Parliamo di Tennis

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lemond
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Brakko ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 11:03 Nel 2001 è stato eletto dalla FIVB "Miglior giocatore di pallavolo del XX secolo", assieme allo statunitense Karch Kiraly (fonte Wiki)
Per esempio in un' ipotetica classifica Kiraly sarebbe avanti a Bernardi per il titolo olimpico, che poi non sono certo se l' ha vinto
anche nel beach volley.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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nino58 ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 7:51 A oggi se la giocano Coppi e Jacobs, ma Jacobs è ancora in attività.
Se Brignone recupera e si prende un oro olimpico, passa in testa..
Sempre secondo me, ovviamente.
Poi, come classe pura, Compagnoni non la uguaglia nessuno.
Esattamente come Agostini sul quale non si è neanche sicuri di poterlo considerare il migliore pilota italiano della storia nelle moto, la stessa cosa si può dire con Jacobs, ovvero se lo si può considerare il migliore velocista italiano della storia essendoci stato anche un certo Mennea.
Figuriamoci considerarli Goat del nostro sport.

Idem Brignone se non si vuole fare distinzioni tra uomini e donne.
Anche qualora dovesse riuscire a vincere l'oro olimpico non vedo come la si possa considerare la Goat dello sci alpino italiano.
Tomba ha avuto una carriera superiore, ok una CdM generale in meno, anche se soprattutto la prima della Brignone fu facilitata dalla tragedia che colpì la Shiffrin in un momento, pre scoppio della pandemia, dove la statunitense era destinata a vincere in carrozza la generale.
Per il resto Tomba vanta 3 medaglie d'oro olimpiche, 50 vittorie in Coppa del Mondo distribuite in 11 stagioni differenti e consecutive, 2 ori mondiali e 8 coppe di specialità.
Per me la Brignone se la gioca casomai per la seconda pizza con Thoeni.
Ultima modifica di Pantani the best il martedì 15 luglio 2025, 11:41, modificato 1 volta in totale.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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bicycleran
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Re: Parliamo di Tennis

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lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 11:31
Brakko ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 11:03 Nel 2001 è stato eletto dalla FIVB "Miglior giocatore di pallavolo del XX secolo", assieme allo statunitense Karch Kiraly (fonte Wiki)
Per esempio in un' ipotetica classifica Kiraly sarebbe avanti a Bernardi per il titolo olimpico, che poi non sono certo se l' ha vinto
anche nel beach volley.
Come Merxkx è stato più vincente di Coppi, ma questo non toglie Fausto dal lotto degli sportivi italiani più grandi di sempre.
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 9:14
bicycleran ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 9:04 Un pallavolista non lo mettiamo?

E Carnera?
Carnera ha rappresentato tanto nell' immaginario collettivo, ma pugilisticamente non era il top, si trattava di un prodotto della mafia che all' epoca controllava il mondo della boxe oltreoceano. Un pallavolista è difficile parlando di uno sport di squadra. Se si vincesse la maledetta Olimpiade, Giannelli che è l' alzatore numero 1 al mondo potrebbe concorrere. Lo stesso discorso si potrebbe fare con una rappresentante del movimento femminile. La Egonu è sugli scudi perché fa più punti, ma allo stesso modo è decisiva la Di Gennaro che li evita o Danesi che li mura.
È assolutamente così.
Carnera è stato un pugile sopravvalutato dalla propaganda dell'epoca.
Era lento, goffo con una tecnica a dir poco grezza.
Quando ha incontrato pugili di assoluto livello come Bear e soprattutto Louis, è uscito devastato dal ring.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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bicycleran ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 9:37
lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 9:14
bicycleran ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 9:04 Un pallavolista non lo mettiamo?

E Carnera?
Carnera ha rappresentato tanto nell' immaginario collettivo, ma pugilisticamente non era il top, si trattava di un prodotto della mafia che all' epoca controllava il mondo della boxe oltreoceano. Un pallavolista è difficile parlando di uno sport di squadra. Se si vincesse la maledetta Olimpiade, Giannelli che è l' alzatore numero 1 al mondo potrebbe concorrere. Lo stesso discorso si potrebbe fare con una rappresentante del movimento femminile. La Egonu è sugli scudi perché fa più punti, ma allo stesso modo è decisiva la Di Gennaro che li evita o Danesi che li mura.
Ma Carnera non è stato campione del mondo dei massimi? Tanta roba

Bernardi mi pare di eletto miglior pallavolista al mondo o di sempre, non ricordo. Quella Italia era super.
Carnera che era una persona umilissima con un cuore ingenuo in una struttura per l' epoca fuori norma, si affrancò dalla miseria più nera attraverso il pugilato, ma sempre sfruttato da sanguisughe senza scrupoli. Quando dopo i successi in Europa tentò l' avventura americana, Bill Duffy presentò un offerta al suo manager francese corredata da un biglietto per l' Europa tenendo una pistola in bella vista. A Carnera furono opposti quindi predestinati alla sconfitta fino all' incontro con Ernie Shaaf, un ottimo peso massimo che era reduce da un durissimo incontro con Max Baer. Shaaf morì dopo il match perso con Primo. Gli americani crearono subito la leggenda del mostro che uccide e organizzarono subito il Mondiale contro il campione Jack Sharkey il pugile preferito di Al Capone! Al sesto round Sharkey andò giù per il conto totale in seguito ad un montante che non era sembrato irresistibile. Ai giornalisti dichiarò che si era scordato di schivarlo! Non contenti Duffy e i suoi accoliti organizzarono il primo match di difesa a Roma dove davanti a 50000 persone Carnera sconfisse con verdetto giusto (mio padre era tra il pubblico e me lo confermò) un valido sfidante spagnolo. I mafiosi però non temevano neanche Mussolini che avrebbe voluto sfruttare il super rappresentante della razza in un match tutto ariano con il campione tedesco Max Schmeling e lo riportarono negli States per l' ennesimo bluff. Fu organizzato il mondiale contro Max Bear e Duffy che già aveva fatto il botto in precedenza puntando sull' italiano contro il favoritissimo Sharkey, stavolta cambiò cavallo e puntò su Baer mentre il pronostico era tutto per il campione. Per essere sicuri della riuscita Carnera fu mandato sul ring in stato confusionale, subì 11 atterramenti, dai quali, con un coraggio immenso, si rialzò ogni volta fino alla sospensione dell' incontro. Fu sfruttato ancora una volta per lanciare Joe Louis e poi rimesso sulla nave per l' Italia con pochi spiccioli in tasca. In seguito un indagine certificò che era stato in pratica derubato di quasi due milioni di dollari. Anni dopo reinventandosi lottatore di catch, il wrestling ante litteram, riuscì ad avere una tranquillità economica da cui era stato defraudato da tutti coloro che lo avevano sfruttato.
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Pantani the best ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 1:12
Otto Kruger ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 0:09
Pantani the best ha scritto: lunedì 14 luglio 2025, 23:44

Vabbè dai, se in queste classifiche non si contestualizzano l'impatto, l'universalità, la concorrenza che generano il coefficiente di difficoltà per primeggiare nei rispettivi sport, si può anche dire che un Cairoli (con tutto il rispetto per il messinese) è il Goat dello sport italiano.
Vittorie/trionfi/medaglie non solo si contano ma soprattutto si pesano.
Esempio qalcuno davvero avrebbe il coraggio di paragonare una medaglia d'oro olimpica nella scherma con l'oro olimpico dei 100m?

Sinner in questo momento storico sta dominando quello che è lo sport individuale più popolare al mondo in cui gli interessi sono abnormi.
Io avrei dato un rene per vincere un oro nella scherma. Poi che sia più d'effetto vincere i 100 è ovvio. Ma l'universalità della scherma, intesa come numero di nazioni competitive è infinitamente superiore a quella del ciclismo ad esempio. Poi se vuoi considerare GOAT Jacobs fai pure ma di certo è solo un buon velocista che ha vinto una sola gara di livello mondiale (quella giusta). Cairoli ha molti meno titoli della Vezzali. Giustamente tu mi dirai che la scherma fa cagare, ma questo non toglie nulla alla Grandezza della Vezzali. Il tennis è uno sport popolarissimo ma Sinner è il n.1 da una anno, non è Djokovic. Sceglierlo ora come GOAT vorrebbe dire sminuire lo sport italiano. Le vittorie si pesano, ma le stai pesando male se scegli chi ha vinto un decimo dei più grandi interpreti della storia del suo sport.
In primis non ho mai detto che Jacobs è il Goat, il mio esempio era piuttosto esplicito, ovvero non chi ha avuto la migliore carriera tra Jacobs e la Vezzali ma se pesa di più una medaglia d'oro nella scherma o sui 100m.
Non è questione di effetto ma di coefficiente di difficoltà nel primeggiare imposto dal numero di praticanti e dalla universalità di uno sport.
E comunque Jacobs che non è il Goat dello sport italiano ma l'artefice della più grande impresa, oltre all'oro nei 100 alle olimpiadi avrebbe vinto anche quello in staffetta, l'oro mondiale sui 60m, 4 ori europei tra indoor e outdoor, di cui due sulla distanza regina.
Primati europei sia nei 60 che nei 100, e anche un 8m48 ventoso nel lungo.
E lo scorso anno pur non andando a podio alle olimpiadi è arrivato in finale sempre nella gara regina, ovvero qualcosa mai accaduta ad un velocista italiano prima del suo avvento, piazzandosi quinto con un super 9"85.
Buttalo via questo curriculum, altro che buon velocista.

