Una sarebbe riproporre la tappa del 2019 (post modifica

Questo pero' e' un puro gioco, visto che l'arrivo a Ponte, citato solo da Beppe Conti, non mi sembra probabile (altrimenti la notizia sarebbe gia' uscita).
Impossibile. Verrebbero in ogni caso 250 kmBrakko ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 19:41 In effetti, se non arrivassero all'Aprica ma a Ponte di Legno si risparmierebbero 5 km e ci sarebbero alcune possibilita' in piu'.
Una sarebbe riproporre la tappa del 2019 (post modifica) con il Crocedomini al posto di Cevo e molti piu' km. Fosse cosi', mi andrebbe benissimo, anche se ovviamente tutto si deciderebbe sul Mortirolo, ma con un bel dislivello gia' sulle gambe. Mi risultano 200 km tondi tondi.
Questo pero' e' un puro gioco, visto che l'arrivo a Ponte, citato solo da Beppe Conti, non mi sembra probabile (altrimenti la notizia sarebbe gia' uscita).
Più che altro mi sembra difficile che arrivino a ponte di legno e ci ripartano il giorno dopo..Brakko ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 19:41 In effetti, se non arrivassero all'Aprica ma a Ponte di Legno si risparmierebbero 5 km e ci sarebbero alcune possibilita' in piu'.
Una sarebbe riproporre la tappa del 2019 (post modifica) con il Crocedomini al posto di Cevo e molti piu' km. Fosse cosi', mi andrebbe benissimo, anche se ovviamente tutto si deciderebbe sul Mortirolo, ma con un bel dislivello gia' sulle gambe. Mi risultano 200 km tondi tondi.
Questo pero' e' un puro gioco, visto che l'arrivo a Ponte, citato solo da Beppe Conti, non mi sembra probabile (altrimenti la notizia sarebbe gia' uscita).
Mi pare che nel Tour di quest'anno ne hanno fatti 18 su terreno tortuoso, anche se mi sembra di ricordare che le regole UCI impongano una distanza massima di 10 kmnibali-san baronto ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 20:13 Altrimenti riproponendo la tappa del 2010 verrebbero 213 km... 13 km di trasferimento sono troppi secondo voi![]()
Mi diconolucks83 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 20:07Più che altro mi sembra difficile che arrivino a ponte di legno e ci ripartano il giorno dopo..Brakko ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 19:41 In effetti, se non arrivassero all'Aprica ma a Ponte di Legno si risparmierebbero 5 km e ci sarebbero alcune possibilita' in piu'.
Una sarebbe riproporre la tappa del 2019 (post modifica) con il Crocedomini al posto di Cevo e molti piu' km. Fosse cosi', mi andrebbe benissimo, anche se ovviamente tutto si deciderebbe sul Mortirolo, ma con un bel dislivello gia' sulle gambe. Mi risultano 200 km tondi tondi.
Questo pero' e' un puro gioco, visto che l'arrivo a Ponte, citato solo da Beppe Conti, non mi sembra probabile (altrimenti la notizia sarebbe gia' uscita).
A me si, piace la presenza del trentino.Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 21:24 Insomma sembrerebbe esserci anche questo Menador (con le pareti fino a metà strada!); e anche vetriolo da Pergine.
A scapito dell'alto Adige, che sembra non stare dentro il percorso.
Sono sempre ipotesi, ormai ben chiare : a me questo trentino che si è andato a prendere gli spazi che una volta erano dell'Alto Adige, comincia a saziarmi.
Ok, l'alpe di Pampeago e Panarotta, salite al meglio, anche il Fittanze e Passo Coe sono belle lunghe.
Già Castrozza è molto più pedalabile, il Bondone ogni tanto apre bene alle Alpi, ma quella del prossimo anno si presenta come un duo di salite non lunghe, non durissime, con qualche km duro qua e là.
Potrebbe essere una tappa che rientra nel lotto di quelle abbinabili alle scelte della Vuelta, che però non ha le Alpi, e deve scegliere soprattutto in base alle pendenze.
