galliano ha scritto:
Da questi problemi si esce debilitati.
Come ho sempre ripetuto il vero duello è tra Nibali e Quintana.
io invece dico che è stata semplicemente l'aira fredda sulla pancia dei primi 15 km. di discesa dallo Stelvio senza giornale sotto. Un po' di dolori di pancia scendendo in maggio da quelle altezze (il bel tempo può ingannare ed indurre a non coprirsi bene in certi punti) vengono per forza se non metti sotto niente, figuriamoci se hai buttato giù vari gel.
Questa cosa, però, dei molti gel, fa pensare comunque...o che avesse troppa paura della tappa visto il precedente alla Vuelta, o che effettivamente non si fidasse non sentendo una gamba buona.
In ogni caso credo di dissentire sulle possibili conseguenze, visto che secondo me si è trattato di problema dovuto al freddo e non a virus. Dumoulin ha avuto la crisi acuta, ma poi ha finito in crescendo la tappa, segno che il fisico ha reagito bene e che non si sta trascinando alcunché. Normalmente anzi questi "rovesci" restituiscono una condizione migliori, a patto che si riesca nella giornata a mangiare bene.
2 minuti se li poteva permettere, ora non ci sono più tappe tali da fargli troppa paura, ammesso che la condizione non cali. Due arrivi in salita preceduti da cose che non dovrebbero emttere in difficoltà molti corridori.
La tappa finale che sicuramente sarà insidiosa per il caldo e la fatica accumulata, si gioca tuttavia su pendenze molto più favorevoli a lui che a Quintana.
Ha una cosa da temere secondo me, l'incognita Nibali, che qualcosa inventa sempre ed effettivamente non avendo squadra, da questo punto di vista è piuttosto scoperto.
Però l'esame del grande dislivello , sebbene anche oggi sia da rinviare il giudizio per le condizioni particolari verificatesi, in teoria l'ha superato discretamente. Inoltre ha anche imparato delle cose...a non fidarsi mai né della condizione fisica, né delle apparenti condizioni atmosferiche.