eliacodogno ha scritto:Avvocato Secco Jones:



Ma esiste qualche aspetto della vita per il quale i Simpson - in questi 25 anni (ammappa!) - non ci abbiano rivelato una verità definitiva?

eliacodogno ha scritto:Avvocato Secco Jones:
Che ne dici admin, lo mettiamo come post del mese ?alfiso ha scritto:Ma quanti Michel MezzSeghè Martone ci sono in questo 3d?
- Gianni Agnelli, ri-introdusse la schiavitù in italia, ed era avvocatoPrincipe ha scritto:Non credo ci sia un'altra categoria che ha contribuito a far progredire i diritti umani come gli avvocati. Giusto per citare i primi tre che mi vengono in mente:
- Abramo Lincoln pose fine alla schiavitù negli USA ed era avvocato;
Gli operai della Fiat oggi se li sognano i diritti che avevano ai tempi dell'Avvocato...cauz. ha scritto:- Gianni Agnelli, ri-introdusse la schiavitù in italia, ed era avvocatoPrincipe ha scritto:Non credo ci sia un'altra categoria che ha contribuito a far progredire i diritti umani come gli avvocati. Giusto per citare i primi tre che mi vengono in mente:
- Abramo Lincoln pose fine alla schiavitù negli USA ed era avvocato;
Ne ho trovato uno: Benito Mussolini che, prima di La Vitola, fu direttore dell'Avanti...Principe ha scritto:
Non ricordo un giornalista che abbia fatto la storia
Admin ha scritto:eliacodogno ha scritto:Avvocato Secco Jones:
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Ma esiste qualche aspetto della vita per il quale i Simpson - in questi 25 anni (ammappa!) - non ci abbiano rivelato una verità definitiva?
No, a quanto si è appreso dal PSI:Principe ha scritto:Ne ho trovato uno: Benito Mussolini che, prima di La Vitola, fu direttore dell'Avanti...Principe ha scritto:
Non ricordo un giornalista che abbia fatto la storia
E' pieno di categorie che hanno introdotto innovazioni pratiche che hanno migliorato la qualità della vita, l'hanno allungata e resa confortevole. Tu che sostieni i politici del fare dovresti saperlo anzichè ammorbare tutti con parole a vanveraPrincipe ha scritto:Non credo ci sia un'altra categoria che ha contribuito a far progredire i diritti umani come gli avvocati.
Non ho capito perchè tu puoi prendere per il culo la categoria degli avvocati e io non posso rivendicarne i meriti.eliacodogno ha scritto:E' pieno di categorie che hanno introdotto innovazioni pratiche che hanno migliorato la qualità della vita, l'hanno allungata e resa confortevole. Tu che sostieni i politici del fare dovresti saperlo anzichè ammorbare tutti con parole a vanveraPrincipe ha scritto:Non credo ci sia un'altra categoria che ha contribuito a far progredire i diritti umani come gli avvocati.![]()
E poi un po' di umorismo, in fondo non avrei potuto fare battute sulla professione di altri visto che non la mettono in risalto ogni 5-6 post.![]()
Perchè stavo evidentemente scherzando, una rivendicazione di solito è la risposta ad un attacco...Principe ha scritto:Non ho capito perchè tu puoi prendere per il culo la categoria degli avvocati e io non posso rivendicarne i meriti.
E dove sta scritto? Una rivendicazione è una rivendicazione. Punto. Non capisco che problema hai col fatto che ho ricordato che personaggi del calibro di Lincoln, Ganhdi e Mandela erano avvocati? Tu me ne hai dato l'occasione e io l'ho fatto. Non capisco dov'è il problema.eliacodogno ha scritto:Perchè stavo evidentemente scherzando, una rivendicazione di solito è la risposta ad un attacco...Principe ha scritto:Non ho capito perchè tu puoi prendere per il culo la categoria degli avvocati e io non posso rivendicarne i meriti.
Sta scritto nella logica e nel buon senso. E' come se in un contesto satirico in cui si prende per il culo un politico (di sinistra) ad un certo punto si alzasse un tanghero dal pubblico che inizia ad elencare i meriti del dato politico, facendo a mio avviso una misera figura. Poi non ho problemi con questo comportamento, anzi lo trovo divertente (anche perchè ero sicuro di sortire questo effetto)Principe ha scritto:E dove sta scritto? Una rivendicazione è una rivendicazione. Punto.
Va bene avvocato, va bene. Siete produttivi e non esportabili (a proposito, se non siete esportabili, cosa ci fai tu in Cina?). Se siete produttivi, vuol dire che date il vostro bravo contributo all'innalzamento del costo del lavoro, quindi dare un bel taglio ai vostri redditi sarebbe tanta salute per l'economia nazionale!Principe ha scritto: Intanto non è vero che gli avvocati non producono niente. Producono servizi che aiutano le imprese a produrre, incassare crediti, ottenere risarcimenti, fare tax-planning, stipulare contratti, espandersi su nuovi mercati, etc... Tra l'altro è uno dei pochi "lavori" che non può essere delocalizzato (un medico può esercitare ovunque perchè il corpo umano quello è, un ingegnere può progettare ovunque, ma l'avvocato rimane sempre strettamente legato al diritto applicabile nella propria giurisdizione).
Mi stupisce che tu, TIC & C. non vi rendiate conto che è dai tempi di Reagan e Thatcher, ovvero da 30 anni, che il mondo occidentale non fa altro che subire “riforme” liberali.Principe ha scritto: ………….
Cioè tipo una qualunque puntata di Ballarò (e infatti secondo me la satira non dovrebbe mescolarsi mai a programmi di dibattito politico, perché vuoi o non vuoi c'è l'effetto Bagaglino)?eliacodogno ha scritto:Sta scritto nella logica e nel buon senso. E' come se in un contesto satirico in cui si prende per il culo un politico (di sinistra) ad un certo punto si alzasse un tanghero dal pubblico che inizia ad elencare i meriti del dato politico, facendo a mio avviso una misera figura. Poi non ho problemi con questo comportamento, anzi lo trovo divertente (anche perchè ero sicuro di sortire questo effetto)Principe ha scritto:E dove sta scritto? Una rivendicazione è una rivendicazione. Punto.
Tanti saluti avucat
Che colpa ne ha la satira se la politica fa sia piangere che ridere (amaramente)?Deadnature ha scritto:Cioè tipo una qualunque puntata di Ballarò (e infatti secondo me la satira non dovrebbe mescolarsi mai a programmi di dibattito politico, perché vuoi o non vuoi c'è l'effetto Bagaglino)?