Per quanto riguarda Sinner, io non ho detto che è già il Goat dello sport italiano, ho detto che la tendenza porta a pensare che possa diventarlo.
Visto che hai citato Djokovic, alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo aveva vinto 2 slam dei 24 che vanta oggi, quindi la metà di quelli che ha attualmente Sinner.

Le vittorie si pesano e tutto va contestualizzato senza scadere nella superficialità (vedi giudizio su Jacobs), e mi sembra che tu stia continuando a fare l'opposto.
La mia visione non è lontana dalla tua quanto credi. Ma sul discorso "facilità" nel primeggiare siamo piuttosto distanti. La popolarità dello sport è un parametro che non può pesare così tanto, altrimenti tanto vale discutere su chi sia stato il più forte in 3 sport (dei quali si può prendere solo la specialità dominante). L'universalità sì, ma per me universalità non vuol dire "tutti vanno in bicicletta" oppure "tutti fanno il bagno al mare" e di conseguenza ciclismo e nuoto sarebbero sport universali. Nel ciclismo di alto livello mancano interi continenti, nel nuoto due nazioni (e una con 25 milioni d'abitanti) vincono oltre il 40% delle medaglie e degli ori. Universalità io la intendo come il più alto numero possibile di nazioni che competono ad alto livello. Tante nazioni competitive significa che tanti bambini possono avvicinarsi a quello sport e diventare campioni (nel senso che c'è una struttura tecnico/organizzativa capace di far emergere un talento). Ovviamente è un mio canone di valutazione e tu ne puoi avere un altro. Che l'atletica sia lo sport universale non penso ci siano grossi dubbi (anche se alcune specialità sono imparagonabili con altre). Quindi Jacobs concorrerebbe al titolo di GOAT ma è stato ai vertici gran poco, ha sfruttato il buco lasciato dal ritiro di Bolt e di quasi tutta la generazione precedente di sprinter, ha un curriculum di tutto rispetto ma che non lo pone nemmeno lontanamente tra i 10 migliori sprinter della storia.
Poi, sia chiaro, ognuno si mette i parametri che vuole ma penso che se si facesse un referenendum i primi 10 sportivi della storia in Italia risulterebbero tutti e 10 calciatori. Stiamo solo facendo un giochino, io nella mia versione di questo giochino pongo come regole base che un atleta possa ambire al ruolo di GOAT italiano se è stato ai vertici del suo sport per un buon numero di anni, se è il migliore (o tra i migliori) della storia di quello sport e se ha un palmares che copre tutti i principali titoli di quello sport. A 24 anni non ancora compiuti Sinner ha le carte in regola per diventarlo, al momento di certo non lo è (non mi sto riferendo a te).
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lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 8:41
nino58 ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 7:51 A oggi se la giocano Coppi e Jacobs, ma Jacobs è ancora in attività.
Se Brignone recupera e si prende un oro olimpico, passa in testa..
Sempre secondo me, ovviamente.
Poi, come classe pura, Compagnoni non la uguaglia nessuno.
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Se valgono i motori, la sensazione di dominio data da Agostini per un decennio non ha eguali, ha vinto titoli in serie . Poi agli inizi del secolo la lotta aveva la stessa diffusione ed importanza della boxe e degli altri sport che andavano per la maggiore e confermo che l' incredibile carriera di Raicevich non l' ha avuta nessuno, regge solo il paragone il fenomeno sovietico Alexander Karelin: 887 vittorie in 888 incontri.
Karelin se la deve vedere con Mijaín López.
lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 8:55 By Gimbatbu

Se poi privilegiamo i successi olimpici come parametro principale il Goat assoluto nella storia dello sport è Mijain Lopez, il cubano della lotta greco romana unico a vincere in 5 Olimpiadi seguito a ruota dal judoka francese Teddy Riner che in 5 Olimpiadi colleziona anche lui 5 ori, di cui però uno a squadre.
l'ho letto dopo!
Ultima modifica di Otto Kruger il martedì 15 luglio 2025, 13:46, modificato 1 volta in totale.
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Otto Kruger ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 13:03
Pantani the best ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 1:12
Otto Kruger ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 0:09

Io avrei dato un rene per vincere un oro nella scherma. Poi che sia più d'effetto vincere i 100 è ovvio. Ma l'universalità della scherma, intesa come numero di nazioni competitive è infinitamente superiore a quella del ciclismo ad esempio. Poi se vuoi considerare GOAT Jacobs fai pure ma di certo è solo un buon velocista che ha vinto una sola gara di livello mondiale (quella giusta). Cairoli ha molti meno titoli della Vezzali. Giustamente tu mi dirai che la scherma fa cagare, ma questo non toglie nulla alla Grandezza della Vezzali. Il tennis è uno sport popolarissimo ma Sinner è il n.1 da una anno, non è Djokovic. Sceglierlo ora come GOAT vorrebbe dire sminuire lo sport italiano. Le vittorie si pesano, ma le stai pesando male se scegli chi ha vinto un decimo dei più grandi interpreti della storia del suo sport.
In primis non ho mai detto che Jacobs è il Goat, il mio esempio era piuttosto esplicito, ovvero non chi ha avuto la migliore carriera tra Jacobs e la Vezzali ma se pesa di più una medaglia d'oro nella scherma o sui 100m.
Non è questione di effetto ma di coefficiente di difficoltà nel primeggiare imposto dal numero di praticanti e dalla universalità di uno sport.
E comunque Jacobs che non è il Goat dello sport italiano ma l'artefice della più grande impresa, oltre all'oro nei 100 alle olimpiadi avrebbe vinto anche quello in staffetta, l'oro mondiale sui 60m, 4 ori europei tra indoor e outdoor, di cui due sulla distanza regina.
Primati europei sia nei 60 che nei 100, e anche un 8m48 ventoso nel lungo.
E lo scorso anno pur non andando a podio alle olimpiadi è arrivato in finale sempre nella gara regina, ovvero qualcosa mai accaduta ad un velocista italiano prima del suo avvento, piazzandosi quinto con un super 9"85.
Buttalo via questo curriculum, altro che buon velocista.

Per quanto riguarda Sinner, io non ho detto che è già il Goat dello sport italiano, ho detto che la tendenza porta a pensare che possa diventarlo.
Visto che hai citato Djokovic, alla stessa età dell'attuale Sinner il serbo aveva vinto 2 slam dei 24 che vanta oggi, quindi la metà di quelli che ha attualmente Sinner.