Niente da dire tecnicamente, ma con intorno il Manghen, ma anche il Lavaze, passo Pampeago fatto solo una volta, il Nigra, e più su il molto che ha l'alto Adige, si va a evitare salitoni più classici.
A voi piace questo Trentino che si riesce quasi sempre a ritagliare una tappa, spesso nelle Prealpi, a discapito dell'alto adige?
Ma che discorso è scusami... che senso ha?? I soldi, contano i soldi.... chi li mette prende.... al di là che ti stanchi o meno....Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 21:24 Insomma sembrerebbe esserci anche questo Menador (con le pareti fino a metà strada!); e anche vetriolo da Pergine.
A scapito dell'alto Adige, che sembra non stare dentro il percorso.
Sono sempre ipotesi, ormai ben chiare : a me questo trentino che si è andato a prendere gli spazi che una volta erano dell'Alto Adige, comincia a saziarmi.
Ok, l'alpe di Pampeago e Panarotta, salite al meglio, anche il Fittanze e Passo Coe sono belle lunghe.
Già Castrozza è molto più pedalabile, il Bondone ogni tanto apre bene alle Alpi, ma quella del prossimo anno si presenta come un duo di salite non lunghe, non durissime, con qualche km duro qua e là.
Potrebbe essere una tappa che rientra nel lotto di quelle abbinabili alle scelte della Vuelta, che però non ha le Alpi, e deve scegliere soprattutto in base alle pendenze.
Niente da dire tecnicamente, ma con intorno il Manghen, ma anche il Lavaze, passo Pampeago fatto solo una volta, il Nigra, e più su il molto che ha l'alto Adige, si va a evitare salitoni più classici.
A voi piace questo Trentino che si riesce quasi sempre a ritagliare una tappa, spesso nelle Prealpi, a discapito dell'alto adige?
La supercazzola a destra?Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 21:24 Insomma sembrerebbe esserci anche questo Menador (con le pareti fino a metà strada!); e anche vetriolo da Pergine.
A scapito dell'alto Adige, che sembra non stare dentro il percorso.
Sono sempre ipotesi, ormai ben chiare : a me questo trentino che si è andato a prendere gli spazi che una volta erano dell'Alto Adige, comincia a saziarmi.
Ok, l'alpe di Pampeago e Panarotta, salite al meglio, anche il Fittanze e Passo Coe sono belle lunghe.
Già Castrozza è molto più pedalabile, il Bondone ogni tanto apre bene alle Alpi, ma quella del prossimo anno si presenta come un duo di salite non lunghe, non durissime, con qualche km duro qua e là.
Potrebbe essere una tappa che rientra nel lotto di quelle abbinabili alle scelte della Vuelta, che però non ha le Alpi, e deve scegliere soprattutto in base alle pendenze.
Niente da dire tecnicamente, ma con intorno il Manghen, ma anche il Lavaze, passo Pampeago fatto solo una volta, il Nigra, e più su il molto che ha l'alto Adige, si va a evitare salitoni più classici.
A voi piace questo Trentino che si riesce quasi sempre a ritagliare una tappa, spesso nelle Prealpi, a discapito dell'alto adige?
Alludeva al burro, ha piu' senso.
Che poi la Pinzolo-Laghi di Cancano... La noiosa passerella fino al clou sullo Stelvio, no? Poi uno riannoda I fili Della tappa e cade anche sta cagata delle tappe lunghe fatte dal gregge: io ricordo una stilla di messaggi con gli amici perché tra Castrin e Campo Carlo Magno erano già pancia a terra, con fugona e Ganna a tutta. Sì, vero, in val Venosta tirarono i remi in barca, ma appena ci furono sgasate sullo Stelvio, furono pigne in faccia per tutti.nurseryman ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 17:48secondo me il problema delle tappe over 200 è solo il costo e la difficoltà organizzativalucks83 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 14:22Verissimo, anche io l'ho scritto stamattina.
La bellezza e il fascino del Giro stavano nel fatto che era l'unico GT rimasto fedele agli standard di un tempo.
Più o meno.
Il tour era la corsa più importante e seguita, il giro la più dura e intrigava per quello.
