Re: Fabio Aru 2020
Inviato: lunedì 7 settembre 2020, 14:54
Nessuno rimarrà con Pogacar, se vince il Tour o sale sul podio fa un numero non da poco
Nessuno rimarrà con Pogacar, se vince il Tour o sale sul podio fa un numero non da poco
Poco seri che vadano a podio in 2 GT nello stesso anno pare difficile trovarne, ma anche se ci fossero sconsiderati i team che li ingaggiassero, a maggior ragione se concedessero anche totale autonomia nella preparazione.
Per me è più a rischio domani nel vento (se ci sarà) che in salitaOro&Argento ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 14:54Nessuno rimarrà con Pogacar, se vince il Tour o sale sul podio fa un numero non da poco
Per me lui e Quintana sono i due che si possono salvare anche senza squadre in quelle frazioni di corsaWalter_White ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 15:04Per me è più a rischio domani nel vento (se ci sarà) che in salitaOro&Argento ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 14:54Nessuno rimarrà con Pogacar, se vince il Tour o sale sul podio fa un numero non da poco
Beh, ma di Goetze si sa qual'è il problema, la miopatia.NibalAru ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 11:56 Fabié, non so cosa ti sia accaduto in questi ultimi anni e credo che probabilmente non lo sai bene nemmeno tu. Però forza, riprenditi, qualsiasi cosa deciderai per il futuro va bene uguale se fatta con la consapevolezza di chi ha sempre dato tutto sulla bici e si è sempre comportato da professionista esemplare.
A proposito di calcio, riallacciandomi al post di Visconti, la parabola di Aru mi ricorda un po quella del calciatore tedesco Gotze. Professionisti esemplari, talenti indiscutibili, ma a cui ad un certo punto si è spenta all'improvviso la luce. Purtroppo nella vita capita anche questo.
Beh un'occlusione dell'arteria iliaca non è robetta.Cthulhu ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 15:14Beh, ma di Goetze si sa qual'è il problema, la miopatia.NibalAru ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 11:56
A proposito di calcio, riallacciandomi al post di Visconti, la parabola di Aru mi ricorda un po quella del calciatore tedesco Gotze. Professionisti esemplari, talenti indiscutibili, ma a cui ad un certo punto si è spenta all'improvviso la luce. Purtroppo nella vita capita anche questo.
La differenza sta nel fatto che di Goetze si sa precisamente quale sia il problema, di Aru ancora no bene (c'è chi dice una cosa, chi un'altra), ma il problema comunque esiste. Alla fine quello che è evidente in tutti e due i casi è che difficilmente rivedremo i campioni che furono un tempo, anche se loro hanno fatto di tutto per tornare quelli di un tempo sottoponendosi ad operazioni, allenamenti massacranti, diete particolari, ecc. ecc. Purtroppo in casi come questi non te la puoi prendere con nessuno, se non con la sfortuna, e purtroppo fa parte della vita.Cthulhu ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 15:14Beh, ma di Goetze si sa qual'è il problema, la miopatia.NibalAru ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 11:56 Fabié, non so cosa ti sia accaduto in questi ultimi anni e credo che probabilmente non lo sai bene nemmeno tu. Però forza, riprenditi, qualsiasi cosa deciderai per il futuro va bene uguale se fatta con la consapevolezza di chi ha sempre dato tutto sulla bici e si è sempre comportato da professionista esemplare.
A proposito di calcio, riallacciandomi al post di Visconti, la parabola di Aru mi ricorda un po quella del calciatore tedesco Gotze. Professionisti esemplari, talenti indiscutibili, ma a cui ad un certo punto si è spenta all'improvviso la luce. Purtroppo nella vita capita anche questo.
Distrutto???ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 11:00 Poi su Saronni alla Lampre ci sarebbe molto da dire, visto che di fatto ha distrutto l'ultima grande squadra italiana. Gli inspiegabili rinnovi a ciclisti ormai cotti, le scelte quasi tutte sfortunate (persino il campione del mondo Rui Costa non è tornato nemmeno a essere il parente di quello degli ultimi anni in Movistar).
Comunque un grosso azzardo, da parte del team, viste le ultime annate.
Oltre la mera questione economica ciò che distrusse la lampre fu sicuramente l'alto tasso di giovani iinadempienti, buoni talenti neo pro mai divenuti veri corridori.Winter ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 19:16Distrutto???ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 11:00 Poi su Saronni alla Lampre ci sarebbe molto da dire, visto che di fatto ha distrutto l'ultima grande squadra italiana. Gli inspiegabili rinnovi a ciclisti ormai cotti, le scelte quasi tutte sfortunate (persino il campione del mondo Rui Costa non è tornato nemmeno a essere il parente di quello degli ultimi anni in Movistar).
Ma era il più piccolo budget del wt
Cosa poteva fare?
Già era un miracolo starci
Beh è passato dal nulla dell'era Garmin e lampre(trslasciamo la vittoria alla Vuelta in maglia Uae) al quinto posto alla Sanremo e alle tante vittorie in casacca Bahrain.
zurlo almeno con alterne fortuna continua a correre, kump bene o male anche se in corse di secondo piano un paio di vittorie le ha fatte in maglia lampre, pibernik sta continuando una onesta carriera da gregario, ma ubeto ingaggiato a 37 anni o dodi, grazito, koshevoy scomparsi dai radar, furono pacchi confezionati ..... altro caso quelllo di mario faria da costa..... lì secondo me fu compreso nel pacco regalo a seguito di alberto rui costa vuoi il campione del mondo prendi pure il fratello bolso...... (un po come nella bora il juray sagan che si mantiene il diritto a correre vincendo pre concessione del fratello il campionato slovacco)Leonardo Civitella ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 20:33Oltre la mera questione economica ciò che distrusse la lampre fu sicuramente l'alto tasso di giovani iinadempienti, buoni talenti neo pro mai divenuti veri corridori.Winter ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 19:16Distrutto???ciclistapazzo ha scritto: ↑lunedì 7 settembre 2020, 11:00 Poi su Saronni alla Lampre ci sarebbe molto da dire, visto che di fatto ha distrutto l'ultima grande squadra italiana. Gli inspiegabili rinnovi a ciclisti ormai cotti, le scelte quasi tutte sfortunate (persino il campione del mondo Rui Costa non è tornato nemmeno a essere il parente di quello degli ultimi anni in Movistar).
Ma era il più piccolo budget del wt
Cosa poteva fare?
Già era un miracolo starci
Zurlo(seppur avesse corso in precedenza con l'americana Uhc), Dodi, Graziato, Koshevoy sono dei perfetti esempi ai quali mi auguro non si aggiungano Petilli e Ravasi.
E voglio tralasciare tutti quei corridori esplosi successivamente in altre team tra i quali Cattaneo, Wackermann e soprattutto Mohoric(seppur avesse già corso con Vaughters, ma li tralasciamo il discorso)
Non ho nomimato i vari Ubeto, Pibernik, Mario Rui Costa e Kump(campione all'est ma mero miesterante dove davvero il ciclismo conta)
Saluti,Leonardo
sull'Androni vero, ma c'è da dire che Savio ha creato una rete di talent scout, procuratori, famiglie di supporto in Italia, che in pochi possono vantare, un po' come Atalanta o Torino nel calcio. Ci vuole talento, investire energie umane, e tanto tempo per raggiungere strutture del genere dove fondamentalmente la gratuità (lo spirito di gratuità, poi ci sono di sicuro dei tornaconti economici. ma come sforzo iniziale intendo) fa la differenza.ciclistapazzo ha scritto: ↑martedì 8 settembre 2020, 8:39 La lampre di allora mi ricorda in parte la NTT, i giovani li sbagliava ripetutamente e i pochi big che poteva prendere rendevano sempre meno di prima. Il rinnovo a corridori ormai finiti, acquisti come Horner 41enne.. Poi le colpe non sono tutte di Saronni, una scelta come Mentjies non fu sua e non arrivò certo per due noccioline. Ma non si può non ammettere che pur con un piccolo bilancio come quello della Lampre si potesse fare meglio. Ha lanciato più talenti la Androni in questo 4 anni che la Lampre negli ultimi 4 anni di vita.
