Provo a comunicare alcune riflessioni sulla Manovra-Monti .
Il quadro generale è quello in cui la finanza internazionale ha portato un attacco speculativo al'euro, scommettendo (anzi, decidendo) sulla sua disgregazione.
Come in ogni attacco che si rispetti, si colpiscono gli individui più deboli del branco.
Il branco sa che se si disunisce, alla fine diventano prede anche gli individui più forti.
Se il branco va nel panico è fritto.
Gli Stati membri del carrozzone-euro se non sono nel panico (anche se il linguaggio usato in questi mesi induce al panico)sono certamente poco lucidi, senza strategia.
Sembra che la Germania voglia tornare al Marco, sembra che la Francia non voglia cedere sovranità fiscale/finanziaria a chi non ha l'atomica, sembrano tante cose.
L'unico dato certo è sempre che i possessori di capitale vogliano tenere le classi lavoratrici per le palle, stringendo ben bene la morsa.
I provvedimenti del Governo Monti sono inseriti in questa logica, in quanto la "fiducia dei mercati" verso il soggetto indebitato "Italia" cresce solo in misura direttamente proporzionale ad una riduzione del debito che tolga ai poveri più che ai ricchi (è normale, i ricchi sono i possessori di capitale, sono i "mercati").
Prendiamo ad esempio l'argomento più discusso, anche nel forum: le pensioni.
Tra tutti i campi nei quali intervenire, quello delle pensioni, dal punto di vista aritmetico, era il meno necessario.
Per l'aritmetica, ma non per i ricchi ,per i loro lacchè ed i loro tromboni, quelli prezzolati e gli imbecilli che lo danno gratis.
Infatti i Mercati, l'Ue e, senza dubbio, il PDL l'hanno chiesto a Monti.
Che gliel'ha concesso, penso senza grandi rimorsi, al netto delle sincere (

) lacrime della Fornero.
La posizione del PDL è paradigmatica: pensioni sì, patrimoniale no.
E lo scalpo delle pensioni è stato loro concesso.
Con conseguenze sociali che saranno devastanti: la tortura di Sisifo.
Lavoratori di 58 anni in mobilità che, con la mobilità avrebbero raggiunto i quarant'anni di contribuzione, devono farne 42, ma non possono perchè non li assumerà nessuno e rimarranno nella miseria fino a 66 anni.
Così anche l'età media degli italiani smetterà di crescere, che diamine.
I giovani ringraziano per le opportunità di lavoro che si aprono con l'obbligo per gli anziani di restare al lavoro anni ed anni in più.
Ma anche il PDL ha dovuto incassare una enorme patrimoniale, quella sugli immobili.
Che colpisce poveri e ricchi, ma è patrimoniale vera, e pesantissima.
Manca la patrimoniale dei beni mobili, sulle rendite finanziarie accumulate negli ultimi trent'anni.
L'intervento sull'IVA oscilla tra il necessario ed il controproducente
E' da capire meglio la questione della defiscalizzazione del lavoro dipendente sull'IRAP, potrebbe essere un incentivo se i risparmi venissero effettivamente reinvestiti, ma sono scettico su questo punto.
E' quello su cui spero di sbagliarmi.
L'unica crescita fertile è quella che una volta si chiamava la "massima occupazione", cioè lavoro e reddito per tutti.
Anziani in pensione e posti di lavoro ai giovani.
Dal punto di vista politico si apre però una nuova prospettiva : vediamo fino a che punto , nella prossima imminente campagna elettorale , ci saranno soggetti che sapranno indicare come obiettivi la revoca dei provvedimenti contro i lavoratori e l'introduzione della patrimoniale anche sulla finanza.
Vediamo.