Scimmiottare i francesi ricalcandone i percorsi è una pessima idea, la peggiore che potessero avere.
mi spiego
è più facile e più economico organizzare tappe da 120/130 km che da 240/250
siccome gli incassi sono gli stessi, perchè gli spettatori ci sono quasi esclusivamente nella ultima ora,
i gt si sono organizzati riducendo progressivamente la lunghezza dei percorsi.
perchè dal punto di vista della bellezza della tappa sarebbero tutti daccordo sul fatto che la pinzolo-laghi di cancano (4 salite, 5000e rotti di dislivello, 220 km, lo stelvio affrontato dopo 160 km duri sbriciolò la corsa)
sia una delle più belle degli ultimi dieci anni.
Col Trivigno da tirano è senza dubbio da 5 stelle anche col Mortirolo dal versante sbagliato.Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 19:00 Allora, che il Mortirolo si salga da Edolo si fa molto concreto.
Percorsi più corti che entrano in Valtellina girando lo stesso non ci sono.
Come fu con Chioccioli e Serra nel '90, siamo andati avanti di trent'anni per ritornare a quello che è stato il primo passaggio.
Che ci salvi il Santa Cristina (o il Trivigno) ; una squadra che scavalchi il Crocedomini e Mortirolo , più soft, la puoi trovare, è probabile che la corsa resti abbottonata fino all'ultima salita.
Personalmente si prospetta da quattro stelle.
Chiedo agli esperti: ma per i geologi cos'è tutta quella parte di Trentino? I lombardi hanno le Orobie e i trentini? Potrei guardare su Wikipedia...Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 22:30 Si, al di sotto della superstrada della Valsugana sono prealpi.
Hanno pure delle Alpi, ma a Canazei, ci partono più che permettersi il transito su qualche colle, purtroppo.
Comunque certo che so che sono i soldi, e il trentino ha km di striscioni della corsa, che pubblicizzano la regione, ma ambisci al San Pellegrino, al Valles, al Manghen, alla Baia segantini sopra il Rolle, a Passo Pampeago, al Lavazè, alla Val di Fassa e al Gardeccia, mettene tre in fila e vedrai che uscirà un tappone, non ai muri di cinque km (e altrettanti più morbidi) nelle Prealpi dell'altopiano dei sette comuni.
Il Valico del Vetriolo è duro, quando andai a Panarotta lo ricordo bene, ma da Levico di più: comunque niente da dire, due ottime salite, la tappa di quattro stelle ce l'hanno ogni anno loro.
Una volta in Alto Adige se ne faceva una da cinque, tutto lì.
Che poi tutti dicono che è una gran roba, la salita che dal lago di Caldonazzo porta al Passo Vezzena, ma quando l'estate passata abbiamo pensato all'altipiano dei sette comuni , appena a fianco, ci siamo guardati e ce ne siamo andati nel Cadore, li una decina di tremila intorno li avevamo.![]()
La Valbona e il Campomolon si sono due bei colli, ma siamo già a 1800, insomma da Alpi.
Tutto la, dicevo i 1400 si trovano anche nell'appennino.
Volendo potrebbero fare un anello con Redebus, Vetriolo e Menador.Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 22:45 Nello specifico ricordo che arrivò la fuga a Panarotta, e i migliori non fecero selezione tra loro, pochi secondi.
Insomma era già un mille e ottocento, il Vetriolo più altri sei km , un po' più regolari.
Speriamo faccia il vuoto il Menador, vedo Vetriolo transitabile come lo è stato il San Valentino quest'anno.
Dieci km all'otto, duri, ma mai durissimo.
Scelta opinabile.
Comoda per chi si piazza a Verona nell'ultima settimana.
P.s. Si , Trivigno è dura, ottima salita.
Speriamo
Buonanotte a domani , buon Giro
Conosco la valtellina e le valli brembana e seriana quasi come le mie tasche.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 23:03Chiedo agli esperti: ma per i geologi cos'è tutta quella parte di Trentino? I lombardi hanno le Orobie e i trentini? Potrei guardare su Wikipedia...Pino_82 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 22:30 Si, al di sotto della superstrada della Valsugana sono prealpi.
Hanno pure delle Alpi, ma a Canazei, ci partono più che permettersi il transito su qualche colle, purtroppo.
Comunque certo che so che sono i soldi, e il trentino ha km di striscioni della corsa, che pubblicizzano la regione, ma ambisci al San Pellegrino, al Valles, al Manghen, alla Baia segantini sopra il Rolle, a Passo Pampeago, al Lavazè, alla Val di Fassa e al Gardeccia, mettene tre in fila e vedrai che uscirà un tappone, non ai muri di cinque km (e altrettanti più morbidi) nelle Prealpi dell'altopiano dei sette comuni.
Il Valico del Vetriolo è duro, quando andai a Panarotta lo ricordo bene, ma da Levico di più: comunque niente da dire, due ottime salite, la tappa di quattro stelle ce l'hanno ogni anno loro.
Una volta in Alto Adige se ne faceva una da cinque, tutto lì.
Che poi tutti dicono che è una gran roba, la salita che dal lago di Caldonazzo porta al Passo Vezzena, ma quando l'estate passata abbiamo pensato all'altipiano dei sette comuni , appena a fianco, ci siamo guardati e ce ne siamo andati nel Cadore, li una decina di tremila intorno li avevamo.![]()
La Valbona e il Campomolon si sono due bei colli, ma siamo già a 1800, insomma da Alpi.
Tutto la, dicevo i 1400 si trovano anche nell'appennino.
Niente male, con il carlo magno, il durone e un pezzo di bondone fino a candriai prima delle due salite finali che sappiamo ci saranno.pereiro2982 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 23:53 magari non si superano i 200km ma si fanno tapponi da 190
Potrebbe essere una cosa del genere con una parte centrale un po' più semplificata.lucks83 ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 0:06Niente male, con il carlo magno, il durone e un pezzo di bondone fino a candriai prima delle due salite finali che sappiamo ci saranno.pereiro2982 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 23:53 magari non si superano i 200km ma si fanno tapponi da 190
Forse un pelino estrema come dislivello![]()
Non sono d'accordo quasi su niente. E la risposta sta in vari post già scritti nelle pagine precedenti.il salbaneo ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 0:59 Ovviamente,quando dico che il format mini tappa funziona,(perché se perseverano evidentemente funziona) mi riferisco all'aspetto "prodotto televisivo" Partenze a razzo e gruppo subito scremato (poi magari i big si muovono solo all ultimo) è più vendibile di un tappone da 200km dove, lì si,sai per certo che non succederà una beata minchia fino agli ultimi 5km.
(Figuriamoci poi con le pippe che verranno al giro l'anno prossimo)
Sul fatto di non scimmiottare il tour vi capisco...ma la differenza giro/tour non la fa il percorso...la fanno i corridori...una tappa come il mur de Bretagne al tour la vince (e con che numero) vdp, al giro la vince Attila Walter...capito? Attila Walter (ma chi cazzo lo conosceva?)
Al tour geganhart porta le borracce..capito?
Sono i corridori che esaltano i percorsi,non il contrario.
E i corridori forti vanno dove ci sono soldi e sponsor.
Per questo occorre fare prodotti "vendibili televisivamente" e non pipponi di 200km che guardiamo integralmente solo noi che preferiamo la bici alla figa.
ma il salbaneo vinceva le tappe del Tour? Qualcuna ne aveva vinta il cobra...nibali-san baronto ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 1:18Non sono d'accordo quasi su niente. E la risposta sta in vari post già scritti nelle pagine precedenti.il salbaneo ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 0:59 Ovviamente,quando dico che il format mini tappa funziona,(perché se perseverano evidentemente funziona) mi riferisco all'aspetto "prodotto televisivo" Partenze a razzo e gruppo subito scremato (poi magari i big si muovono solo all ultimo) è più vendibile di un tappone da 200km dove, lì si,sai per certo che non succederà una beata minchia fino agli ultimi 5km.