Dimentichi l'Avvocato Maralli, che sposò Virginia, la sorella di Giannino Stoppani.Principe ha scritto:Non credo ci sia un'altra categoria che ha contribuito a far progredire i diritti umani come gli avvocati. Giusto per citare i primi tre che mi vengono in mente:
- Abramo Lincoln pose fine alla schiavitù negli USA ed era avvocato;
Onestamente non vedo Ballarò quasi mai perchè il martedì sera non sono a casaDeadnature ha scritto:Cioè tipo una qualunque puntata di Ballarò (e infatti secondo me la satira non dovrebbe mescolarsi mai a programmi di dibattito politico, perché vuoi o non vuoi c'è l'effetto Bagaglino)?
Non ho mai detto che la satira non debba occuparsi di politica, ovviamente. Altrettano ovviamente, condivido le tue due prime affermazioni (sulla terza potrebbe nascere un chilometrico dibattito). Ritengo però che Crozza che fa le battute ai politici in presenza dei medesimi rischi di generare una commistione chealfiso ha scritto:Che colpa ne ha la satira se la politica fa sia piangere che ridere (amaramente)?Deadnature ha scritto:Cioè tipo una qualunque puntata di Ballarò (e infatti secondo me la satira non dovrebbe mescolarsi mai a programmi di dibattito politico, perché vuoi o non vuoi c'è l'effetto Bagaglino)?
Eppoi, ormai la satira mostra più intelligenza fattiva di qualsiasi elucubrazione di un politico odierno.
Una volta (da fine 700) serviva a mostrare i lati deboli del potere, oggi è la controparte della politica.
Cerco di convincere 1,3 miliardi di compagni che sbagliano a convertirsi al Berlusconismo.Felice ha scritto: a proposito, se non siete esportabili, cosa ci fai tu in Cina?
Mi stupisce che tu non ti renda conto che negli ultimi 30 anni il PIL dei paesi occidentali si è più che raddoppiato.Felice ha scritto:
Mi stupisce che tu, TIC & C. non vi rendiate conto che è dai tempi di Reagan e Thatcher, ovvero da 30 anni, che il mondo occidentale non fa altro che subire “riforme” liberali.
Guarda che io mica auspico un peggioramento delle condizioni di vita degli italiani. Lo prevedo solamente. Auspico che in futuro saremo tutti più ricchi, più belli, più longevi, che lavoreremo sempre di meno e andremo in pensione sempre prima (possibilmente senza neanche entrare nel mondo del lavoro). Purtroppo, non credo che i miei auspici si realizzeranno... anzi, sono convinto che avverrà l'esatto contrario... ma se piove, la colpa mica è del meteorologo che l'ha predetto... Ti dirò di più: secondo me saranno proprio i sindacati a farsi promotori di riforme che ridurranno i diritti dei lavoratori. In Cina già avviene così: sono i lavoratori che protestano quando cercano di porre qualche limite all'orario di lavoro o un tetto massimo alle ore lavorabili. Vogliono migliorare le loro condizioni e non vogliono che ci sia qualcuno che ponga un limite a quanto possano lavorare e guadagnare.Felice ha scritto:
Mi stupisce che tutto quello che sapete dire è che bisogna fare ancora di più, bisogna distruggere quel poco che resta da distruggere.
E' da circa un secolo che l'economia USA è messa meglio di quella europea. E sai perchè? Perchè hanno molte ma molte meno spese improduttive degli stati europei.Felice ha scritto:
Mi stupisce che non guardiate all’America, dove del welfare è stata fatta tabula rasa, dove la sicurezza e la stabilità del lavoro non esiste, dove la gente crepa perché non ha i mezzi di curarsi, senza che tutto questo risolva anche soltanto il più piccolo dei problemi economici di quel paese.
Tu stesso hai fornito i dati sul costo del lavoro in Asia. Ma come pretendi che un imprenditore europeo possa competere con un produttore asiatico a cui un operaio costa 1/20 di quello che costa a lui? Si delocalizza per abbattere i propri costi di produzione al livello di quello dei nuovi players che sono entrati sul mercato negli ultimi anni. Il resto sono chiacchiere e speculazioni.Felice ha scritto: Mi stupisce che possiate credere che si delocalizza per vincere la concorrenza. Che parliate di prezzi che vengono abbassati. Nella maggior parte dei casi si delocalizza solamente per aumentare vertiginosamente i guadagni grazie ad uno sfruttamento disumano, non per necessità. Si delocalizza e si produce a costo prossimo allo zero e si continua a vendere ai prezzi a cui si vendeva prima di delocalizzare.
Per carità, opponetevi pure...Felice ha scritto:
Mi stupisce che non sappiate che la metà della popolazione del pianeta vive con meno di 2 dollari e mezzo al giorno.
Mi stupisce che non sappiate che il salario medio di un operaio specializzato in India è di 150 dollari mensili. Di un operaio specializzato, perché gli altri lavorano per 3 dollari al giorno. E fanno 48 ore alla settimana.
E se invece lo sapete, mi stupisce che diciate “staremo sempre peggio fino a quando il nostro tenore di vita (e i nostri costi di produzione) non saranno simili a quelli dei nostri maggiori competitors (che, per fortuna, si avvicinano ai nostri standard di vita a passi da gigante)”, invitando tutti a non opporsi a questo trend. Perché la riserva di manodopera a costo quasi zero è immensa e quindi il punto di arrivo di tutto questo è una nuova servitù della gleba.
Me ne rendo perfettamente conto. Perciò ti dico che in 5/10 anni perderemo l'assistenza sanitaria gratuita. La spesa sanitaria è l'unica voce di bilancio sufficientemente ampia per assorbire e attenuare le conseguenze negative che descrivi tu. Ancora una volta: non lo auspico. Lo prevedo.Felice ha scritto: Mi stupisce che non vi accorgiate che l’osso “lavoro salariato” è già stato spolpato. Che non si può, nei nostri paesi, rosicchiarlo ancora senza buttare frange importanti della popolazione nell’indigenza più totale. Cosa che comporterebbe crollo dei consumi, economia che non tira, recessione.
Spriritoso, comunque io ero convinto che:nino58 ha scritto:Dimentichi l'Avvocato Maralli, che sposò Virginia, la sorella di Giannino Stoppani.Principe ha scritto:Non credo ci sia un'altra categoria che ha contribuito a far progredire i diritti umani come gli avvocati. Giusto per citare i primi tre che mi vengono in mente:
- Abramo Lincoln pose fine alla schiavitù negli USA ed era avvocato;
A proposito di Crozza a Ballarò, questo è il suo ultimo intervento:Deadnature ha scritto:Ritengo però che Crozza che fa le battute ai politici ......
