Mondiali 2025

Il mondo dei professionisti tra gare e complessità, e più in generale l'approccio al ciclismo di ogni appassionato
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Se non ci sono motivazioni valide per impedire questo, si tratta di un abuso di potere e di una violazione della libertà di stampa.

In ogni modo, gli scheletri che determinati paesi si portano nell'armadio possono tornare purtroppo attuali e costituire facili pretesti. Non si può e non si deve generalizzare ma neppure dimenticare che a far scuola di nefandezze, a certe latitudini, è stato principalmente l' "uomo bianco".
M*A*S*H
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Re: Mondiali 2025

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Spartacus ha scritto: venerdì 27 settembre 2024, 10:01
Walter_White ha scritto: venerdì 27 settembre 2024, 9:59
Brakko ha scritto: venerdì 27 settembre 2024, 9:35 Da notare come la cronometro elite uomini sara' di 40 km con ben 680 metri di dislivello e praticamente senza un metro di pianura!
Tadej ha un enorme chance di diventare il primo nella storia a fare doppietta
Oppure il secondo dopo Remco :sherlock:
remco in anni diversi non lo stesso anno.....
Salvatore77
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Re: Mondiali 2025

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La doppietta crono - gara in linea in anni diversi l'ha fatta anche Olano.
1° Tour de France 2018
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giorgio ricci
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Re: Mondiali 2025

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Non so cosa intendete per doppietta ma Olano a Duitama 1995 fece secondo a crono e primo in linea . Fagianata all'ultimo Giro , i migliori si guardano , Indurain non può partire , buca pure ai meno 300 ma vince .
Antares
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Re: Mondiali 2025

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giorgio ricci ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 18:27 Non so cosa intendete per doppietta ma Olano a Duitama 1995 fece secondo a crono e primo in linea . Fagianata all'ultimo Giro , i migliori si guardano , Indurain non può partire , buca pure ai meno 300 ma vince .
No qui s'intende riuscire a vincere mondiale in linea e a crono nello stesso anno, cosa attualmente non ancora riuscita a nessuno.
Salvatore77
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Re: Mondiali 2025

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giorgio ricci ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 18:27 Non so cosa intendete per doppietta ma Olano a Duitama 1995 fece secondo a crono e primo in linea . Fagianata all'ultimo Giro , i migliori si guardano , Indurain non può partire , buca pure ai meno 300 ma vince .
Doppietta si intende secondo me quello che ha fatto remco alle olimpiadi. Nello stesso anno.

Di corridori che ha vinto crono e prova in linea nello stesso anno: nessuno.

In anni diversi? Olano e Remco. Ma non credo sia una grande statistica. Sono pochi perché la prova a crono mondiale esiste solo dai primi anni 90.
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Re: Mondiali 2025

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Salvatore77 ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 18:52
giorgio ricci ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 18:27 Non so cosa intendete per doppietta ma Olano a Duitama 1995 fece secondo a crono e primo in linea . Fagianata all'ultimo Giro , i migliori si guardano , Indurain non può partire , buca pure ai meno 300 ma vince .
Doppietta si intende secondo me quello che ha fatto remco alle olimpiadi. Nello stesso anno.

Di corridori che ha vinto crono e prova in linea nello stesso anno: nessuno.

In anni diversi? Olano e Remco. Ma non credo sia una grande statistica. Sono pochi perché la prova a crono mondiale esiste solo dai primi anni 90.
il secondo che ci andò più vicino credo sia stato Cancellara a Mendrisio.
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Comunque i mondiali sono anche un' occasione per vedere divise particolari e diverse dal solito. Quella del Mali la trovo bellissima.
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Una cosa bisogna dirla: l' aver portato il mondiale a quelle latitudini fa si che possa esserci un buon riscontro di pubblico anche nelle prove a cronometro giovanili, dove solitamente il pubblico era sempre di gran lunga inferiore. In Ruanda invece, anche se un po' si sono abituati con la locale gara a tappe in cui qualche corridore europeo hanno cominciato a vederlo, si sfrutta il grande entusiasmo del momento, si vedono anche tanti ragazzini incuriositi a bordo strada.

Di contro nelle gare principali avremo molto meno tifo tradizionale, in quanto non so in quanti anche tra i tifosi riescano a sostenere economicamente una trasferta simile, anche con i gruppi specializzati. Però ecco, il nulla cosmico del Qatar (e probabilmente di Abu Dhabi 2028) è in ogni caso scongiurato.
Fiammingo
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Re: Mondiali 2025

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vediamo Finn oggi cosa riesce a fare, parte intorno alle 15.30
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Re: Mondiali 2025

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Fiammingo ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 14:52 vediamo Finn oggi cosa riesce a fare, parte intorno alle 15.30
Se la gestisce bene è assolutamente da podio, considerata anche l' assenza di Widar oggi. In una crono tradizionale il grandissimo favorito sarebbe Soderqvist ma è da vedere come si gestirà sugli strappi. Mi aspetto una bella prova anche da Vervenne.
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Come sanno essere tamarri gli statunitensi pochi altri :diavoletto:
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Finn bene, anche se il suo compagno di team Pringle sta andando più forte. Sarà decisivo il finale.
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Soderqvist prevedibilmente alla grande nel primo intermedio, vedremo come andrà avanti.

Intanto Pringle fa il miglior tempo al traguardo.
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Niente, purtroppo per poco Finn non è riuscito a superare Pringle. Il podio è possibilissimo ma dipenderà tutto da Decomble e Soderqvist.

Se non crolla però lo svedese dovrebbe imporsi senza problemi.
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Mi auguro per Decomble che Soderqvist lo batta. Perché dopo aver perso l' Avenir nella cronoscalata finale perdere pure il mondiale a cronometro per 17 centesimi sarebbe una mazzata davvero brutta a livello mentale.
Fiammingo
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Re: Mondiali 2025

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Niente medaglia, ma ottimo 4 posto a 4 secondi dal podio...dai che ci divertiamo in linea
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Soderqvist veramente spaventoso, oltre un minuto sul secondo :clap: :clap: :clap:

Meglio così per Decomble. Personalmente io al podio di Finn ci credevo, questa medaglia di legno mi lascia del rammarico ma a mio avviso vanno dati più meriti a Pringle e Decomble che demeriti al nostro.

Comunque bello vedere uno svedese campione del mondo (ho ricontrollato e pare che in ambito maschile non vincessero un titolo iridato dal 1948 con Harry Snell tra i dilettanti mentre in assoluto l'iride su strada mancava dal 2003 con Susanne Ljungskog, che in Canada vinse il suo secondo titolo in linea consecutivo), in tempi in cui il loro movimento viene prepotentemente soverchiato da Norvegia e Danimarca.
La speranza per Soderqvist è che nella massima categoria non si riveli una meteora isolata, in tema di podi iridati, come lo furono Gustav Larsson e Michael Andersson, che erano stati gli ultimi due ad ottenere un podio iridato a cronometro prima di Jakob.
bartoli
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Re: Mondiali 2025

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Molto bene Finn che, voglio ricordare, è un Under 23 praticamente per sole due settimane in quanto nato a dicembre 2006
Soffrire, cadere, rialzarsi, vincere. Questo è il vocabolario del ciclismo e della vita
Theakston
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Re: Mondiali 2025

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Antares ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 16:35 Soderqvist veramente spaventoso, oltre un minuto sul secondo :clap: :clap: :clap:

Meglio così per Decomble. Personalmente io al podio di Finn ci credevo, questa medaglia di legno mi lascia del rammarico ma a mio avviso vanno dati più meriti a Pringle e Decomble che demeriti al nostro.