Le vittorie si pesano e tutto va contestualizzato senza scadere nella superficialità (vedi giudizio su Jacobs), e mi sembra che tu stia continuando a fare l'opposto.
La mia visione non è lontana dalla tua quanto credi. Ma sul discorso "facilità" nel primeggiare siamo piuttosto distanti. La popolarità dello sport è un parametro che non può pesare così tanto, altrimenti tanto vale discutere su chi sia stato il più forte in 3 sport (dei quali si può prendere solo la specialità dominante). L'universalità sì, ma per me universalità non vuol dire "tutti vanno in bicicletta" oppure "tutti fanno il bagno al mare" e di conseguenza ciclismo e nuoto sarebbero sport universali. Nel ciclismo di alto livello mancano interi continenti, nel nuoto due nazioni (e una con 25 milioni d'abitanti) vincono oltre il 40% delle medaglie e degli ori. Universalità io la intendo come il più alto numero possibile di nazioni che competono ad alto livello. Tante nazioni competitive significa che tanti bambini possono avvicinarsi a quello sport e diventare campioni (nel senso che c'è una struttura tecnico/organizzativa capace di far emergere un talento). Ovviamente è un mio canone di valutazione e tu ne puoi avere un altro. Che l'atletica sia lo sport universale non penso ci siano grossi dubbi (anche se alcune specialità sono imparagonabili con altre). Quindi Jacobs concorrerebbe al titolo di GOAT ma è stato ai vertici gran poco, ha sfruttato il buco lasciato dal ritiro di Bolt e di quasi tutta la generazione precedente di sprinter, ha un curriculum di tutto rispetto ma che non lo pone nemmeno lontanamente tra i 10 migliori sprinter della storia.
Poi, sia chiaro, ognuno si mette i parametri che vuole ma penso che se si facesse un referenendum i primi 10 sportivi della storia in Italia risulterebbero tutti e 10 calciatori. Stiamo solo facendo un giochino, io nella mia versione di questo giochino pongo come regole base che un atleta possa ambire al ruolo di GOAT italiano se è stato ai vertici del suo sport per un buon numero di anni, se è il migliore (o tra i migliori) della storia di quello sport e se ha un palmares che copre tutti i principali titoli di quello sport. A 24 anni non ancora compiuti Sinner ha le carte in regola per diventarlo, al momento di certo non lo è (non mi sto riferendo a te).
Si ma vanno fatti sempre dei distinguo.
Esempio Jacobs, come dici magari non è neanche uno dei migliori 10 velocisti della storia, resta il fatto che lui ha ottenuto risultati in una distanza (i 100m) in cui l'Italia aveva poca tradizione per questioni genetiche inerenti alla nostra popolazione.
È chiaro che coi loro traguardi raggiunti velocisti come Jacobs o lo stesso Mennea qualora fossero stati statunitensi o giamaicani non avrebbero suscitato lo stesso clamore, essendo quasi la prassi per quei paesi primeggiare nello sprint.
In Italia la cosa assume una percezione totalmente differente, proprio perché sono eventi più unici che rari.
Voglio dire, prima dell'avvento di Jacobs se qualcuno avesse detto che un giorno un velocista italiano avrebbe vinto la medaglia d'oro nei 100m a quel qualcuno gli avrebbero riso in faccia.

E comunque io non ne faccio solo una questione di popolarità, casomai la popolarità di uno sport fa da cartina del tornasole sul quanto sia più difficile primeggiare.
Più uno sport è popolare e maggiori sono le possibilità che aumenti la selezione per arrivare a primeggiare.
Non a caso il calcio essendo lo sport più popolare al mondo è anche quello che vanta il maggior numero di praticanti.
Ed è tutto un circolo virtuoso, visto che una maggiore esposizione mediatica dovuta alla stessa popolarità aumenta i ricavi, e più soldi vi sono in palio e maggiori sono gli interessi in ballo.
Ecco perché primeggiare in certi sport causa concorrenza è molto più complicato rispetto ad altri sport.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

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Pantani the best ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 13:45
Otto Kruger ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 13:03

La mia visione non è lontana dalla tua quanto credi. Ma sul discorso "facilità" nel primeggiare siamo piuttosto distanti. La popolarità dello sport è un parametro che non può pesare così tanto, altrimenti tanto vale discutere su chi sia stato il più forte in 3 sport (dei quali si può prendere solo la specialità dominante). L'universalità sì, ma per me universalità non vuol dire "tutti vanno in bicicletta" oppure "tutti fanno il bagno al mare" e di conseguenza ciclismo e nuoto sarebbero sport universali. Nel ciclismo di alto livello mancano interi continenti, nel nuoto due nazioni (e una con 25 milioni d'abitanti) vincono oltre il 40% delle medaglie e degli ori. Universalità io la intendo come il più alto numero possibile di nazioni che competono ad alto livello. Tante nazioni competitive significa che tanti bambini possono avvicinarsi a quello sport e diventare campioni (nel senso che c'è una struttura tecnico/organizzativa capace di far emergere un talento). Ovviamente è un mio canone di valutazione e tu ne puoi avere un altro. Che l'atletica sia lo sport universale non penso ci siano grossi dubbi (anche se alcune specialità sono imparagonabili con altre). Quindi Jacobs concorrerebbe al titolo di GOAT ma è stato ai vertici gran poco, ha sfruttato il buco lasciato dal ritiro di Bolt e di quasi tutta la generazione precedente di sprinter, ha un curriculum di tutto rispetto ma che non lo pone nemmeno lontanamente tra i 10 migliori sprinter della storia.
Poi, sia chiaro, ognuno si mette i parametri che vuole ma penso che se si facesse un referenendum i primi 10 sportivi della storia in Italia risulterebbero tutti e 10 calciatori. Stiamo solo facendo un giochino, io nella mia versione di questo giochino pongo come regole base che un atleta possa ambire al ruolo di GOAT italiano se è stato ai vertici del suo sport per un buon numero di anni, se è il migliore (o tra i migliori) della storia di quello sport e se ha un palmares che copre tutti i principali titoli di quello sport. A 24 anni non ancora compiuti Sinner ha le carte in regola per diventarlo, al momento di certo non lo è (non mi sto riferendo a te).
Si ma vanno fatti sempre dei distinguo.
Esempio Jacobs, come dici magari non è neanche uno dei migliori 10 velocisti della storia, resta il fatto che lui ha ottenuto risultati in una distanza (i 100m) in cui l'Italia aveva poca tradizione per questioni genetiche inerenti alla nostra popolazione.
È chiaro che coi loro traguardi raggiunti velocisti come Jacobs o lo stesso Mennea qualora fossero stati statunitensi o giamaicani non avrebbero suscitato lo stesso clamore, essendo quasi la prassi per quei paesi primeggiare nello sprint.
In Italia la cosa assume una percezione totalmente differente, proprio perché sono eventi più unici che rari.
Voglio dire, prima dell'avvento di Jacobs se qualcuno avesse detto che un giorno un velocista italiano avrebbe vinto la medaglia d'oro nei 100m a quel qualcuno gli avrebbero riso in faccia.

E comunque io non ne faccio solo una questione di popolarità, casomai la popolarità di uno sport fa da cartina del tornasole sul quanto sia più difficile primeggiare.
Più uno sport è popolare e maggiori sono le possibilità che aumenti la selezione per arrivare a primeggiare.
Non a caso il calcio essendo lo sport più popolare al mondo è anche quello che vanta il maggior numero di praticanti.
Ed è tutto un circolo virtuoso, visto che una maggiore esposizione mediatica dovuta alla stessa popolarità aumenta i ricavi, e più soldi vi sono in palio e maggiori sono gli interessi in ballo.
Ecco perché primeggiare in certi sport causa concorrenza è molto più complicato rispetto ad altri sport.
Sollevi 2 questioni:
1) la vittoria di Jacobs (e della staffetta) è un EVENTO. Il GOAT non necessariamente è anche il detentore dell'evento più incredibile. Nel ranking degli eventi più importanti dello sport italiano sicuramente la finale di Tokyo è tra le più grandi imprese sportive di sempre.
2) la concorrenza numerica è importantissima nello stabilire la difficoltà di primeggiare, però in certi sport se nasci in determinate parti del mondo o non hai determinate caratteristiche fisiche non puoi nemmeno partecipare alla selezione.
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Tornando più in tema, Sinner attualmente nei rating delle ultime 52 settimane è terzo al servizio dietro solo Fritz e Perricard, ma è primo sia nel rating in risposta che in quello degli under pressure.
Ma soprattutto non è solo il giocatore con la più alta percentuale di punti vinti sia nei propri turni al servizio che quelli in risposta come detto qualche giorno fa, ma è anche primo per percentuale di game vinti sia al servizio che in risposta.
Un giocatore che nelle ultime 52 settimane è leader per percentuale del circuito sia per game vinti al servizio che in risposta non può non essere il dominatore incontrastato del circuito, come del resto è certificato anche dai risultati avendo vinto nelle ultime 52 settimane tutti i tornei a cui ha partecipato fatta eccezione per Montreal, Pechino, Roma, Roland Garros e Halle, dove comunque in 3 di questi è arrivato in finale.
Ma il dato forse più spaventoso è la percentuale di punti vinti con la seconda di servizio, dove sempre nelle ultime 52 settimane sfiora il 60%, Alcaraz secondo in questa classifica con la seconda di servizio vince il 57% dei punti, gli altri sono tutti a distanze siderali.

https://www.atptour.com/en/stats/leader ... rNo1=false
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Otto Kruger ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 14:07
Pantani the best ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 13:45
Otto Kruger ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 13:03