Non volevo banalizzare la tua affermazione, ci mancherebbe, anche se la mia domanda retorica poteva interpretarsi anche così ahime.Deadnature ha scritto: Non ho mai detto che la satira non debba occuparsi di politica, ovviamente. Altrettano ovviamente, condivido le tue due prime affermazioni (sulla terza potrebbe nascere un chilometrico dibattito). Ritengo però che Crozza che fa le battute ai politici in presenza dei medesimi rischi di generare una commistione che
a) Depotenzia il messaggio satirico
b) Produce un effetto simpatia (un po' come fu per Fiorello-La Russa: che è rimasto un fascistello, però che parlata buffa, signora mia)
Chiedo perdono al Compagno Avvocato Principe Claudio e mi congratulo con lui ribadendo che anche il partito è felice quando lui dice:Principe ha scritto:Cerco di convincere 1,3 miliardi di compagni che sbagliano a convertirsi al Berlusconismo.Felice ha scritto: a proposito, se non siete esportabili, cosa ci fai tu in Cina?
Verrebbe voglia di dire : tutto lì ? Li hai fatti due conti ? Sai quanto fa in termini di tasso di crescita medio annuo il raddoppio del PIL in 30 anni ? Te lo dico io: fa 2,3%. Non un gran ché, non è vero? Si dice che un’economia liberale, per creare posti di lavoro, debba avere un tasso di crescita di almeno il 3%. Quindi, in fin dei conti, il tuo dato conferma il fallimento delle misure economiche messe in atto: in 30 anni, non sono stati capaci di fare in modo di avere un’economia in espansione. E questo pur adottando misure che hanno fatto sputare lacrime e sangue alla povera gente.Principe ha scritto:Mi stupisce che tu non ti renda conto che negli ultimi 30 anni il PIL dei paesi occidentali si è più che raddoppiato. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che tu, TIC & C. non vi rendiate conto che è dai tempi di Reagan e Thatcher, ovvero da 30 anni, che il mondo occidentale non fa altro che subire “riforme” liberali.
Però tutto quello che scrivi, le misure economiche che appoggi, vanno sempre, sistematicamente, in quel senso.Principe ha scritto:Guarda che io mica auspico un peggioramento delle condizioni di vita degli italiani. Lo prevedo solamente. ….. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che tutto quello che sapete dire è che bisogna fare ancora di più, bisogna distruggere quel poco che resta da distruggere.
L’AmericaPrincipe ha scritto:E' da circa un secolo che l'economia USA è messa meglio di quella europea. E sai perchè? Perchè hanno molte ma molte meno spese improduttive degli stati europei. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che non guardiate all’America, dove del welfare è stata fatta tabula rasa, dove la sicurezza e la stabilità del lavoro non esiste, dove la gente crepa perché non ha i mezzi di curarsi, senza che tutto questo risolva anche soltanto il più piccolo dei problemi economici di quel paese.
Ancora una volta: per te, “competere” vuol dire: “avere lo stesso margine di guadagno che si avrebbe se la produzione fosse fatta a costi indiani o tailandesi, il prezzo del prodotto alla vendita restando inalterato”.Principe ha scritto:Tu stesso hai fornito i dati sul costo del lavoro in Asia. Ma come pretendi che un imprenditore europeo possa competere con un produttore asiatico a cui un operaio costa 1/20 di quello che costa a lui? Si delocalizza per abbattere i propri costi di produzione al livello di quello dei nuovi players che sono entrati sul mercato negli ultimi anni. Il resto sono chiacchiere e speculazioni. .Felice ha scritto: Mi stupisce che possiate credere che si delocalizza per vincere la concorrenza. Che parliate di prezzi che vengono abbassati. Nella maggior parte dei casi si delocalizza solamente per aumentare vertiginosamente i guadagni grazie ad uno sfruttamento disumano, non per necessità. Si delocalizza e si produce a costo prossimo allo zero e si continua a vendere ai prezzi a cui si vendeva prima di delocalizzare.
L’idea che mi sono fatta io è che ci vuole una migliore ripartizione della ricchezze.Principe ha scritto:Per carità, opponetevi pure...Felice ha scritto:
Mi stupisce che non sappiate che la metà della popolazione del pianeta vive con meno di 2 dollari e mezzo al giorno.
Mi stupisce che non sappiate che il salario medio di un operaio specializzato in India è di 150 dollari mensili. Di un operaio specializzato, perché gli altri lavorano per 3 dollari al giorno. E fanno 48 ore alla settimana.
E se invece lo sapete, mi stupisce che diciate “staremo sempre peggio fino a quando il nostro tenore di vita (e i nostri costi di produzione) non saranno simili a quelli dei nostri maggiori competitors (che, per fortuna, si avvicinano ai nostri standard di vita a passi da gigante)”, invitando tutti a non opporsi a questo trend. Perché la riserva di manodopera a costo quasi zero è immensa e quindi il punto di arrivo di tutto questo è una nuova servitù della gleba.
L'idea che mi sono fatto io è …..
Se l’osso “lavoro salariato” è già stato spolpato, vuol dire che ora bisogna mettere a contributo gli altri, quelli che sono sempre stati protetti e che in tutti questi anni si sono arricchiti a dismisura. Ad ogni modo, nel caso dell’Italia, il recupero dell’evasione fiscale basterebbe e avanzerebbe per risolvere un mucchio di problemi.Principe ha scritto:Me ne rendo perfettamente conto. Perciò ti dico che in 5/10 anni perderemo l'assistenza sanitaria gratuita. La spesa sanitaria è l'unica voce di bilancio sufficientemente ampia per assorbire e attenuare le conseguenze negative che descrivi tu. Ancora una volta: non lo auspico. Lo prevedo.Felice ha scritto: Mi stupisce che non vi accorgiate che l’osso “lavoro salariato” è già stato spolpato. Che non si può, nei nostri paesi, rosicchiarlo ancora senza buttare frange importanti della popolazione nell’indigenza più totale. Cosa che comporterebbe crollo dei consumi, economia che non tira, recessione.
Il problema non e' la materia prima. E la materia umana... In Italia almeno e' cosi'.KELLY1 ha scritto:...
c'è la materia prima per fare tutto x tutti ??
...
Beato te, Felice... la crisi attuale è figlia del debito pubblico accumulatosi proprio perchè non si sono volute fare fino in fondo le riforme liberali. Non è un caso se i paesi che hanno problemi col debito sono Italia, Spagna, Grecia e non di Inghilterra (paese della Thacher) e USA (paese di Reagan).Felice ha scritto:Verrebbe voglia di dire : tutto lì ? Li hai fatti due conti ? Sai quanto fa in termini di tasso di crescita medio annuo il raddoppio del PIL in 30 anni ? Te lo dico io: fa 2,3%. Non un gran ché, non è vero? Si dice che un’economia liberale, per creare posti di lavoro, debba avere un tasso di crescita di almeno il 3%. Quindi, in fin dei conti, il tuo dato conferma il fallimento delle misure economiche messe in atto: in 30 anni, non sono stati capaci di fare in modo di avere un’economia in espansione. E questo pur adottando misure che hanno fatto sputare lacrime e sangue alla povera gente.Principe ha scritto:Mi stupisce che tu non ti renda conto che negli ultimi 30 anni il PIL dei paesi occidentali si è più che raddoppiato. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che tu, TIC & C. non vi rendiate conto che è dai tempi di Reagan e Thatcher, ovvero da 30 anni, che il mondo occidentale non fa altro che subire “riforme” liberali.