Comunque bello vedere uno svedese campione del mondo (ho ricontrollato e pare che in ambito maschile non vincessero un titolo iridato dal 1948 con Harry Snell tra i dilettanti mentre in assoluto l'iride su strada mancava dal 2003 con Susanne Ljungskog, che in Canada vinse il suo secondo titolo in linea consecutivo), in tempi in cui il loro movimento viene prepotentemente soverchiato da Norvegia e Danimarca.
La speranza per Soderqvist è che nella massima categoria non si riveli una meteora isolata, in tema di podi iridati, come lo furono Gustav Larsson e Michael Andersson, che erano stati gli ultimi due ad ottenere un podio iridato a cronometro prima di Jakob.
Basta che nessuno venga a parlare di globalizzazione perché vince la Svezia ;)
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Theakston ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 17:45 Basta che nessuno venga a parlare di globalizzazione perché vince la Svezia ;)
Hanno vissuto fasi più propizie ma in un modo o nell'altro per decenni ci sono sempre stati. Adesso magari qualcosina potrebbe tornare a muoversi (quest'anno hanno trionfato con Jenny Rissveds anche nella MTB tra le donne).

Certo, se Zoe Backstedt avesse scelto la nazionalità del papà invece che quella della madre (e del paese di nascita) al femminile sarebbero messi di gran lunga meglio :D :D :D .
Atlantic
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Re: Mondiali 2025

Messaggio da leggere da Atlantic »

Visti gli assenti , mi aspettavo il podio per finn
Quarto è una piccola delusione (ma nella prova su strada si rifarà)
Grandissime prove del canadese e il polacco
Corrono in piccole continental
Eppure
Walton è finito a 22 secondi dal podio
Figlio d arte (il padre me lo ricordo)
Ha sempre vissuto in America
Lo vedrei bene alla israel o al nuovo team hincapie

Gajdulewicz è stato per 2 anni nella devo della totalenergie
Con risultati discreti specie a crono
Però non l han confermato
herbie
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Re: Mondiali 2025

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Atlantic ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 19:56 Visti gli assenti , mi aspettavo il podio per finn
Quarto è una piccola delusione (ma nella prova su strada si rifarà)
Grandissime prove del canadese e il polacco
Corrono in piccole continental
Eppure
Walton è finito a 22 secondi dal podio
Figlio d arte (il padre me lo ricordo)
Ha sempre vissuto in America
Lo vedrei bene alla israel o al nuovo team hincapie

Gajdulewicz è stato per 2 anni nella devo della totalenergie
Con risultati discreti specie a crono
Però non l han confermato
Finn è uno specialista delle crono? Non l'avrei detto, non ho ancora capito che tipo di corridore è....
Salvatore77
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Re: Mondiali 2025

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herbie ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 6:07
Salvatore77 ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 18:52
giorgio ricci ha scritto: sabato 20 settembre 2025, 18:27 Non so cosa intendete per doppietta ma Olano a Duitama 1995 fece secondo a crono e primo in linea . Fagianata all'ultimo Giro , i migliori si guardano , Indurain non può partire , buca pure ai meno 300 ma vince .
Doppietta si intende secondo me quello che ha fatto remco alle olimpiadi. Nello stesso anno.

Di corridori che ha vinto crono e prova in linea nello stesso anno: nessuno.

In anni diversi? Olano e Remco. Ma non credo sia una grande statistica. Sono pochi perché la prova a crono mondiale esiste solo dai primi anni 90.
il secondo che ci andò più vicino credo sia stato Cancellara a Mendrisio.
Io direi Indurain in Colombia.
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Re: Mondiali 2025

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Theakston ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 17:45
Antares ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 16:35 Soderqvist veramente spaventoso, oltre un minuto sul secondo :clap: :clap: :clap:

Meglio così per Decomble. Personalmente io al podio di Finn ci credevo, questa medaglia di legno mi lascia del rammarico ma a mio avviso vanno dati più meriti a Pringle e Decomble che demeriti al nostro.

Comunque bello vedere uno svedese campione del mondo (ho ricontrollato e pare che in ambito maschile non vincessero un titolo iridato dal 1948 con Harry Snell tra i dilettanti mentre in assoluto l'iride su strada mancava dal 2003 con Susanne Ljungskog, che in Canada vinse il suo secondo titolo in linea consecutivo), in tempi in cui il loro movimento viene prepotentemente soverchiato da Norvegia e Danimarca.
La speranza per Soderqvist è che nella massima categoria non si riveli una meteora isolata, in tema di podi iridati, come lo furono Gustav Larsson e Michael Andersson, che erano stati gli ultimi due ad ottenere un podio iridato a cronometro prima di Jakob.
Basta che nessuno venga a parlare di globalizzazione perché vince la Svezia ;)
Prendo spunto da questo messaggio per dire che non è tirando fuori 2 nomi in 60 anni che si "dimostra" che la globalizzazione nel ciclismo non ci sia stata (c'è stata eccome, non in svezia).

Ho visto altri messaggi che parlavano della tradizione ciclistica tedesca citando i vari Altig e Thurau, poi andando a vedere certe classifiche alltime (ho preso quella di pcs) 7 dei primi 10 tedeschi hanno corso negli ultimi 30 anni. Dei primi 85 tedeschi (in classifica ci sono solo quelli con almeno 50 punti, i tedeschi che rientrano sono solo 85), 11 sono in attività. Per fare un raffronto, nei primi 10 italiani alltime solo 2 hanno corso negli ultimi 30 anni, e nei primi 100 sono solo 5 quelli in attività (4 a fine carriera + ganna).
Del Portogallo si cita Agostinho ed i suoi podi al tour, ma quante altre volte i portoghesi hanno avuto contemporaneamente atleti di livello come Almeida, Costa, Oliveira (x3), Guerreiro e Morgado?
Quante volte i danesi hanno avuto contemporaneamente Vingegaard, Pedersen, Fuglsang, Asgreen, Cort, Skjelmose, Kragh andersen, Bjerg e Valgren?
Quante volte i norvegesi hanno avuto Kristoff, Waerenskjold, Boasson hagen, Johannessen (x2) e Abrahamsen?
Quante volte gli irlandesi hanno avuto Bennett, Healy, Dunbar e Townsend?

Questi ciclisti magari non sono tutti dei campioni, ma sono comunque rilevanti a suffucienza per essere nel wt e "rubare" (con merito) il posto alle controparti delle 5 nazioni solite.

Quante volte il ciclismo ha avuto Germania, Portogallo, Danimarca, Norvegia, Irlanda, Slovenia, UK, Australia, Nuova zelanda, USA, Eritrea, Canada, Colombia così presenti in numero tutte assieme?

Nel caso specifico, la Svezia non è certo simbolo della globalizzazione del cilcismo, ma non certo perchè negli ultimi 100 anni ha avuto una decina di nomi buoni da citare.
Salvatore77
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Re: Mondiali 2025

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C'è stata una fase in cui l'Irlanda qualcosa ha avuto.
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Re: Mondiali 2025

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herbie ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 20:02 Finn è uno specialista delle crono? Non l'avrei detto, non ho ancora capito che tipo di corridore è....
L'anno scorso da juniores vinse il campionato italiano e fece top 10 sia ad Europeo che Mondiale. Chiaramente se si trova contro i passistoni alla Soderqvist (e i Ganna e i Tarling, oltre a super Remco) finisce per pagare dazio ma contro il tempo se la cava benone e questo tornerà sicuramente buono per il suo futuro da aspirante uomo da gare a tappe.
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Re: Mondiali 2025

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luketaro ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 20:44 Prendo spunto da questo messaggio per dire che non è tirando fuori 2 nomi in 60 anni che si "dimostra" che la globalizzazione nel ciclismo non ci sia stata (c'è stata eccome, non in svezia).