(Figuriamoci poi con le pippe che verranno al giro l'anno prossimo)
Sul fatto di non scimmiottare il tour vi capisco...ma la differenza giro/tour non la fa il percorso...la fanno i corridori...una tappa come il mur de Bretagne al tour la vince (e con che numero) vdp, al giro la vince Attila Walter...capito? Attila Walter (ma chi cazzo lo conosceva?)
Al tour geganhart porta le borracce..capito?
Sono i corridori che esaltano i percorsi,non il contrario.
E i corridori forti vanno dove ci sono soldi e sponsor.
Per questo occorre fare prodotti "vendibili televisivamente" e non pipponi di 200km che guardiamo integralmente solo noi che preferiamo la bici alla figa.
Non capisco il problema delle dirette integrali.herbie ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 1:40ma il salbaneo vinceva le tappe del Tour? Qualcuna ne aveva vinta il cobra...nibali-san baronto ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 1:18Non sono d'accordo quasi su niente. E la risposta sta in vari post già scritti nelle pagine precedenti.il salbaneo ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 0:59 Ovviamente,quando dico che il format mini tappa funziona,(perché se perseverano evidentemente funziona) mi riferisco all'aspetto "prodotto televisivo" Partenze a razzo e gruppo subito scremato (poi magari i big si muovono solo all ultimo) è più vendibile di un tappone da 200km dove, lì si,sai per certo che non succederà una beata minchia fino agli ultimi 5km.
(Figuriamoci poi con le pippe che verranno al giro l'anno prossimo)
Sul fatto di non scimmiottare il tour vi capisco...ma la differenza giro/tour non la fa il percorso...la fanno i corridori...una tappa come il mur de Bretagne al tour la vince (e con che numero) vdp, al giro la vince Attila Walter...capito? Attila Walter (ma chi cazzo lo conosceva?)
Al tour geganhart porta le borracce..capito?
Sono i corridori che esaltano i percorsi,non il contrario.
E i corridori forti vanno dove ci sono soldi e sponsor.
Per questo occorre fare prodotti "vendibili televisivamente" e non pipponi di 200km che guardiamo integralmente solo noi che preferiamo la bici alla figa.A parte gli scherzi, io condivido abbastanza il post di cui sopra. E' molto importante avere un prodotto che attira l'interesse. Con le dirette integrali, a parte noi appassionati, si rischia sempre di avere un effetto nausea, perfino controproducente. Si è passati dal non vedere il Ghisallo ultima salita di media lunghezza al Lombardia, al vedere la diretta integrale di tappe piatte o quasi. Sarà volgare, da dire, ma serve il pepe, giusto per ricondursi alla frase finale del salbaneo....
I materiali di oggi, poi, hanno alzato le velocità, e di conseguenza la facilità di stare a ruota in gruppo. Più è alta la velocità e più è vantaggiosa la scia. Le pendenze medie ormai hanno poca storia se non in certi finali preceduti da tanta, tanta salita.
Salite da 17-18 all'ora degli anni 80 oggi vengono fatte a 4-5 km. all'ora in più. I molti metri di dislivello hanno un effetto logorante che però televisivamente è assai poco evidente.
PS: Hindley e Geogeghan Hart vinsero un Giro duro reso ancora più duro dal freddo di ottobre sulle Alpi, dove emersero anche per generale esaurimento degli avversari. Non so, mi sorprende non averli più rivisti. Aspetterei ancora un po' a parlarne come di meteore, quello che ad oggi sembrano.
giusto per fare un discorso che rimane sul piano della pura immagine, quello di cui si stava parlando: tu li pubblichi tutti i tuoi selfie, anche il 90% del totale, ovvero quelli dove sei uscito male? Tanto chi si interessa a te quelli venuti male non li guarda....sì, come no.frcre ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 1:58Non capisco il problema delle dirette integrali.herbie ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 1:40ma il salbaneo vinceva le tappe del Tour? Qualcuna ne aveva vinta il cobra...nibali-san baronto ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 1:18
Non sono d'accordo quasi su niente. E la risposta sta in vari post già scritti nelle pagine precedenti.A parte gli scherzi, io condivido abbastanza il post di cui sopra. E' molto importante avere un prodotto che attira l'interesse. Con le dirette integrali, a parte noi appassionati, si rischia sempre di avere un effetto nausea, perfino controproducente. Si è passati dal non vedere il Ghisallo ultima salita di media lunghezza al Lombardia, al vedere la diretta integrale di tappe piatte o quasi. Sarà volgare, da dire, ma serve il pepe, giusto per ricondursi alla frase finale del salbaneo....