Ti basti soltanto un dato: nel 1980 l'aspettativa media di vita in Italia era compresa tra i 65 e i 70 anni. Nel 2011 è compresa tra gli 80 e gli 85 anni. Un incremento di tali proporzioni non si era mai registrato nella storia dell'umanità.E poi, come al solito, tu, TIC ed altri, ragionate sempre ed esclusivamente utilizzando i parametri che i detentori del potere economico vi dicono di utilizzare. Non vi ponete mai, proprio mai, altre domande, del tipo:
- Il Pil è raddoppiato in 30 anni. E’ raddoppiato anche il tenore di vita della maggioranza della popolazione?
- Come è cambiato il numero di senza tetto in questi 30 anni? Raddoppiato? Quintuplicato? Decuplicato?
- Qual’è stata l’evoluzione dei patrimoni in questo frattempo? Non ho voglia di fare una ricerca dettagliata, ma ho sottomano un dato interessante concernente l’evoluzione dei patrimoni in Francia tra il 1998 e il 2004. Ebbene, nonostante proprio in quel periodo ci sia stato lo scoppio della bolla internet, il patrimonio del 10% più ricco di Francia è aumentato del 26,2%. Nello stesso periodo, quello del 30% meno ricco di Francia è diminuito del 2,3%.
Ecco, questa è l’economia liberale.
Se uno prevede pioggia, è normale che esca di casa con l'ombrello. Tu sei liberissimo di uscire di casa in mutande...Felice ha scritto:Però tutto quello che scrivi, le misure economiche che appoggi, vanno sempre, sistematicamente, in quel senso.Principe ha scritto:Guarda che io mica auspico un peggioramento delle condizioni di vita degli italiani. Lo prevedo solamente. ….. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che tutto quello che sapete dire è che bisogna fare ancora di più, bisogna distruggere quel poco che resta da distruggere.
Eppure sono sempre i non americani che fanno carte false per potersi trasferirsi in America e non il contrario... Non ho mai incontrato, neanche in Cina, una persona la cui massima aspirazione fosse trasferirsi in Corea del Nord...Felice ha scritto:L’AmericaPrincipe ha scritto:E' da circa un secolo che l'economia USA è messa meglio di quella europea. E sai perchè? Perchè hanno molte ma molte meno spese improduttive degli stati europei. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che non guardiate all’America, dove del welfare è stata fatta tabula rasa, dove la sicurezza e la stabilità del lavoro non esiste, dove la gente crepa perché non ha i mezzi di curarsi, senza che tutto questo risolva anche soltanto il più piccolo dei problemi economici di quel paese.
- È partita nel dopoguerra con un vantaggio economico incalcolabile su tutti gli altri, essendo il solo paese a non aver avuto, le infrastrutture distrutte dalla guerra.
- Ha beneficiato a pieno titolo di un impero coloniale, drenando risorse a pieno ritmo da tutta l’America Latina.
- Nei momenti di difficoltà, ha sempre potuto rilanciare la propria economia andando a fare la guerra da qualche parte e facendo funzionare l’imponente macchina dell’industria bellica a pieno ritmo.
Nonostante tutto questo, l’America è in crisi e il suo primato economico, ammesso che esista ancora, è sempre più minacciato.
L’America è soprattutto il paese in cui 46,2 milioni di persone, il 15,1 del totale, vivevano sotto la soglia della povertà nel 2010.
L’America è il paese in cui nell’aprile 2011, 15% della popolazione si nutriva grazie a sussidi alimentari, con un aumento del 2,5% rispetto al maggio 2010
L’America è il paese in cui il reddito “mediano” (il reddito mediano è quello al di sotto del quale si situa la metà della popolazione, da non confondere con il reddito medio) è sceso del 7,1% tra il 1999 e oggi.
Questa è l’America, la patria del liberalismo.
Ripeto la domanda perchè probabilmente non ti è molto chiara: come pretendi che un imprenditore europeo possa competere con un produttore asiatico a cui un operaio costa 1/20 di quello che costa a lui?Felice ha scritto:Ancora una volta: per te, “competere” vuol dire: “avere lo stesso margine di guadagno che si avrebbe se la produzione fosse fatta a costi indiani o tailandesi, il prezzo del prodotto alla vendita restando inalterato”.Principe ha scritto:Tu stesso hai fornito i dati sul costo del lavoro in Asia. Ma come pretendi che un imprenditore europeo possa competere con un produttore asiatico a cui un operaio costa 1/20 di quello che costa a lui? Si delocalizza per abbattere i propri costi di produzione al livello di quello dei nuovi players che sono entrati sul mercato negli ultimi anni. Il resto sono chiacchiere e speculazioni. .Felice ha scritto: Mi stupisce che possiate credere che si delocalizza per vincere la concorrenza. Che parliate di prezzi che vengono abbassati. Nella maggior parte dei casi si delocalizza solamente per aumentare vertiginosamente i guadagni grazie ad uno sfruttamento disumano, non per necessità. Si delocalizza e si produce a costo prossimo allo zero e si continua a vendere ai prezzi a cui si vendeva prima di delocalizzare.
“Competere” dovrebbe invece voler dire: “ abbassare i prezzi di messa in vendita al fine di vendere prodotti che altrimenti non verrebbero venduti”. In molti, moltissimi casi, non è questo quello che accade. Non lo è, in particolare per la delocalizzazione di imprese che sono comunque in attivo.
Molte delocalizzazioni vengono effettuate per pura ingordigia e cupidigia, non per “competere”. Il resto sono chiacchiere e speculazioni.
Puoi sempre cominciare tu donando la metà di quello che hai alle persone più povere di te.Felice ha scritto:L’idea che mi sono fatta io è che ci vuole una migliore ripartizione della ricchezze.Principe ha scritto:Per carità, opponetevi pure...Felice ha scritto:
Mi stupisce che non sappiate che la metà della popolazione del pianeta vive con meno di 2 dollari e mezzo al giorno.
Mi stupisce che non sappiate che il salario medio di un operaio specializzato in India è di 150 dollari mensili. Di un operaio specializzato, perché gli altri lavorano per 3 dollari al giorno. E fanno 48 ore alla settimana.