Ho visto altri messaggi che parlavano della tradizione ciclistica tedesca citando i vari Altig e Thurau, poi andando a vedere certe classifiche alltime (ho preso quella di pcs) 7 dei primi 10 tedeschi hanno corso negli ultimi 30 anni. Dei primi 85 tedeschi (in classifica ci sono solo quelli con almeno 50 punti, i tedeschi che rientrano sono solo 85), 11 sono in attività. Per fare un raffronto, nei primi 10 italiani alltime solo 2 hanno corso negli ultimi 30 anni, e nei primi 100 sono solo 5 quelli in attività (4 a fine carriera + ganna).
Del Portogallo si cita Agostinho ed i suoi podi al tour, ma quante altre volte i portoghesi hanno avuto contemporaneamente atleti di livello come Almeida, Costa, Oliveira (x3), Guerreiro e Morgado?
Quante volte i danesi hanno avuto contemporaneamente Vingegaard, Pedersen, Fuglsang, Asgreen, Cort, Skjelmose, Kragh andersen, Bjerg e Valgren?
Quante volte i norvegesi hanno avuto Kristoff, Waerenskjold, Boasson hagen, Johannessen (x2) e Abrahamsen?
Quante volte gli irlandesi hanno avuto Bennett, Healy, Dunbar e Townsend?

Questi ciclisti magari non sono tutti dei campioni, ma sono comunque rilevanti a suffucienza per essere nel wt e "rubare" (con merito) il posto alle controparti delle 5 nazioni solite.

Quante volte il ciclismo ha avuto Germania, Portogallo, Danimarca, Norvegia, Irlanda, Slovenia, UK, Australia, Nuova zelanda, USA, Eritrea, Canada, Colombia così presenti in numero tutte assieme?

Nel caso specifico, la Svezia non è certo simbolo della globalizzazione del cilcismo, ma non certo perchè negli ultimi 100 anni ha avuto una decina di nomi buoni da citare.
Luketaro, per favore.

Le classifiche di PCS.......

Ma prendi e scrivi su google Tave Schur, Olaf Ludwig, Uwe Raab, Klaus e Uwe Ampler e via dicendo.

La grande presenza del Canada nel ciclismo contemporaneo, poi.

La Colombia che è ai minimi storici.

Le 5 nazioni "solite" sono meno forti perché hanno migliaia di praticanti in meno.

Non perché la Nuova Zelanda, che ha un movimento su strada da fine anni '50 (perché la pista la lasciam perdere, sennò hai citato nazioni che, nel ciclismo, esistono da 100mila anni...Eritrea a parte), oggi sforna fuoriclasse a go go.

Leggere Morris, non le classifiche di PCS, grazie.

La Svezia, comunque, è un bel simbolo di declino del ciclismo. A suo tempo avevano i Pettersson, Sven Ake Nilsson, Bernt Johansson e Tommy Prim. Altro che i grandi norvegesi dell'epoca contemporanea.....
Fiammingo
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Re: Mondiali 2025

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herbie ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 20:02
Atlantic ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 19:56 Visti gli assenti , mi aspettavo il podio per finn
Quarto è una piccola delusione (ma nella prova su strada si rifarà)
Grandissime prove del canadese e il polacco
Corrono in piccole continental
Eppure
Walton è finito a 22 secondi dal podio
Figlio d arte (il padre me lo ricordo)
Ha sempre vissuto in America
Lo vedrei bene alla israel o al nuovo team hincapie

Gajdulewicz è stato per 2 anni nella devo della totalenergie
Con risultati discreti specie a crono
Però non l han confermato
Finn è uno specialista delle crono? Non l'avrei detto, non ho ancora capito che tipo di corridore è....
E' un corridore da tour de france e da classiche dure...ne sono convinto. Per la crono è sempre andato forte, da junor ha fatto doppieta strada-crono all'italiano
luketaro
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Re: Mondiali 2025

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cycling_chrnicles ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 21:00
luketaro ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 20:44 Prendo spunto da questo messaggio per dire che non è tirando fuori 2 nomi in 60 anni che si "dimostra" che la globalizzazione nel ciclismo non ci sia stata (c'è stata eccome, non in svezia).

Ho visto altri messaggi che parlavano della tradizione ciclistica tedesca citando i vari Altig e Thurau, poi andando a vedere certe classifiche alltime (ho preso quella di pcs) 7 dei primi 10 tedeschi hanno corso negli ultimi 30 anni. Dei primi 85 tedeschi (in classifica ci sono solo quelli con almeno 50 punti, i tedeschi che rientrano sono solo 85), 11 sono in attività. Per fare un raffronto, nei primi 10 italiani alltime solo 2 hanno corso negli ultimi 30 anni, e nei primi 100 sono solo 5 quelli in attività (4 a fine carriera + ganna).
Del Portogallo si cita Agostinho ed i suoi podi al tour, ma quante altre volte i portoghesi hanno avuto contemporaneamente atleti di livello come Almeida, Costa, Oliveira (x3), Guerreiro e Morgado?
Quante volte i danesi hanno avuto contemporaneamente Vingegaard, Pedersen, Fuglsang, Asgreen, Cort, Skjelmose, Kragh andersen, Bjerg e Valgren?
Quante volte i norvegesi hanno avuto Kristoff, Waerenskjold, Boasson hagen, Johannessen (x2) e Abrahamsen?
Quante volte gli irlandesi hanno avuto Bennett, Healy, Dunbar e Townsend?

Questi ciclisti magari non sono tutti dei campioni, ma sono comunque rilevanti a suffucienza per essere nel wt e "rubare" (con merito) il posto alle controparti delle 5 nazioni solite.

Quante volte il ciclismo ha avuto Germania, Portogallo, Danimarca, Norvegia, Irlanda, Slovenia, UK, Australia, Nuova zelanda, USA, Eritrea, Canada, Colombia così presenti in numero tutte assieme?

Nel caso specifico, la Svezia non è certo simbolo della globalizzazione del cilcismo, ma non certo perchè negli ultimi 100 anni ha avuto una decina di nomi buoni da citare.
Luketaro, per favore.

Le classifiche di PCS.......

Ma prendi e scrivi su google Tave Schur, Olaf Ludwig, Uwe Raab, Klaus e Uwe Ampler e via dicendo.

La grande presenza del Canada nel ciclismo contemporaneo, poi.

La Colombia che è ai minimi storici.

Le 5 nazioni "solite" sono meno forti perché hanno migliaia di praticanti in meno.

Non perché la Nuova Zelanda, che ha un movimento su strada da fine anni '50 (perché la pista la lasciam perdere, sennò hai citato nazioni che, nel ciclismo, esistono da 100mila anni...Eritrea a parte), oggi sforna fuoriclasse a go go.

Leggere Morris, non le classifiche di PCS, grazie.

La Svezia, comunque, è un bel simbolo di declino del ciclismo. A suo tempo avevano i Pettersson, Sven Ake Nilsson, Bernt Johansson e Tommy Prim. Altro che i grandi norvegesi dell'epoca contemporanea.....
Le classifiche di pcs sono sballate quanto vuoi, ma (salvo rarissime eccezioni, tipo Ulissi) uno che vale 1000 punti sta ben sopra uno che ne vale 100, che a sua volta sta ben sopra uno che ne vale 10. Che poi quello a qui hanno dato 100 punti in realtà dovrebbe averne 80 piuttosto che 150, è completamente ininfluente col discorso che si sta facendo.

Hai citato 4 svedesi, tutti attivi tra gli anni '70/inizi anni '80. Mi dici i nomi di 3/4 svedesi di livello per decade? anni '50, '60, '90, '00 e '10. Perchè altrimenti sono i 3/4 nomi buttati lì di cui parlavo. Io non sono in grado di trovarli, sospetto sia perchè non ce ne sono.

Molti tedeschi prima della caduta del muro rimanevano tra gli amatori. Di fatto lasciavano il posto che gli spettava ad altri provenienti dalle nazioni storiche. Di fatto la loro entrata nel professionismo ha causato lo stesso effetto della globalizzazione.

Ci sono 8 canadesi nelle squadre importanti (quelle che fanno i gt). Non sono molti, ma comunque 6/7 in più di quelli che avresti trovato 40 anni fa. Che vanno uniti agli altri...

La colombia è messa molto peggio rispetto all'epoca d'oro di 10 anni fa, ma ancora nettamente meglio rispetto agli altri periodi (in particolare prima degli anni '80).

Della nuova zelanda vorrei sapere alcuni nomi, che non ne conosco mezzo. E, ripeto, devono essere venuti in europa a partecipare nelle corse europee di primo livello, quelli che sono rimasti in nuova zelanda, sono restati amatori o nella pista sono come se non ci fossero mai stati.

Per le altre nazioni che esistono da 100.000 anni, anche qui, o mi trovi 3/4/5 nomi per decade che facevano le corse principali oppure è come se fossero appena arrivate.
cycling_chrnicles
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Re: Mondiali 2025

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luketaro ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 0:06 Le classifiche di pcs sono sballate quanto vuoi, ma (salvo rarissime eccezioni, tipo Ulissi) uno che vale 1000 punti sta ben sopra uno che ne vale 100, che a sua volta sta ben sopra uno che ne vale 10. Che poi quello a qui hanno dato 100 punti in realtà dovrebbe averne 80 piuttosto che 150, è completamente ininfluente col discorso che si sta facendo.

Hai citato 4 svedesi, tutti attivi tra gli anni '70/inizi anni '80. Mi dici i nomi di 3/4 svedesi di livello per decade? anni '50, '60, '90, '00 e '10. Perchè altrimenti sono i 3/4 nomi buttati lì di cui parlavo. Io non sono in grado di trovarli, sospetto sia perchè non ce ne sono.

Molti tedeschi prima della caduta del muro rimanevano tra gli amatori. Di fatto lasciavano il posto che gli spettava ad altri provenienti dalle nazioni storiche. Di fatto la loro entrata nel professionismo ha causato lo stesso effetto della globalizzazione.

Ci sono 8 canadesi nelle squadre importanti (quelle che fanno i gt). Non sono molti, ma comunque 6/7 in più di quelli che avresti trovato 40 anni fa. Che vanno uniti agli altri...

La colombia è messa molto peggio rispetto all'epoca d'oro di 10 anni fa, ma ancora nettamente meglio rispetto agli altri periodi (in particolare prima degli anni '80).

Della nuova zelanda vorrei sapere alcuni nomi, che non ne conosco mezzo. E, ripeto, devono essere venuti in europa a partecipare nelle corse europee di primo livello, quelli che sono rimasti in nuova zelanda, sono restati amatori o nella pista sono come se non ci fossero mai stati.

Per le altre nazioni che esistono da 100.000 anni, anche qui, o mi trovi 3/4/5 nomi per decade che facevano le corse principali oppure è come se fossero appena arrivate.
Le classifiche di PCS non valgono nulla 1 perché si basano su criteri soggettivi 2 perché in database più si va indietro e meno corse hanno. Ragion per cui i corridori di svariati decenni fa sono molto più svantaggiati. Da questo punto di vista, è molto meglio First Cycling, dove si è fatto il possibile per implementare quanti più risultati di corse oggi considerate di secondo piano.

Per esempio, su First Cycling puoi trovare gran parte dei risultati di Tino Tabak, neozelandese che ha corso in Europa durante gli anni '70.

La Colombia prima degli anni '80 aveva un certo Cochise Rodriguez e i Gimondi e compagnia andavano a correre al Clasico Polimeros Colombianos. Oggi non ci va nessuno a correre in Colombia. Ancora prima facevano le gare con Coppi, Koblet e l'idolo locale Ramon Hojos Vallejo.

I danesi avevano i Ritter e i Mortensen. La Norvegia i Lauritzen, i Pedersen, i Willman e, ovviamente, un certo Knut Knudsen che ha seriamente rischiato di vincere un Giro.

E ti ripeto che ti sto facendo il favore di non aggiungere la pista al mix. Altrimenti vogliamo veramente parlare degli anni '80 del Canada, quando allo stradista Steve Bauer affiancavano un certo Gordon Singleton?

E poi ci tocca parlare di Thorvald Ellegaard, di Sidney Pattersson e della Sei Giorni di New York...con Franco Giorgetti che pigliava più soldi di Binda, a dimostrazione che il ciclismo non è sempre stato uguale a ciò che concepiamo oggi.

Ma, piuttosto, perché non parlare del ciclismo polacco, prossimo alla fine col ritiro di Kwiato? O del defunto ciclismo ucraino e, perché no, del totale inabissamento del ciclismo dell'ex URSS?

E i brasiliani, come diceva Vivian in altro topic, non li hanno più i Fischer e i Mauro Ribeiro? E Rujano e i Sierra dove sono? E i Richeze e gli Haedo? E gli Zaaf e i Molines, nativi del nordafrica, che facevano bella figura in Europa negli anni '50 che fine hanno fatto?

Oggi, al massimo, il ciclismo, si sta deglobalizzando. Ci sono talmente pochi corridori che si racimola quello che si trova. Il fatto che il Canada abbia 3/4 figuranti nel World Tour, non significa che il ciclismo in Canada sia in espansione. Semplicemente, col crollo del numero di praticanti nei paesi storici, c'è più spazio per altri.

Il ciclismo degli anni '90 era molto più globale.
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Voglio sbloccare un ricordo. Anno 2000: i più attenti e appassionati ricordano la Linda McCartney e il suo particolare progetto, vennero a correre pure il Giro d'Italia (vincendo pure una tappa in maniera clamorosa con David McKenzie). Bene, nelle loro file correva tale Bjornar Vestol, corridore norvegese che si metteva spesso e volentieri in evidenza andando in fuga. A quel tempo i norvegesi in gruppo erano talmente rari che perfino vedere a bordo strada tifosi con la bandiera rossa con croce blu era un evento (a mia memoria oltre a lui tra le maggiori squadre correva soltanto Steffen Kjaergaard, che militó pure nell' US Postal). Erano passati anni non solo da un corridore eccellente come Knut Knudsen ma pure da Dag Otto Lauritzen. L'arrivo di Thor Hushovd di lì a poco (e pure di Arvesen, che aveva vinto il mondiale da Under 23) cominció a cambiare le cose.

In compenso tutti sapevano chi era Glenn Magnusson, vincitore di tappe al Giro con l' Amore e Vita (!), era emerso più che bene (al netto del guai avuti con l' antidoping) Nicklas Axelsson, c'erano Marcus Ljungqvist e Michel Lafis che avevano corso pure in Italia, c'era Magnus Backstedt che aveva già vinto una tappa al Tour nel 1998 e Michael Andersson, che a Treviso nel 1999 ottenne un clamoroso secondo posto al mondiale a cronometro dietro Jan Ullrich, disputò l' annata 2000 nella De Nardi Pasta Montegrappa che al tempo, se non erro, era ancora un gruppo sportivo di livello tre, una roba impensabile per il ciclismo attuale. Altra cosa: di gare di livello in Norvegia non ne esistevano mentre c'era il Giro di Svezia dove andava a correre pure qualche corridore interessante.

Questo per dire come i tempi e i movimenti possano cambiare

P.S. : curioso che a vincere le ultime due edizioni del Giro di Svezia siano stati proprio Hushovd e Arvesen.
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Re: Mondiali 2025

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Fiammingo ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 21:12
herbie ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 20:02
Atlantic ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 19:56 Visti gli assenti , mi aspettavo il podio per finn
Quarto è una piccola delusione (ma nella prova su strada si rifarà)
Grandissime prove del canadese e il polacco
Corrono in piccole continental
Eppure
Walton è finito a 22 secondi dal podio
Figlio d arte (il padre me lo ricordo)
Ha sempre vissuto in America
Lo vedrei bene alla israel o al nuovo team hincapie

Gajdulewicz è stato per 2 anni nella devo della totalenergie
Con risultati discreti specie a crono
Però non l han confermato
Finn è uno specialista delle crono? Non l'avrei detto, non ho ancora capito che tipo di corridore è....
E' un corridore da tour de france e da classiche dure...ne sono convinto. Per la crono è sempre andato forte, da junor ha fatto doppieta strada-crono all'italiano
ok. Mi sembrava un po' "leggero" per la crono ai massimi livelli. Quindi effettivamente è un po' una delusione un quarto posto a quattro secondi dal secondo, che a sua volta forse non sarà un grande specialista, ok.

L'anno scorso era nella categoria juniores, quindi immagino che nella gara in linea under 23 dovrebbe incontrare avversari di ben altra caratura, che corrono da anni nei pro e con una "maturità" atletica ben maggiore, quindi rimanere davanti, diciamo nei 20, alla fine dovrebbe essere già un successo , a differenza che nella crono, giusto?
Fiammingo
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Re: Mondiali 2025

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herbie ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 2:43
Fiammingo ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 21:12
herbie ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 20:02

Finn è uno specialista delle crono? Non l'avrei detto, non ho ancora capito che tipo di corridore è....
E' un corridore da tour de france e da classiche dure...ne sono convinto. Per la crono è sempre andato forte, da junor ha fatto doppieta strada-crono all'italiano
ok. Mi sembrava un po' "leggero" per la crono ai massimi livelli. Quindi effettivamente è un po' una delusione un quarto posto a quattro secondi dal secondo, che a sua volta forse non sarà un grande specialista, ok.

L'anno scorso era nella categoria juniores, quindi immagino che nella gara in linea under 23 dovrebbe incontrare avversari di ben altra caratura, che corrono da anni nei pro e con una "maturità" atletica ben maggiore, quindi rimanere davanti, diciamo nei 20, alla fine dovrebbe essere già un successo , a differenza che nella crono, giusto?
MA stai dicendo a me? Io sono contentissimo del risultato della crono. Che poi il risultato conta relativamente...dell'oro u23 a crono Milesi cosa se ne fa ora? Conta il percorso di crescita che sta facendo, tieni conto che è anche di dicembre, in pratica è ancora "mezzo junior" :D Domenica indipendente dal paizzamento, la soddisfazione o delusione la dara il modo di correre che avra adottato
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Re: Mondiali 2025

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Fiammingo ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 10:08
herbie ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 2:43
Fiammingo ha scritto: lunedì 22 settembre 2025, 21:12
E' un corridore da tour de france e da classiche dure...ne sono convinto. Per la crono è sempre andato forte, da junor ha fatto doppieta strada-crono all'italiano
ok. Mi sembrava un po' "leggero" per la crono ai massimi livelli. Quindi effettivamente è un po' una delusione un quarto posto a quattro secondi dal secondo, che a sua volta forse non sarà un grande specialista, ok.

L'anno scorso era nella categoria juniores, quindi immagino che nella gara in linea under 23 dovrebbe incontrare avversari di ben altra caratura, che corrono da anni nei pro e con una "maturità" atletica ben maggiore, quindi rimanere davanti, diciamo nei 20, alla fine dovrebbe essere già un successo , a differenza che nella crono, giusto?
MA stai dicendo a me? Io sono contentissimo del risultato della crono. Che poi il risultato conta relativamente...dell'oro u23 a crono Milesi cosa se ne fa ora? Conta il percorso di crescita che sta facendo, tieni conto che è anche di dicembre, in pratica è ancora "mezzo junior" :D Domenica indipendente dal paizzamento, la soddisfazione o delusione la dara il modo di correre che avra adottato
no, leggevo un altro utente più sopra. A me era sembrato un ottimo risultato, specie a così poca distanza del secondo che è un atleta simile a lui, mentre il primo mi pare di altra stazza e maturità, io credo.
Però poi le vostre considerazioni mi hanno fatto cambiare un po' idea. Resta il fatto che nella prova in linea incontrerà gente molto più "rodata" di lui, immagino, ad alto livello.
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Intanto nel mondiale juniores a cronometro la regia internazionale ci regala un meraviglioso primo piano dello statunitense Beckam Drake che sbruffa per via dello sforzo intenso, dopo aver fatto segnare il miglior tempo parziale :diavoletto: :diavoletto:
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Dopo quello conquistato in mattinata tra le ragazze juniores, i Paesi Bassi si aggiudicano anche il titolo mondiale a cronometro tra i ragazzi juniores, per merito di Michiel Mouris. Il nipote dell' ex professionista Jens (che fa parte anche lui dello squadrone Grenke-Auto Eder e che porta a nove i successi in una stagione che l' ha visto vincere anche la Parigi-Roubaix di categoria) ha battuto il figlio d'arte Ashlin Barry (suo padre è l' ex professionista canadese Michael ma due anni fa ha optato per la nazionalità di sua madre, la statunitense Dede Demet, argento olimpico a cronometro ad Atene nel 2004) di 6" e di 8" il belga Seff Van Kerckhove, recente vincitore del Giro della Lunigiana.

Buona prova tutto sommato dei nostri: Roberto Capello è giunto sesto a 28" (anche se speravo potesse finire nei cinque) mentre Mattia Agostinacchio si è piazzato nono a 50".

Curiosamente mentre nelle altre prove si sono registrati distacchi anche consistenti, qui tutti i primi dieci dell' ordine d'arrivo sono arrivati entro il minuto, a conferma del grande equilibrio nella gara.
Salvatore77
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Re: Mondiali 2025

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cycling_chrnicles ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 0:32
luketaro ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 0:06 Le classifiche di pcs sono sballate quanto vuoi, ma (salvo rarissime eccezioni, tipo Ulissi) uno che vale 1000 punti sta ben sopra uno che ne vale 100, che a sua volta sta ben sopra uno che ne vale 10. Che poi quello a qui hanno dato 100 punti in realtà dovrebbe averne 80 piuttosto che 150, è completamente ininfluente col discorso che si sta facendo.

Hai citato 4 svedesi, tutti attivi tra gli anni '70/inizi anni '80. Mi dici i nomi di 3/4 svedesi di livello per decade? anni '50, '60, '90, '00 e '10. Perchè altrimenti sono i 3/4 nomi buttati lì di cui parlavo. Io non sono in grado di trovarli, sospetto sia perchè non ce ne sono.

Molti tedeschi prima della caduta del muro rimanevano tra gli amatori. Di fatto lasciavano il posto che gli spettava ad altri provenienti dalle nazioni storiche. Di fatto la loro entrata nel professionismo ha causato lo stesso effetto della globalizzazione.

Ci sono 8 canadesi nelle squadre importanti (quelle che fanno i gt). Non sono molti, ma comunque 6/7 in più di quelli che avresti trovato 40 anni fa. Che vanno uniti agli altri...

La colombia è messa molto peggio rispetto all'epoca d'oro di 10 anni fa, ma ancora nettamente meglio rispetto agli altri periodi (in particolare prima degli anni '80).

Della nuova zelanda vorrei sapere alcuni nomi, che non ne conosco mezzo. E, ripeto, devono essere venuti in europa a partecipare nelle corse europee di primo livello, quelli che sono rimasti in nuova zelanda, sono restati amatori o nella pista sono come se non ci fossero mai stati.

Per le altre nazioni che esistono da 100.000 anni, anche qui, o mi trovi 3/4/5 nomi per decade che facevano le corse principali oppure è come se fossero appena arrivate.
Le classifiche di PCS non valgono nulla 1 perché si basano su criteri soggettivi 2 perché in database più si va indietro e meno corse hanno. Ragion per cui i corridori di svariati decenni fa sono molto più svantaggiati. Da questo punto di vista, è molto meglio First Cycling, dove si è fatto il possibile per implementare quanti più risultati di corse oggi considerate di secondo piano.

Per esempio, su First Cycling puoi trovare gran parte dei risultati di Tino Tabak, neozelandese che ha corso in Europa durante gli anni '70.

La Colombia prima degli anni '80 aveva un certo Cochise Rodriguez e i Gimondi e compagnia andavano a correre al Clasico Polimeros Colombianos. Oggi non ci va nessuno a correre in Colombia. Ancora prima facevano le gare con Coppi, Koblet e l'idolo locale Ramon Hojos Vallejo.

I danesi avevano i Ritter e i Mortensen. La Norvegia i Lauritzen, i Pedersen, i Willman e, ovviamente, un certo Knut Knudsen che ha seriamente rischiato di vincere un Giro.

E ti ripeto che ti sto facendo il favore di non aggiungere la pista al mix. Altrimenti vogliamo veramente parlare degli anni '80 del Canada, quando allo stradista Steve Bauer affiancavano un certo Gordon Singleton?

E poi ci tocca parlare di Thorvald Ellegaard, di Sidney Pattersson e della Sei Giorni di New York...con Franco Giorgetti che pigliava più soldi di Binda, a dimostrazione che il ciclismo non è sempre stato uguale a ciò che concepiamo oggi.

Ma, piuttosto, perché non parlare del ciclismo polacco, prossimo alla fine col ritiro di Kwiato? O del defunto ciclismo ucraino e, perché no, del totale inabissamento del ciclismo dell'ex URSS?

E i brasiliani, come diceva Vivian in altro topic, non li hanno più i Fischer e i Mauro Ribeiro? E Rujano e i Sierra dove sono? E i Richeze e gli Haedo? E gli Zaaf e i Molines, nativi del nordafrica, che facevano bella figura in Europa negli anni '50 che fine hanno fatto?

Oggi, al massimo, il ciclismo, si sta deglobalizzando. Ci sono talmente pochi corridori che si racimola quello che si trova. Il fatto che il Canada abbia 3/4 figuranti nel World Tour, non significa che il ciclismo in Canada sia in espansione. Semplicemente, col crollo del numero di praticanti nei paesi storici, c'è più spazio per altri.

Il ciclismo degli anni '90 era molto più globale.
Io invece vedo molta più varietà di bandiere nelle top ten dei grossi eventi ora, rispetto agli anni 90.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
luketaro
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Re: Mondiali 2025

Messaggio da leggere da luketaro »

cycling_chrnicles ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 0:32
luketaro ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 0:06 Le classifiche di pcs sono sballate quanto vuoi, ma (salvo rarissime eccezioni, tipo Ulissi) uno che vale 1000 punti sta ben sopra uno che ne vale 100, che a sua volta sta ben sopra uno che ne vale 10. Che poi quello a qui hanno dato 100 punti in realtà dovrebbe averne 80 piuttosto che 150, è completamente ininfluente col discorso che si sta facendo.

Hai citato 4 svedesi, tutti attivi tra gli anni '70/inizi anni '80. Mi dici i nomi di 3/4 svedesi di livello per decade? anni '50, '60, '90, '00 e '10. Perchè altrimenti sono i 3/4 nomi buttati lì di cui parlavo. Io non sono in grado di trovarli, sospetto sia perchè non ce ne sono.

Molti tedeschi prima della caduta del muro rimanevano tra gli amatori. Di fatto lasciavano il posto che gli spettava ad altri provenienti dalle nazioni storiche. Di fatto la loro entrata nel professionismo ha causato lo stesso effetto della globalizzazione.

Ci sono 8 canadesi nelle squadre importanti (quelle che fanno i gt). Non sono molti, ma comunque 6/7 in più di quelli che avresti trovato 40 anni fa. Che vanno uniti agli altri...

La colombia è messa molto peggio rispetto all'epoca d'oro di 10 anni fa, ma ancora nettamente meglio rispetto agli altri periodi (in particolare prima degli anni '80).

Della nuova zelanda vorrei sapere alcuni nomi, che non ne conosco mezzo. E, ripeto, devono essere venuti in europa a partecipare nelle corse europee di primo livello, quelli che sono rimasti in nuova zelanda, sono restati amatori o nella pista sono come se non ci fossero mai stati.

Per le altre nazioni che esistono da 100.000 anni, anche qui, o mi trovi 3/4/5 nomi per decade che facevano le corse principali oppure è come se fossero appena arrivate.
Le classifiche di PCS non valgono nulla 1 perché si basano su criteri soggettivi 2 perché in database più si va indietro e meno corse hanno. Ragion per cui i corridori di svariati decenni fa sono molto più svantaggiati. Da questo punto di vista, è molto meglio First Cycling, dove si è fatto il possibile per implementare quanti più risultati di corse oggi considerate di secondo piano.

Per esempio, su First Cycling puoi trovare gran parte dei risultati di Tino Tabak, neozelandese che ha corso in Europa durante gli anni '70.

La Colombia prima degli anni '80 aveva un certo Cochise Rodriguez e i Gimondi e compagnia andavano a correre al Clasico Polimeros Colombianos. Oggi non ci va nessuno a correre in Colombia. Ancora prima facevano le gare con Coppi, Koblet e l'idolo locale Ramon Hojos Vallejo.

I danesi avevano i Ritter e i Mortensen. La Norvegia i Lauritzen, i Pedersen, i Willman e, ovviamente, un certo Knut Knudsen che ha seriamente rischiato di vincere un Giro.

E ti ripeto che ti sto facendo il favore di non aggiungere la pista al mix. Altrimenti vogliamo veramente parlare degli anni '80 del Canada, quando allo stradista Steve Bauer affiancavano un certo Gordon Singleton?

