Qualche risposta.
barrylyndon ha scritto:
E lui vuoi che sacrifichi un'occasione olimpica, con un percorso pressoche' perfetto per lui, andando contro i mulini a vento?
Il mondo e' reale..
Se diamo per assodato che il mondo reale sia quello dipinto da Slongo, possiamo pensare che un Tour inseguendo la classifica pregiudichi le Olimpiadi. Questo è indimostrato.
Rudy80 ha scritto:
Non sono d'accordo , per me è più onorevole correre un GG provando a vincere una tappa e facendo da chioccia ad un compagno che non correrlo proprio. Nella storia tanto per fare dei grandi esempi nei suoi ultimi anni di carriera il grande Fausto correva solo il giro e non più il tour con modesti risultati dopo il 1955 ; Hinault e Indurain quando si resero conto di non essere più competitivi alzarono bandiera bianca pur non essendo vecchissimi per evitare di correre solo per le tappe non potendo più aspirare alla classifica. Fignon alla stessa età di Nibali corse giro e tour puntando alle tappe e ne vinse "solo" una al Tour; Lemond negli anni vittoriosi al Tour corse anche il giro senza alcuna lode. Non penso minimamente che i citati credano di non essere dei grandi o essere un gradino sotto ai "fenomeni" di oggi. Perchè nessuno "punzecchia" Froome per la LBL corsa quest'anno e chiusa a 10 minuti dal suo compagno vincitore che non ha minimamente aiutato? Come è possibile che non abbia mai "finito" un mondiale o corso per vincere qualche classica ? E Contador stesso qualche mondiale e classica adatta lui poteva provare a vincerla ? Se non lo hanno fatto come Nibali , Valverde o Purito devo pensare che credano di essere a loro inferiori come corridori perchè se li sono trovati davanti come avversari nei GG ,anche se solo Nibali è riuscito a batterli nel Tour 2014 e Purito è andato meglio di Froome alla scorsa Vuelta, mentre li hanno "scientemente" evitati in questo tipo di corse. Solo se siamo Tourcentrici è possibile seguire il tuo ragionamento, altrimenti applicandolo a tutte le corse importanti viene fuori una bella e diffusa mediocrità, altro che grandi. E parecchi ex del forum non più apparsi se non sporadicamente credo sostengano quest'ultima tesi: I fenomeni di oggi lo sono solo di quest'epoca non della storia!
Rudy, Fignon corse per le tappe nel momento in cui capì di non poter più vincere un GT. Nibali ne ha vinto uno l'altro giorno, invece. È ancora nel pieno.
È proprio la storia di Nibali, la sua capacità di essere versatile e di vincere (o provarci) su più terreni, anche nel corso di una stessa stagione, che mi fa storcere il naso in questo modo.
Non sono tourcentrico, ma doppietta-centrico sì, lo sarei. È la più grande impresa che un ciclista possa fare, e proprio per questo è molto molto difficile. Misurarcisi (cosa che Nibali in carriera non ha mai fatto) eleva un corridore rispetto al panorama in cui agisce. Per me già di base un corridore che vince Giro e Tour (in stagioni diverse) è superiore a uno che vince 3 Tour (o anche 7); figurarsi uno che vince oltre a Giro e Tour (e Vuelta) pure una Monumento. Questo per dirti della considerazione che ho di Vincenzo. Proprio alla luce di questa considerazione trovo assurdo il modo in cui ha pianificato la sua (non) partecipazione a questo Tour.
Il mio discorso è: se Froome (in assoluto inferiore a Nibali secondo me) non ci pensa nemmeno a fare un GT per le tappe, perché deve accettare di farlo Nibali? Non ha senso. (Con quest'ultima frase ho risposto anche a GregLemond).
Il mio discorso su Péraud e Pinot era una piccola provocazione a fin di bene: l'atteggiamento di Nibali in questi giorni purtroppo certifica esso stesso implicitamente che quel Tour vinto fu un episodio più o meno irripetibile. Mi aspetto che tale tesi venga sostenuta da qualche detrattore di Vincenzo, non da Vincenzo stesso!!!
Mi viene in mente Savoldelli 2005: vinse il Giro, poi andò al Tour a fare da gregario (ma ad Armstrong, non - con tutto il rispetto - ad Aru) e a lottare per una tappa (che puntualmente vinse, guardacaso proprio nella città in cui si arriva oggi). Nibali ha tutt'altra caratura, ma se si autosvalorizza non facilita il compito di chi, come me finora (e tanti altri qui), ha sempre sostenuto questa tesi sulla sua caratura.