I materiali di oggi, poi, hanno alzato le velocità, e di conseguenza la facilità di stare a ruota in gruppo. Più è alta la velocità e più è vantaggiosa la scia. Le pendenze medie ormai hanno poca storia se non in certi finali preceduti da tanta, tanta salita.
Salite da 17-18 all'ora degli anni 80 oggi vengono fatte a 4-5 km. all'ora in più. I molti metri di dislivello hanno un effetto logorante che però televisivamente è assai poco evidente.
PS: Hindley e Geogeghan Hart vinsero un Giro duro reso ancora più duro dal freddo di ottobre sulle Alpi, dove emersero anche per generale esaurimento degli avversari. Non so, mi sorprende non averli più rivisti. Aspetterei ancora un po' a parlarne come di meteore, quello che ad oggi sembrano.
Loro le fanno poi se ti annoiano puoi iniziare a vedere da dove preferisci.
Mica ti costringono a guardare tutto per intero.
Lo trovo un paragone poco calzante.herbie ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 2:05giusto per fare un discorso che rimane sul piano della pura immagine, quello di cui si stava parlando: tu li pubblichi tutti i tuoi selfie, anche il 90% del totale, ovvero quelli dove sei uscito male? Tanto chi si interessa a te quelli venuti male non li guarda....sì, come no.frcre ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 1:58Non capisco il problema delle dirette integrali.herbie ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 1:40
ma il salbaneo vinceva le tappe del Tour? Qualcuna ne aveva vinta il cobra...A parte gli scherzi, io condivido abbastanza il post di cui sopra. E' molto importante avere un prodotto che attira l'interesse. Con le dirette integrali, a parte noi appassionati, si rischia sempre di avere un effetto nausea, perfino controproducente. Si è passati dal non vedere il Ghisallo ultima salita di media lunghezza al Lombardia, al vedere la diretta integrale di tappe piatte o quasi. Sarà volgare, da dire, ma serve il pepe, giusto per ricondursi alla frase finale del salbaneo....
I materiali di oggi, poi, hanno alzato le velocità, e di conseguenza la facilità di stare a ruota in gruppo. Più è alta la velocità e più è vantaggiosa la scia. Le pendenze medie ormai hanno poca storia se non in certi finali preceduti da tanta, tanta salita.
Salite da 17-18 all'ora degli anni 80 oggi vengono fatte a 4-5 km. all'ora in più. I molti metri di dislivello hanno un effetto logorante che però televisivamente è assai poco evidente.
PS: Hindley e Geogeghan Hart vinsero un Giro duro reso ancora più duro dal freddo di ottobre sulle Alpi, dove emersero anche per generale esaurimento degli avversari. Non so, mi sorprende non averli più rivisti. Aspetterei ancora un po' a parlarne come di meteore, quello che ad oggi sembrano.
Loro le fanno poi se ti annoiano puoi iniziare a vedere da dove preferisci.
Mica ti costringono a guardare tutto per intero.
Nel caso dell'Ungheria, un po' le salite decenti praticamente non ci sono (vedi salite.ch), un po' è un gran depart.
no assolutamente noil salbaneo ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 0:59 Ovviamente,quando dico che il format mini tappa funziona,(perché se perseverano evidentemente funziona) mi riferisco all'aspetto "prodotto televisivo" Partenze a razzo e gruppo subito scremato (poi magari i big si muovono solo all ultimo) è più vendibile di un tappone da 200km dove, lì si,sai per certo che non succederà una beata minchia fino agli ultimi 5km.