La mia visione non è lontana dalla tua quanto credi. Ma sul discorso "facilità" nel primeggiare siamo piuttosto distanti. La popolarità dello sport è un parametro che non può pesare così tanto, altrimenti tanto vale discutere su chi sia stato il più forte in 3 sport (dei quali si può prendere solo la specialità dominante). L'universalità sì, ma per me universalità non vuol dire "tutti vanno in bicicletta" oppure "tutti fanno il bagno al mare" e di conseguenza ciclismo e nuoto sarebbero sport universali. Nel ciclismo di alto livello mancano interi continenti, nel nuoto due nazioni (e una con 25 milioni d'abitanti) vincono oltre il 40% delle medaglie e degli ori. Universalità io la intendo come il più alto numero possibile di nazioni che competono ad alto livello. Tante nazioni competitive significa che tanti bambini possono avvicinarsi a quello sport e diventare campioni (nel senso che c'è una struttura tecnico/organizzativa capace di far emergere un talento). Ovviamente è un mio canone di valutazione e tu ne puoi avere un altro. Che l'atletica sia lo sport universale non penso ci siano grossi dubbi (anche se alcune specialità sono imparagonabili con altre). Quindi Jacobs concorrerebbe al titolo di GOAT ma è stato ai vertici gran poco, ha sfruttato il buco lasciato dal ritiro di Bolt e di quasi tutta la generazione precedente di sprinter, ha un curriculum di tutto rispetto ma che non lo pone nemmeno lontanamente tra i 10 migliori sprinter della storia.
Poi, sia chiaro, ognuno si mette i parametri che vuole ma penso che se si facesse un referenendum i primi 10 sportivi della storia in Italia risulterebbero tutti e 10 calciatori. Stiamo solo facendo un giochino, io nella mia versione di questo giochino pongo come regole base che un atleta possa ambire al ruolo di GOAT italiano se è stato ai vertici del suo sport per un buon numero di anni, se è il migliore (o tra i migliori) della storia di quello sport e se ha un palmares che copre tutti i principali titoli di quello sport. A 24 anni non ancora compiuti Sinner ha le carte in regola per diventarlo, al momento di certo non lo è (non mi sto riferendo a te).
Si ma vanno fatti sempre dei distinguo.
Esempio Jacobs, come dici magari non è neanche uno dei migliori 10 velocisti della storia, resta il fatto che lui ha ottenuto risultati in una distanza (i 100m) in cui l'Italia aveva poca tradizione per questioni genetiche inerenti alla nostra popolazione.
È chiaro che coi loro traguardi raggiunti velocisti come Jacobs o lo stesso Mennea qualora fossero stati statunitensi o giamaicani non avrebbero suscitato lo stesso clamore, essendo quasi la prassi per quei paesi primeggiare nello sprint.
In Italia la cosa assume una percezione totalmente differente, proprio perché sono eventi più unici che rari.
Voglio dire, prima dell'avvento di Jacobs se qualcuno avesse detto che un giorno un velocista italiano avrebbe vinto la medaglia d'oro nei 100m a quel qualcuno gli avrebbero riso in faccia.

E comunque io non ne faccio solo una questione di popolarità, casomai la popolarità di uno sport fa da cartina del tornasole sul quanto sia più difficile primeggiare.
Più uno sport è popolare e maggiori sono le possibilità che aumenti la selezione per arrivare a primeggiare.
Non a caso il calcio essendo lo sport più popolare al mondo è anche quello che vanta il maggior numero di praticanti.
Ed è tutto un circolo virtuoso, visto che una maggiore esposizione mediatica dovuta alla stessa popolarità aumenta i ricavi, e più soldi vi sono in palio e maggiori sono gli interessi in ballo.
Ecco perché primeggiare in certi sport causa concorrenza è molto più complicato rispetto ad altri sport.
Sollevi 2 questioni:
1) la vittoria di Jacobs (e della staffetta) è un EVENTO. Il GOAT non necessariamente è anche il detentore dell'evento più incredibile. Nel ranking degli eventi più importanti dello sport italiano sicuramente la finale di Tokyo è tra le più grandi imprese sportive di sempre.
2) la concorrenza numerica è importantissima nello stabilire la difficoltà di primeggiare, però in certi sport se nasci in determinate parti del mondo o non hai determinate caratteristiche fisiche non puoi nemmeno partecipare alla selezione.
E io infatti non ho mai parlato di Jacobs Goat dello sport italiano ma di autore della più grande impresa nella storia del nostro sport.
Casomai sulla questione Jacobs ho contestato il tuo giudizio dove lo definivi buon velocista, cosa fuori dal mondo.
Buon velocista si può definire un Tortu, non certamente uno col curriculum dell'italoamericano, che per quanto non sia mai stato un dominatore della velocità, è indiscutibilmente un fuoriclasse dello sprint.
Se non si può definire fuoriclasse uno che ha corso 60 e 100 rispettivamente in 6"41 e 9"80 (più altre 10 gare da sub 10), entrambi record europei vigenti, nonché campione olimpico più altre svariate medaglie tra mondiali ed europei, e anche motore trainante della nostra staffetta campione olimpica a Tokyo e vice campione mondiale a Budapest, allora nell'ambito della velocità definiamo fuoriclasse solo leggende tipo Bolt, Lewis e poche altre.
Ma definirlo buon velocista è una sorta d'insulto al suo curriculum.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 12:40
bicycleran ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 9:37
lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 9:14

Carnera ha rappresentato tanto nell' immaginario collettivo, ma pugilisticamente non era il top, si trattava di un prodotto della mafia che all' epoca controllava il mondo della boxe oltreoceano. Un pallavolista è difficile parlando di uno sport di squadra. Se si vincesse la maledetta Olimpiade, Giannelli che è l' alzatore numero 1 al mondo potrebbe concorrere. Lo stesso discorso si potrebbe fare con una rappresentante del movimento femminile. La Egonu è sugli scudi perché fa più punti, ma allo stesso modo è decisiva la Di Gennaro che li evita o Danesi che li mura.
Ma Carnera non è stato campione del mondo dei massimi? Tanta roba

Bernardi mi pare di eletto miglior pallavolista al mondo o di sempre, non ricordo. Quella Italia era super.
Carnera che era una persona umilissima con un cuore ingenuo in una struttura per l' epoca fuori norma, si affrancò dalla miseria più nera attraverso il pugilato, ma sempre sfruttato da sanguisughe senza scrupoli. Quando dopo i successi in Europa tentò l' avventura americana, Bill Duffy presentò un offerta al suo manager francese corredata da un biglietto per l' Europa tenendo una pistola in bella vista. A Carnera furono opposti quindi predestinati alla sconfitta fino all' incontro con Ernie Shaaf, un ottimo peso massimo che era reduce da un durissimo incontro con Max Baer. Shaaf morì dopo il match perso con Primo. Gli americani crearono subito la leggenda del mostro che uccide e organizzarono subito il Mondiale contro il campione Jack Sharkey il pugile preferito di Al Capone! Al sesto round Sharkey andò giù per il conto totale in seguito ad un montante che non era sembrato irresistibile. Ai giornalisti dichiarò che si era scordato di schivarlo! Non contenti Duffy e i suoi accoliti organizzarono il primo match di difesa a Roma dove davanti a 50000 persone Carnera sconfisse con verdetto giusto (mio padre era tra il pubblico e me lo confermò) un valido sfidante spagnolo. I mafiosi però non temevano neanche Mussolini che avrebbe voluto sfruttare il super rappresentante della razza in un match tutto ariano con il campione tedesco Max Schmeling e lo riportarono negli States per l' ennesimo bluff. Fu organizzato il mondiale contro Max Bear e Duffy che già aveva fatto il botto in precedenza puntando sull' italiano contro il favoritissimo Sharkey, stavolta cambiò cavallo e puntò su Baer mentre il pronostico era tutto per il campione. Per essere sicuri della riuscita Carnera fu mandato sul ring in stato confusionale, subì 11 atterramenti, dai quali, con un coraggio immenso, si rialzò ogni volta fino alla sospensione dell' incontro. Fu sfruttato ancora una volta per lanciare Joe Louis e poi rimesso sulla nave per l' Italia con pochi spiccioli in tasca. In seguito un indagine certificò che era stato in pratica derubato di quasi due milioni di dollari. Anni dopo reinventandosi lottatore di catch, il wrestling ante litteram, riuscì ad avere una tranquillità economica da cui era stato defraudato da tutti coloro che lo avevano sfruttato.
Che storia!
Probabilmente egli è un seguace del materialismo dialettico che tutto spiega coi cosiddetti fattori economici, anche i foruncoli di Malabrocca. Dino Buzzati al Giro D'Italia
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By Gimbatbu

:cincin:

Mi fa piacere se ti ha interessato, e a proposito di Goat italiani e di pugili, se non è stato nominato in precedenza, una menzione la merita sicuramente Nino Benvenuti: campione olimpico e mondiale tra i professionisti in due categorie quando il titolo era unificato, unico europeo insieme a Marcel Cerdan a conquistare il titolo in America e unico italiano ad essere nominato fighter of year nel ' 68. Tra l' altro il suo terzo incontro con Griffith fu anche match of year. Un grandissimo.
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
i barbieri il lunedì :bll:

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente.

"io non mi sento italiano, ma per la lingua ... lo sono." :)
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Pantani the best ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 14:51

E io infatti non ho mai parlato di Jacobs Goat dello sport italiano ma di autore della più grande impresa nella storia del nostro sport.
Casomai sulla questione Jacobs ho contestato il tuo giudizio dove lo definivi buon velocista, cosa fuori dal mondo.
Buon velocista si può definire un Tortu, non certamente uno col curriculum dell'italoamericano, che per quanto non sia mai stato un dominatore della velocità, è indiscutibilmente un fuoriclasse dello sprint.
Se non si può definire fuoriclasse uno che ha corso 60 e 100 rispettivamente in 6"41 e 9"80 (più altre 10 gare da sub 10), entrambi record europei vigenti, nonché campione olimpico più altre svariate medaglie tra mondiali ed europei, e anche motore trainante della nostra staffetta campione olimpica a Tokyo e vice campione mondiale a Budapest, allora nell'ambito della velocità definiamo fuoriclasse solo leggende tipo Bolt, Lewis e poche altre.
Ma definirlo buon velocista è una sorta d'insulto al suo curriculum.
Ti dovevo una precisazione: "buono" rispetto al gotha dello sprint: Bolt, Lewis, Owens, la Griffith, la Fraser...
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lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 19:07 By Gimbatbu

:cincin:

Mi fa piacere se ti ha interessato, e a proposito di Goat italiani e di pugili, se non è stato nominato in precedenza, una menzione la merita sicuramente Nino Benvenuti: campione olimpico e mondiale tra i professionisti in due categorie quando il titolo era unificato, unico europeo insieme a Marcel Cerdan a conquistare il titolo in America e unico italiano ad essere nominato fighter of year nel ' 68. Tra l' altro il suo terzo incontro con Griffith fu anche match of year. Un grandissimo.
Benvenuti sconta il fine carriera sancito dalle due umiliazioni subite da Monzon.
Purtroppo.
Von Rock ? Nein, danke.
Diritto di correre senza condizioni a chi ha scontato una squalifica !!!
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Pantani the best ha scritto: lunedì 14 luglio 2025, 2:55
herbie ha scritto: lunedì 14 luglio 2025, 2:09
luketaro ha scritto: lunedì 14 luglio 2025, 0:03 Non ho capito perché Alcaraz abbia incominciato a forzare così tanto la seconda quando aveva un set di vantaggio e negli scambi lunghi non era per nulla battuto. Certe sue decisioni non mi hanno convinto...
ho pensato la stessa cosa. Mi sono dato due tipi di risposta: la prima è che era la stessa soluzione adottata da Djokovic in semifinale, il quale però aveva tutte le ragioni di temere che partisse uno scambio più o meno lungo con Sinner, vista l'età, le non ottimali condizioni fisiche, il ritmo di Sinner nel palleggio, ecc. ecc. Forse era una cosa studiata a tavolino contro Sinner prima della partita e che poi ha continuato a fare a prescindere dal risultato.
La seconda però è che già dal secondo set il linguaggio del corpo di Alcaraz era più preoccupato. La verità è che lui in partenza è più forte di Sinner, per i colpi che ha, sull'erba. E infatti veniva da due vittorie a Wimbledon. E' stato come se gli fosse passato per la testa che, come Sinner alla lunga era riuscito pressochè a raggiungere il suo livello sul rosso, così anche stava per per succedere, piano piano, la stessa cosa sull'erba, suo regno. Una sensazione, però sta di fatto che ha cominciato a giocare con poca leggerezza e convinzione, nonostante la situazione prima di vantaggio e poi di parità, che sono quelle che gli servono per trovare i suoi angoli micidiali.
I colpi di Sinner sono più regolari e solidi, sebbene nel tennis l'entusiasmo faccia sempre molto, necessitano di minore self-confidence. L'erba, coi suoi rimbalzi bassi e a tratti irregolari, lo svantaggia perchè gli rende un po' irregolare il tempo sul colpo.
E', soprattutto, quello che è sembrato presagire Alcaraz, pare si sia realizzato: ora sono su un livello molto simile sia sul rosso che sull'erba, e Sinner non è uno che abbia mai dato la sensazione di vivere di exploit.
In realtà Alcaraz la strategia di spingere in certi casi la seconda l'aveva già adottata nella semifinale con Fritz, strategia che nel complesso con lo statunitense aveva pagato dividendi.

Poi quando dici che su erba di base grazie ai colpi che ha è più forte di Sinner, mi sa che fai confusione tra erba e terra.
L'erba si sposa meglio con i colpi più piatti di Sinner, e se è vero che a Wimbledon Alcaraz resta sempre avanti 2-1 nel computo dei tornei vinti, allo stesso tempo con quella di oggi sulla superficie si sono sfidati 2 volte entrambe vinte da Sinner in modo piuttosto marcato.
Anche qui come detto alla vigilia di questa finale, l'erba è proprio la superficie ideale per Sinner nello asfissiare col suo ritmo indiavolato lo spagnolo togliendogli il tempo.
L'erba è la superficie meno adatta ad un giocatore ritmico che tira molto forte e che è smche molto alto, per via del rimbalzo basso e irregolare, soprattutto ha un rimbalzo del tutto atipico che rende molto più difficile controllare il colpo. È la superficie dove gli scambi sono più corti proprio per questo motivo e un giocatore che ti asfissia con il suo gioco martellante e continuo come Sinner è sicuramente penalizzato da una media di scambi lungji molto minore ( con le velocità del tennis di oggi raramente gli scambi superano i quindici colpi, cone viceversa avviene molto più frequentemente ovviamente su terra ma anche su cemento) . Inoltre il rimbalzo basso e velocissimo esalta il servizio e la volee, colpi che evitano il rimbalzo dell'erba, che sono tradizionalmente i due colpi un po' meno "naturali" di Sinner. Proprio per questo l'erba da sempre è la superficie migliore per i giocatori che hanno la maggior varietà di vincenti e non amano lo scambio lungo, per ragioni tecniche e atletiche.il rosso penalizza Sinner per ragioni opposte ovviamente.
Aver raggiunto Alcaraz (sebbene un Alcaraz un po' sottotono io credo psicologicamente) su questa superficie e pressoché anche sul rosso, secondo me è uno dei più notevoli risultati ottenuti da Sinner...
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Visto che stiamo giocando, io piuttosto a Sinner darei il merito di aver mandato definitivamente in archivio la famosa diatriba su chi tra Pietrangeli e Panatta potesse essere considerato il migliore tennista italiano della storia. :diavoletto:

Sulla questione Goat dello sport italiano è già stato detto che continuando di questo passo un domani l'altoatesino potrebbe mettere tutti (o quasi) d'accordo, ma io dico pure che di questo passo a sua volta anche un Musetti potrebbe compilare una carriera superiore a quella del duo Pietrangeli-Panatta.
Cosa che pensavo anche di Berrettini prima che gli infortuni prendessero il sopravvento limitandolo sul più bello.

Musetti a 23 anni ha già collezionato una medaglia di bronzo olimpica, una semifinale a Wimbledon e al Roland Garros, finale a Montecarlo, semifinale a Madrid e Roma, top 10 con best ranking al numero 6.
In sostanza se non fosse esistito Sinner parleremmo proprio del tennista carrarese come del nuovo messia del tennis italiano.
Vista l'età pensare che possa restare pressappoco a questi livelli altri 10 anni è tutt'altro che utopico, e di conseguenza ha ancora tutto il tempo per mettere a referto un grande exploit che ancora manca al suo curriculum, e per grande exploit intendo la vittoria di un torneo masters 1000 e soprattutto di uno slam.
Ma come continuità mi sembra indirizzato verso una carriera decisamente superiore rispetto a quella di un Panatta, e onestamente non è che ci voglia tanto.
L'Adriano nazionale è stato un talento tennistico con pochi eguali, il 1976 è stato il suo anno magico vincendo Roma, Parigi e Davis, anno che lo vide raggiungere il 4° posto nel ranking, ma allo stesso tempo quel 1976 nella sua carriera è rimasto una sorta di unicum al netto di altri sporadici exploit.

E comunque sempre a proposito di Musetti, al momento nonostante una stagione su erba piuttosto anonima causa infortunio, è sempre al sesto posto nella race from Torino.
Ecco, il sogno come ricordato oggi da Binaghi sarebbe proprio quello di avere alle Atp Finals di Torino non uno ma addirittura due italiani tra i migliori 8 giocatori del mondo in questo 2025.
Obiettivo difficile perché adesso ricomincia la stagione sul cemento che è la superficie dove Musetti fatica maggiormente (e al contrario esalta giocatori che lo inseguono nella race) ma non impossibile.
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nino58 ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 22:34
lemond ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 19:07 By Gimbatbu

:cincin:

Mi fa piacere se ti ha interessato, e a proposito di Goat italiani e di pugili, se non è stato nominato in precedenza, una menzione la merita sicuramente Nino Benvenuti: campione olimpico e mondiale tra i professionisti in due categorie quando il titolo era unificato, unico europeo insieme a Marcel Cerdan a conquistare il titolo in America e unico italiano ad essere nominato fighter of year nel ' 68. Tra l' altro il suo terzo incontro con Griffith fu anche match of year. Un grandissimo.
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Monzon era quello che gli esperti di boxe chiamano " becco a gas" non lo conosceva nessuno, aveva combattuto quasi esclusivamente a Buenos Aires e l' unico precedente che aveva con un avversario di prestigio era un risicato pari con Bennie Briscoe, buon pugile, ma nulla di più. Io e mio padre lo incontrammo casualmente in un bar due giorni prima dell' incontro con Benvenuti, Era insieme a Rino Tommasi, mio padre che capiva di pugilato come pochi rimase impressionato dall' altezza e dalla postura e chiese a Tommasi quanto potesse essere pericoloso per Nino, Rino ci disse che in allenamento aveva messo giù tutti gli sparring che gli erano stati messi di fronte e che Benvenuti rischiava parecchio. Come sempre Tommasi ci aveva visto giusto. Però ciò non diminuisce il valore del nostro pugile. Monzon poi si rivelò un autentico fuoriclasse che stabilì il record di difese consecutive del titolo. Primato che non so se sia stato uguagliato o battuto in seguito da The Marvelous Hagler.
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herbie ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 23:23
Pantani the best ha scritto: lunedì 14 luglio 2025, 2:55
herbie ha scritto: lunedì 14 luglio 2025, 2:09

ho pensato la stessa cosa. Mi sono dato due tipi di risposta: la prima è che era la stessa soluzione adottata da Djokovic in semifinale, il quale però aveva tutte le ragioni di temere che partisse uno scambio più o meno lungo con Sinner, vista l'età, le non ottimali condizioni fisiche, il ritmo di Sinner nel palleggio, ecc. ecc. Forse era una cosa studiata a tavolino contro Sinner prima della partita e che poi ha continuato a fare a prescindere dal risultato.
La seconda però è che già dal secondo set il linguaggio del corpo di Alcaraz era più preoccupato. La verità è che lui in partenza è più forte di Sinner, per i colpi che ha, sull'erba. E infatti veniva da due vittorie a Wimbledon. E' stato come se gli fosse passato per la testa che, come Sinner alla lunga era riuscito pressochè a raggiungere il suo livello sul rosso, così anche stava per per succedere, piano piano, la stessa cosa sull'erba, suo regno. Una sensazione, però sta di fatto che ha cominciato a giocare con poca leggerezza e convinzione, nonostante la situazione prima di vantaggio e poi di parità, che sono quelle che gli servono per trovare i suoi angoli micidiali.
I colpi di Sinner sono più regolari e solidi, sebbene nel tennis l'entusiasmo faccia sempre molto, necessitano di minore self-confidence. L'erba, coi suoi rimbalzi bassi e a tratti irregolari, lo svantaggia perchè gli rende un po' irregolare il tempo sul colpo.
E', soprattutto, quello che è sembrato presagire Alcaraz, pare si sia realizzato: ora sono su un livello molto simile sia sul rosso che sull'erba, e Sinner non è uno che abbia mai dato la sensazione di vivere di exploit.
In realtà Alcaraz la strategia di spingere in certi casi la seconda l'aveva già adottata nella semifinale con Fritz, strategia che nel complesso con lo statunitense aveva pagato dividendi.

Poi quando dici che su erba di base grazie ai colpi che ha è più forte di Sinner, mi sa che fai confusione tra erba e terra.
L'erba si sposa meglio con i colpi più piatti di Sinner, e se è vero che a Wimbledon Alcaraz resta sempre avanti 2-1 nel computo dei tornei vinti, allo stesso tempo con quella di oggi sulla superficie si sono sfidati 2 volte entrambe vinte da Sinner in modo piuttosto marcato.
Anche qui come detto alla vigilia di questa finale, l'erba è proprio la superficie ideale per Sinner nello asfissiare col suo ritmo indiavolato lo spagnolo togliendogli il tempo.
L'erba è la superficie meno adatta ad un giocatore ritmico che tira molto forte e che è smche molto alto, per via del rimbalzo basso e irregolare, soprattutto ha un rimbalzo del tutto atipico che rende molto più difficile controllare il colpo. È la superficie dove gli scambi sono più corti proprio per questo motivo e un giocatore che ti asfissia con il suo gioco martellante e continuo come Sinner è sicuramente penalizzato da una media di scambi lungji molto minore ( con le velocità del tennis di oggi raramente gli scambi superano i quindici colpi, cone viceversa avviene molto più frequentemente ovviamente su terra ma anche su cemento) . Inoltre il rimbalzo basso e velocissimo esalta il servizio e la volee, colpi che evitano il rimbalzo dell'erba, che sono tradizionalmente i due colpi un po' meno "naturali" di Sinner. Proprio per questo l'erba da sempre è la superficie migliore per i giocatori che hanno la maggior varietà di vincenti e non amano lo scambio lungo, per ragioni tecniche e atletiche.il rosso penalizza Sinner per ragioni opposte ovviamente.
Aver raggiunto Alcaraz (sebbene un Alcaraz un po' sottotono io credo psicologicamente) su questa superficie e pressoché anche sul rosso, secondo me è uno dei più notevoli risultati ottenuti da Sinner...
Non sono assolutamente d'accordo su nulla.
Djokovic che ancora più di Sinner odia i rimbalzi irregolari e in generale fattori extra che non possono essere controllabili (tipo il vento) sui prati londinesi vi ha trionfato 7 volte.

Ma soprattutto dove mi trovo più in disaccordo è quando dici che Sinner è un giocatore che per martellare ha bisogno di una superficie che permette scambi più lunghi.
Non è così, Sinner attualmente è il migliore al mondo per distacco nella combinazione servizio-risposta, combinazione che su erba diventa ancora più decisiva.
Ma soprattutto Sinner per caratteristiche non è un giocatore con la tolleranza negli scambi accostabile a quella che avevano dei contro-attaccanti come i vari Djokovic, Nadal e Murray, al contrario Sinner è un giocatore di pressione che prova a sfondarti coi colpi d'inizio gioco.
È coi colpi d'inizio gioco non solo vi ha appena vinto Wimbledon ma lo scorso anno distrusse la concorrenza a Torino vincendo le Atp Finals senza concedere un set in tutto il torneo su di una superficie rapidissima e dove la media degli scambi era bassissima.
Sinner è un puncher del tennis, uno che per indole e caratteristiche preferisce abbreviare lo scambio.
Per questo lo si definisce un Djokovic 2.0, ovvero un giocatore plasmato sullo stile più manovratore del serbo ma con ritmi più aggressivi dandosi meno margine di errore.
Se a questo ci aggiungiamo che dispone anche di colpi più piatti rispetto all'Alcaraz della situazione, si chiude il cerchio sul come l'erba moderna sia assolutamente perfetta per esaltare le sue caratteristiche.
Troppo facile dirlo adesso post suo trionfo a Wimbledon, peccato che io le stesse cose le dissi anche alla vigilia della finale con Alcaraz, uno dei pretesti per il quale consideravo Sinner favorito.
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Altro dato che certifica come il Sinner 2025 abbia fatto l'ulteriore step rispetto al Sinner 2024 è quello del rapporto di dominanza, il dominance ratio.
Ebbene in questo 2025 malgrado finora causa squalifica abbia potuto giocare solo un torneo (Australian Open) su quella che è la sua superficie prediletta (cemento) il suo dominance ratio è passato dal 1.41 del 2024 (uno dei più alti della storia su singola stagione) al sensazionale 1.48 di questo 2025, ovvero il più alto mai riscontrato dal 1991 a oggi.

