nino58 ha scritto: ↑giovedì 18 maggio 2023, 8:32
Guardiola, dopo aver vinto con il Barcellona, ha provato con altre squadre a impostare il suo gioco, non riuscendo però ad imporsi in Champions.
Vedendo giocare questo City mi pare di rivedere il Barcellona (passaggi telecomandati) ma a velocità doppia.
La sua mano è inconfondibile.
P.S. Ogni volta che perde il Real è goduria pura.
Oggi la goduria te la devi far passare, perché contro questo Real, l'Inter aveva parecchie possibilità, poi ieri Ancelotti ci à messo anche del suo per perdere: con una squadra che deve difendere che fa? Leva il migliore distruttore di gioco avversario sia di testa che di piede: Antonio Rudiger e lascia libero di fare quel che vuole Bernardo Silva, perché Camavinga può ben giocare laterale sinistro, ma contro gente che non sa driblare (mi garba di più con una b) o è lenta, ma non è il caso del portoghese! Sul secondo colpo di testa di Haaland (il norvegese deve essere diverso dal danese nella pronuncia delle due aa, perché Erling sostiene che il suo cognome si pronuncia aaland, mentre Søren Kierkegaard è goord), c'era proprio il francese a contendere!
Dicevo della finale di Istanbul: laddove contro il City, in forma molto migliore nel dopo mondiale, ci sarà una probabilità su 5 di vincere, (proprio come nel Poker Texas hold 'em quando si incontrano due Assi vs due K), contro invece questo Real, che è parecchio "sulle ginocchia" ce la saremmo giocata più o meno alla pari, anzi ...
Modric, Cross, Benzema ieri parevano fantasmi, ma d'altra parte l'età è quella e a fine stagione specialmente non si può pretendere più di tanto, anche se nella partita di andata l'orgoglio e i due ragazzini terribili qualche speranza l'avevano data, prima che l'arbitro rimettesse le cose "a posto"!
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.
"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono."