Ma ti ripeto Vivian: il problema è uno e uno soltanto....IL CICLISMO.
Se il ciclismo offrisse un prodotto di qualità, la gente si ritaglierebbe uno spazio per guardarlo.
7 anni fa seguivamo il ciclismo U23 e junior ai tempi in cui emergevano proprio Pogacar ed Evenepoel. E benché già in fase sicuramente declinante, all'epoca offriva ancora qualcosa. Io, per dire, seguendo l'Alsace 2017 misi gli occhi sullo sfortunatissimo Jaakko Hanninen, che un anno e mezzo dopo farà terzo al mondiale U23 correndo da isolato (staccando Pogacar) e vincerà una gara per pro battendo Taaramae. Oggi di storie così non se ne vedono più, perché viviamo nell'epoca della tirannia dei Team Devo, dove procuratori e praparatori fanno a gara per andarsi a prendere i corridori quando questi hanno appena 14 anni. Io non ce la faccio proprio a vedere uno come Finn. E' concettualmente tutto ciò che non mi piace. Un atleta che ha raggiunto il prime a 15 anni.
Una generazione di Silvio Herklotz che speri abbiano la testa di Froome.
Chi ha i mezzi per rendersi conto di cosa sta guardando è conscio che ciò che il ciclismo gli offre è una vera e propria - scusate il termine poco appropriato, ma efficace - una vera e propria porcheria. E, giustamente, non lo guarda.