E poi ci tocca parlare di Thorvald Ellegaard, di Sidney Pattersson e della Sei Giorni di New York...con Franco Giorgetti che pigliava più soldi di Binda, a dimostrazione che il ciclismo non è sempre stato uguale a ciò che concepiamo oggi.

Ma, piuttosto, perché non parlare del ciclismo polacco, prossimo alla fine col ritiro di Kwiato? O del defunto ciclismo ucraino e, perché no, del totale inabissamento del ciclismo dell'ex URSS?

E i brasiliani, come diceva Vivian in altro topic, non li hanno più i Fischer e i Mauro Ribeiro? E Rujano e i Sierra dove sono? E i Richeze e gli Haedo? E gli Zaaf e i Molines, nativi del nordafrica, che facevano bella figura in Europa negli anni '50 che fine hanno fatto?

Oggi, al massimo, il ciclismo, si sta deglobalizzando. Ci sono talmente pochi corridori che si racimola quello che si trova. Il fatto che il Canada abbia 3/4 figuranti nel World Tour, non significa che il ciclismo in Canada sia in espansione. Semplicemente, col crollo del numero di praticanti nei paesi storici, c'è più spazio per altri.

Il ciclismo degli anni '90 era molto più globale.
Questo è proprio l'archetipo di messaggio che contestavo, una serie di cherrypicking di nomi sbattuti lì più o meno a caso, senza uno straccio di numeri (quello che conta davvero per fare una statistica).

Ripeto che il ranking di pcs non è il vangelo, ma è sufficientemente decente per farsi un idea. Un tempo c'erano meno corse e quindi i ciclisti dell'epoca erano più svantaggiati? Coppi, Bartali, Binda e Girardengo sono comunque considerati tra i top10 italiani alltime.

Preferisci il ranking di first cycling? Eccolo qua:

1965 top 100: nazioni rappresentate: 9; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 6
1975 top 100: nazioni rappresentate: 10; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 7
1985 top 100: nazioni rappresentate: 16; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 15
1995 top 100: nazioni rappresentate: 18; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 27
2005 top 100: nazioni rappresentate: 19; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 39
2015 top 100: nazioni rappresentate: 25; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 37
2025 top 100: nazioni rappresentate: 26; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 47

Come vedi la musica non cambia.

Passando al tuo cherry picking:

- Tino Tabak è nato e cresciuto in olanda
- Cochise Rodriguez ha come risultato di rilievo 2 tappe al giro. Roba che un Buitrago qualunque a 25 anni ha già un palmares migliore. Il suo migliore anno nel ranking first cycling è il '74 dove è 81esimo, unica volta in top100. é l'unico colombiano nei primi 400, idem per gli altri anni. Non solo non regge il confronto con i contemporanei, ma è pure un caso isolato.
- Per quanto buonissimi corridori, Ritter e Mortensen non reggono minimamente il confronto con i danesi di oggi. Inoltre, danesi nei primi 400 nel '72: 2. Gli altri anni non ho guardato, ma di certo non sono i 12 di quest'anno (con nomi importanti che rimangono fuori).
- I norvegesi hanno avuto 4 buoni corridori negli anni '80 per caso, un po' come la slovenia adesso. norvegesi nei primi 400 nel '65: 0. norvegesi nei primi 400 nel '75: 0. norvegesi nei primi 400 nel '95: 0.
- A quanto leggo Singleton ha fatto solo pista, inoltre ha smesso quanto Bauer are ancora giovanissimo. Quindi affiancati una ceppa.
- Quelli che gareggiavano esclusivamente su pista non contano, praticavano uno sport diverso. Il fatto che oggi vari esponenti delle altre discipline del ciclismo convergono su strada è un altro segno della globalizzazione.
- Effettivamente l'est europa sta passando un periodo buio. c'è da dire però che prima della caduta del muro non c'erano. In pratica sono durati 20 anni (su 70). L'incremento che si vede negli anni '90 è dovuto a loro. Sono stati ampiamente rimpiazzati da altre nazioni.
- A parte che Rujano e Sierra sono distanti tra loro 20 anni, e che adesso comunque c'è Aular, ma al loro posto oggi abbiamo Carapaz, Narvaez, Caicedo e Cepeda...
- Fisher e Ribeiro sono separati da 20 anni, e 2 in 70 anni non fanno tradizione.
- Richeze e Haedo sono entrambi recenti, degli anni 2000/2010, e nuovamente, 2 in 70 anni non fanno tradizione.
Atlantic
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Re: Mondiali 2025

Messaggio da leggere da Atlantic »

Primi 10..

1 red bull
2 visma
3 decathlon
6 red bull
7 bahrain
8 Jayco
10 Jayco.

7 su 10 corrono già nelle squadre junior delle squadre pro
Ormai han ucciso pure sta categoria

2024 strada red bull crono decathlon
2023 crono decathlon
2022 strada red bull
Antares
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Re: Mondiali 2025

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Salvatore77 ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 19:21 Io invece vedo molta più varietà di bandiere nelle top ten dei grossi eventi ora, rispetto agli anni 90.
Quello che però si vuol dire è che non tutti i movimenti nuovi sapranno magari avere la solidità di altri che si sono tenuti a galla per molti anni. È pacifico che, a fronte di "paesi storici" che si trovano in uno stato di forte crisi da cui non riescono ancora a trovare la via per risollevarsi e altri che potrebbero vederla acuirsi, ci siano movimenti in cui il traino non è detto che duri. Magari in Slovenia gli ultimi anni hanno rappresentato una svolta epocale (anche se di sloveni forti ce n'erano anche prima. Non al livello di Tadej o Primoz ma c'erano anche prima) in termini di pratica soprattutto a livello giovanile ma dipende anche dall'impostazione che hanno sempre avuto lì. Altrimenti non si spiegherebbe perché loro siano in prima fila mentre tra croati e serbi a trovarne due o tre di buon livello si fa grande sforzo. Pure tra i paesi baltici non è che la situazione sia tanto migliore: si, ci sono bei profili come Skujns in Lettonia, sta emergendo Mihkels in Estonia ma in passato ve ne erano molti di più. I lituani, col ritiro di Konovalovas, sono praticamente scomparsi e non ti dico che razza di squadra avevano a livello femminile con Pucinskaite, Ziliute, le sorelle Polikeviciute, la povera Urbonaite etc.etc...Oggi le più forti cicliste che hanno sono tutte ultratrentenni ed hanno pure già messo su famiglia (basti pensare che su strada ha rivinto dopo 10 anni o giù di lì Daiva Tuslaite che su strada se non ci corre a livello amatoriale poco ci manca e che fa soprattutto MTB).

Poi ci sono anche degli unicum che pure non sai che seguito avranno: nel momento in cui Victor Langellotti non sarà più un corridore professionista saremo certi di trovare ancora il Principato di Monaco tra le bandierine degli ordini d'arrivo? Quanti finlandesi vediamo tra i vincenti o piazzati di corse di livello adesso? Per non parlare delle nazioni sudamericane, dove il ciclismo ha avuto notevole espansione soltanto in Ecuador.

In Africa chi sta facendo da gran traino è soprattutto l'Eritrea, che è riuscita a tirare fuori un corridore come Girmay (preceduto però da altri, non è stato certo lui il pioniere) riuscito a fare la storia per i traguardi che ha già raggiunto. Però il Sudafrica sta facendo pure fatica a riproporre corridori validi (magari perché poi si considera più appetibile la Mountain Bike, dove infatti sono riusciti ad arrivare in cima al mondo con Hatherly) e su tanti altri paesi africani sarà da valutare l'impatto che avrà la disputa di questi mondiali (però se cominciano a sparire corse come La Tropicale Amissa Bongo che ti fanno avere anche un minimo confronto con gli Europei sul tuo stesso continente, le cose non saranno così buone).