mi sa che sei rimasto a Vatta e agli anni 70Maìno della Spinetta ha scritto: ↑martedì 8 settembre 2020, 13:56sull'Androni vero, ma c'è da dire che Savio ha creato una rete di talent scout, procuratori, famiglie di supporto in Italia, che in pochi possono vantare, un po' come Atalanta o Torino nel calcio. Ci vuole talento, investire energie umane, e tanto tempo per raggiungere strutture del genere dove fondamentalmente la gratuità (lo spirito di gratuità, poi ci sono di sicuro dei tornaconti economici. ma come sforzo iniziale intendo) fa la differenza.ciclistapazzo ha scritto: ↑martedì 8 settembre 2020, 8:39 La lampre di allora mi ricorda in parte la NTT, i giovani li sbagliava ripetutamente e i pochi big che poteva prendere rendevano sempre meno di prima. Il rinnovo a corridori ormai finiti, acquisti come Horner 41enne.. Poi le colpe non sono tutte di Saronni, una scelta come Mentjies non fu sua e non arrivò certo per due noccioline. Ma non si può non ammettere che pur con un piccolo bilancio come quello della Lampre si potesse fare meglio. Ha lanciato più talenti la Androni in questo 4 anni che la Lampre negli ultimi 4 anni di vita.
Scognamiglio. Se fosse vero, so che mi sto facendo un film, secondo me è stato Vincenzo a prendere la situazione in mano, conscio anche del fatto che Fabio èl'unico della generazione 90/95 che possa fare bene nei GT. D'altronde ricordiamoci che Ivan è testimonial Segafredo. Sarebbe un anno in Kometa per vedere se lo riescono a recuperare con una gestione familiare per poi riprovare in Trek. È un film ma sarebbe l'unica soluzione logica, anche perchè, secondo me una Israel o una Delko, piuttosto che un Arkea sarebbero pronte a fargli un contrattino. È pur sempre uno che ha vinto un Vuelta e fatto 2 podi nei Giri.
Però la Kometa ad oggi è una Continental, quindi vuol dire che ha 4 soldi.Mario Rossi ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 10:39 Se fosse vero, so che mi sto facendo un film, secondo me è stato Vincenzo a prendere la situazione in mano, conscio anche del fatto che Fabio èl'unico della generazione 90/95 che possa fare bene nei GT. D'altronde ricordiamoci che Ivan è testimonial Segafredo. Sarebbe un anno in Kometa per vedere se lo riescono a recuperare con una gestione familiare per poi riprovare in Trek. È un film ma sarebbe l'unica soluzione logica, anche perchè, secondo me una Israel o una Delko, piuttosto che un Arkea sarebbero pronte a fargli un contrattino. È pur sempre uno che ha vinto un Vuelta e fatto 2 podi nei Giri.
Se ricordo bene dovrebbe passare a Professional il prossimo anno.cassius ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 10:48Però la Kometa ad oggi è una Continental, quindi vuol dire che ha 4 soldi.Mario Rossi ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 10:39 Se fosse vero, so che mi sto facendo un film, secondo me è stato Vincenzo a prendere la situazione in mano, conscio anche del fatto che Fabio èl'unico della generazione 90/95 che possa fare bene nei GT. D'altronde ricordiamoci che Ivan è testimonial Segafredo. Sarebbe un anno in Kometa per vedere se lo riescono a recuperare con una gestione familiare per poi riprovare in Trek. È un film ma sarebbe l'unica soluzione logica, anche perchè, secondo me una Israel o una Delko, piuttosto che un Arkea sarebbero pronte a fargli un contrattino. È pur sempre uno che ha vinto un Vuelta e fatto 2 podi nei Giri.
Riesce a fare il salto alla Professional?
Riesce a trovare anche qualche altro corridore di valore?
Perchè anche RCS non può fare scelte di puro "sovranismo ciclistico".
E forse a quel punto meglio una Israel, Delko, ecc.
La Kometa farà il salto tra le professional puntando direttamente ad un invito al Giro. Il main sponsor sarà Eolo, che è già partner delle corse RCS. Considerando che in questi anni Basso e Contador hanno fatto le cose in modo serio e responsabile, non mi viene difficile credere che metteranno su una squadra competitiva.cassius ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 10:48Però la Kometa ad oggi è una Continental, quindi vuol dire che ha 4 soldi.Mario Rossi ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 10:39 Se fosse vero, so che mi sto facendo un film, secondo me è stato Vincenzo a prendere la situazione in mano, conscio anche del fatto che Fabio èl'unico della generazione 90/95 che possa fare bene nei GT. D'altronde ricordiamoci che Ivan è testimonial Segafredo. Sarebbe un anno in Kometa per vedere se lo riescono a recuperare con una gestione familiare per poi riprovare in Trek. È un film ma sarebbe l'unica soluzione logica, anche perchè, secondo me una Israel o una Delko, piuttosto che un Arkea sarebbero pronte a fargli un contrattino. È pur sempre uno che ha vinto un Vuelta e fatto 2 podi nei Giri.
