cycling_chrnicles ha scritto: ↑venerdì 27 settembre 2024, 13:38
herbie ha scritto: ↑venerdì 27 settembre 2024, 13:27
nel 2018 il migliore italiano fu Fancellu terzo, ieri Finn primo con una corsa alla Evenepoel. Io non seguo e per quello che ne so può anche aver trovato la giorrnata della vita. Però se mi paragoni i due mondiali parlando della carriera successiva dei relativi protagonisti, ipso facto mi pargoni Fancellu e Finn, e ci può pure stare per quello che ne so io.
Per il resto, anche la Slovenia avrà dieci juniores (numero a caso) di un certo livello, ma se tra questi ci trovi Pogacar o anche """solo""" Roglic, hai risolto i problemi per dieci anni, eprchè i benefici arrivano a cascata su tutto il movimento...
Ma nessuno ha paragonato la carriera di Finn a quella di Fancellu.
Quel paragone serviva per far capire lo stato del movimento dietro Finn. Ma ce la facciamo?
La Slovenia con Pogacar e Roglic non ha risolto nulla. Vedi giovani sloveni in rampa di lancio. Tramontati i due torneranno ad avere gli Spilak e i Bole che hanno sempre avuto.
mah. Intanto un corridore leggendario come Pogacar, o anche solo un vincitore di corse a tappe in serie come Roglic non l'hanno mai avuto, quindi difficile fare previsioni senza un precedente. Oggi un ragazzino sloveno che sogna di fare sport per una parte della sua vita, dopo il calcio sogna il ciclismo, non il tennis, e credo in misura molto minore lo sci. Questo crea indotto economico e comunque domanda di ciclismo, in generale....torneranno sicuramente ad avere Spilak e Bole, ma su numeri maggiori le probabilità di trovare altri campioni aumentano, almeno per qualche manciata di anni. Se ne salta fuori uno o due altri, sulla scia di Pogacar poi gli effetti diventano a lungo termine.
Comincia ad avercelo anche un solo fenomeno che va su tutti i notiziari, su tutti i giornali, e tutti aspettano di collegarsi con la corsa sapendo che può vincere ovunque, poi vediamo se non c'è ricaduta su tutto il movimento, in fatto di sponsor, numeri, ragazzi che si mettono a pedalare, ecc.ecc.
Su Finn.
Se mi tiri in ballo il mondiale 2018 per dire che dei quattro arrivati davanti non se ne è salvato uno, a livello professionistico, è logico che lo fai per dire che la cosa può avvenire anche questa volta. Finn compreso, anzi la cosa è focalizzata proprio su di lui, visto che è l'unico che si è messo in luce ieri. Ora, per quel che ne so io può benissimo rimanere una meteora e stop, quindi nulla da dire.
QUanto a piazzamenti non ci possono essere due corse più differenti tra Inssbruck 2018 e la corsa di ieri. Là quattro buone prestazioni senza acuti straordinari, qui un acuto straordinario senza altre prestazioni di rilievo.
Per dire che il movimento è ridotto ai minimi termini, non è certo la corsa di ieri da citare, dove per lo meno un corridore ti ha fatto vedere un numero che apre uno squarcio in un cielo plumbeo.