Dulcis in fundo poi non dimentichiamo neppure che ci sono paesi venuti fuori dalla disgregazione di altri: la già citata Slovenia è emersa soprattutto dopo la disgregazione della Jugoslavia mentre dalla frantumazione dell'URSS sono venute fuori ben quindici repubbliche diverse. Tolte quelle baltiche e la Russia che davano già un importante apporto di uomini, tra le altre solo il Kazakistan è riuscito a divenire in un qualche modo potente. Ma in paesi come il Turkmenistan, il Tagikistan o anche stati più vicini all'Europa come Armenia o Azerbaigian la bicicletta a momenti non sanno ancora neppure come sia fatta.

Poi stiamo ancora ad interrogarci su paesi asiatici che, sulla carta, avrebbero dovuto già esprimere (anche solo per il gran numero di abitanti) se non un grande campione ma almeno un corridore in grado di giocarsi a cadenza regolare dei bei traguardi. Invece del Giappone, se togliamo qualche bella prestazione e anni al servizio delle proprie squadre di Beppu e Arashiro, siamo ancora alle infatuazioni folkloristiche di Genovesi per Sho Hatsuyama mentre in Cina per quel che concerne la strada (diverso è il discorso legato alla pista, come pure lo è per il Giappone che ha avuto una grande tradizione velocistica) non è ancora venuto fuori un corridore che sia uno ad aver catalizzato le attenzioni e a dimostrarsi veramente competitivo in ambito europeo.
Salvatore77
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Re: Mondiali 2025

Messaggio da leggere da Salvatore77 »

Antares ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 20:04
Salvatore77 ha scritto: martedì 23 settembre 2025, 19:21 Io invece vedo molta più varietà di bandiere nelle top ten dei grossi eventi ora, rispetto agli anni 90.
Quello che però si vuol dire è che non tutti i movimenti nuovi sapranno magari avere la solidità di altri che si sono tenuti a galla per molti anni. È pacifico che, a fronte di "paesi storici" che si trovano in uno stato di forte crisi da cui non riescono ancora a trovare la via per risollevarsi e altri che potrebbero vederla acuirsi, ci siano movimenti in cui il traino non è detto che duri. Magari in Slovenia gli ultimi anni hanno rappresentato una svolta epocale (anche se di sloveni forti ce n'erano anche prima. Non al livello di Tadej o Primoz ma c'erano anche prima) in termini di pratica soprattutto a livello giovanile ma dipende anche dall'impostazione che hanno sempre avuto lì. Altrimenti non si spiegherebbe perché loro siano in prima fila mentre tra croati e serbi a trovarne due o tre di buon livello si fa grande sforzo. Pure tra i paesi baltici non è che la situazione sia tanto migliore: si, ci sono bei profili come Skujns in Lettonia, sta emergendo Mihkels in Estonia ma in passato ve ne erano molti di più. I lituani, col ritiro di Konovalovas, sono praticamente scomparsi e non ti dico che razza di squadra avevano a livello femminile con Pucinskaite, Ziliute, le sorelle Polikeviciute, la povera Urbonaite etc.etc...Oggi le più forti cicliste che hanno sono tutte ultratrentenni ed hanno pure già messo su famiglia (basti pensare che su strada ha rivinto dopo 10 anni o giù di lì Daiva Tuslaite che su strada se non ci corre a livello amatoriale poco ci manca e che fa soprattutto MTB).

Poi ci sono anche degli unicum che pure non sai che seguito avranno: nel momento in cui Victor Langellotti non sarà più un corridore professionista saremo certi di trovare ancora il Principato di Monaco tra le bandierine degli ordini d'arrivo? Quanti finlandesi vediamo tra i vincenti o piazzati di corse di livello adesso? Per non parlare delle nazioni sudamericane, dove il ciclismo ha avuto notevole espansione soltanto in Ecuador.

In Africa chi sta facendo da gran traino è soprattutto l'Eritrea, che è riuscita a tirare fuori un corridore come Girmay (preceduto però da altri, non è stato certo lui il pioniere) riuscito a fare la storia per i traguardi che ha già raggiunto. Però il Sudafrica sta facendo pure fatica a riproporre corridori validi (magari perché poi si considera più appetibile la Mountain Bike, dove infatti sono riusciti ad arrivare in cima al mondo con Hatherly) e su tanti altri paesi africani sarà da valutare l'impatto che avrà la disputa di questi mondiali (però se cominciano a sparire corse come La Tropicale Amissa Bongo che ti fanno avere anche un minimo confronto con gli Europei sul tuo stesso continente, le cose non saranno così buone).

Dulcis in fundo poi non dimentichiamo neppure che ci sono paesi venuti fuori dalla disgregazione di altri: la già citata Slovenia è emersa soprattutto dopo la disgregazione della Jugoslavia mentre dalla frantumazione dell'URSS sono venute fuori ben quindici repubbliche diverse. Tolte quelle baltiche e la Russia che davano già un importante apporto di uomini, tra le altre solo il Kazakistan è riuscito a divenire in un qualche modo potente. Ma in paesi come il Turkmenistan, il Tagikistan o anche stati più vicini all'Europa come Armenia o Azerbaigian la bicicletta a momenti non sanno ancora neppure come sia fatta.

Poi stiamo ancora ad interrogarci su paesi asiatici che, sulla carta, avrebbero dovuto già esprimere (anche solo per il gran numero di abitanti) se non un grande campione ma almeno un corridore in grado di giocarsi a cadenza regolare dei bei traguardi. Invece del Giappone, se togliamo qualche bella prestazione e anni al servizio delle proprie squadre di Beppu e Arashiro, siamo ancora alle infatuazioni folkloristiche di Genovesi per Sho Hatsuyama mentre in Cina per quel che concerne la strada (diverso è il discorso legato alla pista, come pure lo è per il Giappone che ha avuto una grande tradizione velocistica) non è ancora venuto fuori un corridore che sia uno ad aver catalizzato le attenzioni e a dimostrarsi veramente competitivo in ambito europeo.
I risultati che contano sono quelli dei grandi appuntamenti, eventi che non lasciano spazio a tutti, per cui per alcune nazioni che entrano, altre gioco forza ne escono.
Abbiamo avuto un periodo con la Svizzera fortissima, anche gli USA dei postini e la Germania della Telekom, poi un calo, poi emerge la Colombia. Se ci mettiamo anche le nazioni storiche del ciclismo, in top ten o top five non ci entrano in molti.
Però il movimento sottostante c'è, non scompare nel nulla.

Se utilizziamo un approccio più oggettivo alla Luketaro possiamo evincere forse dati che vanno più verso una direzione più globale.
Ci sono state delle stagioni in cui nei primi 100 corridori c'erano una trentina di italiani, adesso quanti ne ha la nazione con più corridori nei primi 100? Il Belgio solo 13. Gli altri posti li hanno presi altre nazioni, tra cui Messico, Eritrea, New Zeland, Ecuador.

Non so se il termine adatto è globalizzazione, ma almeno possiamo affermare che il dominio delle nazioni storiche sembra affievolirsi.
1° Tour de France 2018
Campionato del mondo gara in linea 2021.
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