, è l'uomo che sfida se stesso e la strada, con tutte le incertezze che ciò comporta, è la capacità dell'atleta di far fronte alle mille difficoltà di questa disciplina. Non è sadismo.

Infine, se i corridori fossero i più indicati a parlare dei problemi dei corridori (e ad affrontarli), non avrebbero tutti i problemi che hanno... purtroppo tendono a guardare il particolare senza quasi mai riuscire ad astrarne il generale. E ciò mi fa dubitare della capacità di analisi della professione ciclistica della maggior parte di loro.
assietere alla sanremo del 2013, da spettatore, non è stato divertente
come non è divertente guardare una gara di sci sulla neve marcia di maribor

ma tu perchè per sfidare te stesso non vai ancora a cagare d'inverno nella latrina (comune) esterna invece di sederti sulla tazza nella stanza accanto alla camera da letto?
i tempi sono cambiati e non trovo corretto continuare a tirare in ballo quello che "una volta facevano e adesso non fanno più..."

il sadismo...?
sanremo 2013
tappa della parigi nizza di ieri
gavia

e poi io non sto dicendo che si deve annullare sempre dico solo che mi piacerebbe non leggere certi commenti da divano nei confronti
di chi si fa il mazzo a -1 sotto ad una nevicata e si permette uno sfogo sui social.

Qui quelli che criticano alcuni ciclisti sembra che siano tutti dei superuomini anche se molto probabilmente hanno un fisico da 0-0 (in casa)
i fondamentalisti del ciclismo e gli ultras dei ciclisti sono il male di questo sport.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Basso ha scritto:Più che non sono riusciti, non sono andati: tra di loro sicuramente qualcuno ha volutamente preferito rimanere rintanato nel bus.
Mi hai rubato il post :D

Quel "failed" mi è sembrato un tantino esagerato. Ecco, diciamo che tra i 28 non partenti, a parte qualcuno che avrà avuto problemi di vario genere, ce ne saranno stati molti che hanno preferito tornare a casa e probabilmente evitare un pò di freddo. Non riuscire a salire sul podio per la firma significa stare veramente male, roba da ricovero. Non scherziamo.

ps: ho appena visto su spaziociclismo delle foto riguardanti la tappa di ieri. Il buon Richie Porte appena sceso di bici era abbastanza sorridente, non aveva la faccia di uno che si stava congelando. Un suo compagno di squadra, mi pare Burghardt, ancora in sella alla bici si divertiva a prendere a palle di neve qualche altro corridore. Anche il viso di Schar non mi pare quello di uno che s'è appena salvato dall'imminente assideramento.
Poi vedo pure uno dell'Ag2r in pantaloncini corti, senza gambali....
Probabilmente qualche squadra s'era meglio organizzata rispetto ad altre ed era pronta al freddo e comunque queste immagini testimoniano che non si stava morendo.

http://www.cyclingpro.net/spaziociclism ... nizza-2016
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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Strong ha scritto: assietere alla sanremo del 2013, da spettatore, non è stato divertente
come non è divertente guardare una gara di sci sulla neve marcia di maribor

ma tu perchè per sfidare te stesso non vai ancora a cagare d'inverno nella latrina (comune) esterna invece di sederti sulla tazza nella stanza accanto alla camera da letto?
i tempi sono cambiati e non trovo corretto continuare a tirare in ballo quello che "una volta facevano e adesso non fanno più..."

il sadismo...?
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e poi io non sto dicendo che si deve annullare sempre dico solo che mi piacerebbe non leggere certi commenti da divano nei confronti
di chi si fa il mazzo a -1 sotto ad una nevicata e si permette uno sfogo sui social.

Qui quelli che criticano alcuni ciclisti sembra che siano tutti dei superuomini anche se molto probabilmente hanno un fisico da 0-0 (in casa)
Ma guarda che il fatto che i tempi siano cambiati è testimoniato dalla presenza, oggi, di materiali molto migliori, più performanti, più leggeri di una volta. Nessuno dice "che gareggino con le maglie di lana dei tempi di Coppi, 'sti mollaccioni!". Perché fingi che qualcuno stia dicendo ciò?
Si sta dicendo: se certe condizioni venivano affrontate con materiali chiaramente grossolani, come mai oggi, con materiali spaziali, non possono essere affrontate? A questa domanda non hai risposto.

Della Sanremo 2013 ricordo la neve ma ricordo pure l'abbigliamento inadeguato di tanti corridori.

PS sul "failed": l'accezione del termine l'ho interpretata nel senso di "mancato", non di "non riuscito".
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Visconte85
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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caduta di Thomas
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Spartacus
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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vince Bouhanni su Theuns e Greipel. stavolta volata pulita, vittoria netta
dietzen
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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stavolta bouhanni vince nettamente senza bisogno di litigare con nessuno.
piazzati theuns (che ha provato la volata lunga facendo in pratica da apripista al francese) greipel e kristoff.
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il_panta
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da il_panta »

Kittel non lo vedo mai negli ordini di arrivo, non ha gambe o i percorsi non gli si addicono?
2019 (1°): Giro d'Italia tp 4, 5, 20; Giro d'Italia classifica generale; Tour de France tp 1, 10; Tour of Britain;
herbie
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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il_panta ha scritto:Kittel non lo vedo mai negli ordini di arrivo, non ha gambe o i percorsi non gli si addicono?
oggi si è staccato su una cote di discreta pendenza, ma lunga 2,8 km. mi pare.
Oggi tuttavia, mi permetto di dire, un velocista puro all'antica come lui ha vita molto difficile. Chi più chi meno, tengono egregiamente pressochè tutti, i velocisti da sprint di gruppo compatto. E, per fortuna, è sempre più difficile trovare tappe molto piatte dall'inizio alla fine.

