Re: Isaac Del Toro
Inviato: domenica 14 settembre 2025, 20:36
va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Mediaticamente sì, tecnicamente no.Fiammingo ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 23:15Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
si stava discutendo del logorio fisico e del rischio di bruciare atleticamente un corridore 22enne con GIro e Vuelta, non dei vantaggi che potrebbe avere dai due percorsi.Fiammingo ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 23:15Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Mah, sei tu che parlavi di "Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta ". Comuqnue per fare pedina alternativa, sarai senz'altro come meno pressione psicologica, ma devi tenere comuqnue duro tutti i giorni, senno l' "alternativa" va subito a farsi benedire. Per me l'uae ha fato benissimo a giocarlo cosi, si è fatto una bella esperienza alle corse di un giorno. sperimentando diverse soluzioni tattiche, che facendo vuelta non avrebbe potuto fare. In ottica corsa a tappe, l'esperienza del giro è stata ottima, per quanto riguarda le corse in linea, questo settembre è stato a mio parere un ottimo investimento per le future classiche-mondiali che disputerà.herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 6:37si stava discutendo del logorio fisico e del rischio di bruciare atleticamente un corridore 22enne con GIro e Vuelta, non dei vantaggi che potrebbe avere dai due percorsi.Fiammingo ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 23:15Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53
va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
Che poi, parliamone di quanta fiducia gli avrebbe dato stare lì nei primissimi e fare da pedina alternativa, senza pressioni sul fare risultato, che potrebbe scardinare la resistenza di Vingegaard (in certe tappe ha faticato moltissimo) anche alla Vuelta, rispetto a vincere corse di importanza obiettivamente minore dove la concorrenza non è esattamente di primissimo livello. Si può discutere di questo, per carità, ma il punto era un altro...
beh, ma del toro alla vuelta non avrebbe fatto il cacciatore di tappe, ma al peggio sarebbe arrivato terzo in classifica. Con l'opportunità di mettere in mezzo vingegaard (un po' come ha fatto la bora nella tappa di Pellizzari) che a quel punto si sarebbe ritrovato in una situazione molto più spinosa.Fiammingo ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 23:15Secondo te la vuelta da battitore libero, poniamo quindi in caccia in 4-5 tappe, sarebbe sostanzialmente piu impattante positivamente sulla carriera di del toro rispetto al filotto italiano?herbie ha scritto: ↑domenica 14 settembre 2025, 22:53va be te lo dico io a 23 anni Gimondi ha fatto GIro e Tour. Da quell'anno ha iniziato una carriera di successi.
Ma come molti altri corridori ha iniziato da giovane a fare due GT all'anno senza per altro patire grandi conseguenze.
Tra 22 e 23 anni, quanto a maturità fisica e atletica la differenza è poca, sostanzialmente NIENTE.
Manco stessimo confrontando la caratteristiche fisiche di un 22enne con quelle di un 32 enne.
Tanto per essere precisi.
Per quanto riguarda la crescita di Del Toro tra fare Giro e Vuelta da battitore libero senza pressioni, e fare Giro, dieci o quindici classiche tra fine luglio e metà ottobre dove è obbligato a vincere o quasi salvo in quelle di ottobre, comunque obblgato ad attaccare sempre, se proprio devo dire la mia opinione il logorio fisico e mentale è maggiore nel secondo caso, visto anche che in Spagna di certo tapponi non ne vai a fare, se non forse uno.
io intendevo proprio quello che ha scritto luketaro con "battitore libero". Libero nel senso che ovviamente pur rimanendo in classifica, cosa per lui non difficile, non avrebbe avuto nessuna particolare pressione per il risultato, potendo muoversi da più lontano per metter in mezzo Vingegaard, molto più di quello hanno potuto fare Vine e , come prevedibile, Ayuso.
MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:30io intendevo proprio quello che ha scritto luketaro con "battitore libero". Libero nel senso che ovviamente pur rimanendo in classifica, cosa per lui non difficile, non avrebbe avuto nessuna particolare pressione per il risultato, potendo muoversi da più lontano per metter in mezzo Vingegaard, molto più di quello hanno potuto fare Vine e , come prevedibile, Ayuso.
Il "per quanto riguarda la crescita" riguardava il fatto che secondo Atlantic la crescita ne sarebbe stata irrimediabilmente condizionata o addirittura rovinata. Quindi ho scritto che, per quanto riguarda IL DANNO POSSIBILE (era comprensibilmente sottinteso, mi pare) alla sua crescita, a mio parere è stato più logorante fare quello che sta facendo rispetto al correre una Vuelta più "rilassato".
a questo punto mi pare indiscutibile abbia fatto un'ottima scelta. Non ricordo un altro vincere 4 gare consecutive in Italia (ma qualcuno con memoria migliore lo dirà).rododendro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:55 Ha vinto Larciano Toscana Peccioli Matteotti e probabilmente non ha ancora finito, ma davvero bisogna continuare ad insistere che era meglio andare alla Vuelta a fare il vice Almeida ?? Mi sembra un po' un punto preso, poi certo tutte le opinioni di erse son più che legittime anzi doverose però i risultati non paiono affatto malvagi...
Non sono consecutive perché è arrivato 31esimo al Pantani per essere precisi... Hirschi lo scorso anno vinse consecutivamente San Sebastian, Plouay, Larciano, Peccioli e Pantani. Non corse il Matteotti ma vinse anche la gara successiva in Italia (la Coppa Agostoni dopo il mondiale svizzero)Joannes Muller ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:21a questo punto mi pare indiscutibile abbia fatto un'ottima scelta. Non ricordo un altro vincere 4 gare consecutive in Italia (ma qualcuno con memoria migliore lo dirà).rododendro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:55 Ha vinto Larciano Toscana Peccioli Matteotti e probabilmente non ha ancora finito, ma davvero bisogna continuare ad insistere che era meglio andare alla Vuelta a fare il vice Almeida ?? Mi sembra un po' un punto preso, poi certo tutte le opinioni di erse son più che legittime anzi doverose però i risultati non paiono affatto malvagi...
Isaac del Toro: altro fenomeno ?
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:15MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:30io intendevo proprio quello che ha scritto luketaro con "battitore libero". Libero nel senso che ovviamente pur rimanendo in classifica, cosa per lui non difficile, non avrebbe avuto nessuna particolare pressione per il risultato, potendo muoversi da più lontano per metter in mezzo Vingegaard, molto più di quello hanno potuto fare Vine e , come prevedibile, Ayuso.
Il "per quanto riguarda la crescita" riguardava il fatto che secondo Atlantic la crescita ne sarebbe stata irrimediabilmente condizionata o addirittura rovinata. Quindi ho scritto che, per quanto riguarda IL DANNO POSSIBILE (era comprensibilmente sottinteso, mi pare) alla sua crescita, a mio parere è stato più logorante fare quello che sta facendo rispetto al correre una Vuelta più "rilassato".
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:15MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 11:30
io intendevo proprio quello che ha scritto luketaro con "battitore libero". Libero nel senso che ovviamente pur rimanendo in classifica, cosa per lui non difficile, non avrebbe avuto nessuna particolare pressione per il risultato, potendo muoversi da più lontano per metter in mezzo Vingegaard, molto più di quello hanno potuto fare Vine e , come prevedibile, Ayuso.
Il "per quanto riguarda la crescita" riguardava il fatto che secondo Atlantic la crescita ne sarebbe stata irrimediabilmente condizionata o addirittura rovinata. Quindi ho scritto che, per quanto riguarda IL DANNO POSSIBILE (era comprensibilmente sottinteso, mi pare) alla sua crescita, a mio parere è stato più logorante fare quello che sta facendo rispetto al correre una Vuelta più "rilassato".
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
può darsi, ma si è scoperto certo in questo mese come corridore da classiche...Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:15
MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
ma, insomma... lo scatto bruciante lo ricordo già dal Down Under, se corresse in un'altra squadra era la punta per le Ardenne già quest'anno.herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 16:41può darsi, ma si è scoperto certo in questo mese come corridore da classiche...Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
grazie millePomodori ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:27
Non sono consecutive perché è arrivato 31esimo al Pantani per essere precisi... Hirschi lo scorso anno vinse consecutivamente San Sebastian, Plouay, Larciano, Peccioli e Pantani. Non corse il Matteotti ma vinse anche la gara successiva in Italia (la Coppa Agostoni dopo il mondiale svizzero)
Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 12:15
MA alla fine io non ho capito cosa pensi tu, che non gli avrebbe fatto danno ok. Ma per lui (non per Vingegaard) meglio la vuelta nelle modalità che dici tu o il filotto italiano?
Io ripeto, ma sono opinioni, penso che il filotto italiano gli abbia dato una confidenza con la vittoria nelle corse in linea, con situazioni tattiche diverse, che la vuelta non gli avrebbe dato.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
Anche io la penso così.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
si, infatti non mi ha scritto il NON tra scoperto e certo.Maìno della Spinetta ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:28ma, insomma... lo scatto bruciante lo ricordo già dal Down Under, se corresse in un'altra squadra era la punta per le Ardenne già quest'anno.herbie ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 16:41può darsi, ma si è scoperto certo in questo mese come corridore da classiche...Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13
penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vuelta
assolutamente d'accordo.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
Non è formativo prepararsi per un secondo GT. Senza preparazione specifica, sarebbe stato molto incostante. Con la preparazione specifica, avrebbe lavorato troppo poco sulla potenza del motore.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vueltaluketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:04
Anchì'io leggendo "battitore libero" andrei a pensare ad un condotta come quella di Vine o Ayuso, non di uno che rimane in classifica.
Per la carriera di del Toro meglio un podio alla vuelta che 100 di queste vittorie minori. Fra 5 anni l'unica cosa che ci ricorderemo è che ha perso la S. Sebastian da Ciccone (unica corsa importante a cui ha partecipato).
Del Toro ha bisogno di lavorare assiduamente per migliorare la "potenza del motore"?StipemdioXTutti ha scritto: ↑martedì 16 settembre 2025, 23:01Non è formativo prepararsi per un secondo GT. Senza preparazione specifica, sarebbe stato molto incostante. Con la preparazione specifica, avrebbe lavorato troppo poco sulla potenza del motore.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13
penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vuelta
Leggendo questo commento sono a metà tra il "non riesco a capire cosa volesse veramente dire" ed il "per me il ciclismo e l'allenamento funziona in un'altra maniera di come è inteso nel messaggio".StipemdioXTutti ha scritto: ↑martedì 16 settembre 2025, 23:01Non è formativo prepararsi per un secondo GT. Senza preparazione specifica, sarebbe stato molto incostante. Con la preparazione specifica, avrebbe lavorato troppo poco sulla potenza del motore.luketaro ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 17:53Secondo me è molto più formativo misurarsi con vingegaard che raccogliere vittorie contro ciclisti di secondo piano.Fiammingo ha scritto: ↑lunedì 15 settembre 2025, 14:13
penso anche io che la maggior parte non intenda battitore libero come herbie, ma risolta ambiguità poco conta. Sull'atro punto che dici: non intendo come palamres se è meglio podio alla vuelta o corse italiane, concordo con te su quello, il podio vuelta molto maggiore. Ma io intendo come crescita professionale..se nei prossimi anni vincesse un paio di liegi, magari il seme è stato buttato in questo mese, non alla vuelta
Sì, assolutamente.herbie ha scritto: ↑mercoledì 17 settembre 2025, 13:25Del Toro ha bisogno di lavorare assiduamente per migliorare la "potenza del motore"?StipemdioXTutti ha scritto: ↑martedì 16 settembre 2025, 23:01Non è formativo prepararsi per un secondo GT. Senza preparazione specifica, sarebbe stato molto incostante. Con la preparazione specifica, avrebbe lavorato troppo poco sulla potenza del motore.![]()
Nel senso che secondo il tuo punto di vista il francesino "sta già arrivando" ?StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:38 Mi dà più fiducia il suo Mondiale, crono compresa, che quello di Seixas.
Nel senso che, rapportando all' atletica, quella di oggi sarebbe come una maratona, mi fa un po' storcere il naso vedere un 19enne andare forte in una maratona. In ottica maratona preferirei che andasse forte in un 5000, per poi allungare la gittata.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:48Nel senso che secondo il tuo punto di vista il francesino "sta già arrivando" ?StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:38 Mi dà più fiducia il suo Mondiale, crono compresa, che quello di Seixas.
Per me il suo problema è che ad oggi ha l'autonomia di ulissi.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Ma questi, se ci pensi, sono i dubbi che ci portiamo appresso in chiave futura circa le nuove generazioni. Un Seixas (o anche un Finn) che fanno i buchi in terra già ora li faranno anche a 32-33 anni (sempre se saranno ancora in gruppo)?StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 18:32Nel senso che, rapportando all' atletica, quella di oggi sarebbe come una maratona, mi fa un po' storcere il naso vedere un 19enne andare forte in una maratona. In ottica maratona preferirei che andasse forte in un 5000, per poi allungare la gittata.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:48Nel senso che secondo il tuo punto di vista il francesino "sta già arrivando" ?StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:38 Mi dà più fiducia il suo Mondiale, crono compresa, che quello di Seixas.
Ma è comprensibilissimo. Visto che l'hai citato, è chiaro che Diego sia arrivato al professionismo come quello che aveva vinto due mondiali consecutivi esattamente come Finn (lui però entrambi da juniores) e che sarebbe stato colui in grado di venire esattamente dopo la generazione dei Bartoli, Bettini, Di Luca, Rebellin, Casagrande e chi più ne ha più ne metta. Col tempo purtroppo abbiamo visto che, arrivati ad un certo punto della corsa, in determinati contesti non era in grado di essere competitivo per giocarsi il successo pesante (è capitato che anche al Giro d'Italia abbia vinto tappe lunghe anche più di 200 chilometri ma lì, appunto, il contesto era diverso).
Adesso che Ayuso è andato, credo che Isaac non avrà problemi a farsi un GT da capitano unico.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Antares, ma in un'altra squadra che cosa potrebbe vincere che non vince con la uae?Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 18:50.
Qui abbiamo un ragazzo che, potenzialmente, il salto di qualità anche nelle classiche ha tutte le carte in regola per poterlo fare ma purtroppo si trova nella squadra che più di qualunque altra gli tarpa le ali (per ovvi e prevedibilissimi motivi) nelle ambizioni personali. Starà quindi a lui decidere se accontentarsi delle briciole che Tadej gli lascerà (con l'ulteriore pressione di dover essere lui a vincere in sua eventuale assenza) o se decidere di cambiare aria e fare il capitano altrove.
Che poi Pogacar ha già in bacheca 3 Liegi e 4 Lombardia (e tra 2 settimane vediamo se diventano 5).StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:29Antares, ma in un'altra squadra che cosa potrebbe vincere che non vince con la uae?Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 18:50.
Qui abbiamo un ragazzo che, potenzialmente, il salto di qualità anche nelle classiche ha tutte le carte in regola per poterlo fare ma purtroppo si trova nella squadra che più di qualunque altra gli tarpa le ali (per ovvi e prevedibilissimi motivi) nelle ambizioni personali. Starà quindi a lui decidere se accontentarsi delle briciole che Tadej gli lascerà (con l'ulteriore pressione di dover essere lui a vincere in sua eventuale assenza) o se decidere di cambiare aria e fare il capitano altrove.
La presenza di Pogacar è un problema più per gli avversari che per i compagni di squadra. Il rischio di fare un GT da gregario secondo me ancora non lo corre, per lo meno sul programma iniziale. Secondo me si spartiranno i tre GT Almeida, Pogacar e Del Toro, come capitani in partenza. Lui essendo così giovane non gli faranno fare il secondo GT. Invece per le classiche quali potrebbe vincere fuori dalla sua squadra? Pogacar corre tutte quelle più importanti, stando nella uae lui e Narvaez potrebbero pianificarsi le corse di un giorno e le piccole forze a tappe da vincere conoscendo il programma dello sloveno. Altrove non lo puoi fare, o perlomeno non lo puoi pianificare troppo tempo prima.
Però il discorso che ti faccio è: se Tadej fa ogni anno Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia, in che occasione Del Toro potrà correrle con lecite ambizioni di risultato? Come ti dicevo, bene che andrà potrà succedere che in UAE facciano doppietta, nel caso Isaac venisse completamente sgravato da compiti di gregariato e lasciato libero magari di scattare e staccare gli altri una volta che l'assolo di Tadej fosse pienamente messo in cassaforte. Però fare secondo significa fare secondo, non significa vincere. Chiaro che, come sostieni, non è detto che andando in un'altra squadra le sue prestazioni ne beneficerebbero (basti confrontare le prestazioni di quest'anno di Hirschi con quelle degli anni precedenti).StipemdioXTutti ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:29Antares, ma in un'altra squadra che cosa potrebbe vincere che non vince con la uae?Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 18:50.
Qui abbiamo un ragazzo che, potenzialmente, il salto di qualità anche nelle classiche ha tutte le carte in regola per poterlo fare ma purtroppo si trova nella squadra che più di qualunque altra gli tarpa le ali (per ovvi e prevedibilissimi motivi) nelle ambizioni personali. Starà quindi a lui decidere se accontentarsi delle briciole che Tadej gli lascerà (con l'ulteriore pressione di dover essere lui a vincere in sua eventuale assenza) o se decidere di cambiare aria e fare il capitano altrove.
La presenza di Pogacar è un problema più per gli avversari che per i compagni di squadra. Il rischio di fare un GT da gregario secondo me ancora non lo corre, per lo meno sul programma iniziale. Secondo me si spartiranno i tre GT Almeida, Pogacar e Del Toro, come capitani in partenza. Lui essendo così giovane non gli faranno fare il secondo GT. Invece per le classiche quali potrebbe vincere fuori dalla sua squadra? Pogacar corre tutte quelle più importanti, stando nella uae lui e Narvaez potrebbero pianificarsi le corse di un giorno e le piccole forze a tappe da vincere conoscendo il programma dello sloveno. Altrove non lo puoi fare, o perlomeno non lo puoi pianificare troppo tempo prima.
Cedere di schianto su questo percorso, dopo più di 200km, significa andare incontro al ritiro o finire nelle ultimissime posizioni.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:36 Tutta questa premessa in cui al solito qualcuno parte per la tangente costruendosi il suo solito castello di sabbia solo per cercare la solita polemica dettata ovviamente da propri rancori passati, non c'entra assolutamente nulla con la mia considerazione.
A quell'età ci sta assolutamente farsi prendere dalla foga del momento, capire meno i propri limiti.
Il problema è l'aver ceduto di schianto dopo che qualche secondo prima era ancora li che collaborava.
Uno che è alla canna del gas prima di cedere di schianto casomai si limita a starsene a ruota cominciando a diminuire i cambi.
Invece la condotta di Del Toro sembra proprio essere stata quella di uno che ha deciso di aiutare Pogacar anche quando ormai non ne aveva più, ergo, ha agito come un gregario.
E anche qui, all'interno di un mondiale cose già viste in passato anche recentissimo, anzi anche di molto peggio, tipo compagni della stessa nazionale che si correvano contro causa dissapori storici tra i propri team di appartenenza.
Si allora riallacciandomi ad altra questione sempre per il discorso che basterebbe guardare le corse si potrebbe anche dire che basterebbe guardare le corse per capire che quando Pogacar parte lo fa per vincere senza nessun secondo fine, a maggior ragione quando lo fa dalla testa della corsa.lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:00Cedere di schianto su questo percorso, dopo più di 200km, significa andare incontro al ritiro o finire nelle ultimissime posizioni.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:36 Tutta questa premessa in cui al solito qualcuno parte per la tangente costruendosi il suo solito castello di sabbia solo per cercare la solita polemica dettata ovviamente da propri rancori passati, non c'entra assolutamente nulla con la mia considerazione.
A quell'età ci sta assolutamente farsi prendere dalla foga del momento, capire meno i propri limiti.
Il problema è l'aver ceduto di schianto dopo che qualche secondo prima era ancora li che collaborava.
Uno che è alla canna del gas prima di cedere di schianto casomai si limita a starsene a ruota cominciando a diminuire i cambi.
Invece la condotta di Del Toro sembra proprio essere stata quella di uno che ha deciso di aiutare Pogacar anche quando ormai non ne aveva più, ergo, ha agito come un gregario.
E anche qui, all'interno di un mondiale cose già viste in passato anche recentissimo, anzi anche di molto peggio, tipo compagni della stessa nazionale che si correvano contro causa dissapori storici tra i propri team di appartenenza.
Del Toro è arrivato settimo, alla fine.
C'è una certa differenza.
Ma basta guardare le corse, per capire i limiti che Isaac ha ancora alla distanza, purtroppo.
Ed era un timore che avevo espresso in tempi non sospetti.
Quest'anno è finito a gambe all'aria o quasi 3 volte (tralascio la figuraccia del Finestre):
- oggi dopo 200 km
- a San Sebastian dopo 210 km
- al Giro a San Valentino, allo scoccare dei 200 km e dopo salite in serie.
Queste sono le evidenze.
Poi pensare che abbia volutamente fatto da gregario a Pogacar, quando hai la possibilità di prenderti una medaglia, è una visione personale che puoi tranquillamente avere, ma la storico di Del Toro in questo dice altro, ovvero che è uno che di regali non ne fa a nessuno e ha questo problema di perdita di efficacia dopo una certa distanza.
Di conseguenza il castello di sabbia è più probabile che sia costruito su questa fantasiosa ricostruzione del gregariato non richiesto.
Per me poi, puoi nominarmi pure, da parte mia non porto rancore, mi spiace che lo pensi.
Semplicemente penso sia meglio puntualizzare, perché se no sembra che ad ogni mondiale Pogacar trovi qualcuno che lo aiuti quando dovrebbe corrergli contro.
Guarda te lo chiedo senza nessuna vena polemica.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:12Si allora riallacciandomi ad altra questione sempre per il discorso che basterebbe guardare le corse si potrebbe anche dire che basterebbe guardare le corse per capire che quando Pogacar parte lo fa per vincere senza nessun secondo fine, a maggior ragione quando lo fa dalla testa della corsa.lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:00Cedere di schianto su questo percorso, dopo più di 200km, significa andare incontro al ritiro o finire nelle ultimissime posizioni.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 19:36 Tutta questa premessa in cui al solito qualcuno parte per la tangente costruendosi il suo solito castello di sabbia solo per cercare la solita polemica dettata ovviamente da propri rancori passati, non c'entra assolutamente nulla con la mia considerazione.
A quell'età ci sta assolutamente farsi prendere dalla foga del momento, capire meno i propri limiti.
Il problema è l'aver ceduto di schianto dopo che qualche secondo prima era ancora li che collaborava.
Uno che è alla canna del gas prima di cedere di schianto casomai si limita a starsene a ruota cominciando a diminuire i cambi.
Invece la condotta di Del Toro sembra proprio essere stata quella di uno che ha deciso di aiutare Pogacar anche quando ormai non ne aveva più, ergo, ha agito come un gregario.
E anche qui, all'interno di un mondiale cose già viste in passato anche recentissimo, anzi anche di molto peggio, tipo compagni della stessa nazionale che si correvano contro causa dissapori storici tra i propri team di appartenenza.
Del Toro è arrivato settimo, alla fine.
C'è una certa differenza.
Ma basta guardare le corse, per capire i limiti che Isaac ha ancora alla distanza, purtroppo.
Ed era un timore che avevo espresso in tempi non sospetti.
Quest'anno è finito a gambe all'aria o quasi 3 volte (tralascio la figuraccia del Finestre):
- oggi dopo 200 km
- a San Sebastian dopo 210 km
- al Giro a San Valentino, allo scoccare dei 200 km e dopo salite in serie.
Queste sono le evidenze.
Poi pensare che abbia volutamente fatto da gregario a Pogacar, quando hai la possibilità di prenderti una medaglia, è una visione personale che puoi tranquillamente avere, ma la storico di Del Toro in questo dice altro, ovvero che è uno che di regali non ne fa a nessuno e ha questo problema di perdita di efficacia dopo una certa distanza.
Di conseguenza il castello di sabbia è più probabile che sia costruito su questa fantasiosa ricostruzione del gregariato non richiesto.
Per me poi, puoi nominarmi pure, da parte mia non porto rancore, mi spiace che lo pensi.
Semplicemente penso sia meglio puntualizzare, perché se no sembra che ad ogni mondiale Pogacar trovi qualcuno che lo aiuti quando dovrebbe corrergli contro.
Quindi non capisco questa cose nell'analizzare le varie cose coi due pesi e le due misure.
Il suo cedere di schianto parte dal presupposto che se fino a quel frangente dove ha perso le ruote di Pogacar ha continuato a collaborare vuol dire che quantomeno ne aveva ancora per tenere il passo degli inseguitori, invece lui da quel momento si è fatto sfilare, dando l'impressione di aver dato tutto per dare manforte alla fuga anche a costo di compromettere maggiormente l'economia del risultato finale, proprio un modus operandi da gregario.
Io non ho scritto che ha mollato di punto in bianco per scelta facendosi sfilare anche dagli inseguitori ma che si è bruciato consapevolmente per collaborare con Pogacar, quando in una situazione normale uno che ha ormai la spia della riserva accesa come appunto gli è successo in quel frangente anziché continuare a collaborare si limita a stare a ruota proprio per salvaguardare eventuali energie da usufruirne dopo quantomeno per cercare di tenere testa al gruppetto inseguitore e puntare ad una medaglia.lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:50Guarda te lo chiedo senza nessuna vena polemica.Pantani the best ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:12Si allora riallacciandomi ad altra questione sempre per il discorso che basterebbe guardare le corse si potrebbe anche dire che basterebbe guardare le corse per capire che quando Pogacar parte lo fa per vincere senza nessun secondo fine, a maggior ragione quando lo fa dalla testa della corsa.lucks83 ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 20:00
Cedere di schianto su questo percorso, dopo più di 200km, significa andare incontro al ritiro o finire nelle ultimissime posizioni.
Del Toro è arrivato settimo, alla fine.
C'è una certa differenza.
Ma basta guardare le corse, per capire i limiti che Isaac ha ancora alla distanza, purtroppo.
Ed era un timore che avevo espresso in tempi non sospetti.
Quest'anno è finito a gambe all'aria o quasi 3 volte (tralascio la figuraccia del Finestre):
- oggi dopo 200 km
- a San Sebastian dopo 210 km
- al Giro a San Valentino, allo scoccare dei 200 km e dopo salite in serie.
Queste sono le evidenze.
Poi pensare che abbia volutamente fatto da gregario a Pogacar, quando hai la possibilità di prenderti una medaglia, è una visione personale che puoi tranquillamente avere, ma la storico di Del Toro in questo dice altro, ovvero che è uno che di regali non ne fa a nessuno e ha questo problema di perdita di efficacia dopo una certa distanza.
Di conseguenza il castello di sabbia è più probabile che sia costruito su questa fantasiosa ricostruzione del gregariato non richiesto.
Per me poi, puoi nominarmi pure, da parte mia non porto rancore, mi spiace che lo pensi.
Semplicemente penso sia meglio puntualizzare, perché se no sembra che ad ogni mondiale Pogacar trovi qualcuno che lo aiuti quando dovrebbe corrergli contro.
Quindi non capisco questa cose nell'analizzare le varie cose coi due pesi e le due misure.
Il suo cedere di schianto parte dal presupposto che se fino a quel frangente dove ha perso le ruote di Pogacar ha continuato a collaborare vuol dire che quantomeno ne aveva ancora per tenere il passo degli inseguitori, invece lui da quel momento si è fatto sfilare, dando l'impressione di aver dato tutto per dare manforte alla fuga anche a costo di compromettere maggiormente l'economia del risultato finale, proprio un modus operandi da gregario.
Perché forse non capisco o non ho visto abbastanza corse ciclistiche in vita mia.
Mi puoi spiegare perché un ragazzo 21 enne, che ha la possibilità di portare a casa un'importante medaglia per sé stesso e il suo paese (che di medaglie ai mondiali non ne ha mai viste), anche ammesso per assurdo che abbia voluto aiutare il suo capitano nella vita di tutti i giorni, una volta finito il lavoro di "gregariato oscuro" , abbia deciso di punto in bianco di mollare del tutto, compromettendo le sue chance di podio in modo definitivo.
Quando sarebbe bastato, una volta staccatosi da Pogacar, restare in scia al gruppetto Remco Pidcock Healy Skjelmose, facendo il vagone a rimorchio e risparmiando forze per il finale.
Io sono molto più propenso a credere in quello che vedo, e quello che vedo in televisione è un Del Toro che, arrivato alla cifra dei 200 km, va in difficoltà.
Ogni volta è stato cosi.
Io spero sia solo una questione di gioventù e di motore ancora da portare al limite, e non una sua caratteristica intrinseca alla Ulissi.
Ma pensare che abbia scelto di immolarsi per Tadej, questo no, penso sia davvero molto complicato da accettare.
Anche perché a San Sebastian ha fatto esattamente la stessa cosa: ha messo alla frusta tutti e tutto sulla penultima salita, pure un Ciccone in forma strepitosa ha faticato a tenerlo sul falsopiano dopo lo scollinamento.
Dopodiché si è spento all'improvviso sull'ultima salita.
Ma lì a chi aveva deciso di fare da gregario?
Il problema nel breve non credo si ponga, certo che nel medio periodo questa poca tenuta possa tramutarsi in un problema, ma intanto mi sa che per un po' di anni Torito resta li e punterà le corse dove Tadej non ci sarà, apprezzabile il coraggio a questi mondiali.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
io penso semplicemente che oggi chiunque avesse seguito Pogacar in una corsa con così tanto dislivello complessivo, esattamente come è successo a Zurigo, sarebbe saltato come Del Toro. Poi, se invece i di rispondergli vai del tuo passo e cerchi di tenerlo a distanza, collaborando, cambia tutto.brunello ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 22:20Il problema nel breve non credo si ponga, certo che nel medio periodo questa poca tenuta possa tramutarsi in un problema, ma intanto mi sa che per un po' di anni Torito resta li e punterà le corse dove Tadej non ci sarà, apprezzabile il coraggio a questi mondiali.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
Ci sta come chiave di lettura, però anche a San Sebastian si è spento alla lunga.herbie ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 22:53io penso semplicemente che oggi chiunque avesse seguito Pogacar in una corsa con così tanto dislivello complessivo, esattamente come è successo a Zurigo, sarebbe saltato come Del Toro. Poi, se invece i di rispondergli vai del tuo passo e cerchi di tenerlo a distanza, collaborando, cambia tutto.brunello ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 22:20Il problema nel breve non credo si ponga, certo che nel medio periodo questa poca tenuta possa tramutarsi in un problema, ma intanto mi sa che per un po' di anni Torito resta li e punterà le corse dove Tadej non ci sarà, apprezzabile il coraggio a questi mondiali.Antares ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 17:47 Mah, credete veramente che a Del Toro facesse schifo la possibilità di prendersi un argento o, mal che fosse andata, un bronzo per il tipo di gara che stava venendo fuori?
Al di là del fatto che Tadej sia indiscutibilmente superiore ma in certi contesti gli manca ancora il fondo per poter arrivare concretamente a giocarsi la vittoria o per lo meno il podio. Nelle classiche italiane ha fatto quello che ha voluto perché praticamente nessuno aveva una gamba tale per contrastarlo ma qui che si scontrava con gente che oltre a numerose vittorie vantava anche podi e top ten nelle principali classiche, osare più del dovuto poteva essere pagato a caro prezzo (e alla fine è pure positivo che sia così, trattandosi di un ragazzo ancora parecchio giovane). Tadej si è visto chiaramente che lo volesse tenere con lui non solo per trarne vantaggio ma anche per dargli morale e spingerlo a dare il massimo per provare ad ottenere un podio ma una volta alzata bandiera bianca io credevo che non sarebbe arrivato nemmeno nei dieci. Ha portato a casa comunque il piazzamento perché dietro alla fine era una corsa tra atleti ridotti a degli stracci ma io non credo in nessun modo che lui abbia totalmente gareggiato col pensiero di favorire Pogacar.
Poi, come già avevo detto, per lui si pone una problematica neanche da poco ma necessaria, se vuol continuare a far parte di quel contesto: fino a che Tadej deciderà di puntare a determinate corse, lui dovrà mettersi a sua disposizione. Magari assieme a lui potrebbero fare doppietta con lo sloveno sempre al primo posto ma se correranno assieme Isaac sarà sempre il numero due e questo naturalmente lo potrebbe privare della possibilità di mettere in saccoccia classiche che sarebbero assolutamente alla sua portata. Ovvio che anche il cominciare a poter correre da leader una volta superati i fatidici 200 chilometri cambierebbe le carte in tavola. Un conto è finirsi con le tirate e poi andare secondo il passo che il fisico permette, un conto è essere lì con la possibilità di finalizzare in prima persona. Più che altro Tadej potrebbe decidere di rinunciare ad una corsa come il Fiandre nei prossimi anni ma una Liegi e un Lombardia come si può pensare che possa saltarle, specie se volesse ulteriormente andare a caccia di record?
Al che due sono le opzioni: o abbozzi e accetti la situazione, con la possibilità di correre almeno un grande giro con i gradi di capitano oppure fai come Ayuso e decidi di cambiare aria per giocare pienamente le tue carte.
certo, sono assolutamente d'accordo.massiminozippy ha scritto: ↑domenica 28 settembre 2025, 23:10 Prima di correre da capitano gare come Liegi e Lombardia "per farsi le ossa", oppure cambiare squadra per essere capitano unico, Del Toro deve mangiarne di pastasciutta. Il pedigree oltre i 200km può tranquillamente iniziare a farselo correndo da capitano corse come la Strade Bianche, Brabante, Amstel, Freccia, San Sebastian, Plouay, Canadesi, Emilia, etc. - ce ne sono di oltre i 200km tra queste, e Tadej ne corre nella migliore delle ipotesi circa la meta'.