Riesce a fare il salto alla Professional?
Riesce a trovare anche qualche altro corridore di valore?
Perchè anche RCS non può fare scelte di puro "sovranismo ciclistico".
E forse a quel punto meglio una Israel, Delko, ecc.
Gli sponsor sono fondamentali, si sa.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 11:04La Kometa farà il salto tra le professional puntando direttamente ad un invito al Giro. Il main sponsor sarà Eolo, che è già partner delle corse RCS. Considerando che in questi anni Basso e Contador hanno fatto le cose in modo serio e responsabile, non mi viene difficile credere che metteranno su una squadra competitiva.cassius ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 10:48Però la Kometa ad oggi è una Continental, quindi vuol dire che ha 4 soldi.Mario Rossi ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 10:39 Se fosse vero, so che mi sto facendo un film, secondo me è stato Vincenzo a prendere la situazione in mano, conscio anche del fatto che Fabio èl'unico della generazione 90/95 che possa fare bene nei GT. D'altronde ricordiamoci che Ivan è testimonial Segafredo. Sarebbe un anno in Kometa per vedere se lo riescono a recuperare con una gestione familiare per poi riprovare in Trek. È un film ma sarebbe l'unica soluzione logica, anche perchè, secondo me una Israel o una Delko, piuttosto che un Arkea sarebbero pronte a fargli un contrattino. È pur sempre uno che ha vinto un Vuelta e fatto 2 podi nei Giri.
Riesce a fare il salto alla Professional?
Riesce a trovare anche qualche altro corridore di valore?
Perchè anche RCS non può fare scelte di puro "sovranismo ciclistico".
E forse a quel punto meglio una Israel, Delko, ecc.
http://www.cicloweb.it/2020/08/26/eolo- ... -italiana/
Oddio,sono andato a vedere i partecipanti di quelle Vueltas e non erano poi così male
Kwaremont ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 11:35Gli sponsor sono fondamentali, si sa.Tranchée d'Arenberg ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 11:04La Kometa farà il salto tra le professional puntando direttamente ad un invito al Giro. Il main sponsor sarà Eolo, che è già partner delle corse RCS. Considerando che in questi anni Basso e Contador hanno fatto le cose in modo serio e responsabile, non mi viene difficile credere che metteranno su una squadra competitiva.cassius ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 10:48
Però la Kometa ad oggi è una Continental, quindi vuol dire che ha 4 soldi.
Riesce a fare il salto alla Professional?
Riesce a trovare anche qualche altro corridore di valore?
Perchè anche RCS non può fare scelte di puro "sovranismo ciclistico".
E forse a quel punto meglio una Israel, Delko, ecc.
http://www.cicloweb.it/2020/08/26/eolo- ... -italiana/
Una squadra che ha alle spalle Basso e Contador, diventa subito molto invitante e credo che in pochi anni possa superare in importanza gli altri team italiani. E' una buona notizia per il nostro movimento...
Per Aru sarebbe davvero l'ultima chance, in un contesto con basse aspettative, zero pressione e possibilità di fare anche corse secondarie e di ritrovare magari la vittoria.
Spero che la cosa vada in porto.
di sicuro deve ridurre di tantissimo lo stipendio, tipo meno di un decimo di quello attuale... però la differenza è che è una squadra World Tour, a meno che sia proprio scalcagnata, facilmente avrà qualcuno da schierare a cui un Fabio Aru di adesso porta le borracce e basta.FRANCESCO1980 ha scritto: ↑giovedì 10 settembre 2020, 22:56 x me gli conviene rimanere in un Team del World tour
se vai ad una Professional c'è il rischio che non corri + gare importanti
ovviamente dovrà accettare bassi guadagni
ma questo è il mercato ! ! !
totalmente d'accordoSeb ha scritto: ↑venerdì 11 settembre 2020, 0:24 World Tour o Professional, contratto più o meno ricco, per me cambia poco: io se fossi un team manager su Aru (al giusto prezzo) ci punterei, a patto che lui accetti di mettersi veramente in gioco e ripartire quasi da zero con un ambiente tutto nuovo attorno a lui. E se c'è da andare di nuovo sotto i ferri, ritardando l'inizio della stagione, che lo faccia. In fondo le ultime tre gare in Astana erano state un 8° alla Tre Valli, un 3° alla Milano-Torino ed un 7° posto al Lombardia, la crisi è tutta in UAE.