Winter ha scritto:EugeRambler ha scritto:Sì, sinceramente lo avrei fatto. Era ormai chiaro che la possibilità di vincere la tappa era sfumata, a quel punto meglio mantenere un podio e sacrificare un corridore che in ogni caso sarebbe rimasto lì a bagnomaria in modo anonimo ed ininfluente.
Scarponi e Basso erano quelli che più avevano da perdere ad un certo punto. Perchè era chiaro che De Gent la rosa non l'avrebbe presa e non avrebbe nemmeno insidiato la seconda posizione di Hesjedal, probabilmente nemmeno ipotizzando un buon guadagno del belga sui primi due della generale nella crono di domani. Quindi dove sarebbe cascato De Gent dopo il suo volo sullo Stelvio? Davanti a Scarponi (l'ha scampata oggi, ma dovrà fare una gran crono per precederlo domani), guarda caso. Quindi, chi doveva avere maggior interesse a tirare?
Abbiamo due filosofie differenti di ciclismo
Se Scarponi fosse scattato (ma non ai 2 all'arrivo ma 8-9) , giusto fermare Cunego
Per correre per il terzo posto non avrei fermato nessuno
Guarda Purito , nonostante De Gendt gli stava quasi per prendere la maglia , non si è sognato minimamente di fermare Losada.. Ha fatto tirare la Garmin e poi Hesjedal cosi' gli ha stancati e al km gli è scattato in faccia
Cosi' si corre
Non come la Liquigas che per 18 giorni ha corso dietro a tutti
stavolta sono pienamente d'accordo con te, e non con il compagno di squadra...
bisogna dire che le squadre spagnole, al netto di certi reciproci aiuti, sanno correre con spregiudicatezza logica e strategica sconosciuta alle nostre due squadre di punta. Uno dei pochi che seppe metterli nel sacco da un punto di vista puramente strategico, fu l'indimenticabile Ballerini a Varese.
Con questo acume, ieri è mancato pochissimo che l'ingobbito canadese (in difficoltà per tutta la tappa, meno certamente di Basso, ma molto più di Scarponi ad esempio, e si vedeva fin dalla prima risposta a Purito sul primo allungo sul Mortirolo) saltasse veramente e senza l'aiuto degli amici di Sky anche senza saltare sarebbe arrivato con poche manciate di secondi su De Gendt. (a proposito, pensavo di averle viste tutte, ma un corridore di 1metro e 90 pedalare tutto di spalle a testa bassa e bocca spalancata per tutta la salita e tirare il gruppo sul 22% mi mancava... va bene "impariamo" anche questo...).
Soprattutto a posteriori, riflettendo sul percorso, Nibali ha fatto benissimo ad andare al Tour quest'anno.
Tappe altimetricamente poco significative per due settimane e poi tre tapponi massacranti. L'ideale per non vedere Nibali alla ribalta, che ancora sulle grandi distanze e grandi dislivelli ha delle difficoltà. E' molto più un corridore da arrivi molto difficili e nervosi, anche con salite lunghe, ma non con tappe-maratona, non è un caso che abbia vinto una Vuelta non essendo comunque nemmeno al meglio delle sue potenzialità. Questo Giro è stato praticamente nullo per la classifica per tre quarti, e poi massacrante nel finale.
I tapponi mi stanno benissimo e sono quelli che fanno vedere le reali differenze oltre che creare le PREMESSE per avere tappe appassionanti per tanto tempo (come ieri grazie a De Gendt e pochi altri). Ma vanno distribuiti con equilibrio lungo le tre settimane (anche nella prima), consentendo così ai veri uomini da grandi giri, che in queste tappe si trovano più a loro agio, di sfruttarle TUTTE.
Mettendole di seguito per tentare di fare saltare il banco ne devi scegliere per forza una sola.