E se invece lo sapete, mi stupisce che diciate “staremo sempre peggio fino a quando il nostro tenore di vita (e i nostri costi di produzione) non saranno simili a quelli dei nostri maggiori competitors (che, per fortuna, si avvicinano ai nostri standard di vita a passi da gigante)”, invitando tutti a non opporsi a questo trend. Perché la riserva di manodopera a costo quasi zero è immensa e quindi il punto di arrivo di tutto questo è una nuova servitù della gleba.
L'idea che mi sono fatto io è …..
Così gli diamo un motivo in più per chiudere baracca e burrattini in Italia, delocalizzare gli stabilimenti produttivi in Cina, fare una bella holding a Hong Kong dove non esiste IVA e si paga soltanto il 16.5% di tasse e continuare a fare arricchire il sottoscritto. Direi che è una gran bella idea!Felice ha scritto:Se l’osso “lavoro salariato” è già stato spolpato, vuol dire che ora bisogna mettere a contributo gli altri, quelli che sono sempre stati protetti e che in tutti questi anni si sono arricchiti a dismisura. Ad ogni modo, nel caso dell’Italia, il recupero dell’evasione fiscale basterebbe e avanzerebbe per risolvere un mucchio di problemi.Principe ha scritto:Me ne rendo perfettamente conto. Perciò ti dico che in 5/10 anni perderemo l'assistenza sanitaria gratuita. La spesa sanitaria è l'unica voce di bilancio sufficientemente ampia per assorbire e attenuare le conseguenze negative che descrivi tu. Ancora una volta: non lo auspico. Lo prevedo.Felice ha scritto: Mi stupisce che non vi accorgiate che l’osso “lavoro salariato” è già stato spolpato. Che non si può, nei nostri paesi, rosicchiarlo ancora senza buttare frange importanti della popolazione nell’indigenza più totale. Cosa che comporterebbe crollo dei consumi, economia che non tira, recessione.
Ah Alemanno, intanto spezzati le reni e spala!Principe ha scritto:Alemanno: "Mi ricandido a sindaco di Roma anche nel 2013" E andiamo! Spezzeremo le reni al fratello del Commissario Montalbano!
Nevica, governo ladro...alfiso ha scritto:Ah Alemanno, intanto spezzati le reni e spala!Principe ha scritto:Alemanno: "Mi ricandido a sindaco di Roma anche nel 2013" E andiamo! Spezzeremo le reni al fratello del Commissario Montalbano!
No Sindaco incompetentePrincipe ha scritto:Nevica, governo ladro...alfiso ha scritto:Ah Alemanno, intanto spezzati le reni e spala!Principe ha scritto:Alemanno: "Mi ricandido a sindaco di Roma anche nel 2013" E andiamo! Spezzeremo le reni al fratello del Commissario Montalbano!
Mi pare che il Presidente della Provincia di Roma (che aspira a prendere il posto di Alemanno) abbia fatto molto peggio considerando che i problemi maggiori si sono registrati proprio sulle strade di competenza provinciale. Chi vive a Roma sa che la città vive su un equilibrio molto precario. La città scoppia ogni volta che piove, figuriamoci con la neve. La colpa non è del sindaco ma del fatto che la città è vecchia di quasi 3.000 anni...Winter ha scritto:No Sindaco incompetentePrincipe ha scritto:
Nevica, governo ladro...
Era due settimane che si sapeva
Strano E' sempre colpa di qualcun altro..Principe ha scritto:Mi pare che il Presidente della Provincia di Roma (che aspira a prendere il posto di Alemanno) abbia fatto molto peggio considerando che i problemi maggiori si sono registrati proprio sulle strade di competenza provinciale. Chi vive a Roma sa che la città vive su un equilibrio molto precario. La città scoppia ogni volta che piove, figuriamoci con la neve. La colpa non è del sindaco ma del fatto che la città è vecchia di quasi 3.000 anni...Winter ha scritto:No Sindaco incompetentePrincipe ha scritto:
Nevica, governo ladro...
Era due settimane che si sapeva
Puoi avere tutto il sale che ti pare... se poi però non lo puoi spargere perchè non hai i mezzi spargisale (e per fortuna che non li abbiamo. Con un buco da 7 miliardi di euro ci manca solo che il Comune di Roma si metta a spendere centinaia di milioni per comprare macchine che si possono utilizzare una volta ogni 20 anni...) ci fai ben poco. Ma poi, hai idea di quanto sia grande Roma? Per estensione è il comune più grande d'Europa... avoja a sparge il sale...Winter ha scritto:Strano E' sempre colpa di qualcun altro..Principe ha scritto:
Mi pare che il Presidente della Provincia di Roma (che aspira a prendere il posto di Alemanno) abbia fatto molto peggio considerando che i problemi maggiori si sono registrati proprio sulle strade di competenza provinciale. Chi vive a Roma sa che la città vive su un equilibrio molto precario. La città scoppia ogni volta che piove, figuriamoci con la neve. La colpa non è del sindaco ma del fatto che la città è vecchia di quasi 3.000 anni...
Quanto sale per la neve aveva in deposito la citta' di Roma ?
Meno di quello che consuma il paese vicino al mio.. che ha 1200 abitanti
Ieri la figuraccia di Roma era su tutti i telegiornali francesi..
ma ci fai o ci sei ?Principe ha scritto:
Puoi avere tutto il sale che ti pare... se poi però non lo puoi spargere perchè non hai i mezzi spargisale (e per fortuna che non li abbiamo. Con un buco da 7 miliardi di euro ci manca solo che il Comune di Roma si metta a spendere centinaia di milioni per comprare macchine che si possono utilizzare una volta ogni 20 anni...) ci fai ben poco. Ma poi, hai idea di quanto sia grande Roma? Per estensione è il comune più grande d'Europa... avoja a sparge il sale...
Principe ha scritto: Puoi avere tutto il sale che ti pare... se poi però non lo puoi spargere perchè non hai i mezzi spargisale (e per fortuna che non li abbiamo. Con un buco da 7 miliardi di euro ci manca solo che il Comune di Roma si metta a spendere centinaia di milioni per comprare macchine che si possono utilizzare una volta ogni 20 anni...) ci fai ben poco. Ma poi, hai idea di quanto sia grande Roma? Per estensione è il comune più grande d'Europa... avoja a sparge il sale...
La corpa è delli Monti che so' scesi a Roma.Principe ha scritto:Nevica, governo ladro...
Principe ha scritto:Mi stupisce che tu non ti renda conto che negli ultimi 30 anni il PIL dei paesi occidentali si è più che raddoppiato. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che tu, TIC & C. non vi rendiate conto che è dai tempi di Reagan e Thatcher, ovvero da 30 anni, che il mondo occidentale non fa altro che subire “riforme” liberali.
Il quale debito pubblico si è ingigantito a dismisura proprio durante questi 30 anni di ultraliberalismo. Quanto poi ad andare a vedere le cause di questo debito, non se ne parla nemmeno, non è vero? Ma sì, ma sì, è tutta colpa del welfare…Principe ha scritto:Beato te, Felice... la crisi attuale è figlia del debito pubblico accumulatosi proprio perchè non si sono volute fare fino in fondo le riforme liberali. Non è un caso se i paesi che hanno problemi col debito sono Italia, Spagna, Grecia e non di Inghilterra (paese della Thacher) e USA (paese di Reagan).Felice ha scritto:
Verrebbe voglia di dire : tutto lì ? Li hai fatti due conti ? Sai quanto fa in termini di tasso di crescita medio annuo il raddoppio del PIL in 30 anni ? Te lo dico io: fa 2,3%. Non un gran ché, non è vero? Si dice che un’economia liberale, per creare posti di lavoro, debba avere un tasso di crescita di almeno il 3%. Quindi, in fin dei conti, il tuo dato conferma il fallimento delle misure economiche messe in atto: in 30 anni, non sono stati capaci di fare in modo di avere un’economia in espansione. E questo pur adottando misure che hanno fatto sputare lacrime e sangue alla povera gente.
Non mi basta, non mi basta…Principe ha scritto:Ti basti soltanto un dato: nel 1980 l'aspettativa media di vita in Italia era compresa tra i 65 e i 70 anni. Nel 2011 è compresa tra gli 80 e gli 85 anni. Un incremento di tali proporzioni non si era mai registrato nella storia dell'umanità.Felice ha scritto: E poi, come al solito, tu, TIC ed altri, ragionate sempre ed esclusivamente utilizzando i parametri che i detentori del potere economico vi dicono di utilizzare. Non vi ponete mai, proprio mai, altre domande, del tipo:
- Il Pil è raddoppiato in 30 anni. E’ raddoppiato anche il tenore di vita della maggioranza della popolazione?
- Come è cambiato il numero di senza tetto in questi 30 anni? Raddoppiato? Quintuplicato? Decuplicato?
- Qual’è stata l’evoluzione dei patrimoni in questo frattempo? Non ho voglia di fare una ricerca dettagliata, ma ho sottomano un dato interessante concernente l’evoluzione dei patrimoni in Francia tra il 1998 e il 2004. Ebbene, nonostante proprio in quel periodo ci sia stato lo scoppio della bolla internet, il patrimonio del 10% più ricco di Francia è aumentato del 26,2%. Nello stesso periodo, quello del 30% meno ricco di Francia è diminuito del 2,3%.
Ecco, questa è l’economia liberale.
Principe ha scritto:E' da circa un secolo che l'economia USA è messa meglio di quella europea. E sai perchè? Perchè hanno molte ma molte meno spese improduttive degli stati europei. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che non guardiate all’America, dove del welfare è stata fatta tabula rasa, dove la sicurezza e la stabilità del lavoro non esiste, dove la gente crepa perché non ha i mezzi di curarsi, senza che tutto questo risolva anche soltanto il più piccolo dei problemi economici di quel paese.
Principe ha scritto:Gli USA continuano ad essere la prima economia del mondo, continuano ad essere all'avanguardia per quanto riguarda la tecnologia, la ricerca, il potere militare, le relazioni internazionali, i diritti umani, le libertà civili ed economiche.Felice ha scritto:
L’America
- È partita nel dopoguerra con un vantaggio economico incalcolabile su tutti gli altri, essendo il solo paese a non aver avuto, le infrastrutture distrutte dalla guerra.
- Ha beneficiato a pieno titolo di un impero coloniale, drenando risorse a pieno ritmo da tutta l’America Latina.
- Nei momenti di difficoltà, ha sempre potuto rilanciare la propria economia andando a fare la guerra da qualche parte e facendo funzionare l’imponente macchina dell’industria bellica a pieno ritmo.
Nonostante tutto questo, l’America è in crisi e il suo primato economico, ammesso che esista ancora, è sempre più minacciato.
L’America è soprattutto il paese in cui 46,2 milioni di persone, il 15,1 del totale, vivevano sotto la soglia della povertà nel 2010.
L’America è il paese in cui nell’aprile 2011, 15% della popolazione si nutriva grazie a sussidi alimentari, con un aumento del 2,5% rispetto al maggio 2010
L’America è il paese in cui il reddito “mediano” (il reddito mediano è quello al di sotto del quale si situa la metà della popolazione, da non confondere con il reddito medio) è sceso del 7,1% tra il 1999 e oggi.
Questa è l’America, la patria del liberalismo.
Principe ha scritto:Tu stesso hai fornito i dati sul costo del lavoro in Asia. Ma come pretendi che un imprenditore europeo possa competere con un produttore asiatico a cui un operaio costa 1/20 di quello che costa a lui? Si delocalizza per abbattere i propri costi di produzione al livello di quello dei nuovi players che sono entrati sul mercato negli ultimi anni. Il resto sono chiacchiere e speculazioni. .Felice ha scritto: Mi stupisce che possiate credere che si delocalizza per vincere la concorrenza. Che parliate di prezzi che vengono abbassati. Nella maggior parte dei casi si delocalizza solamente per aumentare vertiginosamente i guadagni grazie ad uno sfruttamento disumano, non per necessità. Si delocalizza e si produce a costo prossimo allo zero e si continua a vendere ai prezzi a cui si vendeva prima di delocalizzare.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto che molte delocalizzazioni non si fanno per vincere la concorrenza, ma semplicemente per aumentare i margini di guadagno.Principe ha scritto:Ripeto la domanda perchè probabilmente non ti è molto chiara: come pretendi che un imprenditore europeo possa competere con un produttore asiatico a cui un operaio costa 1/20 di quello che costa a lui?Felice ha scritto:
Ancora una volta: per te, “competere” vuol dire: “avere lo stesso margine di guadagno che si avrebbe se la produzione fosse fatta a costi indiani o tailandesi, il prezzo del prodotto alla vendita restando inalterato”.
“Competere” dovrebbe invece voler dire: “ abbassare i prezzi di messa in vendita al fine di vendere prodotti che altrimenti non verrebbero venduti”. In molti, moltissimi casi, non è questo quello che accade. Non lo è, in particolare per la delocalizzazione di imprese che sono comunque in attivo.
Molte delocalizzazioni vengono effettuate per pura ingordigia e cupidigia, non per “competere”. Il resto sono chiacchiere e speculazioni.
Principe ha scritto:Per carità, opponetevi pure...Felice ha scritto:
Mi stupisce che non sappiate che la metà della popolazione del pianeta vive con meno di 2 dollari e mezzo al giorno.
Mi stupisce che non sappiate che il salario medio di un operaio specializzato in India è di 150 dollari mensili. Di un operaio specializzato, perché gli altri lavorano per 3 dollari al giorno. E fanno 48 ore alla settimana.