Questo comunque il dominance ratio di Sinner stagione dopo stagione che dimostra una crescita graduale ma costante step by step (tra parentesi il record vittorie/sconfitte);

2019= 1.00 (11/10)
2020= 1.10 (20/11)
2021= 1.12 (52/20)
2022= 1.16 (47/17)
2023= 1.27 (66/18)
2024= 1.41 (73/6)
2025= 1.48 (26/3)
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Re: Parliamo di Tennis

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Per avere dei parametri in rapporto ai fab four, queste sono state le singole stagioni dei fab four con il dominance ratio più alto;

Federer
2004= 1.40
2006= 1.40
2015= 1.41
2017= 1.42

Nadal
2012= 1.42
2017= 1.43
2019= 1.44

Djokovic
2013= 1.42
2015= 1.42
(2011= 1.38)

Murray
2016= 1.29

E ci aggiungo pure Alcaraz;

Alcaraz
2024= 1.30

Io non so se ci rendiamo conto di cosa voglia dire tenere un rapporto di dominanza a 1.48 avendo giocato finora 4 dei 5 tornei stagionali sulle superfici naturali, e con l'ultimo terzo di stagione dedicato al cemento ancora da disputarsi.
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Re: Parliamo di Tennis

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Pantani the best ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 23:52
herbie ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 23:23
Pantani the best ha scritto: lunedì 14 luglio 2025, 2:55

In realtà Alcaraz la strategia di spingere in certi casi la seconda l'aveva già adottata nella semifinale con Fritz, strategia che nel complesso con lo statunitense aveva pagato dividendi.

Poi quando dici che su erba di base grazie ai colpi che ha è più forte di Sinner, mi sa che fai confusione tra erba e terra.
L'erba si sposa meglio con i colpi più piatti di Sinner, e se è vero che a Wimbledon Alcaraz resta sempre avanti 2-1 nel computo dei tornei vinti, allo stesso tempo con quella di oggi sulla superficie si sono sfidati 2 volte entrambe vinte da Sinner in modo piuttosto marcato.
Anche qui come detto alla vigilia di questa finale, l'erba è proprio la superficie ideale per Sinner nello asfissiare col suo ritmo indiavolato lo spagnolo togliendogli il tempo.
L'erba è la superficie meno adatta ad un giocatore ritmico che tira molto forte e che è smche molto alto, per via del rimbalzo basso e irregolare, soprattutto ha un rimbalzo del tutto atipico che rende molto più difficile controllare il colpo. È la superficie dove gli scambi sono più corti proprio per questo motivo e un giocatore che ti asfissia con il suo gioco martellante e continuo come Sinner è sicuramente penalizzato da una media di scambi lungji molto minore ( con le velocità del tennis di oggi raramente gli scambi superano i quindici colpi, cone viceversa avviene molto più frequentemente ovviamente su terra ma anche su cemento) . Inoltre il rimbalzo basso e velocissimo esalta il servizio e la volee, colpi che evitano il rimbalzo dell'erba, che sono tradizionalmente i due colpi un po' meno "naturali" di Sinner. Proprio per questo l'erba da sempre è la superficie migliore per i giocatori che hanno la maggior varietà di vincenti e non amano lo scambio lungo, per ragioni tecniche e atletiche.il rosso penalizza Sinner per ragioni opposte ovviamente.
Aver raggiunto Alcaraz (sebbene un Alcaraz un po' sottotono io credo psicologicamente) su questa superficie e pressoché anche sul rosso, secondo me è uno dei più notevoli risultati ottenuti da Sinner...
Non sono assolutamente d'accordo su nulla.
Djokovic che ancora più di Sinner odia i rimbalzi irregolari e in generale fattori extra che non possono essere controllabili (tipo il vento) sui prati londinesi vi ha trionfato 7 volte.

Ma soprattutto dove mi trovo più in disaccordo è quando dici che Sinner è un giocatore che per martellare ha bisogno di una superficie che permette scambi più lunghi.
Non è così, Sinner attualmente è il migliore al mondo per distacco nella combinazione servizio-risposta, combinazione che su erba diventa ancora più decisiva.
Ma soprattutto Sinner per caratteristiche non è un giocatore con la tolleranza negli scambi accostabile a quella che avevano dei contro-attaccanti come i vari Djokovic, Nadal e Murray, al contrario Sinner è un giocatore di pressione che prova a sfondarti coi colpi d'inizio gioco.
È coi colpi d'inizio gioco non solo vi ha appena vinto Wimbledon ma lo scorso anno distrusse la concorrenza a Torino vincendo le Atp Finals senza concedere un set in tutto il torneo su di una superficie rapidissima e dove la media degli scambi era bassissima.
Sinner è un puncher del tennis, uno che per indole e caratteristiche preferisce abbreviare lo scambio.
Per questo lo si definisce un Djokovic 2.0, ovvero un giocatore plasmato sullo stile più manovratore del serbo ma con ritmi più aggressivi dandosi meno margine di errore.
Se a questo ci aggiungiamo che dispone anche di colpi più piatti rispetto all'Alcaraz della situazione, si chiude il cerchio sul come l'erba moderna sia assolutamente perfetta per esaltare le sue caratteristiche.
Troppo facile dirlo adesso post suo trionfo a Wimbledon, peccato che io le stesse cose le dissi anche alla vigilia della finale con Alcaraz, uno dei pretesti per il quale consideravo Sinner favorito.
Sinner a Wimbledon ha fatto anche molti gratuiti soprattutto col dritto che per il suo gioco dono molto più dannosi rispetto ad Alcaraz che spesso se glu passa il colpo ci fa il punto o quasi però. Questo ovviamente per via del rimbalzo..
Sinceramente non lo vedo ancora un giocatore da risposta così forte e da vincenti diretti negli scambi brevi come lo descrivi tu. Ha.un ottimo servizio ma non tra i top five del circuito. Viceversa lo vedo molto più a suo agio quando può andare sul ritmo e sulla velocità alta e costante di palla. Ciononostante la versione attuale, ulteriormente migliorata, è stata sufficiente perbattwre un Alcaraz un po' in difficoltà psicologica secondo me sull'erba. Lo sta cominciando a soffrire soprattutto da un punto di vista mentale e questo è un grande risultato.
Per me portarsi al livello di Alcaraz anche sull'erba è stata una grande impresa...
Pantani the best
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Re: Parliamo di Tennis

Messaggio da leggere da Pantani the best »

herbie ha scritto: giovedì 17 luglio 2025, 18:56
Pantani the best ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 23:52
herbie ha scritto: martedì 15 luglio 2025, 23:23

L'erba è la superficie meno adatta ad un giocatore ritmico che tira molto forte e che è smche molto alto, per via del rimbalzo basso e irregolare, soprattutto ha un rimbalzo del tutto atipico che rende molto più difficile controllare il colpo. È la superficie dove gli scambi sono più corti proprio per questo motivo e un giocatore che ti asfissia con il suo gioco martellante e continuo come Sinner è sicuramente penalizzato da una media di scambi lungji molto minore ( con le velocità del tennis di oggi raramente gli scambi superano i quindici colpi, cone viceversa avviene molto più frequentemente ovviamente su terra ma anche su cemento) . Inoltre il rimbalzo basso e velocissimo esalta il servizio e la volee, colpi che evitano il rimbalzo dell'erba, che sono tradizionalmente i due colpi un po' meno "naturali" di Sinner. Proprio per questo l'erba da sempre è la superficie migliore per i giocatori che hanno la maggior varietà di vincenti e non amano lo scambio lungo, per ragioni tecniche e atletiche.il rosso penalizza Sinner per ragioni opposte ovviamente.
Aver raggiunto Alcaraz (sebbene un Alcaraz un po' sottotono io credo psicologicamente) su questa superficie e pressoché anche sul rosso, secondo me è uno dei più notevoli risultati ottenuti da Sinner...
Non sono assolutamente d'accordo su nulla.
Djokovic che ancora più di Sinner odia i rimbalzi irregolari e in generale fattori extra che non possono essere controllabili (tipo il vento) sui prati londinesi vi ha trionfato 7 volte.