PS: sulla questione della neve: è già stata inquadrata ottimamente da chi ha sottolineato lo scarso uso dei materiali più all'avanguardia contro le intemperie oggi ampiamente disponibili. Se un corridore poi vuole correre leggero per aver un piccolo vantaggio nel peso e forse nella minore sudorazione, deve anche fare i conti con il maggiore dispendio energetico per il maggior freddo patito in caso di freddo intenso. Sono calcoli che proprio perchè sei in corsa, devi fare. Inoltre, non è proibito vestirsi "a cipolla", vestirsi e svestirsi.
Nella storia del ciclismo non c'è stato solo il Gavia nel 1988 corso in condizioni impossibili. Sono piene le cineteche di corse, specie al nord, con un freddo barbino, acqua e neve. La Liegi di Hinault ad esempio....
Ci sono corridori che soffrono di più il freddo e altri di meno. Come quando uno sta male, si ritira, così anche chi soffre il freddo in quelle condizioni ha un colpo di sfortuna. Occasione d'oro magari per qualcun altro...
I rischi veri i corridori li corrono ad ogni discesa e in certi sprint con i paletti in mezzo alla strada. Tutti i giorni, purtroppo.
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

Messaggio da leggere da Denb »

il_panta ha scritto:Kittel non lo vedo mai negli ordini di arrivo, non ha gambe o i percorsi non gli si addicono?
non facendo la sanremo avrà preparato la stagione per avere il picco di forma all'Algarve :diavoletto:
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Re: Paris-Nice 2016 (6-13 marzo)

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cauz. ha scritto: che poi con un minimo di lungimiranza per uno sponsor tecnico è una gran bella pubblicità mostrare come i propri prodotti invernali siano più forti anche delle peggiori intemperie (e ne esistono eccome). al giorno d'oggi anche senza imbastire chissà quale campagna promozionale, già solo con due buone foto rilanciate a caldo sui social i numeri possono essere consistenti. e da lì è un attimo spennare eserciti di gonzi amatori convincendoli che senza il gambale ultra-termico da 300 euro sarebbe folle avventurarsi per strada di inverno... :)

ma evidentemente si preferise tenere ben forniti i magazzini. anche perchè poi bisognerebbe pure informarsi sulle previsioni meteorologiche, sul percorso previsto... forse è un po' troppo faticoso.
Strong ha scritto: assietere alla sanremo del 2013, da spettatore, non è stato divertente
come non è divertente guardare una gara di sci sulla neve marcia di maribor

ma tu perchè per sfidare te stesso non vai ancora a cagare d'inverno nella latrina (comune) esterna invece di sederti sulla tazza nella stanza accanto alla camera da letto?
i tempi sono cambiati e non trovo corretto continuare a tirare in ballo quello che "una volta facevano e adesso non fanno più..."

il sadismo...?
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e poi io non sto dicendo che si deve annullare sempre dico solo che mi piacerebbe non leggere certi commenti da divano nei confronti
di chi si fa il mazzo a -1 sotto ad una nevicata e si permette uno sfogo sui social.

Qui quelli che criticano alcuni ciclisti sembra che siano tutti dei superuomini anche se molto probabilmente hanno un fisico da 0-0 (in casa)
In gruppo ci sono sponsor tecnici che forniscono abbigliamento per gareggiare sugli sci (anche in discesa libera per intenderci) a temperature ampiamente inferiori ai -20 °C, studiati in collaborazione con i tecnici delle squadre fornite, per cui non è un problema di materiali. Cauz ha centrato il punto e ci aggiungo che molti TM non sono in grado di dare un minimo di indirizzo ai produttori di abbigliamento tecnico. Alla Sanremo 2013 sono inorridito vedendo i ciclisti con i guanti in neoprene: ma stiamo scherzando? La prossima volta fate immergere le mani in un catino di acqua gelida, così i ciclisti si abituano all'idea; questo per me è sadismo. Il principio base di tutto l'abbigliamento tecnico invernale, prodotto anche da una buona parte di fornitori presenti nel ciclismo, è che la pelle deve rimanere il più possibile asciutta ed il sudore deve essere "buttato" verso l'esterno. Che senso ha nel 2016 vedere ciclisti di squadre professionistiche affrontare la neve con mantelline impermeabili, da ritrovarsi così zuppi di sudore e provare la senzazione di sentirsi buttati dentro un lago gelato? L'unico senso che trovo è nell'indolenza di chi dirige le squadre che non ssono in grado di dare un indirizzo tecnico che sia uno sulla ricerca dei materiali.
Poi come scrive Admin se pedali con il maltempo in bermuda ed infradito è pacifico che soffri il freddo; almeno Coppi portava la maglia di lana.
Preservare lo spirito di quel tempo, in cui credevamo nell'unità e allo stesso tempo nella diversità

Nataša Pirc Musar, 8 febbraio 2024, presidente della Slovenia,
Frase pronunciata a Sarajevo durante la cerimonia per l'intitolazione della pista olimpica al goriziano Jure Franko, primo medagliato jugoslavo alle olimpiadi invernali
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