E se invece lo sapete, mi stupisce che diciate “staremo sempre peggio fino a quando il nostro tenore di vita (e i nostri costi di produzione) non saranno simili a quelli dei nostri maggiori competitors (che, per fortuna, si avvicinano ai nostri standard di vita a passi da gigante)”, invitando tutti a non opporsi a questo trend. Perché la riserva di manodopera a costo quasi zero è immensa e quindi il punto di arrivo di tutto questo è una nuova servitù della gleba.
L'idea che mi sono fatto io è …..
Affermazione di una banalità sconcertante. Non varrebbe nemmeno la pena di rispondere…Principe ha scritto:Puoi sempre cominciare tu donando la metà di quello che hai alle persone più povere di te. .Felice ha scritto:
L’idea che mi sono fatta io è che ci vuole una migliore ripartizione della ricchezze.
Principe ha scritto:Me ne rendo perfettamente conto. Perciò ti dico che in 5/10 anni perderemo l'assistenza sanitaria gratuita. La spesa sanitaria è l'unica voce di bilancio sufficientemente ampia per assorbire e attenuare le conseguenze negative che descrivi tu. Ancora una volta: non lo auspico. Lo prevedo.Felice ha scritto: Mi stupisce che non vi accorgiate che l’osso “lavoro salariato” è già stato spolpato. Che non si può, nei nostri paesi, rosicchiarlo ancora senza buttare frange importanti della popolazione nell’indigenza più totale. Cosa che comporterebbe crollo dei consumi, economia che non tira, recessione.
Anche questa è una delle solite banalità. Chi delocalizza non ha bisogno di “un motivo in più” per farlo. Delocalizza e basta. Fargli regali non serve rigorosamente a nulla.Principe ha scritto:Così gli diamo un motivo in più per chiudere baracca e burrattini in Italia, delocalizzare gli stabilimenti produttivi in Cina, fare una bella holding a Hong Kong dove non esiste IVA e si paga soltanto il 16.5% di tasse e continuare a fare arricchire il sottoscritto. Direi che è una gran bella idea!Felice ha scritto:
Se l’osso “lavoro salariato” è già stato spolpato, vuol dire che ora bisogna mettere a contributo gli altri, quelli che sono sempre stati protetti e che in tutti questi anni si sono arricchiti a dismisura. Ad ogni modo, nel caso dell’Italia, il recupero dell’evasione fiscale basterebbe e avanzerebbe per risolvere un mucchio di problemi.
E grazie ar cazzo che in Canada c'hanno gli spazzaneve... A New York nevica ogni anno e la città è costruita come uno scacchiere con le strade che si incrociano perpendicolarmente tra di loro. Roma ha 3.000 anni, è la capitale di due stati, conserva patrimoni d'arte di valore inestimabile, per vincoli paesaggistici non ha grattacieli (e quindi la città si espande in larghezza e non in altezza), ci nevica una volta ogni 20 anni.Winter ha scritto:ma ci fai o ci sei ?Principe ha scritto:
Puoi avere tutto il sale che ti pare... se poi però non lo puoi spargere perchè non hai i mezzi spargisale (e per fortuna che non li abbiamo. Con un buco da 7 miliardi di euro ci manca solo che il Comune di Roma si metta a spendere centinaia di milioni per comprare macchine che si possono utilizzare una volta ogni 20 anni...) ci fai ben poco. Ma poi, hai idea di quanto sia grande Roma? Per estensione è il comune più grande d'Europa... avoja a sparge il sale...
A New York , Montreal , Toronto ecc stanno a guardare quando arriva la neve o la temperatura va a 15 sottozero , non credo proprio
Gia' New York è piccolina.. Strano dopo un cm di neve non si blocca mai
Visto che tutte le previsioni davano neve e temperature sottozero ti regoli di conseguenza
invece lui non ha fatto niente , il solito politico fannullone
Si ha detto che Venerdi non si faceva lezione.. pero' le scuole restavano aperte
Certo, per le strade di Roma innevate ci mandiamo i camion... ma ci sei mai stato a Roma? Gli autobus che servono il centro di Roma sono grandi poco più di una Multipla. Le strade in cui possono transitare i camion saranno meno del 5% del totale. Per non parlare poi dei danni che farebbe il sale ai monumenti millenari...Winter ha scritto:Dimenticavo
ecco il costo degli spargisale (non c'e' bisogno di mezzi , basta attaccarli a camion ecc come fa il resto del mondo)
http://autoline-eu.it/s/macchine-comuna ... k2336.html
Ma di quale città parli?Principe ha scritto:Certo, per le strade di Roma innevate ci mandiamo i camion... ma ci sei mai stato a Roma? Gli autobus che servono il centro di Roma sono grandi poco più di una Multipla. Le strade in cui possono transitare i camion saranno meno del 5% del totale.
Il debito pubblico si è cresciuto a causa dell'assistenzialismo voluto dai governi socialisti, di certo non per colpa della Thacher o di Reagan (che a ragione ebbe a dire che lo Stato era il problema e non la soluzione).Felice ha scritto:
Il quale debito pubblico si è ingigantito a dismisura proprio durante questi 30 anni di ultraliberalismo. Quanto poi ad andare a vedere le cause di questo debito, non se ne parla nemmeno, non è vero? Ma sì, ma sì, è tutta colpa del welfare…
E poi, come ho già detto a TIC, veniamo da tutta una serie di “crisi” che hanno avuto un’origine prettamente finanziaria, ovvero sono state generate proprio dal liberalismo, e dalla conseguente “deregulation” dei mercati finanziari.
Quanto ai paesi che hanno debito o meno… Gli USA ????!!!!! Vuoi scherzare? Ma se lo sanno anche i bambini che gli USA sono il paese più indebitato del mondo! 100% del loro gigantesco PIL, pensa te! Se poi la vuoi mettere in termini relativi (percentuale del PIL), allora sono al nono posto dietro solamente a Giappone, Grecia, Giamaica, Eritrea, Libano, Italia, Irlanda e Islanda. Gli USA, ah, ah, ah !!!
Dati ISTAT aggiornati ad aprile 2010 come riportati dal TG1: “La speranza di vita alla nascita in Italia era nel 2010 di 79,1 anni per gli uomini e 84,3 per le donne”Felice ha scritto:Non mi basta, non mi basta…Principe ha scritto: Ti basti soltanto un dato: nel 1980 l'aspettativa media di vita in Italia era compresa tra i 65 e i 70 anni. Nel 2011 è compresa tra gli 80 e gli 85 anni. Un incremento di tali proporzioni non si era mai registrato nella storia dell'umanità.