Ma soprattutto dove mi trovo più in disaccordo è quando dici che Sinner è un giocatore che per martellare ha bisogno di una superficie che permette scambi più lunghi.
Non è così, Sinner attualmente è il migliore al mondo per distacco nella combinazione servizio-risposta, combinazione che su erba diventa ancora più decisiva.
Ma soprattutto Sinner per caratteristiche non è un giocatore con la tolleranza negli scambi accostabile a quella che avevano dei contro-attaccanti come i vari Djokovic, Nadal e Murray, al contrario Sinner è un giocatore di pressione che prova a sfondarti coi colpi d'inizio gioco.
È coi colpi d'inizio gioco non solo vi ha appena vinto Wimbledon ma lo scorso anno distrusse la concorrenza a Torino vincendo le Atp Finals senza concedere un set in tutto il torneo su di una superficie rapidissima e dove la media degli scambi era bassissima.
Sinner è un puncher del tennis, uno che per indole e caratteristiche preferisce abbreviare lo scambio.
Per questo lo si definisce un Djokovic 2.0, ovvero un giocatore plasmato sullo stile più manovratore del serbo ma con ritmi più aggressivi dandosi meno margine di errore.
Se a questo ci aggiungiamo che dispone anche di colpi più piatti rispetto all'Alcaraz della situazione, si chiude il cerchio sul come l'erba moderna sia assolutamente perfetta per esaltare le sue caratteristiche.
Troppo facile dirlo adesso post suo trionfo a Wimbledon, peccato che io le stesse cose le dissi anche alla vigilia della finale con Alcaraz, uno dei pretesti per il quale consideravo Sinner favorito.
Sinner a Wimbledon ha fatto anche molti gratuiti soprattutto col dritto che per il suo gioco dono molto più dannosi rispetto ad Alcaraz che spesso se glu passa il colpo ci fa il punto o quasi però. Questo ovviamente per via del rimbalzo..
Sinceramente non lo vedo ancora un giocatore da risposta così forte e da vincenti diretti negli scambi brevi come lo descrivi tu. Ha.un ottimo servizio ma non tra i top five del circuito. Viceversa lo vedo molto più a suo agio quando può andare sul ritmo e sulla velocità alta e costante di palla. Ciononostante la versione attuale, ulteriormente migliorata, è stata sufficiente perbattwre un Alcaraz un po' in difficoltà psicologica secondo me sull'erba. Lo sta cominciando a soffrire soprattutto da un punto di vista mentale e questo è un grande risultato.
Per me portarsi al livello di Alcaraz anche sull'erba è stata una grande impresa...
Ognuno rimanga della propria, a me sembra semplicemente che questo Sinner abbia traslato anche sulle superfici naturali il suo dominio sul cemento, ergo, oramai parlare di superfici con lui non ha molto senso.
Al Roland Garros è arrivato a un punto dal dominare il torneo, lasciando 3 game a un buon giocatore come Lehecka, distruggendo anche Rublev e Bublik, e rifilando un 3-0 a Djokovic, il tutto dopo che a Roma appena rientrato dopo i 3 mesi di squalifica diede un 6-0 6-1 al doppio finalista del Roland Garros nonché fresco vincitore di Madrid, Ruud.
Qui a Wimbledon nei primi tre turni ha battuto un record di Federer per numero di game persi prima degli ottavi, e una volta scampato il pericolo Dimitrov ha annichilito prima Shelton e poi Djokovic, per poi imporre la propria superiorità anche con Alcaraz.

Quindi mi sembra evidente che ormai il problema dell'adattamento alla superficie con lui vada a farsi benedire.
Che sia terra, erba, cemento lui ormai domina a prescindere.
Semplicemente questa discussione è nata dalla tua considerazione secondo cui di base Alcaraz grazie ai suoi colpi è superiore a Sinner su erba, per me non è così.
L'unica superfice che nel matchup avvantaggia in linea teorica lo spagnolo è la terra, proprio per i motivi già elencati.
Sinner non avrà un servizio da top 5 ma il suo servizio è indiscutibilmente superiore a quello di Alcaraz, idem la risposta.
Se poi mi dici che non lo vedi un giocatore da risposta così forte, mi chiedo dove sei stato negli ultimi anni, su marte?
La risposta di Sinner oltre ad essere indiscutibilmente la migliore del circuito attuale è già una delle migliori della storia, degna del ristretto club dei Connors, Agassi, Djokovic e Murray,
Ripeto, a Torino su una superficie rapida dominata dai servizi e dove si fa fatica a generare scambi prolungati, Sinner ha sbaragliato la concorrenza composta dai migliori 8 giocatori del mondo non lasciando per strada neppure un set.
Più una superficie è rapida e più il suo gioco si esalta.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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Re: Parliamo di Tennis

Messaggio da leggere da Pantani the best »

Ho sempre avuto il sospetto che l'ultimo Roland Garros di Sinner nonostante la sconfitta beffarda in finale si potesse considerare il suo migliore torneo dello slam della carriera, ma dopo questa ricerca ne ho avuto conferma, e non solo, ma andiamo per gradi.

Innanzitutto bisogna specificare cos'è il rapporto di dominanza.
Sostanzialmente è una valutazione del tipo di dominio avuto da un giocatore nel corso di un match che i nudi numeri del punteggio non potranno mai certificare appieno.
Voglio dire un match vinto 6-0 6-0 può benissimo essere stato meno dominato dal vincitore rispetto magari a un match vinto 6-3 6-2, dipende quanto facilmente sono stati vinti i vari game, e al contrario quanto lottati i game persi.
Estremizzando, se tu vinci 6-0 6-0 ma tutti e 12 i game si sono decisi ai vantaggi il rapporto di dominanza non è così elevato come il punteggio potrebbe far intendere.
Un rapporto di dominanza a 1.00 equivale ad un match perfettamente equilibrato.

Bando alle ciance, questo è il rapporto di dominanza avuto in ogni singolo match giocato da Sinner nei suoi 4 slam vinti al quale ho aggiunto anche l'ultimo Roland Garros, quindi ho fatto la somma del rapporto di dominanza dei 7 match giocati per torneo dividendoli per 7 avendo la media finale;

Australian Open 24
1t vs VdZ= 1.33
2t vs De Jong= 2.83
3t vs Baez= 1.72
Ottavi vs Khachanov= 1.31
Quarti vs Rublev= 1.10
Sf vs Djokovic= 1.56
F vs Medvedev= 0.99
Media= 1.60

Us Open 24
1t vs Mcdonald= 1.38
2t vs Michelsen= 1.78
3t vs O'Connel= 2.10
Ottavi vs Paul= 1.40
Quarti vs Medvedev= 1.42
Sf vs Draper= 1.78
F vs Fritz= 1.33
Media= 1.60

Australian Open 25
1t vs Jarry= 1.48
2t vs Schoolkate= 1.40
3t vs Giron= 1.54
Ottavi vs Rune= 1.45
Quarti vs De Minaur= 2.80
Sf vs Shelton= 1.56
F vs Zverev= 1.52
Media= 1.68

Roland Garros 25
1t vs Rinderknech= 1.52
2t vs Gasquet= 1.83
3t vs Lehecka= 3.40(!!!!!!)
Ottavi vs Rublev= 2.18
Quarti vs Bublik= 1.90
Sf vs Djokovic= 1.25
F vs Alcaraz= 1.01
Media= 1.87

Wimbledon 25
1t vs Nardi= 2.65
2t vs Vukic= 1.87
3t vs Martinez= 1.78
Ottavi vs Dimitrov= 0.90
Quarti vs Shelton= 1.92
Sf vs Djokovic= 1.82
F vs Alcaraz= 1.18
Media= 1.73

Ricapitolando;

Australian Open 24= 1.60
Us Open 24= 1.60
Australian Open 25= 1.68
Roland Garros 25= 1.87
Wimbledon 25= 1.73

Come si può vedere dal dominance ratio il Roland Garros 2025 di Sinner malgrado la sconfitta in finale è stato di gran lunga il suo torneo slam più dominante nel complesso.
Ma non è finita qua, visto che fatta questa ricerca per curiosità ho provato a rapportare la media del dominance ratio del Sinner versione Roland Garros 2025 comparandola a quella di Nadal nelle sue edizioni più dominanti, ovvero quelle 2008, 2010, 2017 e 2020, ovvero le 4 in cui ha vinto il torneo senza concedere alcun set.
Questo è il risultato (stavolta per non perdere troppo tempo non ho aggiunto il nome degli avversari affrontati ma solo il dominance ratio partendo dal primo turno);

2008
1.91
1.29
2.11
1.77
1.68
1.74
1.44
Media= 1.71

2010
1.47
1.90
1.41
1.43
1.16
1.65
1.37
Media= 1.48

2017
1.76
2.00
2.79
1.79
1.55
1.83
2.22
Media= 1.99

2020
1.84
1.94
2.51
1.70
1.31
1.30
1.52
Media= 1.73

Ebbene solo nell'edizione 2017 Nadal al Roland Garros ha avuto un rapporto di dominanza superiore a quella del Sinner dell'edizione parigina 2025.
Mi sembra evidente che qui siamo dinnanzi ad un potenziale GOAT.
Se uno che sulla superficie teoricamente meno congeniale riesce ad assumere un dominio comparabile a quello delle migliori versioni del king of the clay, la cosa è a dir poco destabilizzante.
Si può benissimo dire che nel tennis attuale questo Sinner è vicino dal diventare quello che Pogacar è nel ciclismo, e molti ancora non se ne rendono conto proprio perché ignari dell'esistenza di queste statistiche avanzate.

PS
Il rapporto di dominanza avuto contro Lehecka (3.40) sempre all'ultimo Roland Garros penso che sia uno dei più alti nella storia del tennis su singolo match all'interno di uno slam.
E il giocatore ceco non è esattamente un novellino ma un buon/ottimo giocatore.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"

Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"
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