(Figuriamoci poi con le pippe che verranno al giro l'anno prossimo)
Sul fatto di non scimmiottare il tour vi capisco...ma la differenza giro/tour non la fa il percorso...la fanno i corridori...una tappa come il mur de Bretagne al tour la vince (e con che numero) vdp, al giro la vince Attila Walter...capito? Attila Walter (ma chi cazzo lo conosceva?)
Al tour geganhart porta le borracce..capito?
Sono i corridori che esaltano i percorsi,non il contrario.
E i corridori forti vanno dove ci sono soldi e sponsor.
Per questo occorre fare prodotti "vendibili televisivamente" e non pipponi di 200km che guardiamo integralmente solo noi che preferiamo la bici alla figa.
ma questa non è una minitappapereiro2982 ha scritto: ↑lunedì 8 novembre 2021, 23:53 magari non si superano i 200km ma si fanno tapponi da 190
Tu credi che la popolarita' del Tour sia influenzata minimamente dai percorsi? Perche' secondo me proprio no. Loro continuano a accorciare le tappe per contenere i costi (come se ne avessero davvero bisogno...) e perche' le tappe corte piacciono piu' o meno a tutti gli addetti ai lavori (parlo dei ciclisti e soprattutto delle squadre, sono piu' facili da controllare e riducono il rischio crisi, con conseguente perdita di soldi improvvisa). Il fatto che funzioni o meno e' indimostrabile, perche' se c'e' un universo parallelo dove il Tour abbia allungato le tappe non lo possiamo vedere per fare un raffronto.il salbaneo ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 0:59 Ovviamente,quando dico che il format mini tappa funziona,(perché se perseverano evidentemente funziona)
Oddio, ricordiamo la polemica sulla partenza da Gerusalemme Ovest poi cambiata in semplice Gerusalemme...
Ma veramente, fino adesso sembra che Vegni - che secondo me in media ha tracciato dei bei Giri - abbia fatto di tutto per non farci rimpiangere troppo il pensionamento.
Ma infatti.Eshnar ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 8:15Tu credi che la popolarita' del Tour sia influenzata minimamente dai percorsi? Perche' secondo me proprio no. Loro continuano a accorciare le tappe per contenere i costi (come se ne avessero davvero bisogno...) e perche' le tappe corte piacciono piu' o meno a tutti gli addetti ai lavori (parlo dei ciclisti e soprattutto delle squadre, sono piu' facili da controllare e riducono il rischio crisi, con conseguente perdita di soldi improvvisa). Il fatto che funzioni o meno e' indimostrabile, perche' se c'e' un universo parallelo dove il Tour abbia allungato le tappe non lo possiamo vedere per fare un raffronto.il salbaneo ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 0:59 Ovviamente,quando dico che il format mini tappa funziona,(perché se perseverano evidentemente funziona)
Roba da matti!
Bah le tappe più viste dell'edizione 2021 sono state Zoncolan (205 km), Alpe Motta (164) e Sega di Ala (193), non mi sembra che ci sia una forte preferenza per le tappe corte. Due anni prima Monte Avena (194 km, per di più con le salite più dure all'inizio e quindi da seguire per molte ore) aveva fatto ascolti più alti di Courmayeur, che era nello stesso giorno della settimana ed era una tappa corta, tutta su e giù, da 131 km.il salbaneo ha scritto: ↑martedì 9 novembre 2021, 9:00 No no anzi... ribadisco che la differenza la fanno i corridori non i percorsi.
Si in teoria andrebbe pure convinto un altro top per creare il duello ma per due top i soldi non ci sono,mentretre/quattro milioni per il migliore in circolazione si possono trovare. Come i 4 milioni per froome che non era certo un bollito quando è venuto.
La partenza dall'estero diventa imprescindibile. (Tutto ciò non è che deve essere fatto ogni anno)
Che le mini tappe funzionino lo vedranno (suppongo io) dai dati dell'uditel..che poi è quello che interessa ad uno sponsor.
Il salbaneo ha fatto due anni in cui tutti i tapponi alpini del giro erano i suoi...peccato fosse drogato come un cavallo da tiro