1) Dimmi, ma lo fai apposta a sparare dati falsi? Nel 1980 la speranza di vita non era né di 65, né di 70 anni. Era di 74 anni, in Italia come in Francia. Era già di 70 anni nel 1960-61 ovvero venti anni prima. Quanto alla stima dell’aspettativa di vita attuale, è di 81 anni, quindi – ammesso e non concesso – che il trend continui, ci vorranno altri 20 anni per arrivare a 85. Ammesso e non concesso perché se si ridurrà l’assistenza sanitaria – casa d’altronde da te auspicata nel precedente post – l’aspettativa di vita si ridurrà in conseguenza.
Certo. Le politiche liberali sono responsabili solo delle cose negative. Quelle positive sono merito di altri… L’aumento dell’aspettativa di vita è dovuta a molteplici fattori: ricerca scientifica, qualità dello stile di vita, accessibilità a cure e farmaci…Felice ha scritto: 2) L’aumento dell’aspettativa di vita è una conseguenza del progresso della medicina e, in particolare, della migliore prevenzione delle malattie cardio-vascolari. Le “riforme” liberali non c’entrano proprio nulla, caso mai vanno in contro-tendenza.
Felice ha scritto: 3) Ah sì, a proposito di diffusione di dati e informazioni false e di numeri sparati a vanvera, a ottobre-novembre scrivesti che in Francia si va in pensione a 58 anni. E’ una frottola di dimensioni galattiche. In Francia si andava in pensione a 65 anni. Dopo la riforma Sarkozy, una volta a regime, si andrà a 67 anni.
Principe ha scritto:E' da circa un secolo che l'economia USA è messa meglio di quella europea. E sai perchè? Perchè hanno molte ma molte meno spese improduttive degli stati europei. .Felice ha scritto:
Mi stupisce che non guardiate all’America, dove del welfare è stata fatta tabula rasa, dove la sicurezza e la stabilità del lavoro non esiste, dove la gente crepa perché non ha i mezzi di curarsi, senza che tutto questo risolva anche soltanto il più piccolo dei problemi economici di quel paese.
Per convincermi che le delocalizzazione si fanno per arricchirsi e non per sopravvivere, mi devi prima spiegare come un imprenditore italiano possa competere con un imprenditore asiatico quando a quest’ultimo un operaio costa 1/20 di quanto costa all’imprenditore di casa nostra. Una volta che avrai dimostrato che è possibile competere anche avendo un costo del lavoro 20 volte superiore a quello dei propri competitors, oltre a vincere il premio Nobel per l’economia, mi avrai convinto che le delocalizzazioni si fanno per il mero lucro dell’imprenditore.Felice ha scritto:Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ti ripeto che molte delocalizzazioni non si fanno per vincere la concorrenza, ma semplicemente per aumentare i margini di guadagno.Principe ha scritto:
Ripeto la domanda perchè probabilmente non ti è molto chiara: come pretendi che un imprenditore europeo possa competere con un produttore asiatico a cui un operaio costa 1/20 di quello che costa a lui?
Sì, sì… qua tutti a fare i gli omoaffettivi col deretano degli altri… la ricchezza da redistribuire è sempre quella degli altri… Se la redistribuzione la vogliamo fare a livello globale, devi cominciare a campare con 300 Euro al mese…Felice ha scritto:Affermazione di una banalità sconcertante. Non varrebbe nemmeno la pena di rispondere…Principe ha scritto:
Puoi sempre cominciare tu donando la metà di quello che hai alle persone più povere di te. .
Ad ogni modo: io sono per una tassazione progressiva, ove ognuno contribuisce al bene comune in proporzione alle sue possibilità.
Principe ha scritto:Me ne rendo perfettamente conto. Perciò ti dico che in 5/10 anni perderemo l'assistenza sanitaria gratuita. La spesa sanitaria è l'unica voce di bilancio sufficientemente ampia per assorbire e attenuare le conseguenze negative che descrivi tu. Ancora una volta: non lo auspico. Lo prevedo.Felice ha scritto: Mi stupisce che non vi accorgiate che l’osso “lavoro salariato” è già stato spolpato. Che non si può, nei nostri paesi, rosicchiarlo ancora senza buttare frange importanti della popolazione nell’indigenza più totale. Cosa che comporterebbe crollo dei consumi, economia che non tira, recessione.
Tu parli di cose che non conosci affatto. Sei salariato. Il 27 del mese ti arriva la tua bella busta paga e te ne fotti di tutto il resto. Prova a fare l'imprenditore. Prova a rischiare quello che hai e poi ne riparliamo.Principe ha scritto:Anche questa è una delle solite banalità. Chi delocalizza non ha bisogno di “un motivo in più” per farlo. Delocalizza e basta. Fargli regali non serve rigorosamente a nulla.Felice ha scritto:
Così gli diamo un motivo in più per chiudere baracca e burrattini in Italia, delocalizzare gli stabilimenti produttivi in Cina, fare una bella holding a Hong Kong dove non esiste IVA e si paga soltanto il 16.5% di tasse e continuare a fare arricchire il sottoscritto. Direi che è una gran bella idea!
Quel giorno sono andato a lavoro con la macchina. Ho attraversato mezza Roma (dall'Eur al Quirinale facendo proprio la Colombo) con una Smart. Andata e ritorno (di notte), senza problemi. Mi pare di capire che il problema quest'anno è ben più grosso. A memoria mia è dagli anni '80 che la neve si "attaccava" così.Admin ha scritto:Ma di quale città parli?Principe ha scritto:Certo, per le strade di Roma innevate ci mandiamo i camion... ma ci sei mai stato a Roma? Gli autobus che servono il centro di Roma sono grandi poco più di una Multipla. Le strade in cui possono transitare i camion saranno meno del 5% del totale.
All'infuori dell'area tra Piazza Venezia, Trastevere, Piazza del Popolo e Piazza di Spagna, bene o male tutte le vie sono transitabili da camion.
Ma anche all'interno di quel quadrilatero ci sono molte strade transitabili. Considera tra l'altro che i problemi più grossi, a quanto mi consta, sono fuori dalla ZTL (al cui interno il traffico è di per sé ridotto).
Sul nevicare ogni 20 anni, ecco una foto di 2 anni fa:
Su una via peraltro di difficile transito per i camion... la Cristoforo Colombo...![]()
Ancora, scene da un film già visto:
17 dicembre 2010
MALTEMPO
Nevicata a Roma, bloccate le strade d'accesso
Alemanno: "Intollerabile, voglio il colpevole"
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/ ... -10315523/
12 febbraio 2010
Neve sulla Capitale, disagi e tanto stupore
Ora scatta il rischio gelo/
http://roma.repubblica.it/dettaglio/spa ... ref=search
Ma Alemanno è sempre alla ricerca di un colpevole quando nevica? Ma si guardi allo specchio, no!![]()